martedì 29 dicembre 2009

Il 2010 che vorrei


Ogni anno faccio questa lista che non si avvera mai. ......Vabbe’ la speranza e’ l’ultima a morire

Gennaio
A Napoli, durante i fuochi di capodanno, viene fatta esplodere a Piazza del plebiscito la famosa “bomba Quagliarella”, botto di fine anno costruito con otto tonnellate di polvere pirica importata direttamente dalla Cina attraverso gli scugnizzi dei quartieri spagnoli; l’esplosione rivela un antico tempio greco, tre catacombe dell’epoca romanica, un mazzo di carte truccato di chiara matrice borbonica e tutta la munnezza sparita da Napoli che adesso si capisce dove era stata messa; i napoletani, gente che raramente fa rivoluzioni ma quando le fa non capisce piu’ niente, prende le mazze chiodate, i bastoni, le torce incendiarie e va nell’Urbe a distruggere Montecitorio; si uniscono a loro quelli incazzati per la TAV, i terremotati dell’abbruzzo, i siciliani e i calabresi che si sono rotti le palle del ponte sullo stretto e vorrebbero, invece, per esempio delle strade percorribili e gli utenti di TRENITALIA, che stavano solo aspettando l’occasione di menare le mani.
La devastazione e’ totale
Punzy balla nuda sulle rovine

Febbraio
Viene indetto il bando di gara per la ricostruzione di Montecitorio; un imprenditore brianzolo dal passato oscuro tenta di aggiudicarsi l’appalto. Le ronde napoletane che presiedono Montecitorio utilizzano con dovizia di goduria dei grossi randelli ed e’ di nuovo festa. Il governo, in stato confusionale, decide di abolire il festival di Sanremo per riguadagnare consensi nei sondaggi. Povia si suicida, Albano decide di cantare lo stesso in mezzo alla strada fuori all’Ariston, per protesta.
I Sanremesi lo pistano a sangue, per protesta.

Marzo
Siamo sotto elezioni regionali e il governo, per riguadagnare consensi nei sondaggi, triplica le trasmissioni di Maria De F
ilippi affiancandole lo scrittore Moccia; la gente va in visibilio e la manovra ottiene l’effetto sperato, fino a quando un Transessuale brasiliano non fa uscire un video hard in cui Moccia, mentre sniffa cocaina in boxer leopardati, dichiara di odiare i giovani e i lucchetti. Le vendite del 10 nuovi libri di Moccia tra cui: scusa se ti metto le corna con una diciannovenne porca, crollano a picco. La De Filippi si nasconde sotto una mattonella.

Aprile
Ormai non si capisce piu’ niente, in Italia: non si sa chi ha vinto le regionali e i politici, per decidere chi ha ottenuto la maggioranza delle regioni, decide democraticamente di effettuare delle gare a chi piscia piu’ lontano; camera e senato sono dunque impegnate a riempire di urina il centro storico dell’Urbe e nel frattempo gli alieni ci invadono; fortunatamente sono pacifici, hanno gia colonizzato la Svizzera alcuni secoli fa.
Essi riportano l’ordine e la pace nel nostro paese, impiantando a tutti gli esseri urbani un microcip nel collo che se poco poco buttano una carta per terra parte una schicchera di corrente da tremila volts. Dato che con la dolcezza si ottiene tutto, nell’Urbe avviene un nuovo rinascimento

Maggio
Dato che l’effetto serra non se lo sono inventato gli ambientalisti, a maggio fanno 72 gradi all’ombra il lunedì, 13 con pioggia il martedì, 45 con 82% di umidita’ il mercoledì, il giovedì gli alieni che governano il nostro paese si rompono le palle di sto’ tempo di merda e indicono un summit con i principali paesi del mondo per capire cosa si deve fare con il clima e firmano un accordo per non inquinare piu’, tutti quanti, pure la Cina; I paesi riottosi al dialogo sono stati infatti convinti da una micidiale arma aliena che sganciata su un territorio uccide solo i capi di stato e salva la popolazione civile inerme.
Incredibile come si trovi sempre un accordo, quando si riuniscono uomini e alieni di buona volonta’

Giugno
Iniziano i mondiali di calcio; il nostro governo alieno, grazie alle potenti armi persuasive che detiene, chiede l’antidoping di tutti i giocatori di tutte le squadre e succede il macello: l’Italia risulta positiva pure alla Fanta.
Squalificata.
I cittadini vogliono pigliare un’altra volta le mazze chiodate e cacciare gli alieni ma con un’abile mossa strategica il governo decide di fare un simpatico campionato dilettanti:
tutti i cittadini potranno entrare negli stadi e tirare calci al pallone con la televisione che li riprende; sono inoltre ammessi in questo campionato:
cori razzisti
petardi lanciati sui giocatori
Striscioni inneggianti all’odio e a Povia morto
Con questo sistema, l’Italia si libera degli ultimi cittadini coglioni rimasti in giro

Luglio
Tutti al mare! Grazie alle misure antinquinamento varate dal nuovo governo alieno tutti i mari d’Italia tornano puliti; inoltre, incentivi forniti alle aziende balneari fanno scendere i prezzi e le riviere si riempiono di turisti; l’afflusso di danaro nelle casse dello stato e’ tale da coprire finanziarie fino al 2017. Nel frattempo, i politici hanno finito di fare la gara di chi piscia piu’ lontano: e’ foto finish tra Schifani e Pannella; i radicali organizzano uno sciopero della fame per chiedere la moviola sull’ultima goccia.
Dato che fa caldo, PD e PDl decidono che di questo nuovo governo tutto strano senza infiltrazioni camorristiche e mafiose si occuperanno quando tornano dalla Costa Smeralda; previsto nuovo inciucio bilaterale per settembre.

Agosto
Maxi operazione antimafia del nuovo governo alieno; vengono catturati tutti i superlatitanti che stavano in Costa Smeralda, in alcuni confortevoli bunker in Brianza e negli slip di alcune veline.
Il paese, libero per la prima volta dall’antistato, festeggia tipo carnevale di Rio per sette giorni e sette notti, il governo vola nei sondaggi e nessuno si caga il nuovo reality estivo ideato dalla de Filippi da sotto alla mattonella: l’isola dei cornuti.

Settembre
La crisi impazza; fabbriche chiudono, impiegati ed operai salgono su tutti i tetti disponibili; i sindacati nel frattempo decidono che il tresette e’ meglio della briscola.
Gli alieni al governo varano delle misure anticrisi decisamente efficaci e una serie di ammortizzatori sociali che aiutano i cittadini nei momenti bui; inoltre promulgano una legge che proibisce le cessioni d’azienda a societa’ fittizie, il subappalto di uomini e mezzi e la delocalizzazione delle attività in paesi stranieri; contemporaneamente fornisce incentivi e detassazioni alle aziende che assumono lavoratori con contratto a tempo indeterminato. La stampa estera inizia ad interessarsi al nostro governo per ragioni diverse dalla necessita’ di farsi due risate e l’Economist titola: “L’italia esce dalla crisi grazie agli spiccioli trovati tra le poltrone di Montecitorio “ " Solo con quelli ci abbiamo fatto la copertura economica per sanita’ ed istruzione", afferma il presidente del consiglio alieno

Ottobre
Grazie alla riforma e alle sovvenzioni erogate alla scuola pubblica, l’Italia si prepara a formare una nuova popolazione colta e amante delle arti . I cittadini iniziano a spegnere le televisioni e a leggere con i propri figli. La nostra vecchia classe politica, dopo un inciucio a base di zuppa di pesce e bollito misto (per par condicio piatti tipici di entrambi gli schieramenti) formano un’unica coalizione chiamata PDA: partito dell’amore.
Gay, trans, fricchettoni e buddisti fraintendono e tentano di iscriversi ma vengono scommati di sangue dalle frange leghiste della coalizione. Il progetto politico, il cui simbolo e’ un cuoricino con le alucce trafitto da una freccia, naufraga a causa delle mazzate somministrate ai trans, ai fricchettoni e ai buddisti; il nuovo governo alieno, infastidito da questa opposizione balorda, revoca le pensioni a vita a tutta la vecchia classe politica, ottenendo un risparmio cosi’ enorme che non riescono nemmeno a calcolarlo; l’Italia sta a posto per i secoli dei secoli

Novembre
Il papa, che da quando sono arrivati gli alieni sta perdendo consensi nei sondaggi (soprattutto da quando il ministro degli esteri alieno ha dichiarato: mi sono girato tutto l’universo: di Dio non c’e’ traccia) decide di recuperare fedeli con una bellissima enciclica chiamata: Mors alienis, in cui invita i fedeli a pregare che schiatti il nuovo governo. L’italia piu’ colta ed erudita inizia a chiedersi cosa c’entri la fede cristiana con l’odio e con l’augurio di morte al miglior governo degli ultimi 151 anni; rimangono a sostegno del pontefice il cardinale Tettamanzi, gli esponenti della Cei, sette papa boys e due colombe bianche

Dicembre
E viene Natale; grazie al rinnovato benessere economico l’Italia si fa una gran mangiata e una gran bevuta. Il nuovo paese laico, anche se ha mandato a quel paese la tiara e la porpora, decide che straforgarsi per 15 giorni e’ comunque una gran bella tradizione. I regali rimangono, ci sono soldi, si spende tanto, l’economia riparte definitivamente
Un editore emergente e coraggioso legge questo pezzo della Punzy e la pubblica, rendendola ricca, famosa e anche un po’ stronza

E l’anno finisce in gloria, come tutti i salmi

Buon 2010 a tutti




domenica 27 dicembre 2009

Gli zombie di Natale



Stanno dentro l'ikea.
O, almeno, è lì che ne ho notato una concentrazione spaventosa.
Gli zombie di Natale sono, come tutti gli zombie, dei figuri che si muovono lentamente con andatura goffa e sgraziata, lenti di riflessi e con lo sguardo vacuo, a causa della totale assenza di cervello.
Gli zombie di Natale, però, diventano così quando gia soddisfatta la conditio primaria di assenza (o poca presenza) di cervello iniziale, mangiano a strafottere per tre giorni di seguito e quindi diventano molli, pesanti, sgraziati e con lo sguardo vacuo, che sta ad indicare digestione lenta e complicata. Il motivo per cui si rechino in massa all'IKEA mi è tutt'ora ignoto; immagino che la conditio iniziale di scarsità cerebrale limiti fortemente la scelta del luogo in cui passare una domenica festiva e quindi, semplicemente, la macchina segua lo stesso percorso che fa tutte le domeniche fino a che morte non separa gli zombie dalla società piccola piccola ove hanno scelto di vivere.
A me comunque fanno paura, si aggirano nei corridoi dell'IKEA seguendo rigidamente il percorso prestabilito, non deviando un secondo nemmeno per andare al bagno; inoltre hanno le funzioni cerebrali appanatissime e questo fa si che la loro lentezza esasperante sia fonte di estrema irritazione per chi, come me, non è affetta dal contagio zombiesco. Ci mettono un tempo lunghissimo per elaborazioni concettuali estremamente semplici, faccio un esempio:
Punzy vede una teiera, riconosce che l'oggetto è atto e funzionale alla preparazione del the, lo prende e lo mette nel carrello; tempo delle operazioni: 9 secondi e mezzo
Lo zombie vede un oggetto rotondo con un beccuccio
cerca nella sua memoria bucata tutti gli oggetti rotondi col beccuccio che ha visto prima d'ora (ovviamente nel catalogo IKEA)
classifica l'oggetto rotondo col beccuccio come teiera
cerca nelle immagini della sua vita precedente allo zombinaggio cosa ci faceva con quell'oggetto
ricorda che serve a fare del the
sta immobile a cercare di capire come fare ad impossessarsi dell'oggetto-teiera, poi si gratta la testa, si ricorda che ha delle mani, degli arti prensili insomma, e la afferra.
L'oggetto-teiera occupa l'arto prensile, ingombrandolo e rendendogli difficile i movimenti; si guarda intorno per capire se può posarlo confermandone comunque il possesso, vede il carrello.
La ripone in esso.
tempo stimato per l'operazione: 40 minuti
Ho passato metà del pomeriggio ad evitarli ma purtroppo alla cassa li ho dovuti subire per forza. In particolare, due esemplari femminili hano attratto la mia attenzione; molto curate, tacchi e vestitino, capelli in piega (dove hanno trovato un parrucchiere aperto? e quanto tempo avranno impiegato per capire che quel negozio era un parrucchiere?) un tempo lungo, lunghissimo, infinito, praticamente un'era geologica e mezzo per capire che gli oggetti del carrello dovevano essere posti sul rullo della cassa, che dovevano estrarre il portafogli dalla borsa per pagare, per capire che il contante disponibile non bastava che quindi occorreva il bancomat che a sua volta funziona con un PIN d'accesso, che i prodotti andavano imbustati e che a quel punto finalmente non gli restava che togliersi dai coglioni
La cassiera era disperata, gli ha ripetuto tre volte che dovevano spostarsi dalla cassa ma loro rimanevano li impalate a fissare il vuoto; passati 10 minuti, gli altri clienti hanno stimato che non fosse maleducazione calpestarle e così abbiamo fatto.

Mentre arrivavo alla macchina mi sono voltata indietro, le due zombie erano vicino all'uscita e fissavano con stupore le porte scorrevoli

Credo che adesso siano arrivate a casa loro

Spero

mercoledì 23 dicembre 2009

Merry Christmas by God

Salve a tutti, sono Dio.
Approfitto ancora una volta del blog di Punzy per comunicare con tutti voi; Punzy, smetti di telefonare al Vaticano per avvisarli che sto qua, ti ho detto che con quei tipi non ci voglio avere niente a che fare!!
Dunque dicevo, salve a tutti e buon natale!!
Anche se vi ostinate a festeggiare la nascita di mio figlio nel giorno sbagliato, non importa, quello che conta e’ il pensiero. Non vi ringrazia lui personalmente perche’ e’ una persona schiva e misurata e poi il suo analista dice che per rimuovere il trauma di avervi conosciuto di persona e’ meglio che non vi vede e non vi sente per qualche altro secolo. Inoltre, trova socialmente imbarazzante che l’umanita’ tutta intera si fermi per 15 giorni a spendere soldi, imbutare strade e fare regali inutili e costosi per festeggiare il fatto che quando lui e’ nato si moriva di fame. Dice che gli pare uno schiaffo alla miseria, quello secondo me mi sta diventando buddista; e vabbe’ che vuoi fare, alla fine i figli sono cosi’, basta che stanno in salute.
Buon natale, dicevo, anche se so che state attraversando un brutto momento. C’e’ la crisi, nani sciolti dappertutto, quel tizio strano vestito di bianco che parla per conto mio, embe’ quando schiatta glielo vado a chiedere senti ma a te che picchio ti e’ saltato di affacciarti al balcone puntando il ditino contro i gay, le puttane, le coppie di fatto e tutti quelli che poco poco ti guardavano storto dicendo che te lo avevo suggerito io?? Ma guarda che questa e’ diffamazione eh? No Punzy, non mi serve quell’ubriacone del tuo avvocato, va a finire che con la prescrizione breve manco facciamo in tempo a fargli il processo, ci penso io quando arriva su. Anzi no, quello da me non arriva, mo’ avviso a Lucifero di buttarmi una voce.
Vabbe’ comunque, buon natale a tutti gli italiani e pure ai padani, che credo non esistano pero’ loro sono convinti di si e io chi sono per tentare di affermare il contrario? Personalmente, ritengo che l’autoinganno sia un’ottima cosa, se riesci a praticarlo con costanza e determinazione e loro a furia di ripetersi che la padania e’ una repubblica indipendente fondata sull’odio per i negri ce l’hanno fatta, si sono creati il loro mondo perfetto, l’isola che non c’e’ dove tutti sono felici mentre prendono a calci in culo il prossimo. A me mi da’ solamente fastidio che pure qua mi tirano in mezzo, siamo investiti da Dio! Io figurati, manco porto la macchina, non sono capace a guidare. Prima si sposano col rito celtico e voglio dire chi se ne frega, io non ho inventato nessun rito, io benedico tutti quelli che si amano poi vi volete sposare nudi in mezzo ai boschi cantando inni a Odino? cazzi vostri, in padania fa freddo ma poi pero’ non e’ che picchiate i marocchini e dite che ve l’ho detto io: o fate come vi dico io sempre, perche’ pensate che sono un buon punto di riferimento nella vita oppure non e’ che mi nominate come giustificazione solo quando fate le schifezze, a me questa cosa non mi piace.

Punzy metti giu quello striscione con il disegnino della forca, nossignore non glielo lancio un fulmine ai leghisti, io perdono a tutti e inizia pure tu a essere piu’ comprensiva con il prossimo stai sempre a prendere appunti su chi odi e fare classifiche, poi ti viene l’ulcera.
Si ok, TRENITALIA ce la puoi lasciare nella lista.
Si, dicevo, auguri pure ai padani, sperando che lo Spirito Santo riesce a sfondare quel cranio di piombo che si ritrovano e a illuminarli su quanto sono imbecilli, scorretti e pericolosi. Ah, spero anche che lo Spirito Santo riesce a fargli imparare a leggere e scrivere che quello e’ l’ABC della conoscenza, percio’ io li perdono: perche’ quelli sono come animalucci spaventati, nascono vivono crescono si riproducono e muoiono e nel frattempo mordono a tutti quanti; Quando Gesu’ era piccolo teneva due criceti che facevano esattamente cosi’, com’erano bellilli, alla fine si sono mangiati a vicenda; dobbiamo avere solo un poco di pazienza e alla fine succedera’ pure con i leghisti, vedrete.
Quindi tanti auguri. Non entriamo nel merito del fatto che sta la guerra torno torno e un sacco di popoli oppressi e perche’ io permetto queste cose, pensateci un attimo: qualcuno mi ha visto firmare qualche autorizzazione a invadere paesi che se ne stavano per cazzi loro oppure guidare un carro armato? E allora poche polemiche, le guerre le fate voi, i disastri li create voi e io mi limito a osservare che ormai siete grandi e vi concedo pure la liberta’ di autodistruggervi, se preferite.
Punzy, lasciami un poco di Nutella per piacere; ecco, mi vorrei attribuire il merito di questa buona buonissima invenzione della Nutella ma devo darvi atto che l’avete creata voi. Io sono giusto, vi lascio i vostri meriti cosi’ come vi lascio la responsabilita’ dei vostri errori, ho deciso di agire cosi’ tanto tempo fa e mo’ sono vecchio, non mi va di tornarci sopra a questa questione.
Buon natale, allora
Uh ciao Perfido... Madonna e’ svenuto, scusa Mari’ m’e’ scappato; Punzy ma non glielo hai detto che stavo qua?..Come sarebbe a dire che tanto e’ tutto un sogno e domani ve lo sarete dimenticati? Ma allora io che perdo tempo a fare?
Vedete qual’e’ il problema con voi? Mi attribuite cose che non ho mai detto e quando dico qualcosa veramente vi convincete che e’ un sogno ma che devo fare? Parlare in televisione?

E ci ho provato ma sulla RAI dicono che non ho pagato il canone e non sono abbonato, su quella privata proprio non mi hanno fatto entrare, la guardia giurata fuori mi ha detto chiaramente: senti nonno, qua o tieni delle belle tette o in televisione non ti fanno entrare

Quindi ve li faccio da qua gli auguri: Buon natale a tutti

Meglio di cosi’ non so fare

sabato 19 dicembre 2009

La strada delle ciliegie urbane





Avete notato che a volte i contrattempi sono come le ciliegie?
Uno tira l'altro, fino all'indigestione.
Bene, la settimana appena trascorsa è stata una mangiata di ciliegie, fino allo scoppio finale del venerdi sera.
Dunque, Perfido è a Milano per lavoro, parte lunedi alle 14 con il taxi, lasciando la macchina nel parcheggio del suo ufficio
Ciliegia dopo ciliegia, alle 16.30 di ieri ci telefoniamo, è in partenza per raggiungere l'aereporto di Linate. Ciao Punzy, ci sentiamo verso le 19.30 quando atterra l'aereo.
Da questo momento le nostre strade si separano


La strada delle ciliegie di Perfido

Ore 16.30, chiama il servizio taxi per l'aereoporto. Occupato. Intanto esce dall'ufficio per avviarsi in strada, niente: il servizio taxi non risponde e così le altre due compagnie che fanno servizio per l'aereporto. Arrivato in strada, Perfido capisce molte cose, sopratutto perchè sono spariti i taxi: nevica, nevica a fiocchettoni.
Ore 16.40, Perfido si arrende e si trascina la valigia fino alla fermata dell'autobus per l'aereporto; a cento metri dalla fermata vede la corsa diretta per Linate allontanarsi.
Ore 16.45, Perfido bestemmia
Ore 16.50, Perfido gioca al pupazzo di neve vicino la fermata dell'autobus. Non bestemmia più: le labbra gli si sono congelate e non le può aprire
Ore 17.10, passa l'autobus, la corsa non diretta ma quella che fa tutte le fermate del mondo conosciuto. Perfido sale sull'autobus, si scalda un pò e ricominncia a bestemmiare perchè così perde l'aereo.
Ore 17.40, Linate. Perfido corre corre corre per i corridoi, ha fatto appena in tempo a fare il check in, hanno chiamato il suo volo; si tuffa dentro l'aereo, il comandante dice scusate facciamo ritardo: dobbamo sgelare le ali. La sua vicina di poltrona inizia a respirare in un sacchetto di carta e poi a pregare. Perfido sente che sarà un lungo, lungo viaggio

La strada dele ciliegie di Punzy
Ore 16.30, capo di Punzy chiede a Punzy se può trattenersi in ufficio a fare una cosa inutile che nessuno ha richiesto
Ore 16.45, Punzy bestemmia
Ore 18.00, Punzy approfitta che il capo è andato in bagno e se ne scappa dall'ufficio
Ore 18.03, Punzy scopre con orrore che fa un freddo boia, dovrebbe risalire su in ufficio a prendere il giacchetto tattico del motorino ma se risale il capo la crocifigge in sala mensa; allora mette in moto il bimotore e va.
Ore 18.09, Punzy è a tre metri dal suo ufficio, c'è un traffico boia
18.20, Punzy sale sul marciapiede col motorello e riesce a fare tre km
18.25, Punzy supplica il vigile di non farle la multa perchè è salita sul marciapiede col motorello
18.40, mancano 7 km a casa, tappeto di macchine ovunque, non si passa. Inizia a piovere
18.55 Punzy deve fare pipì. Le scappa, dannazione
19.15 Punzy arriva a casa, bagnata fracida lercia e anche un pò piangente; l'ascensore è rotto
19.40 Perfido telefona e dice sono arrivato, beh anche io, per fare 13 km ci ho messo lo stesso tempo che un aereo in ritardo impiega per fare Milano-Urbe.

La strada delle ciliegie di Punzy&Perfido
Ore 20.20
Punzy e Perfido si preparano in fretta per importante cena da cara amica che ha preso casa ai confini della realta' urbana; Punzy dice che se lo sente che loro in quel posto da lupi non ci arriverrano mai; Perfido non le dà soddisfazione alcuna e invece dice: Punzy, ricordi dove ho parcheggiato la macchina? certo tesoro, l'hai lasciata nel parcheggio del tuo ufficio
Bestemmia corale.
20.30 Usciamo, corriamo verso lo stazionamento dei taxi per andare in ufficio da Perfido a prendere la macchina. Lo stazionamento è deserto. Inizia a piovere di nuovo
Ore 20.45, arriva un taxi, lo fermiamo al volo e ci catapultiamo dentro. Il tassista non fa in tempo a chiederci dove andiamo ragazzi che noi lo sommergiamo di tutte le cose che ci sono successe oggi e anche ieri e anche l'altro ieri e di come e perchè noi adesso dobbiamo andare in ufficio da Perfido a prendere la macchina e il tassista dice ammazza ò che giornata ddè merda che avete avuto e poi io frugo in borsa e dico, ho dimenticato il portafoglio e perfido si guarda in tasca e dice ce l'ho io ma ho dimenticato la patente allora il tassista prende un santino dal vano portaoggetti e ce lo pone, tenete, ne avete bisogno.
Arriviamo all'ufficio di Perfido, il tassista dice: magari aspetto per vedere se vi parte la macchina, grazie lei è molto gentile, la macchina però parte, meno male.
Solo che poi ci perdiamo e proviamo a chiamare la nostra amica per farci spiegare bene la strada ma pare che la festa sia gia a quel punto in cui tutti sono ubriachi e ormai ogni discorso ininteleggibile è fuori discussione.

E' che a volte i contrattempi sono come le ciliegie: uno tira l'altro, fino all'indigestione.

martedì 15 dicembre 2009

Il senso dell'Urbe per la rissa





Ora, io non so come funziona, cioè se sia la politica lo specchio della società oppure viceversa o anche che noi essere urbani abbiamo un forte istinto imitativo; fatto sta che da un paio di giorni per l'Urbe piovono risse.
Io quando riposo in settimana devo sempre fare dei giri; nei posti dove giro ci sono sempre file, nelle file nascono delle risse con tanto di aggressioni fisiche.
Vi segnalo la più significativa


Rissa in farmacia
Protagonisti e interpreti:
La farmacista
suo figlio
Punzy
Vecchietta A
Vecchietta B

Si alza il sipario, la scena mostra una farmacia di quartiere, modesta ma molto ordinata. Il bancone è sulla sinistra della scena, la farmacista e suo figlio mettono a posto delle cose; l'entrata è sulla sinistra. Tracce di modernità: al centro della scena un eliminacode e uno scaffale di integratori alimentari . Entra Punzy, con il suo solito giramento di coglioni esistenziale aggravato dal mal di testa, mal di denti e mal di schiena forniti gratuitamente dal mensile ciclo mestruale
Punzy: Buongiorn..azz
Punzy viene letteralmente travolta da Vecchietta A, insolitamente arzilla e comprensiva di sporta per la spesa e manco fa in tempo a riaversi che viene scamazzata anche da Vecchietta B, che invece della sporta tiene un anziano carrello con dentro dei macigni, credo
Vecchietta A: ce stò prima io!
Vecchietta B: busciarda, ce stò prima io, ce stò e te lo sai, busciardaaaa
Veramente c'ero prima io ma figurati, come se avessi parlato al muro; devo essere su modalità invisibile
Farmacista: calma signore, possiamo servirvi entrambe, non c'è fila
Vecchietta A: eh no eh, è nà questione de principio, je dico che ce stavo prima io e a me mè dovete da servì
Vecchietta A ha le prove di quanto afferma. Essa infatti abita al primo piano del palazzo di fronte alla farmacia ed è dalle sette luci dell'alba che sta in finestra a vedere quando i signori farmacisti si degnavano di aprire. Ma anche Vecchietta B ha le prove: anche lei abita di fronte alla farmacia
Vecchietta A: ah busciarda, te nun affacci sulla strada, nun ce provà a busciarda!
Punzy approffita della confusione, scavalca le vecchie e chiede un potente analgesico e 12.542 pacchi di LINESETAULTRAALINOTTE, ah! hai visto hai, pè colpa tua quella m'è passata davanti , a te? a me m'è passata davanti
Figlio della farmacista: beh, veramente la signora è entrata ancora prima di voi ma statte zitto statte e tornatene al paese tuo (la farmacista e suo figlio sono infatti extracomunitari, credo siano nativi di Crotone; vedi che succede a far entrare i barconi coi disperati dentro?).
Punzy paga alla cassa e le vecchie hanno ormai raggiunto livelli di rissa parossistici, è evidente che dietro il litigio odierno ci siano anni di acredine dovuti, forse, al non aver nient'altro da fare che odiarsi e poi mi sa che mi sono persa un pezzo perchè mi giro per andarmene e Vecchietta A tira la sporta della spesa addosso a Vecchietta B e dentro la sporta si vede che c'erano delle uova che si sono rotte e Vecchietta B è tutta sporca ma figurati se si perde d'animo, apre il carello e tira i macigni (patate) addosso a Vecchietta A, ah brutta stronza, m'hai rovinato er vestito, ahia ma che sei matta me fai male me fai aaaaaaaahhhhhh, la farmacista interviene, signore ma che modi ma andatevene subito dalla mia farmacia ma a cosa vuoi che valgano le parole di pace di un'extracomunitaria, la farmacia si riempie di gente che vuole separare le vecchie: ahò se stanno a menà e io davvero me ne vado perchè oggi non è proprio giornata
Chiudo io il sipario

lunedì 14 dicembre 2009

Souvenir d'Italie

Vendesi statuina iconografica del Duomo di Milano in formato tascabile
Rilevata presenza di tracce ematiche.
In omaggio una bomboletta di spray urticante

sabato 12 dicembre 2009

Perditempo urbani





Cari lettori, è ormai ora che io disserti con abbondanza di particolari su queste piaghe urbane senza fine, i perditempo.
Non trattiamo l'argomento con superficialità: non si tratta di innocui cittadini con molto tempo libero che richiedono soltanto un pò di attenzione, no; non parliamo di vecchietti ciondolanti ai giardinetti o sui marciapiedi urbani che cercano soltanto di ingannare il tempo tra il pranzo e le repliche dell'ispettore Derrick; i perditempo urbani sono figure che hanno il precipuo scopo di perdere il vostro, di tempo, non il loro. Essi si addestrano costantamente ad intralciare il libero e frenetico fluire degli altri cittadini, si alzano la mattina dal letto con l'intenzione di ostacolarvi il più possibile e tornano contenti a casa solo se hanno scassato abbondantemente la minchia a tutti gli esseri urbani che si sono trovati davanti. Dunque ricapitolamo:

  • Il perditempo urbano è un cittadino che intenzionalmente si addestra per farvi perdere tutto il tempo possibile e immaginabile
  • Per adempiere a detto compito il perditempo non esiterà ad utilizzare tutti gli strumenti consentiti dal suo ruolo o dalla sua professione

Ad esempio: Io devo comprare il biglietto dell'autobus. L'autobus parte tra tre minuti. Chiedo il biglietto; il tizio dentro la guardiola sbadiglia, poi guarda in alto, poi vede uno che passa e lo saluta poi ti richiede scusi mi aveva chiesto?
un biglietto, per favore, ah un biglietto, uno solo?
si
Subito.
Un biglietto
Allora, un biglietto..ehi ma piove! che tempo oh non si capisce più niente stamattina c'era il sole..
il biglietto, scusi sa, l'autobus sta partendo
Eccolo qua, un bel biglietto; prende il 706? in effetti sta partendo, si sbrighi
Io?
Io mi devo sbrigare?
perditempo, perditempo del cavolo
Poi l'autobus tu ce la fai a prenderlo ma appena in tempo, devi fare la corsa e lo slalom tra gli altri autobus e non trovi posto a sedere e sapete perchè? perchè hai incontrato il perditempo
Lo scopo ultimo del perditempo è quello di ridurre al minimo i minuti a vostra disposizione per fare le cose che dovete fare, in modo che le dobbiate fare di corsa e sudando
I perditempo sono cattivi e sadici e fargli notare che vi tanno facendo perdere tempo non serve, loro ne godono, hanno raggiunto l'obiettivo
Adesso, parlando seriamente, non crederete che sia casuale, vero? non si nasce perditempo, ci si diventa con costanza e devozione ma allora chi li recluta? chi li addestra? quale oscuro complotto urbano si nasconde dietro di loro? C'è un piano finale? e se si, quale? perchè i media non ne parlano? cos'è questo silenzio complice e omertoso?

Come al solito tocca a noi, semplici ed umili cittadini, muoverci per denunciare lo stato delle cose

mercoledì 9 dicembre 2009

Munnezza urbana





Oggi nell'Urbe tira la tramontana.
Che da una parte è meglio, perchè ha portato via le nubi che secernevano acqua sui miei panni stesi però il vento crea il piccolissimo problema di far volare le innumerevoli cartacce che ormai tutti buttano dovunque in giro per l'urbe. Ora, non per fare una populistica critica all'attuale amministrazione comunale (cosa che tra l'altro faccio molto volentieri) ma l'Urbe non è mai stata così sporca. E' talmente sporca che sembra la periferia di Napoli; sarà per questo che ormai nell'Urbe io mi sento proprio a casa mia. La foto che vedete, come osserverete tutti, non è stata scattata in qualche borgata periferica abitata da tossici ed extracomunitari ( i quali, nel senso comune, vengono sempre accoppiati alla sporcizia oppure provenienti da essa come diretta emanazione o anche che drogati e negri si meritino la munnezza) ma nel pieno centro storico cittadino, vi lascio immaginare come stanno le periferie. Insomma, io non lo so com'è successo ma qua la situazione sta precipitando. Poi ci tocca tutta la manfrina che noi cittadini dobbiamo dare fuoco ai cassonetti, poi aprono una bella discarica ai fori imperiali, noi ci mettiamo davanti alle ruspe, arriva il nano, sorride e dice mò la munezza la tolgo io da mezzo, non devono nemmeno scavare una fossa per interrarla: basta buttarla in qualche galleria della metro che chi vuoi che se ne accorga, tanto gia puzza e fa schifo. E poi le televisioni dicono che bello, il nostro sindaco e il nano hanno risolto il problema della munnezza, mò li rivotiamo un'altra volta.

Piuttosto, datemi una tuta e una scopa, lavo io tutta l'urbe

venerdì 4 dicembre 2009

I quattro cavalieri dell’Apocalisse urbana



Oggi, 4 dicembre 2009, I Cavalieri dell’Apocalisse sono giunti nell’Urbe per portarsi via i buoni e i cattivi; essi sono equi e giusti e non guardano in faccia a nessuno, chi c’e’ c’e’.

I quattro cavalieri sono:

  • Traffico natalizio
  • Sciopero dei mezzi
  • Pioggia torrenziale
  • Ponte festivo


Questi quattro cavalieri sorvolano l’Urbe periodicamente, prendendosi il tempo degli automobilisti innocenti e pure di quelli colpevoli e anche dei poveri bambini che stanno in macchina sui sedili posteriori e che non hanno fatto niente di male, poveri.
Indifferenti, passano sulla citta’ facendo bestemmiare ai cittadini i vivi e i morti
Ma quando si riuniscono, quando insieme giungono nell’Urbe,quando stazionano per ore nella citta’..
Ogni cittadino e’ perduto, la sua anima dannata per sempre nell’inferno dell’ingarbuglio che la citta’ diventa; solo dando fuoco alle proprie automobili oppure uscendo e camminando a piedi sui cofani essi possono finalmente tornare a casa.
Immondi cavalieri dell’Apocalisse, via via scio’ sloggiate!!
Spettrali figure vendicatrici che ci rubate il nostro tempo, andate via, lasciate questo corpo cittadino!!
In nome di tutti gli Esseri Urbani dell’universo io vi ordino di lasciare in pace questa Urbe!!

…cazzo, non funziona
Io mi sa rimango a dormire in ufficio fino a lunedi

mercoledì 2 dicembre 2009

I sette segni della follia natalizia urbana


Si capisce che sta arrivando natale nell’urbe perche’

Improvvisamente (ma proprio dal giorno alla notte) appaiono dappertutto, in ogni interstizio urbano concepibile, disgustosi e kitchissimi addobbi natalizi sui quali c’e’ scritto Comune di Roma. Non so voi ma se io infilassi su uno spartitraffico risicato una risma di di lucine colorate azzurre a disegnare la sagoma del’albero di natale con la stella di lucine rosse sopra a farne il pennacchio, non me ne attribuirei la paternita’. Negherei fino al vomito di esserne stato l’artefice

Il raccordo anulare diventa il posto migliore dove trascorrere un week end: le uscite di IKEA e LEROY MERLIN sono talmente imbutate che dal negozio sta uscendo adesso la gente entrata a ferragosto (ma poi perche’? qual’e’ il fascino di questi posti? Com’e’ possibile che sotto Natale IKEA diventi il punto di riferimento di chiunque voglia comprarsi un cuscino con babbo natale sopra o un pupazzetto di legno a forma di renna fatto a Taiwan? Cioe’, lo sapete, vero, che esistono altri posti dove comprare cuscini e cazzate varie?Inizio a chiedermi come campasse la gente prima dell’apertura di IKea; forse miagolavamo nel buio e i pupazzetti a forma di renna li tenevano solo quelli che andavano a fare i mercatini di Natale a Copenhagen)

Ad ogni angolo di marciapiede gnoccone alte e bellocce con minigiacchine da babbo natale ti danno dei depliant e mentre ti sorridono lasciano intravedere le poppe sotto; alla befana ti accorgi che quei depliant erano in realta’ un contratto per cedere un rene gratuitamente ad un riccone qualsiasi

Il pesce al mercato viene venduto improvvisamente a prezzi di gioielleria; i pescivendoli girano con la scorta e puoi pagare le triglie solo con la carta di credito

I negozi di elettronica si asciugano le lacrime piante fino ad ora per colpa della recessione ed iniziano a vendere i_Phone, miniPC, cellulari e televisori al plasma con la stessa frequenza con cui normalmente si vende il pane. I panifici, di converso, chiudono e riaprono l’8 gennaio, tanto il pane non lo vuole piu’ nessuno a meno che la fetta desiderata non sia selezionabile con il touch screen

La processione tra i negozi e i centri commerciali non e’ regolamentata da nulla, nessuna logica, orario di punta o intervallo per pranzo; la gente cammina, entra e compra pure le commesse. La crisi e’ finita, andate in pace

I cassonetti straripano di rifuti di ogni tipo: spesso la gente, per non perdere nemmeno un minuto del proprio tempo prezioso, mangia per strada e quello che normalmente starebbe nel sacchetto dell’umido di ciascun cittadino adesso e’ in strada.

Le pantegane sentitamente ringraziano la civilta’ occidentale capitalistica e consumistica