martedì 30 marzo 2010

Metodi e tecniche di sopravvivenza urbana nella seconda era littoria: come ti convinco il burino a votare per bene



Innanzitutto, io non sono una di quelle che si mette in cattedra, punta il ditino e dice ve l'avevo detto io che l'Urbanzzazione è un processo santo da non sottovalutare!!
Non lo dirò ma è così
Da un'analisi del voto fatta dopo essermi iniettata la valeriana direttamente in vena, ho capito questa cosa: la lega e la destra vincono nelle campagne, nelle lande desolate piene di trogloditi che si sposano tra di loro e nei buchi di culo di paese che non tengono L'DSL.
Cioè, non è che nelle città non esistano esseri urbani deviati, il SindacodegliAltri che abbiamo qui ne è una prova ma si è trattato di una svista della sinistra, pensavano di avergli candidato contro qualcuno
Però a conti fatti, nelle città, dove abbiamo la possibilità di piazzare un parabola praticamente pure sui lampioni per accedere al magico mondo della CCN e dove, a parte casa mia, è tutto uno svettare in internet a velocità megasonica, diciamocelo: possiamo informarci un pò meglio.
Poi teniamo altri tipi di problemi ma non mi portate fuori strada qui stamo parlando di informazione
Quindi il problema di come causare la caduta del Sacro Romanico e Littorio impero io ce l'avrei; essa si articola in alcuni punti fondamentali:
La cementificazione della pianura padana.
Possibilmente, fingiamo di non vedere se qualche bifolco in maglietta verde cade nella colata di cemento fresco; questi assurdi scrupoli comunisti che assegnano pari valore a tutte le vite umane sono inutili e fuori moda, oltrechè dannosi. E, in fondo, non ci crede più nessuno di noi, non per quanto riguarda la magliette verdi comunque
Prendiamo una ventina di femmine emiliane e una ventina di maschi pugliesi, mettiamoli a vivere nella regione cementificata; piazziamo 20.000 parabole tutte intorno alla comunità; portiamo lì personalmente le fibre ottiche e/o qualsivoglia diavoleria faccia funzionare internet e gli doniamo tanti pc, così fanno un bell'internet point. La comunità così composta, dotata di tutti i comfort moderni: cemento, parabole, internet, la ruota, il fuoco, il pollice opponibile ecc, susciterà la curiosità dei locali. I pugliesi e le emiliane sono gente socievole che non si farà impressionare dai suoni gutturali provenienti dal popolo verde; vedete che piano piano le due comunità si amalgameranno. Nel caso questo non accadesse, diamo ai nostri uomini sul territorio la possibilità di ammazzare di botte chiunque non riesca a coniugare i congiuntivi.
E una è sistemata

Secondo: costruiamo un multisala in provincia di Latina
Sapete perchè i burini sono andati a votare ieri? perchè non avevano altro da fare.

Sapete cosa c'è da fare a Latina la domenica? Niente.
A Latina la domenica pomeriggio è chiusa pure la chiesa; cioè non puoi pretendere che questi stanno tutto il pomeriggio a vedere le partite perchè le partite ad un certo punto finiscono. E che deve fare uno tutto il resto della giornata, scusa? come fai a praticare un sano astensionismo se l'unico appuntamento che hai è quello con le urne? Un multisala, almeno 15 sale, anzi abbondiamo, 18 e sistemiamo tutto il paese: programmazione per famiglie burine, per giovani burini, per romantiche burine, per bambini burini e ultimo spettacolo che finisce a urne chiuse
Il multisala, cazzo, il cemento, il progresso, l'Urbanizzazione, questa è la soluzione

Per il sud, invece, ve lo dico subito: non si può fare niente, troppo tardi
Tra l'altro, se pure volessimo portare il progresso a Benevento, non riusciremmo mai a trovare una strada che ci porti lì; soltanto i nativi possono uscire ed entrare da Benevento, capito? è l'appartenza di sangue che fa spuntare una specie di porta magica che noi esseri urbani non vedremo mai, una rampa segreta dell'autostrada che fa apparire uno svincolo ma solo se sei un natio lo vedi, tutti gli altri continuano dritti fino al tavoliere delle puglie

Il progresso, gente, l'Urbanizzazione

Unica soluzione

Ringrazio la mia amica burina Benedetta, nativa di Latina, che mi ha illuminata sulla vita domenicale della ridente comunità bifolca locale.

cronache littorie


Da oggi questo blog si chiama cosi'.
fatevene una ragione

lunedì 29 marzo 2010

I sette segni della primavera urbana




Si ok, oggi siamo tutti un po’ agitati
In attesa delle 15, gustatevi i sette segni della primavera urbana, cosi’, tanto per rilassarci un po’

Nelle buche profondissime che si sono aperte nell’asfalto urbano spuntano fiorellini di campo, cosi’ quando ci cadi dentro trovi pure l’ape che li sta impollinando e ti punge su un occhio, tanto per fare pendant con la caviglia che ti sei spezzato mentre precipitavi

I fanciulli iniziano a bigiare la scuola e te li ritrovi che si slinguazzano dappertutto, sugli autobus, per le strade, negli angoli appartati ma anche in mezzo agli incroci sulle strisce pedonali, gli viene la voglia di slinguazzarsi e lo fanno lli’, su due piedi; ma si sa, sono giovani, e’ bello innamorarsi a primavera.

Pure in mezzo agli incroci

Il vento tiepido spoglia i mandorli in fiore e poi la pioggerellina di marzo bagna i petali caduti e i cittadini ci scivolano sopra e si rompono il cranio; ovviamente, se non ci sono soldi per aggiustare le strade non ci sono nemmeno per pulirle dai mucchi di petali che diciamolo, sono molto graziosi, tengono solo questo effetto collaterale di essere pericolosi e letali

Pance e avambracci si scoprono; non c’e’ modo di fargli rimettere il lardo nei ranghi; st’inverno si sono fatti i tatuaggi fichi e di grande valore etico come il pugno che stritola qualcosa e ora tocca che noi li vediamo perche’ non se li sono certo fatti perche’ il resto della popolazione mondiale li ignori

Gli animali si svegliano dal letargo e fanno la muta dei peli, per essere piu’ freschi e pronti all’estate; la malefica banda felina della Punzy ha deciso di spelarsi in blocco e solo ed esclusivamente sul divano, altrimenti, sostiene la Psicogatta Bridget Jones, lei non spelera’ affatto e poi saranno problemi miei: durante la toilette che e' costretta a praticare a suo fratello adottivo (incapace di provvedere in tal senso, a quanto pare) ingurgitera’ incredibili quantita' di pelo e poi lo vomitera’ tutto sul teppeto. Preferisco forse quest’ultima soluzione?


Il caldo sole invita a gite e passeggiate domenicali; molti cittadini ieri hanno approfittato e sono andati a farsi un giro al centro invece di votare

I cittadini aprono le loro finestre al mondo, facendo entrare la brezza tiepida di primavera che solleva le tende ma anche degli inquietanti interrogativi del tipo: ma perche’ alcuni vicini mangiano sempre topi morti e cavoli fritti? Ma perche’ appena apro la finestra entra il calabrone mostruoso che svolazza per casa minaccioso? Sta la’ tutto l’inverno e aspetta che io apro la finestra? Ma non fanno parte di nessuna catena alimentare i calabroni? Nessuno se li mangia e li elimina dalla faccia della terra?

E con questi angoscianti interrogativi vi lascio, amici blogger

Ci sentiamo piu’ tardi

mercoledì 24 marzo 2010

Quante Punzy ci vogliono per cambiare una lampadina?




A questa domanda Perfido una volta rispose, di getto: soltanto una. Ma perirà nel tentativo

E' che io sono un pò imbranata
Cioè la lampadina la so cambiare, giuro, ma ci sono altre cose molto più complicate che sono totalmente fuori dalla mia portata, tipo, che so, trapanare, segare, matellare e anche pinzare e incollare e soprattutto sovrapporre più attività insieme, quello è un problema gente; la società moderna ci vuole multitasking ma io non so distinguere la destra dalla sinistra; mica sono un fottuto ingegnere aereospaziale del cazzo
vabbè comunque la storia è questa che mi faceva male la porca gengiva e quando mi fa male la porca gengiva io ho bisogno della medicina bella che mi fa passare ogni dolore
Compro la mia medicina bella e torno a casa tutta contenta che tra poco dolore kaput
Quindi entro in bagno e tiro fuori la boccetta

Uhm
Il tappo sembra essere quella tipologia di tappo che per aprirlo devi insieme premere e magari girare e poi anche pregare, pregare molto affinchè si apra


(ok, calma, respira
leggi le istruzioni)


AAARGH CHIUSURA ANTI-BAMBINI AAAAARGHHHHH
lo sapevo, lo sapevo
Io odio le chiusure anti-bambini
Esse sono, inevitabilmente, anche antipunzy
Quando io ero piccola non esistevano le chiusure anti bambino, serviva solo che mia madre mettesse le medicine nell'armadietto in alto dove io non arrivavo e se per caso una volta ci arrivavo, mia madre correva col battipanni e mi faceva passare la voglia di scolarmi la medicina a canna.
Questa dannate chiusure moderne servono soltanto a scaricare la coscienza delle mamme moderne troppo impegnate per sorvegliare i figli; è un modo subdolo di allentare il controllo materno, così insostituibile nel castrare la normale curiosità di un bambino nei confronti di un sano glu glu glu
Queste maledtte chiusure antibambino ledono il mio diritto di disinfettarmi la porca gengiva
Sono certa che si tratti di chiusure anticostituzionali
Io voto per l'allargamento dei diritti, medicine apribili per tutti!
votate per me

(Ve bene, calma
Magari ci riesci)

Per aprire il flacone premere il tappo e contemporaneamente girare in senso antiorario

IN SENSO ANTIORARIO!!!!
premere e CONTEMPORANEAMENTE girare!!!

(Va tutto bene
Respira aria blu, espira aria rosa
dentro la serenità
fuori lo stress)


IN SENSO ANTIORARIO!!

(lo so, lo so
guarda l'orologio e gira nella direzione contraria a quella delle lancette)


CONTEMPORANEAMENTE!!!

(Ascolta.
Sei una donna sicura di te e di un certo spessore
Puoi farcela
E se non ce la facessi, questo non minerà la tua autostima e la considerazione che hai di te stessa; si tratta di un piccolo contrattempo che non altererà l'equilibrio dell'universo e non farà finire trent'anni di femminismo ed emancipazione della donna nello scarico del cesso
Avanti, su
Apri quella cazzo di boccetta)

No, non posso farlo, non lo so fare
Altre volte, in passato, ho provato ed ho fallito miseramente.
(ma adesso sei più forte, più consapevole e ti fa male la porca gengiva
Un tentativo te lo devi)

Premere e CONTEMPORANEAMENTE girare!!!


okkei occhei, provo
Spingo, giro; Spingo, giro e sbuffo; Spingo, giro e sbuffo e bestemmio; Spingo, giro e sbuffo e bestemmio e mi taglio il dito sul tappo zigrinato; Spingo, giro e sbuffo e bestemmio e mi taglio il dito sul tappo zigrinato e toc, il tappo si apre

Fuochi d'artificio, tappi di champagne e coriandoli che volano e si posano dolcemente sui miei capelli

E' una vittoria talmente vittoriosa che non so come mai non ne diano notizia al tiggi


lunedì 22 marzo 2010

Un’elettrizzante novita’ urbana!!


Ragazzi, noi nell’Urbe siamo troppo avanti, siamo gente che s’inventa e si reinventa tutti i giorni, non ci state dietro, e’ inutile; qui non ci si annoia mai.
Per esempio, dato che le buche profondissime che affligono le nostre strade, i led azzurri dei mostruosi SUV, le scarse conoscenze automobilistiche e il mancato rispetto della segnaletica non rendevano le nostre strade abbastanza pericolose, ci siamo inventati un altro gioco mortale che e’ fichissimo e si chiama: giraaddossoall’avversario.
L’avversario puo’ essere chiunque: un motorino, un pedone, un Tir, un apecar del fruttarolo pieno di cassette di legno che sono belle croccanti da scamazzare, insomma, chiunque si muova alla nostra destra.
Il gioco si chiama giraaddosso proprio perche’ consiste nel fatto che tu per girare a destra monti sopra l’ostacolo che si trova tra te e la traversa che devi imboccare, proprio non te ne devi fregare di quello che sta attraversando la strada o di qualcuno che ha gia iniziato a girare prima di te, tu ci devi montare sopra e zitto, cercando di polverizzarlo all’istante
Faccio un esempio, perche’ lo so che voi che siete fuori Urbe non tenete i riflessi allenati come noi. Arrivi ad un incrocio regolato da semaforo, su una strada a tre corsie. La corsia a destra serve per girare a destra, la corsia centrale per andare dritto a destra e la corsia di sinistra per andare dritto.
Ci siamo?
Bene, voi dovete girare a destra ma per guadagnare punti a giraddossoall’avversario vi mettete nella corsia di sinistra. Scatta il verde e voi, procedendo diagonalmente all’asse viario, tentate di andare a destra scamazzando tutto quello che sta sul vostro cammino; oltretutto l’avversario e’ indifeso rispetto a voi perche’, se procedete diagonalmente, vi infilate nel punto cieco degli specchietti e quello non vi vede proprio arrivare, capito? Lo scamazzate e lui non si rende manco conto di quello che e’ successo!!
Cioe’, una ficata
Inoltre, si guadagna un bonus di 10 punti se mentre camminate come uno schiacciasassi in diagonale sulla strada non mettete la freccia, cosi’ quelli che stanno dietro di voi non se lo aspettano proprio che ve ne andate di lato, capite?
Magari frenano di colpo e quello dietro di loro li tampona, cioe’ con un movimento solo inguaiate un sacco di cittadini: quello al quale girate addosso, quello dietro di voi e quello ancora piu’ dietro, che tampona e paga
Questa io la chiamo ottimizzazione delle risorse urbane: il minimo della fatica con il massimo del risultato (il disastro); ricordiamoci inoltre, che per la prima legge dell’interconnessione urbana, un tamponamento in un qualsiasi punto dell’Urbe genera traffico per i successivi e precedenti trenta km e quindi giraddossoall’avversario ha la conseguenza collaterale di bloccare almeno meta’ Urbe.

Se girate addosso all’avversario al centro dell’Urbe e riuscite a bloccare la citta’ fino all’imbocco della Roma- l’Aquila guadagnate una vita extra
Potete decidere se tenervela o regalarla al povero cretino che si era correttamente incolonnato a destra per girare ma essendo totalmente out e fuori moda non sapeva che c’era il gioco giraddossoall’avversario ed e’ stato quindi scamazzato. Ovviamente, si tratta certamente di un nerd indegno di essere cittadino del’Urbe, per cui non sentitevi obbligati.

(nella foto: un motociclista partecipante a giraddossoall’aversario, che stupidamente ha tentato di scamazzare qualcuno piu’ grosso di lui)

mercoledì 17 marzo 2010

Una particolare concentrazione di pazzi urbani


Dunque, dovete sapere che io vado a fare la spesa in un supermercato vicino casa, perchè è comodo e ci posso arrivare a piedi.
Questo supermercato, però, ha la caratteristica di attirare come una calamita tutti i pazzi del quartiere e sono pazzissimi pure tutti quelli che ci lavorano all'interno: i cassieri, i banconisti, il direttore e anche un tizio buffo vestito con un camice rosso, che si aggira tra le corsie saltellando e ridacchiando e che ha la funzione di aiutare i clienti a prendere le robe dagli scaffali più alti e anche di raccontarti barzellette mentre fai la spesa.
Io lo odio
Comunque, è chiaro che quel supermercato è stato costruito su un cimitero indiano oppure su una vecchia sede delle bestie di Satana boh, comunque ci scorre all'interno un'energia nefasta. Oggi, per esempio, varcando le porte girevoli del mondo del consumo massivo, ho avuto subito la percezione che forse era meglio che me ne tornavo a casa ma la fame ha avuto la meglio e ho cercato quindi di procacciarmi il mio mangiare.
Il tizio vestito di rosso era fermo dietro le barriere delle casse a fissare il muro in silenzio, con la stessa espressione della mia psicogatta Bridget Jones quando punta un moschino e pensa ai mille modi in cui potrà torturalo prima di mangiarselo. Cerco un cestino ma pare esserci stata una carestia, l'unico libero è quello di una signora che ha appena pagato e sta travasando la spesa dal cestino al suo anziano carrello; attendo che finisca e poi faccio il gesto di prenderlo, guardi che questo è mio! urla la signora inferocita, ah mi scusi pensavo avesse finito, e quindi?? quindi pensa di poterlo prendere solo perchè io ho finito?? eh??
mah veramente si
eccerto, gli avvoltoi, stì giovani senza rispetto ma tu guarda ti tolgono le robe da sotto le mani ma chi vi ha educati ma annate a morì ammazzati
vabbè va, ho capito, prendo un carrello
solo che non tengo spicci e allora decido che non fa niente, terrò tutto in equilibrio tra le braccia, anche perchè la pazza del cestino sta uscendo ma si volta continuamente indietro per vedere se per caso lo tocco.
Al reparto verdura, mentre sono intenta a differenziare le verdure di plastica da quelle vere, noto una coppia bizzarra composta da una vecchia con suo figlio, tale Eugenio; la vecchia è una di quelle terrificanti arpie urbane che nella tua vita non vorresti mai incontrare; tratta Eugenio una schifezza, gli urla improperi e dice che questo supermercato fa schifo e perchè lui c'è voluto andare per forza ma mammina, tu hai voluto venire qui e eccerrto eh!!! me fanno male i piedi, me fanno !! per colpa tua stamattina sò dovuta arrivà fino alla posta e non m' hanno fatto sedè, stì maleducati, e sò rimasta in piedi dù ore e mò me mi FANNO MALE I CALLI!! eh? 'n ce potevi annà tu alla posta?? MO' DEVO FA' LA SPESA QUA CHE LA VERDURA E' NO' SCHIFO E', ma mammina la mattina lavoro, lavori si, bel lavoro, pè quei quattro soldi che te danno potresti stà a casa a fà compagnia a tù madre maddechè, tutti uguali l'omini, egoisti sono
poi si gira e mi guarda in tralice
Nun li fà i figli senti a mè.
'Ngrati come tutti l'omini, questo sò
Ringrazio del consiglio e mi allontano, lanciando un ultimo sguardo ad Eugenio, così lo riconoscerò quando pubblicheranno la sua foto sulla cronaca nera dell'Urbe
Al banco della salumeria una banconista giovanissima alllatta suo figlio mentre disquisisce con una cliente su come si prepara il pollo al gorgonzola; mi avvicino per curiosare tra i formaggi ma la banconista mi avvisa subito che non mi può dare retta, perchè deve allattare suo figlio e poi anche gli deve far fare il ruttino e poi, probabilmente, dovrà anche cambiarlo
Io m'indigno, signora ma guardi che per legge le spettano dei mesi per prendersi cura a casa del suo bambino ma come mai qui la fanno lavorare lo stesso? le stanno facendo pressioni? la costringono in qualche modo?
lei mi guarda stupita, no maddechè a casa poi me tocca preparà da magnà pè mì marito e mì socera, io me ne vengo qua a lavorà tutto er giorno, devi da vedè allora come s'arrangiano da soli, poi ha la brillante idea: chiama a gran voce il tizio buffo vestito di rosso, Andreaaaaaaa Andreaaaaaaaa viemme a tenè er pupo che devo dà retta a nà cliente e si stacca il marmocchio dalla tetta che fa una specie di risucchio e poi una faccina delusissima, si vede che voleva continuare a ciucciare, che non aveva ancora finito e infatti scoppia a piangere, no no guardi signora, stia comoda, non fa niente ho cambiato idea, prendo qualcos'altro, grazie.
Lei scrolla le spalle, si riattacca il marmocchio alla tetta e riprende la conversazione con l'altra cliente esattamente da dove l'aveva lasciata: nel pollo al gorgonzola non ci va la noce moscata
Al reparto carni il macellaio guarda ipnotizzato la tivvù con le immagini della strage di erba e poi fa una carezza al ciocco di carne sul bancone prima di farlo a pezzi sadicamente

Ho capito, va.
Stasera vado di quattro salti in padella

venerdì 12 marzo 2010

lista dell'odio num 33






Una vera rivoluzione nella top five della ista dell'odio, al primo posto troviamo:


TRENITALIA
(ci avevate creduto eh?)
perchè è cattiveria deviare il percorso della costosissima frecciarossa in modo tale che Perfido, rientrando da Milano, ci metta tipo 16 ore per tornare nell'Urbe e io di venerdi sera sto a tessere la tela telematica come una moderna Penelope, con la differenza che io sono molto più polemica di Penelope, mi scoccio di fare la tela e preferirei invece fare la festa ai dirigenti di Trenitalia. Separare in questo modo due innamorati è crudeltà gratuita e prima o poi la pagherete! ma insomma non li vedete i film di avventura? i supercattivi fanno una brutta fine, sempre, e spesso per mani di eroi buoni ma che tengono poca pazienza. Meditate, dirigenti, meditate

Il fattore C nella bolletta del gas
non lo so cos'è il fattore C, deriva da una serie di complicatissimi calcoli che combinano, credo, quante volte accendi il gas fratto la voglia che hai di capire di cosa cazzo stanno parlando; comunque il fattore C ha fatto lievitare la mia bolletta del gas e adesso io come faccio a pagarla. Non posso usare i soldi di Perfido, non so quando tornerà a casa e quando torna, voglio che possa farsi una doccia calda, quindi devo pagarla prima ma non posso: il fattore C me lo impedisce. Perchè non ci hanno scritto sopra, semplicemente: abbiamo aumentato i costi del gas, se non ti sta bene lavati con l'acqua fredda? ipocriti, avete scatenato il mio fattore o: Odio

Le buche alla traditora:
ormai nell'urbe le buche si sono evolute: è evidente che risentono dell'odio dei cittadini per la loro categoria e cercano di nascondere la loro natura di buche, tentando di mimetizzarsi con l'asfalto così tu non le noti e ci cadi dentro. Voglio dire due cose:
primo, come fanno le buche a diventare del colore dell'asfalto? o è l'asfalto che si sta lacerando tutto e quindi è dello stesso colore delle buche?
secondo: adesso come faccio io a distinguerle?
cioè a questo punto io penso che le buche siano una forma di vita intelligente, voglio dire: si evolvono e consapevolmente cambiano forma e colore, come i bastardi nei maligni; le buche sono tumori dell'asfalto che metastatizzano più in fretta di superman che fa il giro del globo, roba da pazzi, non gli sto dietro, come cambia in fretta il mondo quando ci si diverte a non cascarci dentro

Marzo pazzo
Ok, a marzo il tempo cambia spesso, magari anche più volte nello stesso giorno però io credo che non sia normale che cambi ogni dieci minuti, manco per fare lo sforzo di annuvolare tutto il cielo, far condensare l'acqua, fare scendere la pioggia, bagnare a tutti i cittadini, poi snuvola, fai uscire il sole, arrostisci tutti i cittadini,cioè: io mi stuferei dopo tre volte di stà solfa, invece sono 12 giorni che fa così imprterrito, manco al comando dell'universo ci fosse un vecchio ubriaco che ha sniffato troppa coca.
Propongo TSO

I miei capelli
Non voglio dilungarmi troppo sull'argomento ma sappiate che faccio continuamente fantasie ad occhi aperti di me che scalpo Rachel di Friends e mi metto i suoi capelli in testa.
Com'è possiible che i capelli di Rachel di Friends siano sempre così morbidi e setosi?che l'umidità non abbia effetto alcuno su di loro, che tutti i suoi capelli, dico tutti, siano così armonicamente d'accordo a stare sula sua testa in una piega perfetta?
Io credo che i suoi capelli non siano veri ma che alla Mattel scalpino 56 barbie tirabaci alla settimana e costruiscano per Rachel di Friends una parrucca apposita; voglio dire, i miei capelli sembrano aver deciso tutti quanti contemporaneamente di fare come cazzo gli pare, glissando anche sulle interazioni fondamentali dell'universo quali la legge di gravità; è evidente che non vanno d'accordo gli uni con gli altri e abbiano intenti e direzioni diverse; su una sola cosa sembrano essere d'accordo: non vogliono stare sulla mia testa.
Per me va bene, figuriamoci.

Andassero a farsi un giro sulla testa di Rachel di Friends
Camminasse una settimana nei miei mocassini e poi vediamo se non corre scalza per NY urlando "Trenitalia Merda"

mercoledì 10 marzo 2010

Il Natale quando arriva, arriva





Devo dire, gente, che mi sentivo un pò scoraggiata..
La mia vita fatta di ideali e buoni pensieri sul vivere civile sembrava assimilabile alla follia di un tizio che vuole svuotare il mare con un cucchiaio
Un cucchiaio bucato
Il futuro mi sembrava un luogo oscuro e terribile, mi faceva paura e cercavo di non pensarci
Più o meno, come il calcare nel water e la polvere che si accumula sopra l'armadio: sai che sono lì e che dovresti fare qualcosa per arginarli ma finchè puoi, rimandi il pensiero
Poi, improvvisamente, arriva il Natale
Finalmente, dopo anni di duro lavoro, dall'alto dei cieli aziendali si sono accorti che esisto e oggi, insieme ad alcuni colleghi accuratamente selezionati, siamo stati chiamati per sentirci offrire una fantastica opportunità che consiste in questo: andare a fare un lavoro dequalificato in un altro reparto dell'azienda, in odore di esternalizzazione, senza alcun aumento di stipendio però (e qui la fantastica opportunità) senza più lavorare il sabato la domenica e i festivi
però
voglio dire
davvero una scelta eccezionale, sicuramente la migliore che mi si è presentata dall'ultima volta che sono salita su una vettura di Trenitalia ed ho dovuto scegliere tra il fare pipì in un water brulicante di colibatteri e quindi contrarre il tifo, oppure tenermela e provocarmi una colica renale
Il discorso in generale sembrava sul tipo: vogliamo liberarci di voi. Potremmo farlo d'ufficio, ovviamente, perchè siete schiavi senza alcuna importanza ma voi siete dei refrattari testa calda del cavolo e ci pianterete una grana che non finisce più, ci farete vertenza, chiamerete i sindacati, sicuramente ci fate finire sui giornali e su tutta la rete (a volte credo che il capo dei capi mi legga nel pensiero) per cui preferiamo darvi l'opportunità di uccidervi da soli, così manco ci sporchiamo le mani.
HO 24 ore di tempo per fornire una risposta (quindi sbrigatevi con i consigli), 24 ore e meno male perchè altrimenti, se avessi dovuto dare una risposta a caldo, avrei corso il rischio di essere denunciata per villipendio all'amministratre delegato (che non so se esiste come reato ma dopo averlo commesso sono certa che una leggina ad hoc si sarebbe potuta fare).

Per cui, ho intenzione di fornire il mio no, preferisco che vi sporchiate le mani e rivedervi in tribunale dopo che l'avrete fatto per almeno sette vertenze più vari danni morali e tutto quello che un bravissimo avvocato, accontentandosi della vaga promessa di una profferta sessuale, potrà trovare contro di voi con una certa eleganza, distinzione e fierezza
Pensavo qualcosa del tipo:
Vi ringrazio per la possibilità offertami ma a causa di una grave forma di autolesionismo che da anni sto cercando di curare con costose cure psichiatriche sono costretta dire di no, (approfittando del fatto che il capo dei capi non percepisce l'ironia nè il sarcasmo, oppure che quando uno diventa capo dei capi gli fanno una vaccinazione o una terapia o non lo so ma il sarcasmo gli scivola addosso, non lo tange ma io, almeno, mi sarei sfogata.)
Oppure, anche, ah ma non era uno scherzo? devo davvero rispondere?

ah, non fornitemi consigli del tipo: secondo me dovresti accettare, perchè vi cancello i commenti

giuro

venerdì 5 marzo 2010

Indovina chi

Buonasera a tutti,
questo post per presentarvi la scema del villaggio globale, Punzy



Punzy, per una non ben definita modifica genetica o per un casuale incidente di socializzazione, è una persona onesta
Per favore, non ridete
Non è bello prendere in giro una disabile intellettuale, sarebbe come creare un gruppo che odia i bambini down su facebook
Punzy dovete sapere che non ha tutte le rotelle a posto, pensate: paga le tasse e si preoccupa di saldare le bollette prima della scadenza
Si, lo so, fa pena, è una poveraccia
L'aborto terapeutico, di fronte a simili aberrazioni della natura, assume un suo significato più pieno.
Una volta, dato che aveva parcheggiato in divieto di sosta, quando è tornata ha trovato il vigile che le faceva la multa e invece di fargli profferte sessuali per farsela togliere ha detto oh mi scusi, non me n'ero accorta...ha ragione mi faccia il verbale..
si, avete capito bene, non sa utlizzare correttamente la sua vagina, come se non sapesse che una donna è seduta sopra la propria fortuna e che gli organi genitali feminili servono a sollazzare ricchi e potenti in cambio di una bella poltrona comoda in parlamento. Purtroppo, per questo tipo di patologia attualmente la scienza medica non dispone di cure; chi lo sa, forse le staminali..
Nel frattempo la vedi lì, patetica, in preda ad una specie di ictus che le è venuto al sentir ripetere ossessivamente in tivvù l'aggettivo "interpretativo" e poi anche una trombosi quando sempre la tivvù ha detto "colle firma"..chissà nella sua piccola testolina ricciuta che significato assumono queste parole..chi può dire come funziona la mente deviata d una persona onesta? cosa ne sapiamo, noi, gente sana, di che inferno dev'essere vivere in una realtà aliena dove tutte le cose funzionano secondo regole scritte e rispettate da istituzioni e società civile? Possiamo noi ergerci a giudici?
No, non possiamo

magari potessimo

lunedì 1 marzo 2010

Incontinenza Urbana


Verbale, che avevate capito

Sotto questo plumbeo cielo urbano, in questa metropoli dal clima impazzito dove al madonnachecaldo e al madonnachefreddo si e’ aggiunta la terza stagione del madonnanonsicapiscechecazzoditempofa, sono fiera di sfatare il mito del cittadino alienato che va di fretta, degli esseri urbani socialmente isolati, che vanno di corsa e non parlano con nessuno.
Sappiate, infatti, che esistono cittadini che si alzano la mattina al precipuo scopo di parlare con altri esseri urbani, raccontandogli in maniera dettagliata ogni singolo istante della loro vita intima….e’ come se il cittadino si ribellasse alla rarefazione dei rapporti interpersonali nei centri metropolitani e spontaneamente mettesse in atto tattiche di resistenza inconscia alla solitudine, cercando di coinvolgere chiunque gli stia intorno: uomini cose o piccioni

Io, che sono un essere urbano perfettamente alienato e fiera di esserlo, sono costantemente vittima di assalti verbali da parte dei miei concittadini, che per motivi ignoti vedono in me la loro confidente privilegiata, un orecchio sempre disponibile, una psicologa gratuita. Devo riflettere su questo elemento: cosa, nel mio aspetto, nel mio atteggiamento, nella mia faccia ingrugnita suggerisce a queste persone che io voglia parlare con loro?
Io non li sopporto.
Sono priva di stare ferma al semaforo che uomini donne e bambini (bambini!!!) mi danno da parlare. Mentre aspetto l’autobus si forma la coda di gente che vuole parlare con me di piccoli e grandi drammi quotidiani o soltanto farmi notare che piove o anche che l’autobus non passa, voglio dire, sai che novita’, non c’e’ bisogno che mi rendi partecipe. Migliaia di conversazioni puerili che prevedono, da parte mia, soltanto grugniti e mugugni, come se questo bastasse a fermare l’incontinente, figuriamoci, un mugugno, in pratica e’ un assenso a continuare a parlare, e’ carnevale
Gia
Tutti sti’ ragazzini che buttano i coriandoli pe’ terra, guarda qua che schifo
Mm
E’ che dopo non puliscono e rimangono a terra fino a ferragosto
Umpf
Eccetera
Signora e’ suo questo ombrello?
No
Perche’ sta li’ buttato
Gia
Io dico ma la gente cha soldi da butta’? c’e’ la crisi, c’e’ la crisi e poi buttano l’ombrelli
Umpf
Eh poi dicono ai telegiornali che le gente sta’ a perde’ er posto ma se stai a perde’ er posto che fai, butti l’ombrello?

Ora, a prescindere dal fatto che chi ha perso il posto di lavoro non e’ necessariamente la stessa persona che ha perso l’ombrello (visto che viviamo in una metropoli con 5 milioni di persone e non in un paese di 15 individui compresi vacche e galline) ma secondo te, cara incontinente, me ne frega qualcosa dell’ombrello, di quello che pensi tu dell’ombrello e che alla fine te lo prenderai, quell’ombrello? Eh?

‘gnola
Umpf, bambino, ok nonmugugodicoalmenociao
Ciao
‘gnoooolaaaa
Ciaooo
Bella sei
Grazie
Tu da me mella?
..non ho melle
Tu chai melle?
No
Bella gnolaaaa, vitto piove?
(Gesu’)
gia piove, dov’e’ la tua mamma
Li’ palla co’ nonnino
Gia, l’incontinente mamma ammoscia il vecchietto facendo piu’ o meno lo stesso tipo di conversazione a suoni inarticolati che sta intrattenendo con me suo figlio, con la differenza che forse sara’ il vecchio a chiederle una caramella
Mi chiedo spesso cosa spinga le persone verso la socievolezza, e’ un fatto innato o un complotto ai danni del mio umore?

Oggi, poi, abbiamo raggiunto il colmo.
Date le scorregge multiple lanciate senza pieta’ dal compagno di stanza, mi affaccio alla finestra a prendere aria.
Si posa sul davanzale un uccellino
Cip
Uh che bellino che sei, cip anche a te
Cip cip cip uuiiit cip cippissimo tuiiiiittttt
Ahem
Cip cip tuiiiiit cip uiit?
(giuro c’era il punto interrogativo alla fine)
Cip cippissimo tuitt tuiiiiiiiiiiiiiitcip, cip tuit ciiiiiiiip uitttttissimo cip cip cip
ummm
Cip cip cip uuiiit cip cippissimo tuiiiiittttt, Cip cippissimo tuitt tuiiiiiiiiiiiiiitcip, cip tuit ciiiiiiiip uitttttissimo cip cip cip
Gia
Cip cippissimo tuitt tuiiiiiiiiiiiiiitcip, cip tuit ciiiiiiiip uitttttissimo cip cip cip

Umpf