Questo è un blog che parla della città e della gente che vive, lavora, fa la fila alla posta, al supermercato, si imbuta negli autobus, nelle metro e nel traffico e che comunque, in qualche modo, sopravvive nella città
venerdì 31 dicembre 2010
Lista del’odio TOTALE E GLOBALE 2010
giovedì 30 dicembre 2010
Un anno di odio
Domani concludo questo anno di merda facendo una lista dell'odio totale e globale, voglio anche le vostre.
Avete meno di 24 ore
mandatemele via mail
Mostriamo a tutta la rete come l'odio vince sull'amore
Punzy
giovedì 2 dicembre 2010
Un americano a Roma
E’ na svolta, na’ furbata; l’idea l’ho presa da’n cartone animato alla moda che cha pure na’ canzoncina sfiziosa sfiziosa; prima di inaugurarla noi romani fratelli tutti se mettemo a cantalla insieme sotto ar colosseo :
Nun ridete!
Allora le cose so’ due: o smettete di lamentavve per il traffico o se continuate ve piazzo sta’ monorotaia ‘nmezzo alli palazzi
Ma ce pensate? Sta rotaia che corre pe' tutta roma, svetta dalla tiburtina all’Aurelia ve passa n’ mezzo alle case e voi la salutate colla manina... ma quale metro D, ancora con la metro D ma che ch’avevate creduto davvero che ch’avevamo i soldi pe fa’ i lavori? Ah ma allora qua non ci siamo capiti come stiamo ridotti, non ci siamo resi conto che la capitale sta con le pezze al culo, voi non vi potete mettere a contrastare ogni idea geniale che ci viene, sapete solo criticare, criticare, cricare
La monorotaia e’ FA-VO-LO-SA
Vi spiego subito perche’: innanzitutto non dobbiamo scavare per sotto Roma, che ogni volta che aprimo na’ galleria dentro puntualmente quegli scassacazzi dell’antichi ch’avevano fatto er mercato, er cimitero, la casa di de Cesare, di Catlilina, de li mortacci de Ottaviano Augusto ma poi dite che la speculazione edilizia e’ figlia di questo governo magnaccione e allora l’antichi? eh? Case dappertutto hanno piazzato, per tutto er centro storico!! E secondo voi er senato romano manco un condonino je aveva fatto eh?
Le vostre remore so’ figlie de na’ cultura sinistrorsa ed eversiva priva di fondamenti culturali
Che stavo a di’?
Ah, si, la monorotaia: non dobbiamo nemmeno scavare per fare i pilastri: approfittiamo delle buche che stanno nella citta’! si le buche, che so’ anni che ve state a lamenta’: ma quanto so’ grosse ste’ buche, madonna ma ee’ na’ voragine, mamma mia che paura, me c’e’ cascato dentro er ragazzino, ne ho presa una so’ sbucato in Cina, e mo’ ce pensa Giannuccio vostro: ce mette dentro er palo della monorotaia!! Eh? Eh? Ma non so’ speciale? Ma non ve voglio troppo bene? Ma io ve vizio, ve vizio romanucci miei, nun e’ vero che nun ve penso, io dalla mattina alla sera penso a voi, ai vostri voti, al vostro consenso..e poi la monorotaia mette allegria, fa caciara, interrompe la routine, sapete che c’e’? famo i vagoni colorati..colorati del cuore giallorosso e dell’aquila laziale!! Eh? Eh? Che ve ne pare??
Quanto ce costa?
Beh, considerando che mo’ chiudiamo quattro ospedali, 15 asili, 8 nidi, 7 elementari comunali, 2 centri anziani e tagliamo i fondi all’assistenza domiciliare..secondo me ce ci avanza pure qualche cosetta pe’ facce un regaletto di Natale alla giunta tutta e al mio carissimo assessore alll’Urbanistica che ha partorito questa idea geniale..
..allora siete pronti?
Tutti insieme?
MONOROTAIAAAAAA
MONOROTAIAAAAAA
MONOROTAIAAAAAAA
Ma poi la fine del cartone animato non l’ho vista ma tanto finisce bene, no? Tutti i cartoni terminano in gloria, giusto? E tutta la citta’ e’ felice per la monorotaia, corretto?
(questo è il finale del cartone animato N.d.P.)
lunedì 22 novembre 2010
Questo e' un lavoro per superman
Ho salvato Roma
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=127238&sez=HOME_ROMA
Sono un fottuto super eroe
Ho salvato il bilancio, I conti, la pagnotta, insomma.
Non e’ stato facile, questi romani sono degli ingrati; e’ difficile, molto difficile, salvare chi non vuol essere salvato.
Non mi facevano nemmeno avvicinare: i fasci mi cacciavano con le mazze chiodate chiamandomi traditore amico del nano; i rossi mi spegnevano le canne sui vestiti, i democristiani mi facevano pisciare addosso dai cani: vai vai, fido guarda che bell’albero secco, annaffialo. Ho fatto l’amico de tutti: dei froci, delle rumene violentate, dei rumeni che violentano, delle vacchiette scamazzate dai SUV sulle strisce, dei SUV che ammazzano le vecchiette sulle strisce, delle strisce, so’ diventato n’amicone delle strisce; ho tifato Lazio, ho tifato Roma, ho gufato er Milan, aho’ ma che devo da fa’ pe’ famme vole’ bene???
Ingrati figli de sta’ cazzo de lupa orgogliosa
Mi sono prostrato in ginocchio per avere i soldini, mi e’ toccato abbassarmi davanti a Bossi e al Trota, ho dovuto supplicare, pregare, singhiozzare e voi li’ a chiamarmi venduto della padania. Mi avete lanciato la porchetta addosso durante il pranzo di riconciliazione coi polentoni. Mi avete detto: strozzatece e anche: bravo magnate pure questa
Non insinuiamo eh non insinuiamo manco pe’ gnente che io me so’ magnato i soldi de sta bella capitale, non ci torniamo piu’ su sti’ argomenti che vi ho gia detto che coi mondiali di nuoto io non c’entro niente: manco so’ nuota’, er cloro me fa schifo a me
E basta co’ sta’ storia che me devo’ anda’ a schianta’ contro i caselli del raccordo a pagamento: m’hanno fregato, i caselli non li hanno fatti, hanno direttamente aumentato il pedaggio all’ingresso dell’autostrada e io che devo fa’? devo butta' giu’ pure quelli? Eh no eh, quelli mica so’ competenza mia: quelli so’ della provincia, ce se deve butta’ Zingaretti de’ capoccia, mica io
Che semo scemi? Le competenze so’ competenze e io poi v’ho salvato a ‘ngrati, v’ ho tirato fuori da un merdaio che voi manco sapete e se famo er gran premio vedete voi gli euri che ci arrivano..e smettetela di di’ che nun lo volete!!! Ma io che me devo inventa’? ma come li famo du’ spiccioletti eh? Come li rimediamo du’ soldini? Che ve pensate che non lo so che la citta’ sta cadendo a pezzi? Che non le vedo le buche per strada che me parono crateri de bombe? Che l’ospedali stanno ad anna’ a puttane? Pero’ voi non dovete fa’ cosi’, ormai a puttane ce vanno tutti, non e’ che ci possiamo scandalizzare: la puttana se porta, la escort va de moda e che volete voi esse’ na’ citta’ all’antica? Eh? Ma poi mo’ vedete che famo le cliniche private, l’asili privati che so’ meglio de quelli comunali: quelli comunali so’ zozzi, ce stanno gli zingari ma che volete fa anna’ a scola li ragazzini vostri colli zingari? E su, e ‘andiamo che l’ho salvata sta’ citta’, l’ho tratta in salvo questa bella capitale
Ho salvato Roma
Non odiatemi
Vi prego
venerdì 19 novembre 2010
Lista dell'odio numero 36
sabato 13 novembre 2010
Stava arrivando Natale
mercoledì 10 novembre 2010
La sacra famiglia Urbana
In queste liete giornali autunnali, in cui la pioggia affoga ogni velleita’ rivoluzionaria, le parole del nostro sindaco (sempre sia littorio) a difesa della famiglia tradizionale come Gesu’ comanda (mamma, papa’, figlioli) sono un balsamo per i nostri cuori inumiditi:
"In un momento di crisi - ha detto il primo cittadino di Roma - non si può dare tutto a tutti, bisogna sporcarci le mani. Se vogliamo aiutare le famiglie, che sono quelle sposate, vuol dire aumentare le tasse ai single e alle coppie con pochi figli."
Voglio dire, guardiamoci in faccia e diciamo le cose come stanno senza falsi buonismi: se tu fai pochi figli, e’ perche’ sei pigro o non vuoi bene a Gesu’ o anche non permetti a tuo marito di fare dell’italico sesso continuamente
O magari sei una di quelle sporcaccione che prendono la pillola.
Oggi tutti sanno come nascono i bambini: se non ne hai e’ perche’ non ne vuoi oppure Gesu’ non ti manda la benedizione del pargolo perche’ hai molto peccato (probabilmente facendo sesso prima del matrimonio).E non puoi essere un bravo cittadino se non hai molti figli. Non voglio sentire scuse del tipo: ma che gli do’ a mangiare a sette figli? E’ un falso problema, risolto brillantemente dai nostri nonni: niente. Non gli date niente. Crescono lo stesso, si mangiano i san pietrini per la strada, imparano a catturare i piccioni, si arrostiscono le pantegane sui termosifoni, aj vojia; si industriano, le creature, mica sono delle pappemolli e poi le vaccinazioni sono gratis, cosi’ se mangiano la pantegana non gli viene il colera
Anche l’altra stupida obiezione non e’ valida: con cosa li vesto? E come li porto a scuola? Ma se devo lavorare chi gli bada alle creature?
Allora, lo spiego una sola volta anche se credo sia ridondante: tu fai un figlio, poi calcoli due anni e ne fai un altro e cosi’ via; quando fai il settimo il primo e’ abbastanza grande per potergli depredare l’infanzia e fargli accudire i tre ultimi nati; quelli di mezzo si arrangiano
Bisogna concentrarci sulla famiglia della Costituzione: ecco! questa e’ la prova che la nostra compagine governativa, quando vuole e gli conviene per perorare idee uscite fuori dritte dritte dal diario intimo di suor Germana, puo’ essere rispettoso della costituzione.
Sulla costituzione sta scritto che la famiglia e’ solo quella tradizionale e quindi solo quella si tutela. I sinistrorsi eversivi a questo punto blatereranno che la costituzione e’ stata scritta in un momento storico in cui non c’erano altri modelli familiari, perche’ non aiutiamo pure i zozzosi che non si sposano, quegli steriloni che fanno la bella vita senza figli, quegli sporcaccioni dei gay e io dico no signori! Sulla costituzione sta scritto cosi’ e cosi’ facciamo
Queste parole costituzionali sono come vangelo e proprio come per il vangelo, facciamo di esso solo cio’ che ci conviene
venerdì 5 novembre 2010
La veggente Urbana
No e’ che io ho questo potere, sono preveggente.
Si, lo so, forse avrei dovuto dirvelo prima ma magari mi avreste presa per matta; invece ora ci conosciamo da tempo, abbiamo un rapporto consolidato, il mio essere disadattata viene compreso e perdonato. E per cui, si, vi posso fare questa confessione: io vedo il futuro
Da una piccola azione, io riesco a prevedere la reazione, la conseguenza a livello macro, le piu’ ampie circostanze, la relazione tra gli eventi
Quindi, quando per tutto il quartiere sono stati distribuiti opuscoli sulla raccolta differenziata, io ho sentito un brivido lungo la schiena..quando ci hanno consegnato i nostri bei pacchettini dell’umido, spiegandoci che sarebbe stato individuato nel condominio un posto dove mettere i bidoni, io ho visto; ho visto quello che sarebbe successo, ho visto le conseguenze, le piu’ ampie circostanze, la relazione tra gli eventi e cioe’: che non avrebbero MAI individuato il posto dove mettere i bidoni dell’umido e nel frattempo avrebbero tolto dalle strade i bidoni per l’indifferenziato, lasciandoci con i sacchetti puzzolenti in mano a chiederci ma dove cazzo la butto questa mondezza???
E ieri mattina questo e’ sucesso
Niente piu’ bidoni per l’indifferenziato
Niente bidoni condominiali per l’umido
Il sacchetto si sente orfano, ha bisogno di essere buttato, di puzzare e macerare da qualche parte e a me sembra ovvio che quella qualche parte NON PUO’ essere la mia casa o la casa di qualche bravo cittadino come me che paga le tasse..capito, societa’ AMA che ti occupi della raccolta?
Dovevi prima mettere i bidoni per l’umido e poi togliere quelli dell’indifferenziato da mezzo alla strada perche’ senno’ si capisce che il cittadino scende di casa col sacchetto e lo butta addosso ai netturbini, che poverini non c’entrano nulla ma raccolgono, come dire, le piu’ ampie conseguenze delle scelte ubriache fatte dal management dell’AMA.
Perche’ sappiate, cari lettori, che NON VERRA’ mai individuato un posto per posizionare il bidone dell’umido nell’aria condominiale per il semplice motivo che il mio palazzo NON HA un cortile
Quindi? Come risolviamo?Verranno dei solerti netturbini porta a porta a raccogliere l’umido come ragione vorrebbe?
Oh, certamente no, non ci sono mica i soldi per pagare tutta questa gente
Per cui?
Eh..
No vabbe’, come facciamo, su, dove la buttiamo la munnezza?
Qui risponde la segreteria telefonica dell’AMA, siamo assenti e lo saremo per sempre, lasciate un messaggio in una bottiglia e gettatela nel water, grazie
Io lo sapevo. Lo sentivo, sin dal primo giorno..da mesi vado predicando questa disgrazia, avvertendo inutilmente i miei concittadini: ci lasceranno senza un posto per la munnezza!!
Vattene Punzy, untrice, iettatrice, non hai fiducia nelle istituzioni scio’ pussa via
E quindi tacqui, novella Cassandra Urbana
Ed ora, ora che il momento e’ arrivato, ora che la profezia si e’ adempiuta, ora che l’inevitabile e’ accaduto, ora
DOVE LO BUTTO QUESTO SACCHETTO???
Il sacchetto
Dove lo metto
Dove lo metto
Questo sacchetto
Ci dispiace
Ma non c’e’ il secchio
Non c’e’ il secchio e mai ci sara’
giovedì 21 ottobre 2010
Per un nuovo miracolo italiano
martedì 12 ottobre 2010
lista del'odio num 35-special guest star
Gente, questa e’ una lista dell’odio dedicata; il mio odio per l’oggetto di questa lista e’ talmente grande che se si potesse incanalare in un filo elettrico potrei illuminare tutta la strafottuta Padania
Al primo e unico posto della lista dell’odio troviamo: il sindaco di Adro Oscar Lancini
Lancini, ti odio
Ti odio perche’ ti sei permesso di mettere in una scuola elementare un simbolo leghista, l’equivalente politico dell’isola che non c’e’ di Peter pan visto che simboleggia una terra che esiste soltanto nella mela bacata e fracica che risiede nella testa tua e di un altro manipolo di folli tutti scappati dallo stesso manicomio; non riesco a capire perche’ non siate inseguiti da un nutrito gruppo di infermieri col siringone e le camicie di forza: davvero, non capisco! Non capisco perche’ la chiesa non ti scomunichi, perche’ l’Italia intera non ti cerchi per la strada con grossi randelli, perche’ lo stato non ti arresti, perche’ tu non venga denunciato d’ufficio, perche’ la gente di Adro non ti sputi addosso, perche’ io stessa non mi metto in un treno per dirti in faccia quello che penso ah no, aspetta, lo so: non posso assentarmi un mese dal lavoro : due settimane di viaggio minimo con TRENITALIA per arrivare in PADANIA, andata e ritorno, e due settimane intere per esprimerti i miei sentimenti piu’ reconditi, si, due settimane! non sono una donna di poche parole io, sono una che quando attacca non la finisce piu’, dovresti chiamare le guardie per farmi cacciare, ma non potresti, perche’ se arrivano le guardie io poi gli chiedo come mai non arrestano te e allora va a finire che ce se caricano a tutti e due e ci sbattono dentro ma questo, credimi, non avrebbe importanza alcuna per me, figurati; diventerei la blogger piu’ famosa d’Italia, l’internauta coraggiosa che finalmente ha avuto il coraggio di fare quello che mezzo paese vorrebbe poter fare; rimbalzerei nel web come una farfalla, il mio nome diventerebbe simbolo di liberta’ d’espressione, minimo minimo ci scappano pure un paio di comparsate in tivvu’, di sicuro ad annozero ma dicevo, non potrei sopportarlo, non potrei sopportare di stare nella stessa stanza con te, mi insozzi l’aria, capito? Io penso che tu sia una pustola purulenta sul culo della lega, il pus infetto dei brufoli del Trota... La tua strafottenza nel non rimuovere i simboli leghisti dalla scuola e’ offensiva nei confronti di chiunque di noi rispetti le leggi, tu sei fastidioso come un evangelista che ti bussa la domenica mattina alle 08.45 per portarti la sua interpretazione della parola del Signore, che tu lo voglia o meno lui te la vuole dire, e’ una violenza; una violenza assurda e non denunciabile perche’, per quanto sembri perverso, non puoi denunciare un tizio che ti viene a bussare alla porta per parlarti dell'uomo invisibile, anzi, della sua versione riveduta e corretta della storia dell’uomo invisibile..invece tu si, tu potresti essere denunciato per violazione di almeno un paio di articoli della costituzione ma non succede questo, perche’ al governo abbiamo il padrone tuo e di tutta la razza tua, quello che mostra il dito medio ai giornalisti, dice che siamo porci e ladroni e poi viene qua ad abbuffarsi di paiata a spese mie, MIE, io non ho capito questa cosa: volete fare la secessione ma continuate ad utilizzare i soldi DELLE NOSTRE TASSE per fare lavori pubblici, per sovvenzionare LE VOSTRE SCUOLE PRIVATE allora io dico, Lancini, ti odio.
Te lo dico perche’ tanto la tua impunita’ e’ assoluta e sovrana, nessuno ti costringera’ MAI ad ubbidire alla legge, e allora cos’altro mi rimane se non dirti che ti odio, dal profondo del cuore, delle viscere, dell’anima e del vomito che mi susciti??
Niente, non posso fare altro
Lancini, ti odio
sabato 25 settembre 2010
Train de vie- la città racconta le sue storie
mercoledì 15 settembre 2010
Magari ve ne siete gia accorti..
martedì 7 settembre 2010
Lifestyle di una felina urbana
E’ che Bridget Jones è educatissima. La gatta più educata ed ubbidiente di tutto il vicinato, anzi: di tutta l’Urbe.
Vado orgogliosissima dell’educazione di questa mia principessa felina, che è stata da me medesima impartita seguendo i principi di un libro sul comportamento dei gatti ed il risultato è questo: Bridget Jones si fa le unghie esclusivamente sugli appositi tiragraffi sparsi in giro per casa; Bridget Jones ritiene assolutamente inopportuno farsi le unghie sul tappeto del salotto o sul divano, come invece quel plebeo di suo fratello continua a fare. Bridget Jones, quando mangia, non fa cadere nemmeno un pezzettino in terra e mangia a piccoli morsi mettendoci circa quattro ore; lei non spruzza pezzi di gourmet fino sul soffitto facendo un rumore di risucchio tipo idrovora, perché soltanto i mascalzoni privi di educazione mangiano come se non ricevessero un pasto da anni. Bridget Jones, quando va nella lettiera, apre delicatamente con la zampina la porta basculante, sposta un po’ di ghiaietta, fa il suo bisognino e lo ricopre accuratamente, non lo lascia in bella vista al centro della lettiera puzzolente. Bridget Jones, quando scorazza per casa, lo fa con la leggiadria di una farfalla, non con la grazia di un elefante in un negozio di porcellane. Bridget Jones fa fusa delicate, un mrrrr appena percepibile, non si mette in moto come un trattore che ara,facendo fusa cafone che le senti fino al primo piano.
Tu non è che puoi andare là e accarezzare Bridget Jones: quando lei ha voglia ti viene vicino e porge graziosamente la testina per farsi fare un grattino sotto al mento e poi ti lecca la mano per farti capire che basta, grazie, sono soddisfatta così. Quando vengono ospiti, Bridget Jones corre alla porta per salutarli e poi torna a fare i cazzi suoi, proprio come quelle bambine bene educate a cu i genitori hanno detto che agli adulti si dice buongiorno e buonasera ma poi non sanno cosa altro dire, a questi adulti, e se ne vanno in camera loro a giocare.
Bridget Jones è una felina perennemente in mezzi guanti e cuffietta con un inglesissimo senso della vita e dell’affettività. E dunque stasera non c’è Perfido, perso tra le brume milanesi e io quando non c’è lui mi trasformo in una specie di cavernicolo e saltano tutte le regole della casa, per cui mi compro una pizza e mi stravacco a mangiarla sul divano. Al terzo untuoso morso, circondata dai miagolii del gatto Brionne che sosteneva che quella era anche la sua cena, porca miseria, che gliene dessi un po’, mi sento addosso uno sguardo di muta riprovazione. Bridget Jones mi guarda assolutamente orripilata che io stia mangiando sul divano
Non si mangia sul divano! Il posto appropriato per mangiare è sul tavolo, con forchetta e coltello
Ahem, si ma è che non mi va, stasera è così, un po’ free
Ma ungerai il tessuto!! Rimarrà l’odore di unto e io dovrei sdraiarmici sopra? Mangio forse sul divano io? Non esiste dunque un luogo appropriato per ogni cosa?
E mamma mia che esagerata e rilassati
Sporcherai!! Sei imbranata non ti sai trovare la bocca!!
Non sporcherò invece e se non ti sta bene vai a dormire altrove
E divoro la pizza con il senso di colpa,manco mia se mia madre mi avesse rimproverato perché non ho fatto i compiti e quella rimane là col sopracciglio alzato e quello sguardo esterrefatto per tanta inappropriata inadeguatezza..ma non gliela do vinta e finisco la pizza sul divano, ovviamente sbriciolando e ungendo e facendo finta che non sia grave.
Mando giù l’ultimo boccone, il gatto Brionne lecca le briciole dal pavimento.
Bridget Jones, profondamente disgustata,ci volta le spalle e se ne va nella lettiera a fare la sua cacca invisibile
Il libro dei gatti non diceva che le regole avrebbero creato un essere che si sente superiore a me
Né che lo sarebbe effettivamente diventato
martedì 31 agosto 2010
Il pericolo pubblico urbano numero uno
Voi dovete sapere che qua nel mio quartiere abita il pericolo pubblico numero uno, l’insidia più insidiosa di tutta l’Urbe: la signora Paola.
La signora Paola ha 84 anni, è mezza cieca e porta delle lenti spessissime, sulle quali tiene appoggiati gli apparecchi acustici, perché è completamente sorda e pure con gli apparecchi non è che ci sente tanto.
Questo non scoraggia la signora Paola, che è ancora in forma e arzilla e guida la macchina, piglia la macchina pure per fare 30 metri; la piglia e si piazza in mezzo alla strada a trenta all’ora, poi per esempio passa davanti ad un fruttivendolo, le viene voglia di mele, ferma la macchina in mezzo alla strada e si va a comprare le mele, poi gia che c’è attacca bottone col fruttarolo e si fa dare pure tre banane, ma solo se sono buone però e quando entri dentro la frutteria per ucciderla perché tu vuoi passare per andare a casa lei ti guarda perplessa e dice ma che cha stà città che vanno tutti de fretta, guarda qua che mele che me so comprata, tiè pigliatene una pure tu che te fa bene
E così non la uccisi, perché non puoi uccidere una che ti regala una mela mentre la stai insultando; non puoi uccidere una vecchina così, è peccato, fa karma cattivissimo che muori e rinasci dorifera della patata, non si fa
Però mi auguravo di non rincontrarla mai più e invece ho scoperto che la signora Paola ha un negozio di maglieria nel quartiere, uno di quei negozi che passi davanti alla vetrina e ti chiedi chi mai possa comprare quelle cose: tutte le vecchie del quartiere comprano li,sono cinquant’anni che comprano lì perché non è che ormai possono cercarsi un altro negozio e poi è tutta roba italiana, mica cinese.
E quindi davanti al negozio c’è sempre questo nugolo di vecchie e la signora Paola spesso e volentieri esce e se ne va a prendere il caffè al bar e gli dice serviteve da sole io me devo piglià er caffè e la cosa assurda è che nessuno si ruba mai niente. Poi la signora Paola tiene questo vizio che pure se non ti ha mai vista né conosciuta né scambiato mai una parola con te se ti incrocia per strada ti mette in mano il suo supercellulare SAMSUNG non so che modello è, comunque strafichissimo, e dice urlando, perché non ci sente bene: me chiami a Natalia? Che io stò cellulare nun lo capisco, cha i numeri troppo piccoli. Spero che mai un ladro passi davanti alla signora Paola, perché il supersamsung sparisce in un momento.
La signora Paola, inoltre, ci tiene moltissimo al suo aspetto fisico e quindi va dal parrucchiere una volta alla settimana per la messa in piega e quindi quando io sabato mattina l’ho vista arrivare si capisce che gia sapevo che le avrei dovuto chiamare Natalia; e infatti la signora giovialissima saluta tutti, appende la giacca su un casco, strilla che lei si deve fare il colore e mi da il cellulare perché dice che non sa cos’ha fatto ma adesso il cellulare non chiama più nessuno ed è un problema, perché deve chiamare sua figlia
Il cellulare era semplicemente spento, ci sono però voluti venti minuti per spiegare alla signora Paola che bisognva inserire il PIN e poi altri venti minuti per chiamare la figlia della signora Paola dal fisso del parrucchiere perché la signora Paola non se lo ricordava. Finalmente viene il suo turno, la parrucchiera la placca, la fa sedere e le mette l’asciugamano sulle spalle. La signora si toglie gli occhiali e si fa passare buona buona il colore. Senza occhiali, la signora è cieca e sorda, visto che i cornetti acustici sono sulle stanghette e si potrebbe pensare che la temporanea assenza dei due sensi principali sia per lei un momento di smarrimento e di silenzio; si potrebbe pensare ma non lo è: sistemato il colore, la signora riprende amabilmente a conversare con un manichino, senza stupirsi affatto della mancanza di risposte; ed ecco che le squilla il cellulare. Qualunque persona di buon senso non avrebbe risposto, essendo cieca e sorda; avrebbe atteso di rientrare in possesso dei suoi sensi e poi, al limite, provare a richiamare.
Ovviamente, invece, la signora Paola risponde ma per avvertire il suo interlocutore che non capirà un’acca della conversazione urla subito nel ricevitore: PRONTO? PRONTO? CHI E’? SO’ SORDA, SO’ SORDA NUN TE SENTO e riaggancia.
Poi mi porge il cellulare: chi era? Guardo il telefono, ultima chiamata: Era Enzo
Enzo chi?
E che ne so signò?
Mi fijio?
Si chiama Enzo suo figlio?
No, Vittorio
Vabbè
domenica 29 agosto 2010
Nonni Urbani
Io adesso vorrei parlarvi di questa pericolosissima e alquanto molesta categoria di anziani urbani.
I nonni urbani innanzitutto scordatevi che possono essere come i nonni, che ne so, della provincia di Rieti, che tutto il giorno stanno a zappare nei campi e la sera si mettono a i nipotini sulle ginocchia e gli raccontano i fatti del grano, della natura eccetera; i nonni urbani sono gente aggressiva che da cinquant’anni sta dentro l’Urbe e, sinceramente, si sono rotti il cazzo. Ce l’hanno con l’universo urbano intero: con i giovani, coi motorini, con i giovani sui motorini, con i rumeni, col governo (qualunque esso sia) con i cinesi che si aprono tutti i negozi, uno abbassa la serranda perché fallisce, poi riapre e ci sono i cinesi dentro.
Non so se ho reso l’idea.
Se ne vanno in giro tutto il giorno inveeendo a caso, a volte muniti di bastone che ti puntano contro minacciosi, lividi di rancore e nostalgici di quando sulla Prenestina era tutta campagna e c’erano i briganti sulla Casilina
Poi ecco, accade il miracolo: quegli ingrati dei loro figli partoriscono dei nipoti.
E’ ovvio ed evidente che quei frugoletti sono la cosa più bella ed innocente dell’Urbe e vanno coccolati e protetti da tutto e da tutti, a costo di radere al suolo la tangenziale est
Vanno in giro come se fossero agenti dell’FBI de Noantri, con gli occhialoni da sole e muovendosi a scatti, mentre il pupo gorgoglia felice nel passeggino, ignaro che quella passeggiata urbana nasconde mille pericoli e mille insidie. Spinge il passeggino la nonna urbana, che si guarda intorno timorosa, come se non fosse del tutto certa che la protezione del marito sia sufficiente ad evitare i mille pericoli urbani che nell’Ordine sono:
- Le macchine, di qualunque genere e dimensione. Corrono, queste macchine e non si fermano nemmeno al semaforo; per evitare tragedie immani il nonno urbano scende dal marciapiede quando cazzo gli pare, si mette in mezzo alla strada e rotea il bastone urlando contro gli dei che gli passassero sopra; mentre il traffico è fermo la nonna urbana attraversa di corsa col passeggino
- I motorini. Stessa cosa di sopra ma peggio: perché li guidano i giovani che non gliene frega niente di mettere sotto un povero vecchio. Quindi le urla che lancia il nonno urbano sono più alte e cattive
- Gli zingari. Ormai lo sano tutti che gli zingari rubano i bambini, figuriamoci se non rubano il pupo del nonno urbano. Se durante la passeggiata si incontra uno zingaro, il nonno urbano si toglie quarant’anni di dosso, caccia un ruggito da leone e si mette a correre col bastone appresso allo zingaro, pure se lo zingaro stava per fatti suoi a rovisttare nel bidone dell’immondizia e pure se lo zingaro è uno zingarello piccolo. Spesso mi chiedo se i nonni urbani pensino mai che quegli zingarelli sono i nipoti di qualcun altro
- I pedofili. Giustamente, con tutto quello che si sente, il nonno urbano tiene paura dei pedofili che si rapiscono i bambini per farci cose immonde. Non è facile però riconoscere un pedofilo, perché chiunque potrebbe, sotto un aspetto innocente, essere in realtà un malvagio rapitore di bambini. Per non sbagliare, quindi, la soluzione è una: ringhiare a tutti quelli che si avvicinano al passeggino e la nonna urbana subito si ritrae spaventata dalla tua presenza. Sono brutti tempi, questi, non ti puoi fermare a fare un sorriso ad un bimbo che il nonno ti ringhia addosso. Ma io questo lo capisco.
martedì 24 agosto 2010
Terza lettera di Punzy al suo littorio sindaco
Egregissimo signor sindaco
(Dio la conservi sempre littorio)
interrompo la vacatio Punzye per chiederle riscontri su certi voci sempre più insistenti:
http://www.unita.it/news/italia/102705/la_tentazione_di_alemanno_via_dai_disastri_romani..
Non mi dica, signor sindaco, che Lei ci vuole abbandonare!!!
Lei non sa il dolore che mi provoca ..
Tra l'altro, darebbe ragione a quei comunisti eversivi che la descrivono come uno squalo assetato di sangue, che ha usato l'Urbe come piattaforma per spiccare il volo verso vette ben più alte; certo, fare il sindaco di questa città ingrata che la spernacchia continuamente non è bello, però capisca pure che certe Sue uscite se le potrebbe pure risparmiare, tipo che sette romani su dieci dicono che Roma adesso è più pulita
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=30934&sez=HOME_ROMA&npl=&desc_sez=
E poi si scopre che nell' Urbe ci stanno più topi che cristiani:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/08/24/news/emergenza_topi_in_citt_nelle_strade_troppi_rifiuti-6467622/
certo, si sa che i topi sono roditori di sinistra e quindi tendono a destabilizzare il suo perfetto ordine costituito; inoltre non si capisce come mai quei punkabestia che la dileggiano non tengono paura delle zecche nelle mutande ma poi fanno gli schizzinosi per due topolini, però, tra di noi littori ce possiamo dire, se Lei fa fare il sondaggio all'AMA, cioè la ditta che dovrebbe pulire la città, cosa si aspetta che esca fuori? oste è bbono er vino? come no..magari avrebbe dovuto sospettare qualcosina quando ha letto la domanda: "rispetto al secolo primo dopo cristo, la città le sembra più pulita?" ma Lei è talmente in buona fede, talmente privo di malizia da non riuscire a cogliere il marcio che c'è negli altri, io lo so, mi creda lo so, però se lo doveva aspettare che quegli zoticoni senza Dio che usano il preservativo che fa piangere gesù stessero ancora a ridere dopo tre giorni
poi manco il tempo di tirare il fiato ed ecco qua, si mette a provocare i coattoni di Tor Bella Monaca:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/08/23/news/il_sindaco_su_tor_bella_monaca_decideremo_con_un_referendum-6457001/?ref=HREC1-11
gentucola suscettibile oltre ogni dire, privi del minimo senso dell'umorismo che invece di ringraziare Iddio di essere stati infilati nei Suoi degni pensieri osano affermare che Lei non se li è filati per due anni e adeso spara minchiate a cazzo di fine state, st'ingrati;
http://tv.repubblica.it/edizione/roma/torbella-i-residenti-alema-vie-qua/52078?
Ovviamente, c'è anche chi insinua che sia l'ennesima concessione ai costruttori locali, figuriamoci!!! soltanto perchè la città e l'intero paese sono sommersi da scandali mazzettari e tangentosi che riguardano le forze politiche che La sostengono uno che tiene un bel pensiero per il quartiere deve essere sospettato di chissà quali nefandezze..poi gli scandalucci sui mondiali di nuoto..
..si, lo so, questa città l'ha delusa signor sindaco.
Questa gente la sta trattando in maniera indegna, come se l'avesse votata soltanto perchè Rutelli non veniva considerato come un'alternativa vera, molti credevano fosse uno scherzo, sono arrivati al seggio convinti che il PD non ce l'avesse il candidato e che c'era solo Lei e allora l'hanno votata; questi cittadini eversivi si stanno comportando come se si fossero categoricamente rifiutati a priori di bersi sempre e comunque le Sue sante parole, sospettosi, viscidi,ingrati cittadini.
stanno lì a valutare, giudicare, soppesare: questo è stato fatto, questo no, questo neppure, st'altro neanche..peggio di una suocera, mi rendo conto..
ma non mi abbandoni, signor sindaco!!!
Come posso fare io, senza di lei? cosa scriveranno i giornali, chi insulteranno i cittadini, con chi se la prenderanno quando inciampano nei marciapiedi sconnessi, quando si scassano i pneumatici nelle profondissime buche?
no, signor sindaco, lei non può farmi questo
Ci ripensi
rimanga con noi
sabato 7 agosto 2010
Passo e chiudo
giovedì 5 agosto 2010
Collezionisti urbani
Io oggi voglio dissertare su una figura diffusissima nell’urbe ma, ahime’, anche nel paese intero: i collezionisti di figure di merda
Avete notato che ci sono persone che sembra stiano facendo una gara per cui prima che muoiono devono aver totalizzato, almeno, che ne so, due/tre milioni di figure di merda?
L’argomento e’ piu’ rilevante di quanto sembri, pensateci: tutto cio’ che di nefasto avviene in questo paese puo’ essere riconducibile ad una cosa e una soltanto:certa gente non ha il senso della figura di merda. Le persone normali aborriscono le figure di merda, giusto? Le temiamo, non rientriamo mai piu’ nel bar dove abbiamo sparso cappuccino sulla totalita’ del pavimento e fatto cadere la tazza i cui cocci hanno preso in pieno la cameriera, anzi, non passiamo nemmeno piu’ davanti a quel bar; e invece c’e’ gente, signori, che dopo aver rovesciato il cappuccino e preso in pieno con le schegge la cameriera dice: che schifo di tazze fragili che avete in questo locale
Non solo
C’e’ gente che non ha il senso della figura di merda e nemmeno quello dell’umorismo, gente che dice: buongiorno signore ad una donna particolarmente brutta e barbuta e una volta che ha appurato di aver sbagliato sesso crede di riscattarsi facendo la battuta del secolo: ah, e io ho visto che chaveva a’ barba e l’ho scambiata pe’ n’omo ha ha ha ha
Mio Dio, quale pericolosa, letale, mortifera e molesta combinazione quella dei cittadini privi di entrambi i sensi; e’ come se gli mancasse la vista e l’udito e se ne andassero in giro ciechi e sordi per la citta’, rovesciando quello che gli pare e urlando a pieni polmoni perche’ tanto non si sentono ma gli altri, purtroppo, li sentono.Se avessero la benche’ minima coscienza di se’, se gli si affinasse di un tantinello soltanto il senso della figura di merda questa gente si renderebbe conto di essere orribile e si ucciderebbe o si autolesionerebbbe o comunque lascerebbe l’Urbe, il paese, il mondo e l’universo, andandosi a rifugiare in qualche buco nero e allora io ho questa teoria:
L’istinto di sopravvivenza e’ l’istinto piu’ forte nell’uomo per cui entra in gioco per obnubilare la mente di questi figuri, che quindi continuano a scorazzare nel mondo indisturbati mentre il resto della popolazione si chiede come sia possibile che quel collezionista di figure di merda e di battute da quattro soldi non si sia ancora seppellito sotto km di terra
Incredibile la natura, eh?
Per impedire un suicidio di massa, aziona l’istinto di sopravvivenza dei collezionisti, in modo che essi possano vivere, riprodursi, lavorare, diventare imprenditori e governare un paese
Io l’ho detto piu’ volte su questo blog: la natura sta esagerando e dobbiamo fermarla
mercoledì 4 agosto 2010
L'urbe adottiva
Noi esseri urbani siamo un popolo di gente semplice e bonacciona, non teniamo rancori e se ci dai un piatto di fagioli con le cotiche per la contentezza ti cantiamo tutto il Rugantino; per questo sono certa che i miei concittadini giubileranno insieme a me per questo nuova littoria iniziativa cittadina:
adotta un'erbaccia
Adotteremo un giardinetto! I cittadini potranno formare delle assciazioni e curarsi il verde personalmente, visto che purtroppo il biancio comunale, che si nutre solo delle povere IRPEF dei lavoratori dipendenti, non ce la fa a manutenere parchi e giardini!!
Ma ci pensate? potremo togliere personalmente dai giardinetti la pupù dei cani, scacciare i giovinastri hippie che si vanno a stendere sui pratoni a farsi le canne, zappare, potare, annaffiare e piantare camelie, sarà come nostro!!
Francamente, credo che questa sia la soluzione, voglio dire: se il comune nonostante si ciucci il 40% di tasse dalla mia busta paga non ce la fa a tenere bella questa città beh allora, diamine, pensiamoci da soli!!
Non vedo l'ora, dopo essere tornata dal lavoro alle sette di sera, di prendere forcone e bulbi e darmi da fare, oppure di alzarmi presto la domenica mattina e zappare e sarchiare; il lavoro nobilita l'uomo e la donna littoria, ci avvicina alla natura e fortifica lo spirito
Formerò subito un'associazione, che ne so, le donne zappatrici littorie, e adotterò un pò di verzamma urbana, gliela facciamo vedere noi a questi comunisti nullapensanti che dicono che l'Urbe è degradata! prendete un forcone e datevi da fare, piagnucoloni, muovete il culo invece di polemizzare su quei vostri giornalucoli eversivi
C'è poco da fare, se vuoi un lavoro fatto bene te lo devi fare da solo
A breve ci faranno adottare anche un marciapiedi e un cassonetto, me lo sento
lunedì 2 agosto 2010
Sui sogni, sull’ozio e altri deliri urbani
E’ che spesso si e’ chiamati a decidere di se stessi quando si e’ troppo giovani, quando ancora non hai chiaro chi sei, che vuoi e come diavolo puoi fare ad avere dei normali capelli da essere umano; poi la situazione si chiarisce, cioe’ capisci che senza un’ottima piastra in ceramica non ce la farai mai e ti regoli di conseguenza: ne compri una a lunga durata, ma ormai sono passati gli anni e hai dovuto decidere per cui, quando ti fai la fatidica domanda cosa voglio fare da grande? E’ troppo tardi, stai gia facendo qualcosa.
Mannaggia, perche’ in realta’ quello che io vorrei rispondere a questa domanda e’: niente
Vorrei proprio non fare niente, aggirarmi come uno schifoso parassita tra le maglie della societa’, svegliandomi all’ora che cazzo mi pare, mangiando quando mi aggrada e grattarmi indolentemente tutto il resto del tempo..Poi viaggiare, leggere, ho un’anima cosmopolita io, mi piacerebbe essere cittadina del mondo, dell’universo intero anzi, tutto pur di evitare di essere cittadina di questo paese, tutto tranne essere quella formichina producente del sistema che invece sono; mi innervosisce, capito, pensare che grazie a me e a gente producente come me vengano pagati gli stipendi dei parlamentari, se mi concentro su questo pensiero capace che mi licenzio seduta stante
Perche’ poi, crescendo, ho capito che nella mia vita precedente devo essere stata la regina di Saba o Cleopatra o comunque gente nobile nullafacente perche’ sta di fatto che io:
non faccio cose che un’altra persona, debitamente pagata, puo’ fare al posto mio
non faccio cose che un elettrodomestico puo’ fare in vece mia
per cui vivo nell’indigenza piu’ totale per pagare la signora che mi aiuta in casa con le pulizie e la bolletta della luce per la costosissima lavatrice che ha un programma “a mano”, come se li lavassero le tue manine sante e delicate, il che non e’ vero ovviamente ma voi capite che la mia sostituzione a 360 gradi nell’incombenza bucato mi ha ottenebrato la mente e non ho voluto capire nulla, il pensiero razionale e' finito fuori dal raccordo anulare, credo; io quando si tratta di risparmiare fatica abbocco a tutto: alle lucidatrici autopulenti, alle lavastoviglie pensanti,ai pavimenti autospazzanti, ai piumini antistatici, alle vasche da bagno impermeabili eccetera, chissa’ perche’ sulla cosa di babbo natale non mi ci hanno mai fregata ma credo al primo tizio in tivvu’ che sostiene le virtu’ antibatteriche di un costosissimo straccio per pavimenti, immagino ognuno abbia la sua personale follia e questa e’ la mia, quella di credermi la regina di Saba, intendo, quel voler aspirare alla nullafacenza piu’ assoluta, allo sbadiglio totale e globale, a far assumere alla mia schiena la forma dell’amaca mentre qualcuno di non ben definito e precisato mi fa arrivare dei soldi con i quali provvedere alle mie necessita’...
Lo so, il problema e’ che e’ lunedì mattina ma ieri era domenica e ho lavorato lo stesso, allora indugio in questi pensieri cupi sperando che questa sia la settimana della svolta: la settimana in cui vinco l’enalotto e mi presento nell’ufficio del personale con un sacchetto di escrementi spiegando che quella e’ la parte di me che si possono tenere e che il resto della mia persona, invece, se ne va, trascurando l’ovvia premessa che se volessi vincere al superenalotto dovrei creare dei consistenti presupposti, tipo giocarlo, per esempio;
sara’ che e’ lunedì e tanta parte dell’Urbe e degli automobilisti dell’Urbe e’ andata in vacanza: questa mattina alle 07.15 c’erano 5 macchine per strada e una e’ riuscita comunque a tagliarmela, la fottuta strada, ma io dico, teniamo tutto sto’ spazio ma forse quella e’ la sua, di aspirazione: uccidere persone innocenti che non gli hanno fatto nulla, in fondo ognuno segue i suoi perche’ e mentre io sogno di vegetare nel sistema magari lui sogna i mille modi di sterminare la societa’ e cosi’ via.
Certo che, se la felicita’ passa per obiettivi raggiungibili, capite bene che essere incoronata regina non e’ propriamente a portata di mano, non per quelle che non sono fidanzate con William e Harry o sposate col principe savoiardo; credo che dovro’ rinunciare ai miei sogni e smettere di pormi quell’inquietante domanda: cosa vuoi fare da grande?
Ma soprattutto, devo smettere di rispondermi: niente
venerdì 30 luglio 2010
lunedì 26 luglio 2010
SA-CRI-LE-GIO!!!!!!
Ma scusate da dove viene questo Bossi?
Cioe’ gli era venuto l’ictus, no? Poi diciamo che si e’ ripreso ma e’ piu’ che evidente che non si e’ ripreso proprio veramente veramente bene, perche’ farfuglia cose senza senso e allucinanti; proprio non si capisce da dove gli vengano queste idee, saranno le medicine che prende per avere ancora forma umana e non far uscire fuori il troll che evidentemente e’, cioe’: guardate quali amenita’ proferisce!!!
menzognesulmioamatosindaco
ma come??
Il nostro sempre sia littorio sindaco non avrebbe lavorato bene???
Ma stiamo scherzando??
Va bene, l’Urbe e’ sporca come una citta’ africana e allora? Noi siamo littori moderni, non teniamo pregiudizi nei confronti degli africani, siamo tutti fratelli, faccetta nera eccetera; se si lavano e tengono il culo sodo non c’e’ littorio che li prenda a bastonate, al contrario di quella teppa padana che comanda sto’ troll mascherato da leader politico, che e’ stata capace pure di lasciare i bambini a mensa senza il mangiare, sti’ insensibili!!
Lui secondo me si deve stare proprio zitto, che sarebbe pure meglio perche’ quando farfuglia a me mi irrita; si deve stare zitto, dicevo, perche’ io sono littoria ma questi padani leghisti sono intolleranti, si pigliano a sputi pure tra di loro che ne so, se uno e’ di Bergamo alta sputa in occhio a quelli di Bergamo bassa, perche’ tra padani si fa cosi’, capito, si delimita l’etnia sempre piu’ piccola a cui uno deve appartenere e io questo prego, che prima o poi si uccidano tra di loro che ne rimangono, che ne so, dieci? e quei dieci si possono catturare facilmente e mettere nella gabbia allo zoo oppure nella vasca delle trote
Ma tu guarda, il nostro sindaco non ha fatto niente..
E l’orto autarchico? Eh? Cosi’ possiamo fare la guerra del grano e magari decidiamo di farla proprio coi padani cosi’ vi imparate? Eh? Per non parlare del fatto che lui e’ onnipresente: c’e’ la prima ad un teatro? Lui partecipa; c’e’ l’inaugurazione di un nuovo monumento, di un supermercato, di una cabina telefonica? Lui c’e, lui partecipa
E voglio dire, la sua e’ una presenza scenica notevole, non lo devono accompagnare a braccio e riempirlo di medicine per farlo sembrare umano
Caro lei, caro signor Bossi, io dico che lei prima di parlare dovrebbe pensare e capisco che le riesce difficile, non e’ che tutti siamo in grado di pensare e allora guardi, facciamo cosi’: stia zitto
Pensi agli affaracci padani suoi, che ne so, faccia mettere medaglietta e collare a tutti i suoi elettori e magari un richiamino di antirabbica, che ci vuole
Sentitamente non sua
Punzy