domenica 31 maggio 2009

La mamma è sempre la mamma

e questo si sa.
La mia ogni tanto viene a trovarmi nell'Urbe; quelle sono giornate liete, perchè non la vedo mai.
In genere, alla fine di queste giornate, entrambe ricordiamo con estrema chiarezza come mai non viviamo insieme ma separate e a distanza di 200 km.
Dunque, quando la mia mamma viene nell'Urbe, vuole fare la turista ed andare a zonzo da qualche parte. Questa sua voglia cozza con:
  • la pigrizia mia, di mio padre e di Perfido, che dopo il lauto pasto ci godiamo mollemente il conseguente abbiocco sul terrazzo, deliziati da un refolo di aria fresca
  • il terrore mio e di perfido di andarcene in giro per il centro storico dell'Urbe di sabato pomeriggio, con il G8 e tutta l'agitazione conseguente (a trastevere pure i sanpietrini erano in tenuta antisommossa)
  • la constatazione che, dopo 112 volte che vieni nell'Urbe, iniziano a scarseggiare i posti da vedere; pensate che una volta, per disperazione, l'ho portata persino alla Garbatella a vedere dove girano i Cesaroni, che io schifo e odio e non ho visto nemmeno una puntata...voglio dire, ci sarebbe sempre tiburtino terzo e tor bella monaca ma ho come la sensazione che un giro per le borgate violente non sia proprio il sabato pomeriggio adatto ad un madre.

Tentiamo un minimo di resistenza ma la mamma è sempre la mamma e quindi la si accontenta e si va in giro per l'Urbe, tentando di evitare il corteo e arrancando sull'acciottolato agonizzanti per il caldo e mia mamma dice mi fanno male i piedi, fa caldo, avevi detto che pioveva e invece non piove e io mi sono vestita pesante
non l'ho detto io, mamma, sono state le previsioni del tempo
si ma a me l'hai detto tu, non le previsionii
Io ho ripetuto quello che avevano detto in TV
e da quando in qua tu credi a quello che dice la TV? non ti ho forse insegnato a ragionare con la tua testa? guarda qua ho le scarpe chiuse e adesso ho caldo, la TV, puah
Non ci provo nemmeno a controbattere; la mamma è sempre la mamma e la mia, di madre,avrebbe dovuto fare l'avvocato di Berlusconi per quanto riesce sempre a volgere e a stravolgere ogni situazione in modo da avere ragione e io non solo torto ma anche schifoso senso di colpa...Ma come fa? è bravissima!!
comunque procediamo nel giro; ormai siamo in ballo e dobbiamo ballare, mia madre risolve il problema delle scarpe acquistando un bel paio di sandali su una bancarella tenuta da un tizio arabeggiante, iniziando una trattativa sul prezzo da antlogia del ribasso (avete mai visto un napoletano ed un arabo che trattano sul prezzo? imperdibili)
Torna tutta felice e trionfante con i suoi sandali nuovi pagati dieci euro e per tre/quattro minuti non si lamenta di niente poi però dice ecco qua ho buttato dieci euro, mi vanno grandi..ma perchè li hai presi allora? il mio numero non ce l'aveva e avevo bisogno di cambiarmi le scarpe perchè mi facevano male i piedi..certo, se non mi avessi detto che pioveva avrei messo altre scarpe e i piedi non mi avrebbero fatto male..
Signore, pietà per la mia povera anima. So di aver fatto un torto a mia madre non seguendo il regolare corso della natura, sposandomi a 24 anni con il mio idanzato storico e facendo subito un bel paio di figli ma mi sembra che la sto pagando con gli interessi..Riusciamo a prendere un autobus per andare alla stazione, che i genitori devono tornare a casa e attraversiamo la città piena di poliziotti e deviazioni per il corteo; l'autobus è strapieno e mia madre, guardando fuori dal finestrino dice: madonna che confusione in questa città, non conviene uscire il sabato, ce ne potevmo rimanere a casa, mò andiamo dritti dritti alla stazione e non ci muoviamo più da là finchè non parte il treno. Ingoio una rispostaccia grossa quanto una casa e vedo dietro la testa di mio padre spuntare, lieve lieve, una piccola aureola gialla e luminosa..In stazione cerchiamo un bar per sederci e ristorarci un pò e mia madre dice: voglio una granita.
A questo punto del racconto avete capito tutti quanti che se mia mamma dice " voglio" la cosa si deve fare, per cui iniziamo a girare la stazione ma nessuno stramaledetto bar vende le granite e io dico mamma ma un frappè non ti va?
no, voglio la granita, ho visto una signora che la mangiava e adesso mi è venuta voglia di granita, io cerco la criminale signora con lo sguardo per chiederle cortesemente dove ha comprato la granita e poi ucciderla ma non c'è nessuna signora con la granita, io dico che mia madre se l'e' inventata e ancora giriamo e niente granita e noi siamo sempre più stanchi e mentre accompagno mia madre dentro l'ennesimo bar mi volto e vedo che anche dietro la testa di Perfido sta spuntando una piccola aureola e sibilo a mia madre nel prossimo bar se non c'è la granita ti pigli qualcosa e la pianti, ok? ma, miracolo, troviamo la granita e mia mamma tutta contenta va a pagare e ci chiede voi che prendete?niente, grazie,come, non volete niente? solo io consumo?
si ..ah vabbè se non prendete niente allora non prendo niente manco io..Allucco stereo mio e di mio padre NO TU MO TI PIGLI STA' CAZZO DI GRANITA E TE LA MANGI TUTTA E LECCHI PURE IL BICCHIERE, lei dice madonna e che c'e' bisogno di urlare? una granita a limone per favore e scusi il comportamento di mia figlia
Aiuto
Cerchiamo il treno,ovviamente non è al binario dove avrebbe dovuto essere, nessuna indicazione da trenitaia, nessun annuncio, dobbiamo fare tutto da soli..intanto vedo mia madre, che mentre noi cerchiamo il treno si è seduta su una panchina, che inizia a sogghignare.
Che ti ridi?
he he he ti immagini? perdo il treno e devo rimanere a Roma con te, così ti portano al manicomio
allora ce lo sai
e poi si sganascia proprio, perchè ha visualizzato l'immagine di me con la camicia di forza e gli infermieri col siringone e fa la mia imitazione che sbavo davanti alla sua foto e di come per calmarmi mi devono iniettare una dose di valium da elefanti e ridono tutti, mio padre, Perfido e pure il capotreno e in effetti rido anch'io, perchè è divertente, nonostante sia esattamente ciò che acccadrebbe se io e mamma vivessimo ancora sotto lo stesso tetto.
Treno in partenza, ci facciamo ciao ciao con la manina, nello scompartimento mia madre chiacchiera con i vicini di sedile e vedo dal vetro che gli sta facendo l'imitazione di me che divento pazza e tutti ridono

la mamma è sempre la mamma

questo post è dedicato alla mia mamma, che ha troppo sense of humor per offendersi e troppo mal di piedi per correre qui nell'Urbe per menarmi...

giovedì 28 maggio 2009

La finale nell’Urbe

Non sono cosi’ disadattata
Ovviamente sapevo che c’era una qualche finale transuniversale o roba del genere ed ero quasi sicura che fosse nell’urbe.
Pero’ io abito lontano lontanissimo dallo stadio, praticamente in un’altra citta’; solo che la teoria del caos (che sostiene che se starnutisci a Tokyo cade la torre di Pisa ) qui nell’Urbe pare che arrivi ai massimi livelli esistenti o teorizzati e allora per quattro inglesi e venti spagnoli fuori allo stadio olimpico c’e' traffico fino a Latina e io esco dall’ufficio e bestemmio, perche’ ritengo che sia una grossa ingiustizia karmica che io devo sempre subire le conseguenze delle scemita’ fatte da altri e la scemita’ in questione, tra l’altro, riguarda una cosa che non e’ nemmeno italiana o urbana (non che abbia la minima comprensione del traffico che si genera per tifosi italiani, anzi) e quindi sbavo facendo lo zig zag nel traffico mentre qualcuno decide che comunque vale la pena, per questa finale transuniversale, di andare fuori di testa e sale con la macchina sul marciapiede, suona il clacson tutto contento, parcheggia in quarta fila per guardare l’allestimento di un maxischermo che in realta’ e’ solo un cartellone pubblicitario ma in fondo vale la pena fermarsi perche’ hai visto mai, magari ci scappa comunque la vista di un paio di bocce in stato seminudo.
Arrivo a casa dopo quasi un’ora con la bava alla bocca, pronta a mordere qualcuno e vedo sotto il mio palazzo dei tizi vagamente familiari con una quantita’ spropositata di alcol in mano che chiedono accesso alla mia casa, sostenendo di essere stati invitati da Perfido e a tal scopo mostrano un invito pervenuto via mail e appositamente stampato, perche’ lo sapevano che io tanto non li facevo entrare e avrei finto di non conoscerli o comunque li avrei scacciati in qualche modo ma c’e’ l’invito scritto che finisce con una nota di perfido che dice qualcosa tipo punzy amore non ci provare proprio a lasciarli fuori alla porta (nota: uccidere Perfido)
Quindi la finale via lattea contro resto dell’universo entra dentro casa mia, fortunamente insieme alla pizza che porta perfido e io osservo come questi maschi imbarbariscono quando guardano la partita e voglio partecipare alla conversazione, perche’ e’ piu’ forte di me:
mi piace il suono della mi voce
voglio essere una brava padrona di casa
e chiedo chi gioca? Qual’e’ il Barcellona? Perche’ hanno quelle maglie di colore improbabile? Ma tutti mi guardano schifatissimi e allora me ne vado a tenere il broncio fuori al terrazzo e aspetto che qualcuno di questi maschi faccia una cosa lercia che io mi posso arrabbiare, tipo gettare un tovagliolo unto sul parquet pero’ invece si vede che sono indottrinati perche’ si inselvaggiscono veramente poco; a parte i grugniti e i gridi di gioia per i goal, tranne poi che dicono tutti che loro tifavano per il manchester

e quando finisce la partita, qualche cittadino suona le trombe ed il clacson, perche’ quando si gioca a calcio, nell’Urbe, devono essere tutti informati, la cosa non ti puo’ sfuggire
ti dovessi mettere tranquilla sul divano a guardare desperate housewife

martedì 26 maggio 2009

Metodi e tecniche di sopravvivenza urbana: le auto col fiocco

Appena arriva il madonnachecaldo, l’Urbe si riempie di auto col fiocco.
Intendo un fiocco legato all’antenna della radio che hai in macchina oppure, in alternativa, piazzato su qualsiasi altra superficie della tua automobile. Il fiocco ha un significato ben preciso che qualsiasi cittadino, anche il piu’ incauto, impara presto e bene: quell’auto e’ pazza e devi stargli lontano. L’auto e’ pazza per un motivo fondamentale, che in parte dipende dal fiocco stesso ed in parte per la sua funzione; Il fiocco significa, infatti, che quell’auto fa parte di un corteo di auto altrettanto sciroccate che scortano o seguono la macchina di una sposa (che invece e’ la meno pazza del corteo: procede ad uno all’ora perche’ qualsiasi sobbalzo puo’ provocare danni irreparabili al trucco e all’acconciatura della sposa stessa).
L’auto col fiocco puo’ essere del testimone della sposa, dello sposo, del fratello della sposa, del compare dello sposo, del migliore amico dello sposo (ed e’ questa la tipologia piu’ pericolosa di auto col fiocco: il guidatore e’ gia ubriaco alle dieci del mattino).
Il fiocco conferisce, nella cultura popolare, lo stesso status di una sirena dei pompieri: l’auto col fiocco corre, strombazza il clacson come se stesse suonando il sax, non rispetta i semafori figuriamoci gli stop e tutto per un solo motivo: deve festeggiare il matrimonio. Gli incauti penseranno ma si puo’ festeggiare in chiesa o al ristorante..stolti inurbati che non siete altro, non capite nulla!! In chiesa o al ristorante solo gli ignari passanti sapranno che li c’e’ un matrimonio mentre invece, dato che e’ il matrimonio piu’ importante dell’anno no che dico scusate, del secolo, no ancora poco, di tutta la dannata galassia, bisogna strombazzare ed arrecare disturbo a tutti i cittadini per far si che il grande annuncio penetri anche nella testa dei piu’ ottusi.
Le macchine col fiocco non possono sapere che l’unica cosa che ottengono con il loro comportamento e’ che su quel matrimonio ogni cittadino strombazzato lancia, ancora prima che esso nasca, una mortale bestemmia. Molti sposi si chiedono perche’ al loro matrimonio avvengano cose impreviste tipo una tromba d’aria che spazza via il tavolo della torta oppure una bella nevicata ad agosto; ecco, tutti questi inconvenienti sono il frutto dell’energia negativa proveniente dalle bestemmie inviate alle macchine col fiocco. Se non ci fosse alcuna macchina ne’ alcun fiocco, i matrimoni filerebbero lisci come l’olio e nessun invitato soffrirebbe nemmeno di una leggera acidita’ di stomaco.
Per cui io faccio un appello alle macchine col fiocco: smettetela
Smettela perche’ siete fastidiosi: nessuno prova tenerezza di fronte ad una macchina col fiocco perche’ si festeggiano 106mila matrimoni al secondo nell’Urbe e lo so che pensate che non sia cosi’ e che il vostro e’ meglio ma non lo e’, e’ uguale a tutti gli altri venuti prima e a tutti quelli che verranno dopo. So che pensate che alle 07.30 di domenica mattina tutto il mondo voglia sapere che vostra sorella si sposa me non e’ cosi’ e qualora volessi saperlo non vorrei saperlo alle sette e mezza di mattina, se volessi saperlo lo chiederei al portiere, che sa sempre tutto, oppure mi leggerei le pubblicazioni oppure non lo so ma certamente, sappiatelo, non vorrei saperlo dal suono di un clacson impazzito dentro una macchina col fiocco.

Io ODIO le macchine col fiocco, sono un flagello urbano e dell’umanita’ intera e io voglio fare una legge che le faccia cacciare come le beccaccie che, per inciso, meritano di vivere molto di piu’ e molto piu’ a lungo di una macchina col fiocco.
Primo maggio: si apre la caccia alle macchine col fiocco, ammessi anche i bazooka
Epoivediamostestrombazzateancora

venerdì 22 maggio 2009

I tempi dell’Urbe

Ormai nell’Urbe ci sono soltanto due stagioni: Madonnachefreddo e Madonnachecaldo.

Durante madonnachefreddo succede questo:

  • Piove
  • Piove moltissimo
  • I cittadini si immalinconiscono perche’ non vedono mai il sole e cadono in depressione.

Durante Madonnachecaldo succede questo:

  • Il sole spacca le pietre
  • Il sole spacca le pietre pure all’ombra
  • I cittadini impazziscono perche’il sole gli brucia i neuroni e vanno fuori di testa

Il bruciamento dei neuroni non vale solo per gli esseri umani ma pure per le macchine: ieri, per esempio, ho visto un SUV che credeva di essere un motorino. Correva per le strade a zig zag tra le macchine passando per spazi stretti e interstizi di traffico; con la sua enorme mole, pero’, non aveva proprio lo stesso effetto di un motorino: nel suo zizgare sono stati colpiti, nell’ordine, un guard rail, una siepe e il marciapiede di una rotonda. Ovviamente gli e’ stato fatto intorno il vuoto pneumatico, perche’ i SUV pazzi sono molto pericolosi e lui ha continuato, anche se ormai era solo in strada, a zizgare ed a sbattere su qualsiasi cosa incontrava. E’ il caldo
Poi la stampante del mio ufficio, posizionata sotto la finestra, da ieri e’ impazzita e crede di essere un fax: emette un lungo sibilo assordante e sul display c’e’ scritto:”stampa rapporto”. Ora noi abbiamo provato a farla rinsavire, anche assecondandola: abbiamo inserito un foglio in una fessura e a premere dei pulsanti a caso ma lei, essendo una stampante, non ha mandato alcun fax ma continua ad assordarci e a lampeggiare minacciosa “stampa rapporto,Stampa rapporto, stampa rapporto”..e’ l’effetto di Madonnachecaldo.
L’ascensore del palazzo di una mia amica, dopo aver passato un’intera mattinata all’ultimo, assolatissimo piano del palazzo dove abita, ha deciso che a quel piano lei non si ferma piu’, per cui tu premi 5, lei arriva al quarto e te la fai a piedi fino al quinto.

E’ Madonnachecaldo
E siamo solo all’inizio..

martedì 19 maggio 2009

Fiocco azzurro, fiocco rosa

Dal primo maggio a casa di Punzy&Perfido e’ arrivato il gatto Brionne, mesi due.
Visto che psicogatta Bridget Jones stava dando dei segni di squilibrio emotivo sempre piu’ preoccupanti, abbiamo deciso di adottare un fratellino, che e’ un micino rosso adorabile, coccoloso, allegro e buono.

Bridget Jones lo odia.

Ma io sono fiduciosa, prima o poi faranno amicizia

Dal diario di bridget Jones
1 mag 09
Cos’e’ quell’affare rosso?

Dal diario del gatto Brionne

3 mag 09
Ooooh adesso l’ho esplorata tutta tuttissima questa casa, e’ grande, e’ piena di sole, ci sono tanti giocattoli, oh ma la vita e’ bella bellissima, e c’e’ sempre del cibo, evviva sono felice!! Uh ecco la mia sorellona grande e negra; sorella, scendi da quello scaffale alto alto e vieni a giocare con me!! Dai vieni sorella!! C’e’ il sole, giochiamo che ci stendiamo sui panni puliti e poi ci facciamo rincorrere da mamma oppure giochiamo che scassiamo il sacchetto dell’immondizia e poi spargiamo i rifiuti per tutta la cucina o anche giochiamo che tiriamo fuori le cacche dalla lettiera eh? Eh? Eh? Tiriamo fuori le cacche?? Eh? Eh? Eh? Scendi scendi sorellona scendi scendi!! Vogliogiocareconte Vogliogiocareconte Vogliogiocareconte Vogliogiocareconte Vogliogiocareconte

Dal diario di bridget Jones

3 mag 09
Odio la mia vita.
Senti, roba rossa, noi non siamo parenti. Chi ti ha mai visto? Vattene e lasciami in pace, ‘zzo hai da essere felice? Il cibo e’ scadente e quei due vogliono sempre sbaciucchiare e grattare pancini.
Insopportabili
Ora che ci penso, forse tu sei loro figlio...vuoi sempre sbaciucchiare e farti grattare il pancino.
Oh
Se tu sei loro figlio.. io allora sono adottata
Non e’ possibile, io sono la principessina della disadattata e il tesorino del peloso
Aaaaaaahhhhh io voglio essere la principessa di casa aaaaaaahhhhhh tu devi morire.
Coso rosso, preparati
Mettiti in guardia
Sto per ucciderti

Dal diario del gatto Brionne
4 mag 09
Uh sorellona che mazzate che mi hai dato ieri ma io sono forte e non mi spavento, mi vuoi dare ancora le mazzate?? Eh? Eh? Io adesso ho capito non mi prendi di sorpresa, dai dai, in guardia, mi rubo la coda eh, eh? mi rubo la tua coda, te la tocco he he he ti tocco la coda e poi scappo, ti tocco la coda e poi scappo, ti tocco la coda e poi scappo, ti tocco la coda e poi scappo, ti tocco la coda e poi scappo, ti tocco la coda e poi scappo, ti tocco la coda e poi scappo, ti tocco la coda e poi scappo, ti tocco la coda e poi scappo, ti tocco la coda e poi scappo, prendimi prendimi prendimi prendimi prendimi prendimi prendimi prendimi prendimi prendimi prendimi prendimi prendimi

Dal diario di bridget Jones
10 mag 09
Questa casa e’ un inferno
Il coso rosso non mi lascia in pace un minuto
Ma poi perche’ deve abitare con noi?
E veramente irritante: si alza la mattina ed e’ felice, la sera e’ felice, il pomeriggio e’ felice..mangia come un maiale..che schifo, guarda come si ingozza..un vero gatto mangia due croccantini al giorno e solo se il padrone glielo chiede per favore..disgustoso..che porco..
Piu’ mangia e piu’ la disadattata gliene da
Sempre a darci cibo, vuole che diventiamo obesi, degli schifosi gatti panciuti, io sto qui e mi lecco la zampa, ecco


15 mag 09
Uhhh sorella, oggi piove, non possiamo uscire sul terrazzo, facciamo un gioco al chiuso??
No
Dai sorella giochiamo a qualcosa?
No, piove, non mi va
Rosicchiamo il filo della lampada?
No
Ci facciamo le unghie sul divano? Eh?
No. E poi te l’ho gia detto, solo i gatti schifosi e selvaggi come te si fanno le unghie sul divano, i gatti bene educati utilizzano il tiragraffi
Posso farmi le unghie sul tiragraffi?
Se ti ci avvicini ti uccido
Mi annoio. Quando torna mamma?
Che ne so, stasera
Mi manca mammina
Gia immagino, nessuno che ti bacia il tuo enorme pancino, giusto?
Mi baci il pancino?
Nemmeno morta
Dov’e’ papy?
Oh mio Dio che noia!! Non lo so, fuori
Perche’ nn torna?
Che ne so, torna tardi. Leccati la zampa e sta’ zitto
Ma io voglio giocare con papy che mi prende nella manona e mi porta in alto in alto
Guarda, hai una coda, vedi: prova a prenderla e fammi dormire in pace. La coda, vedi?
UH una coda? Di chi e’? la mia? Coda ti prendo, Coda ti prendo, Coda ti prendo, Coda ti prendo, Coda ti prendo, Coda ti prendo, Coda ti prendo,

17 mag 09
Sono feliiiiceeeeee, la mia casa e’ grande e ci sono tanti giocattoli e poi c’e’ sempre pappa buona e poi la mia mamma e’ tanto morbida e il mio papy e’ forte e la mia sorellona eccola qua, ciao sorellona
Lo sai che ti taglieranno le palle, vero?

lunedì 18 maggio 2009

Tempi moderni

Io non sono superstiziosa.
Sono nata e cresciuta nella citta’ della superstizione in cui sacro e profano, san Gennaro e il terno al lotto convivono pacificamente da secoli, mescolandosi abbondantemente nel vivere quotidiano.


Pero’..

Sabato pomeriggio ero in attesa di messa in piega dal parrucchiera; prima di me una bellissima ed angelica bambina si sta facendo sistemare i capelli per la prima comunione (cioe’, i capelli....per la prima comunione...e il giorno dopo il parrucchiere sarebbe anche andato a casa per pettinarla di nuovo; in fondo, e’ il primo giorno in cui ricevi il corpo di Cristo, mica ti puoi presentare con i capelli in disordine)..morbide onde boccolose ricadono dal capino della bimba, il parrucchiere ce la sta mettendo veramente tutta per farla sembrare un angelo e ci sta riuscendo..alla fine della piega, la bimba si rimira nello specchio, sorride e dice beh stavolta ce l’hai fatta a farli venire come dicevo io (alla faccia dell’angioletto) la mamma si scusa, e’ una bambina imprevedibile, dice sempre quello che pensa (e’ a questo che servono i genitori, signora, a sciacquargli la bocca con il sapone quando sono maleducati con gli adulti).
Anche un’altra messa in piega e’ finita, signorina bionda con capelli molto lunghi e belli, tipo barbie per intenderci..l’angioletto guarda i capelli di barbie e dice: i miei sono piu’ belli; barbie abbozza ma il parrucchiere interviene: quelli di barbie sono stupendi, devo lavorare pochissimo, praticamente si fanno da soli..angioletto rosica, fa la faccia di chi ha mangiato un limone amaro ripeno di merda; chiede se puo’ andare al bagno, che si trova al piano di sotto del locale. Permesso accordato, Barbie va via, il parrucchiere mi shampa mentre la mamma dell’angioletto continua a tessere le lodi della figlia, quant’e’ bella, quant’e’ intelligente, ha la lingua lunga, si trovera’ bene nella vita, da grande vuole fare l’attrice ecc ecc; shampoo finito, angioletto non torna su, la mamma la chiama, si devono sbrigare: devono fare l’ulitma prova del vestito (manco fosse una sposa)..angioletto chiede tempo e allora, mentre il parrucchiere mi asciuga la mamma continua, che e’ troppo vivace, l’anno prossimo la manda a fare i provini per le pubblicita’ perche’ e’ molto adatta e allora angioletto risale su e fa fretta alla mamma per andare via, arrivederci ci vediamo domattina per la pettinata..continuiamo la messa in piega, il parrucchiere scende di sotto per prendere la piastra e si sentono urla belluine provenire dal basso; io e un’altra cliente scendiamo di corsa pensando si sia fatto male e vediamo questo scenario devastante: le scarpe del parrucchiere sono state riempite di olio e tutto intorno alle scarpe sono stati sparsi pizzichi di sale

Dunque, io non sono superstiziosa
Ma insomma, la combinazione sale/olio porta sfiga in tutte le culture; si vede che l’angioletto, che domani deve incontrare Gesu’, si diletta con il suo fratello cattivo Lucifero, e fa giochetti di magia nera elementare che hanno comunque l’effetto, superstizione o no, di rovinare le scarpe del parrucchiere
Parrucchiere pero’ molto superstioso che strilla come un’aquila e maledice l’angioletto e tutta la sua genealogia e vuole sapere da me, che sono napoletana, come si combatte questo maleficio..io mi rendo conto che quello sta in uno stato ansiogeno notevole per cui non perdo tempo a fargli notare che tiene un pregiudizio culturale grosso come una casa; m’invento che deve mettere l’olio sui pizzichi di sale cosi’ annulla l’effetto della fattura, lui obbedisce e finalmente mi finisce la messa in piega strepitando come un pazzo che angioletto domani col cazzo che l’andava a pettinare e appena chiudeva chiamava la madre per farle vedere il macello che aveva combinato la bambina e poi, dato che sa dove abitano gli manda per posta una testa mozza di gallina

Alla faccia dell’epoca razionale…

venerdì 15 maggio 2009

Filastrocca dello schiacciaPunzy

Punzy punzella
Son gigante ed ingombrante
Nell’Urbe vago bel bello
Aspettando di incontrarti

Punzy punzina
Ti ho avvistata stamattina
Ho un certo languore, vorrei fare uno spuntino
Dai, diventa la sottiletta del mio tramezzino

Punzy, Punzy
Dove scappi?
Conosco i tuoi passi
ti seguiro’ ovunque tu vada
Ti schiaccero’ e ti lascero’ per strada

Punzy, tesoro
Credi davvero che mi fermi un semaforo rosso?
E’ inutile lanciarti nel traffico
Ti seguiro’ finche’ posso

Punzy, ti ho trovata
Sei scappata per la strada sterrata
Nessun segnale stradale ad aiutarti
Stavolta ti prendo
Voglio spappolarti

Punzy maledetta!
Ti sei lanciata per i campi!!
Sono un autobus turistico, non posso seguirti tra le frasche
Non posso credere che tu mi sia sfuggita
Davide contro Golia..
Conosco questa citta’ come le mie tasche
E’ solo questione ti tempo
Ti ritrovero’
E allora sarai MIA

mercoledì 13 maggio 2009

L’amore nell’urbe

Eh si gente, qui ci si innamora.
E’ una citta’ romantica questa urbe, invoglia; nonostante il vaticano, i terremoti, il tevere zozzo e le strade tutte scassate.
Ma sara’ che questa e’ una primavera strana, sara’ che da qualche mese a questa parte ho la sensazione che il mondo stia precipitando ma questa stagione e’ segnata soltanto da coppie di un certo tipo, che non sfigurerebbero nel salotto di Morticia Addams:

Ciccio&Ciccia

Pesano almento sette tonnellate in due, passeggiano mano nella mano mangiando qualcosa di enorme: un’enorme pizza, un’enorme cocomero, un’enorme gelato ecc; sembrano dei paciocconi esagerati ma se poco poco li guardi (ed e’ difficile, quando ti si oscura il sole non alzare la testa per vedere perche’ non c’e’ piu’ luce) attaccano briga immediatamente: e che problema hai, ma che vuoi, non sono grasso ho una disfunzione
Eccetera

Splendido& splendida

Questa coppia si trova in genere all’ora dell’aperitivo a strusciare tra i locali alla moda e poi fino a tarda notte nelle discoteche piu’ trendy ma per ragioni a me ignote, Splendido& splendida il sabato pomeriggio vanno a fare shopping nei quartieri popolari.
Se ne vanno in giro con la faccia schifatissima di essersi mischiati alla feccia non modaiola, camminano piano guardando dove mettono i piedi, come se stessero camminando su un campo rivestito di sterco di vacca; si tengono per mano e si guardano come per dire: coraggio, possiamo farcela a fare dello shopping radicalchic in questo posto puzzolente; io non capisco: si vestono come se fossero usciti da una rivista di moda, perche’ si ostinano ad andarsene in giro per marciapiedi luridi, invece di rimanere dentro Vogue? la strada e’ loro, sei tu che ti devi scansare: lesto, non toccarmi che mi insudici. Io quando li vedo mi viene voglia di spingerli addosso a Ciccio&Ciccia e godermi la rissa

I super-fini
Questa coppia rappresenta la nuova frontiera della coattaggine; se ci fosse un muro del coatto lo avrebbero sfondato; per costruire la coppia dei super fini occorrono:
un suv
un testa di cazzo che lo guidi
una fidanzata al suo fianco che sta con i piedi zozzi e brutti sopra al cruscotto
se ne vano in giro lenti lenti ovunque, anche nelle zone pedonali incuranti di qualsiasi divieto; la radio e’ altissima e sprizza rumore; lui batte il ritmo sul volante mentre contemporaneamente parla al cellulare; lei tiene il finestrino abbassato e guarda i pedoni come se fossero i suoi sudditi, sempre con i piedacci zozzi esposti e parla anche lei al cellulare; si ricordano di stare insieme ai semafori rossi in cui improvvisamente si zompano addosso ed effettuano una pomiciata hard che portera’, come fine ultimo, al concepimento di baby superfino

scusate, e’ una mia sensazione o sta andando tutto a puttane?

martedì 12 maggio 2009

Lista dell’odio speciale

Questa non e’ una lista dell’odio come tutte le altre

Questa e’ una lista dell’odio speciale, perche’ contiene un unico elemento che ha conquistato il primo, il secondo, il terzo,il quarto, il quinto e cosi’ via fino al millesimo posto nel mio odio; occupa tutto lo spazio odiativo possibile, ogni interstizio: se continua cosi’ saro’ costretta a subappaltare a terzi le liste dell’odio normali.
Io odio e schifo un negozio.
Si un negozio che ha appena aperto, avete presente, un posto dove si vendono delle robe , praticamente sotto casa mia
Sabato pomeriggio vedo grosso movimento, un nuovo negozio di abbigliamento apre i battenti; allestito un tavolino con viveri e bevande per l’inaugurazione. Io ci passo vicino e vedo l’insegna oro e nera, teste di cazzo rasate e le note di faccetta nera che si librano nell’aire urbana
Cioe’
Faccetta nera
Sento dentro di me scoppiare l’indignazione che si trasforma in odio rapidamente e l’odio poi mi sale e mi scende nel corpo, dai capelli alle scarpe e poi dalle scarpe ai capelli; a momenti mi viene una sincope…ho passato il week end a pensare come disturbare i nuovi arrivati, a cosa disegnare sulla serranda del negozio per fargli capire che non sono i benvenuti, che ne so, tipo un enorme cazzo nero con la scritta siete invidiosi eh? Oppure un barcone della speranza, una bella caretta del mare con le caricature dei proprietari diretti verso il paese di vaffanculo.
Poi ieri mattina scendo di casa e vedo che sono ancora li, con il negozio aperto..
Credo e ritengo che questo sia un insulto personale, uno sgarro fatto apposta per insozzare l’aria che respiro. Non faro’ nulla alla loro serranda, perche’ alla fine non sarei migliore di loro se vandalizzassi senza ritegno la proprieta’ altrui
Ma se rimettono faccetta nera gli scarico addosso un secchio d’acqua gelata dritta dritta dall’ottavo piano
Vi odio, stronzi


cioe' e' incredibile;
sono tre anni che faccio liste dell'odio e Trenitalia non ne aveva saltata una
ma ora non ho posto, nel mio cuore, per altro odio che non sia questo

venerdì 8 maggio 2009

Colleghe urbane

Dunque, io sono dieci anni che lavoro per la stessa azienda ma prima ho girato un po’, tra il pubblico ed il privato e ho potuto verificare che IN OGNI UFFICIO ci sono sempre le stesse tipologie di colleghe…ve le presento

Le benefattrici:
sono quelle che stanno sempre raccogliendo soldi per qualcosa: il figlio di una collega malata, il terremoto in Abruzzo, il mal sottile di uno dei capi, lo tzunami in Indonesia, l’otturazione di un cratere di marte eccetera eccetera eccetera; portano sfiga, sempre con il panierino in mano a battere cassa per le disgrazie; io quando le vedo mi gratto.
E poi: conoscono il compleanno di TUTTI GLI ESSERI UMANI PRESENTI IN AZIENDA e raccolta soldi pur per quello: compleanno di tizio, caio, sempronio, pensionamento di illo, maternita’ di ella ma che cavolo: io manco so come si chiamano di cognome quelli che stanno nella stanza di fianco ma come fanno? E, soprattutto, quando lavorano se sono in giro tutto il giorno per raccogliere soldi???

Le zoccole
Qui e’ un troiaio; sembra di stare dentro una puntata di Beverly hills dove tutti i protagonisti maschi sono stati con tutte le protagoniste femmine; io sono una comparsa per cui nel giochino non rientro.
Io invidio moltissimo le zoccole; loro hanno il potere. Entrano quando gli pare, escono quando gli aggrada, passano il tempo a lanciare sguardi assassini ai capi, poi sono perfette, con i capelli lisci e sempre a posto. Rubano il cestino delle benefattrici per andare dal capo a chiedere soldi. Ma non devolvono il ricavato in beneficenza

Le mamme
Le mamme in genere sono di due tipi: le mamme normali, che hanno figli ma anche una vita ed un cervello e le mammefuoriditesta, che non solo parlano sempre dei figli ma raccontano cose NOIOSISSIME sui figli, del tipo: ieri ho cambiato il pannolino a LucreziaMaria ma non aveva fatto la cacca (io mi chiedo, perche’ cambiarlo, allora). Poi gliene ho rimesso uno nuovo e lei l’ha fatta e ho dovuto ricambiarla. Io mi chiedo, sempre, quanto siano veramente convinte che la defecatio di LucreziaMaria rivesta per me un qualche tipo di interesse e quanto non gliene freghi nulla dell’interlocutore ma si abbia semplicemente la voglia di aprire la bocca senza vedere poi dove vanno a finire le parole. I bambini delle colleghe mammefuoriditesta non fanno mai nulla di divertente o di buffo; mangiano, cagano, piangono, guardano la tv. Esistono, semplicemente, come le loro mamme il cui passaggio su questa terra (e soprattutto in questo ufficio) e’ puramente formale. La mammafuoriditesta chiama 25 volte la nonna o la baby sitter chiedendogli ossessivamente la stessa cosa: ha mangiato? Ha cagato? ha mangiato? Ha cagato? ha mangiato? Ha cagato? ha mangiato? Ha cagato? ha mangiato? Ha cagato? ha mangiato? Ha cagato? E se una delle 25 volte che lo chiede il pupo non l’ha fatta lei si alza e con aria trionfante ma fintamente nascosta dietro un velo di mestizia esclama: lo sapevo, senza di me non la fa, devo andare, arrivederci.

Le vetuste
Anche qui dobbiamo discernere, esistono diversi tipi di vetuste

Vetusta arenata: balenottera arresa all’eta’ e al tempo, viene in ufficio sbuffando e facendo il conto alla rovescia per i giorni che mancano alla pensione. Ritiene di aver acquisito il diritto a non lavorare, perche’ lo fa da tanto tempo e ti da’ ordini su cosa fare e quando farlo anche se non e’ il tuo capo. Simpaticissime

Vetusta indomita: sono donne che non si arrendono al tempo ed all’eta’ e dato che hanno visto troppe puntate di sex and city fanno discorsi del tipo:
Vetusta1: "dovremmo fare esercizio per la vagina"
Vetusta2: "cosa dici???"
Vetusta1: "in Thailandia delle ragazze si mettono la pallina
nell'intimità e gareggiano a chi la spara più lontano"
Vetusta2: "si e come fanno?"
Vetusta uno: "ah io mi tengo sempre in allenamento e...."
Eccetera.
A volte alzo lo sguardo per vedere se volano palline

Vetusta materna:
ha figli grandi e grande esperienza materna. Ti vuole fare da mamma a tutti i costi, ti chiede se hai mangiato, se hai dormito, se hai problemi col fidanzato, cosa ti turba, raccontamelo, io l’ho gia vissuto e so tutte le risposte. Utili perche’ ti danno sempre un passaggio quando piove ma rompine, come tutte le mamme

Le lamentose:
si lamentano di qualunque cosa: se hanno un’attivita’ ne vogliono fare un’altra, se hanno la pausa la mattina la vogliono fare il pomeriggio, se il capo non le saluta si straniscono, se le saluta dicono che e’ invadente; il lamento e’ la loro arma mortale: sconfiggono i nemici sfondadogli le palle a furia di recriminazioni, il loro tono lamentoso ucciderebbe pure un monaco buddista; la loro insoddisfazione riempie l’aire tutta saturandola di rimpianti e rimorsi..sono la categoria che mi irrita di piu’ e, soprattutto, il pianto frutta: pur di non sentirle piu’ spesso vengono affidati loro incarichi fuori ufficio o promozioni. E che cavolo

Le impegnate

Le impegnate vengono in ufficio con l’aria di sopportazione estrema di chi deve fare questo schifo di lavoro per mangiare ma in realta’ avrebbe qualcosa di molto piu’ importante da fare: salvare le balene, pulire le strade dai rifiuti non differenziati, convincere la gente a non votare piu’ il nano, dare da mangiare ai cani abbandonati, portare le coperte ai barboni, ascoltare tre tribune politiche e una conferenza sul ruolo della donna in Afghanistan.
Un mio collega ha detto che non mi sopporta piu’ che ogni mattina invece di dirgli buongiorno faccio: ah ma voi di quello che succede nel mondo proprio non vene frega niente eh, basta che parlate di traffico sul raccordo e della cacca dei pupi e avete passato la giornata; bravi, bravi, come fate a campare cosi’ non lo so
Mi ha detto, ma se una volta ogni tanto ti metti a guardare un calendario di Brad Pitt e ti rilassi un attimo?

Del resto, tutti apparteniamo a qualche categoria.
io credo di essere una collega impegnata e anche piuttosto irritante.



Ringrazio tutti quelli che, in questi mesi, mi hano raccontato a voce o per e mail episodi riguardanti i loro colleghi strani e pazzi, facendomi sentire meno sola nel delirio e contribuendo in maniera fondamentale alla stesura di questo post

giovedì 7 maggio 2009

Tutte le strade portano a Punzy-3


Buongiorno a tutti!!
Oltre all’evergreen
Punzy nuda
Abbiamo altre due chiavi di ricerca certamente create ad hoc da abituali frequentatori del blog:
reggiseno punzy
(terza, ok? Curiosita’ svelata?)
punzy, ma in che cazzo di paese vivo
(prefe, non saprei. Io nell’Urbe)


Ecco le chiavi di ricerca di questo mese :


arte di perdere
(ah e’ un arte? Allora io so’ campionessa!)
ave cesare anke i porti te salutano
(non era proprio cosi’, e’ inutile chiederti se hai letto Svetonio, suppongo che credessi di citare Moccia)
crisi aviopenica
(sempre un grazie ad Ale arcuri)
dialoghi in inglese tra due persone al supermercato
(tipo? Sorry, this shopping trolley is mine! Mavammori’ammazzato inglese de merda, sto’ carrello e’ er mio)
esploso tergivetro smart
(cazzo)
con le quattro frecce accese posso sostare momentaneamente in doppia fila
(certo, anche un paio di eoni, come no)
il ricatto lavorale
(ovvero? Volevi dire il ricatto morale sul lavoro?)
giochi diserpenti che mangiano i ogetti di fogna
(pervertito e anche ignorante!)
finestra privata distanza a macchina parcheggiata
(parole in liberta’)
incidente macchina padre pio
(spettacolare! se fosse veramente santo, avrebbe evitato il frontale, no?)
negozi che vendono gommapiuma a metraggio centocelle
(sai di essere uno sfigato, vero?)
frasi fatte richieste al comune
(Tipo, terzo piano, secondo sportello?)
abiti per la sopravvivenza cittadina
(ma bastano un paio di jeans)
un piccione mi ha cagato addosso
(a me sul motorino)
tutte le strade portano a dio
(anche la tangenziale est?)
triestini coglioni
(razzista!!)
suv pene piccolo
(concordo)
svuotatasche induzione
(???????????? Si puo’ indurre coattivamente ad utilizzare lo svuotatasche??)
tamponamento su rotonda con sirena
(la sirena stava al centro della rotonda e cantava?)
sora lella a chi rimane
(la faccio la battuta macabra? Vabbe’ dai no)
slip sotto il tavolo
(zozzona)
se c'è la goccia è gim
(ma lo sanno tutti, dai)
saluti &baci
(ciao ciao)
risarcimento cacca di piccione
(ah ma sei fissato con la cacca di piccione..)
povero cazzone
(chi, quello che vuole I soldi perche’ un piccione gli ha cagato addosso?)
pungimi e non uscirà sangue
(via di qui maledetto vampiro!!)
passeggini 3 ruote fuoristrada
(ah si fatevi anche I passeggini SUV, bravi bravi)
neologiamo
(noi neologiamo, voi neologiate)
motivi per cui si fanno incidenti
(perche’ si ritiene, erronemente, di guidare come se si fosse dentro un videogame)
inculata a viterbo supermercato
(hai messo il video su Youtube?)
come inviare maledizioni
(Uh non hai mai imprecato in vita tua? E’ facilissimo, accendi la tivvu’ e comincia)
cronache vanitose
(???)
filosofia gas nervini
(interessante, il gas nervino ha una filosofia. Chissa’ qual’e’..)
miei non vogliono che mi fidanzi
(fallo di nascosto, su)
gente che butta di tutto dal balcone
(sei stato a Napoli a capodanno eh?)

Quelli che sono fissati con l’elefante
mi fai vedere un elefante
al massimo quanto è alto un elefante africano
comprare elefante
elefante al supermercato
(??al supermercato?? Ma perche’ siete fissati con gli elefanti??)

Liste dell’odio altrui

odio la smart
odio tecnocasa
(anch’io)
odio e l' arte
(?)
Odio faina
(eh si, e’ un personaggio controverso)


Filosoficissssssima
pompini si aprono le porte
(eh si. Quante ne vuoi)

Quelli che sono fissati con le risse:
Rissa urbana
La DIGOS mi ha visto nella rissa?
(Lo vuoi sapere da google?)
Quanti anni di prigione per rissa
(ma dai, in Italia non va in galera piu’ nessuno, su)
Una volta sapevo fare le risse
(poi sei regredito?)


I soliti satanismi

Cronache sataniche
Sacrifici urbani
(eh no, cazzo)
Nell’urbe il demonio
(prova al vaticano)


Grazie a tutti per la cortese attenzione, al mese prossimo

Punzy

martedì 5 maggio 2009

Dolcenonna urbana

Ieri vado alla posta, alle 09.26 prendo il numero 156, allo sportello servono il 23.
Rendetevi conto.
Dato che comunque sono una femmina urbana piena di risorse, mi faccio il calcolo che prima di tre ore non mi tocca, per cui vado a fare la spesa, salgo a casa, avvio la lavatrice, do’ una pulita al bagno, mi aggiusto il trucco e rivado alla posta.
Servono il 110. vabbe’una mezz’ora di attesa posso farla. Sono le 12.00, l’eliminacode ha finito i numeri. Entra una vecchietta, una vera e propria dolcenonna: magra, pelle diafana, vestita come se fossimo nel 47 con panni rimediati una balla americana: tre strati di maglioni, una sporta per la spesa tutta lisa e un cappellino sferruzzato a mano; gli occhi dolci, un sorriso soave. Si avvicina all’eliminacode, constata l’assenza di numeri. Si dispera, devo prendere la pensione, ora come faccio. Le dico che puo’ passare avanti a me, anche altri due signori si offrono di farla passare, non si preoccupi signora, in qualche modo si fa. L’impiegata dietro lo sportello guarda schifata la dolcenonna e dice senza numero non serviamo e che cavolo, e’ una persona anziana, noi vogliamo farla passare ma quella e’ decisa, no, SENZA NUMERO NON SERVIAMO; io sono allibita da tanta cattiveria (non abbastanza da cedere a dolcenonna il mio, di numero, non sono cosi’ buona).
Mentre protestiamo per l’ingiusto trattamento subito da dolcenonna, la vecchietta, con un guizzo felino, prende un numeretto dal cestino della carta straccia ed inizia a strillare: ma siete al 140, io ho il 135, il mio numero non l’avete chiamato
Sono stupefatta, hai capito dolcenonna.
L’impiegata dice, signora, dove l’ha preso quel numero? Dieci minuti fa lei il numero non l’aveva
Dolcenonna fa una faccia irremovibile, il mio numero non l’avete chiamato, ripete ottusamente, io ho il 135
Io sto zitta, ma capisco di aver sottovalutato dolcenonna. Si forma un imbuto, tutti capiscono che dolcenonna ha imbrogliato ma nessuno parla perche’, si, insomma, e’ una persona anziana, ma proprio tanto tanto anziana, vogliamo tutti che prenda la sua pensione. L’impiegata e’ livida di rabbia; il direttore sente il tafferuglio, si avvicina allo sportello, guarda dolcenonna come se fosse uno scarafaggio, ma insomma in questo ufficio postale sono degli schifosi, si permettono pure di guardare male gli utenti dopo che uno aspetta tre ore di essere servito, scandaloso, aizzo tutta la folla che schifa e odia l’impiegata ed il direttore che alla fine dice, va bene signora, venga. Dolcenonna si avvicina zoppicando, io dico ma che vergogna che non volete servire una persona anziana e invalida, siete veramente senza cuore e’ per colpa di gente come voi che il paese va in malora eccetera eccetera eccetera e continuo a polemizzare pure quando dolcenonna ha finito ed esce. Finalmente arriva il mio turno, l’impiegata dietro lo sportello mi dice: per sua informazione, quella signora viene tutte le settimane alla posta e fa come le pare, non fa la fila, non prende il numero, passa avanti a tutti
vabbe’ senta ma e’ una persona anziana
inoltre non e’ invalida e cammina benissimo, guardi, si giri
mi giro, dolcenonna e’ fuori all’ufficio postale che parla al cellulare, un Nokia ultimo modello, di quelli che ti fanno pure il caffe’.. in effetti, non zoppica piu’
Inoltre, continua l’impiegata, lei prende di pensione il doppio di quanto io prendo di stipendio (quindi almeno il doppio anche di me), guardi guardi sta andando a mangiare al bar
In effetti dolcenonna si e’ seduta al tavolino, il cameriere le prende l’ordinazione
Mi giro verso l’impiegata tutta vergognosa..mi scusi
Prego, ogni settimana tanto trova un paladino della giustizia che la fa infilare nella fila. Le pare giusto?
No
Io non me lo posso permettere di mangiare al bar
In effetti nemmeno io. MI scusi, mi aveva fatto pena
E gia ma io che prendo 1100 euro al mese, devo pagare il mutuo e ho due bambini con il mio ex marito che non mi paga gli alimenti non le faccio pena?
Si signora, ha ragione,anche lei mi fa pena. E mi faccio pena pure io, perche’ sono una vetero-idealista del cazzo. Mi scusi ancora se le ho aizzato contro la folla
Mi restituisce le bollette con gesto secco, buongiorno
E buongiorno
Esco dall’ufficio postale incazzata nera perche’ la vita e la gente mi fregheranno sempre e comunque, io sono una destinata a soccombere di fronte ad un cappellino fatto ad uncinetto; guardo dolcenonna, l’ordinazione e’ arrivata, un bel vassoio con tramezzini, pizzette, una macedonia, un succo d’arancia e dalla faccia del cameriere direi che ci e’ anche scappata anche una mancia abbondante

Dolcenonnadelcazzo