Io scrivo questa cosa perche’ se venite nell’urbe puo’ essere che prendete la metro e allora lo dovete sapere come funziona, perche’ altrimenti entrate in una stazione della metropolitana e pensate di aver sbagliato porta e di essere entrati in una fogna ove verrete divorati da topi enormi e invece no, non avete sbagliato, siete nel posto giusto: se vi trovate in un luogo sporco, puzzolente, dove fa un caldo soffocante e vicino a voi un barbone sta vomitando, benvenuti, siete ad una qualsiasi fermata della metro B dell’Urbe
Come forse sapete, nell’urbe ci sono due linee della metro: la linea A e la linea B che non coprono capillarmente tutta la capitale ma solo una parte, i rimanenti quartieri se la fanno a piedi.
Da alcuni anni (forse 30) sono in corso lavori per la terza linea della metropolitana, che sara’ pronta non appena gli asini inizieranno a volare e gli autobus a passare in orario.
Quindi al momento sono due.
Questo post descrive la linea della metro B, che e’ quella che prendo piu’spesso, visto che la uso per andare in ufficio quando il motorello e’ in sciopero.
La metro B ha le insegne di colore blu e unisce due periferie degradate che si trovano ai punti opposti della citta’: Rebibbia (si, bravi, dove c’e’ il carcere) e Laurentina e in mezzo a questi due estremi tocca periferie residenziali e borgate pestilenziali; se tu la prendi da un capolinea all’altro puoi notare che ad un certo punto tutta la gente normale scende e salgono persone sempre piu’ brutte e strane ma strane proprio che sembrano strane perfino a me, che pare parlino un’altra lingua e che vengano da un altro pianeta ( ah, Signore, magari fosse cosi’) e invece no, sono esseri umani come voi e me solo che non sanno di esserlo e si comportano come scimmie antropomorfe. Ma non voglio entrare in dettaglio sul comportamento degli abitanti delle borgate di Tiburtino terzo(*) per due motivi: sono vendicativi e cattivi.
Quindi faro’ un esempio standard di fermata della metro B in una periferia medioresidenziale. La metro B, a parte gli orari di punta, passa ogni sei/otto minuti. Avete tutto il tempo di guardarvi intorno, di annusare la puzza di vomito rancido e contare le cartacce schifose dappertutto, divertendovi a datarle (uh guarda, una carta di girella, direi 1984 o giu di li).
Poi la metro arriva e voi ci salite; potrete notare
- Almeno un barbone che dorme sui sedili il fondo al vagone
- Un paio di tossici che svalvolano
- Una zingara che chiede l’elemosina
- Un gruppo musicale di origine sud amercana che suona la bamba a scopo di lucro
- Un numero variabile di punkabestia
- Macchie strane sul pavimento
- Sedili unti
- Corrimani scivolosi e vischiosi
Noi cittadini teniamo l’immunita’ ma io vi consiglio di dare un’occhiata al vostro libretto di vaccinazioni ed eventualmente rinfrescare l’antitetanica.
Si salvano, per ovvi motivi di immagine, le stazione di Colosseo e Fori imperiali, i turisti che girano per il centro non conosceranno mai le reali condizioni di quella fogna chiamata metro B.
E forse e’ meglio cosi’
*Ringrazio gli amici di Tibutino Terzo per avermi fatto notare la fauna locale e ok, lo ammetto.. avete pieno diritto di lamento!