Ieri sera ho visto un futuro serial killer
A meno di un metro da me, sono riuscita a guardarlo negli occhi.
Aveva circa otto anni.
Una delle cose belle dei miei amici e’ che fanno tutti un’attivita’ artistica di qualche tipo, per cui io spesso vado a concerti e spettacoli teatrali quasi gratis e spesso alla fine della rappresentazione c’e’ una qualche forma di cibo offerta dall’associazione che patrocina l’evento, il che rafforza l’affetto che ho per tutta la cerchia dei miei amici artisti, grazie, siete degli amici fantastici
Insomma ero a teatro, durante l’intervallo scappo al bagno; ovviamente, per motivi che non capiro’ mai, quello delle signore e’ pieno, quello dei maschietti no (ma i maschietti non la fanno mai la pipi? Boh). Dunque, sono in fila fuori alla porta della toilette mentre arriva sbuffando una tipa, trascinandosi dietro un bambino di circa otto anni che apprendiamo chiamarsi Giovanni. Sempre tutta sbuffante si mette in fila col bambino Giovanni trascinandoselo per mano e insistendo che vada alla toilette delle donne; il bambino Giovanni piagnucola che lui e’ un maschio e a me sembra che abbia ragione ma evidentemente sua madre voleva una femminuccia e insiste per ficcarlo nella toilette delle donne.
Il bambino Giovanni capriccia e a momenti piange, alla fine la madre si convince e lo infizza nella toilette degli uomini dove ovviamente lei non puo’ entrare e la cosa si capisce che la infastidisce alquanto; il bimbo Giovanni entra nel bagno e la mamma, non potendone controllare da vicino l’operato, pensa bene di urlargli raccomandazioni sull’uscio: APRITI LA PATTA, NON TOCCARE NIENTE NEL BAGNO E SGRULLATELO BENE.
Il bambino Giovanni si capiva benissimo che lui in quel momento voleva sprofondare in qualche buco nel pavimento ma ovviamente quando ti serve un buco nel pavimento non lo trovi mai; si infila frettolosamente nel bagno e chiude la porta; la mamma non accetta che ci sia questa chiusura tra loro e continua ad urlargli istruzioni e rassicurazioni dalla soglia: TI SEI APERTO TUTTA LA CHIUSURA LAMPO? SGRULLALO BENE E LAVATI LE MANI..GIOVANNI? GIOVANNI? MA QUANTO TEMPO CI STAI METTENDO? QUANTO TEMPO CI VUOLE PER FARE QUESTA PIPI’, GIOVANNI?
Io spero che il bambino Giovanni abbia trovato un oblo’ nel bagno e sia evaso, e che in quel preciso momento sia diretto verso il piu’ vicino centro di assistenza per l’infanzia ma non e’ cosi’: sciacquone, lucchetto, apertura porta, il bambino Giovanni e’ uscito; ha una strana espressione negli occhi. GIOVANNI LAVATI LE MANI ADESSO, FORZA CON IL SAPONE, ANDIAMO SBRIGATI, TI SEI CHIUSO BENE LA PATTA? L’HAI SGRULLATO PER BENE GIOVANNI??? Si mamma, dice il bambino Giovanni e io lo guardo perche’ con gli occhi vorrei dargli la mia solidarieta’ ma lui guarda altrove, lontano e sorride misterioso..ho fatto tutto mamma, tutto quello che volevi tu e mano nella mano si allontanano, col bambino Giovanni che io guardo bene per vedere se poi in futuro lo riconosco quando alla vita in diretta fanno vedere come lui ha tagliato a pezzettini piccolissimi la mamma
Poi dici che a trent’anni stiamo tutti sui lettini degli psichiatri..
28 commenti:
C'aveva una fissazione col lo "sgrullo" eh?
Io quando porto mia figlia piccola in bagno entro dove trovo posto: uomini/donne. E' vero che in quello delle signore poi mi guardano male, ma perché le donne sono estremamente maliziose.
Questa storia urbana dello "sgrullo" lo conferma.
Propongo una colletta urbana per un bravo psicanalista per Giovanni (bisogna prenderlo presto). Quanto alla mamma: è inutile ...
Bah! io avrei chiamato il 112, il 113, il 115, il 118, non mi ricordo quello della guardia costiera, e avrei invitato chi si presentava prima a caricarsi la mamma e farla rinchiudere.
Altra soluzione: una chiamata al Telefono Azzurro.
Questo racconto fa capire perchè alcuni figli poi fanno a pezzettini i genitori...
ecco io mi auguro sempre di non essere così... quando sarò mamma!
Io invece sono d' accordo con la mamma. E' bene sgrullarselo, altrimenti poi [no, non succede un cazzo, bravi]. Mi sarei detto d' accordo anche perché poi, con un sorriso da venditore Tecnocasa, avrei sgrullato IL MIO uccello sul SUO Giovanni e sul SUO vestito da teatro.
Così vediamo se permane tutta questa passione per lo sgrullo.
Sempre più madri hanno la merda nel cervello.
E pensare che me lo diceva anche mia madre. Io non lo facevo, lei non insisteva e oggi sono una persona intelligentissima e a nessuno importa delle mie mutande umidicce.
Ah. Alla domanda "Perché l' avresti sgrullato sul bambino? Cosa c' entra lui" che avete in testa:
Terapia d' urto. E mio divertimento personale.
Lo faccio tutt' ora. Per esempio: esattamente sette minuti fa, il gatto di casa (casa di studenti, ahimé), come fa sempre, viene al cesso mentre piscio con la porta aperta (non c' è nessuno in casa) e si sporge a guardare il getto di piscio che solluchera la buchetta. Ora, essendo un hobby evidentemente autolesionista, io lo fregio di eroismo e genralmente (non sempre) piscio sulla testa del gatto.
Tocco finale che ci riporta all' inizio e al senso della vita:
Il gatto è femmina.
quando ero piccina e mia mamma mi accompagnava a comprare i vestiti era solira gridare dal fondo del negozio mentre io ero nel camerino: non ti va beneeeeeee la emmmmmeeeeeeeee alora prendiamo una elllllleeee o una iiccssellleeeeee.
E io le dicevo, mamma cazo anche se non facciamo sapere a tutto il negozio le mie misure.
woland, non ricordo se ti avevo dato il benvenuto.
la tua presenza fra noi conferma che su questo blog approdano esclusivamente psicopatici
Ovviamente non mi avevi dato il benvenuto, altrimenti mi sarei comportato in maniera diversa. Avrei scritto:
"Buongiorno a tutti e tutte, sono contento di conoscervi, spero che ci divertiremo, io piscio in testa ai gatti".
''Sgrullatelo bene'' ha decisamente vinto qualsiasi premio. Anche il telegatto.
io sono una maniaca nei bagni pubblici del non toccare niente, dammi le mani ti tengo io...
in compenso zorba, il ns gatto nero nero, che io e le mie sciammannate ci baciamo con tanta passione, va sempre a bere nella tazza del gabinetto....
da quando l'ho scoperto ho quasi smesso con il non toccare niente, dammi le mani, ti tengo io...
non vorrei essere il marito di quella donna, una classica mamma e moglie rompicoglioni
Il Woland-pensiero mi vede completamente d'accordo!
la mamma non sa che per tanto che te lo SGRULLI rimane sempre una goccia..... :-D
Avendo due femmine non gli ho mai dovuto suggerire di sgrullarsi niente, le nostre raccomandazioni sono sempre state chiare e precise,tanto, in una famiglia di acrobati (precedente post)come la nostra si riesce a fare la pipì dovunque e comunque. E quando eravamo in campeggio le nostre pargolette partivano SOLE alla volta del bagno, rotolo di carta igienica sotto il braccio, al ritorno il rotolo era quasi scomparso per via che foderavano il cesso alla maniera di "Christo" quello che impacchetta i monumenti, ma erano soddisfatte, per via dell'essersi liberate di qualcosa di ingombrante e perché erano trattate da grandi. Penso che ci siamo risparmiati il taglio della gola!
sgrullatori di tutto il mondo unitevi!!!
Oddio mio. superprotezionista questa madre.
e senza nemmeno vergogna.
E pensa che io odiavo quando mia madre prendeva il fazzoletto e lo leccava per poi pulirmi la faccia....
Devo dire. grazie mamma.
Io credo che sgrullerà bene anche la mamma...
Basterebbe usare un pezzo di carta igienica, cristo. Sgrulli un po', e poi asciughi. E col pezzo di carta tiri lo sciacquone senza bisogno di toccare con mano nuda alcunché di sudicio ed unto. La tavoletta la si alza coi piedi. Ecco, tenete a mente queste buone norme, vi torneranno utili quando dovrete andare nei cessi del Qube.
"Sgrullatelo", voce del verbo "Sgrullare": scuotere delicatamente ma con insistenza il pene, al fine di eliminare ogni residuo di urina.
Ringraziamo l'esimio dott. faina per la precisazione.
Luz le tue figliole ti ringrazieranno e non ti taglieranno a pezzi, a differenza del bambino Giovanni, che invece ci sta gia pensando
Scommetto che stiamo tutti rivalutando le nostre mamme, alle quali dedichiamo un gentil pensiero
Ho notato che i maschietti di questo blog sono comunque sensibili alla tematica dello sgrullaggio..
La mamma afferrò la manina umida del bimbo...
In realtà il bambino aveva solo finto di lavarsi le mani...
ed un lampo malefico saetto nelle sue pupille...
Un tuono squarciò il cielo...
un brivido percorse la schiena della mamma...
Trovò strano questo improvviso cambiamento del tempo...
Sarebbe anche necessario far notare alla mamma che a partire dal terzo sgrullone si considera, con perdón, sega...
Come direbbe anche il nostro adorato pontefice:
"Post tertium sgrullonem sega putanda est"
La mamma in questione che ha trasformato un gesto naturale in patologico avrà assai probabilmente quel che si merita...o un figlio ossessivo dello sgrullo che si lava mani e pisello venti volte al giorno o uno sciattone incurante dalla patta perennemente aperta e la mutanda sfatta.
E' la legge del karma
:-)
dò il benvenuto a paolo e marco, nuovi scoppiati frequentatori di questo blog..
o.t. Sei uscita con la coppia più bella del mondo alla facciaccia mia, spero almeno ti abbiano parlato (male) di me. Vedi che sorprese riserva l'urbe?
russo, ti abbiamo pensato tanto!!
Grazie cara!!
In realtá frequento il tuo blog giá da un pò di tempo, dopo aver rimbalzato qui dal blog del Prefe!!
Saluti da Madrid!!
Marco
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