La citta’ e’ invasa
Colma, strapiena, intasata, sono occupate pure le buche
Lodi al Signore risuonano da ogni dove e ad esse fanno coro, implacabili, le mie bestemmie.
Improvvisamente, si vendono bottiglie d’acqua minerale a 10 euro, i posti letto costano il quadruplo di quanto costavano l’altro ieri. I papa boys sono dappertutto, i boy scout imperversano a piedi in pellegrinaggi improvvisati sulla Cristoforo Colombo e Dio li protegge, cazzo, nemmeno uno spiaccicato sull’asfalto ne ho trovato; se camminassi io a piedi sulla Colombo, magari perche’ mi si e’ scassato il motorino, un suv enorme spunterebbe dal nulla e splat, ciao Punzy, e’ stato un piacere
Mi sembra tipo di stare in un incubo, un ricordo sfocato mi ritorna alla mente.. mia nonna che mi porta per mano in un sotterraneo ecclesiastico, l’occhio di Gesu’ che mi guarda severo col cuore pulsante in mano; mi viene data una divisa ed un fischietto, e’ pieno di bambine sceme che sanno tutti i misteri gloriosi e dolorosi del rosario, qualcuno mormora frasi orribili: campeggio, tenda da montare, picchetti, canzoni, chitarra
Scappo via urlante, mi perdo in quel sotterraneo, destra e sinistra sono uguali: santa Rita, la Madonna, san Gennaro, tutti la’ stanno, fermi immobili e nessuno che prenda l’iniziativa di dirmi dove cazzo si esce da quell’incubo. C’e’ gente che sogna tutta la vita l’esame di maturita’; io di quando hanno cercato di iscrivermi ai boy scout
Ora io dico, qua gia stiamo stretti come i pezzi del tetris, a stento riusciamo a respirare, per attraversare la citta’ dobbiamo stare nel traffico per ore, ora ci aggiungiamo questa difficolta’ di attraversarla fendendo la folla di pellegrini, senza lesionarli. Ben inteso, la difficolta’ e’ per gli altri, io non ne avrei alcuna, splat splat, bye bye, un’altra volta te ne stavi al paese tuo; stiamo sempre la’ a fare gli intolleranti contro gli immigrati (che per inciso, scappano da guerre, carestie, persecuzioni) e poi non diciamo niente di sti’ tizi che invadono la citta’ facendola scoppiare e rompendoci grandemente i coglioni, perche’ non sono una folla umile e silente come quella che viene nei barconi, annichilita dal terrore, no; sono una folla festosa e giubilante, allegra e beata; io questi che trasudano ottimismo dal buco del culo pure alle sette del mattino non li reggo: uh abbiamo perso l’autobus, il prossimo passera’ tra due mesi..vabbe’ il signore e’ con noi, facciamoci questi 30 km a piedi per arrivare a san Pietro; in fondo, Gesu’ e’ salito sul Golgota con la croce, no? Hurry up, ragazzi!! E processionano dappertutto, sciamano, ingorgano, sbucano, attraversano e sempre, sempre, sempre, cantano
Dio, fulminali
Sono i tuoi fedeli seguaci, essi vogliono venire a te, ascenderebbero al cielo felici e in cielo, Signore, non ci sono strade e possono sciamare, qua invece stiamo collassando..
E’ una punizione, giusto?
Una beffa che ci stai mandando perche’ abbiamo fatto beato il tizio paffutello che si affacciava al balcone con Pinochet..
..ma io pero’ che c’entro, scusa? Io,e tu lo sai, mai farei santo nessuno, figurati uno che copriva i preti pedofili; Signore lo sai, fossi foco arderei lo vaticano, che c’entro io?
Scusa sai ma mandare una carestia e colpire tutti, sullo stile punirne mille per educarne milioni, lasciatelo dire, e’ una cosa un po’ fascistoide. Eh si, un atteggiamento tipico da gerarca nazista
Mo’ non ti offendere e non vomitare altri pellegrini direttamente dal cielo sul cupolone, sei irritabile come un colon colitico; uno poi queste cose te le deve dire, insomma; io cerco di avere un rapporto franco con te, quando bestemmio, e lo sai, e’ sempre per una buona ragione, non come i veneti, che lo tengono per intercalare; ecco, per esempio, se spostassimo il vaticano in veneto? Noi ci pigliamo gli extracomunitari del veneto e loro si prendono papa e papa boys, mi sembra equo e giusto, spostiamo il vaticano a Belluno!!
A me, sinceramente, sembra un’ottima idea, quasi quasi faccio un gruppo su faccia libro; il vaticano a Belluno avra’ piu’ fans di Silvio Berlusconi..l’importante e’ che tu subito dai la tua adesione al gruppo, cosi’ la gente, vedendo che sei d’accordo tu per primo si sente piu’ motivata.
Ti tengo gia tra i miei contatti di feisbuck?
Questo è un blog che parla della città e della gente che vive, lavora, fa la fila alla posta, al supermercato, si imbuta negli autobus, nelle metro e nel traffico e che comunque, in qualche modo, sopravvive nella città
venerdì 29 aprile 2011
lunedì 25 aprile 2011
Il lavoro rende liberi
Avere la mente ottenebrata da ideologie fasciste, invece, rende idioti.
Quando dei cari amici blogger mi hanno informata di questo scempio, mi si è praticamente composto da solo, frutto di ispirazione quasi divina, un post irriverente e satirico da premio letterario... ma alla fine ho deciso di non pubblicarlo; leggendolo, avreste riso e avrei involontariamente associato dell'umorismo a questa schifezza che mai, per nessun motivo al mondo, deve suscitare un sorriso, nemmeno di scherno
Potrei semplificare e dire che in una città dove il sindaco se ne va in giro in motoretta seguito dalla sua squadra di scagnozzi littori è normale che simile feccia si senta, diciamo, legittimata ideologicamente a deturpare un quartiere e a sfregiare una città, una festa, una giornata in un simile modo; sarebbe una semplificazione forse eccessiva e tuttavia, nel 90% dei casi l'assassino è il maggiordomo
giovedì 21 aprile 2011
pasquamara
Facciamo gli auguri al SindacoDegliAltri, che oggi se ne va in giro per l'Urbe a regalare uova di Pasqua, insieme ai suoi simpatici amici maneschi
Ma com’e’ bello andare in giro per i colli sopra l’Urbe
Con la vespa special che non piglia le bucheee
Ma com’e’ bello andare in giro
con le squadre di fascistiii
Che se il cittadino fischia lo fanno a strisceeeeee
Ed eccomi qua
Un programma e un’idea non ce l’ho
Ma qualcosa me devo inventa’
Se no a casa me ne rivo’
Ed eccomi qua
A cazzate nun posso piu’ anna’
M’hanno sgamato che so’ n’poveraccio
L’elezione me la devo compra’
Me la devo compra’
Me la devo compraa’
Per la cittaaaaaaaaa’
Ma com’e’ bello andare in giro per i colli sopra l’Urbe
Con la vespa special che non piglia le bucheeee
Ma com’e bello andare in giro
Co sta’ squadra di signori
Che portano alta la bandiera
pe’ acceca’ gli elettoriii
Ed eccome qua
Figure de merda a gogo
Nun so’ capace manco de fa’ n’discorso
regalo l' ova a via del corso
M’hanno sgamato
Che so’ n’sindaco interessato
Solamente alli cazzi mia
Me salvo solo con la cortesiaaaaaaaaa
L’elezione me la devo compraaa’
L’elezione me la devo compra’
Me la devo compraa’
Per la citta
Per la cittaaaa’
Ma com’e’ bello andare in giro per i colli sopra l’Urbe
Con la vespa special che non piglia le bucheeee
Ma com’e’ bello andare in giro con gli amici di una volta
Loro si che sanno agire se mi guardano stortoooo
Everibody:
L’elezione me la devo compra’
Me la devo compra'
Me la devo compraaaaaaa'
Per la cittaaaaaaaa'
Per la cittaaaaaaaa''''
domenica 17 aprile 2011
Questo è un lavoro per Superman (2)
E allora?
ve sò piaciuto?
me parevo Albertone quanno faceva er vigile, la stessa autorità, lo stesso portamento
Se lo sapevo prima che pè fà contenti gli elettori bastava risolve er problema der traffico lo facevo prima , invece di sparà cazzate sul gran premio
Aò nun v'azzardate a dì che l'ingorgo si era creato perchè strutture civiche competenti non si sono occupate di coordinare la contemporanea presenza di più eventi perchè questo nun è giusto; pure se pè caso a qualcuno al comune chavesse avuto voglia dè lavorà guardate che è 'n casino, qua a Roma ce stanno dalle trenta alle quaranta manifestazioni al giorno, tutti qua vengono, va a capì il perchè: i contadini con le quote latte, la coldiretti, gli studenti, gli insegnanti, i medici, gli infermieri, i tassisti,gli operai, gli idraulici, i pensionati, le sgallettate, i prosilvio, i papaboys,i laici, gli impiegati, i dirigenti, i ferrovieri, i Rom, er gay pride, le scolaresche, i turisti al colosseo.. ahò ma nun chavete nà casa, 'n lavoro? tutti i giorni qua state? ogni giorno questa città è un fiume in piena de gente incazzata coi cartelli insultanti, giapponesi che escono dai tombini, pellegrini cantanti le lodi del signore, ragazzini in gita a sciami di centinaia per volta, poi dici che l'italiani non fanno figli; guardate che la situazione non è semplice sa? poi ci mancavano pure i tunisini: 'ndò me li metto i tunisini, dove? sò occupati pure i binari della metro c in costruzione, i barboni se li sò gia subappaltati. Qui, signori, siamo in una situazione a scoppio, siamo un enorme ingorgo sociale.
Ma mò ce penso io
Sò 'n grande coll'ingorghi
Questa è la svolta, me lo sento. Stavolta li convinco, mi rivotano.
Dateme 'n fischietto
martedì 5 aprile 2011
L'insostenibile leggerezza dei lavori in corso
La settimana scorsa sono apparsi, nell'isolato dove abito, minacciosi cartelli con divieti di sosta temporanei che avvisavano dell'inizio di lavori sulle tubature del gas.
Macchine fora dai ball.
Sessanta posti auto in meno.
Vabbè.
Dopo un paio di giorni gli stessi minacciosi cartelli appaiono anche sotto casa mia e in altre due strade; nel frattempo, la prima via era ancora interessata dai lavori, anzi, diciamo che hanno aperto la strada, posto in evidenza la tubatura, transennato e lasciato lì lo sgarro, tanto una buca in più o in meno che vuoi che sia. Voglio dire, ratio vorrebbe che prima fnisci in una strada e poi attacchi l'altra, sennò togli centocinquanta posti auto e la gente ti schifa e tenta di seppellire gli operai nella conduttura interessata ma la ratio è credo sepolta da tempo, per cui stiamo così, con tutto l 'isolato bucato a gruviera, polvere che si mischia alla munnezza lasciata in strada, le macchine parcheggiate a tetris ultimo livello che stai per scoppiare e i camioncini che raccolgono la munnezza che non sai più dove stanno perchè le strade sono chiuse e i sacchetti abbandonati in strada lievitano. Qui nell'Urbe la primavera si confonde con l'estate, a mezzogiorno fanno ventitrè gradi e la puzza di monnezza mi riporta indietro nello spazio tempo, Napoli 1983.
Comunque.
Dopo una settimana di staus quo, L'Italgas ha lasciato altri simpatici cartelli per scusarsi del disturbo arrecato, prontamente reinterpretati dai residenti del quartiere che hanno aggiunto a penna: nun te scusà ma levati da lì coglioni, annate a trivellà ar campidoglio, invece de scusatte lavora, annate a morì ammazzati eccetera eccetera.Come ulteriore difficoltà (poi forse guadagnamo una vita, due bonus e passiamo a due livelli successivi, non so) i vecchietti del quartiere assiepati intorno ai lavori in corso hanno riferito che da questa settimana gli operai lavoreranno mezza giornata; voglio dire tu allora vuoi che la gente ti ammazza gli operai, sennò non me lo spiego; vuoi ridurre i costi del lavoro ma non puoi licenziare e quindi mandi in giro per l'Urbe operai a sgarrare le strade a cazzo, così, senza senso.
Ieri alle tredici Apocalips now: uomini donne bambini vecchi cani esercenti ambulanti inquilini zingari comitati di quartiere piccioni e Punzy contro l'Italgas; la violenza della folla inferocita contro lo strapotere delle istituzioni corrotte, mancavano solo le torce incendiarie; i vigili si sono ben guardati dall'intervenire, tipo la NATO che se la guerra non si fa sui paesi seduti sul petrolio degli USA fa finta di non vedere i dittatori pazzi che usano i civili come birilli; e tanti gli strilli e tante le minacce che alla fine è venuto un tizio dell'Italgas a dare una data di fine lavori.
Il 9 aprile
occhei, vabbè, ancora qualche giorno di sofferenza e abbiamo finito, visto? tra galantuomini ci si capisce, peccato che il sottoproletariato urbano debba sempre fare la guerra per ottenere ciò che gli spetterebbe di diritto ma c'est la vie, l'importante è la conquista!
Questa mattina gli operai non si sono presentati
Adesso scusatemi, devo lasciarvi.
Sto svuotando le lettiere dei gatti.
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