lunedì 29 ottobre 2012

Arrivederci, amore ciao




Beh, è arrivato il momento signori.

Questo blog chiude. 
Mi dispiace tantissimo, perchè gli voglio bene come ad un vecchio amico, uno con cui hai passato insieme tanti bei momenti e anche delle brutte situazioni ma, diciamo, che è proprio la vita che è così: ci sono dei bivi , strade nuove da seguire e insomma si cresce, si cambia, si va in una diversa direzione. Grazie a questo blog ho conosciuto persone fantastiche, che adesso sono amici a cui tengo, nonchè la mia nuova socia in affari.
Quindi, questa chiusura è dolorosa. Volevo continuare ad aggiornarlo di tanto in tanto ma  in realtà è come quando dal liceo parti per l'università: vai altrove , forse più in alto, comunque in un altro posto e poi, quando rincontri i vecchi amici, non è più la stessa cosa, perchè siete persone diverse che hanno fatto vite e percorsi diversi..
perciò, arrivederci amore, ciao, ti ho voluto bene, sei stato molto più di un diario elettronico: sei un amico, un amore e non ti dimenticherò mai
Punzy comunque, continua ad essere in rete; come vi dicevo, ho una nuova socia, una molto più simpatica di me ma ANCHE più pazza scocciata di me e abbiamo deciso di tentare una nuova avventura telematica insieme,  

http://hosoltantopensierincoerenti.blogspot.it/


Vi aspetto numerosi, sono certa che vi divertirete ancora seguendo il nuovo blog
E, per favore, anche voi non dimenticatevi di questo.
passate ancora di qua di tanto in tanto, per un saluto


Ciao

lunedì 22 ottobre 2012

Munnezza a sorpresa


Io ve lo dico: la situazione munnezza in questa città sta precipitando: un poco il sistema di raccolta AMA  fa ridere i polli, un poco la gente fa schifo e butta nel secchione dell'umido indifferenziato qualsiasi cosa, e intendo qualsiasi; solo negli ultimi sei mesi ci ho trovato: una poltrona, due materassi, un cesto della biancheria sporca con tutta la biancheria sporca dentro, una scrivania azzoppata, un paio di scarpe e questa mattina una persona

La persona stava DENTRO al secchione della munnezza e io, che quando butto il sacchetto non è che mi metto pedissequamente ad osservare i reisidui di munnezza urbana presenti nel cassonetto, le ho gettato il mio putridume dritto dritto addosso
Insomma butto il sacchetto e invece di sentire il solito POF seguito da un effluvio pestilenziale, sento AHIA! e dal cassonetto, con residui di lettiera per gatti e un vasetto di yogurt magro sulla testa, emerge una zingara dall'aria terrificante e molto molto incazzata
TU PAZZA!!! tu buttato munnezza in testa, come ti sei permessa??
uh scusi! non l'avevo vista! non sapevo che ci fosse qualcuno nel cassonetto!
Tu, tutti quanti fa così che non frega niente e mi trattate male tu mi ha buttato spazzatura in testa!!
eh ma non l'ho fatto apposta, scusi ma poi cosa ne potevo sapere che stava nel cassonetto, abbia pazienza
tu tratta me come spazzatura, tu razzista come tutti italiani puh e mi sputa addosso ma io che sono femmina urbana di grande esperienza da mò che mi ero tolta dalla traiettoria..
senti un pò bella, tu ti sei trattata da sola come spazzatura, facendo immersione nel cassonetto; nel cassonnetto non si entra perchè dentro ci sono cose poco igieniche e schifose e si prendono le malattie, e tu ci entri e poi prendi l'autobus e tocchi cose e persone portando la peste e poi, se vuoi che noi ti trattiamo con maggiore rispetto, penso che potresti cominciare pure tu a portarti rispetto e a farti una doccia e lavarti, schifosa! e smettila di urlarmi contro e di sputarmi addosso
Inutile dirvi che quando Punzy fa lo show attira sempre il suo pubblico e tra la zinagara che spunta dal cassonetto e me che urlo si è formato il crocicchio di gente che ovviamente odia la zingara e tutti dicono brutta schifosa esci dal cassonetto e anche dal paese
allora io in un rigurgito di coscienza civile dico eh no, non facciamo i razzisti questa è una questione tra me e la signora che abbiamo avuto un malinteso
si andate via tutti, italiani razzisti che buttate spazzatura addosso a me e ai miei figli
Oddio ci sono anche dei bambini nel cassonetto? signora li faccia uscire subito e nemmeno finisco di parlare che spuntano due testine, fortunatamente non da dentro il cassonetto ma da dietro, almeno gli è stata risparmiata l'immersione e la gente allora si incazza e dice voi a questi bambini li rovinate, ve li devono togliere povere creature che voi li insegnate solo a rubare e non li mandate a scuola e infatti i bambini che il più piccolo avrà avuto massimo tre anni fanno subito la faccina triste e chiedono dei soldi mentre la loro mamma adesso fa finta di piangere e chiede pietà che lei per mangiare è costretta a rovistare nei cassonetti e a dare spazzatura ai suoi figli e poi la gente non la capisce e le butta pure la munnezza in testa
ancora, ti ho detto che non l'ho fatto apposta
Poi mi assale un senso di irrealtà, sono le nove meno dieci di mattina, intorno a noi la gente corre indaffarata, clacson, smog, l'ufficio postale imbutato di gente e c'è una persona nel cassonetto, che ha tentato di sputarmi addosso, va bene, ma è una persona e sta nel cassonetto come fosse un sacchetto della munnezza
senti
esci di là, vieni ti dò una mano
la zingara continua a farle urla alte fino al cielo VATTENEEEEEE TU MI HA TRATTATA MALEEEE
è inutile. Non riscuoti la simpatia di nessuno, ti odiano tutti e mi sa pure io, però sento che almeno ti devo tirare fuori di là e sbrigati che sto facendo tardi al lavoro
non sento cosa mi risponde perchè lesta come il fulmine mi allontano da lei mentre tenta di sputarmi addosso un'altra volta

mi sa che cambio cassonetto

mercoledì 17 ottobre 2012

La Cleopatra de Noantri


Bridget Jones è una gatta che ha un'elevata considerazione di se stessa; affronta il mondo con  quella tranquilla fiducia che deriva dall'essere splendide, aggraziate, sinuose e col pelo mordbido, roba che se esistesse una stratificazione sociale delle gatte, lei sarebbe una top model. O forse siederebbe in un consiglio regionale, non so. Fin da piccolissima Bridget Jones è sempre stata convinta che il sole sorgesse per lei e che tramontasse al momento in cui le andava di chiudere graziosamente gli occhi e farsi una dormitina. Che l'universo ruotasse intorno alla sua codina setosa. Che il susseguirsi degli eventi non avesse altro senso che il suo benessere e il suo piacere. Ovviamente, io ho reagito come reagiamo tutti noi poveri umani quando incontriamo  un essere bellissimo e sicuro di se: mi sono sottomessa. Io sono la sua schiava, mi arrampico sui mobili con una scatoletta in mano se lei desidera mangiare sull'ultimo ripiano della libreria, striscio sotto la credenza con una pallina di stagnola, non mi siedo più sul dondolo in terrazzo, perchè a Bridget piace che sia sempre libero e non le va di condividerlo con nessuno. Tutto questo mio bieco servilismo ha ovviamente rafforzato l'idea che Bridget aveva di sè: che lei e lei e io, Perfido e il gatto Brionne non siamo un cazzo. E' talmente egocentrica che se inciampi sul tappeto, batti la testa , ti fai male e bestemmi, lei è convinta che tu lo abbia fatto apposta per svegliarla e innervosirla.
E non funziona solo con me e Perfido, che si sa che siamo babbei proni ad ogni volere dei nostri felini ma chiunque, e dico chiunque, entri in casa nostra, tenta quasi disperatamente di attrarre l'attenzione di quella nera malefica dagli occhi stregati e si sentono frustrati e delusi se lei si limita a guardarli schifati o ad alzare un sopracciglio mostrando un'educata quanto inconfondibile disapprovazione per essere stata disturbata
Com'è diverso il mondo, se lo guardi con gli occhi di un bello
Quali e quanti limiti, anche fisici, che possono essere superati se ad affrontarli è la bellezza
Quante porte e portoni, anche, si spalancano; se sei bello e abbastanza stronzo, puoi diventare dominatore dell'universo in una settimana. Non che la cosa mi giunga nuova, è che non l'avevo mai osservata così da vicino e io mi chiedo, allora, ma se una gattina di nemmeno quattro kg mette in scacco un'intera famiglia, ma siamo sicuri che la Minetti si sia dedicata a pratiche illecite per diventare  consigliere regionale? no, perchè, secondo me, ha giusto sbattuto un paio di volte le ciglia.
E adesso, mentre sto scrivendo, Bridget Jones sta cacciando un povero grillo con il quale ha da alcune settimane un conto in sospeso e salta e corre sul terrazzo con l'eleganza di una ballerina nel lago dei cigni. Della ballerina protgonista, ovviamente 
E io la invidio
vorrei, ma davvero vorrei, avere la metà della considerazione che lei ha di se stessa; vorrei  avere la metà della grazia con la quale si muove, un decimo della malizia che ha nello sguardo, un poco, almeno un poco , della sua misteriosa bellezza
E allora, anche se la bellezza non si guadagna, anche se è solo fortuna, anche se sarebbe più giusto, più corretto, più tutto che ci fosse un'equa distribuzione della bellezza, io te lo voglio dedicare questo monologo della grande Lella Costa, Bridgettina; te lo dedico perchè almeno un membro di questa famiglia può dirlo a voce alta che sa cosa significhi essere bella, bella e basta

.. E' per una volta nella vita poter essere bella. Ma bella e basta, bella da non dover fare nient'altro, solo stare lì, sfolgorare.

Come diceva il ragazzino di Stand by me? "Brutto da fermare un orologio?"

Bè "Bella da far fermare un treno in corsa".

Bella, bellissima, perfetta, una dea, bella tutta, nei dettagli, nei particolari: la bocca, il naso, la pelle, gli occhi, i capelli - miliardi e miliardi di capelli, però neanche un pelo, liscia. Belle le unghie, le nocche, i tendini del collo, belle le ossa, i polmoni, il fegato, le analisi del sangue, roba che quando vai a fare una radiografia poi il medico se ne fa fare una copia per potersi masturbare in segreto di nascosto dalle infermiere. Talmente bella da fregartene di essere anche simpatica o intelligente, no, a te chiedono soltanto che tu esista, si accontentano di poterti osservare da lontano, ogni tanto, senza neanche avvicinarsi troppo. Bella, bellissima, sublime, talmente bella da essere anche al di sopra, al di là dei meccanismi del sesso, della seduzione del possesso: no, bella e intoccabile, irraggiungibile, intangibile, siderale, una dea, una vera dea. E nessuno osa avvicinarsi troppo a te, si accontentano di rimirarti da lontano; c'è chi ti lancia fiori, gioielli, altri dei titoli di stato, ma restano comunque una minoranza; e se tu soltanto alzi, ma che dico alzi, se osi far cenno ad un possibile, lievissimo, impercettibile spostamento verso l'alto di una tua arcata sopraccigliare, subito tutti si dileguano: "Oddio no si sta alterando, è colpa nostra, le siamo stati troppo addosso, presto, allontaniamoci, lasciamola respirare, adoriamola da lontano, veneriamola, lei, la nostra dea, la nostra meravigliosa dea".

Per una volta nella vita poter essere bella così. Avvengono i miracoli? Allora per una volta nella vita, una volta sola, e nemmeno per tanto tempo, mi basta poco, giusto il tempo di riposare più che altro, no? Per cercare di recuperare almeno in minima parte tutte le energie che in tutta la mia vita ho dovuto sprecare per cercare di essere carina divertente seducente sexy spiritosa simpatica imprevedibile diversa adorabile forte coraggiosa disponibile unica allegra intelligente complice materna comprensiva preparata informata consapevole brava competente responsabile sportiva sensata sensibile autonoma fedele insostituibile libera onesta affidabile economa sicura catalitica e sessualmente e politicamente corretta.

Basta non ce la faccio più.

Per una volta nella vita vorrei essere solo bella.




lunedì 1 ottobre 2012

Una nuova, fantastica idea per una divertente festa urbana





Diciamocelo, anche qui nell'Urbe ci si annoia

Cioè una volta era tutto un fiorire di arte e mostre, adesso non puoi fare un passo che trovi una manifestazione di disoccupati che si danno fuoco in qualche parte dell'Urbe,  una depressione totale..
Quindi, volevo invitarvi tutti, blogger e no, a partecipare ad una mega festa che sto pensando di organizzare; una bella festa a tema, alla faccia dei toga party. L'idea mi è venuta, lo ammetto, da questo fantastico party  svoltosi in non so quale cazzo di palazzo della nobiltà romana:

Cioè, non è un'idea deliziosa??
la festa della merda, una sciccheria che solo a pensarci mi eccito tutta di febbrilità mondana; non trovate ORIGINALISSIMA l'idea dei cessi all'androne? e l'attore che interpreta il disoccupato FIAT che accoglie gli ospiti all'ingresso? cioè, insomma, parliamoci chiaro, stì disoccupati hanno rotto il cazzo, ma che vogliono, andassero a lavorare, ridiamoci su a questa disoccupazione che ci sbattono in faccia continuamente in televisione, queste facce tristi, stì ragazzini smunti, stè mogli incazzate, st'omini sui tetti e andiamo su, ma due risate, ma smitizziamola un attimo questa disoccupazione, impariamo a ridere di queste cose che non è che se migliaia di persone perdono il posto di lavoro mò uno si può deprimere così.
Quindi io avrei pensato questa cosa: noi facciamoci una bella festa della merda; un bel flash mob in cui ci diamo tutti appuntamento al Circo Massimo. Per una settimana intera ci conserviamo tutta la merda che riusciamo a cagare, ingaggiamo un bel disoccupato FIAT che si traveste da politico crapulone e un paio di zoccole che fanno i consiglieri regionali ed è fatta; arriviamo all'appuntamento e svuotiamo i recipienti, lo riempiamo tutto il Circo Massimo , lo sommergiamo, lo stipiamo, lo straripiamo e poi ci salutiamo e glielo lasciamo da pulire ma ci mettiamo d'accordo coi precari dell'AMA che partecipano pure loro alla festa e non ci vanno a pulire, invitiamo pure i vigili urbani e le forze dell'ordine e anche loro cagano nel Circo Massimo e non puliscono, e anche i netturbini di tutta Italia, nessuno che pulisce, gliela lasciamo là, in bella vista, dentro il simbolo della romanità perchè tutto il mondo veda la merda che adesso sta venendo fuori ma che per la maggior parte è ancora sommersa, è sotterranea, un fecaloma occulto della politica e della società e lo devono vedere tutti, devono capire che all'esterno c'è la merda come nel dentro delle istituzioni, uniformiamo il dentro al fuori con uno sforzo collettivo; caghiamo nel Circo Massimo, amici miei, evacuiamo per strada i nostri timori perchè tutti, dagli altri paesi, vedano che cosa è diventata Roma, caput mundi; che la gente viene qui, dice che bella città e fa le foto ai monumenti  ma no, deve vedere la merda, deve fotografare la merda con l'I Phone 5e  postarla su Facebook e farle fare il giro del mondo, a questa merda, che la veda l'universo intero, che la vedano gli alieni, Dio, Visnù e qualunque abitante della dimensione esoterica esista, che la vedano tutti e che nessuno possa negare che questa città, questa regione, questo paese è sommerso dalla merda e basta pensare che ce la caviamo solo tenendo la testa alta

Siamo gia affogati e non ce ne siamo accorti

sabato 29 settembre 2012

Metodi e tecniche di sopravvivenza urbana: come trattare con i napoletani (e uscirne vivi e soddisfatti)



Napoli è una piccola urbe; certo non grande e maestosa come l'Urbe romana, è vero ma è una grande città del mezzogiorno, bella da visitare e difficile da vivere; Io vi consiglio caldamente di visitarla, perchè merita, e poi di scapparne via. Tuttavia, se andate a Napoli dovrete interagire con i napoletani, che in realtà sono un popolo facilissimo con cui trattare, basta solo sapere come fare e NON agitarli prima dell'uso.
Eccovi, dunque, le istruzioni 
I napoletani sono gente socievole ed affabile, a cui piace fare amicizia, perchè pure se per caso non ci fosse piaciuto , arrivava talmente tanta gente dal mare, di tutti i colori e di tutte le razze che fare i difficili e i razzisti avrebbe comportato un disperdio d'energia notevole per un popolo pigro come il nostro; così abbiamo optato per l'opzione socievolezza&accoglienza, che fa pure fico e politicamente corretto. Avvicinatevi al napoletano con un sorriso gioioso, ed essi subito rimetteranno il serramanico nel taschino e vi stringeranno la mano con vigore.
i napoletani tengono l'istinto collettivo della crocerossina; per cui, se volete entrare in intimità con un napoletano, mostratevi bisognosi di aiuto. Va bene qualsiasi cosa, da un'indicazione stradale a un ristorante dove fanno la pizza buona : qualsiasi napoletano sarà felice e onorato di accompagnarvi personalmente in pizzeria, farsi chiamare il titolare, raccomandarvi a lui e telefonarvi dopo per sapere se siete soddisfatti. Se poi gli mandate un essemmesse per dirgli come sta andando la digestione, sarete amici per la vita e, semmai vi occorresse qualche pezzo rubato per la vostra macchina, affidatevi a lui con fiducia.
Noi napoletani siamo sarcastici. Se girate il centro di napoli, vi capiterà di ascoltare le battute più graffianti, ironiche e sanguinose che abbiate mai sentito ma sappiate che sono del tutto involontarie. Il napoletano il sarcasmo lo tiene nel dna come il colore dei capelli e la tendenza ad ingrassare, noi parliamo proprio così anche tra di noi: 
capo, posso avere una mezza pagnotta? 
vendo i caciocavalli io? no, vedo il pane, allora la puoi avere mezza pagnotta.
quindi, non ve ne abbiate a male, non lo facciamo apposta, ci viene spontaneo come respirare.

I napoletani non sono permalosi, questa è una leggenda metropolitana. Ai napoletani piace ridere di se stessi, puoi fare ANCHE  una battuta sulla mamma ma c'è un solo problema: che non abbiamo il livello intermedio tra la normalità e la superincazzatura, un minuto prima siamo normali e mezzo secondo dopo ci stiamo incazzando rossi rossi in faccia e ti stiamo strozzando. Quindi, se decidete di relazionarvi con noi attraverso le battute di spirito, mantenete la distanza di sicurezza
Il napoletano è storicamente fidelizzato a san Gennaro e alla Madonna del carmine, tuttavia dimostra rara e totale apertura mentale nei confronti degli altri culti religiosi, tranne per i testimoni di geova per il fatto che li svegliano la mattina citofonando; se hai l'accuratezza di evitare di esporgli le tue opinioni prima delle dieci di mattina e durante la partita del Napoli, sappi che sarai ascoltato con tolleranza
Si, siamo un popolo pigro. Siamo talmente pigri che sono due mesi che pensavo di scrivere questo post e lo faccio solo oggi. Il motivo per cui i napoletani, al momento dell'emergenza munnezza non sono andati con furore sotto Montecitorio con le torce arroventate è perchè ci stiamo ancora riprendendo dalle quattro giornate di  Napoli: cacciare i tedeschi con le mazze e le pietre ci ha sfiancato, mò la prossima rivoluzione se ne parla minimo nel duemilacinquanta. Però, se per caso Berlusconi avesse la brillante idea di scendere a Napoli, si portasse l'impermeabile.
I napoletani portano rancore
assai
per interi periodi storici
per intere ere geologiche, se serve. 
Noi quei sangue annacquati dei Savoia ancora non li abbiamo perdonati di averci unificati con la Padania, fatevi i conti
Non ci fate un torto, e se lo fate, chiedete subito scusa. 
Con sincero pentimento, mi raccomando




mercoledì 26 settembre 2012

Metodi e tecniche di sopravvivenza urbana: le farmacie ai tempi della crisi



Dunque, sono in farmacia dove c'è una fila immonda e un vecchiaccio dall'aria perfettamente sana e rubiconda che insiste per avere molteplici medicine senza ricetta;  ha letteralmente sequestrato il farmacista e io capisco che qua facciamo notte.
Nella tecnologissima farmacia è appeso un monitor, con un banner in sovraimpressione dove scorrono tutte le notizie di oggi e in primo piano articoli e prodotti farmaceutici che cambieranno (e salveranno) le nostre vite.
Sbuca dal retro del bancone un altro farmacista, visto che si è capito che il vecchio non mollerà mai il primo; giovane, abbronzato e che si crede molto affascinante

badate bene, ho detto SI CREDE

Dottor Piacione inizia a chiamare i numeri e nel frattempo io per distrarmi  leggo un poco i prodotti farmaceutici in vendita sul monitor ed ecco che spunta questo articolo dal titolo:  Vuoi migliorare la qualità del tuo sperma?
Voglio dire, quale uomo non vorrebbe?
Dunque, l'articolo specifica che i soliti ricercatori americani hanno scoperto che le noci migliorano la qualità dello sperma, perchè dentro tengono gli omega 3 (credo siano assimilabili ai missili fotonici di mazinga) e basta mangiarne cinque o sei al giorno per avere uno sperma di qualità superiore. Se non tieni a disposizione delle noci ti puoi comprare il super integratore pubblicizzato; invece di fare la fatica di sgusciare e pulire ti prendi la pillola e voilà, lo sperma migliore è servito
Mi sto quasi incazzando con i ricercatori americani del piffero quando Dottor Piacione chiama il mio numero, gli chiedo il prodotto e mentre me lo porge , indicandomi il monitor e facendomi l'occhiolino mi chiede, a voce abbastanza alta: Interessa signora?
Dottor Piacione, tu vuoi sfidare Punzy
ok
Si, in effetti mi interessava; cosa vuol dire che il prodotto migliora la qualità dello sperma?
uh..ahem..
cioè, come agisce? contro l'infertilità, aumenta la motilità degli spermatozoi?
No no, ahem non è un prodotto medico è un integratore che agisce proprio sulla qualità
Si ma in che senso sulla qualità? cioè esistono diverse qualità di sperma? l'integratore agisce sul colore, sul sapore, sulla consistenza?
Dottor Piacione vuole morire. 
Io però rimango imperterrita lì, con la mia faccia serissima, mentre la mia Punzy  interiore segna un  12 a 0 per me su un immaginario tabellone
beh..allora;  non so proprio come agisce, credo comunque sia la qualità complessiva...credo..
Intanto la farmacia si è zittita, pure il vecchiaccio e due ragazze giovani e anche l'altro farmacista, stanno tutti zitti e guardano il match
Mi tolga una curiosità, quanto costa l'integratore?
25 euro le pasticche, 28 le fiale
ah ecco, anche diverse opzioni; benissimo. Beh mi sembra un pò tanto per un prodotto che agisce non si sa bene come sulla qualità dello sperma e soprattutto 15 noci costano due euro
eh, beh sa questi sono ritrovati americani
beh, meno male che qua stiamo in Italia e non ci facciamo fregare dalla pubblicità di stì prodotti mezzi fasulli. Mi sa che mi tengo lo sperma di mio marito così com'è, grazie. Mi auguro che non vendiate anche voi questo ritrovato, che siete una farmacia seria e certamente non speculate sulla povera gente che in tutta Italia sta perdendo il lavoro, buona sera
Sbircio dalla vetrina, il farmacista più anziano spegne il monitor

The winner is: Punzy



lunedì 17 settembre 2012

A-Renata




Senti un pò, brutta bugiarda buffona che altro non sei
E' tutto oggi che fai la finta che sei scandalizzata perchè gli amici tuoi hanno fatto le ruberie e minacci di dimetterti

due cose
primo: mentre gli amici tuoi facevano le ruberie, tu dov'eri? com'è che non te ne sei accorta? nella migliore delle ipotesi sei un'icompetente, nella peggiore sei una commensale nel magna magna generale, quindi a mio parere che tu ti scandalizzi non tiene proprio senso, l'unica cosa che avrebbe avuto senso oggi è che non ti facevi vedere in pubblico mai più dal grandissimo scuorno in cui ti avevano precipitata i tuoi sodali e mandavi le tue dimissioni tramite piccione viaggiatore così non potevano nemmeno rintracciare l'indirizzo e mail. 
secondo: la minaccia, per avere efficacia, deve contenere due sottotesti importantissimi:
  1. deve avere credibilità (ovvero l'evento minacciato dev'essere effettivamente realizzabile secondo criteri di causa-effetto) 
  2. dev'essere temuto dall'interlocutore minacciato (che poi chi è? minacci me? io sono contenta che te ne vai)
esaminiamo il punto 1, la credibilità..  pure le pantegane nelle fogne hanno capito che, se c'è una cosa che un qualsiasi membro dell'ex PDL Berlusconiano non farà MAI, è dimettersi. 
MAI
piuttosto ammazza la madre e giura sui figli ma dimettersi no, è contro ogni logica, contro ogni regola del gioco e soprattutto è contrario agli interessi del popolo. Per cui, nisba, la tua minaccia di dimissioni era gia ridicola così ma io voglio esaminare anche il punto 2, ovvero capire chi teme le tue dimissioni..dunque, vediamo un pò..mumble mumble..io no, il resto degli abitanti del lazio sfiniti dai tagli alla sanità e dalle tue ruberie no, gli alleati tuoi del pdl no anzi si fregano le mani all'idea che ti togli dalle palle..mumble mumble..chi rimane? ah tuo marito, certo, che poi va a finire che deve pagare l'affitto per bene della casa popolare in cui abitava ma che voi non sapevate minimamente che era popolare..quindi tu hai minacciato di dimetterti per far venire un coccolone a tuo marito? quindi, oltre ad essere un'incompetente, una buffona e una compagna di merende dei magna magna sei pure una cattiva moglie? ah ma te a cercarti una qualità positiva si perde mezzo secolo..
Vorrei poterti dire che hai stile, di Andreotti mi sono trovata a dirlo, però aveva stile ma no, dopo quest'ultima sortita non si può certamente affermare altro che sei proprio una buffona, un'inutile, dannosa buffona

e sei pure sovrappeso
Balena

sabato 8 settembre 2012

Strani sogni Urbani...



Stanotte ho sognato che era morto Giorgio Gaber


Che io ero in casa a cucinare e sento la tivvu' che da' la notizia, con la faccia del conduttore di SKYTIGGi'24 tutta fintamente contrita e subito che fanno vedere vecchi spezzoni in bianco e nero e quella fintona borghese della moglie che si lamenta e si dispera e io mi sento proprio triste triste e mi siedo sul divano a pensare uh! e' morto Gaber

e ce lo so che e' morto da un po' e so anche che, si, ok, dovrei farmene una ragione ma fatto sta che il sogno era cosi' vivido che stamattina quando e' suonata la sveglia l'ho accolta con sollievo e ho pensato, meno male era un sogno! e poi ah gia ma e' morto davvero, e da un bel po' pure

Me ne vado al lavoro che sta appena sorgendo il sole, triste triste canticchiando liberta' e' partecipazioooooooone e mi sembra proprio di sentire anche la musica e la sua voce e infatti e' la sua musica e la sua voce, proveniente da una volvo luccicosa guidata da uno sbarbatello che sicuro non l'ha manco mai visto, Gaber, e pero' lo sta ascoltando e anche a volume altissimo; ci guardiamo, gli sorrido e dico: anche tu stanotte hai sognato che era morto? non sente quello che dico, figuriamoci: tiene lo stereo a palla oppure lo sente ma giustamente capisce subito che io sono pazza e non e' che uno con i pazzi si puo' mettere a discutere; annuisce a ritmo e mi fa il pollice in su; pollice anch'io

Scatta il verde, partiamo, camminiamo affiancati per un po', cantando a squarciagola mentre l'Urbe si risveglia; poi io vado dritto, lui gira a sinistra; mi clacsona per salutarmi

ma io continuo a canticchiare tra me e me

liberta e' partecipazioooooone

sabato 18 agosto 2012

Belpaese


Yu Lee lavora in fretta, mi alliscia sapiente i capelli con la spazzola, sorridendo e tentando di dare forma al groviglio crespo che mi ritrovo in testa; la sua bambina di un anno è nel passeggino, lì in negozio, che gioca tranquilla con dei paperottoli di gomma

che brava bimba, Yun lee, sta sempre buona

si, e sorride ancora di più, pelò a settemble io metto a scuola, pelchè così impala a pallale bene italiano e sta con altli bambini, sennò semple negozio con glandi e palla solo cinese, io sta impalando pelò tutte palole anche in italiano pecchè lei deve vivele qua, capito? deve pallale bene
giusto. Dove la metti,al nido comunale qui vicino?
Eh, non so signola. Io penso che è meglio plivata.
Ma non costano tanto i nidi privati?
si si molto molto signola: quattlo conquecento eulo dice che costano, ed intanto allscia, esperta, ma sorride un pò meno..
si ferma, mi guarda dallo specchio, io con mezza testa fatta e l'altra no le ricambio lo sguardo, in piedi dietro la sedia Yu Lee mi dice, a bassa voce e molto concentrata: pecchè signola se io metto a scuola pubblica poi dicono: questi extlacomunitari, blutti cinesi che ruba il lavolo, capito?e la trattano male,capito signola? la culano poco, altli bambini non giocano con lei, capito? se io invece metto plivata, io paga cinquecento eulo come mamma italiana, e allora non fa niente che è cinese, capito? tutti paghiamo e nessuno tlatta male, è come gli altli bambini, capito? uguale perchè cinquecento eulo italiano e cinquecento eulo cinese, sempre uguali con soldi, capito?
si
capito
Non riesco a dire niente, le parole, quelle a difesa di un'istruzione pubblica uguale per tutti, libera laica e democratica, senza distinzione di razza, colore o religione non mi escono, non le trovo nemmeno a dire il vero, sembrano sepolte da qualche parte della mia memoria come le poesie di Pascoli e le preghiere, roba che ripeti a pappardella, senza significato e sostanza. Yun Lee adesso sorride di nuovo, mi alliscia con cura, parla di altro; io invece non parlo più, guardo la bimba dallo specchio, penso al viaggio che ha fatto sua madre per venire in italia e poter avre una figlia femmina, per vivere in un paese più libero, con più opportunità. 

Maporcadiquellavaccatroia

sabato 11 agosto 2012

Del perchè e del percome Punzy ama più gli animali dei cristiani


Molti dei miei detrattori e buona parte dei miei amici e familiari mi rimproverano sempre questa cosa, Punzy tu vuoi bene più agli animali che al genere umano, tu sei ipocrita nella tua pietà, con tutte le sofferenze che gli uomini hanno su questa terra tu pensi alle bestie; ecco io vorrei allora, una volta per tutte, chiarire che si, amo più gli animali che i cristiani e no, non mi frega un cazzo di quello che pensate rispetto a questa mia affermazione e si, dormo bene la notte, grazie

Eccovi, dunque, visto che siamo in vena di schiettezza, quelle che sono le mie motivazione del perchè e del percome io gli animali li amo li stimo e li rispetto e i cristiani no
Pronti?
allora: io amo gli animali perchè

Non ho mai sentito che il paese dei Golden Retriever muovesse guerra a quello dei Labrador per non essere stati scelti come protagonisti nella pubblicità della carta igienica

non ho mai visto un Siamese sorvolare il paese dei Maine Coon a bordo di un costosissimo areo gettando nell'aire fosforo bianco o Napalm. Non che i siamesi NON SIANO capaci di sbarazzarsi di un nemico fastidioso, ma in genere sterminano il nemico NON TUTTA LA RAZZA del nemico

Non ho mai sentito una tartaruga bussare al mio citofono la domenica mattina per scassarmi la minchia parlando di gesù e delle salvezza della mia anima immortale

Non ho mai visto un dalmata insultare un randagio chiamandolo mezzosangue 

non ho mai visto un persiano picchiare un gatto nero dandogli del portasfiga

non ho mai visto un canguro incendiare un campo di struzzi 

Non ho mai visto una gazzella diventare regina della foresta per aver fatto un pompino ad un leone

Non ho mai visto un pesce rosso sfrattare un suo simile dalla boccia; oddio, dei tre pesciolini che avevo quando ero piccola, Peppino,Eduardo e Titina, ne rimase solo uno, Peppino..i maligni dicono che si fosse mangiato i fratelli ma, voglio dire, non ci sono prove: Eduardo e Titina potrebbero essere saltati fuori da soli dalla boccia oppure anche essere stati rapiti da un passero; senza prove, signori, io non accuso un Peppino innocente

Non ho mai visto una mammagatta vedersi i cuccioli

non ho mai visto una rondine vendere droghe ai piccoli dei cardellini

non ho mai visto un San bernardo abusare delle pecore che gli vengono affidate

ne volete altre? ne ho ancora ma prima rispondo subito alla domanda che in genere mi viene fatta a questo punto: ma scusa Punzy allora a te non ti fanno pena i bambini africani che muoiono di fame?
ma scusate che c'entra?
certo che provo pena e provo pena per i bimbi di Taiwan a cui viene sottratta l'infanzia per imbutarli nelle fabbriche di scarpe adidas che adesso state indossando; provo pena per i bimbi  rom che la notte si svegliano in una roulotte in fiamme; sono capace di provare pena e orrore per ogni singola persona abusata, sfruttata e bistrattata; questo perchè l'empatia, l'amore, la comprensione non le ho in dotazione limitata, questo ha di bello l'amore, che non è soggetto a limitazioni, puoi amare tanto e tanto ancora ne rimane per gli altri.
Ma rispettare chi, con le sue scelte dissennate ha creato un sistema che emargina, sfrutta, abusa e umilia i poveri e i deboli e i bimbi e i cani, no davvero
L'uomo pensa, signori e il pensiero vuol dire libertà; ma se usiamo il dono del pensiero per perseverare nel vendere armi ad Israele e all'Iran e quelli poi si uccidono a pazzi e vanno in ogni parte del mondo iracondi a piazzare bombe in tutte le città simbolo del capitale e io poi muoio ma che cazzo devo provà pietà??? maddechèahò
finchè il genere umano utilizzerà il pollice opponibile per impugnare un martello e sfasciare la testa ad un suo simile beh..
..imparate a fare le fusa, và e poi ne riparliamo

martedì 31 luglio 2012

Vecchie guerriere urbane


Le donne anziane, qui nell'Urbe, non stanno tutto il giorno a rincoglionirsi davanti alla tivvù come Cristo comanda; vanno in giro, esplorano l'urbe, salgono e scendono dai marciapidi sconnessi, imprecano contro i giovani, i motorini, i giovani sui motorini, i rumeni, i negri, i cinesi e santiano con ardore tutto il dì; sono anziane urbane, la città le ha forgiate, non tengono paura di niente e di nessuno e hanno le idee chiare, chiarissime, su come vogliono che sia affettata la loro bresaola.

Fine, non troppo spessa
E ne vogliono due fette, forse tre, ma certo non quattro

Quindi, se becchi una di stè vecchie toste al banco dell'alimentari, sono cazzi tuoi, chiama in ufficio e avvisa che fai tardi perchè la questione potrebbe durare ore e se ne becchi due o tre di queste, al banco dell'alimentari, sappi che la questione potrebbe durare settimane, mesi, anche qualche decennio,  se il padreterno glielo concede; Se decidi di restare e attendere pazientemente il tuo turno, potresti scoprire che, in effetti, la questione dura da qualche decennio, quann'era vivo tù padre bonanima oh, sempre doppio me lo tagliava stò salame, tanto nà brava persona ma col salame nun ce capiva,eh no eh t'ho detto dù fette, dù fettine me servono che sò sola che me ne faccio de tre fette e ogni giorno la stessa storia se te dico due e mò che fai la butti? Vabbè va tajiamene n'artra, per cortesia Paolo, me lo dia dolce stò prosciutto che sennò il ragazzino non me lo mangia, ecco prenda quello sopra me faccia assaggià nà fetta,no no è troppo saporito lei quale mi consiglia? No guardi ho deciso me prende er san daniele? Che poi però stò san daniele me se secca subito, Paolo quale prendo? Eh? Quale prendo? Senti Paolo , guarda cà à mortadella che m'hai dato ieri chaveva i pistacchi, io nun t'ho chiesto quella coi pistacchi, me dai la qualità di quella coi pistacchi ma senza, hai capito?
E prova a dire a una di stè vecchie, mi scusi signora io devo prendere solo un pezzio di pane, gentilmente posso passare avanti? Poi lei riprende tranquillamente la sua discussione con Paolo, e può eventualmente dilungarsi sullo spessore del salame, senta signò, io ho fatto una fila che non le dico e mò tocca a me se va de fretta se ne può andare al supermercato sa? Paolo mi è venuto in mente che me serve pure er gorgonzola..

Io voglio aiutare tutti i piccoli imprenditori di questo quartiere: il macellaio, il salumiere, il fornaio,il fruttivendolo ma per carità, gentili negozianti, concedetemi la possibilità di ordinare per telefono
Sennò non mi basta la giornata..

mercoledì 25 luglio 2012

Simbologia metropolitana: il VERO segno dell'estate urbana!


Che e’ estate, in città, lo capisci non dal caldo boia pesto che fai la sugna ovunque; non dall’asfalto che si ammolla e ti ingloba come uno schifoso blob metropolitano, non dalla puzza di sudore rancido che regna sovrana negli autobus e nelle metro ma dalle scorze (bucce) di cocomero (mellone) lasciate in bella vista a putrefarsi vicino ai cassonetti.
La scorza di mellone e’ il vero simbolo dell’estate urbana, il segno che il cittadino sta patendo l’urbe e se ne vuole andare in vacanza; senza la scorza di mellone che si putresce nel cassonetto a te quest’informazione che fa caldo potrebbe anche sfuggire ma graziaddio il cittadino ce la butta li’, in bella vista e adesso tutti lo sappiamo, che fa un caldo boia, che presto andremo in vacanza ed e’ ora di mare; se non putresce la scorza al sol non si va alla plaja, ma dico io che ti cosa metterla in una busta di plastica e introdurla nel cassonetto; se vuoi protestare contro l’AMA la puoi pure mettere in un orifizio a caso di un netturbino ma perche’, DIOSANTO PERCHE’ la butti di lato al cassonetto, per terra, che si marcisce e puzza mille pesti che qua la citta’ gia e’ una merda, gia puzza tutto di tutto (sudore e urina in pole position) e tu che fai??
eh?? che fai?? 
Ci butti pure la scorza di melone?? 
Ma sei un incivile allora
Tutte le estati con queste scorze che si marciscono al sole, e qualcuno le prende anche a calci e le butta sul marciapiede o in mezzo alla strada che una macchina le calpesta e schizza la putrescenza ovunque; a ferragosto, poi, il boom, scorze OVUNQUE: sulle spiagge: sulle strade, sulla tangenziale, sui marciapiedi, il PIL nazionale dovrebbero misurarlo in base alle scorze, sai che risate? Gli sballiamo tutti i calcoli economici, gli sballiamo

Fanculo voi e le scorze

venerdì 20 luglio 2012

Metodi e tecniche di sopravvivenza urbana: come uscire dalla crisi


 Diciamocelo: nel caso ne uscissimo, avremo avuto un gran culo


Io però sono convinta di questo: la fortuna te la crei e uno dei modi per diventare fortunato è che tanta, tanta gente intorno a te speri che tu ce la faccia.
Come si fa in questo clima di homo homini lupus a far sì che qualcuno trovi un soffio di linfa vitale per augurarti la sopravvivenza? semplice, contraendo dei debiti
Più debiti hai, con enti e persone diverse, più tanta gente spera che tu sopravviva per onorarli
Se tu contrai un debito con la banca, essa, nella persona del più infimo impiegato al mega direttore galattico, spererà che tu non perda il tuo posto di lavoro, così potri pagarli, visto che non hai una casa che possono prendersi in cambio del tuo debito e nemmeno una macchina insomma niente, o continui a lavorare oppure siete fotutti tutti, tu e la banca e tutta la gente che ci lavora dentro.
Vedi quante persone concentrate su un unico obiettivo: il tuo posto di lavoro; che duri a lungo, il più possibile
Laddove falliscono le politiche di governo, può vincere la forza del pensiero positivo
In fondo guardateci: tutti a pregare che lo stato (indebitato) non vada in default; tutti a sperare che le banche (indebitate) non stiano affondando nella melma
Indebitati anche tu cittadino!
dai, trova la forza, entra nella spirale del pensiero positivo  sociale; immettitti nel flusso della speranza collettiva..

salvati dalla crisi: contrai un debito!