sabato 13 novembre 2010

Stava arrivando Natale

Nuven Nuven
ca mammet è prena
ha fatt nù figl e se chiamma Michele
n'à fatt nat e se chiamma Carluccio
mammet ten o cor è ciuccio

Che poi la Novena, a ben vedere, non è che significasse qualcosa; una serie di parole quasi a caso che tutte insieme parevano avere un potere ipnotico; una serie di parole quasi a caso da imparare e ripetere insieme agli zampognari, chi la cantava, chi la accompagnava con la zampogna, questo suono triste e malinconico

(ca mammet è prena)

ma di una malinconia dolce, e bella anche, perchè precedeva la Festa

(a fatt nù figlio e se chiamma Michele)

La potevi imparare a memoria e cantarla tu, per strada, e gli zampognari ti accompagnavano con la musica; potevi cantarla tu ma la dovevi sapere tutta sennò che fai, interrompi la novena? e poi si accendono i fuochi, a Natale, i fuochi per strada col legno di pino che tutta Napoli è piena, di pini e di fuochi, che il legno di pino gia è profumato, resina profumata, ma gli scugnizzi ci buttano dentro pure le pigne, ancora verdi, che fanno fumo e profumo; e gli zampognari scendono dalle montagne a cantare la novena, ad annunciare che stava arrivando Natale

(nà fatt n'at e se chiamma Carluccio)

Pure le scorze di aranci e mandarini ci potevi buttare, nel fuoco; certo che quel fuoco, pieno di resina profumata, pigne, aranci e mandarini, il profumo lo sentivi fino all'ultimo piano, mica solo nei bassi, per tutta Napoli lo sentivi; che comunque freddo grosso a Natale non lo faceva ma il cielo, il cielo gia a novembre s'imbruniva, diventava grigio, non nuvoloso , solo grigio, cambiava colore il cielo e il mare pure; sembrava, che ne so, aria di neve, neve che però a Napoli non cadeva mai, dava solo l'impressione, per il cielo, capito, che si scuriva, quasi lo sentivi, l'odore della neve, odore di mare e neve ma dimmi tu dove mai lo puoi sentire; mare e neve e arance e fuochi profumati; Che poi grosso freddo a Napoli non è che lo faceva, le finestre un poco aperte sempre le tenevi e che ne so, stavi a scuola? e all'improvviso sentivi le zampogne e gli scugnizzi e allora spalancavi le finestre e lo sentivi, sentivi odore di neve, di mare e di neve e arance e fuochi profumati.

Stava arrivando Natale

(Mammet ten o core è ciuccio)

12 commenti:

Punzy ha detto...

Volpe
in napoletano, per indicare il frutto dell'arancio, l'arancia, appunto, si usa il maschile; da qui la parola "aranci"

il dialettale è voluto
:)

ventopiumoso ha detto...

eh hai messo le mani avanti eh? :)

ah, quando si era piccoli..

Punzy ha detto...

Vento: il ricordo è certamente ammantato di malinconia, dovuta all'infanzia che non ritorna; ma sinceramente (e questo mi fa capire che sono vecchia) rimpiango il tempo in cui, negli anni 70, Napoli era così povera da non poter spendere soldi in inutili regali e le uniche corse che si facevano erano quelle per raccogliere le pigne..io, adesso, il Natale lo schifo

Gap ha detto...

Cos'è tutto questo romanticume? La vecchiaia che avanza?

il Russo ha detto...

Nooooo, il natale noooooo.
Vi prego, siamo al 14c novembre, manca ancora un mese abbondante alla novena e quasi un mese e mezzo al natale, pietà.....

Punzy ha detto...

Gap: si
Russo: vallo a dire ai negozi qui intorno che stanno iniziando a montare le cazzo di lucine...

il monticiano ha detto...

Prendo un abbaglio o sei diventata poetica?

Arguzia ha detto...

Gap è sempre un simpaticone. Io ho visto anche le bottiglie al neon con "buon 2011" su via Ostiense, mi viene da piangere.

Ma questo m'è piaciuto nonostante il Natale.

Anonimo ha detto...

ci sono due natali,uno è quello da far vedere agli altri,ed è quello caciarone spendaccione insomma è quello che non vale,è taroccato.l'altro è invece quello della dolce attesa di rivedere magari un figlio o una figlia che lavora lontano,magari con la scusa di natale con i tuoi guardarla negli occhi e dirle ti voglio bene.questo è il mio natale.il grande orso

Punzy ha detto...

dai su, grande orso, non aspetteremo Natale...

the muffin woman pat ha detto...

io pyure lo schifo abbastanza il natale.
in relatà quest'anno un pò meno, ma per via di azzu, che lui lo sente di più.

schifo che mettono le luci a ottobre.
schifo che mettono le decorazioni in vendita a ottobre.
schifo che la gente già compra le provviste.
schifo che i negozi fanne lo occfasioni patacca.
io non so nemeno cosa sia fare un pranzo di natale in famiglia.
nemmeno quest'anno.
quindi no vedo l'ora che sia il 12 gennaio.
che per altro salto pure il compleanno così :)

the muffin woman pat ha detto...

giuro che so scrivere, ma in office devo nascondermi :)