Essendo un essere urbano, il mio peggior incubo è trovarmi spersa in mezzo alla campagna, senza punti di riferimento, col cellulare che non prende e il navigatore in panne
Essendo un essere urbano, era alquanto improbabile che tale incubo si realizzasse; essendo un essere urbano che per vita schifosa e infelice raramente lascia i confini del raccordo anulare, l'incubo si faceva sempre più nebuloso
Ma
Nella vita delle Punzy c'è SEMPRE un ma
Accade che simpatici amici veneti ci invitino un week end a casa loro, nella piena campagna padovana; succede che accettiamo e dopo aver prenotato ferie, controllato ossessivamente il meteo, scomodato ben due cat sitter per badare ai pupi felini, noi si parta
Accade che i simpatici amici veneti la giornata del sabato abbiano un impedimento ma per farci godere la vacanza ci forniscano auto con pieno di benzina e navigatore, esortandoci a scoprire le bellezze della bassa padovana
Accade che io e Perfido accettiamo e ce ne andiamo a zonzo in giornata piacevolissima ma sulla strada del ritorno il navigatore inizia a svalvolare. Non appena svoltiamo all'incrocio che ci porta nelle campagne ove è situata la magione dei nostri amici, la voce metallica della tipa che avrebbe dovuto riportarci a casa ci informa che lei si sta scaricando, quindi tocca che ci arrangiamo. Iniziamo a correre nei campi di mais, tentando di arrivare a casa il prima possibile ma ormai la troia metallica sta palesemente impazzendo e ci fa girare in tondo senza motivazione alcuna (tranne il suo palese orientamento politico leghista) e alla fine si spegne. Si spegne ad un incrocio dove abbiamo strada sterrata con verde intorno a destra,strada sterrata con verde intorno a sinistra, strada sterrata con verde intorno dietro e strada sterrata con verde intorno e contadino veneto sul trattore davanti
Il cellulare non prende
Io dico subito che noi al contadino non chiediamo niente, perchè appena apriamo la bocca quello capisce che siamo terroni e ci passa sopra col trattore; Perfido finge di non credere a quest'eventualità ma quando il tipo ci passa vicino, fingiamo di essere tutti intenti ad ammirare il panorama, in particolare un cespuglio pieno di vespe che io solo a ricordarmelo mi sento male
disperata, mi arrampico sul tetto della macchina per trovare almeno una tacca di segnale per mandare un sms; la trovo, mando SOS: ci siamo persi siamo ad un incrocio con un palo della luce e un cespuglio di vespe aiuto.
Invia.
Parte
evvivaaaaaaaaaaaaa ballo felice, siamo salvi, adesso ci tireranno fuori da questa situazione
mi volto, il contadino veneto ha fermato il trattore e guarda con aria allibita la pazza urbana e terrona che balla al tramonto sul tetto della macchina
Stasera, al bar del paese, parlerà di me e anche molte altre sere con altri contadini veneti come lui e ne dedurranno che la terrona era certamente una strega di città venuta a ballare un sabba che causi infertilità ai campi di mais e verranno a cercarmi con le torce per bruciarmi sul rogo
Con un'agilità che non sapevo di avere, scendo dal tetto della macchina e urlo a Perfido: partiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii; sgommiamo sul brecciolino verso il tramonto, arrivano le istruzioni via sms, troviamo il bucolico vialetto di ingresso e ci precipitiamo nel giardino degli amici veneti a tutta velocità; manco entriamo che mi catapulto fuori dalla macchina a baciare il terreno
cazzo è successo? chiede la mia amica
mò te lo spiego
però tu promettimi che non presterai attenzione alle chiacchiere di paese......
4 commenti:
Avrei voluto essere una delle vespe per godermi lo spettacolo.
dannato brontolone..
ah ah conosco quei posti, il reticolato, teribbbbile.
Quando si va da quelle parti è meglio avere con sé una spada e uno scudo come Alberto da Giussano in modo che qualsiasi contadino o passante s'incontri devono sapere con chi hanno a che fare.
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