Questo è un blog che parla della città e della gente che vive, lavora, fa la fila alla posta, al supermercato, si imbuta negli autobus, nelle metro e nel traffico e che comunque, in qualche modo, sopravvive nella città
mercoledì 30 giugno 2010
Seconda lettera aperta della Punzy al littorio sindaco dell'urbe
Caro signor sindaco, qui voci si rincorrono, smentiscono, evadono, raggirano...ma lo mettono o non lo mettono stò pedaggio sul Raccordo Anulare?
no, perchè, io glielo dico, chi ha pensato questa cosa è consigliato direttamente dal signore del male che vuol distruggere l'Urbe e i suoi abitanti.
No, non l'onorevole Calderoli
Dico proprio lui, il demonio in persona.
A scanso di ulteriori equivoci, senza che vada a cercare tra gli altri seguaci di Federico Barbarossa: Satana, ok?
Mettere il pedaggio al raccordo, signor sindaco, è cosa infausta e indegna, che trasformerebbe l'Urbe in una bolgia infernale peggio di adesso e questa cosa va al di là di ogni più littoria immaginazione.
Immagini quanto il cuore mi si è levato alto e orgoglioso quando ho letto questo:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/06/30/news/pedaggio_gra-5275151/
Fiera di essere littoria, signor sindaco; fiera della sua italica e maschia reazione!!!
Lei si che sa come rispondere a stì soprusi!
Lei si che ha un piano d'azione eccellente
Certo, diciamo che i ricari ai caselli autostradali un poco però sono una fregatura, perchè tutti quelli che se ne sono andati a vivere nelle fantastiche New Town che sono spuntate come i funghi fuori Urbe e dove non ci sono altro che case, niente ospedali, scuole e manco il tabaccaio per comprare le sigarette e proprio a volerla dire tutta manco srade decenti per arrivarci, tutti quei cittadini, signor sindaco, devono mettere mano alla tasca e trecento euro in più all'anno non è che sono uno scherzo...
Ma forse quelli non la votano!!
Forse quelli sono comunistacci depressi che quanno vanno al seggio non impongono un virile segno littorio sulla scheda!!!
Certo, saranno eversivi sinistroidi puzzafame che non tenevano soldi per comprarsi la casa dentro l'Urbe..beh, allora possiamo pure abbandonarli al loro destino..
Però, un momento.
Io i comunisti li conosco!
Quelli sono dispettosi come le scimmie, va a finire che per non pagare l'euro in più prendono il SUV e se ne vanno in massa ad imbutare le consolari invece di prendere l'autostrada!!!
Madonna mia, le consolari signor sindaco!! quele strade che entrano dentro roma da tutte le direzioni e che se ne cadono a pezzi perchè dopo la caduta del glorioso e sacro romanico impero nessuno ci ha più messo mano!!!
Il traffico esplderà, lo sento!!
E poi comunque, riflettendoci, ma non è che veramente i padani hanno pensato questa cosa dei rincari per metterlo a quel servizio a noi romani?
No perchè i padani, signor sindaco noi ci siamo alleati ma in confidenza ce lo possiamo dire: ci schifano
Secondo me l'hanno fatto apposta per farci scoppiare, deflagare, esplodere..
Embè signor sindaco, non lo possiamo permettere!
Come ben si sa, grazie alle barzellette di Pierino e ai film con Boldi e De sica, tra la Milano da bere e l'urbe caput mundi, vince l'Urbe, non ci sono margini: perchè noi siamo più simpatici, più caciaroni, diciamo le parolacce e sappiamo fare meglio le smorfie sceme.
Quindi, signor sindaco, qua c'è una sola soluzione: lei lo deve fare
Lei deve pigliare la sua macchina e sfrantumarsi adosso ai caselli simbolo dell'imperialismo padano
Così come oggi ha littoriamente promesso.
Gli faccia vedere di che pasta sono fatta i littori di Roma!!!
gli faccia vedere di che colore è il sangue del sindaco della capitale! Che ossequino le coraggiose budella che alfin della sua sortita rimarrano sbrilluccicanti sulla strada, che onorino i pezzettini di cervello che le sue littorie capocciate lasceranno sui padani caselli!!!
Vada signor sindaco, lo faccia!!
Io attendo il suo eroico gesto!
martedì 29 giugno 2010
Razionalizzazione littoria della spesa sanitaria regionale
Lo sapevo, lo sapevo, che sulla cara Renata Polverini e la sua giunta io ci potevo contare! Finalmente una proposta VERA e sana dI razionalizzazione della spesa sanitaria!
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/06/29/news/consultori_polemica_facebook-5238284/
basta sprechi!! basta al flusso dei nostri soldi che non si sa dove vanno a finire, anzi si sa ma non si può dire, riformiamo i consultori!! che poi, diciamocelo, sevono soltanto alle zozzone che vogliono abortire facendo piangere gesù o alle zignare e alle puzzafame di periferia che non possono andare da un ginecologo privato con tanto di laurea incorniciata, studio e segretaria fenotipo bionda/liscia/truccata. La proposta è della cara e lungimirante Olimpia Tarzia, che gia nella relazione introduttiva della riforma spiega che la sua proposta punta a trasformare i consultori in strutture "non più deputate a fornire servizi sanitari, bensì a sostenere la famiglia e i valori etici di cui è portatrice". Ovviamente, quelle sinistrorse del cavolo con le gambe pelose che si aggirano per i corridoi della regione subito a protestare, fanno pure i gruppi su facebook e la fondatrice spara a vanvera che: è "un testo in spregio alle leggi e al diritto delle donne a sessualità consapevole e procreazione responsabile". Anche perché nella proposta "si rilanciano i consultori privati e le associazioni di volontariato, equiparati anche ai fini dei fondi pubblici. Si istituiscono comitati bioetici che interferiscono con l'attività dei professionisti".
Mbè?' qual'è il problema?? innanzitutto, una donna che commette il gravissimo peccato anche solo di pensare di abortire è giusto che venga denigrata dall'intera società e messa alla gogna..poi scusate, che male c'è a dare fondi pubblici alle associazioni private? sò più belle, più pulite, non ci trovi le puzzafame che fanno la fila, e basta cò sti ginecologi che fumano mentre ti visitano e coi topi che fanno capoccetta da sotto i muri mentre tu stai a gambe all'aria a sperare che fai in tempo a richiuderle prima che il topo decida di farsi una giratina per l' ambulatorio...certo i soldi potrebbero darli anche agli ambulatori pubblici, così magari si ristrutturano e diventano presentabili ma comunque saranno sempre destinati ad un popolo di straccioni puzzolenti e pieni di malattie infettive a trasmissione sessuale che una brava e sana virgulta littoria non contrarrebbe mai e poi mai
Sono soddisfatta, si; questa giunta regionale ci porterà d'un balzo solo indietro, verso gli anni '50, dove tutto era più facile, le persone più ottimiste, le donne portavano bustini e reggiseni a punta e l'unica nostra preoccupazione doveva essere quella di tenere i capelli laccati e in ordine, la casa pulita, i marmocchi educati e cucinare gli gnocchi il giovedi
...quelli si che erano bei tempi..
giovedì 24 giugno 2010
Questa si che e’ un’Urbe maschia e littoria!!
Io ve lo voglio dire con la massima soddisfazione: qui nell’Urbe i nostri governanti, in primis il nostro amato sindaco e la giunta tutta e i presidenti di circoscrizione sono veramente ma veramente dei maschi italici come pochi.
Basta fare l’esempio del fatto che ogni volta che si riuniscono si pigliano a mazzate, che emozione!!
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/06/24/news/municipi_di_sinistra_spreconi_ed_rissa-5105418/
Basta fare l’esempio del fatto che ogni volta che si riuniscono si pigliano a mazzate, che emozione!!
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/06/24/news/municipi_di_sinistra_spreconi_ed_rissa-5105418/
Il nostro amato sindaco non perde occasione, ogni volta che vede quegli eversivi dei presidenti dei municipi di sinistra, di insultarli cosi’come si conviene alla piu’ alta autorita’ cittadina. D’ altronde, il dialogo e la collaborazione, pilastri della democrazia, hanno fallito diciamocelo: a cosa servono? Poi alla fine non si decide niente, e’ chiaro che ci vuole un atto di forza, uno scatto d’autorita’, un impeto decisionale..meno male che teniamo la giunta littoria, piena di maschi d’azione; i governanti di sinistra dialogano e si fanno le pippe mentali, invece gli uomini d’azione fanno cosi’: tengono un’idea??? Pigliano a mazzate quelli che non sono d’accordo con loro, chi tiene i pugni piu’ pesanti vince.
Ancora non ci hanno dato dentro con gli sputi e gli insulti alle madri ma e’ solo questione di tempo.
C’e’ una divergenza di opinioni? Mazzate
Chiedi soldi per il tuo municipio? Mazzate
Fa caldo? Mazzate
Mazzate mazzate mazzate
Potrebbe essere un’idea per risanare le casse comunali: vendere i biglietti per assistere alle sedute!!
Ancora non ci hanno dato dentro con gli sputi e gli insulti alle madri ma e’ solo questione di tempo.
C’e’ una divergenza di opinioni? Mazzate
Chiedi soldi per il tuo municipio? Mazzate
Fa caldo? Mazzate
Mazzate mazzate mazzate
Potrebbe essere un’idea per risanare le casse comunali: vendere i biglietti per assistere alle sedute!!
Cosi’ pure se l’Italia viene eliminata dai mondiali st’estate teniamo comunque qualcosa da fare.
venerdì 18 giugno 2010
E’ la fine della Punzy?
Dovevo immaginarlo.
Ognuno ha la sua nemesi: Superman ha la criptonite, Sherlock Holmes ha il professor Moriarty, Nicholas Farrell ha Prefe..era giunta l’ora anche per la Punzy di incontrare faccia a faccia il suo arcinemico: la Road patcher:
Ostia, presentata la 'Road patcher' tappabuche di nuova generazione - Roma - Repubblica.it
Cioe’ questa cosa ripara le buche
Col bitume, non con l’asfalto cazzolino che lo metti la sera e si rompe al mattino ..Le ripara NEL LUNGO PERIODO
E io di cosa scrivo adesso??
Madonna, sento gia arrivare il blocco dello scrittore, la parte sinistra del mio cervello si sta atrofizzando: guardo la pagina word bianca, il cursore che lampeggia e un metaforico sciacquone che spinge giu’ nelle profondita’ del cesso la mia ispirazione
Dannata meccanizzazione
La road pathcer tiene pure, sul retro, un rullo digitale che scorre e segnala alle auto in coda dietro di lei il tipo di intervento che sta effettuando, togliendo ai cittadini pure la fantasia di bestemmiare a caso finche’ non colgono il motivo della coda, maledetta macchina uccidifantasia!!
Per me e’ finita, lo sento.
E’ stato bello, davvero
..senno’ c’e’ una soluzione: stanotte, insieme a 4/5 blogger affezionati andiamo a Ostia e mettiamo un po’ di zucchero nel motore della macchina uccidifantasia, oppure sostituiamo il rullo segnalatore con 4/5 cartelli digitali osceni, magari freghiamo l’hard disk di un video poker. O anche ci facciamo un bel graffito sulla fiancata : fesso chi tappa le buche. Macchina svedese di merda, non bastava l’IKEA, pure la road patcher!! allora questi svedesi diciamocelo, vogliono conquistare il mondo e non va bene; il mondo e’ di tutti; non puo’ e non deve, per il bene di questo blog, diventare una macchina oliata e perfettamente funzionante perche’ IO ho bisogno di un tot minimo di esaurimento nervoso funzionale a svolgere le mie attivita’ artistiche
Gli svedesi sono extracomunitari, se ne devono tornare a casa loro!!
Rubano il lavoro alle blogger italiane!!
Dov’e’ la lega, quando serve??
lunedì 14 giugno 2010
Tutte le strade portano alla littoria Punzy
Non ho tempo per indicarvi le sempre piu' strane e littorie chiavi di ricerca attraverso le quali loschi figuri approdano su questo blog ma ritenevo mio dovere civico segnalarvi almeno queste:
importanti questioni di igiene
alito naftalina cura
flatulenza puzzolente e ciliegie
(a testimonianza che la societa’ del web da’ molta importanza alle puzze piu’ strane che l’ affliggono e tenta di porvi rimedio).
Senza senso alcuno
mela in bocca" nuda prezzemolo
(c’e’ chi si eccita con poco)
orso insonnia"
(e’ un problema per il letargo)
grattarmi il naso che prude
(Cosa te lo impedisce?)
quando si utilizzano le quattro frecce accese
(mi auguro che tu non abbia ancora preso la patente)
strisce pedonali+zebra spiritosa
(e magari a pois)
cicche e littori
(l’accostamento mi incuriosisce)
A piedi nudi nell’urbe
aveva tolto i sandali
(quindi se l’e’ cercata)
scalza in ufficio
scalza nel cesso
scalza nel metro
(scalza all’ospedale per l’antitetanica)
Non puo’ mancare:
scopata elefante
problem solving
soluzioni anti ratti che salgono dal wc
Una nuova fissazione fetish
calzini gialli napoli
gatto nel calzino
(e io pensavo che i miei fossero strani)
il calzino in testa dove trovarlo
(in testa)
..e per il gran finale….il successo di Furby!!!!
cosa possa fare con il mio furby?
(Oh..molte cose, sai? Molte.. )
furby realtà
(purtroppo si )
video dei furby
(nooooo dai dove si scarica?? )
venerdì 11 giugno 2010
Uno spettro si aggira per l’Urbe: lo spettro del comunismo (oddio ho detto una brutta parola non littoria!!)
Caro sindaco dell’Urbe, io Le scrivo questa rispettosa lettera aperta per dirle che qua sta andando tutto a puttane.
E non intendo quelle che se ne fottono delle moralissime leggi littorie e della chiesa e della morale comune e che se stanno a soddisfare sani maschi littori nelle loro esigenze in mezzo alle strade pure alle due del pomeriggio, no signor sindaco, io intendo puttane metaforiche; no lo preciso perche’ a volte il maschio sente la parola puttana e non capisce piu’ niente, il sangue defluisce dal cervello e il senso del resto di questa lettera poi si perde e invece e’ importante, signor sindaco, che Lei capisca.
Qua pullula di comunisti.
Ieri sera la citta’ era piena di gente che usciva con la fiaccola in mano e una striscia a lutto sul braccio; io mi sono messa paura in primis per la salute Sua e di tutta la littoria giunta comunale e provinciale, ho detto mamma mia, vuoi vedere che e’ mancato qualche littorio esponenente istituzionale? E invece no, signor sindaco, quegli eversivi andavano i n piazza a protestare per il DDl intercettazioni; per carita’, perditempo puzzafame senz’altro, ma erano tanti, signor sindaco, io glielo dico.
Sempre una povera femmina indifesa sono, per cui mi sono nascosta sotto al letto con una bottiglia d’acqua e un panino ma quando ne sono uscita questa mattina per fare il mio dovere di formichina producente ho trovato gli autobus fermi e quegli eversivi degli autisti che si rifiutavano di guidare millantando tagli e condizioni di lavoro schifose..e la gente gli dava ragione signor sindaco!! Diceva, eh se sa, stamo tutti a mori’ de fame, dovemo fa’ qualcosa..qualcosa!!! signor sindaco, vogliono fare qualcosa e sono certa che sara’ qualcosa che non mi piacera’!!
Poi leggo notizie come queste
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/06/10/news/grattacieli_a_roma_polemica_buona_idea_va_contro_la_storia-4712066/
e m’indigno; signor sindaco ma lei perde tempo a leziosare su come dobbiamo fare i grattacieli se piu’ alti o no del cupolone? Innanzitutto e’ una falsa questione, perche’ e’ ovvio che Gesu’ bambino piangerebbe tantissimo se facessimo un grattacielo alto alto alto , piu’ alto di casa sua ma poi a noi cittadini che ce ne fotte?? Dobbiamo costruire case nuove? Tanto si sa, facciamo poi la bella colata di cemento, casermoni enormi senza balconi con le finestre per far respirare i puzzafame che ci andranno ad abitare, cosa discutiamo a fare? Signor sindaco, la citta’ sta sprofondando nelle buche, nei cantieri della metropolitana che tutti noi cittadini, littori e non littori abbiamo capito che non vedremo mai, il traffico ci sommerge, l’aria e’ sempre piu’ inquinata ma vogliamo dare ragione ai comunisti che dicono che Lei non e’ un bravo amministratore??
Vi mettete la’ in campidoglio a disquisire su come vogliamo il grattacielo, se coi vetri a specchio oppure no e qua gli eversivi prendono il sopravvento?? Signor sindaco, Dio mi perdonera’ per quello che sto per dire ma a me questo atteggiamento di perdere tempo in discussioni inutili mi sembra molto, molto di sinistra.
Qua oggi tira vento, signor Sindaco, vento di rivoluzione. Soffia, soffia forte e dappertutto, nelle periferie degradate, nei quartieri dormitorio, per i vicoli di trastevere e di piazza Navona.
Lei non puo’ ignorarlo
Faccia qualcosa, la prego
Qualcosa di littorio.
E se proprio non le viene nulla di littorio, a questo punto, faccia almeno qualcosa di sinistra
Perda le prossime elezioni
Sempre sentitamente sua,
Punzy
E non intendo quelle che se ne fottono delle moralissime leggi littorie e della chiesa e della morale comune e che se stanno a soddisfare sani maschi littori nelle loro esigenze in mezzo alle strade pure alle due del pomeriggio, no signor sindaco, io intendo puttane metaforiche; no lo preciso perche’ a volte il maschio sente la parola puttana e non capisce piu’ niente, il sangue defluisce dal cervello e il senso del resto di questa lettera poi si perde e invece e’ importante, signor sindaco, che Lei capisca.
Qua pullula di comunisti.
Ieri sera la citta’ era piena di gente che usciva con la fiaccola in mano e una striscia a lutto sul braccio; io mi sono messa paura in primis per la salute Sua e di tutta la littoria giunta comunale e provinciale, ho detto mamma mia, vuoi vedere che e’ mancato qualche littorio esponenente istituzionale? E invece no, signor sindaco, quegli eversivi andavano i n piazza a protestare per il DDl intercettazioni; per carita’, perditempo puzzafame senz’altro, ma erano tanti, signor sindaco, io glielo dico.
Sempre una povera femmina indifesa sono, per cui mi sono nascosta sotto al letto con una bottiglia d’acqua e un panino ma quando ne sono uscita questa mattina per fare il mio dovere di formichina producente ho trovato gli autobus fermi e quegli eversivi degli autisti che si rifiutavano di guidare millantando tagli e condizioni di lavoro schifose..e la gente gli dava ragione signor sindaco!! Diceva, eh se sa, stamo tutti a mori’ de fame, dovemo fa’ qualcosa..qualcosa!!! signor sindaco, vogliono fare qualcosa e sono certa che sara’ qualcosa che non mi piacera’!!
Poi leggo notizie come queste
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/06/10/news/grattacieli_a_roma_polemica_buona_idea_va_contro_la_storia-4712066/
e m’indigno; signor sindaco ma lei perde tempo a leziosare su come dobbiamo fare i grattacieli se piu’ alti o no del cupolone? Innanzitutto e’ una falsa questione, perche’ e’ ovvio che Gesu’ bambino piangerebbe tantissimo se facessimo un grattacielo alto alto alto , piu’ alto di casa sua ma poi a noi cittadini che ce ne fotte?? Dobbiamo costruire case nuove? Tanto si sa, facciamo poi la bella colata di cemento, casermoni enormi senza balconi con le finestre per far respirare i puzzafame che ci andranno ad abitare, cosa discutiamo a fare? Signor sindaco, la citta’ sta sprofondando nelle buche, nei cantieri della metropolitana che tutti noi cittadini, littori e non littori abbiamo capito che non vedremo mai, il traffico ci sommerge, l’aria e’ sempre piu’ inquinata ma vogliamo dare ragione ai comunisti che dicono che Lei non e’ un bravo amministratore??
Vi mettete la’ in campidoglio a disquisire su come vogliamo il grattacielo, se coi vetri a specchio oppure no e qua gli eversivi prendono il sopravvento?? Signor sindaco, Dio mi perdonera’ per quello che sto per dire ma a me questo atteggiamento di perdere tempo in discussioni inutili mi sembra molto, molto di sinistra.
Qua oggi tira vento, signor Sindaco, vento di rivoluzione. Soffia, soffia forte e dappertutto, nelle periferie degradate, nei quartieri dormitorio, per i vicoli di trastevere e di piazza Navona.
Lei non puo’ ignorarlo
Faccia qualcosa, la prego
Qualcosa di littorio.
E se proprio non le viene nulla di littorio, a questo punto, faccia almeno qualcosa di sinistra
Perda le prossime elezioni
Sempre sentitamente sua,
Punzy
martedì 8 giugno 2010
Non e’ un’Urbe per vecchi
Dunque; a quanto pare, qui nell’Urbe scamazziamo un sacco di pedoni, in particolare anziani; stando al’articolo ogni centomila pedoni ne schiacciamo 35 e sono quasi tutti vecchi:
Ovviamente, eversive associazioni di pensionati vogliono subito fare manifestazioni e scioperi per protestare contro questi scamazzamenti, che poi voglio dire: pensionato non producente, cosa scioperi?? Che fai, non ritiri la pensione alla posta per protesta??
Ovviamente si vede che non tengono niente da fare, questi improducenti vecchiacci; la loro nullafacenza si estrinseca proprio dal fatto che sono i piu’ scamazzati ma per forza: si mettono tutto il giorno in mezzo alla strada si sa che prima o poi qualcuno che va di fretta non si ferma davanti alle strisce pedonali!! poi diciamocelo: ma voi vecchi pedoni perche'quando vedete uno che corre non fate un bel salto all’indietro per togliervi dalla strada?
Ma la verita' e’ che questi, avendo rinunciato alla vita produttiva invece di rimanere al lavoro fino al’ultimo respiro possibile, parassiti che non sono altro, non hanno niente da fare tutto il giorno a parte aspettare che i nipotini escono da scuola e magari si mettono dalle dieci del mattino fuori alla scuola e attaccano pipponi ai bidelli su quant’e’ bello il loro pupo, oppure fermano la gente per strada e gli raccontano i fatti della guerra, ma per piacere, basta co’ sta’ guerra, sta resistenza, sti’ partigiani e i tedeschi cattivi; vi siete fatti antichi, vecchi urbani! Ma poi ci pensate, brutti incoscienti, che facendovi investire sulle strisce pedonali magari fate pure arrestare un giovane padre di famiglia, membro produttivo della societa’? stavene a casa, per favore, che date fastidio. Potete morire anche li’, attaccandovi al tubo del gas o altro
Ovviamente si vede che non tengono niente da fare, questi improducenti vecchiacci; la loro nullafacenza si estrinseca proprio dal fatto che sono i piu’ scamazzati ma per forza: si mettono tutto il giorno in mezzo alla strada si sa che prima o poi qualcuno che va di fretta non si ferma davanti alle strisce pedonali!! poi diciamocelo: ma voi vecchi pedoni perche'quando vedete uno che corre non fate un bel salto all’indietro per togliervi dalla strada?
Ma la verita' e’ che questi, avendo rinunciato alla vita produttiva invece di rimanere al lavoro fino al’ultimo respiro possibile, parassiti che non sono altro, non hanno niente da fare tutto il giorno a parte aspettare che i nipotini escono da scuola e magari si mettono dalle dieci del mattino fuori alla scuola e attaccano pipponi ai bidelli su quant’e’ bello il loro pupo, oppure fermano la gente per strada e gli raccontano i fatti della guerra, ma per piacere, basta co’ sta’ guerra, sta resistenza, sti’ partigiani e i tedeschi cattivi; vi siete fatti antichi, vecchi urbani! Ma poi ci pensate, brutti incoscienti, che facendovi investire sulle strisce pedonali magari fate pure arrestare un giovane padre di famiglia, membro produttivo della societa’? stavene a casa, per favore, che date fastidio. Potete morire anche li’, attaccandovi al tubo del gas o altro
Senza dare fastidio all’Urbe che produce
venerdì 4 giugno 2010
Brutti, sporchi e cattivi
Dunque, essendo donna littoria tutta Dio, patria e famiglia, io spesso torno nella mia citta’ natale napoletana ad omaggiare il padre e madre, i quali a loro volta omaggiano me uccidendo stuoli di vitelli grassi e friggendoli in mio onore.
Dunque torno a casa, approffitando del festivo 2 giugno, dopo il solito passaggio obbligatorio fornitomi a caro prezzo dalla nostra gloriosa ferrovia italiana che tutto il mondo ci chiede come facciamo noi ad avere ancora questi mezzi di trasporto di ante guerra
Giungo sul suolo natio, passeggio per questa piccola urbe marina, in mezzo agli eterni cantieri della metropolitana, crateri e sventramenti da tutte le parti, munnezza e negozi aperti; della festa della repubblica, a quanto pare, qui non frega niente a nessuno. Nel porto ormeggiano enormi navi da crociera alte come palazzi di otto piani, fanno ombra agli scugnizzi che giocano a pallone in mezzo alle banchine; il santo dell’anno si chiama Quagliarella
Arrivo all’edicola del Fratello Minore, che vedo subito sta preparando il fucile a pallini, che e’ il modo cordiale con cui forse saluta i parenti.
Ave, Fratello Minore, carichi a salve per me? No dice, stanno arrivando gli zingari
Aaaaaahh sempre cordiale tu con gli extracomunitari
Del resto noi littori approviamo di bruciare gli zingari, si sa, e’ passatempo maschio ed italico
Questi non sono extracomunitari, spiega pero’ mio fratello, sono zingari sporchi e pidocchiosi nati a Napoli, cresciuti nel rione sanita’ e che si sono imparati camorristi,
Mentre tiro la filippica sulla solidarieta’ sociale che adesso noi littori dobbiamo fingere di avere e che comporta che noi gli zingari non li spariamo, magari li cacciamo solo con la scopa, sento una musichetta accattivante, ritmo latino americano mischiato alla rumba degli scugnizzi credo, ed eccoli la’ svoltare l’angolo: i brutti sporchi e cattivi
Trattasi di famigliola similtzigana che gira con un carrettino dal quale proviene la musica su dischi di Vinile; essa e’ composta da padre, madre, figlia ed essere imprecisato che cambia i dischi sul carrettino musicale
Sono tutti sporchissimi, i loro corpi raccontano storie prive di sapone ed igiene
Puzzano di pipi’ rancida
Il padre balla, la madre fornisce i numeri al lotto vincenti, la figlia legge la mano, l’essere imprecisato cambia i dischi; e’ alto, biondo e mugugna parole tronche..sembra Lerch della famiglia addam’s
Si fermano nella piazzetta ed iniziano lo show che consiste in questo: il padre, enorme e grasissimo tipo lottatore di sumo, inizia a ballare credo la samba facendo quelli che nelle sue intenzioni dovrebbero essere accattivanti movimenti pelvici ma che nella pratica sono degli spostamenti di lardo da una parte all’altra del corpo, la panciona enorme e tremolante che si sposta da destra a sinistra e viceversa
ho letto libri di Stephen King che mi hanno fatto meno impressione.
La madre (si capisce che e’ femmina dalle gonne multistrato, altrimenti i baffi potrebbero trarre in inganno) asserisce che la sua veggenza le fa vedere i numeri che usciranno alla prossima estrazione del lotto (perche’ non se li gioca lei e li usa per comprarsi una doccia?) e la figlia, veggente come la madre, chiede di leggere la mano
Mio fratello dice che lei nella mano legge solo le disgrazie, a memoria d’uomo nessuno che si sia fatto leggere la mano da lei ha ricevuto una buona notizia mai, nemmeno per sbaglio..e se ti rifiuti di darle dei soldi lei ti insegue e le disgrazie te le augura.
Il problema e’ che loro girano da anni nel quartiere e tutti li chiamano imbroglioni perche’ i numeri non escono mai e tengono i pidocchi
Il fatto dei pidocchi e’ vero, lo constato di persona e in diretta e urlo ma che schifo, mio fratello dice li posso cacciare adesso, eh no ma non stanno facendo niente di male, la nuova ipocrita politica littoria e’ quella di ma nel frattempo la gente si e’ affacciata e gli getta addosso oggetti contundenti e dice andatevene che fate schifo
Lerch si gratta furiosamente dappertutto e in silenzio
La figlia getta un anatema che uccide su tutto il quartiere; il padre, incurante, danza il ballo dell’adipe indefessamente; la cosa curiosa di questi zingari e ‘ che parlano napoletano assai bene, non hanno per nulla l’accento slavo..inoltre, sono ignorantissimi, non sanno ne’ leggere ne’ scrivere, pero’ i soldi li capiscono, urlano dalle finestre; mio fratello dice se non li cacciamo non se ne vanno piu’ e infatti un tizio dalla finestra urla a mio fratello: edicola’ ma nun e’ cacc? (signor giornalaio, come mai non procede alla solita cacciata dei pidocchiosi?)
Si rivolgono a mio fratello perche’ la famiglia dei pidocchiosi di lui ha paura, in quanto una volta, dopo avergli chiesto gentilmente di non spidocchiare vicino all’edicola, senza litigare ma cortesemente al loro rifiuto gli ha sparato i pallini di sale
Mio fratello dice che non li puo’ cacciare perche’ purtroppo io tengo la fissazione del politicamente corretto, allora il pescivendolo ci prova lui e li insulta anche dicendo che il pesce marcio puzzava meno di loro; ormai tutti protestano, questi oggi soldi non ne fanno
Il padre dice: almeno fatem firni’ e’ balla’
O’ ball e n’arte, io so’ n’artista
Dunque torno a casa, approffitando del festivo 2 giugno, dopo il solito passaggio obbligatorio fornitomi a caro prezzo dalla nostra gloriosa ferrovia italiana che tutto il mondo ci chiede come facciamo noi ad avere ancora questi mezzi di trasporto di ante guerra
Giungo sul suolo natio, passeggio per questa piccola urbe marina, in mezzo agli eterni cantieri della metropolitana, crateri e sventramenti da tutte le parti, munnezza e negozi aperti; della festa della repubblica, a quanto pare, qui non frega niente a nessuno. Nel porto ormeggiano enormi navi da crociera alte come palazzi di otto piani, fanno ombra agli scugnizzi che giocano a pallone in mezzo alle banchine; il santo dell’anno si chiama Quagliarella
Arrivo all’edicola del Fratello Minore, che vedo subito sta preparando il fucile a pallini, che e’ il modo cordiale con cui forse saluta i parenti.
Ave, Fratello Minore, carichi a salve per me? No dice, stanno arrivando gli zingari
Aaaaaahh sempre cordiale tu con gli extracomunitari
Del resto noi littori approviamo di bruciare gli zingari, si sa, e’ passatempo maschio ed italico
Questi non sono extracomunitari, spiega pero’ mio fratello, sono zingari sporchi e pidocchiosi nati a Napoli, cresciuti nel rione sanita’ e che si sono imparati camorristi,
Mentre tiro la filippica sulla solidarieta’ sociale che adesso noi littori dobbiamo fingere di avere e che comporta che noi gli zingari non li spariamo, magari li cacciamo solo con la scopa, sento una musichetta accattivante, ritmo latino americano mischiato alla rumba degli scugnizzi credo, ed eccoli la’ svoltare l’angolo: i brutti sporchi e cattivi
Trattasi di famigliola similtzigana che gira con un carrettino dal quale proviene la musica su dischi di Vinile; essa e’ composta da padre, madre, figlia ed essere imprecisato che cambia i dischi sul carrettino musicale
Sono tutti sporchissimi, i loro corpi raccontano storie prive di sapone ed igiene
Puzzano di pipi’ rancida
Il padre balla, la madre fornisce i numeri al lotto vincenti, la figlia legge la mano, l’essere imprecisato cambia i dischi; e’ alto, biondo e mugugna parole tronche..sembra Lerch della famiglia addam’s
Si fermano nella piazzetta ed iniziano lo show che consiste in questo: il padre, enorme e grasissimo tipo lottatore di sumo, inizia a ballare credo la samba facendo quelli che nelle sue intenzioni dovrebbero essere accattivanti movimenti pelvici ma che nella pratica sono degli spostamenti di lardo da una parte all’altra del corpo, la panciona enorme e tremolante che si sposta da destra a sinistra e viceversa
ho letto libri di Stephen King che mi hanno fatto meno impressione.
La madre (si capisce che e’ femmina dalle gonne multistrato, altrimenti i baffi potrebbero trarre in inganno) asserisce che la sua veggenza le fa vedere i numeri che usciranno alla prossima estrazione del lotto (perche’ non se li gioca lei e li usa per comprarsi una doccia?) e la figlia, veggente come la madre, chiede di leggere la mano
Mio fratello dice che lei nella mano legge solo le disgrazie, a memoria d’uomo nessuno che si sia fatto leggere la mano da lei ha ricevuto una buona notizia mai, nemmeno per sbaglio..e se ti rifiuti di darle dei soldi lei ti insegue e le disgrazie te le augura.
Il problema e’ che loro girano da anni nel quartiere e tutti li chiamano imbroglioni perche’ i numeri non escono mai e tengono i pidocchi
Il fatto dei pidocchi e’ vero, lo constato di persona e in diretta e urlo ma che schifo, mio fratello dice li posso cacciare adesso, eh no ma non stanno facendo niente di male, la nuova ipocrita politica littoria e’ quella di ma nel frattempo la gente si e’ affacciata e gli getta addosso oggetti contundenti e dice andatevene che fate schifo
Lerch si gratta furiosamente dappertutto e in silenzio
La figlia getta un anatema che uccide su tutto il quartiere; il padre, incurante, danza il ballo dell’adipe indefessamente; la cosa curiosa di questi zingari e ‘ che parlano napoletano assai bene, non hanno per nulla l’accento slavo..inoltre, sono ignorantissimi, non sanno ne’ leggere ne’ scrivere, pero’ i soldi li capiscono, urlano dalle finestre; mio fratello dice se non li cacciamo non se ne vanno piu’ e infatti un tizio dalla finestra urla a mio fratello: edicola’ ma nun e’ cacc? (signor giornalaio, come mai non procede alla solita cacciata dei pidocchiosi?)
Si rivolgono a mio fratello perche’ la famiglia dei pidocchiosi di lui ha paura, in quanto una volta, dopo avergli chiesto gentilmente di non spidocchiare vicino all’edicola, senza litigare ma cortesemente al loro rifiuto gli ha sparato i pallini di sale
Mio fratello dice che non li puo’ cacciare perche’ purtroppo io tengo la fissazione del politicamente corretto, allora il pescivendolo ci prova lui e li insulta anche dicendo che il pesce marcio puzzava meno di loro; ormai tutti protestano, questi oggi soldi non ne fanno
Il padre dice: almeno fatem firni’ e’ balla’
O’ ball e n’arte, io so’ n’artista
martedì 1 giugno 2010
Serenata jazz, serenata metropolitana
Le due del pomeriggio sono un orario un po’ strano per fare la serenata alla tua bella ma qua nell’Urbe littoria siamo fuori dal tempo, noi teniamo un nostro orologio e si adeguassero gli altri
Il fatto e’ che, al ritorno della pausa pranzo, dolce noti di Miles Davis invadono l’open space dove lavoro (questa mania di inglesizzare tutto, open space fa fico ma stanzone senza pareti rende piu’ l’idea)
Ci affacciamo; un ragazzo suona triste triste la tromba dentro la sua auto scassata; la suona con amore e disperazione, e’ secco secco, da’ proprio l’impressione di uno che soffre tanto per amore e tiene anche i capelli un poco lunghi e l’abbigliamento trascurato..
Poi e’ musicista
Ovviamente tutte le sinistrorse che tengo nell’ufficio giu a sospirare, quant’e’ bello, com’e’ affascinante ma io dico, uno che suona in macchina alle due del pomeriggio vuol dire che non ha nemmeno un lavoro, che e’ uno spiantato eversivo che trova un’ottima idea suonare la tromba dentro una macchina scassata; non e’ affidabile, non e’ un buon padre di famiglia, che sicurezza puo’ dare ad una donna uno cosi’?
Sicuramente, poi, non vota per il nostro amato sindaco
Ma le donne di sinistra sono sentimentali
Dopo mezz’ora di quella lagna, si affaccia la sua bella (per modo di dire) e scende finalmente a salutarlo
La tipa e’ una razza di punkabestia molto comune nell’Urbe; ha i capelli color fiamma viva e una serie di gonne a strati, pure lei non fatica e non produce, sti’ due parassiti
Appena si fa viva si sente un coro femminile di: “sposalo”!! seguito a ruota da un coro maschile di ”dagliela”
La punkabestia ci guarda infastidita, ovviamente, noi gente che lavora e produce allo scopo di farsi succhiare il sangue dalle tasse per non ricevere in cambio manco uno straccio di servizio dobbiamo pure essere guardati dall’alto in basso da una coppia sinistrorsa ed eversiva che parassita sulla societa’ per bene, sul popolo littorio che ama e non invidia
La tromba suona la sua ultima nota, la punkabestia sale in macchina, scambia qualche parola con il trombettiere scarno e poi lo ammolla li
Il fatto e’ che, al ritorno della pausa pranzo, dolce noti di Miles Davis invadono l’open space dove lavoro (questa mania di inglesizzare tutto, open space fa fico ma stanzone senza pareti rende piu’ l’idea)
Ci affacciamo; un ragazzo suona triste triste la tromba dentro la sua auto scassata; la suona con amore e disperazione, e’ secco secco, da’ proprio l’impressione di uno che soffre tanto per amore e tiene anche i capelli un poco lunghi e l’abbigliamento trascurato..
Poi e’ musicista
Ovviamente tutte le sinistrorse che tengo nell’ufficio giu a sospirare, quant’e’ bello, com’e’ affascinante ma io dico, uno che suona in macchina alle due del pomeriggio vuol dire che non ha nemmeno un lavoro, che e’ uno spiantato eversivo che trova un’ottima idea suonare la tromba dentro una macchina scassata; non e’ affidabile, non e’ un buon padre di famiglia, che sicurezza puo’ dare ad una donna uno cosi’?
Sicuramente, poi, non vota per il nostro amato sindaco
Ma le donne di sinistra sono sentimentali
Dopo mezz’ora di quella lagna, si affaccia la sua bella (per modo di dire) e scende finalmente a salutarlo
La tipa e’ una razza di punkabestia molto comune nell’Urbe; ha i capelli color fiamma viva e una serie di gonne a strati, pure lei non fatica e non produce, sti’ due parassiti
Appena si fa viva si sente un coro femminile di: “sposalo”!! seguito a ruota da un coro maschile di ”dagliela”
La punkabestia ci guarda infastidita, ovviamente, noi gente che lavora e produce allo scopo di farsi succhiare il sangue dalle tasse per non ricevere in cambio manco uno straccio di servizio dobbiamo pure essere guardati dall’alto in basso da una coppia sinistrorsa ed eversiva che parassita sulla societa’ per bene, sul popolo littorio che ama e non invidia
La tromba suona la sua ultima nota, la punkabestia sale in macchina, scambia qualche parola con il trombettiere scarno e poi lo ammolla li
Ho visto il momento esatto in cui gli si e’ spezzato il cuore
Lui si vede che non tiene manco piu’ la forza di suonare
Mette in moto piano piano la macchina e se ne va
Trombettiere misterioso, non te la prendere.
Ne troverai un’altra a cui magari piace di piu’ farsi lo shampoo
Anzi, forse tornato a casa te lo farai tu, lo shampoo, butterai la tromba, ti cercherai un lavoro, ti metterai a calpestare cadaveri per fare carriera e la musica non la sentirai piu’ nemmeno per radio
E poi un giorno tuo figlio di cui a stento ricordi il nome trovera’ la tromba in qualche baule in soffitta e magari iniziera’ a soffiarci dentro e tu, guardando quel vecchio rottame musicale gli dirai: buttala via, giancosocometichiami
papa’ te ne compra una nuova
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