martedì 28 luglio 2009

Metodi e tecniche di sopravvivenza urbana: i nuovi mestieri urbani nell'era della crisi

Dunque, anche nell'Urbe c'è la crisi (o ce la stiamo inventando pure qua: si sa, l'italiano è fantasioso, è capacissimo di inventarsi una crisi economica mondiale) per cui a noi cittadini che rimaniamo senza lavoro tocca arrangiarci come possiamo. Quindi, se il lavoro non si trova o si perde bisogna inventarsene uno nuovo, il mercato è saturo,tocca rinnovarlo con sangue nuovo e nuove idee. Passerò quindi periodicamente ad illustrare come il cittadino infrange e supera la nuova frontiera del lavoro che non c'è, dando sfogo al suo ingegno e alla sua inventiva per sopravvivere in questa era buia dove ci pare a tutti che stiamo con le pezze al culo ma dai piani alti dicono che quando mai, va tutto bene, siamo soltanto un pò impressionabili.
Il mestiere che vi presenterò oggi è: LO SPARGITORE DI PANICO
Lo spargitore di panico è un personaggio molto simile all'untore manzoniano, solo che invece di portare peste porta paura e terrore nell'Urbe con il suo comportamento sconsiderato. Lo spargitore di panico può essere automunito o appiedato ma, se si vuole essere uno spargitore di panico veramente ma veramente bravo bisogna avere una macchina, che fa più danni e uccide più persone. Lo spargitore di panico zigzaga per le strade a 140 all'ora, passa con il rosso e cambia corsia continuamente senza freccia, frena all'improvviso e quando vede i pedoni accellera fino ai 200 e ancora più su per investirli pure se sono sul marciapiedi. Non rallenta agli stop e si diletta a fare lunghi tratti contromano. Se lo spargitore di panico è molto esperto, creerà intorno a lui il vuoto pneumatico, una specie di bolla d'aria che lo segue e lo precede, consentendo alle ambulanze o ai camion dei pompieri di riuscire finalmente ad attraversare il traffico per andare a fare il loro lavoro. Lo spargitore di panico è un lavoro molto importante che espleta una quantità di funzioni sociali utili:

  • riequilibra il rapporto tra popolazione e risorse: con tutte le sue vittime, sia quelle scamazzate che quelle che muoiono d'infarto a vedere come guida, sostituisce la selezione naturale nel creare una sana morìa urbana
  • aiuta le strutture di pubblico soccorso a muoversi per la città
  • attiva l'istinto di sopravvivenza dei cittadini più scaltri, che gli stanno lontani

quindi: benvenuti, spargitori di panico.

Cittadini ve salutant

sabato 25 luglio 2009

lista dell'odio special summer 2009

Non è che il caldo ha fermato le mie vamapate di odio, anzi...
al primo posto di questa edizione speciale della lista dell'odio (sorpresa sorpresa) troviamo..

TRENITALIA, i cui treni frecciarossa hano totalizzato, nella giornata di giovedi scorso, ben 90 minuti di ritardo, senza che ai passeggeri venisse fornita uno straccio di spiegazione sull'accaduto e se provavi ad entrare nel sito di trenitalia per segnalare il disservizio cliccando sul link apposito usciva questa scritta: per problemi tecnici la pagina non è disponibile. Ricordo a tutti che la frecciarossa è un treno che costa la bellezza di 35 euro in seconda classe..per 35 euro, oltre a trasportarmi in tempo record dall'Urbe a Napoli, pretendo che il controllore mi tolga anche le pellicine dalle dita dei piedi, non che rimango 90 minuti ferma nella campagna pontina a guardare le mucche

IL MADONNACHECALDO, in particolare il sole, che batte sul tetto della mia mansarda 17 ore al giorno, arroventandola e lessandomi

IL MIO MOTORINO, che si rompe sempre durante il madonnachecaldo, costringendomi a prendere l'autobus sotto un sole rovente e io tutte le estati gli dico, al mio motorino, per piacere, per piacere non mi lasciare a piedi e invece quello che fa? si ferma, in genere nel bel mezzo di una salita, dando vita a gag esilaranti dal titolo: Punzy scivola all'indietro dritta dritta nel camion della munnezza

GLI AUTOBUS, che non passano con la scusa dell'orario estivo. L'orario estivo consiste in questo: una corsa a giugno, una a luglio e una speciale per ferragosto

io mi sa che non arrivo a settembre..

mercoledì 22 luglio 2009

A piedi nudi nell’Urbe

Quest’anno qui in citta’ vanno di moda i piedi. Piedi, piedi, piedi e ancora piedi, dappertutto; e non intendo piedi coperti da leggeri sandali o minuscole infradito, no: intendo piedi senza scarpe, piedi nudi e zozzi di fuori: piedi tenuti indolentemente poggiati sul cruscotto, piedi messi sul seggiolino di fronte nell’autobus, piedi che penzolano dai muretti, che spuntano dai finestrini delle macchine..e’ come se nell’urbe fosse caduto un tabu’ e adesso tutti possiamo mettere le fettone da fuori: la societa’ e’ pronta per accettare la caduta dell’ultimo baluardo della buona educazione.
E non pensiate che la mostra delle fette riguardi soltanto giovinastri incolti e future veline: proprio ieri, alla fermata dell’autobus, una distinta sessantenne molto ben curata e truccata si e’ seduta sulla panchina, ha poggiato l’elegante borsa e si e’ tolta i deliziosi sandali gioiello che aveva, lasciando i rispettabili piedini a prendere aria.

Ora sara’ che sto diventando piu’ sensibile alle mode o che il madonnachecaldo mi ha pigliato in testa pure a me ma e’ da stamattina che ho un’irrefrenabile voglia di togliermi le scarpe e lasciare le punzesche fettine nude e libere di ballonzolare sotto la scrivania...

lunedì 20 luglio 2009

Il sabato del villaggio globale

Ragazzi, una svoltona nell'Urbe: il sabato sera si puo’ circolare, parcheggiare, camminare e ancora parcheggiare: il traffico del sabato e’ sparito.
Pensavo che dipendesse dalle ferie; voglio dire i cittadini vanno fuori in vacanza al mare oppure nelle seconde case, insomma sloggiano e mi lasciano la citta’ tutta per me.
In realta’, pero’, la vita c’e’ ancora il sabato sera, e’ solo che non la vedi piu’ perche’ si svolge in una dimensione parallela e virtuale, cioe’ su internet.
Sabato pomeriggio, mentre girellavo per l’urbe, una conversazione ha attirato la mia attenzione e, come di consueto, mi sono messa ad origliare; il gruppetto e’ composto da ragazzini intorno ai sedici anni, giovani virgulti venuti su come ortiche e cicoria, senza la benche’ minima attenzione da parte del mondo esterno. Uno dei due raccontava all’altro le meraviglie del mondo virtuale: allora ce stavamo io, er Braciola, er Saccoccia e er fratello dello Svanga; semo stati fino alle tre de notte a guarda’ sta Samantha che pero’ cha coglionato perché’ a’ fine i vestiti nun se l’e’ tolti ma stasera dice che c’e’ pure l’amica sua Simona che ‘nvece se li toglie..daje vie’ pure te, i miei escono cho casa libera

Sono vecchia e nostalgica, ricordo quando a sedici anni si aspettava che mamma e papa’ uscissero per pomiciare comodi comodi a casa.
Da vicino, intendo
Ma questa e’ La Nuova Era, i rapporti sociali si svolgono su canali altri e diversi, che hanno il piacevole effetto di restituire la citta’ ai suoi anziani abitanti che gli piace di uscire e di vedersi da vicino.
E poi con internet sai sempre dove sono i tuoi figli: appiccicati alla webcam a sbirciare giovani zoccole.

Perlomeno, e’ sesso sicuro

venerdì 17 luglio 2009

Misteri urbani: l’anello di collegamento tra l’uomo e la fogna

E’ incredibile come millenni di evoluzione passino, si succedano, si riconcorrano; come l’uomo (inteso come essere umano) si evolva, impari ad usare nuove tecnologie sempre piu’ sofisticate; come la scienza medica trovi nuove soluzioni a malattie endemiche, come la chimica abbia trovato il modo di uccidere zanzare e vespe e come tutto questo passi sopra a sacche di trogloditi assurdi che sono rimasti piu’ o meno al’eta’ della pietra.
Cioe’,certa gente nasce e vive in citta’, in metropoli congestionate che offrono panorami sociali dei piu’ vasti e stimoli culturali ampi e diversi ma continua a pensarla e a comportarsi come se vivesse a Frittole nel 1492, quasi milleecinque. Il tizio seduto vicino al nostro tavolo ieri sera al ristorante e’ un classico esempio di come Darwin avesse ragione: noi proveniamo dalle scimmie e qualcuno non proviene, lo e’ ancora. Il troglodita non vestiva con clava e pelle di leopardo soltanto perche’ questa cose si vendono solo nei sexy shop che sono tenuti tutti da froci e figurati se lui ci entra
La sua filosofia si riassumeva in pochi elementari concetti che lui ha reiterato per tutta la sera con un tono di voce che ha sovrastato persino quello di Jessica Fletcher che usciva fuori da tutte le tivvu’ del circondario e possiamo riassumerla in questo modo:

  • le donne devono stare a casa a fare i figli
  • le donne hanno l’obbligo di pulire la casa da cima a fondo e quando torna il maschio a casa devono togliergli le scarpe e baciargli la punta dei piedi puzzolenti
  • Le donne hanno l’obbligo di trattare i figli maschi come se fossero dei Papi e se il figlio maschio gli da’ un ordine la donna deve obbedire
  • Le donne si devono tenere di tutto, pure le corna e anzi soprattutto le corna
  • I maschi possono fare tutto e andare come e quando gli pare e dove gli pare (anche a puttane) senza che la moglie debba esserne informata)
  • La donna non deve costringere, con il suo atteggiamento riottoso, a farsi picchiare dal marito
  • La donna che lavora e’ una puttana
  • La parita’ dei diritti (espressione che ha utilizzato impropriamente per tutta la cena) ha fatto si che la donna andasse a lavorare e cosi’ quando torna la sera dice sono stanca e non mostra l’adeguato rispetto per il maschio

La mogle del troglodita si stava lamentando del fatto che lei non ce la faceva piu’ a vivere a Troglodia city e avrebbe voluto uscire di casa senza il marito, almeno per fare la spesa.
Simili alzate di testa da parte di femmine non sono concepibili; il Trog urlava scandalizzato al’intero universo e diceva alla moglie avete voluto la parita’ dei diritti? Allora paga tu il conto!! Ma io non lavoro, i soldi me li dai tu, pure se pago io sempre soldi tuoi sono e allora vedi che cho raggione?? Eh?? Che parita’ dei diritti e’ se io pago sempre?
(ma che cazzo di senso ha questo discorso? Boh)
La parita’ dei diritti, la parita’ dei diritti ma se pago sempre io! Ma paghi sempre tu perche’ non mi fai andare a lavorare, e allora? Ndo’ devi da anna’? la parita’ dei diritti un par de’ ciufoli
(oh santo cielo)
Poi sono passati a discutere del figlio maschio che ha messo le corna alla moglie e lei l’ha scoperto e l’ha cacciato di casa..il Trog aveva la bava alla bocca: la parita’ dei diritti, guarda un po’ a che porta, se sfasciano le famiglie, si vabbe’ ma lui pero’ se messo co’ quell’altra, e allora? E allora? Che teneva da recrimina’ quella? Je faceva’ fa la vita da’ signora, le corna se tengono, capito? Nun e’ che sfasci na’ famiglia cosi’, pe na’ zoccola
(strano, ho sempre pensato che fosse un ottimo motivo)
Voi donne a me’ nun me la cuntate giusta, state ad arza’ tropo la testa, mo’ sfasciate pure le famiglie’, cosi’ senza motivo..sto monno nun se capisce piu’

Gesu’, buon Gesu’, questo ha pure prolificato, c’e’ un altro giovane trog da qualche parte nell’Urbe ecco, buon Gesu’ se almeno lui, se almeno il giovane trog, signore, se potessi magari ecco, rendilo sterile, ti prego.
Visto che la selezione naturale non agisce sterminando questi trog perche’ la medicina avanzata li salva da tutte le brutte malattie veneree che pigliano, ci devi pensare tu, buon Gesu’.

Mi raccomando, contiamo su di te

mercoledì 15 luglio 2009

Metodi e tecniche di sopravvivenza urbana: come essere un pedone nell’Urbe e vivere felice e contento lo stesso

Questo post e’ dedicato ai pedoni e anche a me che spesso sono pedona.
In questa urbe motorizzata, piena di SUV, smart, camion di mozzarelle e carri attrezzi pronti a sopprimere la vita pedona non appena gli si presenta sotto gli occhi, devo dire che anche i pedoni a volte offrono delle provocazioni insostenibili a qualsiasi predatore meccanico, cosi’ come la gazzella dei documentari di National Geographic va sempre a bere allo specchio d’acqua dove si era appostato il leone gia dalla puntata precedente.
Dunque, mi sembra opportuno riassumere delle brevi indicazioni di sopravvivenza e corretto uso dell’attraversamento pedonale.

Si attraversa solo sulle strisce pedonali
Le strisce pedonali sono righe bianche orizzontali poste ai due estremi di un marciapiede, in genere in prossimita’ di un incrocio. Se attraversate su queste strisce non avete garanzia alcuna di non essere scamazzati ma i vostri eredi saranno risarciti e almeno avrete fatto qualcosa di buono per qualcuno.

Si attraversa solo se il semaforo e’ verde
Il semaforo e’ quel palo giallo con tre lucine in alto. Le lucine hanno tre colori: verde: si passa; giallo: se sono gia in corsa mi affretto; rosso: sto fermo. Dunque ripetiamo: verde passo, giallo mi affretto, rosso mi fermo. Questa e’ la sequenza corretta. Non: verde, guardo in alto in basso e nel vuoto e non mi muovo; giallo: uh meglio che scendo dal marciapiede e vado piano piano dall’altra parte; rosso: ma dove avro’ messo le chiavi di casa? Quasi quasi mi smuCino nelle tasche per cercarle, qui, proprio in mezzo all’incrocio e con le macchine che hanno il verde. Cercarsi le chiavi in tasca mentre c’e’ il rosso pedonale e’ una provocazione bella e buona per qualsiasi automobilista ed e’ considerata un’attenuante giuridica in una causa di scamazzamento pedonale. Pensateci

I passeggini non vanno sporti impunemente al di fuori del marciapiede, strisce pedonali o meno. specialmente se dentro c’e’ un bambino. So che pensate che il mondo si fermi quando vede vostro figlio ma non e’ cosi’, voi lo sporgete e qualcuno ve lo prende con il paraurti e ve lo fa volare lontano lontano, nell’alto dei cieli. E poi succede la tragedia.

Non attraversate mentre mandate sms al cellulare! Questo perche’ potrebbe distrarvi dalla lucina colorata del semaforo e magari procedete a rilento mentre diventa gialla e poi rossa e le macchine partono e voi non finirete mai, mai di scrivere il vostro sms. Un sms incompiuto giace accanto ad ogni semaforo dell’Urbe

Al momento e’ tutto. Per gli attraversatori folli sul raccordo anulare, sulla tangenziale e su tutte le strade a scorrimento veloce, non temete. Vi trattero’ in seguito

martedì 14 luglio 2009

sabato 11 luglio 2009

In questa pazza pazza Urbe

Dunque, c'è stato il G8. L'ho scioccamente sottovalutato, voglio dire, mica si faceva nell'Urbe. Tuttavia, le first lady hano deciso di farsi una capatina qui, sia mai che vieni in Italia per un incontro istituzionale e salti lo shopping a via del corso. Risultato: un sacco di strade chiuse. Tante ma proprio tante e nessuno sapeva quali erano, nè i vigili, nè il sito del comune di Roma, nessuno; l'unico modo per capire se potevi andare dove dovevi andare era provarci e vedere se
un cecchino ti sparava. Ovviamente, questa situazione ha creato un groviglio di traffico che solo chi l'ha visto ci può credere: uscendo dall'ufficio, con il motorino, ci ho messo un'ora per fare trenta metri. Arrivata ad un incrocio particolarmente imbutato, sorvolato da un elicottero della polizia che forse faceva il censimento degli automobilisti bestemmianti, decido che non ne posso più, monto sul marciapiede e mi metto ad aspettare lì che tutto finisca. Con calma mi guardo la situazione, il semaforo scatta: verde, giallo, rosso e niente si muove, tutto fermo, qui facciamo notte. Un punkabestia sta seduto per terra sotto il semaforo, fa roteare in aria tre
palle, un giocoliere abilissimo, un randagio e un bimbo zingaro lo guardano incantati. Sul lato destro della strada una macchina dei vigili ha tamponato una vecchia Panda guidata da un ragioniere stitico, che compila pedantemente un modulo CID. Su quello snistro, invece, ci sono due Smart aggrovigliate pazzescamente,non riesco proprio a capire la dinamica dell'incidente, a meno che una delle due non sia sbucata fuori da un tombino. Zingari lavavetri si buttano sui cofani delle macchine, gli automobilisti non hanno come scappare e li devono subire per forza, abbassano il finestrino e bestemmano i vivi e i morti.

Io mi sa che me la faccio a piedi.
E proprio mentre lo penso, vedo sbucare tra le macchine ferme una sposa: avanza leggiadra tra le automobili ridendo, tenendosi il vestito con una mano per non calpestarlo e il bouqet con l'altra. A qualche metro, segue lo sposo, anche lui fa lo slalom e salta su qualche cofano. I due se la ridono, meno male, se ero io che me la dovevo fare a piedi vestita a meringa per tutta l'urbe impazzivo. Si vede che si sono gia sposati, sennò lei col cavolo che rideva. Seguono gli invitati o perlomeno quelli più intimi, è diventata un'avventura: un tizio con la telecamera, gia ubriaco ancora prima di cenare, fa una spiritosissima telecronaca e dice cose del tipo: stasera gli sposì se fanno la prima notte sul raccordo, me raccomanno in corsia d'emergenza, non bloccate er traffico. Arranca in coda la madre della sposa, con un sandalo agento in mano e un piede nudo, indossando qualcosa che nelle sue intenzioni è un bellissimo vestito da sera, una specie di caramella mou fatta di stoffa. Strilla cercando di coprire i clacson e i mortacci, Lilià fermate! fermate che t'aggiusto er velo.
Verde, giallo rosso, non si muove niente, qui facciamo notte.
L'elicottero vola più basso, forse vogliono fare gli auguri alla sposa. Adocchio un bar, mi sa che mi vado a prendere un caffè. Metto la catena al motorello e mi avvio verso il bar, una suora mi attraversa la strada, vestita ovviamente da suora tranne che non ha il velo ma tutti i capelli da fuori, me lo chiedevo io, le suore avranno i capelli? ce li hanno, questa li teneva lunghi lunghi; spinge un passeggino con dentro due bambini, di cui uno di colore e l'altro tiene il velo della suora addosso tipo coperta. Guardo il cielo, l'elicottero si avvicina, forse atterrerà qui e allora saremo al completo.
Quasi quasi mi cerco su google maps per vedere se sono ancora su questa terra o in una dimensione parallela

venerdì 10 luglio 2009

Metodi e tecniche di sopravvivenza urbana: il corretto utilizzo del clacson

Cari concittadini, bisogna che io faccia chiarezza su come e quando utilizzare il clacson della vostra automobile. Capisco bene che un’auto senza clacson e’ come un cheeseburger senza formaggio: incompleta e sciapa ma bisogna che vi diate una regolata.
Tutto nasce, secondo me, da alcuni semplici equivoci che intendo chiarire in questa sede, per cui vi faccio presente che:

Il clacson non e’ il missile fotonico di Mazinga. Per quanto lo suoniate, la macchina davanti a voi che procede a velocita’ di 40 all’ora non si disintegrera’, non evaporera’, non svanira’ e non esplodera’ consentendovi di attraversare vittoriosi le scintille e le nuvole di fumo.

Il clacson non e’ una sirena di allarme attacco aereo per cui suonarlo per ore perche’ un fetente ha messo la macchina in seconda fila non consentendovi di uscire dal parcheggio non fara’ accorrere detto fetente di corsa come se i tedeschi sorvolassero il cielo dell’Urbe in cerca del posto adatto dove sganciare una bomba. Il fetente se ne fotte del vostro clacson. Per cui piantatala e chiamate in carro attrezzi.
Funziona

Il clacson non e’ una tromba ne’ un sassofono ne’ un tamburo e nemmeno un’estensione della vostra soave voce per cui non utilizzatelo per tentare di comporre sinfonie mirate al festeggiamento per la vittoria della vostra squadra del cuore.
So che non lo credete possibile ma il risultato di una partita di calcio non interessa all’intero emisfero occidentale.

In deroga a quanto appena scritto, se cadete in una delle buche crateriche profondissime che tanto care sono alle nostre amministrazioni comunali (se cosi’ non fosse non ci sarebbe ragione di lasciarle li’ sull’asfalto ad ingrandirsi sempre piu’) potete utilizzare il clacson per chiedere soccorso

Cordialmente vostra,
Punzy

martedì 7 luglio 2009

Tutte le strade portano a Punzy-4

Questo mese avevo deciso di soprassedere ma verificando quali contorti percorsi possa raggiungere la mente umana quando si tratta di fare una ricerca in internet, non ho potuto fare a meno di divulgare cotanta stupidità
quindi, a prescidere dal fantastico:
Punzy contro Godzilla
e dallo strepitoso:

Punzymonio
troviamo, divise per argomento:

Nel condominio:
filippini molto fastidiosi in appartamenti
zingari come vicini di pianerottolo in un condominio
(queste ricerche stanno a simboleggiare quano infinitamente intolleranti stiamo diventando)
sento i vicini che scopano
(beato te, io sento Anna Tantangelo e Laura Pausini)
vicino di casa che non saluta
(il mio vicino ideale, praticamente)

quelli fissati con l'elefante
2 elefanti che scopano
video elefante che scopa
esportazione elefantequando dorme
come si chiama chi guida l'elefante
(Uh! questa non la so. E' vero, come si chiama?)
caratteristiche del pene dè elefante
(malatone!!!)
scusate, accetto opinioni. Ma perchè questa fissa dell'elefante? è forse l'ultimo grido in fatto di fetisch?

Ipe dixit

puoi cambiare tutto tranne madre e squadra di calcio
(vangelo)
ricatto mia sorella e mia cugina perchè le ho beccate
(bravissimo, datti ala politica)

Domande&dilemmi
cosa fare nel caso il gatto mangia le viole?
(erano sciacquate bene?)
puo' un carro attrezzi prendersi una macchina da una proprieta' privata non delineata?
(si stanno arrovellando i vigili di tuttal'Urbe, si potrà? non si potrà?)
un terrazzo regge una piscina?
(il mondo regge un altro cazzone panato?)
punge il calabrone regina?
(oh mio Dio. Quegli orrori volanti hanno anche una regina? quant'e' grosso un calabrone regina? se ti punge ci devi fare il CID...)
puzza corporea cosa fare?
(lavati)
serve la patata per herpeslabialis
(non lo so ma fatti più in là)
come si combatte il malificio?
(il maleficio forse lo saprei anche ma il malificio no, non ti saprei dire)

lo dimo strano
riciclaggio carta" brunetta
(in realtà credo che vada nell'umido)
"bollettino perduto"
(sono le virgolette che m'inquietano)
buche statale del santo
(ma pure quella del peccatore guarda sta messa male)
abbaia sempre. apri l'ascensore o la porta di casa
(e poi? si sente uguale)
accidente martedi 16 giugno un tir
(ti ha scamazzato?)
regole panni gocciolanti
(tipo le gocce cadono sempre dall'alto verso il basso e non viceversa?)
ultimo allo sportello poste quando se prendo il numero
(eh, so cosa si prova quando se prendo il numero divento ultima)
ponte fiume cosa
(sabbia mare martello)
filastrocca sulla pioggia di merda
(scommetto che è puzzolente)
flanders+martelli che camminano
(...ok, che cazzo cercavi?)
gettarsi dal sesto piano sopravvivere
(solo se hai almeno una vita in più)
tipi di piogge nel mondo
(ormai ce n'è una sola: il monsone)
troppo molto bella fratella
(yeah! dammi il cinque!!)
porcotreno
(può diventare una nuova bestemmia)
omicidi e vento caldo
(suicidi e rose rosse..funziona così, giusto? per associazione di concetti a cazzo)
nevrosi slide
(UH!! non ne parliamo)
stato emotivo e regolarità intestinale nei adolescenti
(interessante, certo, come no)
blatte sofferenza
(oh povere blatte!!)
circoncisione artigianale
(no!! dimmi che non l'hai fatto sul serio!!)
ho tremori in tutto il corpo
(uhm...spegni il pc e vai dal dottore)
gatto nero e azzurro
(si dopo un acido a volte è anche viola)
il mio cane sta sotto la pioggia
(costruiscigli una cuccia, criminale!!!)

Notizie flash:
disabile con carrozzina finito in una buca sul manto stradale
(lo sapevo, lo sapevo che prima o poi sarebbe successo!!)
stanno scopando nel pulman
(dove? quale linea?)
autobus tor bella monaca lavatrice lanciata
(abbassate le teste siori!!)

quella di Flanders e il martello ha vinto, secondo me

venerdì 3 luglio 2009

Sicurezza Urbana

ho lavorato per voi e vi hotrovato le tette, comprensive di proprietaria
ci ha fatto pure un film (non sulle tette ma c'erano anche le tette) sulla sicurezza stradale.
Ecco, immaginatevele gigantografate

E si sa, di questi tempi le istituzioni ci tengono alla sicurezza.
E’ per questo che, dati anche i violenti nubifragi monsonici che si abbattono nell’Urbe, il sindaco ha fatto aggiustare tutte le strade e ha tappato tutti i buchi craterici che si sono formati nell’asfalto.
Questo nei miei sogni.
Nell’amara realta’ invece, per la nostra sicurezza l’Urbe e’ stata tappezzata di gigantografie di una bella gnocca mora, vestita molto semplicemente (ha infatti una semplice camicetta semitrasparente e copricapezzolare) che dice: stai attento, non ti distrarre! La distrazione alla guida e’ alla base di tutti gli incidenti stradali dell’universo.
E te lo dice con quelle sue gigantissime tette gigantografate che sarebbero gigantissime pure se non fosse una gigantografia e tu le devi guardare per forza, quelle tette; pure io che so’ femminuccia mi sono distratta a guardarle.
Mi chiedo che senso abbia che delle tette giganti in stato semiscoperto mi dicano di non distrarmi e di stare attenta alla guida.
Voglio dire, e’ bello che delle tette non si limitino ad essere oggetti sessuali ma si occupino anche della sicurezza sulle strade ma mi chiedo se non sarebbe stato piu’ efficace, per esempio, una bella gigantografia di un suv e un motorino scamazzati in un tragico abbraccio con pezzi di membra umane e molto sangue..
Forse io sono troppo pulp
O anche una bella pattuglia di vigili urbani che mette multazze a tutto spiano a tutti quelli che non si fermano agli stop.
Beh, certo, i vigili urbani costano
Ma ho la sensazione che le tette della gnoccona non si siano fatte gigantografare gratis

mercoledì 1 luglio 2009

Lo strano fatto della pioggia urbana

Dunque, sono giorni strani nell'Urbe: giorni che la mattina si esce che ci sono trenta gradi eppero' dopo pranzo si annuvola tutto, la temperatura cala e piove che Dio la manda con tutto il corredo di fumini, saette e trombe d'aria.
Clima tropicale, insomma.

Forse lo abbiamo vinto con i punti dell'IRPEF.

Fatto sta che quando piove nell'urbe succede questa cosa: il traffico diventa pazzo ed imbutante come mai prima, soprattutto per un motivo: durante i monsoni saltano tutte le più elementari regole di circolazione stradale. E' come se una gigantesca amnistia condonasse tutti gli automobilisti perchè passano con il rosso, non rispettano gli stop, cambiano corsia senza la freccia, parcheggiano in tripla fila ed escano dalla stessa tripla fila sempre senza freccia.
E' una roba così: uh è rosso che faccio? vabbè passo, tanto piove
Azzo dovevo girare a destra, adesso come faccio, mica posso fare inversione a U? vabbè ma in fondo perchè no, tanto piove!!!

e via così.

Dev'essere una legge non scritta, qualcosa che si tramanda di generazione in generazione: quando piove il reato stradale viene amnistiato. Una specie di bonifica, insomma.
Un indulto automobilistico.
Mò quasi quasi vado contro mano, tanto piove. Chissà se con il monsone ci è stata regalata una vita in più o magari siamo addirittura passati al livello successivo..Devo controllare il bonus

Game over?
no, tanto piove

Lista dell’odio speciale con dedica

Un solo posto nella lista dell’odio

Una sola parola:


TRENITALIA/FS

Adesso si che siete nella lista del’odio di tutta Italia.
E siete nella lista dell’odio dell’Italia che conta, quella che puo’ mettervi multe, sbattervi in galera e farvi diventare il capro espiatorio universale, il parafulmine di tutte le bestemmie che stanno piovendo dai cieli, oh si, si che ci siete al primo posto della lista dell’odio di tanta gente ma non i poveracci pendolari condannati ad un supplizio di tantalo giornaliero per andare al lavoro e tornare a casa, non da poveri passeggeri che si attraversano l’Italia negli Intercity perche’ non hanno i soldi per la splendida freccia rossa oh no, non siete piu’ nella lista dell’odio di puzzafame che non contano un cazzo sono solo carne da macello, siete nella lista dell’odio giusta, finalmente.

Ma a quale prezzo
Mai posto in una lista del’odio che conta e’ costata cosi’ cara