martedì 30 giugno 2009

Cittadini coraggiosi num. 4

Una standing ovation alla coraggiosissssssssima cittadina che ieri sera, intorno alle ore 19.00, IN PIENO RACCORDO ANULARE- uscita Ardeatina-raccoglieva tranquillamente la cicoria sul costone di roccia verdeggiante che circonda il raccordo in quel punto
Il cielo si annuvolava, fulmini saettavano tutto intorno, macchine sfrecciavano velocissime tentando di lasciare la loro impronta mortale su detto costone di roccia (e’ uno dei punti preferiti dagli urbani motorizzati per schiantarsi) ma l’imponente cittadina, con un’agilita’ veramente insospettata per la sua mole, continuava ad inerpicarsi tipo capretta sulle alpi di Heidi con il suo bel fascio di cicoria..non so come fosse arrivata li, nessuna macchina in giro sembrava avercela portata e il costone non e’ accessibile dall’esterno, a meno che non si abbiano funi e picozza..l’unica spiegazione e’ che sia arrivata li’ dal cielo ed e’ evidente che era proprio li’ che intendeva tornare, sporgendosi incautamente dal costone per mostrare il fascione di cicoria agli automobilisti sfreccianti

Medaglia d’oro

Anche oggi sono taggata sul blog di Prefe, mi sa che inauguriamo una rubrica..

http://speedyprefe.blogspot.com/


ue' leggetevi pure l'articolo che ho scritto da prefe! questa volta e' breve!!

venerdì 26 giugno 2009

Lotterie urbane

Grande superconcorso urbano: "Cittadino maleducato dell'anno"
requisiti richiesti:

  • età compresa tra i 3 e i 90 anni
  • capacità di compiere scientemente atti di maleducazione inimmaginabile
  • Nessun senso della vergogna
  • Capacità di autocompiacimento nel compiere gli atti di maleducazione di cui sopra
  • Egocentrismo maximo

Il concorso è gettonatissimo e sta riscuotendo una larga partecipazione da parte della popolazione dell'urbe, per cui ritengo che in palio ci siano ricchissimi premi consegnati in pompa magna dal sindaco in campidoglio, con una cerimonia fantastica in cui la compagnia dei rotti bianchi e l'orchestra sinfonica delle scorregge sonore si produrrà nel suo migliore repertorio

Decisamente in testa il cittadino anonimo che questa mattina ha deliberatamente saltato la fila al CAF, passando davanti a me e ad una signora Pakistana proferendo paroline dolci quali: "terrona" e anche "negra"
Attualmente però, tale cittadino risulta irreperibile, essendo scappato di corsa da detto CAF inseguito da potentissime urla terroniche ed insulti pakistani; di lui rimane soltanto un modello 740 fatto a pezzi dalla sottoscritta e regolarmente gettato nel contenitore della carta da riciclare

giovedì 25 giugno 2009

La Punzy in società

Personalmente, detesto le cerimonie.
Matrimoni, battesimi, comunioni, cresime, sono tutte stupide convenzioni sociali che hanno lo scopo di tenere vivi e prosperi business di ristoranti, vestiti per cerimonia, confetti e bomboniere.
Le bomboniere, poi, sono un abominio sociale, un'aberrazione oggettistica: i tuoi parenti si sposano, proliferano e tu ti ritrovi la casa piena di oggettini mostruosi e privi di qualsivoglia utilità per se stessi e per il mondo. Poi vengono a casa tua e li cercano ma dov'è la bomboniera del battesimo di Raimondo? insomma, lo sanno tutti che la bomboniera viene lasciata in macchina per mesi interi finche il freddo o il sole non la deteriorano inesorabilmente o che cadono a terra incidentalmente (..) o che vengono insomma dimenticate in qualche angolo della casa vicino alla pattumiera, che ti cerchi per casa la bomboniera del battesimo di Raimondo?
Nell'Urbe ipertrofica, poi, andare ad una qualsiasi cerimonia significa svegliarti alle sei del mattino in modo da avere tempo per prepararti, cercare la stracazzo di partecipazione (che è finita nei dintorni della pattumiera), bestemmiare perchè la chiesa è dall'altra parte della città, pagare oro per trovare parcheggio e cercare di nasconderti nei banchi in fondo, in modo che non ti vedano sbadigliare.
Fortunatamente, lavoro su turni ed il sabato e la domenica non posso presenziare a quasi nessuna fottuta cerimonia.
Però a volte non puoi esimerti.
Voi dovete sapere questo: i parenti di Perfido sono circa 165.000.
Tutti prolificissimi
Per incidenza statistica, delle 165.000 cerimonie annuali di matrimonio, battesimo, cresima o comunione, almeno 10 avvengono in domeniche non lavorative.
Io, quindi presenzio.
Con grande e maligna soddisfazione di Perfido, che inizia a sogghignare una settimana prima al solo pensiero di non essere l'unico che si deve vestire da pinguino, svegliare alle sei del mattino e sorridere in maniera convincente mentre ti viene erogata una mostruosità oggettistica ripiena di confetti. L'unico momento divertente è quando io e Perfido torniamo a casa e immaginiamo tutti i modi possibili che esistono per distruggere la bomboniera.
Io domenica presenzierò al battesimo di non so chi.
Capite, è impossibile tenere il conto con 165.000 cugini.
Cioè lo so che si tratta di un bimbo è che non ho capito il figlio di quale dei 165.000 cugini è.
Vabbè non importa.
Quello che importa è che non ho soldi per comprarmi un vestito nuovo, per cui indosserò un fantastico tubino nero adeguato a tutte le occasioni, che però c'è solo il piccolo problema che non mi entra più; quindi, da lunedi sono a dieta con lo scopo di dimagrire tre kg o, in alternativa, di morire di fame nel tentativo.
Non sta andando molto bene.
Sono tre notti di seguito che sogno bistecche, patatine fritte, pasta e fagioli e barrette mars
E io ODIO le barrette Mars
e ODIO i battesimi
e le cresime
e i matrimoni
e le comunioni
Ho fame, cazzo.
Tra l'altro, se anche riuscissi ad entrare nel tubino, si porrebbe poi il problema della respirazione, che non dev'essere troppo profonda sennò scoppiano le cuciture. E anche del cibo, perchè si deve dire questa cosa: i 165.000 cugini di Perfido sono dei signori, alle loro cerimonie c'è sempre cibo in quantità e di qualità sopraffina.
Si, ok quello è uno dei motivi per cui ogni tanto presenzio.
Ma non potrò ingozzarmi, perchè sennò mi si gonfia la pancia e il vestito esplode!
Inoltre speriamo che non piova, perchè se mi si bagnano i capelli sono cazzi amari, poi non riesco a fare il sorriso convincente quando alla fine mi danno la supercazzola coi confetti

mercoledì 24 giugno 2009

Punzy è stata taggata

C'è un mio pezzo sul blog di Prefe su Nick Farrel, liggitavillo
è lungo ma lo dovete leggere tutto lo stesso, in fondo non vi siete mai trovati pentiti di seguirmi, no?
se non sapete chi è Farrell, beh..vergognatevi


http://speedyprefe.blogspot.com/

sabato 20 giugno 2009

L'insostenibile leggerezza dell'illogicità urbana

Nell'Urbe viaggia indisturbata una particolare categoria di cittadini: gli illogici
L'illogità urbana non ha sesso nè età, viaggia trasversalmente tra i cittadini senza distinzione di razza, colore e religione. In questo senso, si potrebbe dire che colpisce in maniera piuttosto democratica. Il cittadino affetto da illogicità urbana ragiona secondo categorie che non hanno alcun fondamento sensato: parte da un principio reale per arrivare a conclusioni non legate da un effetto logico alla causa, per esempio: sono stanco quindi mangio.Oggi al supermercato ho incontrato un'illogica spettacolare, da standig ovation.
Dunque, prima la vedo che si aggira tra gli scaffali del supermercato borbottando in un dialetto strascicato incomprensibile (apro parentesi: l'Urbe è un melting polt di dialetti da record: si mescolano abruzzesi, sardi, napoletani,latini, frusinati, cinesi, cinesi mandarini, pechinesi, indiani e anche qualche avellinese. Ma stà tizia che razza di lingua parlasse mica l'ho capito). Comunque, arriviamo insieme allo scaffale dei detersivi e lì inizia a dare veramente di matto, riempie il carrello e urla contro il dixan pè ttia pè ttia, io ovviamente mi allontano perchè diciamolo, se mi metto appresso ad ogni matto che incontro non mi bastano 24 ore per stare dietro a tutti.
Alla cassa, rieccola.
Arriva con il suo carrello strapieno di dixan e passa avanti a tutti, si piazza davanti al cassiere e dice:prima io aggia pagà
la fila ovviamente insorge, insulta e vomita rabbia
signora, mi spiace non posso farla passare avanti, c'è tanta gente prima di lei
e ce stà à ggent ma io pè prima aggia pagà pecchè l'altra volta ti ho lasciato un euri
a me signora? un euro? ma no, non credo, non mi sembra che lei mi abbia dato dei soldi (il cassiere suda freddo, crede che la illogica lo stia accusando di corruzione, un euro per farla passare prima)
e si 'nvece t'aggio lasciato un euri dentro al carrello
nel carrello?
si pecchè non aggiu truvato il dixanne e allora mi sò innervosita, mi sò sbagliata e l'euri te l'aggio lasciato nel carrello e mò ppè prima mi devi fà pagà (ah ecco che peccato aveva commesso il dixan); dunque, l'illogica parte da un evento realmente accaduto (l'euro dimenticato nel carrello) che le ha portato frustrazione e senso di ingiustizia, per giungere ad una conclusione che non c'entra un cazzo ma che ristabilirà l'equità nell'universo..mi spiace ma non posso farla passare..magari le faccio uno sconto di un euro sulla spesa
nun lo voglio lo sconto, pecchè mi devi fare lo sconto, fammi pagà
Dovete sapere questo, degli illogici: non potete vincere
Qualsiasi cosa obiettate, alla fine del loro ragionamento strampalato siete solo degli ottusi che vogliono perpetrare il loro senso di ingiustizia, quindi anche stronzi
signora, cerchi di capire, io capito gia, ti ho lasciato un euri mò famme passà ppè prima
la folla sta intanto organizzando una rivolta, vuole la testa ed il sangue della illogica, ah signò che sè vole
sbrigà?

Si che mi sbrigo se mè fà pagà subbito che me ne vado
ah, vorrei aggiungere una cosa sugli illogici: non potete NEMMENO PAREGGIARE
signora facciamo così, chiudo il conto alla ragazza qui e poi, se i signori in fila permettono, la faccio pagare
metti l'annullo alla ragazza e mi fai passà, io tengo quattro detersivi dixanne
che se pò aprì n'artra cassa?
ma insomma ci vogliamo sbrigare? io non ho tutto il pomeriggio da perdere
mò me metto a ddà de matto pure io, così vediamo se mi fate pagare per primo!!
gentilmente la potete mandare dal direttore e noi ci servite per piacere?
a questo punto lo avrete gia capito: NON POTETE NEANCHE ABBANDONARE
lo capisce anche il cassiere; annulla il conto alla ragazza in cassa (che bestemmia in turco) e fa pagare la signora; la folla ruggisce tra l'indignato e il sollevato; l'illogica paga, guarda noi poveri ottusi incazzati neri e tranquillissimamente ci ripete: pecchè io l'artra volta ci ho lasciato un euri; la prossima volta faccio la fila

mercoledì 17 giugno 2009

Fuori dall'urbe (trapiantati urbani)

Dunque, io sono un essere urbano.
La città mi fornisce il giusto grado di esaurimento nervoso funzionale alla mia ispirazione, sono come Woody Allen con la sua NY, solo più coatta. Inoltre odio gli insetti, la terra smossa e non riesco a trovare nulla di poetico nel vivere con l'olezzo costante di letame che ti entra dalle finestre.
E' per questo che vivo nell'Urbe, sono una CITTADINA
Il mio modo di vivere è forse il migliore?
no di certo
E' forse l'unico?
senz'altro no
Ritengo io che le mie scelte siano superiori a quelle degli altri?Non scherziamo, no davvero.
Eppure, tutti quelli che se ne vanno a vivere fuori dall'Urbe non fanno altro che venirmi a raccontare com'è bello vivere vicino ad un mucchio di letame. Vanno via schifati dal traffico, dallo smog, dal rumore e si stanziano fuori Urbe ma non fuori dal raccordo, fuori-fuori in paesini di campagna dove non arriva manco il treno, che ne so: Collicello valdovè, facilissimo da trovare: prendi il raccordo ed esci a "fine della civiltà", prendi l'autostrada per culonia nord, poi dal casello imbocchi la provinciale, non ti confondere, la provinciale è quella trazzera non asfaltata, arrivi al disributore abbandonato e poi giri al quarto palo a destra
Il quarto palo a destra?
che indirizzo è il quarto palo a destra?
dai, dammi il nome della via che la cerco con il navigatore, no qua il navigatore non la trova, non è segnata, ma è facile, conti quattro pali e giri a destra. Il giorno che il vento abbatte il fottuto quarto palo è finita, gli ospiti si perderanno nella nebbia e non ti arriva nemmeno più la posta. Poi mi vengono trovare e il copione è sempre lo stesso, possiamo dividerlo in tre fasi:

L'accusa:
Iniziano sempre dicendo: non mi vieni mai a trovare, e che cavolo, devo sempre venire io da te. Tu provi a dire scusa ma sai, ci vuole un'ora e venti per venire a casa tua e un'ora e venti (senza traffico) per tornare, io non ho due ore e quaranta da buttare per venire a sentire la puzza di merda e per farmi pungere dalle vespe ma i trapiantati urbani non ti sentono e ribadiscono: da me si sta troppo bene, qua puzza e fa schifo e che traffico mamma mia ma sbaglio o è peggiorata la guida urbana? sai, è che mi sono abituato troppo bene da me ci stanno solo i trattori e che caos per il parcheggio, santo cielo!! io sono abituato a parcheggiare sotto casa, qua è un delirio...Ma come fate a vivere così?(Buonasera anche a te)

L'elogio bucolico:
Da me si sta una favola..niente traffico, fa fresco, il mio albero di nespole ha fatto dei frutti saporitissimi ma non te li ho portati, se li vuoi te li vieni a prendere (strozzatici), ieri ho acceso il camino, non puoi capire com'è bello l'odore della legna bruciata (sono d'accordo, specialmente quando copre la puzza di merda) e poi guardo fuori dalla finestra e vedo il verde, le colline, l'orizzonte, è così rilassante..non potrei più vivere in città, qua ti affacci e vedi solo altri palazzi (bla bla bla e poi bla)

Il convincimento
Dovresti trasferirti, sai? ti farebbe bene staccare da questo delirio..la mattina mi sveglio con gli uccellini (tutti co st'ì uccellini ma non lo sanno che esistono sveglie digitali che riproducono perfettamente il suono degli usignoli in amore? ecchepalle, basta co stì uccellini), la sera non sento un rumore, solo il vento e le campanelle delle capre che vanno ai pascoli (e che cagano, ci scommetto)

beh, io questi trapiantati e la loro aria di hocapitotuttodellavitaetuniente non li reggo più e l'altra sera sono passata al contrattacco:
Beh allora che hai fatto di bello quest'inverno, hai visto qualche bel film? eh no sai, dalle mie parti cinema non ce ne sono e rientrare a Roma dopo essere arrivata fino a lì proprio non mi va..e hai ragione, accidenti..e maschietti? che mi dici? ah capirai là non gira un'anima, giusto Tommaso, il fattore..Tommaso? chi è aspetta, ah quel tizio strano, che dalla faccia si capisce che nella sua famiglia si sposano tra consaguinei da generazioni? si quello, ah vabbè decisamente out, da non cagare di striscio
....

però l'orto mi dà un sacco da fare, sai?

immagino: zappa, pota, rimesta terra..
infatti e poi le cose sono più buone quando le fai tu
senz'altro
e tu? che mi racconti di bello?

io? ah beh solita vita, teatro, cinema,lavoro, amici, esco sempre, mi hai trovata in casa per miracolo; anzi andiamo a trastevere a farci l'aperitivo?
ah no sai devo andare va a finire che sennò arrivo tardissimo, oh, hai ragione, fin li è un viaggione..sai non ci avevo pensato; da qui arrivare a trastevere è un attimo, dieci minuti in motorino e ci sono..mi spiace che non puoi venire,
gia, spiace anche a me
......
ellosochepensatechesonoperfida ma non m'importa, mi sono soltanto difesa, ecco
quando uno esce dall'Urbe cambia, diventa strano.
Io dico vuoi fare il contadino? bene, non mi scocciare, non costringermi a venirti a trovare con sottili ricatti psicologici e non tentare di farmi sentire una cacca. Fatti dei begli amici campagnoli, vai col fattore Tommaso a comprare la paglia e con me ci vediamo al mercato quando vieni a vendere le uova

meno male che non è venuta a trastevere sennò scopriva il buff che non so nemmeno dove li fanno gli aperitivi..

Bastian, eventualmente correggi tu? grasssie

non scherzo, Bastian, sono stanchissima mi svalvolano gli occhi



martedì 16 giugno 2009

I sogni son desideri

Immaginate di essere una che non va appresso ai vestiti

Che però un giorno trova un negozio che ha in vetrina abiti che sembrano fatti apposta per lei: colorati, semplici, sbarazzini, con taglie REALI..immaginate che costino uno sproposito e che una volta ve li siete anche provati, quei vestiti, e voilà sospetto confermato: lo stilista li ha disegnati pensando a voi, alle vostre curve, al vostro colore dei capelli, al vostro viso, ai vostri occhi, alle vostre maniglie dell'amore...Immaginate poi di averci pensato, una volta, a comprare qualcosa ma che 70 euro per un pezzettino di Lycra colorato e cucito in modo che sembri un top vi sembravano veramente troppi, uno schiaffo alla miseria.
Immaginatevi lo sguardo schifato della commessa-stecco che ha capito che non potevate permettervi il simil-top.
Immaginatevi la frustrazione, mentre aprite l'armadio e scoprite che nulla di quello che avete vi sta lontanamente bene come quel top

Immaginate un'afosa mattina urbana di mezza state, immaginate di prendere il vostro anziano carrello della spesa e di andare al supermercato; immaginate poi un guizzo, una scintilla, un capriccio: cambiate strada, d'improvviso, quasi distrattamente, così, tanto per non passare sempre sullo stesso marciapiede, per non vedere sempre le stesse facce ..immaginate di infizzarvi allegramente per viuzze secondarie e sconnesse, sempre con l'anziano carrello della spesa al seguito..immaginate di scoprire un mercatino di cui ignoravate l'esistenza..e di una bancarella che..ma non possono essere gli stessi, saranno imitazioni cinesi da quattro soldi tagliate male e che vestono anche peggio, però vi avvicinate perchè non si sa mai , prendete in mano uno dei vestitini e ..miracolo..sono proprio quelli..immaginate di saltare sul cassone di un camion, improvvisato camerino per l'occasione, di provarvi un vestitino e oh.. goduria! e immaginatevi mentre saltate giu dal camion, sempre con l'anziano carrello della spesa stretto in pugno e di usarlo come corpo contundente per colpire poderose donne urbane che si affollano intorno alla bancarella e prendono e arraffanno e spingono ma tu sei quella che prende, arraffa e spinge più di tutte

immaginate un lungo, esultante, vibrante, ululato di vittoria...

Immaginate di mandare al diavolo la fottuta spesa, di correre a casa con l'anziano carrello trasformato in porta abiti; di farvi una doccia e di indossare il vostro abitino da dodici (e dico dodici) euro e oh, meraviglia...sembrate dieci anni più giovane, dieci centimetri più alta e sei Kg più magra..immaginate di abbinarci le vostre scarpe preferite e di andare dal parrucchiere a farvi mettere in piega i capelli e, crepi l'avarizia, una bella ritoccatina alle sopracciglia..immaginate di sentirvi perfette, DI ESSERE perfette..immaginate di passeggiare perfettamente fuori dalla vetrina del negozio..immaginate di entrare, bellissime, nello stupido negozio presuntuoso, di guardare schifate la commessa, di dare un'occhiata distratta agli abiti, di lisciarvi il vestitino addosso e di sorridere perfidamente allo stecco dallo specchio...

wow ragazzi
quassù si stà da Dio..

speriamo che questa volta non ho fatto tanti errori di ortografia, del correttore automatico di word senti la mancanza solo quando non ce l'hai più...

lunedì 15 giugno 2009

Tassisti urbani: considerazioni di un cittadino qualunque

Dunque, ieri rientro dalla mia città natia nella congestionata Urbe e dato che TRenitalia aveva deciso di non sorprendermi nemmeno questa volta, il treno è arrivato con mezz'ora di ritardo. Troppo tardi per prendere la metro, mi fiondo in un taxi. Ora, dovete sapere che io ho questo Karma con i tassisti: li becco tutti pazzi scocciati e con la sindrome logorroica all'ultimo stadio: quello dove parli e non t'interessa se l'interlocutore nel frattempo si è dato fuoco.
Quindi il mio tassista parla e ciarla, io mi limito a mugugnare e annuire quando mi sembra opportuno e mi guardo la città dal finestrino. Intanto il tizio va a ruota libera e mi dice che ieri ha prestato servizio taxi al gay pride

(oh bene, interessante, prepariamoci a sentire una sfilza di ovvietà insulse sui gay)
Esordisce con un io signò, sò de destra
(ecco, arriviamo subito al punto)
però sò a favore degli omisessuali
(ma guarda un pò, questa è nuova, sentiamola)
Io dico: tu sei frocio e ti vuoi sposà n'artro frocio, che mè frega a mè? pemmè, io gliò dicò signò, ognuno può ffà come vuole, basta che non mi rompe li cojioni
(diciamo che in linea di massima concordo)
Tanti dicono gli omisessuali sò scherzi dà natura, un poco lo penso pure io, però poi dico: ma chavemo tanti di quelli scherzi dà natura in circolazione in italia ma proprio con questi ce la dovemo dà piglià? E allora basta, me sò convinto, ognuno fa come je pare, oh no?
(molti, moltissimi scherzi della natura in italia, pacchi spropositati di scherzi della natura)
Però ieri al gay pride stavano tutti vestiti strani, un poco me facevano impressione, tutti eccessivi e poi ho caricato una, chavrà avuto settant'anni, tutta con le zinne di settant'anni de fora, nà minigonna corta corta che con decenza parlando se vedevano tutte le mutanne
(sempre di settant'anni, immagino)
e stè zinne coperte solo da un fulmine tutto luminoso che copriva er capezzolo e poi tutto de fora..ora io dico, sei lesbica e sò cazzi tua ma se me sbatti le zinne di settant'anni sotto l'occhi tutte de fora, sò pure cazzi mia perchè a me me facevano proprio schifo
(ok, qui ho riso, non ho resistito, tassista uno-punzy zero)
beh,però mica le faceva schifo perchè era lesbica, le avrebbe fatto schifo pure se fosse stata etero, ah certo a me le zinne di settant'anni me fanno schifo e basta, poi ho caricato altre due, una era nà pischella, manco vent'anni che stava cò nà vecchia tutta viscida che diceva dai, vieni a casa mia e se l'e' rimorchiata, brutta bavosa, scusi però, se saliva un vecchio porco maschio con una ventenne? le avrebbe fatto schifo lo stesso?
eccerto che me faceva schifo, a me quelli che vanno coi pischelli me fanno schifo

(ok, me la gioco)
ahem ma proprio in questi giorni è nato uno scandalo a proposito del president..E NON ME NE PARLI SIGNO', nun ne parlamo proprio, io quello manco dipinto lo voglio vedè, mi moglie dice ma quella sarà à figlia, se se, ancora credi alle favole te, se lo vedo per strada lo metto sotto col tassì
(.....)
che scusi signò che per caso l'ho offesa? vota da quella parte là?
no guardi, mai votato lui manco per sbaglio, io invece si, nà vorta, nel '94..sò ricorda lei er '94?
come se fosse ieri, guardi
ecco, io quella volta là si, l'ho votato, chavevo creduto poi bbasta: me freghi nà vorta, bravo tu, me freghi dù vorte, fesso io, o no?
e direi di si e vorrei dirle, inoltre, che se gli omosessuali vedessero riconosciuti i proprio diritti, non
dovrebbero manifestare, soprattutto in maniera così eccessiva, per avere visibilità

Tassista ferma di botto in mezzo alla strada, un enorme camion ci scansa mandandoci i mortacci generazionali. Si gira verso di me, non può ripartire, è fermo su sè stesso; si volta, ha il brillio della comprensione negli occhi, è in un momento epifanico: Eccha raggione signò, io mica chavevo penzato!!! eccerto, se uno cha I DIRITTI NON è CHE DEVE ANDARE IN PIAZZA Cò LE ZINNE DE FORA PER CHIEDERLI..VEDI? ecco, eccerto ma infatti io sò d'accordo coi diritti, i diritti sò de tutti, i
diritti ce li devono avè sti poracci, e channo raggione

Scusi, una curiosità, ma lei per chi vota?
Io? ah ma io non voto proprio a nessuno, er pensiero mio oggi nun è rappresentato da nessuno e io quindi nun voto, nun voto a nessuno..ma perchè lei signò ce va ancora a votà?
si, sempre
Ah signò, lei perchè è ggiovane, ancora che ce crede
(gia gia gia)
Io je voglio dì nà cosa, io sò 'n tassista, nà persona qualunque e lei è nà passeggera, lei è più istruita de me, questo l'ho capito ma è comunque nà persona qualunque, vogio dire, e due persone qualunque parlando sò riusciti a trovà, me sembra, un punto d'accordo no?
senz'altro
e allora me sà spiegà perchè quei magnaccioni ar governo, de destra e de sinistra non se mettono d'accordo manco pè decide se è mercoledi o giovedi??
(..ok, basta, ha vinto, tassista venti-Punzy zero, vita reale contro politica: cento a meno due)
Non riesco a dirgli niente,anzi, penso alla mia ostinazione democratica di dire comunque la mia, di provarci ad ogni costo e mi sembra vuota e priva di senso
Io torno a votà quanno morono; tanto sò sicuro de nà cosa: prima morono loro e poi io

e speriamo...

giovedì 11 giugno 2009

La Punzy e i suoi demoni: il cambio di stagione

Ecco, io temo il momento in cui devo mettere ordine nella vita dei miei abiti; temo talmente tanto questo momento che in genere lo posticipo fino a quando a dicembre le maniche corte non mi fanno diventare le braccine blu e giugno le scarpe chiuse non mi riduono i piedi a polpettine.
Quando ero single, avevo un meraviglioso armadio quattro stagioni tutto per me; ogni anta una stagione e i miei vestiti sguazzavano comodi e larghi sulle stampelle ed i ripiani. Questo comportava che io non dovevo odinare un bel niente: tutto stava nella sua stagione, io al imite dovevo solo cambiare anta da aprire.

Adesso l'armadio è diviso con il Perfido che ha molti più vestiti di me e dato che chissà come mai i soldi per comprare un altro armadio non ci sono, i vestiti non corrispondenti alla stagione stanno ammucchiati in valigie che in realtà erano destinate a tutt'altro scopo.
In preda ad un immondo attacco di calore mi sono decisa, ecco, lo faccio.
Il segreto sta nel mettere tutti i tuoi vestiti fuori dall'armadio e dalle valigie, così poi per forza devi rimetterli dentro da qualche parte, anche se a metà lavoro vuoi mollare e ti rompi le palle commecchè di quello che stai facendo è inutile: ormai hai iniziato, non te ne puoi tirare fuori.
Dato poi che l'ultima volta che ho fatto un cambio di stagione in realtà ho traslocato e mi sono limitata a infizzare in scatole di cartone tutti i vestiti che uscivano fuori da ogni angolo della vecchia casa, il lavoro di quest'anno richiede un'opportuna classificazione di tutto lo scibile vestario, allo scopo di gettare via quello che non serve.Per cui, tiro fuori tutto e classifico i miei abiti e mi rendo conto che possono essere divisi in tre categorie:

Vestiti che ho comprato in evidente stato confusionale pensando di essere alta un metro e ottanta e di pesare 48 KG
Non so come siano finiti nel mio armadio
Cioè stà roba io non avrei potuto metterla nemmeno quando ero magra, nemmeno quando ero magra a dodici anni, è roba che nessun essere al mondo può infilarsi, eccetto, forse, una sogliola anoressica che abbia il buon gusto di rivomitare subito il plancton ingurgitato.
E' evidente che vado a fare shopping in stato di sonnambulismo.
O forse da ubriaca.
Ancora con il cartellino del prezzo attaccato, meglio che non faccia il conto del mio shopping compulsivo. Il bello è che io non sono compulsiva, cioè ho un sacco di altre nevrosi, talmente tante che se me ne vendessi qualcuna rimrrebbe comunque materiale per almeno tre manuali di psichiatria fobica ma non sono compulsiva,per cui non capisco,è una cosa veramente strana, devo proibire a tutti i negozianti del quartiere di servirmi alcunchè se non sembro in perfetto stato di vigilanza, è l'unica soluzione. Vabbè questi via, nella campana dei vestiti usati anche se sono nuovi, praticamente intatti

Vestiti che non mi vanno più da anni e che dentro di me so che non mi andranno mai più
Ok,sono cinque traslochi che me li porto dietro.
Lo so, lo so, i jeans di quando avevo sedici anni non potrò più indossarli. Ma ammetterlo vorrebbe dire accettare la sconfitta, il tempo che passa e, soprattutto, l'amara realtà: non porterò mai più la quaranta, se proprio m'impegno e mangio gambi di sedano per i resto della mia misera esistenza, arriverò al massimo ad entrare nella quarantadue e comunque, beninteso, ringrazierò Dio, Buddah, Allah e chiunque risieda nella sfera celeste per questo. Ma non posso buttarli, non posso.
Non c'e' storia, rimangono con me
E io voglio immediatamente dimenticare di aver formulato coscientemente il pensiero che non riuscirò più a rimetterli, per cui: cencellate immediatamente il ricordo di aver letto quest post..


Vestiti comodi che mi stannno bene ma che sono privi di qualsivoglia gusto estetico Ma che schifo, sono veramente una pezzente, tanto vale che compri dei sacchi di Juta e ci faccia dei buchi per la testa e le braccia, ma insomma; credo di aver urgente bisogno di un personal trainer per l'abbigliamento, uno di quei tizi che ti seguono nel camerino e che ti costringono a comprare cose decenti facendoti notare tutti i difetti di quelle che invece vorresti comprare... vedendoli tutti insieme sul letto mi fanno veramente impressione, che schifo; un pezzo per volta mi sembravano una buona scelta: comoda pratica ed efficiente; evidentemente il mio cervello quando si sconnette compra vestiti per barbie, quando è connesso compra cose da sbrodolina. E'ora di aggiornare il mio quadro nevrotico ed aggiungerci: schizofrenica nel tempo libero

Sai che c'è? io riammasso tutto mell'armadio e chi si ne ne frega, la mattina metto una mano dentro e quello che arraffo mi metto ma guarda un pò clasasificare i miei vestiti e che sò un classificatore, alle scarpe manco dò un'occhiata per mettere via quelle invernali, io sai che facio domani mi vado a comprare un paio di sandali e metto quelli tutta l'estate e la scarpiera quello che c'e' dentro manco lo guardo, ciao

lunedì 8 giugno 2009

Lista dell'odio num 30

rabbia colma e strabordante; eccovi le priorità odiative del momento:

  • TRenitalia, che ha soppresso la stazione di Napoli Campi Flegrei, probabilmente perchè hanno scoperto che per me era infinitamente più comoda di quella centrale e inoltre tutti gli eurostar che partono da roma termini la mattina presto sono "frecciarossa", che costano 35 euri in seconda classe, no dico, in seconda classe ma voi state col cervello fritto,siete dei folli ma allora volete che la gente prende il forcone e vi riduce il culo a culabrodo??? guardate che quando qualcuno o qualcosa entra nella lista del'odio di un sacco di gente finisce sempre male, a volte coi forconi e a volte in tribunale che fa rima come brutti ladri farabutti

  • I workshop aziendali, che consistono in questo: l'azienda ti coopta per due giorni, tempo libero compreso, costringendoti a vestirti in un modo in cui tu non ti vesti mai, infatti hai un solo vestito del genere e te lo metti al workshop tutti gli anni, con le colleghe-belle-e perfette-sempre-in-forma-che sembrano nate-per-stare-dentro-gli stramaledettiworkshoptuttalavita- che ti guardano schifate e anche sarcastiche ma la cosa peggiore non è il pubblico ludibrio no, magari quello fosse il peggio, il peggio è che sarai sottoposto a dodici ore ininterrotte di slide il primo giorno, in cui ti verrà detto quanto sei fortunato a lavorare per questa grande azienda famiglia di parenti serpenti e quanto siamo tutti fichi per i risultari raggiunti ma comunque, di tutta questa ficaggine a te non ti arriva manco un euro di aumento , il megadirettore galattico si deve comprare la seconda barca; se vuoi sapere dove vanno a finire gli utili dai un'occhiata al porto di Ostia;Poi il secondo giorno succede che ti fanno fare delle cose, corso di sopravvivenza o altro che dovrebbero servire a farti capire come si può lavorare bene in gruppo con gli altri e per amalgamare tutti quanti e farci essere tutti fratelli, io fratella con le colleghe perfettine, i berlusconiani,le mamme pazze e le fregne moscie ma io dico se non voglio stare con loro ci sarà un motivo, no? ma non ci posso lavorare insieme e basta?? dovete per forza farmeli sembrare simpatici questi colleghi? e poi se non ci vuoi andare al workshop i capi si mettono col muso, ti dicono che l'amministratore delegato (che tra parentesi mi guarda come se fossi un rifiuto tossico sulla sua spiaggia privata) non dormirà la notte per il dolore della mia assenza ma figuriamoci e comunque la sostanza è che se non dorme lui non dormono manco loro e se non dormono sono nervosi e ti tirranneggieranno al lavoro; insomma, ci devi andare per forza, odiando ogni istante di quei due giorni e odiando te, perchè ci sei andata invece di accettare stoicamente una vita di tiranneggiamenti lavorativi


  • Tutti quelli che pesano meno di 50 kg; no, è inutile, vi odio. Non tentate di giustificarvi dicendo: ma io mangio solo carote e sedani e sono infelice perchè vorrei una bistecca oppure, peggio ancora: non è colpa mia, mangio come un botrillo ma è che ho una disfunzione, ho il metabolismo troppo veloce, non m'importa, vi odio e voglio il vostro metabolismo. Almeno, vi odierò fino a quando non tornerò magra anch'io e se non dovesse succedere mai, beh vi odierò per sempre

domenica 7 giugno 2009

Tutte le strade portano a Punzy-3

E rieccomi con le chivi di ricerca mensili..

dunque, queslle che seguono sono state tutte digitate da un solo e affezionato blogger che si è divertito così per tutto il mese, ometto il nick name per privacy:
mannaggia a punzy

punzy pensaci tu
punzy o non punzy?
punzy, scrivi da dio (dovevo dirtelo)
punzy, voglio diventare il tuo amante
radice quadrata di punzy
(un numero talmente piccolo da non essere comprensibile, credimi)
punzy, scrivi da dio (anzi, da dea)
(vabbè ok, grazie. fa sempre piacere sentirselo dire)
prefe e punzy insieme
(non so, ho la sensazione che non funzionerebbe; non tollererei copie di "Libero" per casa, fosse anche a scopo smerdatorio)
punzy, roma era meglio ai tempi dell'impero?
(mah..sicuramente i tempi di Cicerone non erano male..tarda repubblica o giu di li)



domande esistenziali:
quando secchioni puzzano chi chiamare?
(il nano, li viene a togliere lui personalmente, si certo, come no)
cos'è il microtriplo ?
(si stanno interrogando scienziati e filososfi dall'alba dei tempi)
come origliare dai muri?
(il caro vecchio bicchiere?)
come posso inculare una macchina di cafe?
(possibile che tu non abbia trovato nemmeno una cammella mercenaria da inculare?)
danno fastidio i pakistani nei condomini?
( guarda, a me danno fastidio di più i milanisti)
esiste il numero dell odio?
(il numero non so, la lista si)
il cornicione sta cadendo chi lo deve riparare ?
(finchè non cade in testa a qualcuno, non ne verrete a capo)
stanno facendo l'ascensore nel condominio ma e' possibile che trivellano tutto il giorno?
(eh che ci vuoi fare)
cosa fanno le commesse ?
(stai scherzando, giusto?)
la tenda gesu è la risposta?
(scusa, qual'era la domanda?)
occorre fare lo slalom per passare i marciapiedi per il fieno?
(anche per le cacche. Ma dove vivi a Valnut Grow?)

notizie flash:
paese disabitato provincia di asti
piedi zozzi
pioggia fina
piscina abusiva
pungimi e vedrai sangue
veterinario suicida
uomo cade con la macchina nel laghetto dell'eur
condominio pazzo
aereo urbe
aprirsi la patta
(ovviamente intedevi in pubblico, giusto?)
arte di perdere
(ah è un'arte?)

Aggressività urbana:
rischi che si corrono come autista autobus
rissa perdere occhio
(la rissa ci sta sempre, oh!!)
istinto omicida violenza esaurimento nervoso
(siediti, respira e fa una lista dell'odio. Funziona, giuro)

Rivendicazioni/dichiarazioni d'intenti
Le colleghe parlano solo di soldi
(e anche di come sposarne tanti, aggiungerei)
adesso ne vediamo delle belle con i ricatti al sindaco e non finisce quì
(e mò sò cazzi pè tutti)
ho visto il mio ex e non me ne frega nulla
(si si, si dice sempre così)
incastrare un testimone di geova
(incastrarlo dove?)

a tema:
scongiuri olio rovesciato
mettere il pane in tavola sottosopra
superstizioni pakistane
(ah mò sono i pakistani ad essere superstiziosi)

curiosità etimologiche:
come cagano le balene
(importantissimo, non si può vivere senza saperlo)
cacca piccione jeans
(esiste anche la versione casual?)
morso calabroni neri
(cioè mi vuoi dire che quei mostri hanno anche i denti??)
starnuto negli uccelli tra cui lo storno
tartarughe di terra scavano buche o tunnel?
(gia qual'e' la differenza? nel tunnel potremmo farci passare i treni locali?)

spiegazioni
bullismo: essere messi la testa nel cesso


esotiche:
cartina geografica dell' impero giapponese
cinese che scopa in pullman
(immagino faccia parte dei rischi di essere autisti dell'autobus)
donne arabe che fanno pompini
(è il velo che ti eccita?)

nell'Urbe:
scooter accendersi imbranata
(si ma poi alla fine sono riuscita a metterlo in moto)
sento i vicini che scopano
(senza nemmeno il bicchiere?)
sesso in un supermercato interviene l'ambulanza
(in quale fase del rapporto arriva l'ambulanza? sul più bello?)
tamponamento zingari parcheggio
(eh scommetto che non avevano nemmeno il modulo per il CID)

Queli che sono fissati con l'elefante:
l'elefante ne ha 4 cosa?

(difficile!!!)
piccole stelle ciro elefante
(vabbè stai fuori)
elefante che caga video
(povero, dev'essere dolorosissimo)
elefanti più piccoli viventi
(Dumbo?)
simbolo elefante nero a strisce
(MMMMM non mi piace...)

Vabbè io questa fissa dell'elefante non la capisco..poi dò il bnvenuto alle fissazioni sui pakistani; a quanto pare sono la nuova moda della rete..

venerdì 5 giugno 2009

I vicini di casa

Bene, dopo nove mesi che abito nella casa nuova, finalmente riesco a riconoscere qualche vicino di casa.
Io non sono fisionomista, se non vedo una faccia per 106 volte di seguito non me la ricordo. Quindi, per esempio, non e’ che io vedo la vicina di pianerottolo a settembre e quella a gennaio pretende che io mi ricordo di averla vista una volta quattro mesi prima, non funziona cosi’. Se vuoi che io mi ricordi, devi mettere una tua foto nel palazzo con la didascalia: signora Rossi, terzo piano; allora, forse, capiro’ chi sei. Se poi ci aggiungiamo che lavoro su turni e che in genere sono a casa quando tutti sono fuori a lavorare beh, capirete che le possibilita’ di socializzare con i vicini sono praticamente nulle.
Non che io voglia socializzare, intendiamoci; io sono un essere urbano DOC, noi cittadini metropolitani viviamo nello stesso palazzo per vent’anni senza scambiare piu’ di un buonasera con i vicini; e’ una questione di stile, l’Urban style.
Comunque, a poco poco riconosco qualche faccia: la vicina del piano di sotto che ha un cagnolino delizioso, Il papa’ single del terzo piano, i vicini di pianerottolo eccetera eccetera.
L’altro ieri, poi, ho conosciuto anche la pazza del quinto piano.
Dunque, io sapevo che da qualche parte nel palazzo c’era una pazza; lo sapevo non perche’ qualcuno me lo avesse detto ma perche’ conosco a menadito le leggi superiori che governano l’Urbe e la prima legge urbana della distribuzione degli psicopatici recita cosi’: “in ogni condominio, grande o piccolo che sia, sara’ allocato un pazzo che arrechera’ disturbo e destabilizzazione al condominio stesso e gli altri condomini dovranno assecondarlo o litigarci ogni giorno, perche’ il pazzo allocato sara’ inevitabilmente anche fastidioso e polemico”.
Cosi’ e’ scritto
E infatti
Nel palazzo dove abitavo prima ne avevamo addirittura due, che abbondanza.
Dunque, io scendo le scale a piedi, otto piani, per fare un minimo di movimento e poi perche’ mi annoio di aspettare l’ascensore che tanto e’ sempre occupato e quindi l’altra mattina (attaccavo alle otto) alle sette e un quarto esco di casa e inizio la mia lunga discesa verso la terra. Al quinto piano sento un cagnetto (si sentiva che era un cane piccolo, anche se faceva di tutto per farsi credere un alano) che abbaia e ringhia furiosamente; mi rendo conto di averlo sentito spesso, persino quando sono in ascensore; si vede che e’ uno di quei cani che abbaia a qualsiasi cosa si muova fuori dalla porta di casa, mosche e formiche comprese.
Dunque passo, il cagnetto abbaia forsennato e la porta si apre; il cane emerge in tutta la sua piccolezza ma mi odia, e’ evidente: mi mostra i denti e ha la bava alla bocca ma soprattutto un enorme bigodino sulla testa, teso, evidentemente, ad arricciarle graziosamente il pelo. Dietro la cagnetta appare la padrona, vestaglia, pantofole di feltro e ben due bigodini rosa sulla testa, una sigaretta pendente dalle labbra e tracce di rossetto sbavato
Buongiorno
Buongiorno un cavolo, che le sembra modo di fare rumore questo?

Lei scende a piedi a quest’ora, ma e’ pazza?
Io?
Che fa confusione, Betty mi si sveglia e abbaia e tutti i vicini sentono e si svegliano e poi si lamentano del cane
(dei vicini, pero’, non c’e’ traccia, a gridare sul pianerottolo ci sono solo lei e Betty)
Mi scusi, non pensavo che
E non pensava e invece da’ fastidio, sempre per queste scale, non puo’ prendere l’ascensore? Eh?
Si certo. Signora, non volevo disturbare, da oggi in poi la mattina presto utilizzero’ l’ascensore. Pero’ ecco, vorrei farle notare che non esiste legge dello stato o regolamento condominiale che vieta di scendere a piedi. Pero’ mi rendo conto che magari a quest’ora puo’darle fastidio, per cui non si preoccupi, non scendero’ piu’ a piedi.
La pazza si vede che e’ spiazzata da questa mia accondiscendenza e che invece era pronta a fare una bella bagarre con tanto di bigodini volanti nella mia direzione, rimane un po’ zitta a guardarmi torva; pure Betty ringhia piu’ piano
Ahem, allora buongiorno signora
Silenzio
Arrivederci
La pazza non mi saluta, prende Betty in braccio, scuote le cenere della sigaretta sul pianerottolo e rientra sbattendo la porta in maniera esagerata, rimbombando per tutto il palazzo
Cominciamo bene

Ieri la rivedo, passeggiata pomeridiana con Betty (dimenticavo: i pazzi basta che li vedo una volta e me li ricordo subito); La signora e’ vestita di tutto punto ma con le pantofole; nessuna delle due ha piu’ i bigodini ma Betty ha un bel fiocco rosa sui peletti bigodinati e la padrona anche, dello stesso tono di rosa.
Sigaretta pendente e rossetto sbavato. Le passo accanto per entrare nell’androne del palazzo
Buonasera signora
Ma vaffanculo va e pija l’ascensore

Certi consigli non si rifiutano mai, non credo che scendero’ mai piu’ a piedi

martedì 2 giugno 2009

Sport estremi urbani

Da qualche tempo nell'Urbe si sta diffondendo uno sport estremo molto pericoloso, per il quale occorrono nervi saldi, sangue freddo e totale assenza di cervello (requisito, ahimè, piuttosto diffuso in questi tempi bui): il sonnambulismo automobilistico

Lo sport consiste in questo: il cittadino si autoprovoca una trance molto profonda, piuttosto vicina al coma vigile, per intenderci, e poi si mette alla guida dell'auto come se fosse perfettamente sveglio. Il cittadino che pratica questo sport in genere si piazza a venti all'ora in mezzo alla strada, sbandando paurosamente a destra e a sinistra per poi accellerare bruscamente quando vede il semaforo giallo e poi ancora frenare con gran stridio in mezzo all'incrocio perchè è scattato il rosso. Osservandoli attentamente, ho potuto evincere le regole del gioco, ve le indico:

  • Il sonnambulo alla guida deve terrorizzare più automobilisti possibile, il terrore dei pedoni vale doppio (in genere il pedone vede questa macchina che procede alla velocità del calesse guidato da Charles Ingalls ne "la casa nella prateria" e si azzarda a mettere il piedino fuori dal marciapiede, per poi doverlo ritirare in tutta fretta perchè il calesse si è trasformato nella Ferrari ai bei tempi di Schumacher)
  • Il sonnambulo non deve utilizzare le frecce o altri segnalatori di direzione (nemmeno il braccetto fuori dal finestrino); i cambi di corsia devono essere rapidi, improvvisi e tesi a creare quanti più incidenti possibili dietro ed intorno a sè
  • Il sonnambulo non può essere sorpassato, sennò viene squalificato. Altrimenti non mi spiego per quale motivo passa da velocità tartaruga alla curvatura nove dell'Enteprise non appena ti ci accosti a sinistra per uscire dall'incubo di stare nella sua scia.

Il sonnambulismo autombilistico viene praticato spesso la domenica e nei festivi; in particolar modo nei festivi infrasettimanali, per ragioni che ancora mi sono ignote. Data però la sempre maggiore diffusione di questo sport, mi viene da pensare che i premi siano veramente allettanti; forse si vince una zoccola minorenne con la quale farsi vedere in giro ad importanti eventi quali la sagra della porchetta di Ariccia.. o forse addirittura un cervello con neuroni in grado di produrre sinapsi

Roba grossa, insomma