lunedì 31 dicembre 2007

Il 2008 che vorrei

Gennaio 2008: dopo l’ecatombe di capodanno il governo promulga un decreto legge con effetto immediato che vieta l’acquisto di qualsiasi cosa bruci a chi non riesce ad allacciarsi le scarpe. La cosa purtroppo non risolve il problema: gli unici che superano la prova sono infatti i bambini tra i sei e i dieci anni, costretti ad andare nei negozi a comprare botti per i propri genitori

Febbraio 2008: l’intera coalizione di sinistra, riunita in un convegno per decidere se si schifava del tutto o solo in parte viene folgorata da un’improvvisa rivelazione epifanica: sono di sinistra, sono una coalizione e sono al governo. Immediatamente legiferano abolendo la legge 30, approvando i pax , fissando le prime date per i matrimoni gay, e consentendo la ripresa per la sperimentazione delle cellule staminali embrionali.

Marzo 2008
Scandalo Rai-mediaset: vengono a galla altri inquietanti particolari dell’indagine: Berlusconi e Sacca’ vengono quasi alle mani per decidere il futuro della mefitica coppia Laurenti-Bonolis, accenti disperati di Sacca’ che supplica l’ex premier:” No ti prego, no, quelli non me li mandare, ti prego”

Aprile 2008
Paris Hilton scivola su una buccia di banana mentre caracolla ubriaca per la quinta strada e le si schiattano le tette di silicone e anche le labbra e le cascano tutti i suoi perfettissimi-e-sempre-a-posto-capelli biondi

Maggio 2008
Importante svolta per il delitto di Cogne, Garlasco e Perugia: si consente al popolo italiano di votare il colpevole con il televoto

Giugno 2008
Arriva l’estate, la piu’ calda del millennio, condizionatori al massimo ma nessun problema per la riserva energetica ne’ per i costi delle bollette, grazie ad una serie serrata di controlli sui prezzi e la ripresa sulla sperimentazione delle fonti di energie alternative

Luglio 2008
Grazie alla nuova coscienza ecologica mondiale i mari d’italia tornano ad essere tutti limpidi e cristallini

Agosto 2008
Si sposa il fratello di Punzy, grande festa tipo carnevale di Rio per tre notti e tre giorni, con i genitori di Punzy che vanno a piedi scalzi in pellegrinaggio al santuario della madonna di Pompei per aver avuto la grazia che almeno uno dei due sciagurati figli che hanno messo al mondo abbia smesso di vivere nel peccato

Settembre 2008
Grazie alla rivelazione epifanica ricevuta in febbraio, il governo italiano decreta che Luttazzi e’ volgare quanto le tette e le patate delle veline in mostra ad ogni ora del giorno e gli affida una trasmissione televisiva in prima serata sulla Rai. A reti unificate (tie’!)

Ottobre 2008
Punzy trova finalmente un editore che la pubblichi e diventa ricca e famosa e pure un po’ stronza

Novembre 2008
Hilary Clinton diventa il nuovo presidente degli Stati Uniti e oltre a lanciare una nuova linea di borse di simil coccodrillo, ordina il ritiro immediato delle truppe dall’Iraq e dall’Afghanistan, smette i di vendere armi ad Israele facendogli presente che se vogliono sterminare i palestinesi possono farlo con il corpo a corpo, come gli antichi e ordina alla CIA di far destituire tutti i dittatori pazzi che hanno sparso in giro per il mondo

Dicembre 2008
Il Papa si ricorda di essere cattolico e prega i suoi fedeli di passare il natale in poverta’, senza fare regali a nessuno e senza sacrificare inermi babbo natale alla causa consumistica. Inoltre, fa la solenne promessa di farsi gli strafattacci suoi per quello che riguarda la politica italiana

Ovviamente, anche capodanno non mi piace, mi mette tristezza l’allegria isterica che gira per le strade e ho paura dei fuochi, pure delle stelline.
Ma quest’anno ho voi, miei cari lettori e voglio rendervi partecipi delle mie speranze per il futuro. Nessuno scrittore esiste, se non esistono i suoi lettori e questo e’ tanto piu’ vero per me, che scrivo senza la mediazione di un editore..e considerato che in nemmeno un anno il blog ha ricevuto quasi 4000 visite e solo con il passaparola, posso senz’altro dire che siete stati il piu’ bel regalo che il 2007 mi abbia portato

Tanti Auguri

domenica 30 dicembre 2007

Munnezza urbana

Data la mia origine terronica, ho festeggiato il compleanno di Gesu’ bambino a Napoli, con la mia famiglia.
Come nella migliore tradizione eduardiana.
Ho colto dunque l’occasione per analizzare da vicino il problema della munnezza a Napoli.
L’emergenza munnezza e’, in realta’, l’emergenza camorra e immagino di non avervi detto nulla di nuovo. Le cose stanno piu’ o meno cosi’: noi napoletani onesti e perbene (siamo in 20- 25 ma ci facciamo sentire) tifiamo per le istituzioni e preferiamo morire sommersi dalla munnezza piuttosto che permettere ad un solo camion del sistema camorra di raccogliere e stoccare un singolo sacchetto nelle loro discariche sporche di sangue. Ma, se vogliamo mantenere il punto ed il principio, dobbiamo organizzarci: i cumuli di munnezza hanno raggiunto dimensioni impressionanti, parliamo di circa quattro metri di larghezza e almeno uno e mezzo di altezza. I napoletani che hanno casa al primo piano bestemmiano perfino San Gennaro.
Dopo aver osservato, annusato e toccato con mano e con piede e con ruote della macchina la situazione munnezza, mi permetto di offrire al sindaco di Napoli e al presidente della regione Campania tre possibili soluzioni:

Prima soluzione: fare della munnezza un soggetto istituzionale e tentare di avviare un dialogo con essa. Questa soluzione presenterebbe l’ulteriore vantaggio di costringere le enormi zoccole che abitano i cumuli di munnezza a pagare l’ICI. Certo, il dialogo inizialmente presenterebbe qualche difficolta’: gia me lo vedo, il vigile urbano Gennaro Esposito, impettito nella sua divisa mentre tenta di ricondurre all’ordine un mucchio di munnezza: “Ue’ sacchetto qua non ci puoi stare. Sali un poco piu’ sopra al marciapiede che in mezzo alla strada dai fastidio, le macchine non si riescono a mettere in seconda fila”.

Seconda soluzione: La munnezza potrebbe diventare il nuovo sponsor della squadra del Napoli. I sacchetti potrebbero essere stoccati nello stadio San Paolo e i giocatori, quando segnano, possono andare ad abbracciare i cassonetti sotto la curva B. Oppure, quando perdono, possono gettarvisi direttamente dentro, senza aspettare che lo facciano i tifosi.

Terza soluzione: si potrebbe organizzare, a Napoli, il festival internazionale della munnezza artistica, invitando scultori di tutto il mondo a realizzare opere d’arte con i sacchetti della munnezza; le sculture cosi’ realizzate verranno ricoperte di vetroresina e policarbonati, al fine di renderle resistenti alle intemperie e poi trasportate intere intere nel cratere del Vesuvio. Cosi’ alla prossima eruzione ci facciamo due risate.

Nel frattempo, i napoletani, gente versatile, stanno imparando a convivere civilmente con la munnezza; la considerano ormai parte della citta’.Alla stazione centrale ho visto bancarelle vendere la munnezza ai turisti come souvenir:” Munneeeezza, munnezza fresca dei quartieri spagnoli!” “Munnezzaaa, munnezza di giornataaaaa”

Munnezza napoletana, signo’.
Accattatavella

lunedì 24 dicembre 2007

Tanti Auguri

Tra le cose più insulse del Natale annovero anche gli sms di auguri inviati da parenti, amici e conoscenti che allegano, oltre ai loro, i nomi di mariti e figli da me mai visti nè conosciuti. Esempio : tanti auguri da Giulia, Stefano e MIchela. Mi sembra di ricordare che Giulia sia una collega con cui lavoravo qualche tempo fa; Stefano dev'essere suo marito e MIchela la loro bambina di mesi 4. Sarò anche cinica ma ho la sensazione che Mchela, che non sa nemmeno dove sia il suo naso, non abbia aggiunto di propria iniziativa il suo nome al messaggio.
Mi hanno spiegato che fa parte di una specie di galateo augurale degli sms..che ovviamente non conosco, da brafa bifolca dissociata che sono.
Tuttavia, anche se io schifo il natale, non è educato che non vi faccia gli auguri. Auguri del tutto conformi al Nuovo Galateo della comunicazione dell'anno di Grazia 2007.
Dunque, buone feste da Punzy, Totonno e Taddeo
Ci sentiamo quando emergo dal coma alimentare che la mozzarella di bufala (che mi sto iniettando direttamente in vena) mi ha provocato

Risultati del sondaggio settimanale di Punzy

Quasi un plebiscito, direi...alla domanda: "Se tu fossi stato uno dei passeggeri dell'eurostar Lecce-Roma bloccato per 12 ore in provincia di caserta, in che modo avresti manifestato il tuo disagio?" il 68% di voi ha risposto:"L'unico risarcimento possibile e' vedere il responsabile di questo scempio mangiare merda in tv a reti unificate, smettendo solo quando ne ha mangiata tanta quanto i suoi utenti in questi anni."
La trasmissione batterebbe gli indici di ascolto di Dr House.
Dunque, se qualcuno tra voi ha una licenza per radiofrequenze televisive...sapete cosa mandare in onda...

domenica 23 dicembre 2007

NATALE 2007: L’IMPERO DEL CONSUMO COLPISCE ANCORA 2

Se vi manca un regalo dell’ultimo minuto vi do questa chicca:
il dosa cereali
Dopo un’accurata e certamente costosa ricerca di mercato i guru del consumo indotto hanno deciso che noi italiani siamo affetti da incapacità dosale. E quale migliore periodo dell’anno per farcelo sapere?
Quest’incapacità dosale pare poi raggiunga l’apice la mattina, al momento di versare i cereali nel tazzone del latte. Impossibile beccare la dose giusta lasciando fare al caso: alzare la mano, impugnare la scatola, rovesciarla centrando la tazza NON CI ASSICURA che la giusta e sana dose di cereali raggiunga il nostro latte. E poi, si sa, la mattina sei rincoglionito: i cereali sfuggono, si spargono sul tavolo e poi ti cadono in terra e li scamazzi con la pantofola , le briciole si spargono nella cucina e parte il primo bestemmione della giornata.

Ma da oggi…Basta bestemmie mattutine: il dosa cereali ti consente di fare colazione beato e sorridente con il giusto numero di corn flakes nel tazzone, mentre il sole sorge sulla tua casetta ricavata da un vecchio mulino restaurato posto al centro di un campo di grano.
E se invece abiti in un piccolissimo appartamento di periferia urbana e l’unica cosa che riesci a fare la mattina è berti una tazza di caffè mentre sputi un polmone fumando la prima sigaretta della giornata, puoi sempre utilizzare il dosa cereali per lanciarlo addosso alla vicina di casa appena fa partire il cd di Gigi D’alessio.
Utilità maxima

giovedì 20 dicembre 2007

MISTERI DOMESTICI 3


Gli accendini hanno una vita propria?
Come mai al mattino ti svegli e trovi accendini dappertutto (nelle tasche dei cappotti, sul tavolo nella cucina, in bagno nel freezer ecc) e la sera torni a casa e sei costretta ad accenderti la sigaretta con il fornello della cucina?
Dove vanno gli accendini?
Vengono forse risucchiati da un buco nero che poi dopo qualche giorno te li risputa dentro casa?
Esiste forse un movimento di liberazione degli accendini domestici che li rapisce ma poi loro, furbi, ritrovano la strada del tuo bagno?
Gli accendini in realta’ si divertono a nascondersi ma poi si addormentano mentre li cerchi e non escono piu’ fuori, mai piu’ pure se rivolti casa come un calzino?

Esiste forse un luogo, una dimensione parallela in un mondo vicino al nostro (cosi' vicino quasi da toccarsi) dove vanno a ficcarsi i fottuti accendini che spariscono?

Ma forse….gli accendini

son come i fiori: nascon da soli
e sono come i sogni
e a noi non resta
che usarli in fretta
perché poi svaniscono
e non si trovano piuuuuuuuuu’

martedì 18 dicembre 2007

FUGA DA ALCATRAZ


Tra le simpatiche novita’ che si stanno diffondendo negli ultimi anni (ma da dove ci e’ venuta questa idea? DA DOVE??) c’e’ la deliziosa abitudine di appendere pupazzi di babbo natale alla finestra con tanto di sacco pieno di doni in spalla, pronti ad entrare e a portarci regali.
A costo di commettere un’effrazione.
Tra tutte le follie natalizie, questa e’ quella che trovo piu’ agghiacciante…mi fanno impressione sti’ tizi appesi fuori e lasciati alle intemperie…tra l’altro,a me sembra che non stiano entrando in casa per portare doni ma che ne stiano scappando via dopo aver raggruppato in fretta poche cose in un sacco..voglio fondare un CTP per babbi natale scappati di casa, offrendo brandine, tazze di cioccolata calda e rifiutandomi categoricamente di concederne la restituzione alle famiglie di appartenenza se prima non si sottopongono ad una terapia psichiatrica per 106 anni.
Ieri notte, poi, ne ho visto uno che mi ha fatto veramente tenerezza..era appeso al davanzale solo con le manine e i piedi a penzoloni nel vuoto..doveva essere l’amante della padrona di casa, sorpreso nel mentre del fattaccio dal ritorno inaspettato del marito…
Non possono farcela da soli.

Aiutiamoli

lunedì 17 dicembre 2007

ANNUNCIO RITARDO

“Annuncio ritardo. Si avvisano I signori viaggiatori in attesa al binario 25, che l’eurostar XXX per napoli centrale, in ritardo di 15 minuti, arrivera’ con un ulteriore ritardo di 20 minuti a causa di un guasto tecnico sulla linea. Ci scusiamo per il disagio”

Traduzione della Punzy:
“Annuncio ritardo. Per i circa 80 polli che stanno aspettando come i broccoli lessi il treno al binario 25, il treno non arrivera’ in tempo, ritarda di altri 20 minuti oltre a quelli annunciati. Avremmo potuto comunicarvi il ritardo per intero anche prima, perche’ lo sappiamo da tempo che il treno e’ fermo per un’avaria ma trattare l’utente con rispetto non fa parte della nostra politica. Inoltre, noi siamo un’azienda che pensa positivo: se un treno si guasta, noi annunciamo che ritardera’ di soli 15 minuti..hai visto mai che per miracolo riparte da solo?
Inoltre, se vi avessimo annunciato il ritardo per intero mezz’ora fa, avreste avuto tutto il tempo di venire all’ufficio reclami a protestare, invece vi abbiamo fatto stare un quarto d’ora al freddo e al gelo, con la tramontana che vi trafiggeva il cervello e adesso le forze vi hanno abbandonato. Avete giusto il fiato per salire sul nostro porco treno. A proposito, non l’abbiamo pulito. Ma tanto, dopo che lo state aspettando da 35 minuti non starete a sindacare sullo stato dei vagoni. Ci scusiamo per il disagio ma in realta’ non ce ne frega niente, e’ solo un pro forma. Se ci dispiacesse davvero, faremmo funzionare le cose.”

Pensate che abbia esagerato? Beh, chiedetelo ai 450 passeggeri dell’eurostar Lecce-Roma bloccato per quasi dodici ore in provincia di Caserta per un’avaria, in aperta campagna, con l’impianto di riscaldamento fuori uso e temperature esterne di qualche grado sotto zero

venerdì 14 dicembre 2007

Il Fagiano Reale


Eccolo a voi, miei cari blogger, il vincitore (anche se per un pelino piccolissssssimo) del mio ultimo sondaggio.
Il sig. fagiano e' stato decretato a maggioranza il regalo che nessuno di voi vorrebbe mai ricevere a Natale, anzi vi augurate caldamente che che lo regalino a qualcuno che vi e' molto antipatico..
beh, certo come piatto da portata ha un che di agghiacciante..pero' puo' diventare un ottimo animale da compagnia...
La foto e' gentilmente offerta da Pat
Auguri signor fagiano!!

giovedì 13 dicembre 2007

Lista dell’odio num 9

  1. Trenitalia, che ha annunciato che aumentera’ del 15% I biglietti dell’eurostar e dei treni ad alta velocita’. Ovviamente, a questo aumento di prezzo non corrispondera’ un aumento della qualita’ del servzio. Da oggi in poi, ogni volta che viaggero’ su un treno, al momento di scendere lascero’ questo biglietto sul sedile:
    Ringrazio Trenitalia per avermi fatto pagare a caro prezzo questo viaggio scomodo. Vi auguro che prima o poi qualcuno si decida ad interrompere questo monopolio costringendovi a muovere le chiappe per fidelizzare i vostri clienti
  2. I dolori mestruali.
    Dio, ti giuro che le mestruazioni erano gia una punizione sufficiente, i dolori sono un inutile corollario, davvero; E comunque la stai facendo veramente lunga per sta’ mela.
    Ci sono maschiettii che rubano cose decisamente piu’ sostanziose. Potresti mandare i dolori mestruali anche a chi fa le frodi fiscali, il falso in bilancio e l’appropriazione indebita dei risparmi della povera gente. Te lo chiedo per par condicio
  3. Il freddo polare. Lo ritengo anticostituzionale: nascendo in questo paese ho firmato per un clima mediterraneo. Pretendo una temperature mite come da contratto, please.
  4. Le lucine di natale intermittenti
  5. L’ansia da regalo

mercoledì 12 dicembre 2007

L'ASSALTO AI FORNI

.. le strade e le piazze brulicavano d'uomini, che trasportati da una rabbia comune, predominati da un pensiero comune, conoscenti o estranei, si riunivano in crocchi, senza essersi dati l'intesa, quasi senza avvedersene, come gocciole sparse sullo stesso pendìo. (….)c'eran pure alcuni più di sangue freddo, i quali stavano osservando con molto piacere, che l'acqua s'andava intorbidando; e s'ingegnavano d'intorbidarla di più, con que' ragionamenti, e con quelle storie che i furbi sanno comporre, e che gli animi alterati sanno credere; e si proponevano di non lasciarla posare, quell'acqua, senza farci un po' di pesca(…)Non mancava altro che un'occasione, una spinta, un avviamento qualunque, per ridurre le parole a fatti; e non tardò molto (..)Uscivano, sul far del giorno, dalle botteghe de' fornai i garzoni che, con una gerla carica di pane, andavano a portarne alle solite case. AI primo comparire d'uno di que' malcapitati ragazzi dov'era un crocchio di gente, fu come il cadere d'un salterello acceso in una polveriera. - Ecco se c'è il pane! - gridarono cento voci insieme. - Sì, per i tiranni, che notano nell'abbondanza, e voglion far morir noi di fame, - dice uno; s'accosta al ragazzetto, avventa la mano all'orlo della gerla, dà una stratta, e dice: - lascia vedere -. Il ragazzetto diventa rosso, pallido, trema, vorrebbe dire: lasciatemi andare; ma la parola gli muore in bocca; allenta le braccia (..)Giù quella gerla, - si grida intanto. Molte mani l'afferrano a un tempo: è in terra; si butta per aria il canovaccio che la copre: una tepida fragranza si diffonde all'intorno. - Siam cristiani anche noi: dobbiamo mangiar pane anche noi, - dice il primo; prende un pan tondo, l'alza, facendolo vedere alla folla, l'addenta: mani alla gerla, pani per aria; in men che non si dice, fu sparecchiato. Coloro a cui non era toccato nulla, irritati alla vista del guadagno altrui, e animati dalla facilità dell'impresa, si mossero a branchi, in cerca d'altre gerle: quante incontrate, tante svaligiate (…)Con tutto ciò, coloro che rimanevano a denti secchi, erano senza paragone i più; anche i conquistatori non eran soddisfatti di prede così piccole, e, mescolati poi con gli uni e con gli altri, c'eran coloro che avevan fatto disegno sopra un disordine più co' fiocchi. - Al forno! al forno! - si grida.
(A.Manzoni, i promessi sposi cap 12 )

I supermercati sono gremiti di gente: casalinghe, coppie, pensionati,single; tutti riempiono il carrello di ogni genere alimentare possibile: pasta,pelati, barattoli di fagioli,ceci,lenticchie; finita la verdura, termina il self service per la frutta: un incaricato del supermercato si occupa di servirti, non permettono che l’acquisto sfugga al controllo, che si crei il parapiglia appanicato che c’e’ stato ieri. Latte razionato, introvabile quello a lunga conservazione. E tra la folla c’e’ chi, forse per scherzo, forse per pessimismo, dice che e’ solo l’inizio, che dalla settimana prossima si andra’ a piedi e mangeremo zuppe fino a Natale e scordiamoci la frutta se ne parlera’ st’estate. Per le strade, lunghe file ai benzinai, solo benzina verde, gasolio finito. Nugoli di bambini corrono per i marciapiedi gettando petardi (che guarda caso e’ l’unica merce che non scarseggia)..ma non dovrebbero essere a scuola? Ad un certo punto mi viene il dubbio che durante la notte l’Italia impazzita abbia dichiarato a guerra a qualche paese del mondo e in realta’ dovrei essere in casa, in questo momento, ad ammassare roba nella dispensa e a scavare una nicchia nel muro con un cucchiaio per morire incorniciata quando cadranno le bombe.
(Punzy, ma in che cazzo di paese vivo, cap.I)

lunedì 10 dicembre 2007

MARKETING URBANO

La follia natalizia continua.
Acquisti compulsivi a tutto spiano. Inaugurazione di nuovi negozi,centri commerciali,mercatini giapponesi, bancarelle arabe e tutti piu’ agguerriti che mai: le prede natalizie sono le piu’ ambite, ti sfamano per tutto l’anno.
La guerra bollente del marketing festivo ha inoltre rispolverato, quest’anno, un’arma tipica del consumismo anni ’60: i buono sconto. Ti infilano nella cassetta della posta coupon di qualsiasi genere: sconti su abbigliamento, oggettistica,detersivi, patate…i miei vengono evidentemente sequestrati da mano condominiale anonima in quanto la mia cassetta della posta rimane ostentatamente vuota. O forse, i guru del consumo massivo, visti i miei 35 anni di silenzio alle loro molteplici e subdole sollecitazioni hanno deciso di considerarmi un caso disperato e chiudere definitivamente il discorso con me.
La cosa mi irrita alquanto: un conto e’ che IO ignori loro, tutt’altra storia e’ che LORO ignorino me.
Voglio dire.
Ci sono equilibri che vanno mantenuti ecchecavolo
Arrivata a giovedì sera, all’ennesimo rientro a casa senza coupon nella cassetta, masticavo decisamente amaro.
In fondo faccio la spesa anche io, un piccolo sconticino in virtu’ degli euri che vi lascio ogni settimana me lo volete dare o no??? Faccio un lavoro con ritmi da cinese in cambio di una paga da sottoproletaria urbana HO DIRITTO AD UN COUPON SCONTO!
L’unico modo giusto per finire una giornata, ormai, era trovare un buono sconto in cassetta.
Punto
Ed eccoci a venerdi, giornata d’inferno e pioggia. Scendo prestissimo per andare al mercato e alla posta, conto di tornare a casa piu’ tardi a darmi una truccatina. Tuttavia, a causa di un ingorgo mostruoso all’ufficio postale, a casa ci torno giusto per posare il motorino e andare al lavoro con l’autobus, visto che la pioggia aumenta e il due ruote non ha l’opzione anfibia.

Odio andare in giro senza trucco,mi sento un mostro Aniwa.
Tento di mettermi almeno un po’ di gloss sull’autobus ma le buche e i sobbalzi mi convincono a rinunciare.
In ufficio tutti mi guardano schifata chiedendomi se sto male, perche’ sembro pallida. MI alzo ogni 5 minuti per andare al bagno a controllare allo specchio se la mancanza di fondotinta abbia dato un’eccessiva visibilita’ a rughe ed occhiaie. Alla fine di otto ore di lavoro cinese diventa evidente l’urgenza estrema di un lifting facciale: se ne rende conto anche una sgallettata teenager che sull’autobus del ritorno si offre di cedermi il posto.
L’umiliazione e’ schiacciante.
Torno a casa mogia mogia, sentendomi brutta e vecchia e desiderando essere bava di lumaca piuttosto che Punzy…ed ecco che, mentre chiamo l’ascensore la vedo..una busta di plastica lucida e colorata che sporge dalla cassetta…buoni sconto anche per me!! La apro tutta emozionata e ne scivolano fuori,soffici e leggeri, due Tena Lady per i piccoli problemi di incontinenza che si sa..ad una certa eta’ iniziano…
La prossima volta che esprimete un desiderio, assicuratevi di aver precisato in dettaglio i particolari. Il Karma, o chi per esso, sembra avere un perverso senso dell’umorismo

venerdì 7 dicembre 2007

Risultati del sondaggio di punzy numero 5

Ricordo la domanda:
cosa ce ne facciamo dell'arsenale bellico che l'Italia sta costruendo?
La maggioranza dei miei scaltri blogger ha deciso di tentare di rivenderlo ad un qualche paese piu' farlocco del nostro, possibilmente terzomondista in cambio di perline colorate e collane di osso.
Ragazzi devo darvi una terribile notizia.
Non esiste un paese piu' farlocco del nostro...

mercoledì 5 dicembre 2007

Punzillate

Questa mattina ho dato un’occhiata alla mia patente: scadenza 28/03/2008
Sono andata nel panico piu’ totale da patente-scaduta-da mesi per circa venti minuti; poi mentre respiravo in una busta di carta (a proposito ma a che serve?io non mi calmo cosi’, anzi mi vengono gli attacchi di claustrofobia. Si ok, lo so, ho dei problemi GRAVI) mi e’ andato l’occhio sul calendario e mi sono resa conto che siamo ancora nel 2007.
E’ capitato anche a voi, vero?

Giusto?

martedì 4 dicembre 2007

Natale 2007: L’impero del consumo colpisce ancora

Dunque, sto cercando un regalo di natale per il mio fratellino. Dato che ha messo su casa da poco, sto cercando un piccolo elettrodomestico, una cosa un po’ particolare (non entro nello specifico, visto che legge il blog ).
Quindi entro in questo grande negozio di elettrodomestici e robe varie per la casa ma non trovando quello che cerco, mi arrischio a chiedere al commesso se ce l’hanno.
Lui mi guarda con aria contrita e mi dice che no, purtroppo non ne vendono ma hanno una serie di cose “particolari” e di “uso non comune” che potrebbero interessarmi..
Le parole “di uso non comune” mi incuriosiscono e accetto di vedere le meraviglie propostami dall’eletrodomestica moderna.

Meraviglia numero uno
Una centrifuga per pompelmi.
Non so voi ma io non ho mai provato il benche’ minimo interesse per i pompelmi, figuriamoci per un aggeggio che li centrifughi..
Chiedo educatamente se centrifuga anche altre cose, tipo, che ne so, arance o magari carote. Il commesso insorge: ASSOLUTAMENTE NO!! Questa e’ una centrifuga esclusiva per pompelmi!
Ah ecco.
Beh, sono contenta per i pompelmi, che evidentemente sono assurti al ruolo di AGRUME MAGGIORE, tanto da meritare un aggeggio specifico che li centrifughi.
Congratulazioni.
No, non mi interessa, grazie

Meraviglia numero due
Un’asparagiera
L’asparagiera e’ un enorme piatto da portata con degli appositi solchi a forma di punta d’asparagi su un lato.
Rimango a bocca aperta dall’impudenza dell’invenzione..
A chi potra’ mai venire in mente di acquistare un ingombrante piatto di ceramica che non entra in alcun pensile mai costruito dall’uomo? Chi mai puo’ spendere 25 euro per comprare un piatto enorme allo scopo di metterci dentro una verdura che mangi si e no 4 volte nella vita?
E’ chiaro che l’asparagiera e’ uno di quegli oggetti destinati a subire un continuo riciclaggio tra SEMPLICI-CONOSCENTI-CHE-NON-SANNO-COSA-REGALARSI-.
Volevo rimanere in negozio tutto il pomeriggio per vedere chi ne comprava una, giuro.
Tossicchio imbarazzata.
Chiedo se ne hanno ordinate molte

Meraviglia numero tre
Non ho avuto il coraggio di vederla. Sono scappata mentre il commesso andava a prenderla.

C’e’ un limite a tutto.
Anche al mio sense of humor


NATALE CON I TUOI

E’ iniziata.
La follia natalizia, intendo.
Il traffico e’ quadruplicato, sciami di persone ronzano tra i negozi senza sosta e senza meta,musichette stupide e campanellini risuonano nell’aire urbana.
Il natale lo detesto abbastanza,anche se non quanto san Valentino. Ferragosto, invece, mi irrita.
Comunque.
La cosa che odio di piu’ del Natale sono quelle lucine colorate del cazzo, che si spengono e si accendono continuamente, ad intermittenza, oppure che sparano un’innaturale luce giallo-dorata sui marciapiedi grigi e le macchine in seconda fila.
Sabato pomeriggio il mio quartiere ne era gia pieno: le strade,i negozi, i balconi e le finestre delle case. Il giorno prima non c’era nulla ed il giorno dopo erano tutte sistemate in bella mostra, come se l’Urbe venerdi notte non avesse chiuso occhio per sistemare per bene le psicopatiche luminarie.
Quest’anno poi, devo dire che i miei vicini e dirimpettai hanno veramente superato se’ stessi:il putrido cortile condominiale e’ praticamente illuminato giorno e notte ad intermittenza rossa, verde e blu, con le lucine che si riflettono nelle pozzanghere dandomi l’impressione di vivere in un gigantesco caleidoscopio che ha esagerato con l’LSD. Si sta tra l’altro diffondendo la moda di costruire forme e figure con le luminarie, per cui quest’anno si fa a gara di fantasia: babbi natale, slitte con renne, sacchi pieni di doni..il premio, pero’ lo ha vinto un tizio del settimo piano, che ha costruito un albero di natale fatto tutto di lampadine colorate blu e decorato con eteri fili di lampadine verdi.
Da ricovero.
Tra l’altro non riesco a capire come abbia fatto ad appenderlo alla finestra, visto che non ha il balcone…forse si e’ calato dal tetto, chissa’…
Gli altri vicini, che probabilmente non sanno costruire nulla con le lampadine ma volevano partecipare lo stesso alla gara della finestra piu’ psichedelica dell’anno, hanno accozzato alla rinfusa tutte le lucette che avevano, in un tripudio di colori che si accendono e si spengono.
A me le lucette ad intermittenza mi fanno uscire pazza.
Dopo un po’ che le guardo, inizio a sentire delle vocine nel cervello che mi ordinano di dare fuoco a tutto…