giovedì 29 ottobre 2009

Metodi e tecniche di sopravvivenza urbana: la metro B






Io scrivo questa cosa perche’ se venite nell’urbe puo’ essere che prendete la metro e allora lo dovete sapere come funziona, perche’ altrimenti entrate in una stazione della metropolitana e pensate di aver sbagliato porta e di essere entrati in una fogna ove verrete divorati da topi enormi e invece no, non avete sbagliato, siete nel posto giusto: se vi trovate in un luogo sporco, puzzolente, dove fa un caldo soffocante e vicino a voi un barbone sta vomitando, benvenuti, siete ad una qualsiasi fermata della metro B dell’Urbe
Come forse sapete, nell’urbe ci sono due linee della metro: la linea A e la linea B che non coprono capillarmente tutta la capitale ma solo una parte, i rimanenti quartieri se la fanno a piedi.
Da alcuni anni (forse 30) sono in corso lavori per la terza linea della metropolitana, che sara’ pronta non appena gli asini inizieranno a volare e gli autobus a passare in orario.
Quindi al momento sono due.
Questo post descrive la linea della metro B, che e’ quella che prendo piu’spesso, visto che la uso per andare in ufficio quando il motorello e’ in sciopero.
La metro B ha le insegne di colore blu e unisce due periferie degradate che si trovano ai punti opposti della citta’: Rebibbia (si, bravi, dove c’e’ il carcere) e Laurentina e in mezzo a questi due estremi tocca periferie residenziali e borgate pestilenziali; se tu la prendi da un capolinea all’altro puoi notare che ad un certo punto tutta la gente normale scende e salgono persone sempre piu’ brutte e strane ma strane proprio che sembrano strane perfino a me, che pare parlino un’altra lingua e che vengano da un altro pianeta ( ah, Signore, magari fosse cosi’) e invece no, sono esseri umani come voi e me solo che non sanno di esserlo e si comportano come scimmie antropomorfe. Ma non voglio entrare in dettaglio sul comportamento degli abitanti delle borgate di Tiburtino terzo(*) per due motivi: sono vendicativi e cattivi.
Quindi faro’ un esempio standard di fermata della metro B in una periferia medioresidenziale. La metro B, a parte gli orari di punta, passa ogni sei/otto minuti. Avete tutto il tempo di guardarvi intorno, di annusare la puzza di vomito rancido e contare le cartacce schifose dappertutto, divertendovi a datarle (uh guarda, una carta di girella, direi 1984 o giu di li).
Poi la metro arriva e voi ci salite; potrete notare

  • Almeno un barbone che dorme sui sedili il fondo al vagone
  • Un paio di tossici che svalvolano
  • Una zingara che chiede l’elemosina
  • Un gruppo musicale di origine sud amercana che suona la bamba a scopo di lucro
  • Un numero variabile di punkabestia
  • Macchie strane sul pavimento
  • Sedili unti
  • Corrimani scivolosi e vischiosi

Noi cittadini teniamo l’immunita’ ma io vi consiglio di dare un’occhiata al vostro libretto di vaccinazioni ed eventualmente rinfrescare l’antitetanica.
Si salvano, per ovvi motivi di immagine, le stazione di Colosseo e Fori imperiali, i turisti che girano per il centro non conosceranno mai le reali condizioni di quella fogna chiamata metro B.



E forse e’ meglio cosi’

*Ringrazio gli amici di Tibutino Terzo per avermi fatto notare la fauna locale e ok, lo ammetto.. avete pieno diritto di lamento!

lunedì 26 ottobre 2009

Lista dell'odio num 29


Volendo, sarebbe più lunga.

Ma l'esercizio consite nel creare delle priorità e mentre perdo tempo a riflettere e scrivere magari mi passa la voglia di fare una strage gettando un calzino puzzolente nel condotto di areazione delle metro e amen

E dunque, ecco la top five:



Trenitalia. Perchè è dovere di ogni cittadino odiare una compagnia di servizi che opera in regime di monopolio e riesce comunque ad avere i bilanci disastrati,
servizi scadenti e prezzi elevatissimi. Vi detesto cordialmente, anzi no, vi detesto e basta

L'autunno, in quanto inutile: una stagione in cui piove e fa freddo ce l'abbiamo gia, grazie, si chiama inverno. Si, lo so, non esistono più le mezze stagioni; peccato, io ne ho un disperato bisogno.

I calzini spaiati che ho appena trovato nel bucato. Per caso qualcuno di voi ha i fratelli dispersi ? uno è rosa a fiorellini e l'altro celeste con i mici. Grazie

Il portiere del mio palazzo che, dato che ottobre è parente a Natale, inizia ad aiutarmi le borse della spesa, mi chiama l'ascesore, mi saluta cordialmente..ecc

La supplente del corso di yoga, che dopo essere stata 10 minuti a tentare di insegnarmi un esercizio ha detto ad alta voce: bene, adesso che quasi tutti abbiamo imparato come si fa la presa dell'orso possiamo passare al altro...ma brutta strooooommmmm ooooooommmmm ooooooommmmm


sabato 24 ottobre 2009

Medio Evo urbano


Ho deciso di dare un nome al periodo storico che stiamo vivendo, anzi meglio, che sta vivendo l'Urbe; cioè ma vi pare possibile che nel 21o secolo nella Caput mundi si viva come nel 1200? preda degli lelementi naturali, che se piove e casca giu il cielo il giorno dopo ti aggiri per la città con uno scenario da The Day After che sembra che sia passato un cavaliere dell'Apocalisse a caso, fate voi: alberi caduti, lampioni piegati, cocci di vetro dappertutto, copertoni isolati, voragini nell'asfalto, foglie che hanno otturato i tombini e laghi artificiali nel mezzo della città, ci mancano solo le paparelle che ci sguazzano dentro e andiamo; pandemie dietro l'angolo, suina ovina aviaria sars e raffreddore cronico che appena un collega starnutisce il giorno dopo mezzo reparto è a casa a letto; ignoranza sociale e culturale, gente che che gioca al lotto per cambiarsi la vita, che cambia strada quando vede un gatto nero, ci manca solo che si mettano a gridare: "stregoneria" se vedono accendersi la luce elettrica con l'interruttore; popolazione analfabeta o quasi ma come ne sono usciti nel medioevo da stà situazione?
ah gia, con il rinascimento.
Questo però è un problema, bisogna organizzare un rifiorire delle arti ad hoc ma noi i pittori rinascimentali non li teniamo, giusto qualche graffitario metropolitano o qualche sporadico disegnatore di cazzi sulle saracinesche dei negozi chiusi per crisi
Potremmo provare a far rifiorire la musica ma come lo convinciamo Gigi D'alessio a ritirarsi dal mercato?
Sennò la scultura, ma trovatemi uno scultore o un architetto normale perchè qui nell'Urbe teniamo solo progettisti di centri commerciali, tu gli dici fammi una bella statua per questa piazza e quelli balbettano e iniziano a costruire una stele con dentro almeno tre negozi, la statua da sola non la sanno fare, capito?
Ma poi voglio dire il rinascimento non è programmabile così, a cazzo, è la gente che dovrebbe rifiorire ma diciamolo, i cittadini sembrano piante grasse che manco hanno bisogno di acqua, crescono da soli

No così non se ne esce, lo volevo solo dire

lunedì 19 ottobre 2009

Metodi e tecniche di sopravvivenza Urbana: I flussi di traffico nei giorni infrasettimanali

Dunque, il traffico nell’urbe funziona cosi’: non si capisce.
Sono anni che studio il microcosmo urbano compreso tra casa mia e l’ufficio e ne ho dedotto alcune costanti sui flussi di traffico la cui origine e’ sconosciuta, forse e’ un grande problema metafisico su cui si devono interrogare scienziati e filosofi di tutto il mondo o se non altro parlarne in qualche interessantissima trasmissione televisiva di approfondimento culturale come mattino 5, per esempio.
Ora descivero’ l’articolarsi dei flussi di traffico casa/lavoro, precisando che le informazioni sono state reperite in una condizione di ricerca empirica protetta, tipo, per esempio, che nessun incidente abbia bloccato il mondo urbano conosciuto e che non ci siano ZTL attive o targhe alterne del cazzo
Dunque, i flussi di traffico che incontra Punzy nella sua vita quotidiana sono questi:

Lunedì ore 09.00/09.30 A.M.

Per strada non c’e’ nessuno. Il lunedì ti aspetti l’inferno, il delirio, il caos, l’ingarbuglio, il nodo scorsoio e invece no, circoli libera come l’aria, nemmeno un crocicchio piccolo piccolo, un micro assembramento meccanico, niente; puoi scendere all’ora che ti pare, dieci minuti dopo arrivi in ufficio.
Lunedì ore 18.30/19.00P.M

l’inferno. Macchine da tutte le parti, motorini, SUV,apecar,camion di traslochi , pullman turistici, sembra che l’asfalto produca macchine, che qualcuno prema un pulsante e dal nulla si secerna un’auto pronta ad imbutarsi nel traffico, ovviamente prevista di clacson gia suonante. Ora io mi chiedo se nessuno e’ uscito la mattina, come fanno tutti quanti a tornare la sera? E’ un mistero misteriosissimo, forse e’ gente che dorme al lavoro la domenica sera per evitare il traffico del lunedì mattina; in questo caso e’ un gesto generoso nei confronti di tutta la cittadinanza e andrebbe premiato con un encomio, e comunque la cosa funziona: il lunedì mattina non esiste anima criata per le strade. Grazie, cittadini nobili che la domenica sera ve ne andate a dormire al lavoro, la Punzy vi ringrazia

Martedì 09.00/09.30 A.M

traffico normodotato con rallentamenti intorno al palaEUR, perche’ il martedì non ci fanno niente al palaEUR pero’ ci sta sempre traffico poi lo superi e tutte le macchine prima della tua sembrano essere state inghiottite dallo spazio tempo boh, giri l’angolo e il traffico non c’e’ piu’, dissolto, sparito, volatilizzato..non capisco ma mi adeguo
Martedì 18.30/19.00P.M

traffico assurdo, con ingorghi intorno alle fermate della metro ancora piu’ inspiegabili del traffico al palaEUR alla mattina ma anche qui, superato quelle, le strade si sbutano, con buona pace mia e di chi come me deve tornare a casa

Mercoledì 09.00/09.30 A.M.

nessuno in vista. I fannulloni della pubblica e privata amministrazione evidentemente sono gia in malattia in vista del week end, la parte dell’urbe produttiva e che non ha un medico compiacente riesce a cavarsela abbastanza bene senza rallentamenti particolari
Mercoledì 18.30/19.00P.M

il delirio. E’ palese che i flussi di traffico sono inversamente proporzionali: Il traffico che troverai mentre torni a casa e’ opposto a quello che hai trovato la mattina mentre andavi al lavoro. Tutto cio’ e’ legge urbana non scritta, ricordala

Giovedì mattina 09.00/09.30

Il panico. In giro ci sono tutti i medici fiscali mandati dalla pubbliche e private amministrazioni per cogliere in fallo i dipendenti fannulloni, inoltre girano degli elicotteri (perche’?) i camion delle mozzarelle, pullman turistici e gruppi di giovinastri a piedi che hanno marinato la scuola e fanno lo zig zag in mezzo al traffico; i vigili sono latitanti, totalmente assenti ambulanze e mezzi di soccorso
Giovedì 18.30/19.00P.M

caos indescrivibile, la regola dei flussi di traffico inversamente proporzionali non funziona il giovedì (perche’? per quale motivo? Non lo so, non lo sa nessuno) ambulanze e pompieri a tutto spiano,sempre i camion di mozzarelle della mattina e i soliti elicotteri, poi arrivi a casa, accendi la tivvu’ e non e’ successo niente, nessuna esplosione o morte massiva ma intanto continui a sentire le sirene che ululano a pazzi fino a verso le dieci di sera.

Venerdi mattina il traffico non perviene, non esiste, sei sola sulle strade, sola con il silenzio dell’Urbe, in giro non si vede piu’ nessuno e tu pensi allora che le ambulanze la sera prima erano in realta’ rastrellamenti e vai a capire chi hanno rastrellato e chissa’ con quale criterio
Venerdi pomeriggio: e’ indescrivibile, al di la’ di ogni ragionevole pianificazione di flussi, targhe alterne e ZTL, la gente va dappertutto il venerdi pomeriggio: esce dal’urbe per andare nella casa di campagna, entra nell’urbe per passare dalla campagna alla citta’ , le mozzarlle non sono state consegnate tutte e ancora girano camion, pompieri, ambulanze, polizia, carabinieri, elicotteri, protezione civile, gli apecar del lunedì, i SUV, i carretti della frutta, scuolabus (ma come? Perche’? alle sette di sera??) pullman turistici vuoti e pieni,macchine della scuola guida ma proprio il venerdi pomeriggio gli fai fare scuola guida a sti’ poveracci? Camion frigo, biciclette e astronavi forse, non lo so non si capisce niente

Ora avrete tante inquietanti domande da pormi sui flussi di traffico ma io non ho risposte, vi avviso


mercoledì 14 ottobre 2009

Misteri domestici: i mucchi di panni e le equazioni




Una delle cose che mi riesce più difficile nella mia vita di schiava domestica, è mantenere inalterato l'equilibro tra popolazione di panni sporchi e risorse di panni puliti.
E' un'equazione difficilissima, che sanno risolvere solo le mogliettine anni '50 perchè la soluzione è inserita nel loro DNA, tengono il ciclo del bucato scritto nel codice genetico; io evidentemente no: ci sono i panni bianchi, quelli colorati, quelli che non sono nè bianchi nè colorati, le copertine dei gatti, le asciugamani che devono essere deterse con il lavaggio super ammorbidente, i panni da lavare a mano perchè io li compro sulle bancarelle che costano 5 euro e se li metto in lavatrice si disintegrano, calcolare i tempi di asciugatura che se è umido sei fottuto e contemporaneamente, poi, avere sempre robe pulite nei cassetti, mutande, camicie, calzini, sopratutto calzini, perchè io mi metto le scarpe all star che ho da una vita e che sono comode comodissime, te le metti e sembra che ai piedi hai due nuvolette soffici soffici del buon gesù ma poi te le togli ed è l'inferno, una pestilenza senza ritorno e allora calzini, calzini puliti per un cambio continuo ma come si fa? quelli spariscno, tu ne metti in lavatrice dieci e quelli escono in nove, matematico, ma dove vanno? come ci vanno? e sopratutto, quando tornano? e dopo tutta stà fatica il cestone dei panni sporchi è sempre pieno, tu passi il tempo a programmare lavatrici ma è tipo la malaria in africa, il vaccino c'è ma non basta, è insufficiente, devo ricorrere agli aiuti umanitari, cioè devo comprare altri calzini!
Io ho una teoria complottistica che consiste nel fatto che i miei panni si sono organizzati per boicottarmi l'esistenza.
Per forza.
Oppure (e io credo plausibile anche questo) il mucchio di panni è autoreplicantesi.
Si accresce da solo.
Pure se tu non ti cambi le mutande per una settimana poi nel cestone troverai sette mutande sporche. Di chi sono, eh? di nessuno, sono nate da sole mentre non guardavi ma dette mutande sporche non te le ritroverai MAI nella popolazione dei panni puliti, questo è il rebus, sono sempre sporche; tu le metti in lavatrice e poi nel cassetto e non le guardi nemmeno più ma loro si sporcano e si infilano nel cestone, ve lo dico io.
O anche, ma qui andiamo nella metafisca trascendentale, in realtà la popolazione di panni sporchi è sempre stata superiore in numero, sin dall'inizio, alle risorse di panni puliti.
Rifletteteci
Qualcuno di voi ricorda com'è iniziata? Io no, sono andata a vivere da sola e c'erano dei panni sporchi da lavare, in numero superiore a quelli puliti nell'armadio e così via indietro nel tempo e nello spazio, fino al big bang e all'esplosione del cosmo-cestello della lavatrice universale che ha vomitato panni sporchi per tutto l'universo

Oh si
il grande bang

lunedì 12 ottobre 2009

Lunedi di passione

Gentili Signori delle istituzioni urbane: sindaco, giunta, comando vigili urbani e chiunque rientri in questa definizione.
Questa e’ una citta’ che gli abitanti, non so se ve ne siete accorti, sono un poco nervosi, specialmente il lunedì mattina.
Francamente, non riesco a capire come possa esservi sfuggito che noi cittadini ad inizio settimana andiamo per strada cercando qualcuno da impalare; forse, istituzioni care, non siete delle brave osservatrici oppure e io propendo per questa ipotesi (forse saro’ malpensante, diceva pero’ mia nonna a pensare male si fa peccato ma non si sbaglia) non ve ne fotte un emerita ceppa della cittadinanza tutta e dei disagi che provocate quando chiudete un’ importantissima immisione di una strada a scorrimento veloce; una chiusura che, beninteso, sara’ stata certamente motivata, magari la rampa stava crollando oppure si era stranamente allagata dato che come al solito appena piove a secchi l’Urbe diventa sotto il livello del mare ma no come Venezia, come Atlantide;
Dicevo quindi, avrete avuto le vostre buone ragioni ma in tutta sincerita’, istituzioni carissime, proprio non capisco perche’ non avvisate la cittadinanza tutta delle strade che chiudete; non una parola su quelle cazzo di tabelle luminose che avete sparso in tutta la citta’ che ci avvisano che ci sono le ZTL attive al colosseo, tutte la stessa cosa dicono, ZTL al colosseo, grazie, abbiamo capito. Non una riga sui giornali, nemmeno quelli di quartiere, il vostro sito on line ci da’ tante informazioni su delle belle iniziative culturali che non potremo mai andare a vedere perche’ i musei stanno dopo la rampa che avete chiuso, grazie dell’informazione, che fate sfottete?
Ah e grazie anche per non averci messo nemmeno un vigile urbano a regolare il flusso o forse ce l’avete messi ma sappiate che quelli stamattina non sono andati a lavorare perche’ mi sa che non li avete dotati di scudi al titanio per proteggersi dalle criccate in testa che il cittadino che si e’ fatto un’ora di traffico per arrivare alla rampa chiusa che nessuno gli aveva detto che era chiusa gli avrebbe certamente somministrato.
Ci volevate fare la sorpresa? Grazie, che pensiero gentile, vi colga un infarto fulminante.
Cosa vi fate, un vaccino istituzionale per evitare che vi colgano le bestemmie dei cittadini? No perche’, ad occhio e croce, da stamattina dovrebbero avervi colto diversi ictus, sette/ottocento attacchi di cuore e diversi prolassi emorroidali, pero’ ogni tanto apro internet e non vedo che siete morti o sofferenti, state in giro come se niente fosse.
Non mi resta che augurarmi che casa vostra stia dopo la rampa e che non abbiate avvisato nemmeno vostra moglie che non puo’ uscire di casa a fare lo shopping, cosi’ perlomeno stasera rimanete senza cena

Ah, auguri per la vostra prossima vita da scarafaggi stercorari

giovedì 8 ottobre 2009

Punzy, la fame e le truffe alimentari

Dunque, io definisco truffe alimentari quelle inezie gastronomiche che non soddisfano lo scopo primario per il quale sono state acquistate, ovvero saziare la mia fame.
Le principali truffe alimentari che io ho incontrato nella mia vita sono tre:

Lo yogurt
Alzi la mano chi dopo aver mangiato uno yogurt si sente sazio.
Ora alzi la mano chi, dopo aver mangiato uno yogurt, si sente sazio per piu’ di 10 minuti…siamo rimasti in pochi, eh? No dico, una cosa che ti viene venduta come spuntino sano e che non ti fa ingrassare e che tu mangi con la fiducia propria di un consumatore attento che non si vuole strafogare la barretta di Mars perche’ e’ meglio non esagerare con le schifezze deve avere un effetto durevole e invece no; io mangio lo yogurt, per i primi dieci minuti mi sento gonfia e temo possa uscirmi dalle orecchie e poi il mio stomaco lancia i razzi fotonici oppure non lo so qualche altra arma distruttrice e mortale e lo yogurt viene sconfitto, distrutto, polverizzato, come se non fosse mai esistito e conseguentemente io devo mangiare di nuovo. E dato che la soddisfazione psicologica di mangiare uno yogurt e’ pari a zero, non se ne parla di mangiarne un altro, vado sul panino con le melanzane sott’olio. Allora era meglio che mi mangiavo direttamente il panino, senza ingurgitare fermenti lattici che ripristinano la flora batterica del mio stomaco che, a quanto pare, non ha bisogno alcuno di ripristinarsi; oddio, non ho mai mangiato le pietre ma ho come la sensazione che i razzi fotonici funzionino pure con quelle.

Le gallette di riso o di mais
Diciamolo, se Dio avesse voluto che mangiassi grano e mais mi avrebbe fatta con le piume e messa in una stia puzzolente piena di merda a covare uova. Uh, forse in una metaforica stia piena di merda ci sono gia ma lasciamo stare; il fatto e’ questo: tu tieni il languorino allo stomaco e mangi una galletta di riso e poi un’altra e un’altra ancora e la fame non se ne va, semplicemente perche’ non le hai fornito una buona ragione per andarsene; il mio stomaco, per nulla influenzato da anni di pubblicita’ martellante salutista, delle gallette di riso se ne fotte e hai voglia a mangiare e a berci sopra litri di acqua della salute, sperando che facciano mappazza nel tuo stomaco e finalmente l’appetito trovi pace, ha ha ha che pia illusione. Molti dicono: quelle di mais sono piu’ buone.
Vero.
Se preferisci il sapore del cartone a quello del polistirolo, le gallette di mais fanno proprio per te

Il sushi
E adesso non pensate che sono la solita meridionale che vuole mangiare solo carbonara e pastiera; il fatto che io cada in deliquio di fronte alla carbonara e alla pastiera non ha nulla a che fare con questo post. Io non sono la tipica italiana che va all’estero e cerca disperatamente gli spaghetti alla matriciana; io sono curiosa di scoprire gli itinerari gastronomici delle altre culture ma il sushi, ma andiamo e non e’ perche’ e’ pesce crudo, io vengo da Napoli, noi li’ mangiamo le cozze crude al posto del pop corn quando andiamo al cinema, figurarsi; e’ perche’ non sa di niente, cioe’ e’ una cosa molliccia e sciapa ma che pesce e’, pesce nulla? Ma poi no, non e’ nemmeno che non sa di niente e’ che scusa tu vai al ristornate giapponese ed apri un mutuo per pagare il conto e poi una volta uscita da li’ devi infilarti di corsa in un Mac Donald’s perche’ comunque lo stomaco non lo sa che tu hai cenato, almeno il mio, di stomaco, non lo sa che ho cenato quando mangio il sushi,riceve questa inezia alimentare, la disintegra e aspetta che tu mangi per davvero. E adesso si porta pure come aperitivo: andiamo a fare l’aperitivo li’ con il sushi? Secondo me pensano che e’ una cosa chic fare l’aperitivo con il sushi, che la gente che ti vede mangiare pesce crudo alle sette di sera ti invidia, come no, specialmente quando nell’aire iniziano a diffondersi i profumi della cena e il soffritto di cipolla e l’odore della fettina panata ti fanno ricordare che sei vivo e, soprattutto, che hai ancora fame

Va bene, il problema potrebbe essere che io ho troppa fame.
Resta il fatto che si devono inventare degli snack che mi saziano, senno’ io sono una consumatrice scontenta.

lunedì 5 ottobre 2009

Mi ho preso un virus

prendetevelo pure voi;
la nuova rubrica di satira on line dell'Unita': contagiosissima
Che ve ne fate della suina, dell'Aviaria o della SARS; sono pandemie minori di nessuna rilevanza satirica!
Ci collabora il mio grande amico Silvio Di Giorgio (http://silviodigiorgio.blogspot.com/) che quando eravamo piccoli abbiamo giocato al piccolo terremotato campano insieme

Silvio, adesso che diventrerai ricco e famoso, ricordati degli amici!!

E voi, invece, cliccate sul virus!
http://virus.unita.it/

Virus
e sai cosa becchi

domenica 4 ottobre 2009

Una giornata particolare

Dunque, ieri, 3 ottobre 2009, è stata una giornata particolare.
Non faccio politica su questo blog e non intendo fare eccezioni, voglio dire solo che mi sembra che fossimo un pò di più di 60.mila, ma io e la questura abbiamo opinioni diverse da tempi immemori.
Però in realtà voglio scrivere di un'altra cosa, di una cosa diversa che ha reso la giornata di ieri veramente memorabile, di quelle che ti ricordi a vita e la cosa è questa: che sabato 3 ottobre 2009 per me rimarrà sempre la giornata in cui mi sono macchiata di stalking nei confronti di Daniele Luttazzi.
Le cose sono andate così; io e altri blogger ci diamo appuntamento in piazza del popolo; viene pure la Mente Persa da Bologna.
Ci troviamo tutti insieme, saluti e baci e dopo un pò, visto che eravamo un pò più di 60mila persone, la piazza ci espelle, semplicemende esplode e l'esplosione ci scaglia lontano lontano dal palco.
Di rientrare non se ne parla, impossibile l'accesso, ormai quel che è fatto è fatto e noi eravamo fuori.
Masticando amarissimo, ce ne siamo andati mogi mogi a sederci in un caffè, manco siamo riusciti a vedere Saviano, che pizza.
D'improvviso, l'EVENTO.
Passa per i cazzi suoi tranquillo tranquillo Daniele Luttazzi, che io devo dirvi che è il mio idolo e anche quello di Perfido ma in effetti scopriamo che è l'idolo di tutti noi blogger tristi seduti al caffè.
Non pensiate che io sono una che si mette a fermare i VIP per la strada e gli chiede l'autografo.
Non lo faccio mai, mai fatto in vita mia
Quello però era Luttazzi e mentre stiamo decidendo se fermarlo o no lui se ne stava andando lontano lontano..io e la Mente Persa ci guardiamo e decidiamo: corriamorgli dietro. E lo facciamo davvero, corriamo come le pazze in mezzo al traffico impazzito di piazzale Flaminio, attraversiamo due incroci fermando un autobus che a momenti ci mette sotto, montiamo sul cofano di un taxi, quasi lo perdiamo, svolta a destra e noi sempre dietro e poi con lo sprint finale lo raggiungiamo e lo accerchiamo, Mente Persa davanti e io dietro.
Lui fa un salto preoccupato e ci guarda: due pazze rosse, sudate, scarmigliate e ansanti..lo vedo con gli occhi che sta considerando l'idea di spendere due soldi per una scorta. Allora lo rassicuro subito, no guarda non siamo pazze.
Lui è evidente che non mi crede.
Ha la faccia di uno che ha il cellulare in tasca con il 112 gia formato e adesso spinge il tasto CHIAMA, perchè non c'è occasione migliore per chiamare il 112 che il placcaggio stradale di due invasate.
Guardo la Mente Persa, le faccio segno di parlare, di dire qualcosa ma lei sta zitta, lo guarda adorante senza proferire verbo..ehm, no scusa ecco vedi, ti stavamo seguendo..
Mi stavate seguendo?
si, no, cioè si, ma non a scopo intimidatorio, solo perchè ti abbiamo visto passare e insomma sei fortissimo noi ti volevamo dire questa cosa che sei un grande, complimenti, noi veniamo a tutti i tuoi spettacoli, i soldi meglio spesi degli ultimi anni, ecco solo questo
Lui allora si rilassa un attimo, anzi ride e dice ma da quanto tempo mi state seguendo?
beh..un pò...circa tre incroci
ancora ride
Tre incroci? ma davvero? Beh, mi potevate chiamare quando sono passato davanti al bar,così ci sedevamo tutti insieme non era meglio?
Si
Decisamente meglio
Non ci avevo pensato, chissà quale parte del mio cervello ha valutato migliore il piano B: inseguirlo, accerchiarlo e spaventarlo a morte.
La Mente Persa ancora non parla, sta zitta col sorriso ebete.
Beh me lo dite almeno come vi chiamate?
Glielo diciamo, ci stringe la mano.
LA MANO
Ok, adesso vado. Grazie dei complimenti, ragazze, mi ha fatto piacere
E si allontana
Ovviamente a passo svelto e all'indietro, per vedere se lo seguiamo ancora.
Torniamo indietro, rosse per la vergogna
La Mente Persa sempre zitta, si guarda la mano tutta estatica

La mia, di mano, è ora conservata in una teca apposita guardata a vista da guardie Ninja.
Perfido dice che mi posso abituare benissimo a scrivere con una mano sola