Come i lettori piu’ affezionati sanno, il tema delle buche per le strade dell’Urbe mi sta particolarmente a cuore, tant’e’ vero che ne ho azzardato una prima (se pur approssimativa) classificazione.
Ora, non voglio dire che la cosa stia peggiorando, perche’ e’ impossibile grammaticalmente che una cosa pessima peggiori; diciamo soltanto che in natura (e nell’urbe) tutto si evolve e si trasforma
In peggio
Incoraggiata dalle millemila segnalazioni dei miei lettori che mi scrivono cose del tipo: Punzy, a piazza Vittorio ci sta una buca piu’ grossa della casa a san Saba della Polverini; Punzy, all’Eur si e’ aperta una voragine enorme che dentro ci vanno tutti i parenti che ha sistemato Alemanno, alla fine mi sono decisa.
Ecco a voi, signori, i nuovi ed entusiasmanti cedimenti del manto stradale con i quali noi cittadini ci troviamo a confrontarci
Buca a tagliola
Particolarmente insidiosa per i pedoni, essa si presenta con un caratteristica forma a trappola; il cittadino ci mette il piede dentro e quella zac, lo cattura.
Buca con fossa
Impedibile occasione per tutti i cittadini, questa buca e’ una variante della tagliola, con annessa fossa che puo’ fungere da bara per il pedone che incautamente non riesca a liberarsi della tagliola. Oppure la fossa puo’ essere utilizzata, in attesa dei soccorsi, come comodo gabinetto all’aperto, per le funzioni fisiologiche impellenti
Buca ascensore
Tecnologico adattamento urbano alle scale, la buca ascensore tende a sprofondare nel sottosuolo insieme al cittadino che ha la ventura di passarci sopra. L’ascensore va solo in giu e non si sa dove porta ma se decidete di non prenderla, poi non vi lamentate che la vostra vita e’ monotona
Buca laghetto
Per i quartieri periferici dell’Urbe che non hanno ne’ verde ne’ il delizioso laghetto artificiale dell’Eur; la buca contiene una simpatica pozza d’acqua sporca all’interno della quale nuotano attivamente colibatteri tetanici; adattissima a far cadere tutti i tipi di cittadini, e’ particolarmente pericolosa per i bimbi piccoli, che magari non hanno ancora imparato a nuotare
Buca scacco matto
Per i cittadini amanti del cervellotico gioco degli scacchi, una bella mattonella nera in mezzo alla scacchiera urbana; se la prendi, fai scacco matto e hai vinto una settimana in ospedale. Due, se la prendi mentre sei in bici
Buca a decomposizione
Non solo le strade sono bucate eh, anche i marciapiedi; il marciapiede a decomposizione presenta un aspetto sfatto e dimesso, indice senz’altro di una malattia devastante che sta colpendo i suoi organi interni senza che l’impietosa organizzazione di manutenzione strade porti rimedio a cio’. Ma del resto, con i tagli alla sanita’ che non cura manco i cristiani, figuriamoci i marciapiedi
Buca game Over
Buca totale e globale, che ha mangiato tutta la strada (ingorda) e ai cittadini non resta altro che camminare dentro di essa, sperando che non mangi anche loro.
Se prendi questa, hai finito il quadro
Bene, sono certa che anche questo post andra’ successivamente aggiornato, data la rapida trasformazione stradale che si verifica in questi tempi fast, dove nessuno si puo’ fermare manco per cinque minuti.
Si ringrazia per la preziosissima collaborazione la blogger Arguzia, che sono mesi che se ne va in giro per l’Urbe fotografando le buche e testimoniando lo stato di degrado in cui versa questa citta’, governata da un sindaco impegnato a sistemare parenti e da una governatrice impegnata a non sapere di abitare in una casa popolare
Buona fortuna a tutti
Questo è un blog che parla della città e della gente che vive, lavora, fa la fila alla posta, al supermercato, si imbuta negli autobus, nelle metro e nel traffico e che comunque, in qualche modo, sopravvive nella città
mercoledì 23 marzo 2011
sabato 19 marzo 2011
All'insaputa for ever
Dunque.
Io non posso non parlare di questo scandalo scandalosissimo che sta travolgendo la nostra brava governatrice Polverini; qua nell'Urbe è tutto un "maledetta"e anche" ipocrita bastarda" e dimissioni subito" ma io vi dico che dobbiamo sentire anche l'altra campana, che quando sei potente tutti sono invidiosi di te e cercano di screditarti, mettendo in moto la macchina del fango giornalistico e l'irascibile opinione pubblica.
la notizia è questa
Il marito della signora Polverini abita in una casa popolare e paga poco poco di affitto
Ora, vi sembra possibile che la signora, con tutto quello che ha da fare, tipo tagliare posti letto in ospedale come se fossero doppie punte, deve trovare il tempo di occuparsi di dove vive il marito e come?
Cioè
I maligni dicono ma ci abitava pure lei in quella casa
Vero
Ma se il signor marito dice: cara mi occupo io di questi stupidi moduli tu non ti preccupare, vai a cercare un posto dove fare una bella centrale nucleare, tu che fai scusa? Aveva detto che se ne occupava lui..
Una donna che lavora non tiene tempo di riempire i moduli dell'ATER, abbiate pazienza
Io però da una come lei mi aspettavo una reazione... che infatti è arrivata
La signora qua si spiega benissimo: la casa è del marito, ci ha sempre abitato da quando è nato e lei NON SAPEVA che i requisiti per rimanere in una casa popolare dipendono dal reddito
lei NON LO SAPEVA
ADESSO LO SA
uè non ridete eh, non dite robe del tipo: e faceva pure la sindacalista, stà cazzara!
che mi fate indignare
La signora propone pure una soluzione: mettiamo un bel redditometro, dove gli inquilini scrivono se il loro reddito è aumentato così si riparametra l'affitto
ecco
una buona soluzione, no?
E' talmente una buona soluzione che l'ATER la pratica da tempo; così succede, per esempio, che vecchiette che vivono con la pensione di reversibilità del marito scoprono che il loro reddito di 700 euro al mese è lussuoso, per cui l'affitto gli sale, eh che ci vuoi fare, è l'adeguamento del reddito, funziona così baby
Quindi io credo che in buona fede il marito della signora si sia semplicemente dimenticato di compilare il redditometro negli ultimi vent'anni e che quindi l'affitto non si sia riparametrato
Tutto qui
Una semplice dimenticanza
La signora viveva in una casa con l'affitto non riparametrato a sua insaputa
Succede
magari gliela compravano anche, quella casa, a sua insaputa
venerdì 11 marzo 2011
Come ti frego i Maya
E' inutile fare finta di niente, il terremoto in Giappone dimostra che i maya avevano ragione: a breve, tutti dal creatore. E' iniziata: l 'asse terrestre si è spostato di 10 centimetri.
Non che lo ritenga un gran danno per l'umanità: la cosa migliore che possa capitarle è estinguersi. In Fretta
Tuttavia, ho voglia di godermi il mondo senza il 90% dei suoi abitanti e quindi sto elaborando un piano di sopravvivenza che mi consentirà di passeggiare ancora per queste valli mentre il resto dell'umanità starà imbutando il paradiso (avranno l'eliminacode lassù? vabbè mi auguro per voi di si)
Comunque ecco come mi salverò: restando nell'urbe. Al sicuro, circondata dal rassicurante anello del raccordo anulare
Primo: terremoto
abito all'ottavo piano, l'unica cosa che può cadermi in testa è il tetto e la mia testa è dura. Spero che lo sia anche quella dei poveracci dei piani di sotto, sul cui cranio pioverò in pieno
Secondo: Tsunami
ha ha ha nell'urbe il mare non c'è, o meglio c'è ma è lontanissimo
Inoltre: ho avuto l'accuratezza di non abitare nei pressi di dighe, centrali nucleari o elettriche e gasdotti (Ah, gioiosa preveggenza)
Terzo: polveri che oscurano il sole:
tengo un sacco di torce e sto facendo scorta di cibo in scatola, per me e per i gatti
Nel tempo libero acquisto farmaci a cazzo, così, di tutto un pò: antibiotici, antibatterici, disinfettanti, cerotti, antistaminici, antidolorifici, psicofarmaci e da certi amici che so io bazooka, granate e mine antiuomo
Sto prendendo lezioni di sopravvivenza on line, mi sto esercitando ad addestrare api assassine incrociate geneticamente con vespe africane frigide, mi sono vaccinata contro tetano, colera, epatite a,b,c,f,x, ebola, e pertosse. Ah, ovviamente non mancherà la preparazione H, nonsisamai
Ho un allevamento segreto di mucche bonsai, che all'occorrenza possono essere nascoste in una borsa capiente, nel caso mi venisse voglia di carne fresca. Allevo carpe domestiche nella vasca da bagno. Ho un accordo con alcune galline che mi cederanno giornalmente 4 uova; in cambio concederò loro di non essere sbranate dai gatti
fottetevi Maya
non mi avrete
martedì 8 marzo 2011
La festa della donna
Faccio gli auguri a tutte le femminucce ma ad alcune in particolare, che lo meritano proprio assai e che mi salgono spontanei dal cuore glieli faccio con la dedica:
Auguri a tutte le olgettine, ne avranno tanto bisogno: gli e’ stato bloccato il bancomat. Auguri ragazze, vi auguro di riuscire ad ingoiare bocconi ben piu’ amari di quelli ingurgitati finora
Auguri alla signora Alemanno. Signora, dal cuore, auguri davvero.
Auguri anche alla signora Moretti, la moglie dell’amministratore delegato di Trenitalia. A tal proposito, per lei carissima, un suggerimento: il cianuro lascia tracce. Nel caffe’, meglio l’arsenico
Auguri alla ministra Brambilla, che il mondo possa sempre provare per lei la necessaria pieta’ che si deve agli stolti
Auguri anche alla Carfagna, visto che vuole candidarsi a sindaco di Napoli; cara, la gnocca si porta sempre ma tieni presente che i casalesi sono un tantinello piu’ esigenti del vecchietto esuberante che ti ha resa ministra
Auguri alla Meloni, che la mimosa le porti un cervello con due neuroni che facciano sinapsi e la coscienza di se’ la renda edotta sulla sua pateticita’
Auguri alla Gelmini anche se nel suo caso sperare in un cervello e’ troppo irrealistico
Auguri alla Santache’, la cui morigeratezza e coerenza dovrebbero essere d’esempio a tutte noi
Auguri alla signora Urbe, devastata bucata e appassita, auguri alla signora Italia, centenaria piu’ che veneranda ma ancora cosi’ disastrata; auguri alle cittadine di questo paese, che si ammazzano per 100 euro al mese; auguri alle signore che esistono e resistono, auguri alla psicogatta BridgetJones, che e’ femminuccia pure lei, auguri alle donne che mi sono vicine da sempre e a quelle che purtroppo non ci sono piu’.
Auguri
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