venerdì 29 febbraio 2008

I portamerde

I portamerde sono, in una lingua meno volgare della mia, gli svuotatasche ovvero dei recipienti atti a raccogliere tutto ciò che ti porti in tasca durante il giorno: chiavi, spiccioli, orologio, occhiali, telefonino.
Io non amo gli svuotatasche, preferisco seminare le mie cose in giro dove capita, cosi’ sono libere di circolare per casa e finire nei posti piu’ impensati.
Qualche anno fa, pero’, un mio amico me ne ha regalato uno enorme e cosi’ l’ho sistemato sul tavolo della cucina, l’ho riempito di merdine varie e poi ho ripreso a buttare le mie cose dove capitava.
Ieri sera, volendo trovare un posto dove riporre un tappo di sughero (ometto di dirvi i motivi per cui volevo conservarlo), mi sono ricordata del portamerde e cosi’ ho deciso di guardarci dentro per vedere se c’era ancora spazio.
Dentro ci ho trovato

  • 1 banana
  • 15/16 scontrini vari
  • 2 cioccolatini
  • svariate briciole (bleah)
  • 5 foglie di mandarino
  • Un porta spiccioli (vuoto)
  • 4 accendini (scarichi)
  • 1 mollettone + 1 fermacoda (lo cercavo da anni!!)
  • 3 scatole di dolcificante (pensando di averlo finito ne ho comprato una quarta ieri)
  • 1 tappo di sughero (un altro bel momento)
  • 1 rocchetto di cotone bianco
  • 3 euro, tutti di monete da 1,2 e 5 centesimi (perche’ non le ho messe nel portaspiccioli?)
  • Una moneta da 500 lire!

    Avete un’idea, adesso, di quando e’ stata l’ultima volta che ci ho guardato dentro?

I tempi dell’Urbe

Quando l’alba sorge sull’Urbe, non importa che tu sia un dirigente o un impiegato: quando suona la sveglia, ti alzi e corri.
Senno’ sei finito.
I cittadini DOC, anche quelli meno scaltri, conoscono perfettamente i tempi dell’Urbe, sanno come calcolare i flussi di traffico, i ritardi dell’autobus, l’affollamento in metro.
Ma c’e’ una cosa che, da qualche anno, i cittadini non riescono a prevedere, una variabile imponderabile che sfugge a qualsiasi sistema di calcolo, ovvero: in quale delle ore di punta l’assessore all’urbanistica decidera’ di far eseguire lavori stradali urgentissimi che non possono proprio aspettare che per strada non passi nessuno?
Durante questi anni abbiamo assistito a:
Lavori di risistemazione delle gallerie del raccordo anulare alle sei del pomeriggio
Potatura degli alberi nel quartiere degli uffici alle nove del mattino;
Restauro di edifici storici del centro con annesso montaggio e trasporto di ponteggi a tutte le ore (e avete idea di quanti edifici storici ci siano da queste parti??? Eh??)
Infine, oggi, la ciliegina sulla torta della follia: lavori di ripavimentazione sulla piu’ grossa arteria di traffico a scorrimento veloce della citta’.
Alle 09.45 del mattino.
In entrambi i sensi di marcia.
Sull’unica strada che collega il centro alla periferia sud.
I cittadini amano quella strada perche’ e’ lunga, larga e ci possono correre come i pazzi.
C’e’ gente che non dovrebbe prenderla, per andare in ufficio, ma pur di provare l’ebbrezza del volo fa deviazioni anche di 20 km.
Stamattina eravamo tutti li’, imbutati e bestemmianti (benche’ una parte di me fosse felice che finalmente, i varchi dimensionali che la caratterizzavano sarebbero stati finalmente chiusi)
COSA ACCADRA’ DOMANI?
Cambio di lampioni al tramonto, cosi’ saremo tutti al buio?
Costruzione di un gard rail sulla via del mare il 15 di agosto?
Chi vivra’, vedra’.

Quando sorge l’alba sull’Urbe, non importa che tu sia un impiegato o un dirigente.
Se il tuo quartiere e’ nel mirino dell’assessore all’urbanistica, sei sfottuto comunque

mercoledì 27 febbraio 2008

Urbi et Orbi

A Sidney, un enorme pitone di 5 metri ha ingoiato, intero, un cagnolino davanti agli occhi terrorizzati dei suoi piccoli padroncini.
Capisco che anche i pitoni debbano mangiare ma la mia comprensione termina quando un essere che ha il suo senso nella catena alimentare solo se vive in mezzo alla giungla tropicale, cambia residenza e si trasferisce in citta’. In quel caso, si trovasse un lavoro e facesse la fila alla posta pure lui.
Comunque, per non essere da meno, nell’Urbe, un ratto del tevere di 8 kg ha ingoiato intero un ausiliare del traffico che stava mettendo multe a tutto spiano alle auto in divieto di sosta.
Paese che vai, usanza che trovi

Alcuni semplici consigli per una corretta guida urbana – 2

Buongiorno a tutti, cittadini carissimi. Mi sono gia trovata, su questo blog, a fornire dei semplici consigli per una corretta guida urbana ma visto che continuate a falcidiare pedoni come spighe di grano, mi sento costretta ad intervenire nuovamente.
Dunque, il mio intervento si articola su due fronti: innanzi tutto fornisco alcuni consigli ai genitori delle nuove generazioni che si affacciano sul mondo delle quattro ruote.
Primo consiglio: se vostro figlio, in passato, ha gia mostrato in piu’ occasioni di essere una grandissima testa di cazzo, non gli consentite di prendere la patente. Resistete alla tentazione di patentarlo per togliervelo dalle palle, non siate egoisti! ne va della vita dei vostri vicini!
Secondo consiglio: se purtroppo il danno e’ gia stato fatto e il vostro giovane testa di cazzo ha gia la patente, semplicemente non dategli le chiavi della macchina. Se in passato avete fallito il vostro compito di educatori, adesso potete riscattarvi. Pensateci.


E ora tocca a voi, giovani patentati dai 19 ai 25 anni.
Primo consiglio: ricordatevi che l’automobile e’ un mezzo di trasporto autonomo la cui funzione e’ quella di portarvi dal punto A al punto B non necessariamente nel piu’ breve tempo possibile. Durante il percorso dal punto A al punto B e’ sconsigliabile:
A) tentare il decollo
B) ingaggiare stupide ed inutili gare di velocita’ con altri giovani automobilisti. Se qualcuno vi provoca, abbassatevi i pantaloni e misuratevi il pisello. E’ una gara di virilita’ piu’ oscena ma preferibile all’omicidio multiplo
C) Tracannare alcolici. Io non sono affatto una proibizionista, ritengo solo che trasformarsi in una damigiana di vino non aiuti voi stessi e gli altri ad arrivare ai trent’anni.
Secondo consiglio ricordatevi: il pedone non e’ un nemico. Egli e’ semplicemente una persona che, come voi, utilizza un mezzo di trasporto autonomo: le sue gambe.
Terzo consiglio: da notare che, quando spegnete la play station, NON STATE PIU’ GIOCANDO, siete nella vita reale e non guadagnerete alcun punto investendo pedoni, sorpassando a destra e gettandovi con la moto dalle rapide
Capito, teste di cazzo?

lunedì 25 febbraio 2008

Alzo le mani

Dunque:
La benzina costa E 1.41 (il che andrebbe anche bene se dovessimo utilizzarne un litro alla settimana;
Mi si e’ rotto il televisore e non voglio nemmeno pensare al costo della riparazione, in quanto certamente il guasto non e’ coperto dalla garanzia, anzi: e’ chiaro che la TV non e’ rotta ma solo gravemente ammalata di una rarissima sindrome dal nome impronunciabile e la cura e’ disponibile solo in Giappone.
Costo del viaggio della speranza : 300 euro
E’ inoltre giunta, non invitata e non gradita, la bolletta della luce: E 101. Alla faccia dell’aumento.
Ed e’ soltanto lunedi
Mi sembra abbastanza evidente che, nella corsa dei prezzi, io abbia decisamente perso.
Ammetto la sconfitta.
Se mi arrendo ottengo pieta'?

venerdì 22 febbraio 2008

Sulla cresta dell’urbe

Urbe, metro B ore 15.02.
Nonostante il sole inviti ad una sana pennichella pomeridiana, l’urbe non si ferma un secondo e nella metro c’e’ folla.
Fermata San Paolo Basilica; entra una signora anziana, ben vestita, truccata, occhiali spessi, postura rigida e una cartellina sotto il braccio…prof di matematica, sicuro, mi ci gioco il blog.
Entra e si piazza davanti alla porta.
Ora, anche gli inurbati più inesperti sanno che piazzarsi davanti alla porta della metropolitana è una provocazione bella e buona: quello spazio va lasciato libero per la corrente di corpi che sale e che scende dal vagone e mai esso va occupato indebitamente. Gia mi aveva fatto girare le scatole, gli zotici che ignorano le regole dell’Urbe mi urtano.
Fermata successiva. Qualcuno chiede alla prof se deve scendere, non ottiene risposta. Si aprono le porte, la prof viene spinta fuori dall’onda uscente con piccoli urletti di protesta; rientra nel vagone dopo qualche secondo, spinta dall’onda entrante. Non paga, lesta si fa spazio tra la folla e riguadagna la porta; fermata successiva: espulsione, rientro, ritorno alla porta e..nuova fermata, espulsione, rientro e ritorno alla porta. E’ andata avanti così per sette fermate, senza che le venisse mai in mente di togliersi dalle palle; fuori e dentro e dentro e fuori, seguendo l’onda, come una moderna surfista metropolitana. Maldestra ma sulla cresta dell’urbe
Vai così, nonna

giovedì 21 febbraio 2008

Letture Urbane (a casa malata)

In questi giorni passati a letto a smaltire la febbre, ho letto molto.
Forse avrei fatto meglio ad accendere la TV
La mia lettura si e’ infatti concentrata su un libro che e’ immediatamente assurto al ruolo di Bibbia o altro testo sacro: Guida al consumo critico.
In questo libro sono contenute, debitamente controllate e con fonti certificate, tutte le malefatte orribili che la grandi multinazionali del terrore commettono sui consumatori, sui loro impiegati, nei paesi del terzo mondo e all’ambiente.
Dato che sono una persona sensibile e di coscienza, non comprero’ piu’ nulla prodotto da questi signori.
Il problema, pero’, e’ che questi signori producono, inscatolano, importano esportano e commercializzano TUTTO.
In pratica, per non dargli soddisfazione, dovro’ cambiare radicalmente il mio modo di vivere, di mangiare e di lavarmi.
Mi tocchera’ comprare dei grossi pezzi di sapone in cash&carry alternativi, dove punkabestia con le treccine mi spiegheranno come spezzettarlo in minuscole scaglie e tentare di farci comunque la lavatrice; non comprero’ piu’ nulla che abbia le bollcine e per quanto riguarda l’alimentazione… beh…secondo la mia nuova bibbia posso mangiare:
bacche e radici ma solo se l’ecosistema locale le produce spontaneamente,se devo convincerlo con un po’ di concime la cosa si complica;
frutta d’importazione non ne parliamo proprio perche’ non vi potete nemmeno lontanamente immaginare quanto e come vengono sfruttati i contadini del terzo mondo;
Carne si ma soltanto se allevata da me personalmente o da un contadino di fiducia che ha fatto scorazzare suini e ovini nei prati, facendogli brucare l’erbetta buona e contribuendo a renderli felici e convinti che il mondo sia un posto meraviglioso fino a quando non e’ ora di sgozzarli e metterli in pentola
latticini si ma solo se conosco personalmente la mucca e lei fornisce il consenso all’utilizzo del suo latte per scopi commerciali.
Pesce ok ma solo se viene pescato con metodi umani, ovvero con un amo conficcato in gola, non con le reti che acchiappano pure i delfini (poveri)
Io devo dirvi questa cosa, in tutta sincerita’: ormai il libro l’ho letto e proprio non ce la faccio a rendermi partecipe di queste empieta’, per cui non comprero’ piu’ certi prodotti..ma non credo totalmente nella politca del boicottaggio: se nessuno compra piu’ dalle multinazionali del terrore, che fine fanno i poveri dipendenti (impiegati/operai?) di queste aziende? Visto che non c’e responsabilita’ etica in queste multinazionali, temo che ogni minima flessione delle vendite si ripercuoterebbe sui dipendenti, quelli piu’ poveri e meno raccomandati..per cui, vi invito a non seguire il mio esempio ma di scegliere autonomamente cosa mangiare e come vestirvi e lavarvi, secondo la vostra sensibilita’.
Vi prego, salvatevi almeno voi

domenica 17 febbraio 2008

A mali estremi

Egr. Sig
Freddo Polare
Via da tutta l’Urbe
Italia


Oggetto: diffida al proseguimento delle gelate improprie

Gentile Signor Freddo Polare,
La presente va intesa quale diffida al proseguimento dell’azione di gelata urbana, definita impropria ai termini della legge universale del clima mediterraneo ex art.0 del Codice naturale dell’Urbe.
Tale azione di gelata, oltre ad essere contro natura, comporta, come fastidiosa conseguenza, anche uno stato di raffreddamento della mia cliente, la quale non credendo all’opera preventiva dei vaccini in quanto frikkettona, non si premunisce e si ammala.
Per tale malattia e per lo stato di freddo in cui versa la nostra cliente, la diffidiamo dal proseguire la sua azione intimidatoria di raffreddamento dell’Urbe; in caso contrario, ci vedremo costretti a procedere secondo i termini di legge


Cordiali saluti,

Avv. De Punzys

Lista dell’odio num 12

Sorpresa!! Al primo posto nella lista dell'odio c'e'....

Trenitalia!!! Che oltre ad aver aumentato i prezzi dei biglietti Eurostar, ha anche eliminato qualsiasi tipo di promozione e scontistica sui biglietti periodici. L’unica consolazione e’ che: piu’ gente fate incazzare ed esasperare e piu’ probabilita’ ci sono che una folla inferocita faccia viaggiare le teste impalate dei vostri dirigenti in mondovisione. Io, nel frattempo, ho lucidato il punteruolo dell’ombrellone, per l’occasione andra’ benissimo.

L’intera classe politica italiana: mostruosa progenie della defunta DC, tornata sotto nuove e nemmeno tante mentite spoglie.
Non vi sputo in faccia perche’ la saliva mi serve, devo leccare i francobolli sulle lettere insultatorie che mando a trenitalia

Le domeniche ecologiche: non servono, sono un’enorme presa per il culo

Le domeniche ecologiche lavorative: servono solo a far prendere le multe a quei poveracci, che, come me, devono andare al lavoro in un’azienda che rifiuta di fare un permesso di circolazione in caso di domenica ecologica, sostenendo di essere fuori dalla zona verde. Il fatto che per arrivare fuori dalla zona verde devi passare attraverso la zona verde e’ un concetto che gli uffici del personale si rifiutano di ammettere. Essendo l’urbe una citta’ rotonda, ho fatto alla segretaria un bel disegnino di un cerchio, disegnando la circonferenza in rosso e il cerchio dentro in verde. Tracciavo dei raggi dal centro verso la circonferenza, per farle capire che per arrivare al rosso dovevi passare dentro al verde ma ho visto chiaramente il suo sguardo appannarsi e il suo cervello scappare via dalla testa in fretta e furia con i calzini che spuntavano fuori dalla valigia lasciando un ultimo e unico ordine alla bocca: ripetere all’infinito:
ma la nostra sede e’ fuori dalla zona verde
ma la nostra sede e’ fuori dalla zona verde
ma la nostra sede e’ fuori dalla zona verde
ma la nostra sede e’ fuori dalla zona verde

Il servizio di trasporto pubblico urbano. Tanto per informarvi, signori autobus: quando c'e' il blocco del traffico voi dovete passare piu' frequentemente, non piu' raramente. Voi non siete bloccati, sono bloccate le macchine. Non ci sono ingorghi in cui rimanere incastrati. Se le macchine non circolano e voi ve la prendete piu' comoda del solito, la gente si inferocisce e le domeniche ecologiche si trasformano in un bagno di sangue.

Nota del redattore (che sono sempre io); gentile sindaco dell'Urbe, le domeniche ecologiche fatte in una citta' di pendolari e turnisti con il servizio di trasporto pubblico a singhiozzo nei festivi e' solo un modo di far incazzare i cittadini, non vedo senso alcuno in codesti blocchi. Se lascia a piedi i cittadini per altre due domeniche di tramontana a gelare alle fermate aspettando il fantasma del tram passato, il prossimo sindaco sara' colui che in campagna elettorale proclamera' l'abolizione delle domeniche ecologiche e della circolazione a targhe alterne. Io l'ho avvisata.



giovedì 14 febbraio 2008

Vandali urbani

Questa mattina il supermercato che frequento e’ stato attaccato da un vandalo di circa cinque anni, che ha proceduto ad un’inesorabile devastazione sistematica degli arredi sotto gli occhi allibiti dei clienti e, sosprattutto, sotto quelli indifferenti della madre.
Il piccolo vandalo si trovava incustodito, senza guinzaglio ne’ museruola, nelle vicinanze del banco della frutta e delle verdura e aveva inventato un simpaticissimo gioco che consisteva nel mettere la manina vandala sulla bilancia (quella che serve a pesare le verdure, avete presente?) , pigiava dei tasti a caso e faceva sputare fuori delle etichette con prezzi impazziti, appiccicandole poi dappertutto.
Intendo dire proprio dappertutto: sulla verdura in esposizione, sui carrelli degli altri clienti, sugli scaffali…
Il piccolo vandalo accompagnava il tutto con gridi di guerriglia urbana vari, tra i quali spiccava: sono un Ninjaqualcosa!!
Abbiamo iniziato tutti ad innervosirci, a richiamare l’attenzione della madre che continuava beatamente a parlare al cell con tale Morena e si limitava a dare qualche sporadico spintone al figlio ma fondamentalmente se ne sbatteva altamente.
Alla fine il vandalo ninja e’ sfuggito del tutto ad ogni controllo e, fatto il pieno di etichette, si e’ imboscato furtivo tra le corsie.

Mentre sceglievo un dentifricio ho avvertito un’oscura presenza alle spalle.
Mi volto, lentamente.
Vandalo ninja e li’, dietro di me.
Sogghigna.
Ha le mani piene di etichette
Siamo soli, la corsia dei dentifrici e’ deserta; l’igiene orale dimenticata
Guarda la mia giacca di pelle ed urla: ti ammazzooooooooooo
Io la mia giacca di pelle l’ho comprata a prezzo di enormi sacrifici.
Inoltre detesto i vandali
E i bambini, in generale, non mi sono simpatici
Gli ho strappato tutte le etichette dalle mani e gliele ho appiccicate nei capelli.
Poi, ovviamente, sono fuggita
Temo di aver commesso un qualche tipo di reato
Vostro onore, mi scuso umilmente. Non volevo fare del male al piccolo vandalo.
Credevo fosse un ninja cattivo

martedì 12 febbraio 2008

LA FATTORIA DEGLI ANIMALI (di Punzy Orwell)

Dunque, un famoso campione sportivo evade il fisco per milioni di euro e l'agenzia delle entrate, invece di sciogliere i cani, gli fa un maxi sconto sull'importo e poi anche gli applausi, perchè accetta di pagare un terzo (nemmeno) di quello che gli spetta.
Io ho un'amica che ha una piccola ditta individuale; nel 2003 il commercialista ha sbagliato a calcolarle l'IRPEF e adesso, per 1300 euro, i gorilla di una società di recupero crediti insistono per sapere dove va a scuola sua figlia.
Non scherzo.
Perchè tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali degli altri.
I più uguali fanno le leggi, i meno uguali sono tenuti a rispettarle.
I più uguali fanno le leggi e i meno uguali sono puniti se non le rispettano.

Sono meno uguali:
I lavoratori dipendenti
I lavoratori dipendenti esternalizzati
I lavoratori dipendenti single, specialmente alle soglie di S.Valentino
I lavoratori dipendenti omosessuali
Le lavoratrici dipendenti donne
Le lavoratrici dipendenti mamme
I non raccomandati
I titolari di piccole ditte individuali e piccoli esercizi commercali onesti (non i gioiellieri che dichiarano 30.000 euro all'anno, quelli fanno parte dei molto uguali)
I lavoratori interinali e precari
I lavoratori interinali/precari turnisti
I lavoratori interinali/precari donne e madri turniste
I pensionati al minimo
Gli extra comunitari con e senza permesso di soggiorno
I punkabestia

A tutti voi, cari amici meno uguali, auguro una dignitosa sopravvivenza in questa vita.
E per chi crede nella reincarnazione, vi auguro di rinascere bassi, calvi, prepotenti,megalomani e assetati di potere. Oppure dalle parti di Ceppaloni.

Vostra sconfortata,
Punzy

lunedì 11 febbraio 2008

Amore nell’urbe

Se c’e’ una festa che odio piu’ di Natale, questa e’ S.Valentino.
Cuori di plastica e tubi di baci Perugina dappertutto: il trionfo del trash, una parodia dell’amore commerciale che si misura con la quantita’ di soldi disposti a spendere per la persona amata. ..puah…
Ogni anno, poi, e’ sempre peggio…per evitare che nella testa della massa (che siamo noi) penetri alfine l’idea che questa festa del cavolo e’ l’ennesima occasione per farci spendere dei soldi inutili, rendendo noi piu’ poveri e i commercianti di diamanti e cioccolatini piu’ ricchi, i Signori Dell’Induzione Massiva scaricano vagonate di cuoricini e puttini e cioccolatini e stelline in ogni negozio, pure quelli sperduti sui pizzi di montagna, per consentirici di non dimenticarcelo nemmeno per un secondo che siamo a S.Valentino e se non compi niente al tuo fidanzato e’ solo perche’ sei una tirchiaccia priva di romanticismo.
I cuori di plastica stanno penetrando anche in luoghi altrimenti insospettabili.
Dunque, mi serve un nuovo rasioio elettrico.
Entro nel negozio di elettrodomestici e subito inizio a fare lo slalom tra obesi puttini armati di frecce, enormi cuori giganti di cartone e sagome di innamorati vari..arrivo all’espositore di rasoi e mi accorgo, con stupore, che uno degli obesi puttini appesi e’ sospeso tra i rasoi e i ferri da stiro, con la freccia puntata sul silk epil e la testina riccioluta rivolta all’indietro, a guardare con aria ammiccante una stirella..e di colpo intuisco: La grassa stirella e’ innamorata dello spigoloso silk epil e, forse timida data la sua mole, si e’ affidata alla freccia di Cupido, sicura fattura d’amore…certo che noi donne, quando siamo innamorate, ci attacchiamo a tutto..ah, mia cara: se non ti vuole non ti merita.
Comunque, per solidarieta’ femminile, un tentativo dovevo lasciarglielo fare.
Non potevo mica separarli.
Ho lasciato li’ il silk epil.
Tanto, e’ inverno, basta non mettere la gonna per un po’…

mercoledì 6 febbraio 2008

Cose pazze dall’urbe

Una mia collega ha appena affermato che un cursore la segue.
La segue dappertutto.
Chiede aiuto.
Chi chiamo,l’esorcista?
Ho effettuato un rapido ma preciso troubleshooting: oltre al cursore perseguitatore non sente voci che la chiamano ne’ vede persone che la seguono, per cui il problema sembra essere circoscritto al pc.

Se non accende il pc, il cursore non la trova e non la segue
Decisamente psicopatica come scusa per non lavorare…

SOGNI INFRANTI

Ma perche’, perche’ nonostante tutti i miei sforzi ( e sopratutto quelli della mia parrucchiera) I miei capelli non diventano mai come quelli di Rachel di Friends?? Eh?
Nemmeno per un minuto, nemmeno per un secondo e mezzo dopo la messa in piega sono luminosi, splendenti e bamboleggianti come i suoi..com’e’ possibile?
Credo che ci sia un’unica spiegazione: i capelli di Rachel di Friends sono finti. Li compra su internet direttamente sul sito della Mattel che in suo onore scalpa 20/30 Barbie per confezionarle una splendida parrucca.
Si, dev’essere cosi’.

Per forza

martedì 5 febbraio 2008

FILASTROCCA SULLA PIOGGIA

Piove
Piove sull’urbe,
piove nel fiume
piove sugli storni che si bagnan le piume;
piove sui tetti,
sui gatti randagi,
sui passanti inermi e sui terrazzi stretti;
Piove sulle antiche strade,
piove sulle tombe degli antenati,
piove sui palazzi vecchi e nuovi
sono due giorni, ormai, che piove..
Piove governo ladro,
piove trenitalia merda
piove agenti immobiliari bastardi
piove
e io ho finito le bestemmie

venerdì 1 febbraio 2008

Misteri urbani: Poste Italiane

Qualcuno sa come funzionano i flussi alla posta?
Di norma gli uffici postali dell’Urbe si presentano come enormi ingorghi viventi e pagare un bollettino significa doversi gettare a corpo morto nelle spire del Maelstrom..
Dunque: a inizio mese si pagano le pensioni, gli uffici postali si trasformano nel reparto geriatrico del San Camillo, ogni piu’ piccolo spazio e’ occupato da vecchietti aggressivi che ti minacciano con il bastone appena ti avvicini. Prendono due o tre numeri consecutivi dall’eliminacode,per essere certi che dopo di loro nessuno si avvicinera’ allo sportello per qualche minuto, cosi’ da poter avere il tempo di fuggire via con il magro bottino. (N.B. questa e’ astutissssima, una tecnica di sopravvivenza urbana GENIALE, appena divento pensionata gliela rubo!!). I pu' riescono, contemporaneamente alla fuga, a nascondere la refurtiva nei calzini o nel boccione della flebo.

A meta’ mese iniziano le rimesse degli immigrati, una coda colorata si snoda in una babele di lingue e di odori.
Ok, lo ammetto, non tutti gli extracomunitari si lavano. Ma fa parte del folklore locale.

Comunque, tra le difficolta’ linguistiche e la lentezza dei terminali, sono due volte che faccio tardi in ufficio.
A fine mese, si pagano le bollette..centinaia di facce incazzate inferocite, gente nervosa, grigie massaie che baciano i soldi prima di darli al cassiere, salutandoli poi malinconicamente con la manina…una volta me li hanno strappati di mano insieme al bolettino da pagare mentre imprecavo a vanvera contro il latrocinio della societa’ elettrica.
E poi, un giorno qualsiasi di un mese qualunque entro alla posta e non c’e’ nessuno..
Ma proprio nessuno
In meno di trenta secondi sono servita.
Avevo preso mezza giornata di permesso in ufficio..
E adesso che faccio tutta la mattina?

Risultati del sondaggio

Ricordo la domanda: l governo Prodi e' caduto. E adesso?
il 47% di voi ha risposto: "la prossima volta voto i Puffi".
Se riescono a tenersi sopra il 20%, per Grande Puffo e' fatta. Specialmente se Gargamella decide di fornire un appoggio esterno. per quanto mi riguarda,saranno pure blu, ma sempre psiconani sono.