Ora, io non so come funziona, cioè se sia la politica lo specchio della società oppure viceversa o anche che noi essere urbani abbiamo un forte istinto imitativo; fatto sta che da un paio di giorni per l'Urbe piovono risse.
Io quando riposo in settimana devo sempre fare dei giri; nei posti dove giro ci sono sempre file, nelle file nascono delle risse con tanto di aggressioni fisiche.
Vi segnalo la più significativa
Rissa in farmacia
Protagonisti e interpreti:
La farmacista
suo figlio
Punzy
Vecchietta A
Vecchietta B
suo figlio
Punzy
Vecchietta A
Vecchietta B
Si alza il sipario, la scena mostra una farmacia di quartiere, modesta ma molto ordinata. Il bancone è sulla sinistra della scena, la farmacista e suo figlio mettono a posto delle cose; l'entrata è sulla sinistra. Tracce di modernità: al centro della scena un eliminacode e uno scaffale di integratori alimentari . Entra Punzy, con il suo solito giramento di coglioni esistenziale aggravato dal mal di testa, mal di denti e mal di schiena forniti gratuitamente dal mensile ciclo mestruale
Punzy: Buongiorn..azz
Punzy viene letteralmente travolta da Vecchietta A, insolitamente arzilla e comprensiva di sporta per la spesa e manco fa in tempo a riaversi che viene scamazzata anche da Vecchietta B, che invece della sporta tiene un anziano carrello con dentro dei macigni, credo
Vecchietta A: ce stò prima io!
Vecchietta B: busciarda, ce stò prima io, ce stò e te lo sai, busciardaaaa
Veramente c'ero prima io ma figurati, come se avessi parlato al muro; devo essere su modalità invisibile
Farmacista: calma signore, possiamo servirvi entrambe, non c'è fila
Vecchietta A: eh no eh, è nà questione de principio, je dico che ce stavo prima io e a me mè dovete da servì
Vecchietta A ha le prove di quanto afferma. Essa infatti abita al primo piano del palazzo di fronte alla farmacia ed è dalle sette luci dell'alba che sta in finestra a vedere quando i signori farmacisti si degnavano di aprire. Ma anche Vecchietta B ha le prove: anche lei abita di fronte alla farmacia
Vecchietta A: ah busciarda, te nun affacci sulla strada, nun ce provà a busciarda!
Punzy approffita della confusione, scavalca le vecchie e chiede un potente analgesico e 12.542 pacchi di LINESETAULTRAALINOTTE, ah! hai visto hai, pè colpa tua quella m'è passata davanti , a te? a me m'è passata davanti
Figlio della farmacista: beh, veramente la signora è entrata ancora prima di voi ma statte zitto statte e tornatene al paese tuo (la farmacista e suo figlio sono infatti extracomunitari, credo siano nativi di Crotone; vedi che succede a far entrare i barconi coi disperati dentro?).
Punzy paga alla cassa e le vecchie hanno ormai raggiunto livelli di rissa parossistici, è evidente che dietro il litigio odierno ci siano anni di acredine dovuti, forse, al non aver nient'altro da fare che odiarsi e poi mi sa che mi sono persa un pezzo perchè mi giro per andarmene e Vecchietta A tira la sporta della spesa addosso a Vecchietta B e dentro la sporta si vede che c'erano delle uova che si sono rotte e Vecchietta B è tutta sporca ma figurati se si perde d'animo, apre il carello e tira i macigni (patate) addosso a Vecchietta A, ah brutta stronza, m'hai rovinato er vestito, ahia ma che sei matta me fai male me fai aaaaaaaahhhhhh, la farmacista interviene, signore ma che modi ma andatevene subito dalla mia farmacia ma a cosa vuoi che valgano le parole di pace di un'extracomunitaria, la farmacia si riempie di gente che vuole separare le vecchie: ahò se stanno a menà e io davvero me ne vado perchè oggi non è proprio giornata
Chiudo io il sipario
13 commenti:
Mi hai messo addosso una profondissima tristezza.
Mi viene sempre in mente quella volta che una cinquantenne esagitata diede di matto in tram perché una vecchietta più di là che di qua aveva dato due spiccioli a una mendicante. La signora interviene aggredendola verbalmente e dicendo che è colpa di gente come lei se l'Italia va a rotoli. Sono intervenuto a difendere la vecchietta prendendomi poi le urla della pazza per tutto il resto del viaggio. E' stato penoso, ma ne è valsa la pena solo per il ringraziamento della vecchietta, e ho apprezzato il fatto che qualche passeggero, dopo che la pazza scese ed ebbi la possibilità di guardarmi attorno, mi abbia sorriso solidale o dato qualche parola di incoraggiamento. E' successo qualche anno fa, e nessuno ebbe il coraggio di difendere la pazza. Oggi probabilmente siamo un paese più razzista.
Perdona la lungaggine.
A me è rivenuto in mente un episodio avvenuto nemmeno troppo tempo fa, in coda alla ASL per prendere i risultati (non so se in tutta Italia è così ma comincio sinceramente a preoccuparmi che dalle mie parti per fare la coda a volte è richiesta anche una coda preliminare, la coda per la coda della coda e così via).
Comunque, un'amabile signora sulla sessantina era alle mie spalle e tra una cosa e l'altra stavamo chiacchierando del più e del meno.
Arrivati praticamente al mio turno un signore si alza da una sedia laterale e reclama il posto dietro al mio. La signora fa notare l'evidenza ed il signore inizia ad alzare la voce.
Mi sono girato chiarendo che la signora si trovava dietro di me sin da quando ero arrivato.
Il tizio a quel punto tenta la tattica in contropiede e azzarda anche il reclamo del mio posto.
E' stato a quel punto che ho scoperto la tecnica segreta: si tratta di proferire a brutto muso, ma con una apparente serenità di spirito "prego, se vuole passare avanti si accomodi".
Il tizio a quel punto si è messo dietro la signora borbottando qualcosa.
All'uscita dall'ufficio, non ho incontrato sguardi compiacenti, ma solo le lamentele razziste di tre signore acide sempre sulla sessantina che inveivano contro una ragazza dall'accento dell'est Europa colpevole di aver fatto una rimostranza ad un'impiegata.
non avevano sentito nulla, ma la colpa era della tizia orientale.
Viva l'Italia...
(perdona il mio sproloquio, altro che la lungaggine della Volpe)
Perdono, ragazzi.
Spesso ci si lamenta della maleducazione (vera) dei giovani ma questi anziani urbani ed esasperati a volte ci danno degli esempi di inciviltà veramente grandiosi
I giovani maleducati saranno stati educati da qualcuno (male) o no?
Hai ragione, esempio di inciviltà; e poi hanno chiamato extracomunitari due miei "conterronei".
Saranno intervenute le forze dell'ordine per dividerle?
Buona serata ;)
La maleducazione Punzy non credo abbia età. C'è gente che crede che la cortesia sia un dato di fatto da dare e da avere. E se la prende senza aspettare o dire. Purtroppo.
trovandoti lì ti sfogavi un pò della tua incazzaturra sulle vecchiette o molto più infingandamente ti schieravi dalla parte di una delle due (suggerisco quella con il carello così potevi caricare la sua catapulta con i macigni)accentuando i toni e rincarando la dose degli insulti della parte avversa con frasi tipo: ma anvedi questa che t'ha detto!!!; no!, davero nun ce posso crede..... etc..
almeno ti divertivi!!!! ahahahaa
Dopo che in una fila di attesa, per arrivare al dottore della mutua, una signora mi disse: "mi scusi, ma quando sono entrata non l'ho vista"; tenendo conto che sono alto 1.80 e peso 120kg, ho capito che in certi luoghi occorre farsi notare in modo chiaro e inequivocabile.
Una modo potrebbe consistere nell'emettere peti putrescenti; agitandosi durante l'emissione e commentandone l'afrore, con osservazioni puntuali e dettagliate sul consumato della sera prima. Questo sistema coinvolgerebbe solo i sensi: acustico visivo olfattivo. Per arrivare al tattile potrei, poco prima dell'esplosione del peto imminente, potrei afferrare il braccio di un vicino, commentando: "questo era proprio grosso!". Con un tono falso-voce-bassa, che usano gli attori per far finta di parlare a voce bassa, facendosi sentire dalla platea.
E' una strada che non mi sento di seguire: non riesco ad emerettere peti per 2 ore di seguito.
Quindi opto per una strada alternativa. Dal dottore chiedo sempre chi è l'ultimo (sapendo che puntualmente c'e' il simpatico che fa la battuta: l'ultimo è lei...). Poi cerco il modo per accendere un dibattito. Dal dottore ci sono sempre un sacco di anziani a cui la natura impone l'essere ignorati da tutti. Quando incontrano un piccolo auditorio, sarebbero in grado di raccontare di tutto, sulla propria vita e quella di altri, con dovizia di particolari intimi; anche molto intimi. A questo punto, se intervengo nel discorso (anche con osservazioni idiote e del tutto fuori luogo) non ci dovrebbe essere la vecchia che, al momento in cui toccherebbe a me, potrebbe affermare: "io a lei non l'ho vista quando sono entrata".
Ma nel caso, è sempre presente un peto di riserva pronto per l'uso.
Anonimo, i tuoi commenti mi rifiuto di leggerli in ufficio perche' le mie, di risate, sono VERAMENTE esplosive
ma no dai, sbaglio i verbi come un bambino di terza elementare.
grazie
Ogni volta che vado a fare la spesa, si anche io faccio la spesa, immancabilmente trovo qualche gentile signora, in verità l'età non conta, che tenta di passarmi avanti. Basta che mi giro e con la mia vocetta in perenne falsetto le dico:"Come?" e la signora torna tranquillamente al suo posto. E' la voce che ti frega cara Punzy. Comunque al tuo posto mi sarei divertito ad aizzarle ancora di più.
Eppure ho un tono di voce stridulo e lo sguardo truce...mah...
E' sempre confortante rendersi conto di come siamo progrediti in quanto a civiltà.
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