lunedì 22 novembre 2010

Questo e' un lavoro per superman






Ho salvato Roma

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=127238&sez=HOME_ROMA



Sono un fottuto super eroe
Ho salvato il bilancio, I conti, la pagnotta, insomma.
Non e’ stato facile, questi romani sono degli ingrati; e’ difficile, molto difficile, salvare chi non vuol essere salvato.
Non mi facevano nemmeno avvicinare: i fasci mi cacciavano con le mazze chiodate chiamandomi traditore amico del nano; i rossi mi spegnevano le canne sui vestiti, i democristiani mi facevano pisciare addosso dai cani: vai vai, fido guarda che bell’albero secco, annaffialo. Ho fatto l’amico de tutti: dei froci, delle rumene violentate, dei rumeni che violentano, delle vacchiette scamazzate dai SUV sulle strisce, dei SUV che ammazzano le vecchiette sulle strisce, delle strisce, so’ diventato n’amicone delle strisce; ho tifato Lazio, ho tifato Roma, ho gufato er Milan, aho’ ma che devo da fa’ pe’ famme vole’ bene???
Ingrati figli de sta’ cazzo de lupa orgogliosa
Mi sono prostrato in ginocchio per avere i soldini, mi e’ toccato abbassarmi davanti a Bossi e al Trota, ho dovuto supplicare, pregare, singhiozzare e voi li’ a chiamarmi venduto della padania. Mi avete lanciato la porchetta addosso durante il pranzo di riconciliazione coi polentoni. Mi avete detto: strozzatece e anche: bravo magnate pure questa
Non insinuiamo eh non insinuiamo manco pe’ gnente che io me so’ magnato i soldi de sta bella capitale, non ci torniamo piu’ su sti’ argomenti che vi ho gia detto che coi mondiali di nuoto io non c’entro niente: manco so’ nuota’, er cloro me fa schifo a me
E basta co’ sta’ storia che me devo’ anda’ a schianta’ contro i caselli del raccordo a pagamento: m’hanno fregato, i caselli non li hanno fatti, hanno direttamente aumentato il pedaggio all’ingresso dell’autostrada e io che devo fa’? devo butta' giu’ pure quelli? Eh no eh, quelli mica so’ competenza mia: quelli so’ della provincia, ce se deve butta’ Zingaretti de’ capoccia, mica io
Che semo scemi? Le competenze so’ competenze e io poi v’ho salvato a ‘ngrati, v’ ho tirato fuori da un merdaio che voi manco sapete e se famo er gran premio vedete voi gli euri che ci arrivano..e smettetela di di’ che nun lo volete!!! Ma io che me devo inventa’? ma come li famo du’ spiccioletti eh? Come li rimediamo du’ soldini? Che ve pensate che non lo so che la citta’ sta cadendo a pezzi? Che non le vedo le buche per strada che me parono crateri de bombe? Che l’ospedali stanno ad anna’ a puttane? Pero’ voi non dovete fa’ cosi’, ormai a puttane ce vanno tutti, non e’ che ci possiamo scandalizzare: la puttana se porta, la escort va de moda e che volete voi esse’ na’ citta’ all’antica? Eh? Ma poi mo’ vedete che famo le cliniche private, l’asili privati che so’ meglio de quelli comunali: quelli comunali so’ zozzi, ce stanno gli zingari ma che volete fa anna’ a scola li ragazzini vostri colli zingari? E su, e ‘andiamo che l’ho salvata sta’ citta’, l’ho tratta in salvo questa bella capitale
Ho salvato Roma


Non odiatemi
Vi prego

venerdì 19 novembre 2010

Lista dell'odio numero 36

la lista non è in ordine decrescente, odio tutto in parallelo allo stesso modo e nella stessa quantità:

Il mio molare del giudizio inferiore destro, anzi LA PUNTA del mio molare del giudizio inferiore destro, che periodicamente buca selvaggiamente la gengiva tentando di spuntare, al presunto scopo di apportare nella mia vita un segno tangibile di avvenuta saggezza (e canuzie) ma poi, per ragioni note solo a lui, se ne ritorna dentro, il bastardo, salvo rispuntare fuori deturpandomi la guancia e l'umore non appena,che ne so, ho una riunione di lavoro con i capi dei capi dei capi alla quale mi presento con il bozzo sulla guancia e imbottita di antidolorifco; in genere a metà della mia presentazione mi addormento. Ah, odio anche il cugino del mio molare, l'orzaiolo, con il quale si dà il cambio ovviamente sempre in momenti strategici

Le macchinette 50, quelle piccole odiose trappole su quatro ruote, quelle che in realtà sarebbero dei motorini ma danno fastidio come 4 SUV; le stronze macchinette 50 e i loro stronzissimi guidatori, convinti, più di tutto il resto della dannata Urbe, che la strada sia loro e che le altre automobili, motorini e persone che vedono siano in realà esseri virtuali ed incorporei che possono facilmente attraversare indenni; il fatto che ogni volta che tentino di trapassare la materia si sfrantumino sull'oggetto stesso non li rende edotti sui principi della fisica

Taddeo, il brufulus maximus che periodicamente spunta sulla mia faccia; ogni volta che penso di essermene liberata ecco che spunta più purulento e grosso di prima; stavolta è così grosso che credo sia l'unico brufolo visibile dalla luna.

La fottuta pioggia, derivante dal fottuto monsone a sua volta dovuto ai fottuti cambiamenti climatici negati da ogni fottuta autorità dell'universo allo scopo di non fare nulla per evitare i fottuti cambiamenti climatici da cui deriva il fottuto monsone che porta la fottuta pioggia a secchi..ricorda anche a voi la fiera dell'est?

La tariffa bioraria dell'elettricità..io voglio sapere chi cazzo ha deciso che posso fare lavatrici, stirare e accendere il forno SOLO DOPO LE 19, perchè se lo faccio prima, se per esempio mi viene voglia di farmi una cosa al forno a pranzo, quella cosa al forno rischio di pagarla come una collana di cartier, perchè PRIMA DELLE 19 L'ELETTRICITA' COSTA IL QUADRUPLO; le torte al forno costano come i diamanti..questa società è malata, MALATA, vi dico che c'è qualcosa di tremendamente sbagliato in tutto questo..allora scusa io vado da Cartier mi prendo un anello e ti lascio quattro focacce al forno, scusa, hanno lo stesso valore perchè non lo posso fare? eh? eh? se costano uguale sono prodotti equivalenti no?? no??



sabato 13 novembre 2010

Stava arrivando Natale

Nuven Nuven
ca mammet è prena
ha fatt nù figl e se chiamma Michele
n'à fatt nat e se chiamma Carluccio
mammet ten o cor è ciuccio

Che poi la Novena, a ben vedere, non è che significasse qualcosa; una serie di parole quasi a caso che tutte insieme parevano avere un potere ipnotico; una serie di parole quasi a caso da imparare e ripetere insieme agli zampognari, chi la cantava, chi la accompagnava con la zampogna, questo suono triste e malinconico

(ca mammet è prena)

ma di una malinconia dolce, e bella anche, perchè precedeva la Festa

(a fatt nù figlio e se chiamma Michele)

La potevi imparare a memoria e cantarla tu, per strada, e gli zampognari ti accompagnavano con la musica; potevi cantarla tu ma la dovevi sapere tutta sennò che fai, interrompi la novena? e poi si accendono i fuochi, a Natale, i fuochi per strada col legno di pino che tutta Napoli è piena, di pini e di fuochi, che il legno di pino gia è profumato, resina profumata, ma gli scugnizzi ci buttano dentro pure le pigne, ancora verdi, che fanno fumo e profumo; e gli zampognari scendono dalle montagne a cantare la novena, ad annunciare che stava arrivando Natale

(nà fatt n'at e se chiamma Carluccio)

Pure le scorze di aranci e mandarini ci potevi buttare, nel fuoco; certo che quel fuoco, pieno di resina profumata, pigne, aranci e mandarini, il profumo lo sentivi fino all'ultimo piano, mica solo nei bassi, per tutta Napoli lo sentivi; che comunque freddo grosso a Natale non lo faceva ma il cielo, il cielo gia a novembre s'imbruniva, diventava grigio, non nuvoloso , solo grigio, cambiava colore il cielo e il mare pure; sembrava, che ne so, aria di neve, neve che però a Napoli non cadeva mai, dava solo l'impressione, per il cielo, capito, che si scuriva, quasi lo sentivi, l'odore della neve, odore di mare e neve ma dimmi tu dove mai lo puoi sentire; mare e neve e arance e fuochi profumati; Che poi grosso freddo a Napoli non è che lo faceva, le finestre un poco aperte sempre le tenevi e che ne so, stavi a scuola? e all'improvviso sentivi le zampogne e gli scugnizzi e allora spalancavi le finestre e lo sentivi, sentivi odore di neve, di mare e di neve e arance e fuochi profumati.

Stava arrivando Natale

(Mammet ten o core è ciuccio)

mercoledì 10 novembre 2010

La sacra famiglia Urbana





In queste liete giornali autunnali, in cui la pioggia affoga ogni velleita’ rivoluzionaria, le parole del nostro sindaco (sempre sia littorio) a difesa della famiglia tradizionale come Gesu’ comanda (mamma, papa’, figlioli) sono un balsamo per i nostri cuori inumiditi:

"In un momento di crisi - ha detto il primo cittadino di Roma - non si può dare tutto a tutti, bisogna sporcarci le mani. Se vogliamo aiutare le famiglie, che sono quelle sposate, vuol dire aumentare le tasse ai single e alle coppie con pochi figli."

Voglio dire, guardiamoci in faccia e diciamo le cose come stanno senza falsi buonismi: se tu fai pochi figli, e’ perche’ sei pigro o non vuoi bene a Gesu’ o anche non permetti a tuo marito di fare dell’italico sesso continuamente
O magari sei una di quelle sporcaccione che prendono la pillola.
Oggi tutti sanno come nascono i bambini: se non ne hai e’ perche’ non ne vuoi oppure Gesu’ non ti manda la benedizione del pargolo perche’ hai molto peccato (probabilmente facendo sesso prima del matrimonio).E non puoi essere un bravo cittadino se non hai molti figli. Non voglio sentire scuse del tipo: ma che gli do’ a mangiare a sette figli? E’ un falso problema, risolto brillantemente dai nostri nonni: niente. Non gli date niente. Crescono lo stesso, si mangiano i san pietrini per la strada, imparano a catturare i piccioni, si arrostiscono le pantegane sui termosifoni, aj vojia; si industriano, le creature, mica sono delle pappemolli e poi le vaccinazioni sono gratis, cosi’ se mangiano la pantegana non gli viene il colera
Anche l’altra stupida obiezione non e’ valida: con cosa li vesto? E come li porto a scuola? Ma se devo lavorare chi gli bada alle creature?
Allora, lo spiego una sola volta anche se credo sia ridondante: tu fai un figlio, poi calcoli due anni e ne fai un altro e cosi’ via; quando fai il settimo il primo e’ abbastanza grande per potergli depredare l’infanzia e fargli accudire i tre ultimi nati; quelli di mezzo si arrangiano

Bisogna concentrarci sulla famiglia della Costituzione: ecco! questa e’ la prova che la nostra compagine governativa, quando vuole e gli conviene per perorare idee uscite fuori dritte dritte dal diario intimo di suor Germana, puo’ essere rispettoso della costituzione.
Sulla costituzione sta scritto che la famiglia e’ solo quella tradizionale e quindi solo quella si tutela. I sinistrorsi eversivi a questo punto blatereranno che la costituzione e’ stata scritta in un momento storico in cui non c’erano altri modelli familiari, perche’ non aiutiamo pure i zozzosi che non si sposano, quegli steriloni che fanno la bella vita senza figli, quegli sporcaccioni dei gay e io dico no signori! Sulla costituzione sta scritto cosi’ e cosi’ facciamo

Queste parole costituzionali sono come vangelo e proprio come per il vangelo, facciamo di esso solo cio’ che ci conviene

venerdì 5 novembre 2010

La veggente Urbana





No e’ che io ho questo potere, sono preveggente.
Si, lo so, forse avrei dovuto dirvelo prima ma magari mi avreste presa per matta; invece ora ci conosciamo da tempo, abbiamo un rapporto consolidato, il mio essere disadattata viene compreso e perdonato. E per cui, si, vi posso fare questa confessione: io vedo il futuro
Da una piccola azione, io riesco a prevedere la reazione, la conseguenza a livello macro, le piu’ ampie circostanze, la relazione tra gli eventi

Quindi, quando per tutto il quartiere sono stati distribuiti opuscoli sulla raccolta differenziata, io ho sentito un brivido lungo la schiena..quando ci hanno consegnato i nostri bei pacchettini dell’umido, spiegandoci che sarebbe stato individuato nel condominio un posto dove mettere i bidoni, io ho visto; ho visto quello che sarebbe successo, ho visto le conseguenze, le piu’ ampie circostanze, la relazione tra gli eventi e cioe’: che non avrebbero MAI individuato il posto dove mettere i bidoni dell’umido e nel frattempo avrebbero tolto dalle strade i bidoni per l’indifferenziato, lasciandoci con i sacchetti puzzolenti in mano a chiederci ma dove cazzo la butto questa mondezza???

E ieri mattina questo e’ sucesso

Niente piu’ bidoni per l’indifferenziato

Niente bidoni condominiali per l’umido

Il sacchetto si sente orfano, ha bisogno di essere buttato, di puzzare e macerare da qualche parte e a me sembra ovvio che quella qualche parte NON PUO’ essere la mia casa o la casa di qualche bravo cittadino come me che paga le tasse..capito, societa’ AMA che ti occupi della raccolta?
Dovevi prima mettere i bidoni per l’umido e poi togliere quelli dell’indifferenziato da mezzo alla strada perche’ senno’ si capisce che il cittadino scende di casa col sacchetto e lo butta addosso ai netturbini, che poverini non c’entrano nulla ma raccolgono, come dire, le piu’ ampie conseguenze delle scelte ubriache fatte dal management dell’AMA.
Perche’ sappiate, cari lettori, che NON VERRA’ mai individuato un posto per posizionare il bidone dell’umido nell’aria condominiale per il semplice motivo che il mio palazzo NON HA un cortile
Quindi? Come risolviamo?Verranno dei solerti netturbini porta a porta a raccogliere l’umido come ragione vorrebbe?
Oh, certamente no, non ci sono mica i soldi per pagare tutta questa gente
Per cui?
Eh..
No vabbe’, come facciamo, su, dove la buttiamo la munnezza?
Qui risponde la segreteria telefonica dell’AMA, siamo assenti e lo saremo per sempre, lasciate un messaggio in una bottiglia e gettatela nel water, grazie

Io lo sapevo. Lo sentivo, sin dal primo giorno..da mesi vado predicando questa disgrazia, avvertendo inutilmente i miei concittadini: ci lasceranno senza un posto per la munnezza!!
Vattene Punzy, untrice, iettatrice, non hai fiducia nelle istituzioni scio’ pussa via

E quindi tacqui, novella Cassandra Urbana
Ed ora, ora che il momento e’ arrivato, ora che la profezia si e’ adempiuta, ora che l’inevitabile e’ accaduto, ora

DOVE LO BUTTO QUESTO SACCHETTO???

Il sacchetto
Dove lo metto
Dove lo metto
Questo sacchetto
Ci dispiace
Ma non c’e’ il secchio
Non c’e’ il secchio e mai ci sara’