Questo è un blog che parla della città e della gente che vive, lavora, fa la fila alla posta, al supermercato, si imbuta negli autobus, nelle metro e nel traffico e che comunque, in qualche modo, sopravvive nella città
sabato 28 novembre 2009
L'insostenibile pesantezza dell'incredulità urbana
E' che noi cittadini siamo scettici.
Viviamo esposti a mille pericoli urbani, bombardati di stimoli, pubblicità e agenti tecnocasa, per forza che diventiamo diffidenti; come San Tommaso, crediamo solo a ciò che vediamo e tocchiamo.
E a volte nemmeno a quello
E' il caso di una tizia che abita nel mio palazzo e che oggi, al ritorno da un veloce giro di compere, ritrovo fuori al portone che guarda la serratura con aria mesta e la chiave infilata dentro con aria ancora più mesta.
Merda, si è rotta la serratura del portone, di sabato poi, quando mai verranno a ripararla, mò come faccio ad entrare, vicina, ma si è rotta la serratura?
Non saprei, la mia chiave non gira e guarda anche me con aria mesta e sguardo liquido, pieno di incredulità. Sopraggiunge un vicino maschio, che subito si precipita a togliere la chiave e ad analizzarla, perchè si sa, i maschi capiscono e conoscono di chiavi e dice: è storta; prende la sua e apre. Che bello, la serratura non è rotta
Non faccio in tempo ad entrare: la vicina ha richiuso il portone, infilato nella serratura la sua chiave e riprova ad aprire
Non si apre
Mi guarda con lo sguardo sempre più incredulo
Signora, la sua chiave si è storta, per questo il portone non si apre
Ma ho sempre usato questa per aprire
Non ha sbagliato chiave, signora, ma è storta, la chiave è quella giusta ma è storta, si è rovinata
Rovinata? adesso ha un'espressione sorpresissima, come se avesse visto un topo in frac spuntare da un tombino
Potrebbe provare lei ad aprire per favore?
Tolgo la sua chiave, infilo la mia, il portone si apre
Nel frattempo sopraggiunge una sgallettata piena di pacchi
Permesso
Mi sposto, la sgallettata entra e la vicina chiude il portone di nuovo, prima che possa entrarvi io
La guardo, sarà sulla cinquantina, troppo giovane per essere rincoglionita e per suscitare la mia pietas comunista.
Signora, adesso devo lasciarla, mi scusi ma devo entrare
Eh? oh ma certo e rinfila la sua chiave
Arriva un altro vicino, sfila la chiave della signora, mette la sua e apre il portone; stavolta schizzo dentro, velocissima
Entra anche la vicina che spiega al nuovo arrivato, la mia chiave non apre.
Il nuovo arrivato dice: capita! e se ne va
Mentre aspetto l'ascensore vedo la vicina che si avvia di nuovo al portone e prova ad aprirlo da dentro, con la chiave
Ovviamente non ottiene alcun effetto.
Entra un nutrito gruppo di adolescenti schiamazzanti, la vicina approfitta, esce e chiude il portone.
Poi ci infila dentro la sua chiave e rimane lì a guardarla con mesta incredulità
Penso sia ancora lì
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16 commenti:
Se fuori in strada, in vece di topi in frac, girassero dei leoni, la selezione naturale sarebbe molto più efficace...
Potrebbe essere un caso evidente di vicina dotata dell'insostenibile leggerezza dell'essere capatosta?
Lo chiederò a Kundera.
...puntualizziamo....quelle sulla cinquantina non sono rincoglionite...sono solo "diversamente intelligenti"..:D
PS: 51 oggi..;)
Chica, auguri!!!
infatti, io sostengo nel post che la signora non potesse essere rincoglionita essendo troppo giovane :)
credo però che nel suo caso si possa dire che sia "diversamente pensante"
numi!
io sono un edicolante alla morte di mario merola uscirono tutti i suoi dvd la prima uscita era o zappatore..... arriva il primo cliente che vede dieci dvd di merola appesi, erano tutti la prima uscita ovviamente tutte uguali, comincia a sfogliarle e dice. o zappatore .... o teng; guarda il secondo: o zappator.... mi sembra di averlo; il terzo o za..ppa..to re .... c'è l'ho ha continuato fino a quando i dvd non erano finiti.... non è che era il marito della signora del tuo palazzo?
non ci posso credere ! esistono veramente sti soggetti ?
Portatele dei viveri, dei beni di prima necessità. Oppure contattate la protezione civile. Rischia di lasciarci la pelle di fronte a quel portone!
ho 64 anni scrivo lavori teatrali poi rappresentati sono scenografo e anche recito ho una figlia con cui intavolo discussioni politiche e filosofiche.quand'è che mi debbo aspettare il rincoglionimento?
sto fatto mi deve preoccupare?(sondaggio)IL GRANDE ORSO
Punzy, la tua vicina era sotto l'effetto di potenti ansiolitici che la tengono sedata e chiaramente rincoglionita, altrimenti io, che sono più vecchia di lei, devo pensare a un suicidio rapido e indolore.
Fammi sapere.
Grande orso e Luz: a voi non accadra' mai
le vostre menti brillano troppo per spegnersi
io,. invece, finiro' esattamente cosi'
cmq Luz, adesso che me lo fai notare, la teoria del sedativo potrebbe andare, in effetti era parechcio stranita..
Se anziché vivere in un mondo fatto di cose complitate (la cui complicazione, è necessaria per la cattiveria innata dell'uomo), vivessimo in un bosco, o in una campagna fatta di cose naturali e semlici, forse la signora sarebbe stata già dilaniata da qualche branco di lupi, ma avrebbe avuto una vita felice.
E io che ho detto, all'inizio dei commenti? ;-)
"un topo in frac spuntare da un tombino": meravigliosa, eh!
Ciao Punzy il tuo blog ci piace molto, per questo siamo qui a chiederti un piccolo favore:
con alcuni amici blogger abbiamo creato un nuovo aggregatore
http://quintostato.altervista./blog
Se ti piace non esitare ad iscriverti.
Ci farebbe immensamente piacere se tu fossi dei nostri.
Questo racconto mi ricorda mia zia... non so perchè.
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