Cronache cittadine
Questo è un blog che parla della città e della gente che vive, lavora, fa la fila alla posta, al supermercato, si imbuta negli autobus, nelle metro e nel traffico e che comunque, in qualche modo, sopravvive nella città
lunedì 29 ottobre 2012
Arrivederci, amore ciao
Beh, è arrivato il momento signori.
Questo blog chiude.
Mi dispiace tantissimo, perchè gli voglio bene come ad un vecchio amico, uno con cui hai passato insieme tanti bei momenti e anche delle brutte situazioni ma, diciamo, che è proprio la vita che è così: ci sono dei bivi , strade nuove da seguire e insomma si cresce, si cambia, si va in una diversa direzione. Grazie a questo blog ho conosciuto persone fantastiche, che adesso sono amici a cui tengo, nonchè la mia nuova socia in affari.
Quindi, questa chiusura è dolorosa. Volevo continuare ad aggiornarlo di tanto in tanto ma in realtà è come quando dal liceo parti per l'università: vai altrove , forse più in alto, comunque in un altro posto e poi, quando rincontri i vecchi amici, non è più la stessa cosa, perchè siete persone diverse che hanno fatto vite e percorsi diversi..
perciò, arrivederci amore, ciao, ti ho voluto bene, sei stato molto più di un diario elettronico: sei un amico, un amore e non ti dimenticherò mai
Punzy comunque, continua ad essere in rete; come vi dicevo, ho una nuova socia, una molto più simpatica di me ma ANCHE più pazza scocciata di me e abbiamo deciso di tentare una nuova avventura telematica insieme,
http://hosoltantopensierincoerenti.blogspot.it/
Vi aspetto numerosi, sono certa che vi divertirete ancora seguendo il nuovo blog
E, per favore, anche voi non dimenticatevi di questo.
passate ancora di qua di tanto in tanto, per un saluto
Ciao
lunedì 22 ottobre 2012
Munnezza a sorpresa
Io ve lo dico: la situazione munnezza in questa città sta precipitando: un poco il sistema di raccolta AMA fa ridere i polli, un poco la gente fa schifo e butta nel secchione dell'umido indifferenziato qualsiasi cosa, e intendo qualsiasi; solo negli ultimi sei mesi ci ho trovato: una poltrona, due materassi, un cesto della biancheria sporca con tutta la biancheria sporca dentro, una scrivania azzoppata, un paio di scarpe e questa mattina una persona
La persona stava DENTRO al secchione della munnezza e io, che quando butto il sacchetto non è che mi metto pedissequamente ad osservare i reisidui di munnezza urbana presenti nel cassonetto, le ho gettato il mio putridume dritto dritto addosso
Insomma butto il sacchetto e invece di sentire il solito POF seguito da un effluvio pestilenziale, sento AHIA! e dal cassonetto, con residui di lettiera per gatti e un vasetto di yogurt magro sulla testa, emerge una zingara dall'aria terrificante e molto molto incazzata
TU PAZZA!!! tu buttato munnezza in testa, come ti sei permessa??
uh scusi! non l'avevo vista! non sapevo che ci fosse qualcuno nel cassonetto!
Tu, tutti quanti fa così che non frega niente e mi trattate male tu mi ha buttato spazzatura in testa!!
eh ma non l'ho fatto apposta, scusi ma poi cosa ne potevo sapere che stava nel cassonetto, abbia pazienza
tu tratta me come spazzatura, tu razzista come tutti italiani puh e mi sputa addosso ma io che sono femmina urbana di grande esperienza da mò che mi ero tolta dalla traiettoria..
senti un pò bella, tu ti sei trattata da sola come spazzatura, facendo immersione nel cassonetto; nel cassonnetto non si entra perchè dentro ci sono cose poco igieniche e schifose e si prendono le malattie, e tu ci entri e poi prendi l'autobus e tocchi cose e persone portando la peste e poi, se vuoi che noi ti trattiamo con maggiore rispetto, penso che potresti cominciare pure tu a portarti rispetto e a farti una doccia e lavarti, schifosa! e smettila di urlarmi contro e di sputarmi addosso
Inutile dirvi che quando Punzy fa lo show attira sempre il suo pubblico e tra la zinagara che spunta dal cassonetto e me che urlo si è formato il crocicchio di gente che ovviamente odia la zingara e tutti dicono brutta schifosa esci dal cassonetto e anche dal paese
allora io in un rigurgito di coscienza civile dico eh no, non facciamo i razzisti questa è una questione tra me e la signora che abbiamo avuto un malinteso
si andate via tutti, italiani razzisti che buttate spazzatura addosso a me e ai miei figli
Oddio ci sono anche dei bambini nel cassonetto? signora li faccia uscire subito e nemmeno finisco di parlare che spuntano due testine, fortunatamente non da dentro il cassonetto ma da dietro, almeno gli è stata risparmiata l'immersione e la gente allora si incazza e dice voi a questi bambini li rovinate, ve li devono togliere povere creature che voi li insegnate solo a rubare e non li mandate a scuola e infatti i bambini che il più piccolo avrà avuto massimo tre anni fanno subito la faccina triste e chiedono dei soldi mentre la loro mamma adesso fa finta di piangere e chiede pietà che lei per mangiare è costretta a rovistare nei cassonetti e a dare spazzatura ai suoi figli e poi la gente non la capisce e le butta pure la munnezza in testa
ancora, ti ho detto che non l'ho fatto apposta
Poi mi assale un senso di irrealtà, sono le nove meno dieci di mattina, intorno a noi la gente corre indaffarata, clacson, smog, l'ufficio postale imbutato di gente e c'è una persona nel cassonetto, che ha tentato di sputarmi addosso, va bene, ma è una persona e sta nel cassonetto come fosse un sacchetto della munnezza
senti
esci di là, vieni ti dò una mano
la zingara continua a farle urla alte fino al cielo VATTENEEEEEE TU MI HA TRATTATA MALEEEE
è inutile. Non riscuoti la simpatia di nessuno, ti odiano tutti e mi sa pure io, però sento che almeno ti devo tirare fuori di là e sbrigati che sto facendo tardi al lavoro
non sento cosa mi risponde perchè lesta come il fulmine mi allontano da lei mentre tenta di sputarmi addosso un'altra volta
mi sa che cambio cassonetto
mercoledì 17 ottobre 2012
La Cleopatra de Noantri
Bridget Jones è una gatta che ha un'elevata considerazione di se stessa; affronta il mondo con quella tranquilla fiducia che deriva dall'essere splendide, aggraziate, sinuose e col pelo mordbido, roba che se esistesse una stratificazione sociale delle gatte, lei sarebbe una top model. O forse siederebbe in un consiglio regionale, non so. Fin da piccolissima Bridget Jones è sempre stata convinta che il sole sorgesse per lei e che tramontasse al momento in cui le andava di chiudere graziosamente gli occhi e farsi una dormitina. Che l'universo ruotasse intorno alla sua codina setosa. Che il susseguirsi degli eventi non avesse altro senso che il suo benessere e il suo piacere. Ovviamente, io ho reagito come reagiamo tutti noi poveri umani quando incontriamo un essere bellissimo e sicuro di se: mi sono sottomessa. Io sono la sua schiava, mi arrampico sui mobili con una scatoletta in mano se lei desidera mangiare sull'ultimo ripiano della libreria, striscio sotto la credenza con una pallina di stagnola, non mi siedo più sul dondolo in terrazzo, perchè a Bridget piace che sia sempre libero e non le va di condividerlo con nessuno. Tutto questo mio bieco servilismo ha ovviamente rafforzato l'idea che Bridget aveva di sè: che lei e lei e io, Perfido e il gatto Brionne non siamo un cazzo. E' talmente egocentrica che se inciampi sul tappeto, batti la testa , ti fai male e bestemmi, lei è convinta che tu lo abbia fatto apposta per svegliarla e innervosirla.
E non funziona solo con me e Perfido, che si sa che siamo babbei proni ad ogni volere dei nostri felini ma chiunque, e dico chiunque, entri in casa nostra, tenta quasi disperatamente di attrarre l'attenzione di quella nera malefica dagli occhi stregati e si sentono frustrati e delusi se lei si limita a guardarli schifati o ad alzare un sopracciglio mostrando un'educata quanto inconfondibile disapprovazione per essere stata disturbata
Com'è diverso il mondo, se lo guardi con gli occhi di un bello
Quali e quanti limiti, anche fisici, che possono essere superati se ad affrontarli è la bellezza
Quante porte e portoni, anche, si spalancano; se sei bello e abbastanza stronzo, puoi diventare dominatore dell'universo in una settimana. Non che la cosa mi giunga nuova, è che non l'avevo mai osservata così da vicino e io mi chiedo, allora, ma se una gattina di nemmeno quattro kg mette in scacco un'intera famiglia, ma siamo sicuri che la Minetti si sia dedicata a pratiche illecite per diventare consigliere regionale? no, perchè, secondo me, ha giusto sbattuto un paio di volte le ciglia.
E adesso, mentre sto scrivendo, Bridget Jones sta cacciando un povero grillo con il quale ha da alcune settimane un conto in sospeso e salta e corre sul terrazzo con l'eleganza di una ballerina nel lago dei cigni. Della ballerina protgonista, ovviamente
E io la invidio
vorrei, ma davvero vorrei, avere la metà della considerazione che lei ha di se stessa; vorrei avere la metà della grazia con la quale si muove, un decimo della malizia che ha nello sguardo, un poco, almeno un poco , della sua misteriosa bellezza
E allora, anche se la bellezza non si guadagna, anche se è solo fortuna, anche se sarebbe più giusto, più corretto, più tutto che ci fosse un'equa distribuzione della bellezza, io te lo voglio dedicare questo monologo della grande Lella Costa, Bridgettina; te lo dedico perchè almeno un membro di questa famiglia può dirlo a voce alta che sa cosa significhi essere bella, bella e basta
.. E' per una volta nella vita poter essere bella. Ma bella e basta, bella da non dover fare nient'altro, solo stare lì, sfolgorare.
Come diceva il ragazzino di Stand by me? "Brutto da fermare un orologio?"
Bè "Bella da far fermare un treno in corsa".
Bella, bellissima, perfetta, una dea, bella tutta, nei dettagli, nei particolari: la bocca, il naso, la pelle, gli occhi, i capelli - miliardi e miliardi di capelli, però neanche un pelo, liscia. Belle le unghie, le nocche, i tendini del collo, belle le ossa, i polmoni, il fegato, le analisi del sangue, roba che quando vai a fare una radiografia poi il medico se ne fa fare una copia per potersi masturbare in segreto di nascosto dalle infermiere. Talmente bella da fregartene di essere anche simpatica o intelligente, no, a te chiedono soltanto che tu esista, si accontentano di poterti osservare da lontano, ogni tanto, senza neanche avvicinarsi troppo. Bella, bellissima, sublime, talmente bella da essere anche al di sopra, al di là dei meccanismi del sesso, della seduzione del possesso: no, bella e intoccabile, irraggiungibile, intangibile, siderale, una dea, una vera dea. E nessuno osa avvicinarsi troppo a te, si accontentano di rimirarti da lontano; c'è chi ti lancia fiori, gioielli, altri dei titoli di stato, ma restano comunque una minoranza; e se tu soltanto alzi, ma che dico alzi, se osi far cenno ad un possibile, lievissimo, impercettibile spostamento verso l'alto di una tua arcata sopraccigliare, subito tutti si dileguano: "Oddio no si sta alterando, è colpa nostra, le siamo stati troppo addosso, presto, allontaniamoci, lasciamola respirare, adoriamola da lontano, veneriamola, lei, la nostra dea, la nostra meravigliosa dea".
Per una volta nella vita poter essere bella così. Avvengono i miracoli? Allora per una volta nella vita, una volta sola, e nemmeno per tanto tempo, mi basta poco, giusto il tempo di riposare più che altro, no? Per cercare di recuperare almeno in minima parte tutte le energie che in tutta la mia vita ho dovuto sprecare per cercare di essere carina divertente seducente sexy spiritosa simpatica imprevedibile diversa adorabile forte coraggiosa disponibile unica allegra intelligente complice materna comprensiva preparata informata consapevole brava competente responsabile sportiva sensata sensibile autonoma fedele insostituibile libera onesta affidabile economa sicura catalitica e sessualmente e politicamente corretta.
Basta non ce la faccio più.
Per una volta nella vita vorrei essere solo bella.
lunedì 1 ottobre 2012
Una nuova, fantastica idea per una divertente festa urbana
Diciamocelo, anche qui nell'Urbe ci si annoia
Cioè una volta era tutto un fiorire di arte e mostre, adesso non puoi fare un passo che trovi una manifestazione di disoccupati che si danno fuoco in qualche parte dell'Urbe, una depressione totale..
Quindi, volevo invitarvi tutti, blogger e no, a partecipare ad una mega festa che sto pensando di organizzare; una bella festa a tema, alla faccia dei toga party. L'idea mi è venuta, lo ammetto, da questo fantastico party svoltosi in non so quale cazzo di palazzo della nobiltà romana:
Cioè, non è un'idea deliziosa??
la festa della merda, una sciccheria che solo a pensarci mi eccito tutta di febbrilità mondana; non trovate ORIGINALISSIMA l'idea dei cessi all'androne? e l'attore che interpreta il disoccupato FIAT che accoglie gli ospiti all'ingresso? cioè, insomma, parliamoci chiaro, stì disoccupati hanno rotto il cazzo, ma che vogliono, andassero a lavorare, ridiamoci su a questa disoccupazione che ci sbattono in faccia continuamente in televisione, queste facce tristi, stì ragazzini smunti, stè mogli incazzate, st'omini sui tetti e andiamo su, ma due risate, ma smitizziamola un attimo questa disoccupazione, impariamo a ridere di queste cose che non è che se migliaia di persone perdono il posto di lavoro mò uno si può deprimere così.
Quindi io avrei pensato questa cosa: noi facciamoci una bella festa della merda; un bel flash mob in cui ci diamo tutti appuntamento al Circo Massimo. Per una settimana intera ci conserviamo tutta la merda che riusciamo a cagare, ingaggiamo un bel disoccupato FIAT che si traveste da politico crapulone e un paio di zoccole che fanno i consiglieri regionali ed è fatta; arriviamo all'appuntamento e svuotiamo i recipienti, lo riempiamo tutto il Circo Massimo , lo sommergiamo, lo stipiamo, lo straripiamo e poi ci salutiamo e glielo lasciamo da pulire ma ci mettiamo d'accordo coi precari dell'AMA che partecipano pure loro alla festa e non ci vanno a pulire, invitiamo pure i vigili urbani e le forze dell'ordine e anche loro cagano nel Circo Massimo e non puliscono, e anche i netturbini di tutta Italia, nessuno che pulisce, gliela lasciamo là, in bella vista, dentro il simbolo della romanità perchè tutto il mondo veda la merda che adesso sta venendo fuori ma che per la maggior parte è ancora sommersa, è sotterranea, un fecaloma occulto della politica e della società e lo devono vedere tutti, devono capire che all'esterno c'è la merda come nel dentro delle istituzioni, uniformiamo il dentro al fuori con uno sforzo collettivo; caghiamo nel Circo Massimo, amici miei, evacuiamo per strada i nostri timori perchè tutti, dagli altri paesi, vedano che cosa è diventata Roma, caput mundi; che la gente viene qui, dice che bella città e fa le foto ai monumenti ma no, deve vedere la merda, deve fotografare la merda con l'I Phone 5e postarla su Facebook e farle fare il giro del mondo, a questa merda, che la veda l'universo intero, che la vedano gli alieni, Dio, Visnù e qualunque abitante della dimensione esoterica esista, che la vedano tutti e che nessuno possa negare che questa città, questa regione, questo paese è sommerso dalla merda e basta pensare che ce la caviamo solo tenendo la testa alta
Siamo gia affogati e non ce ne siamo accorti
sabato 29 settembre 2012
Metodi e tecniche di sopravvivenza urbana: come trattare con i napoletani (e uscirne vivi e soddisfatti)
Napoli è una piccola urbe; certo non grande e maestosa come l'Urbe romana, è vero ma è una grande città del mezzogiorno, bella da visitare e difficile da vivere; Io vi consiglio caldamente di visitarla, perchè merita, e poi di scapparne via. Tuttavia, se andate a Napoli dovrete interagire con i napoletani, che in realtà sono un popolo facilissimo con cui trattare, basta solo sapere come fare e NON agitarli prima dell'uso.
Eccovi, dunque, le istruzioni
I napoletani sono gente socievole ed affabile, a cui piace fare amicizia, perchè pure se per caso non ci fosse piaciuto , arrivava talmente tanta gente dal mare, di tutti i colori e di tutte le razze che fare i difficili e i razzisti avrebbe comportato un disperdio d'energia notevole per un popolo pigro come il nostro; così abbiamo optato per l'opzione socievolezza&accoglienza, che fa pure fico e politicamente corretto. Avvicinatevi al napoletano con un sorriso gioioso, ed essi subito rimetteranno il serramanico nel taschino e vi stringeranno la mano con vigore.
i napoletani tengono l'istinto collettivo della crocerossina; per cui, se volete entrare in intimità con un napoletano, mostratevi bisognosi di aiuto. Va bene qualsiasi cosa, da un'indicazione stradale a un ristorante dove fanno la pizza buona : qualsiasi napoletano sarà felice e onorato di accompagnarvi personalmente in pizzeria, farsi chiamare il titolare, raccomandarvi a lui e telefonarvi dopo per sapere se siete soddisfatti. Se poi gli mandate un essemmesse per dirgli come sta andando la digestione, sarete amici per la vita e, semmai vi occorresse qualche pezzo rubato per la vostra macchina, affidatevi a lui con fiducia.
Noi napoletani siamo sarcastici. Se girate il centro di napoli, vi capiterà di ascoltare le battute più graffianti, ironiche e sanguinose che abbiate mai sentito ma sappiate che sono del tutto involontarie. Il napoletano il sarcasmo lo tiene nel dna come il colore dei capelli e la tendenza ad ingrassare, noi parliamo proprio così anche tra di noi:
capo, posso avere una mezza pagnotta?
vendo i caciocavalli io? no, vedo il pane, allora la puoi avere mezza pagnotta.
quindi, non ve ne abbiate a male, non lo facciamo apposta, ci viene spontaneo come respirare.
I napoletani non sono permalosi, questa è una leggenda metropolitana. Ai napoletani piace ridere di se stessi, puoi fare ANCHE una battuta sulla mamma ma c'è un solo problema: che non abbiamo il livello intermedio tra la normalità e la superincazzatura, un minuto prima siamo normali e mezzo secondo dopo ci stiamo incazzando rossi rossi in faccia e ti stiamo strozzando. Quindi, se decidete di relazionarvi con noi attraverso le battute di spirito, mantenete la distanza di sicurezza
Il napoletano è storicamente fidelizzato a san Gennaro e alla Madonna del carmine, tuttavia dimostra rara e totale apertura mentale nei confronti degli altri culti religiosi, tranne per i testimoni di geova per il fatto che li svegliano la mattina citofonando; se hai l'accuratezza di evitare di esporgli le tue opinioni prima delle dieci di mattina e durante la partita del Napoli, sappi che sarai ascoltato con tolleranza
Si, siamo un popolo pigro. Siamo talmente pigri che sono due mesi che pensavo di scrivere questo post e lo faccio solo oggi. Il motivo per cui i napoletani, al momento dell'emergenza munnezza non sono andati con furore sotto Montecitorio con le torce arroventate è perchè ci stiamo ancora riprendendo dalle quattro giornate di Napoli: cacciare i tedeschi con le mazze e le pietre ci ha sfiancato, mò la prossima rivoluzione se ne parla minimo nel duemilacinquanta. Però, se per caso Berlusconi avesse la brillante idea di scendere a Napoli, si portasse l'impermeabile.
I napoletani portano rancore
assai
per interi periodi storici
per intere ere geologiche, se serve.
Noi quei sangue annacquati dei Savoia ancora non li abbiamo perdonati di averci unificati con la Padania, fatevi i conti
Non ci fate un torto, e se lo fate, chiedete subito scusa.
Con sincero pentimento, mi raccomando
Iscriviti a:
Post (Atom)