lunedì 31 dicembre 2007

Il 2008 che vorrei

Gennaio 2008: dopo l’ecatombe di capodanno il governo promulga un decreto legge con effetto immediato che vieta l’acquisto di qualsiasi cosa bruci a chi non riesce ad allacciarsi le scarpe. La cosa purtroppo non risolve il problema: gli unici che superano la prova sono infatti i bambini tra i sei e i dieci anni, costretti ad andare nei negozi a comprare botti per i propri genitori

Febbraio 2008: l’intera coalizione di sinistra, riunita in un convegno per decidere se si schifava del tutto o solo in parte viene folgorata da un’improvvisa rivelazione epifanica: sono di sinistra, sono una coalizione e sono al governo. Immediatamente legiferano abolendo la legge 30, approvando i pax , fissando le prime date per i matrimoni gay, e consentendo la ripresa per la sperimentazione delle cellule staminali embrionali.

Marzo 2008
Scandalo Rai-mediaset: vengono a galla altri inquietanti particolari dell’indagine: Berlusconi e Sacca’ vengono quasi alle mani per decidere il futuro della mefitica coppia Laurenti-Bonolis, accenti disperati di Sacca’ che supplica l’ex premier:” No ti prego, no, quelli non me li mandare, ti prego”

Aprile 2008
Paris Hilton scivola su una buccia di banana mentre caracolla ubriaca per la quinta strada e le si schiattano le tette di silicone e anche le labbra e le cascano tutti i suoi perfettissimi-e-sempre-a-posto-capelli biondi

Maggio 2008
Importante svolta per il delitto di Cogne, Garlasco e Perugia: si consente al popolo italiano di votare il colpevole con il televoto

Giugno 2008
Arriva l’estate, la piu’ calda del millennio, condizionatori al massimo ma nessun problema per la riserva energetica ne’ per i costi delle bollette, grazie ad una serie serrata di controlli sui prezzi e la ripresa sulla sperimentazione delle fonti di energie alternative

Luglio 2008
Grazie alla nuova coscienza ecologica mondiale i mari d’italia tornano ad essere tutti limpidi e cristallini

Agosto 2008
Si sposa il fratello di Punzy, grande festa tipo carnevale di Rio per tre notti e tre giorni, con i genitori di Punzy che vanno a piedi scalzi in pellegrinaggio al santuario della madonna di Pompei per aver avuto la grazia che almeno uno dei due sciagurati figli che hanno messo al mondo abbia smesso di vivere nel peccato

Settembre 2008
Grazie alla rivelazione epifanica ricevuta in febbraio, il governo italiano decreta che Luttazzi e’ volgare quanto le tette e le patate delle veline in mostra ad ogni ora del giorno e gli affida una trasmissione televisiva in prima serata sulla Rai. A reti unificate (tie’!)

Ottobre 2008
Punzy trova finalmente un editore che la pubblichi e diventa ricca e famosa e pure un po’ stronza

Novembre 2008
Hilary Clinton diventa il nuovo presidente degli Stati Uniti e oltre a lanciare una nuova linea di borse di simil coccodrillo, ordina il ritiro immediato delle truppe dall’Iraq e dall’Afghanistan, smette i di vendere armi ad Israele facendogli presente che se vogliono sterminare i palestinesi possono farlo con il corpo a corpo, come gli antichi e ordina alla CIA di far destituire tutti i dittatori pazzi che hanno sparso in giro per il mondo

Dicembre 2008
Il Papa si ricorda di essere cattolico e prega i suoi fedeli di passare il natale in poverta’, senza fare regali a nessuno e senza sacrificare inermi babbo natale alla causa consumistica. Inoltre, fa la solenne promessa di farsi gli strafattacci suoi per quello che riguarda la politica italiana

Ovviamente, anche capodanno non mi piace, mi mette tristezza l’allegria isterica che gira per le strade e ho paura dei fuochi, pure delle stelline.
Ma quest’anno ho voi, miei cari lettori e voglio rendervi partecipi delle mie speranze per il futuro. Nessuno scrittore esiste, se non esistono i suoi lettori e questo e’ tanto piu’ vero per me, che scrivo senza la mediazione di un editore..e considerato che in nemmeno un anno il blog ha ricevuto quasi 4000 visite e solo con il passaparola, posso senz’altro dire che siete stati il piu’ bel regalo che il 2007 mi abbia portato

Tanti Auguri

domenica 30 dicembre 2007

Munnezza urbana

Data la mia origine terronica, ho festeggiato il compleanno di Gesu’ bambino a Napoli, con la mia famiglia.
Come nella migliore tradizione eduardiana.
Ho colto dunque l’occasione per analizzare da vicino il problema della munnezza a Napoli.
L’emergenza munnezza e’, in realta’, l’emergenza camorra e immagino di non avervi detto nulla di nuovo. Le cose stanno piu’ o meno cosi’: noi napoletani onesti e perbene (siamo in 20- 25 ma ci facciamo sentire) tifiamo per le istituzioni e preferiamo morire sommersi dalla munnezza piuttosto che permettere ad un solo camion del sistema camorra di raccogliere e stoccare un singolo sacchetto nelle loro discariche sporche di sangue. Ma, se vogliamo mantenere il punto ed il principio, dobbiamo organizzarci: i cumuli di munnezza hanno raggiunto dimensioni impressionanti, parliamo di circa quattro metri di larghezza e almeno uno e mezzo di altezza. I napoletani che hanno casa al primo piano bestemmiano perfino San Gennaro.
Dopo aver osservato, annusato e toccato con mano e con piede e con ruote della macchina la situazione munnezza, mi permetto di offrire al sindaco di Napoli e al presidente della regione Campania tre possibili soluzioni:

Prima soluzione: fare della munnezza un soggetto istituzionale e tentare di avviare un dialogo con essa. Questa soluzione presenterebbe l’ulteriore vantaggio di costringere le enormi zoccole che abitano i cumuli di munnezza a pagare l’ICI. Certo, il dialogo inizialmente presenterebbe qualche difficolta’: gia me lo vedo, il vigile urbano Gennaro Esposito, impettito nella sua divisa mentre tenta di ricondurre all’ordine un mucchio di munnezza: “Ue’ sacchetto qua non ci puoi stare. Sali un poco piu’ sopra al marciapiede che in mezzo alla strada dai fastidio, le macchine non si riescono a mettere in seconda fila”.

Seconda soluzione: La munnezza potrebbe diventare il nuovo sponsor della squadra del Napoli. I sacchetti potrebbero essere stoccati nello stadio San Paolo e i giocatori, quando segnano, possono andare ad abbracciare i cassonetti sotto la curva B. Oppure, quando perdono, possono gettarvisi direttamente dentro, senza aspettare che lo facciano i tifosi.

Terza soluzione: si potrebbe organizzare, a Napoli, il festival internazionale della munnezza artistica, invitando scultori di tutto il mondo a realizzare opere d’arte con i sacchetti della munnezza; le sculture cosi’ realizzate verranno ricoperte di vetroresina e policarbonati, al fine di renderle resistenti alle intemperie e poi trasportate intere intere nel cratere del Vesuvio. Cosi’ alla prossima eruzione ci facciamo due risate.

Nel frattempo, i napoletani, gente versatile, stanno imparando a convivere civilmente con la munnezza; la considerano ormai parte della citta’.Alla stazione centrale ho visto bancarelle vendere la munnezza ai turisti come souvenir:” Munneeeezza, munnezza fresca dei quartieri spagnoli!” “Munnezzaaa, munnezza di giornataaaaa”

Munnezza napoletana, signo’.
Accattatavella

lunedì 24 dicembre 2007

Tanti Auguri

Tra le cose più insulse del Natale annovero anche gli sms di auguri inviati da parenti, amici e conoscenti che allegano, oltre ai loro, i nomi di mariti e figli da me mai visti nè conosciuti. Esempio : tanti auguri da Giulia, Stefano e MIchela. Mi sembra di ricordare che Giulia sia una collega con cui lavoravo qualche tempo fa; Stefano dev'essere suo marito e MIchela la loro bambina di mesi 4. Sarò anche cinica ma ho la sensazione che Mchela, che non sa nemmeno dove sia il suo naso, non abbia aggiunto di propria iniziativa il suo nome al messaggio.
Mi hanno spiegato che fa parte di una specie di galateo augurale degli sms..che ovviamente non conosco, da brafa bifolca dissociata che sono.
Tuttavia, anche se io schifo il natale, non è educato che non vi faccia gli auguri. Auguri del tutto conformi al Nuovo Galateo della comunicazione dell'anno di Grazia 2007.
Dunque, buone feste da Punzy, Totonno e Taddeo
Ci sentiamo quando emergo dal coma alimentare che la mozzarella di bufala (che mi sto iniettando direttamente in vena) mi ha provocato

Risultati del sondaggio settimanale di Punzy

Quasi un plebiscito, direi...alla domanda: "Se tu fossi stato uno dei passeggeri dell'eurostar Lecce-Roma bloccato per 12 ore in provincia di caserta, in che modo avresti manifestato il tuo disagio?" il 68% di voi ha risposto:"L'unico risarcimento possibile e' vedere il responsabile di questo scempio mangiare merda in tv a reti unificate, smettendo solo quando ne ha mangiata tanta quanto i suoi utenti in questi anni."
La trasmissione batterebbe gli indici di ascolto di Dr House.
Dunque, se qualcuno tra voi ha una licenza per radiofrequenze televisive...sapete cosa mandare in onda...

domenica 23 dicembre 2007

NATALE 2007: L’IMPERO DEL CONSUMO COLPISCE ANCORA 2

Se vi manca un regalo dell’ultimo minuto vi do questa chicca:
il dosa cereali
Dopo un’accurata e certamente costosa ricerca di mercato i guru del consumo indotto hanno deciso che noi italiani siamo affetti da incapacità dosale. E quale migliore periodo dell’anno per farcelo sapere?
Quest’incapacità dosale pare poi raggiunga l’apice la mattina, al momento di versare i cereali nel tazzone del latte. Impossibile beccare la dose giusta lasciando fare al caso: alzare la mano, impugnare la scatola, rovesciarla centrando la tazza NON CI ASSICURA che la giusta e sana dose di cereali raggiunga il nostro latte. E poi, si sa, la mattina sei rincoglionito: i cereali sfuggono, si spargono sul tavolo e poi ti cadono in terra e li scamazzi con la pantofola , le briciole si spargono nella cucina e parte il primo bestemmione della giornata.

Ma da oggi…Basta bestemmie mattutine: il dosa cereali ti consente di fare colazione beato e sorridente con il giusto numero di corn flakes nel tazzone, mentre il sole sorge sulla tua casetta ricavata da un vecchio mulino restaurato posto al centro di un campo di grano.
E se invece abiti in un piccolissimo appartamento di periferia urbana e l’unica cosa che riesci a fare la mattina è berti una tazza di caffè mentre sputi un polmone fumando la prima sigaretta della giornata, puoi sempre utilizzare il dosa cereali per lanciarlo addosso alla vicina di casa appena fa partire il cd di Gigi D’alessio.
Utilità maxima

giovedì 20 dicembre 2007

MISTERI DOMESTICI 3


Gli accendini hanno una vita propria?
Come mai al mattino ti svegli e trovi accendini dappertutto (nelle tasche dei cappotti, sul tavolo nella cucina, in bagno nel freezer ecc) e la sera torni a casa e sei costretta ad accenderti la sigaretta con il fornello della cucina?
Dove vanno gli accendini?
Vengono forse risucchiati da un buco nero che poi dopo qualche giorno te li risputa dentro casa?
Esiste forse un movimento di liberazione degli accendini domestici che li rapisce ma poi loro, furbi, ritrovano la strada del tuo bagno?
Gli accendini in realta’ si divertono a nascondersi ma poi si addormentano mentre li cerchi e non escono piu’ fuori, mai piu’ pure se rivolti casa come un calzino?

Esiste forse un luogo, una dimensione parallela in un mondo vicino al nostro (cosi' vicino quasi da toccarsi) dove vanno a ficcarsi i fottuti accendini che spariscono?

Ma forse….gli accendini

son come i fiori: nascon da soli
e sono come i sogni
e a noi non resta
che usarli in fretta
perché poi svaniscono
e non si trovano piuuuuuuuuu’

martedì 18 dicembre 2007

FUGA DA ALCATRAZ


Tra le simpatiche novita’ che si stanno diffondendo negli ultimi anni (ma da dove ci e’ venuta questa idea? DA DOVE??) c’e’ la deliziosa abitudine di appendere pupazzi di babbo natale alla finestra con tanto di sacco pieno di doni in spalla, pronti ad entrare e a portarci regali.
A costo di commettere un’effrazione.
Tra tutte le follie natalizie, questa e’ quella che trovo piu’ agghiacciante…mi fanno impressione sti’ tizi appesi fuori e lasciati alle intemperie…tra l’altro,a me sembra che non stiano entrando in casa per portare doni ma che ne stiano scappando via dopo aver raggruppato in fretta poche cose in un sacco..voglio fondare un CTP per babbi natale scappati di casa, offrendo brandine, tazze di cioccolata calda e rifiutandomi categoricamente di concederne la restituzione alle famiglie di appartenenza se prima non si sottopongono ad una terapia psichiatrica per 106 anni.
Ieri notte, poi, ne ho visto uno che mi ha fatto veramente tenerezza..era appeso al davanzale solo con le manine e i piedi a penzoloni nel vuoto..doveva essere l’amante della padrona di casa, sorpreso nel mentre del fattaccio dal ritorno inaspettato del marito…
Non possono farcela da soli.

Aiutiamoli

lunedì 17 dicembre 2007

ANNUNCIO RITARDO

“Annuncio ritardo. Si avvisano I signori viaggiatori in attesa al binario 25, che l’eurostar XXX per napoli centrale, in ritardo di 15 minuti, arrivera’ con un ulteriore ritardo di 20 minuti a causa di un guasto tecnico sulla linea. Ci scusiamo per il disagio”

Traduzione della Punzy:
“Annuncio ritardo. Per i circa 80 polli che stanno aspettando come i broccoli lessi il treno al binario 25, il treno non arrivera’ in tempo, ritarda di altri 20 minuti oltre a quelli annunciati. Avremmo potuto comunicarvi il ritardo per intero anche prima, perche’ lo sappiamo da tempo che il treno e’ fermo per un’avaria ma trattare l’utente con rispetto non fa parte della nostra politica. Inoltre, noi siamo un’azienda che pensa positivo: se un treno si guasta, noi annunciamo che ritardera’ di soli 15 minuti..hai visto mai che per miracolo riparte da solo?
Inoltre, se vi avessimo annunciato il ritardo per intero mezz’ora fa, avreste avuto tutto il tempo di venire all’ufficio reclami a protestare, invece vi abbiamo fatto stare un quarto d’ora al freddo e al gelo, con la tramontana che vi trafiggeva il cervello e adesso le forze vi hanno abbandonato. Avete giusto il fiato per salire sul nostro porco treno. A proposito, non l’abbiamo pulito. Ma tanto, dopo che lo state aspettando da 35 minuti non starete a sindacare sullo stato dei vagoni. Ci scusiamo per il disagio ma in realta’ non ce ne frega niente, e’ solo un pro forma. Se ci dispiacesse davvero, faremmo funzionare le cose.”

Pensate che abbia esagerato? Beh, chiedetelo ai 450 passeggeri dell’eurostar Lecce-Roma bloccato per quasi dodici ore in provincia di Caserta per un’avaria, in aperta campagna, con l’impianto di riscaldamento fuori uso e temperature esterne di qualche grado sotto zero

venerdì 14 dicembre 2007

Il Fagiano Reale


Eccolo a voi, miei cari blogger, il vincitore (anche se per un pelino piccolissssssimo) del mio ultimo sondaggio.
Il sig. fagiano e' stato decretato a maggioranza il regalo che nessuno di voi vorrebbe mai ricevere a Natale, anzi vi augurate caldamente che che lo regalino a qualcuno che vi e' molto antipatico..
beh, certo come piatto da portata ha un che di agghiacciante..pero' puo' diventare un ottimo animale da compagnia...
La foto e' gentilmente offerta da Pat
Auguri signor fagiano!!

giovedì 13 dicembre 2007

Lista dell’odio num 9

  1. Trenitalia, che ha annunciato che aumentera’ del 15% I biglietti dell’eurostar e dei treni ad alta velocita’. Ovviamente, a questo aumento di prezzo non corrispondera’ un aumento della qualita’ del servzio. Da oggi in poi, ogni volta che viaggero’ su un treno, al momento di scendere lascero’ questo biglietto sul sedile:
    Ringrazio Trenitalia per avermi fatto pagare a caro prezzo questo viaggio scomodo. Vi auguro che prima o poi qualcuno si decida ad interrompere questo monopolio costringendovi a muovere le chiappe per fidelizzare i vostri clienti
  2. I dolori mestruali.
    Dio, ti giuro che le mestruazioni erano gia una punizione sufficiente, i dolori sono un inutile corollario, davvero; E comunque la stai facendo veramente lunga per sta’ mela.
    Ci sono maschiettii che rubano cose decisamente piu’ sostanziose. Potresti mandare i dolori mestruali anche a chi fa le frodi fiscali, il falso in bilancio e l’appropriazione indebita dei risparmi della povera gente. Te lo chiedo per par condicio
  3. Il freddo polare. Lo ritengo anticostituzionale: nascendo in questo paese ho firmato per un clima mediterraneo. Pretendo una temperature mite come da contratto, please.
  4. Le lucine di natale intermittenti
  5. L’ansia da regalo

mercoledì 12 dicembre 2007

L'ASSALTO AI FORNI

.. le strade e le piazze brulicavano d'uomini, che trasportati da una rabbia comune, predominati da un pensiero comune, conoscenti o estranei, si riunivano in crocchi, senza essersi dati l'intesa, quasi senza avvedersene, come gocciole sparse sullo stesso pendìo. (….)c'eran pure alcuni più di sangue freddo, i quali stavano osservando con molto piacere, che l'acqua s'andava intorbidando; e s'ingegnavano d'intorbidarla di più, con que' ragionamenti, e con quelle storie che i furbi sanno comporre, e che gli animi alterati sanno credere; e si proponevano di non lasciarla posare, quell'acqua, senza farci un po' di pesca(…)Non mancava altro che un'occasione, una spinta, un avviamento qualunque, per ridurre le parole a fatti; e non tardò molto (..)Uscivano, sul far del giorno, dalle botteghe de' fornai i garzoni che, con una gerla carica di pane, andavano a portarne alle solite case. AI primo comparire d'uno di que' malcapitati ragazzi dov'era un crocchio di gente, fu come il cadere d'un salterello acceso in una polveriera. - Ecco se c'è il pane! - gridarono cento voci insieme. - Sì, per i tiranni, che notano nell'abbondanza, e voglion far morir noi di fame, - dice uno; s'accosta al ragazzetto, avventa la mano all'orlo della gerla, dà una stratta, e dice: - lascia vedere -. Il ragazzetto diventa rosso, pallido, trema, vorrebbe dire: lasciatemi andare; ma la parola gli muore in bocca; allenta le braccia (..)Giù quella gerla, - si grida intanto. Molte mani l'afferrano a un tempo: è in terra; si butta per aria il canovaccio che la copre: una tepida fragranza si diffonde all'intorno. - Siam cristiani anche noi: dobbiamo mangiar pane anche noi, - dice il primo; prende un pan tondo, l'alza, facendolo vedere alla folla, l'addenta: mani alla gerla, pani per aria; in men che non si dice, fu sparecchiato. Coloro a cui non era toccato nulla, irritati alla vista del guadagno altrui, e animati dalla facilità dell'impresa, si mossero a branchi, in cerca d'altre gerle: quante incontrate, tante svaligiate (…)Con tutto ciò, coloro che rimanevano a denti secchi, erano senza paragone i più; anche i conquistatori non eran soddisfatti di prede così piccole, e, mescolati poi con gli uni e con gli altri, c'eran coloro che avevan fatto disegno sopra un disordine più co' fiocchi. - Al forno! al forno! - si grida.
(A.Manzoni, i promessi sposi cap 12 )

I supermercati sono gremiti di gente: casalinghe, coppie, pensionati,single; tutti riempiono il carrello di ogni genere alimentare possibile: pasta,pelati, barattoli di fagioli,ceci,lenticchie; finita la verdura, termina il self service per la frutta: un incaricato del supermercato si occupa di servirti, non permettono che l’acquisto sfugga al controllo, che si crei il parapiglia appanicato che c’e’ stato ieri. Latte razionato, introvabile quello a lunga conservazione. E tra la folla c’e’ chi, forse per scherzo, forse per pessimismo, dice che e’ solo l’inizio, che dalla settimana prossima si andra’ a piedi e mangeremo zuppe fino a Natale e scordiamoci la frutta se ne parlera’ st’estate. Per le strade, lunghe file ai benzinai, solo benzina verde, gasolio finito. Nugoli di bambini corrono per i marciapiedi gettando petardi (che guarda caso e’ l’unica merce che non scarseggia)..ma non dovrebbero essere a scuola? Ad un certo punto mi viene il dubbio che durante la notte l’Italia impazzita abbia dichiarato a guerra a qualche paese del mondo e in realta’ dovrei essere in casa, in questo momento, ad ammassare roba nella dispensa e a scavare una nicchia nel muro con un cucchiaio per morire incorniciata quando cadranno le bombe.
(Punzy, ma in che cazzo di paese vivo, cap.I)

lunedì 10 dicembre 2007

MARKETING URBANO

La follia natalizia continua.
Acquisti compulsivi a tutto spiano. Inaugurazione di nuovi negozi,centri commerciali,mercatini giapponesi, bancarelle arabe e tutti piu’ agguerriti che mai: le prede natalizie sono le piu’ ambite, ti sfamano per tutto l’anno.
La guerra bollente del marketing festivo ha inoltre rispolverato, quest’anno, un’arma tipica del consumismo anni ’60: i buono sconto. Ti infilano nella cassetta della posta coupon di qualsiasi genere: sconti su abbigliamento, oggettistica,detersivi, patate…i miei vengono evidentemente sequestrati da mano condominiale anonima in quanto la mia cassetta della posta rimane ostentatamente vuota. O forse, i guru del consumo massivo, visti i miei 35 anni di silenzio alle loro molteplici e subdole sollecitazioni hanno deciso di considerarmi un caso disperato e chiudere definitivamente il discorso con me.
La cosa mi irrita alquanto: un conto e’ che IO ignori loro, tutt’altra storia e’ che LORO ignorino me.
Voglio dire.
Ci sono equilibri che vanno mantenuti ecchecavolo
Arrivata a giovedì sera, all’ennesimo rientro a casa senza coupon nella cassetta, masticavo decisamente amaro.
In fondo faccio la spesa anche io, un piccolo sconticino in virtu’ degli euri che vi lascio ogni settimana me lo volete dare o no??? Faccio un lavoro con ritmi da cinese in cambio di una paga da sottoproletaria urbana HO DIRITTO AD UN COUPON SCONTO!
L’unico modo giusto per finire una giornata, ormai, era trovare un buono sconto in cassetta.
Punto
Ed eccoci a venerdi, giornata d’inferno e pioggia. Scendo prestissimo per andare al mercato e alla posta, conto di tornare a casa piu’ tardi a darmi una truccatina. Tuttavia, a causa di un ingorgo mostruoso all’ufficio postale, a casa ci torno giusto per posare il motorino e andare al lavoro con l’autobus, visto che la pioggia aumenta e il due ruote non ha l’opzione anfibia.

Odio andare in giro senza trucco,mi sento un mostro Aniwa.
Tento di mettermi almeno un po’ di gloss sull’autobus ma le buche e i sobbalzi mi convincono a rinunciare.
In ufficio tutti mi guardano schifata chiedendomi se sto male, perche’ sembro pallida. MI alzo ogni 5 minuti per andare al bagno a controllare allo specchio se la mancanza di fondotinta abbia dato un’eccessiva visibilita’ a rughe ed occhiaie. Alla fine di otto ore di lavoro cinese diventa evidente l’urgenza estrema di un lifting facciale: se ne rende conto anche una sgallettata teenager che sull’autobus del ritorno si offre di cedermi il posto.
L’umiliazione e’ schiacciante.
Torno a casa mogia mogia, sentendomi brutta e vecchia e desiderando essere bava di lumaca piuttosto che Punzy…ed ecco che, mentre chiamo l’ascensore la vedo..una busta di plastica lucida e colorata che sporge dalla cassetta…buoni sconto anche per me!! La apro tutta emozionata e ne scivolano fuori,soffici e leggeri, due Tena Lady per i piccoli problemi di incontinenza che si sa..ad una certa eta’ iniziano…
La prossima volta che esprimete un desiderio, assicuratevi di aver precisato in dettaglio i particolari. Il Karma, o chi per esso, sembra avere un perverso senso dell’umorismo

venerdì 7 dicembre 2007

Risultati del sondaggio di punzy numero 5

Ricordo la domanda:
cosa ce ne facciamo dell'arsenale bellico che l'Italia sta costruendo?
La maggioranza dei miei scaltri blogger ha deciso di tentare di rivenderlo ad un qualche paese piu' farlocco del nostro, possibilmente terzomondista in cambio di perline colorate e collane di osso.
Ragazzi devo darvi una terribile notizia.
Non esiste un paese piu' farlocco del nostro...

mercoledì 5 dicembre 2007

Punzillate

Questa mattina ho dato un’occhiata alla mia patente: scadenza 28/03/2008
Sono andata nel panico piu’ totale da patente-scaduta-da mesi per circa venti minuti; poi mentre respiravo in una busta di carta (a proposito ma a che serve?io non mi calmo cosi’, anzi mi vengono gli attacchi di claustrofobia. Si ok, lo so, ho dei problemi GRAVI) mi e’ andato l’occhio sul calendario e mi sono resa conto che siamo ancora nel 2007.
E’ capitato anche a voi, vero?

Giusto?

martedì 4 dicembre 2007

Natale 2007: L’impero del consumo colpisce ancora

Dunque, sto cercando un regalo di natale per il mio fratellino. Dato che ha messo su casa da poco, sto cercando un piccolo elettrodomestico, una cosa un po’ particolare (non entro nello specifico, visto che legge il blog ).
Quindi entro in questo grande negozio di elettrodomestici e robe varie per la casa ma non trovando quello che cerco, mi arrischio a chiedere al commesso se ce l’hanno.
Lui mi guarda con aria contrita e mi dice che no, purtroppo non ne vendono ma hanno una serie di cose “particolari” e di “uso non comune” che potrebbero interessarmi..
Le parole “di uso non comune” mi incuriosiscono e accetto di vedere le meraviglie propostami dall’eletrodomestica moderna.

Meraviglia numero uno
Una centrifuga per pompelmi.
Non so voi ma io non ho mai provato il benche’ minimo interesse per i pompelmi, figuriamoci per un aggeggio che li centrifughi..
Chiedo educatamente se centrifuga anche altre cose, tipo, che ne so, arance o magari carote. Il commesso insorge: ASSOLUTAMENTE NO!! Questa e’ una centrifuga esclusiva per pompelmi!
Ah ecco.
Beh, sono contenta per i pompelmi, che evidentemente sono assurti al ruolo di AGRUME MAGGIORE, tanto da meritare un aggeggio specifico che li centrifughi.
Congratulazioni.
No, non mi interessa, grazie

Meraviglia numero due
Un’asparagiera
L’asparagiera e’ un enorme piatto da portata con degli appositi solchi a forma di punta d’asparagi su un lato.
Rimango a bocca aperta dall’impudenza dell’invenzione..
A chi potra’ mai venire in mente di acquistare un ingombrante piatto di ceramica che non entra in alcun pensile mai costruito dall’uomo? Chi mai puo’ spendere 25 euro per comprare un piatto enorme allo scopo di metterci dentro una verdura che mangi si e no 4 volte nella vita?
E’ chiaro che l’asparagiera e’ uno di quegli oggetti destinati a subire un continuo riciclaggio tra SEMPLICI-CONOSCENTI-CHE-NON-SANNO-COSA-REGALARSI-.
Volevo rimanere in negozio tutto il pomeriggio per vedere chi ne comprava una, giuro.
Tossicchio imbarazzata.
Chiedo se ne hanno ordinate molte

Meraviglia numero tre
Non ho avuto il coraggio di vederla. Sono scappata mentre il commesso andava a prenderla.

C’e’ un limite a tutto.
Anche al mio sense of humor


NATALE CON I TUOI

E’ iniziata.
La follia natalizia, intendo.
Il traffico e’ quadruplicato, sciami di persone ronzano tra i negozi senza sosta e senza meta,musichette stupide e campanellini risuonano nell’aire urbana.
Il natale lo detesto abbastanza,anche se non quanto san Valentino. Ferragosto, invece, mi irrita.
Comunque.
La cosa che odio di piu’ del Natale sono quelle lucine colorate del cazzo, che si spengono e si accendono continuamente, ad intermittenza, oppure che sparano un’innaturale luce giallo-dorata sui marciapiedi grigi e le macchine in seconda fila.
Sabato pomeriggio il mio quartiere ne era gia pieno: le strade,i negozi, i balconi e le finestre delle case. Il giorno prima non c’era nulla ed il giorno dopo erano tutte sistemate in bella mostra, come se l’Urbe venerdi notte non avesse chiuso occhio per sistemare per bene le psicopatiche luminarie.
Quest’anno poi, devo dire che i miei vicini e dirimpettai hanno veramente superato se’ stessi:il putrido cortile condominiale e’ praticamente illuminato giorno e notte ad intermittenza rossa, verde e blu, con le lucine che si riflettono nelle pozzanghere dandomi l’impressione di vivere in un gigantesco caleidoscopio che ha esagerato con l’LSD. Si sta tra l’altro diffondendo la moda di costruire forme e figure con le luminarie, per cui quest’anno si fa a gara di fantasia: babbi natale, slitte con renne, sacchi pieni di doni..il premio, pero’ lo ha vinto un tizio del settimo piano, che ha costruito un albero di natale fatto tutto di lampadine colorate blu e decorato con eteri fili di lampadine verdi.
Da ricovero.
Tra l’altro non riesco a capire come abbia fatto ad appenderlo alla finestra, visto che non ha il balcone…forse si e’ calato dal tetto, chissa’…
Gli altri vicini, che probabilmente non sanno costruire nulla con le lampadine ma volevano partecipare lo stesso alla gara della finestra piu’ psichedelica dell’anno, hanno accozzato alla rinfusa tutte le lucette che avevano, in un tripudio di colori che si accendono e si spengono.
A me le lucette ad intermittenza mi fanno uscire pazza.
Dopo un po’ che le guardo, inizio a sentire delle vocine nel cervello che mi ordinano di dare fuoco a tutto…

venerdì 30 novembre 2007

COSE PAZZE DALL’URBE


Ieri, in metro, un distintissimo signore con tanto di 24 ore al seguito ha instaurato un’animata quanto intensa discussione con la sua scarpa destra. La teneva in mano, a volte la portava al viso, abbassando il tono di voce ad un sussurro.
Forse gli era particolarmente affezionato.
Considerando che non c’era traccia della scarpa sinistra, ne’ al suo piede, ne’ nei dintorni di esso, forse posso comprenderlo

Mastercard

Ci sono cose che non si possono comprare.
Rassegnatevi

mercoledì 28 novembre 2007

Alcuni semplici consigli per una corretta guida urbana 2

Non si rotea a stella con la propria autovettura sull’asse viario.
(Per rotazione a stella intendo il disegnare, con le gomme della macchina, una stella a cinque punte andando avanti e poi indietro, a destra e poi a sinistra).

Roteare a stella sull’asse viario e’ proibito dal codice della strada
Roteare a stella sull’asse viario e’ vietato dal comune buon senso
Roteare a stella sull’asse viario e’ da idioti
Roteare a stella sull’asse viario con la testa fuori dal finestrino gridando Tottigooooolll piangendo fino alle lacrime e’ da criminali.
Vi potreste salvare da eventuali incriminazioni invocando l’infermita’ mentale o il deficit neurologico (ovviamente non siete riusciti ad usufruire dell’evoluzione celebrale raggiunta alcune centinaia di migliaia di anni fa dall’Homo sapiens).
A proposito, come riuscite a guidare senza pollice opponibile?

martedì 27 novembre 2007

Evviva, siamo armati!! Godzilla e’ spacciato

Lo sapevate che, nel totale (e non mi stupisce) silenzio dei media nell’attuale finanziaria, il giorno 12 novembre e’ stata votata una mozione per finanziare i Centri di permanenza temporanea (Cpt), le missioni militari e il riarmo del nostro paese?
Si, avete capito bene, il riarmo.
Sulla carta (quella costituzionale, non carta igienica qualsiasi, insomma), c’e’ scritto che “L’Italia ripudia la guerra”. Evidentemente, pero’, non ripudiamo le armi.
Vi riassumo brevissimamente l’accaduto, alleghero’ poi in fondo al post i link dove approfondire la questione.
Dunque, la nostra INTERA CLASSE POLITICA (dalla estrema destra all’estrema sinistra), vota il 12 novembre la mozione per il riarmo.Potrei mettermi a fare una serie di sarcastiche considerazioni sul fatto che questi signori in genere non riescono ad accordarsi NEMMENO su come devono sputarsi in faccia (apertamente, di nascosto nel piatto, davanti alle telecamere,con molta saliva, senza saliva ma con fare sprezzante ecc) ma non lo faro’.
Troppo facile, come sparare sulla croce rossa.
Preferisco ricordare a tutti voi che le nostre tasse serviranno a pagare armi pesanti come gli F35, nuovi aerei da combattimento che costano circa 110 milioni di euro ciascuno.
Si avete capito bene, da combattimento
E si, 110 milioni di euro
Da combattimento?
Contro chi?
Siamo in guerra con qualcuno?
Credevo fossimo impegnati soltanto in missioni di pace
Cercando di ragionare sull’argomento, mi sono venute in mente diverse ipotesi per le quali ci dotiamo di un si’ vasto contingente da combattimento

Prima ipotesi
Il mostro di Loch Ness (Nessie) esiste ed ha sposato lo Yeti, dando origine ad una progenie mostruosa che e’ pronta ad attaccare la moderna societa’ occidentale superiore a tutte le altre, puntando ad obiettivi strategici: gli istituti di bellezza di Los Angeles e i centri dimagranti Sorbino.
Non possiamo ovviamente permettergli di distruggere i pilastri della nostra cultura.
Non so perche’ ma questa ipotesi mi convince poco

Seconda ipotesi
Stanno arrivando gli alieni
Una decina d’anni fa, il solito gruppo di scienziati nerds chiusi in un osservatorio astronomico,ha scoperto che si sta avvicinando alla terra un’astronave proveniente da qualche punto lontanissimo nell’universo. A breve arriveranno sulla terra. E’ impossibile stabilire se siano buoni o cattivi per cui, nel dubbio, appena arrivano nella ionosfera gli mandiamo contro una simpatica bomba di benvenuto (sparagli Piero, sparagli ora).
Cosi’, tanto per tagliare la testa al toro.
Non so perche’ ma questa ipotesi mi convince ancora meno della prima.
E poi non mi sembra granche’ educato bombardare gli alieni a livello preventivo..e’ anche vero che chi mena per primo mena due volte..(e dopo un colpo sparagli ancora)

Terza ipotesi
Esiste un paese, in medio oriente, comodamente seduto su un oceano di petrolio (ovvero su un fracco di soldi) che non abbiamo ancora devastato: L’Iran. A differenza dell’Afganistan e dell’Iraq, pero’, l’Iran le armi di distruzioni di massa ce l’ha eccome.
Lascio a voi le conclusioni

(Finche' non lo vedrai esangue
cadere a terra a coprire il suo sangue)

Per cui:
se vi rode che ancora una volta i soldi delle nostre tasse non vengano utilizzati per costruire scuole, strade, ospedali;
se siete terrorizzati come me dalla terza ipotesi
se ve ne viene in mente una quarta ancora piu’ terrificante (vi prego,per favore non me la dite!!)
diffondete questa info a chiunque conosciate


vi allego i link per approfondire la questione, c’e’ un appello in internet del promotore dell’iniziativa: Alex Zanotelli
http://www.megablog.it/viceversa/item/alex-zanotelli-finanziaria-armi-politica-che-vergogna

http://unimondo.oneworld.net/article/view/155370/1/

Qualsiasi novita’ in materia sara’ da me prontamente pubblicata su questo blog.

Cadesti a terra, senza un lamento
E ti accorgesti in un solo momento
Che il mondo per te finiva quel giorno
E non ci sarebbe stato ritorno

(La guerra di Piero, F. De andre’)

Risultati del sondaggio di Punzy numero 4

Ricordo la domanda: Sondaggio a scopo conoscitivo: cos'e' la sindome premestruale?

Il 59% dei miei blogger ha risposto:
e' una cosa che fa piangere le donne se gli fai un complimento, s'incazzano se non glielo fai e ridono istericamente a barzellette sul calcio che non capiscono. Io ho paura della sindrome premestruale."
Bravi, molto bravi. Fate bene ad averne paura.

Il 10% ha risposto: “La sindrome premestruale e' un'altalenante scarica di ormoni che rende le donne piu' irritabili proprio quando hanno le tette piu' grosse”
Anche questo e’ vero

Una sola persona (maschietto?) ha risposto che la sindrome premestruale e' la versione new age del vecchio e borghese mal di testa (una scusa per non scopare)
Ti faccio i complimenti ,anonimo blogger, per l’originalita’ ed il coraggio della risposta. Sul serio eh? non sono ironica.
Giuro
Mi piace chi non segue la corrente

sabato 24 novembre 2007

PUBBLICITA' INGANNEVOLI: A BOCCE FERME

La pubblicità è questa:
delle enormi, rotonde e granitiche tette camminano per un corridoio.
Credo che sotto ci sia una modella.
Comunque
Si aprono e chiudono porte,le tette vengono invitate da più parti ma rifiutano sdegnose ogni tipo di approccio. Alla fine, da una delle porte vengono fuori un paio di bottiglie; alle tette si illuminano gli occhi ed entrano felici.
Non ho afferrato cosa pubblicizzi esattamente lo spot: forse un olio che ti fa venire le bocce granitiche (l'invidia mi suggerisce che tette così grosse dovrebbero muoversi quando camminano) oppure è una pubblicità progresso sul riciclaggio del vetro: le tette sono coscienziose ed ecologiche e vanno solo da chi separa il vetro (le due bottiglie) dal resto della munnezza.
Indipendentemente da cosa pubblicizzi lo spot, io lo trovo geniale: finalmente ad un attributo femminile viene data la giusta considerazione: le tette non solo camminano ma mostrano anche discernimento (scelgono la stanza in cui entrare).
In questa pubblicità viene finalmente superato il concetto di tetta oggetto, mero strumento di piacere, in favore di una tetta consapevole, che sa quello che vuole e se lo prende.
Dato che non voglio che le mie tette siano da meno, questa mattina le ho iscritte ad un corso di fisica quantistica.
E mo so' cazzi per tutti

LA PUNZY FURIOSA, POEMA EPICO IN ENDECASILLABI SCIOLTI. QUALSIASI COSA SIANO GLI ENDECASILLABI.

Questo poema narra la storia
Di una Punzy qualsiasi
affinchè la memoria
delle sue gesta
non vada perduta ma sia sempre desta…


Vivea, la Punzy, nella capitale,
eroina bohemien un poco asociale,
le sue armi taglienti: penna e parola
recava con sé sin dalla prima scuola

La giustizia sociale la nostra inseguiva
Un mondo più retto a suo modo costruiva
E tutto ciò che di storto vedea
Con graffiante ironia sbeffeggiando ne scrivea

La Punzy avea
(ahimè mortale!)
Un nemico feroce, figlio del Male:
Trenitalia il suo nome
I binari il suo regno,
inefficienza la sua arma
godea del pubblico sdegno

La Punzy sul tren dovea viaggiare
Per tornar di tanto in tanto
Nella sua città natale
Ma che sporcizia quei luridi vagoni!

E i sedili strappati con l’imbottitura a penzoloni
I bagni puzzolenti oltre ogni immaginazione
I ritardi che si cumulano di stazione in stazione

La Punzy furiosa lo scempio guardava
e con aria bellicosa i passeggeri sobillava:
“Gentili signori che con me viaggiate,
per questo treno non si è forse pagato?
Non mi sovviene che alla stazione
Ci abbiano fatto la vaccinazione
Eppure vedete, essa è necessaria:
se entreremo in quel bagno ci verrà la malaria!!!
Per non parlare dei pavimenti: manca l’igiene, mi sembra evidente..
E che dire poi dei sedili strappati e del riscaldamento
che si è appena guastato?”
I passeggeri annuivano con approvazione:

”La punzy dice il vero!!!
La Punzy ha ragione!!”

E mentre la folla inferocita arringava,
La Punzy notò il controllore che tosto arrivava.
“Buon uomo, ascolti. I disagi sono molti.
Il biglietto del treno caro si è pagato
Il cesso è sporco ed il riscaldamento inceppato.
Al freddo e nella puzza dobbiamo viaggiare
Converrà con noi che ci son le ragioni
Per una protesta con i controcoglioni…”
“Egregia signora”
Rispose il controllore
“la protesta è vibrante
E forse avete ragione
Ma io, da impiegato zelante
Le chiedo il suo biglietto, alle lamentele non sono l’addetto
E, se posso farle una confidenza,
in questa azienda non esiste decenza:
forti del solido monopolio
tiran su soldi come il demonio
dei passeggeri gliene frega altamente
non le dico dei lor dipendenti!
la sua protesta per loro è carta straccia:

ai passeggeri che si lamentano
viene solo riso in faccia…”

La Punzy allor sente che l’abbandona
l’ultimo lume della ragione
“Giammai il nemico di me riderà!!
Se le proteste son parole al vento,
lo scritto arriverà, colmo di mordente
e graffierà con l’ironia
ogni disservizio di questa compagnia
Nella mia lista dell’odio entrerete
Dalle maglie della mia penna mai più uscirete
E tutti sapranno che terribile esperienza
Sia viaggiare in questa indecenza!!”
La Punzy estrasse allor la biro
e tra applausi e considerazione
della sua prima lista dell’odio
iniziò la compilazione…

(continua)

martedì 20 novembre 2007

MESTIERI URBANI: NUOVI ORIZZONTI

Nel caso ci fossero dubbi sul degrado in cui versa la nostra moderna societa’ occidentale superiore a tutte le altre, la presenza dei tronisti dovrebbe toglierveli tutti.
Sfogliando delle insignificanti riviste di gossip trovate dal parrucchiere,ho notato sti’ bellocci impomatati fotografati un po’ dappertutto, sempre accompagnati da porcografiche varie. Sotto le foto la seguente didascalia: XXXXXX, tronista.
Cosi’, come una volta si scriveva: “Ernest Hemingway, scrittore”.
Oppure , “Woody Allen, attore e regista”.
Come se il tronista fosse un mestiere, un lavoro che definisce in qualche modo la persona.
Mario Rossi, impiegato, definisce una categoria.
Tronista definisce solo il nulla cosmico fatto televisione
IL tronista non e’ un lavoro. Non e’ nemmeno una categoria professionale. A voler essere precisi, non e’ nemmeno una parola italiana, e’ un neologismo inventato per definire persone la cui inutilita’ e’ ineffabile.
La cosa piu’ assurda e’ che, se si digita la parola tronista in internet viene fuori: (da Libero news): ”Questa nuova professione sta dilagando in tutte le menti di ragazzi”
Ci risiamo.
Quale professione, scusate?
Il tronista non e’ una professione.
Esiste forse un albo professionale dei tronisti?
Una scuola per tronisti? Un corso all’universita’? un master di specializzazione?
Qualcuno ha mai sentito parlare di contratto collettivo nazionale dei tronisti?
Oppure di un sindacato dei tronisti?
Chiarito una volta per tutte il concetto che il tronista NON E’ UN MESTIERE, NE’ UNA PROFESSIONE , NE’ UNA CATEGORIA PROFESSIONALE impariamo a tradurre i modelli che la stampa ci propone, per cui, quando leggiamo:”XXXXX tronista”, decodifichiamo in: “XXXXXXXX perdigiorno a pagamento”

MISTERI URBANI: BUCO NELL’ACQUA

Vicino casa mia c’e’ un marciapiede, abbastanza sconnesso e in leggera pendenza. Da ieri, su detto marciapiede, proprio di fronte al baretto del quartiere,si e’ aperto un foro circolare di circa tre cm di diametro,perfettamente circolare, dal quale zampilla acqua. Non acqua nera e putrida: acqua fresca, gorgogliante, chiara. Il buco nell’acqua mi ha affascinata, mi sono subito unita al capannello di gente che lo osservava e tutti facevamo: ooohh e anche: aaah.
Cosa puo’ aver prodotto quel buco? Cosi piccolo, perfetto e profondo tanto da perforare una conduttura dell’acqua? Sembra fatto dalla punta di un ombrello, salvo che un ombrello non riesce a bucare l’asfalto ne’ tanto meno i tubi dell’acqua. Un anziano urbano ha sentenziato che era stato certamente fatto dal cavalletto di una moto; una donnina con un enorme carrello della spesa ha sostenuto con la stessa fermezza che era opera di rumeni. Il barista, conciliante, ha ammesso che poteva essere stato fatto dal cavalletto di una grossa moto guidata da rumeni.
Io sono ipnotizzata dal buco nell’acqua..ieri sono scesa tre volte a guardarlo e oggi prima di andare al lavoro sono rimasta li altri dieci minuti.
Ovviamente, nel frattempo l’acqua ha invaso il marciapiede in pendenza, allagando tutta la strada circostante.
I pompieri non possono intervenire: loro possono risucchiare l’acqua ma non tappare il buco. L’acquedotto puo’ tappare il buco ma solo se non si tratta di acque nere, altrimenti deve intervenire la ASL..a me non importa, spero che non lo tappino mai…adoro quel buco..e mentre lo guardavo rapita, ho capito perche’ lo trovo cosi’ affascinante: perche’ l’acqua che scorre da li’ e’ felice. Non c’e’ dubbio: gorgoglia, zampilla e fiotta garrula. Libera, finalmente, di poter andare dove le pare, senza essere costretta a passare in quei brutti e zozzi tubi che la imbrigliano e la portano fino alle nostre case.
Libera, finalmente.

Da oggi, se abbiamo bisogno di farci il bidet, dovremmo essere noi ad andare da lei.

venerdì 16 novembre 2007

SENTI COME VIENE GIU


La camionetta dei vigili del fuoco e’ messa di traverso in mezzo alla strada, i pompieri risucchiano con l’idrovora i mille litri di acqua dalla buca profondissima che la pioggia ha creato e nella quale sono rimaste impantanate due automobili; la pioggia continua a cadere, decine di persone si riversano nel viale uscendo di corsa dalla metro, che non funziona per un improvviso black out. Tuoni e fulmini crepitano sulle macchine ferme in un ingorgo mostruoso che attraversa tutta la citta’ mentre i clacson e le bestemmie accompagnano il ticchettio del diluvio. L’acqua viene giu a secchiate, inutili gli ombrelli.
Indovinate dove si svolge la scena sopra decritta:

In una citta’ affacciata sul pacifico durante un uragano
a New York durante un’alluvione
nell’Urbe e non avevo fatto nemmeno cinquecento metri da casa, figuratevi il resto del percorso

Si bravi, avete indovinato

mercoledì 14 novembre 2007

LA FENOMENA


E’ la mia capa.
Il mio diretto superiore, insomma.
Il soprannome che le ho affibbiato e’, ovviamente, del tutto ironico.

E’ priva di qualsivoglia sense of humor e le sue capacita’ direttive la rendono inabile persino alla guida di un gruppo di formiche alla conquista di una mollica. Sono due anni che lavoro in questo reparto e ancora non si ricorda come mi chiamo, e’ una cosa che mi fa saltare i nervi….ieri, giornata in cui i miei nervi erano purtroppo gia saltati, me ne stavo in saletta caffe’ a fumare una sigaretta quando sento dietro di me la sua vocina gracchiante che dice:” Tu, tu, com’e’ che ti chiami? Che mi faresti accendere?”
Mi sono girata, freddissima, le ho porto l’accendino e le ho risposto:”Fantocci. MI chiamo Uga Fantocci”
Penserete che mi sia messa nei guai e che il mio futuro lavorativo sia irrimediabilmente compromesso.
Non temete.
Questa mattina, appena mi ha visto mi ha detto: ”senti, senti tu com’e’ che ti chiami? Ieri mi hai lasciato l’accendino, te lo volevo ridare”

DIZIONARIO IMMOBILIARESE-ITALIANO-VOLUME 2



Appartamento recentemente ristrutturato =il vecchio inquilino cambio’ lo scaldabagno nel 1974

Bivani in buone condizioni = una volta era nuovo

Abitazione in zona tranquilla, ben collegata = ci passa una corriera ogni anno bisestile

Appartamento in buone condizioni = una volta era nuovo

Adiacenze tangenziale, centralissimo = proprio al centro della rampa

Loft deliziosamente ristrutturato = abbiamo dipinto gli infissi di rosa

Particolare mansarda in palazzina d’epoca= casa priva di latrina, il particolare che manca e’ il cesso

Palazzina d'epoca recente costruzione = Vi stiamo prendendo MOLTO per il culo

Seminterrato luminosissimo = ...e ci prendiamo anche gusto.


Grazie a tutti peri numerosi suggerimenti inviati, come vedete…ne ho tenuto conto!!!
Trovare casa nell’urbe e’ una battaglia che non puoi vincere. Non puoi nemmeno pareggiare. Puoi soltanto ARRENDERTI

martedì 13 novembre 2007

RISULTATI DEL TERZO SONDAGGIO DI PUNZY

Ricordo la domanda:
"Voi cittadini urbani e perbene dove buttate la vostra immondizia?"
sono lieta di comunicarvi che il 70% di voi la butta civilmente negli appositi secchioni, ditinguendo tra secco, umido, carta e vetro.
A quei 4 stronzi che hanno risposto :"La buttiamo nel cortile condominiale del palazzo di Punzy", giuro eterna vendetta ed ira
ma come siete spiritosi.
;-)

lunedì 12 novembre 2007

racconto del primo giorno si scuola di un'esternalizzata

Come ormai tutti sapranno, la mia azienda ha "venduto" 914 colleghi ad una ditta esterna, allo scopo di passare dalla fascia dei ricchi a quella dei ricchissimi. Per questa cosa, noi colleghi siamo tutti incazzati neri come le biscie, tranne qualche leccaculo cronico che ovviamente anche in questa situazione tesse le lodi dell'azienda, dei capi, dei nuovi uffici ecc ec. Oggi e' il primo giorno di lavoro per questi colleghi nella nuova ditta, vi lascio immaginare l'umore plumbeo di tutti. Tuttavia, una collega mi ha scitto una mail su questo primo giorno di scuola, la considero un messaggio di positivita' e speranza, per cui la pubblico integralmente:

Ciao,
sono una collega di ****, esternalizzata
Non mi vergogno a dirti che oggi mi sento felice ed entusiasta per il nuovo lavoro.
L’azienda si e’ sempre dimostrata onesta nei miei confronti, perche’ dovrei pensare che voglia liberarsi di me? Oggi e’ un giorno di festa: l’azienda, per darmi un’opportunita’ di crescita, mi ha venduta al mercato ad un semi sconosciuto...ormai la situazione lavorativa era cristallizzata: impossibile fare carriera, molto meglio iniziare tutto daccapo in un'altra ditta!!! Cosi' mi ha detto il mio capo...Non sono stati dunque carini a pensare a me?

In conformita’ al clima di festa che sento dentro, mi sono vestita di rosa con sbuffi e merletti pero’ i colleghi antipatici e comunisti mi hanno presa e messa sul tetto dell’edificio per fare da parafulmine, dicendo che pure le scariche elettriche si sarebbero rifiutate di colpirmi. Non riesco veramente a capire come possano essere cosi’ pieni di rabbia e rancore per un’azienda che per tanti anni gli ha dato da mangiare e, quando si e’ accorta che mettevamo su troppo peso, ha fatto in modo che non avessimo piu’ uno stipendio sicuro per evitare l’ingozzo quotidiano!!!
Mi chiedo: un’azienda puo’ essere piu’ attenta di cosi?
Non importa, comunque..sono qui sul tetto sotto la pioggia con in mano il mio glorioso, nuovo badge sul quale finalmente non c’e’ piu’ la mia foto, cosi’ i colleghi comunisti e cattivi non possono piu’ prendermi in giro dicendo che sembro una babbuina… ancora un gesto accorto, tenero, per evitarci gli scherni e la vergogna…fortunatamente, da dicembre non avremo piu’ internet, cosi’ i colleghi zozzoni e comunisti non verranno piu’ sulla mia position per collegarsi ai siti porno e poi dare la colpa a me.
Per quanto riguarda il cell aziendale, poi chi se ne frega? Non mi ha mai chiamata nessun collega e nemmeno il mio capo o il mio manager, fatturo sempre a 0..una volta sono stata assente per malattia un mese, mi sono rotta una gamba perche’ nell’atrio stavano facendo dei lavori e sono inciampata nei cavi…e in un mese intero l’azienda, comprensiva, NON MI HA MAI CHIAMATA NEMMENO UNA VOLTA per non disturbarmi…cosa?? Fare causa all’azienda per chiedere un risarcimento per la caduta?? Scherziamo?? Sono stata semplicemente disattenta.
E basta.
Comunque, cara Punzy, sono qui sul tetto sotto la pioggia e guardo il mio nuovo badge senza la foto e il mio cellulare che dopo 5 anni non squillera’ piu’
E mi sto facendo la quindicesima birra della giornata
Baci

venerdì 9 novembre 2007

Lista dell’odio numero 8


  • Balza di nuovo al primo posto, senza mai essere uscita dalla classifica…TRENITALIA, I cui treni a lunga percorrenza hanno maturato, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, circa due ere geologiche di ritardo. I passeggeri, arrivando in stazione, hanno ricevuto a titolo di rimborso due manuali di storia contemporanea e un dvd di history channel per aggiornarsi sugli ultimi avvenimenti mondiali.
  • l’insignificante, insulsa e manipolata informazione italiana.

  • la mia dirimpettaia, che dopo aver lavato i pavimenti butta l’acqua sporca dal balcone, gettando il suo luridume nel gia putrido cortile condominiale. Ieri, in seguito al ripetersi per l’ennesima volta dell’incivile gesto, l’ho invitata a non farlo mai piu’ con un discorso che iniziava cosi’: “A luridaaaa!! Affacciate un po’ che ti devo di’ du’ cosette”
  • Chi non riesce a respirare normalmente per cui per prendere fiato deve aprire la bocca e parlare
  • L’attuale legislazione italiana sul lavoro, e i parassiti istituzionali che non provvedono a correggerla

giovedì 8 novembre 2007

NOTTI URBANE


Ieri notte alle ore 00.20,nel perbenissimo e residenziale quartiere di san Giovanni in laterano, attraversava regolarmente sulle strisce pedonali una distinta ed ingioiellata signora della buona borghesia romana, recando in mano una tazza del cesso.
Nell’Urbe se ne vedono di cose strane.
Il suo gioiello di ceramica luccicava nella notte e faceva correre la mia fantasia: chi era la signora? Dove andava con la tazza? Cosa rappresentava quel cesso per lei?
Forse un regalo che stava portando al suo ex amante, a cui aveva intenzione di dire:”tutto quello che mi hai dato puo’ essere messo qui dentro” oppure era una maniaca del fai-da-te e stava approntando un urgente intervento idraulico nel bagno della servitu’…o forse, era un’opera d’arte contemporanea, che la perbenissima signora aveva acquistato per 152.000 euro…in tal caso, mi chiedo: quando la terra sara’ distrutta ed arriveranno gli extra terrestri a frugare e a sciacallare tra le macerie, vedendo i resti della lussuosa casa della signora penseranno di aver trovato un’antica opera d’arte o un cesso rovinato?
Ai posteri l’ardua sentenza

mercoledì 7 novembre 2007

C’ERA UNA VOLTA

Un giornalista.

Me lo ricordo da quando ero piccola, non capivo nemmeno la meta’ di quello che diceva ma rimanevo in religioso silenzio perche’, a casa mia, quando parlava lui si ascoltava e BASTA.
Questo giornalista aveva una malattia, ormai completamente debellata: la diffusione dell’informazione. Quella vera, non filtrata,pura. Scomodo da sempre, trovarono il modo di farlo tacere. O meglio, di rendere la sua voce poco udibile, confinandola in spazi dove “la massa” (che siamo noi) non l’avrebbe sentita. Oggi, tutti piangono la sua scomparsa. Bisognerebbe fare un vaffaday lungo almeno tre giorni per declinare i nomi degli ipocriti che gli voltarono le spalle e adesso lo santificano. Loro sono ancora in TV, loro scrivono sui giornali, loro dirigono trasmissioni di approfondimento giornalistico. Loro, oggi,forniscono l’informazione.
Perche’?
Perche’ Biagi e’ scomparso ancora prima di morire? Forse perche’ l’attuale panorama giornalistico e televisivo non e’ scomodo quanto lui?
Recentemente un senatore della repubblica ha rilasciato questa intervista al Corriere della sera:

Al posto di un normale bipolarismo in Italia c'è stata una bipolarizzazione impazzita per cui quando l’ex presidente del consiglio ha cacciato alcuni giornalisti dalla Rai, noi non potevamo fare altro che schierarci. Un meccanismo perverso che non salva chi è indipendente, chi non ha un referente politico.

Non si poteva fare altro che schierarsi?
Scherziamo?
trovo raccapricciante che un senatore della repubblica dichiari con tanta tranquillita’ che, al giorno d’oggi, chi non ha un referente politico venga schiacciato. Senatore, ma non vi abbiamo eletto per combattere questo sistema? Se voi siete i primi ad adeguarvi, noi, “la massa” ma che speranze abbiamo??
E non ho altro modo di protestare contro questa pseudo informazione che ci e’ rimasta diventandone una non-fruitrice: se “la massa” (che siamo noi) non comprasse piu’ giornali, non vedesse piu’ nessun programma televisivo fintamente impegnato, forse, per vendere e sopravvivere l’informazione sarebbe costretta a “sganciarsi” dal potere costituito e ad “agganciarsi”alle richieste della “massa” (che siamo noi).
Per cui, da oggi in poi, chiamatemi pure la sera, la tv rimane spenta

lunedì 5 novembre 2007

Pubblicita’ ingannevoli

Insomma c’e’ questo tipo..
Descrizione: maschio, razza bianca,vive da solo, etero e single ( e gia qua la prima bufala,queste caratteristiche nella realta’ non coesistono).
Vede una tipa caruccia, inizia seguirla e perde un po’ di tempo, quando torna a casa e’ tardi per fare la spesa ed ha il frigo vuoto. Per cui va da mammina a scroccare la cena (questa e’ la parte vera). Suona alla porta della natia famiglia; apre il papa’ che fa la scena che gli dispiace che il figlio debosciato torna tutte le sere a cena ma si vede che sotto sotto e’ contento. La mamma alla vista del figliol prodigo scodinzola e mette in tavola nientepocodimenoche IL FILADELFIA…questa e’ veramente ridicola, vai a casa di mammina e che ti mangi? Il Filadelfia?

NESSUNA MAMMA ITALIANA SE VIENE IL FIGLIO A CENA serve il Filadelfia..minimo scatta il pasto di sette o piu’ portate..del resto, anche io quando vado a mangiare da mia mamma pretendo MINIMO la lasagna..

Bah…

UN MESSAGGIO PER

Quelli che sorpassano a destra...

non siete a Londra.

Non siete in un video game.

Non siete invisibili ed immateriali.

Se sorpassate a destra, siete solo stronzi

sabato 3 novembre 2007

Traversie urbane

Insomma piove
Giovedi di pioggia nell’Urbe. Esco dal lavoro, piove fitto, la tuta antipioggia funziona, l’iluminazione stradale no. Faccio tipo 10 km alla cieca, fortuna che il motorino conosce la strada.
In qualche modo arrivo a casa, tiro fuori le chiavi dalla borsa, quella del portone e’pericolosamente piegata. Tento comunque di aprire. Ovviamente si spezza.
Sconforto e bestemmie
Provo a citofonare ai vicini, nessuno risponde.
Nel mio palazzo noi abbiamo questa simpatica abitudine di non rispondere al citofono, tanto sono sempre gli ufficiali giudiziari o l’amministratore che vuole i soldi del condominio, per cui fingiamo di non essere in casa. In genere il postino, dopo aver citofonato per ore, s’incazza e ci lascia la posta sparsa per strada. Quando capiamo che la via e’ libera scendiamo e cerchiamo le nostre lettere in giro per il marciapiede.
Comunque.
Palazzo disabitato, alla fine una vocina giovanile risponde:”Pronto?”
“Salve, sono la tua vicina del terzo piano, mi si e’ rotta la chiave del portone, mi apriresti per favore?”
“No. Non posso aprire a nessuno, mamma non vuole cha apriamo agli estranei”
“Giustissimo. Pero’ io non sono un’estranea, sono la tua vicina del terzo piano, se ti affacci mi vedi”
“No, non mi posso affacciare, mamma non vuole. Quando lei non c’e’ non apriamo e non ci affacciamo. Comunque mamma torna presto”, precisa. Nel caso io fossi un maniaco che intende seviziarla a morte, sono stata informata che la casa e’ priva di adulti ma non per molto.
Brava bambina, non insisto.
Suono ancora a casaccio a tutti.
Risponde la filippina del secondo piano, anzi non risponde e si affaccia;“Chi e’?”
Io guardo in alto, pioggia sul viso, negli occhi, dietro il collo. Sorrido e dico:“Mi apre per favore’?
La signora sorride e mi saluta
Io sorrido, saluto ed indico il portone
La signora mi saluta di nuovo
Io disperata:”Signora il portone, per favore mi apre??”
Niente, mi sorride e saluta
ma io dico per favore, una cazzo di parola in italiano ce la facciamo ad impararla??
Passano venti minuti, la pioggia ormai fa parte anche delle mie mutande, spunta da dietro l’angolo un vicino. Lo saluto festosa come un eroe, mi accodo per entrare dietro di lui nel portone. Ma mi lui si ferma e mi guarda severo.
“Chi sei tu?”
E poi, prima che possa rispondere:
“sei la figlia di Frontoni?”
Comprendo che la mia ipotetica parentela con Frontoni mi consentira’ l’accesso al portone per cui sorrido e dico di si, sono proprio io.
Allora il vicino stabilisce che siamo amici, chiacchieriamo in ascensore e mi manda tanti saluti per papa’.
Presentero’
The day after, ancora piove.
Appena esco dal palazzo, mi rendo conto di aver lasciato l’ombrello a casa. Il portone e’ gia chiuso alle mie spalle. Inutile rifare la trafila del giorno prima, l’amico di frontoni non e’ in vista.
Mi avvio sconsolata al lavoro, saltellando e bestemmiando sotto la pioggia…

RISULTATI AL SONDAGGIO DI PUNZY N.3

Ricordo la domanda:
"Trovi soddisfacente il servizio di trasporto pubblico urbano?"
il 43% dei votanti ha risposto:
"si potrebbe fare di piu'. Per esempio, gli autobus potrebbero passare"
A testimonianza che i cittadini hanno voglia di partecipare ai processi istituzionali, fornendo opinioni critiche e pratiche per migliorare la qualita' del trasporto urbano

Da notare anche che, il 34% dei miei blogger crede che il servizio di trasporto pubblico urbano sia un'invenzione giornalistica. Questa opinione rispecchia anche quella della sottoscritta.

sabato 27 ottobre 2007

Offerte di lavoro

Inefficiente ditta di trasporto su ferro monopolista del settore, cerca, per ampliamento proprio organico:

  • num. 1.235.000 pulci salterine, da inserire nei sedili degli intercity a lunga percorrenza (Torino- Reggio Calabria). Richiesta precedente esperienza nel settore infestazioni
  • num. 1.536.000 zecche infettive, da inserire nei poggiatesta dei sedili degli intercity a breve percorrenza. Richiesta particolare capacità aggressiva nella penetrazione del cuoio capelluto
  • num 2.890.000 colibatteri, da sistemare lungo i bordi dei water e dei lavandini delle toilette degli intercity a breve e lunga percorrenza. Requisito indispensabile:capacità di sviluppo tetano e colera
  • num. 894.756 attori, per interpretare il ruolo di passeggeri puzzolenti e maleducati. Luogo di lavoro: intercity a media e lunga percorrenza. Richiesto possesso proprio di enormi ed ingombranti valigie (assolutamente impossibili da sistemare negli angusti ed appositi vani), in modo da rendere il fastidio dei passeggeri reali ai limiti estremi del sopportabile.

    Si offre:
    co-co-pro (il progetto è finalizzato alla totale dismissione degli intercity in favore dei treni ad alta velocità) con fisso mensile + provvigioni per ogni passeggero deviato verso gli eurostar. Massima serietà, astenersi perditempo

venerdì 26 ottobre 2007

Chi l’ha visto?

Roma, 26 ottobre 2007.
Ore 10.40 A.M.
Circa 40 cittadini denunciano la scomparsa del 714, autobus pluriarticolato di colore verde, atteso alla fermata Colombo/Agiati da circa mezz’ora.
Il 714 è stato visto lasciare lo stazionamento dell’Eur alle ore 10.05 ma, da allora, nessuno ha più sue notizie.
Cosa può essere accaduto?
“Plendo questo autobus tutti i giolni pel andale a lavorale ma oggi non passa,dov’è? Pelchè non alliva?” Chiede Pee-Weng, giovane filippina con gli occhi angosciati.
Raffaele Melli, anziano urbano ben infornato sui flussi di traffico cittadino, dichiara:”Sono molto preoccupato, non è da lui comportarsi così”
Ore 11.59 A.M.
L’aria è umida, piove a dirotto.Del pluriarticolato non si vede nemmeno l’ombra..
“E’ uno schifo, uno schifo” Rosa, casalinga, urla tutta la sua rabbia:”le strade in questa città non sono più sicure,un autobus onesto, che fa il suo servizio ai cittadini che all’improvviso scompare e nessuno ha visto niente, nessuno ha sentito niente, nessuno passava di là..come no!!!”
I principali sospetti ricadono sul vicino campo nomadi, posto a circa 65 km dalla fermata
“Da quando quegli zingari si sono accampati dall’altra parte della città,qua non si capisce più niente!” commenta Giovanni, commerciante.
Sono le 11.16, la pioggia si dirada ma il cielo è ancora plumbeo.
Il 714 viene dichiarato ufficialmente disperso dalle autorità nazionali.
Morale della favola, me la faccio a piedi

mercoledì 24 ottobre 2007

IL REGISTRO DEGLI INDAGATI

Buongiorno a tutti.
Non so se avete avuto modo di sentire cosa prevede il nuovo DDL sull’editoria.

In pratica verra' approntato un registro per i siti web. Non e' chiaro (volutamente?) se a questo registro dovranno iscriversi anche i blog individuali.
Il DDL obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile.
In breve,Se passa questa legge dovro’ purtroppo chiudere il mio blog.
Che chiuda il mio, passi (anche se mi diverto una cifra a scriverci) ma che chiudano i Blog di Grillo, Luttazzi, la Guzzanti, che sono praticamente gli unici che fanno informazione vera, quella di qualita’, quella che che ti apre la mente, che ti fa pensare, che ti costringe ad arrabbiarti..non possiamo starci. Il governo si e’ accorto, all’improvviso, che in questo paese succedono cose…e succedono in rete; mentre nei palazzi del potere si giocano interminabili partite a scacchi che finiscono, inevitabilmente, con eterni stalli, su internet la gente parla, s’incontra, si organizza, si muove e, soprattutto…si contro informa…

Il governo sostiene, con questa legge, di "voler semplicemente essere messo in copia"...ma il timore e' che invece, ne voglia il controllo. Esistono gia gli strumenti per tutelare i cittadini dalla diffamazione e dagli abusi, NON OCCORRE l'istituzione di un registro dei blog!!!
La censura da un governo di sinistra e’ un ossimoro che NON ACCETTO, considero internet l’ultimo spazio per le parole in liberta’…
Contro questo ennesimo bavaglio,.
Contro quest’ennesimo tentativo di imbrigliare la parola scritta ed il pensiero indipendente
Contro la contraddizione di perdere la liberta’ mentre al governo siede chi dovrebbe difenderla
Entriamo nel sito e firmiamo tutti la petizione
Grazie
PUnzy


http://www.PetitionOnline.com/noDDL/

FANTASMI URBANI

L’Urbe e’ nobile e antica, ha migliaia e migliaia di anni. E, di conseguenza, ha i suoi fantasmi…puoi vederli girare, liberi e antichi al Colosseo, ai Fori imperiali, al Pantheon…
Io in casa ho il fantasma della Blatta Simone.
La Blatta Simone era, come suggerisce il nome, un insetto tipo scarafaggio, di quelli piccoli e marroni. Il nome Simone gliel’avevo appioppato per una straordinaria somiglianza con il mio fidanzatino delle medie. La Blatta Simone viveva sul muro dietro al frigorifero e, non essendomi mai passato per la testa di spostare il frigo per pulire li’ dietro, se ne deduce che la blatta Simone se la passava alla grande, praticamente indisturbato.Ogni tanto faceva capoccetta, io urlavo inorridita e gli tiravo dietro degli oggetti (senza troppa convinzione); a quel punto, lui si ritirava in buon ordine.
Avevamo trovato un equilibrio.
Si era, in fondo, una piccola famiglia.
Un bel di’, da dietro il frigorifero spuntarono, al seguito della Blatta Simone, dei blattini piu’ piccoli, circa una ventina.
La somiglianza con il padre era impressionante ed innegabile.
Quel coatto ricongiungimento familiare, operato senza permesso alcuno, mi costrinse a prendere provvedimenti drastici..acquistai un insetticida apposito, lo spruzzai ovunque, chiusi casa per tre giorni.
Il peso di quel genocidio e’ ancora tutto sul mio karma..dev’essere per questo che, a volte, vedo ancora la capoccetta di Simone che spunta da dietro il frigorifero o dallo scarico della doccia..
Spero di riuscire a cambiare casa prima che la parte razionale del mio cervello faccia arrivare alla Punzy corrente che quello NON E’ il fantasma di una blatta, ma una BLATTA VERA. Senno’ poi mi tocca sporcarmi il karma un’altra volta

lunedì 22 ottobre 2007

GP del Brasile

Ieri sono stata costretta a seguire il GP in oggetto, la mia impressione e’ questa:

Tante macchine colorate corrono producendo un gran rumore, la corsa dura tipo 3 giorni (o comunque un tempo infinito).

Alla fine arrivano in un punto in cui sono gia passate 106 volte ma una vince

boh

sabato 20 ottobre 2007

ALLA FIERA DEL LAVORO

Alla fiera del lavoro
per 800 euro,
un impiegato italiano
l’imprenditore compro’

Alla fiera del lavoro
Per 600 euro
un impiegato cinese
Si presento’

Alla fiera del lavoro
L’impiegato italiano
Che voleva essere assunto
L’impiegato cinese con la Bossi-Fini caccio’

Alla fiera del lavoro,
l’imprenditore
che voleva risparmiare
e della qualita’ del lavoro

non gliene poteva proprio fregare
disse all’italiano
che se voleva lavorare

meno del cinese gli doveva costare

Alla fiera del lavoro,
l’italiano rispose
che teneva famiglia
e di meno non poteva accettare

Alla fiera del lavoro,
l’imprenditore
che voleva risparmiare
e della qualita’ del lavoro

non gliene poteva proprio fregare
chiese ad un amico in parlamento

se se ne poteva interessare

Al mercato del lavoro
Per 400 euro
Un lavoratore precario italiano
L’imprenditore compro’

martedì 16 ottobre 2007

Risultati del secondo sondaggio di Punzy

Ricordo la domanda:
Esiste ancora la mezza stagione?
il 53% dei votanti ha risposto:
"No e si stava meglio quando si stava peggio"
A mio parere, l'esito di questo sondaggio testimonia il disagio mondiale nei confronti dei cambiamenti climatici e la sensibilita' nostalgica che ci fa rimpiangere un'epoca lontana, quando i treni arrivavano in orario.
Dev'essere stato prima che Trenitalia comprasse le FS

Pubblicita’ urbane

Come se non avessi abbastanza motivi per ironizzare sul mondo che mi circonda, ho deciso di concentrarmi anche sul magico mondo della pubblicita’

Pubblicita’ ingannevole numero 1

Shampoo sunslik anticaduta

Nella sopracitata pubblicita’ una favolosa gnocca mora si dichiara appartenente alla “lega italiana contro la legge di gravita’” e per dimostrarlo si alza lasciando che le sue siliconatissime tette si ergano verso l’alto, alla faccia di Newton. A prescindere dal fatto che la gravità è una delle quattro
interazioni fondamentali che regolano l'intero universo (ed e’ la cosa che impedisce alla gnocca mora e alle sue degne comari di volare in alto trascinate dall’aria contenuta nelle loro labbra a canotto) per cui non ha senso formare una lega che sia contro la gravita’, le signorine di questa pubblicita’ passano il tempo a magiare slim fast e a farsi lo shampoo, in quanto, secondo la loro teoria, i capelli cadono perche’ attirati dal basso da questa cattiva cattiva legge gravitazionale universale, non per motivi fisiologici ,ormonali e genetici come affermano scienziati stupidi che non usano il sunslik.
Nemmeno a dirlo, le gnoccone hanno capelli perfetti: folti, lucidi e corposi.
Adesso potrete pensare che la mia e’ invidia.
Non tentero’ di negarlo.
Ma loro e’ stupidita’e non potete negare nemmeno questo

Comunque, se volete comprare il sunslik potete farlo ma i vostri capelli cadranno lo stesso e non diventerete come le gnocche.
Gia’ provato, non funziona

lunedì 15 ottobre 2007

Sanita’ Urbana

Devo fare una lastra al ginocchio.
Sono terrorizzata da questa cosa, non ci dormo la notte.
Il terrore deriva da diverse ipotesi:

la lastra rivelera’ un orribile male oscuro che ha colpito il mio ginocchio, non curabile e degenerativo. Prima mi taglieranno una gamba e poi moriro’ tra atroci sofferenze


La lastra non rivelera’ nulla ma il dolore non passera’ e dato che il dottor House non lavora nel’urbe nessuno fara’ la diagnosi giusta fino a quando non sara’ troppo tardi (Prima mi taglieranno una gamba e poi moriro’ tra atroci sofferenze)


La lastra non rivelera’ nulla e dovro’ affrontare analisi su analisi di cui qualcuna non rimborsabile dallo stato, per cui dovro’ decrementare in maniera drastica la paghetta mensile e prima mi taglieranno una gamba e poi moriro’ tra atroci sofferenze ma anche in condizioni di indigenza

In piu’, prima di effettuare la radiografia devo giustamente pagarla ad un’apposita cassa ticket, aperta dalle 07.30 del mattino fino alle 07.31 o roba del genere, per cui mercoledì, giorno fatidico, dovro‘ stare in ospedale dalle 7.30 alle 16.40 (orario in cui e’ fissata la radiografia). Chi lo sente, adesso, Totonno…se non c’e’ un bar nelle vicinanze rischio di mangiare il radiologo.

Incazzature Urbane

Questo post e’ ispirato a Piper e al suo commento al precedente post

Caro Piper,
vorrei fare una nuova lista dell’odio ma la verita’ e’ che ci sono talmente tante cose che non vanno, intorno a me, che avrei veramente l’imbarazzo della scelta su chi mettere al primo posto.
Invece di redigere una lista, spendero’ allora due paroline per tutti.

Trenitalia
“grazie per aver scelto Trenitalia”. Te lo dicono alla fine di ogni viaggio allucinante che fai nelle loro pulciose (e non e’ un eufemismo) carrozze, come se ci fosse una vera possibilita’ di scelta. Come se non possedessero il monopolio delle tratte.
Io, quando la tipa dell’annuncio registrato mi ringrazia per aver scelto trenitalia m’incazzo ed inizio a sproloquiare verso il megafono, con conseguente invio, da parte del controllore, di grossi infermieri col siringone che tentano di sedarmi. Finora non mi hanno mai presa ma la vecchiaia incombe e non riesco piu’ a catapultarmi dal finestrino insieme alla valigia cosi’ velocemente come prima. Il loro “orario effettivo” e’ una presa per il culo che offende l’intelligenza delle zecche che viaggiano sui treni, figuriamoci la nostra. Complimenti a trenitalia, comunque, per essersi allineata alla grande al trend in voga in questo paese, dove la soluzione di ogni male consiste nel trovare un nome non –disfattista al problema. Mi aspetto che da un momento all’altro venga promulgato d’urgenza un decreto legge che dichiara ILLEGALE la parola problema, con sanzioni gravissime per chi trasgredisce. Cosi’ non avremo piu’ IL PROBLEMA DELLE PENSIONI ma LA SITUAZIONE PENSIONISTICA , e cosi’ via in una serie infinita di non-problemi, che essendo tali richiedono non soluzioni.
E torniamo ad un altro punto sottolineato da Pier: la comunicazione.
La comunicazione attuale sembra completamente svincolata dal suo significante. Si dice una cosa volendone significare un'altra. Una volta la comunicazione al contrario veniva utilizzata soprattutto in politica, per cui si verificavano scene di panico ogni volta che il Presidente del consiglio di turno si affacciava alla finestra per dirci che andava tutto bene. Oggi viene utilizzata da chiunque, per cui quando il panettiere ci dice che la pizza e’ stata fatta con lievito naturale compriamo il nostro pezzetto di bianca aspettandoci un sapore di gomma. C’era una volta la parola, la sua etimologia, il suo significato. Oggi, la parola significa il suo contrario, o il suo sinonimo, nel migliore dei casi. Nessuna verita’, nessuna bugia, questo e’ il motto imperante della comunicazione. E nessuno protesta, perche’ gli addetti alla comunicazione sono spesso interinali con contratto a termine che pur di tenersi il lavoro soggiacciono al bavaglio. E noi, lavoratori dipendenti, che sappiamo leggere dietro le finte parole delle aziende le verita’ che si nascondono, facciamo finta di niente, perche’ il contratto scade a tanti di noi e se parliamo non si rinnova. Tutto gira intorno a questo grande ricatto, di cui nessuno parla perche’, ricordate:? Non e’ un problema, non si chiama precarieta’ ma flessibilta’. Altro inganno comunicativo. Per cui continuiamo a parlare, tutti insieme, senza vedere dove vanno a finire le parole.
E non sopporto chi, quando faccio questa riflessione, mi dice che ce lo meritiamo, perche’ la classe politica, la classe imprenditoriale, le lobby massoniche e mafiose sono lo specchio della nostra societa’. Beh, sara’ lo specchio della vostra, di societa’; di quella parte di italietta da Alberto sordi che cerca la conoscenza giusta per inserirsi in una lista d’attesa privilegiata in ospedale; sara’ la vostra, di societa’, saro’ lo specchio dei VOSTRI privilegi acquisiti. Anche questa affermazione, che abbiamo quello che ci meritiamo e’ un esempio di comunicazione ingannevole particolarmente insidioso: si chiama: PROFEZIA CHE SI AUTOADEMPIE. I manuali di sociologia elementare ne sono pieni. Convincendoci che questa nazione e’ cosi’ perche’ tutti noi, a livello collettivo non siamo altro che furbetti ignoranti da quattro soldi, finiremo con il crederci davvero e non saremo mai abbastanza motivati per reagire. Beh, dato che la materia l’ho studiata a fondo, mi sento di dire una cosa importante: NON E’ VERO.
Questo paese e’ pieno di gente onesta, di gente perbene, di gente che lavora, che paga le tasse, che si attiva sul piano civile, che fa volontariato, che legge..NON E’ VERO che ce lo meritiamo. Ed e’ ora di darci una svegliata. Troviamo da qualche parte la coscienza civile dimenticata, CHIAMIAMOLA CON IL SUO NOME VERO, svegliamola e ripetiamoci tutti i giorni:
Io sono un bravo cittadino
Io lavoro e pago le tasse.
Io sono un bravo cittadino, lavoro, pago le tasse e vivo in una collettivita’ dove la maggioranza delle persone e’ come me e NON CREDERO’ A CHI MI DICE IL CONTRARIO, PERCHE’ MENTE

Sono andata fuori tema rispetto a questo blog ma la punzy quando s’incazza esternalizza le proprie emozioni attraverso la parola
Cioe’ scrive
E comunica quello che pensa

Punzy Grrrr

martedì 9 ottobre 2007

LISTA DELL’ODIO 7

In realta’ sarebbero ancora al primo, secondo,terzo, quarto e quinto posto i dirigenti della mia azienda che hanno deciso di vendere 914 dipendenti ad una societa’ sconosciuta, come se fossero pomodori al mercato ma non voglio dargli la soddisfazione di dedicargli troppi post, quindi, la mia lista dell’odio si presenta in questo modo:

  • I presunti shampoo anti-crespo. Le poveracce con la paghetta mensile che spendono un capitale per comprare uno shampoo che dovrebbe rendere i loro capelli piu’ belli di quelli di Barbie, non possono ritrovarsi con della raffia in testa. Non e’ giusto, e’ immorale,e’ piu’ di una pubblicita’ ingannevole…e’ cattiveria..
  • Il Bifidus attivo. Ricordo perfettamente che prima della sua invenzione la gente cagava lo stesso
  • Taddeo, che approfittando dello stress che mi attanaglia in questo periodo, fuori esce da ogni spazio disponibile, vigliacco!
  • L’orario effettivo dei treni. L’orario effettivo e’ una cosa che non esiste, l’ha inventata trenitalia per non dover pronunciare la parola “ritardo”..per cui, secondo loro, l’eurostar per Napoli Centrale previsto alle 18 avra’ un’orario effettivo di partenza alle 19.30 (non un ritardo di un’ora e mezza)…magari lo inventassero pure per lo stipendio: la sua retribuzione mensile prevista intorno ai 1000 euro, sara’ invece una retribuzione effettiva di 1200
  • Il libretto di istruzioni del mio cellulare: e’ in tedesco con traduzione anche in giapponese e sanscrito. Sono mesi che non riesco ad impostare nulla e, tra l’altro, da alcuni giorni mi chiede insistentemente un codice ogni volta che imposto la sveglia…aiuto…

lunedì 8 ottobre 2007

risultati del primo sondaggio di Punzy

Il sondaggio ha dimostrato che questo e' un blog seguito da persone coscienziose, che rappresentano la parte sana di questo paese. La maggioranza dei votanti ha decretato che la puzza dei piedi e' una piaga sociale ed e' ora che i governi se ne occupino!!! basta con questa indifferenza delle istituzioni!!! Scarpe antipuzza per tutti!!!

giovedì 4 ottobre 2007

Misteri urbani

Perche’ quando andiamo dal medico c’e’ sempre un piccola fila composta da 5/6 anziani urbani prima di noi? A qualsiasi ora si vada dal dottore loro sono li’, sospetto fortemente siano dei figuranti assunti per fare scena. C’erano anche dal mio vecchio medico, forse sono gli stessi che si travestono, non lo so ma la cosa che mi angoscia di piu’ dell’andare dal medico e’ trovarmi davanti quell’umanita’ dolente , affetta da mostruose patologie che noi non possiamo nemmeno immaginare ma che con l’avanzare dell’eta’ (la mia) sento sempre piu’ prossime…stamattina la cricca litigava su quali fossero i pannoloni migliori da utilizzare quando ce la si fa sotto. Poi hanno fatto la gara su chi di loro avesse l’artrosi piu’ grave ed avanzata, infine il conto degli interventi chirurgici subiti e relativi danni permanenti ad essi collegati.
Io sono ipocondriaca.
Non posso stare nella stessa stanza con persone malatissime e degenerate nel fisico e nella mente, sudavo freddo e ho iniziato ad accusare i sintomi di svariate malattie, tra le quali il tifo, la piorrea, la Peste nera, l’osteoporosi, la prostata, la sclerosi multipla e l’endometriosi (che non so nemmeno cosa sia ma c’e’ l’ho, sicuro, LO SENTO)
Sono andata dal dottore perche’ mi fa male un ginocchio e adesso sono convinta di avere un grave tumore bilaterale incurabile, qualsiasi altra ipotesi sull’origine del dolore non viene presa in considerazione dal mio cervello.
Il fatto poi che per curare la malattia gravissima che ho al ginocchio debba iniziare una trafila nel fantastico mondo della sanita’ italiana mi atterrisce piu’ della malattia stessa. Perche’, perche’, quando andiamo dal medico c’e’ sempre un piccola fila composta da 5/6 anziani urbani prima di noi?

venerdì 28 settembre 2007

Pedoni urbani


Sono pericolosi e completamente pazzi.
Anche io a volte circolo a piedi: prendo l’autobus, attraverso la strada, faccio passeggiate. Ma non per questo trascorro il pomeriggio tentando il suicidio attraversando con il rosso pedonale o mi fermo sulle strisce a guardare in alto, sperando che si manifesti magari Il fantasma dei pedoni passati.
Credo che si possano distinguere diverse categorie di pedoni:

Il pedone semplice- questo tipo di pedone non ha mai guidato un mezzo meccanico in vita sua. Rientrano in questa categoria le persone molto anziane, nate e cresciute fuori città prima della motorizzazione di massa, i bambini piccoli, gli adolescenti e qualche casalinga fregna moscia che non ha mai sentito parlare di emancipazione nella sua vita. Ovvero, rientrano in questa categoria tutte le persone più rompicoglioni dell’urbe.

Gli anziani inurbati in genere attraversano piano, guardandosi timorosi intorno: cercano con gli occhi conferme dal semaforo, guardano terrorizzati le macchine e i motorini, si portano la mano al cuore mentre passano dall’altra parte della strada e quando salgono sul marciapiede opposto tirano fuori il fazzoletto per asciugarsi il sudore provocato dalla paura.

La sera a cena, il fatto di essere riusciti ad attraversare sarà il principale argomento di conversazione con il coniuge e il gatto di casa.
I bambini molto piccoli, invece, non attraversano da soli: in genere vengono sporti imprudentemente dalle loro mamme o baby sitter in appositi passeggini, come fossero dei piccoli tester; si fa apparire all'improvviso la carrozzina sulla prima striscia pedonale e si constata quanti automobilisti frenano in tempo e quanti di loro si tamponano a morte.
Gli adolescenti, al contrario purtroppo, attraversano spesso da soli. Rimuovendo tutto quello che gli è stato insegnato su come si attraversa, in genere si manifestano sulle strisce messaggiando al cellulare, o ballando al ritmo dell’e pod o giocando con il game boy. Non gli passa nemmeno per la capoccia di guardare se passano macchine, in particolar modo se sono in gruppo o in coppia; in quel caso, spesso compaiono sulle strisce pedonali slinguandosi appiccicati.
Le casalinghe attraversano con l’aria schifata, come se l’odore dell’urbe gli desse fastidio. In genere si trascinano dietro un grosso carrello della spesa e sono appena uscite dal parrucchiere. Attraversare la strada è una gran seccatura e non capiscono perché debbano aspettare il verde, vanno di fretta e parlano da sole: quei cinque minuti al semaforo gli hanno fatto sforare la tabella di marcia e quindi l’arrosto sarà in tavola più tardi del solito. Povca misevia

Il pedone occasionale – questo tipo di pedone va poco a piedi, e si vede.Crede che solo perché l’omino verde del semaforo appare amichevole e incoraggiante, lui abbia il diritto di passare senza guardare, o di attraversare sulle strisce solo perché esistono. Purtroppo, si stanno estinguendo, tra un po’ dovremmo raccogliere fondi per ripopolare l’urbe di poveri sventati.

Il pedone aggressivo – rientrano in questa categoria gli anziani urbani, le donne che lavorano e gli studenti universitari. Gli anziani urbani attraversano quando gli pare, senza semaforo e senza strisce, fermando le macchine con la mano e insultando gli automobilisti. Le donne lavoratrici attraversano di corsa, mandano al diavolo il motorino di turno che è passato con il rosso, chiamano al cellulare i figli per sapere dove sono e fermano gli automobilisti frementi con la sola forza dello sguardo incazzato con il mondo. Gli studenti universitari attraversano piano ma con coraggio, ti guardano strafottente grattandosi i dredloks, si fermano a metà per allacciarsi le scarpe, si soffiano il naso e invitano i compagni di corso a fare lo stesso.

Il pedone distratto – questo tipo di pedone ha un atteggiamento artistico: sguardo vacuo, espressione ebete, sembra non mettere a fuoco l’importanza del momento. Guarda il semaforo diventare verde ma si muove sempre quando scatta l’arancione, si guarda intorno ed in alto, spesso si ferma a metà percorso senza un motivo, magari cercando le chiavi di casa in borsa. Poi scatta il rosso, tutti gli suonano e lui si scusa con un sorriso e una scrollata di spalle. Dopo i pedoni occasionali, sono la tipologia di pedone più a rischio scamazzamento




martedì 25 settembre 2007

Topaie Urbane

Dato che da parecchio tempo cerco casa in affitto, ho assunto una certa familiarita’ con il gergo immobiliare. Ho deciso cosi’ di pubblicare un post con la traduzione dall’immobiliarese all’italiano, in modo da evitarvi di girare a vuoto tra le topaie immonde che furbi e disonesti agenti immobiliari vogliono affittare.
Ecco a voi un primo elenco:

Appartamento completamente ristrutturato= gli abbiamo dato un’imbiancata

Delizioso mini appartamento, adatto a single = nicchia

Appartamento completamente arredato moderno = casa con orribili mobili da incubo

Bivani in zona tranquilla = casa nella prateria

Primo piano panoramico = vi stiamo prendendo per il culo

Monolocale con zona notte = nicchia con letto

Da ristrutturare = manca il tetto


Appartamento in palazzina storica= casa sfasciata dall’ultima guerra

Grazioso open space con bagno: nicchia con cesso a vista

Appartamento vicinanze metro = casa con affaccio sui binari


Bivani in zona centrale = casa in cui la stanza da letto affaccia su una strada trafficata giorno e notte

Loft con terrazzino = nicchia con terrazzo di 3 mq

Appartamento piano terra senza riscaldamento= nicchia seminterrata e umida

Appartamento piano alto, vista panoramica = sottotetto ricavato, si vede tutta la colonna fecale del palazzo


Si ricorda ai lettori che il dizionario immobiliarese-italiano non e’ completo ma in continuo aggiornamento

venerdì 21 settembre 2007

RISULTATI DEL SUPER SONDAGGIONE

Incredibile il numero di maledizioni ricevute!!! Evidentemente, i top manager che trattano le persone come numeri stanno sulle palle a parecchi. D'altronde, sono ancora al primo, secondo, terzo,quarto e quinto posto nella mia lista dell’odio!!! Comunque, ringrazio tutti i partecipanti al sondaggio, anche quelli che mi hanno inviato sms a notte fonda, svegliandomi…non lo fate piu’ eh? Senno’ vi metto nella lista dell’odio. Ho deciso comunque di non pubblicare gli sms o le mail contenenti insulti, non perche’ sti’ bastardi non se li meritino ma perche’ lo scopo era quello di farci due risate alla faccia loro…per cui, in base al mio insindacabilissimo giudizio, ecco le maledizioni piu’ belle e..speriamo che li colgano!!

Ai dirigenti dell’azienda dove lavoro, che hanno deciso di “vendere” 914 persone ad una societa’ esterna, al solo scopo di passare dalla lista dei ricchi a quella dei ricchissimi auguriamo:

  • Che il fiuto degli affari li abbandoni e che investano tutti i loro miliardi in zucche il 1 novembre (inviata dal preg.mo Dott. Avv. Urbock)
  • Che la loro diuresi produca carta vetrata (baol)
  • Alle mogli dei signori che diventeranno ricchissimi con questa manovra auguro che gli si apra una ruga profondissima che va dalla cima della fronte fino a sotto la patata, talmente orrenda e profonda che nessun chirurgo plastico osera’ metterci mano per timore di venirne risucchiato (Lory)
  • Mi auguro che mano destra anonima gli inserisca un petardo nell’ano e mano sinistra ignota gliela accenda (Giampy di Bologna)
  • Spero che diventino poveri e che siano costretti a prendere l’autobus; che trovino posto a sedere ma che un enorme ciccione sudato appeso al predellino gli scorreggi in faccia per tutta la lunga, interminabile durata del viaggio (anonimo)

    E ora, ripetiamole tutte insieme piu’ volte come un mantra…mi e’ appena arrivata la notizia che uno di loro si e’ dimesso :)