venerdì 18 maggio 2012

Basta che ce sta ò sole..


Poi ci sono dei giorni che questa Urbe, che non è sull'orlo di una crisi di nervi, diciamo pure che i nervi sono traboccati o tracimati o anche esondati, và, che fa tanto scientifico; questa Urbe, dicevo, a volte sembra fuori mondo e fuori tempo, nonchè fuori spazio; una specie di non luogo che è tutti luoghi e dove la cosa che succede qua potrebbe succedere in qualsiasi grande Urbe del mondo, che ne so, a Londra, a New York, a Parigi e quando succede la cosa il tempo va avanti in  modo strano, si ferma, si dilata, e lo spazio anche e le persone pure
Succede quindi che stamattina io ero nel mio negozio di animali preferito e anche se avevo finito la spesa chiacchieravo con il tipo del negozio di quanto a tutti e due ci fa schifo il sindaco dell'Urbe e di quanto non capiamo come mai non sia caduto in una delle buche profondissime che devastano l'Urbe e sia sbucato in Cina coi ceppi ai piedi a cogliere riso, quando sentiamo una musica che è una canzone da osteria ma quello che canta non sembra essere romano e infatti usciamo e vediamo che un ragazzo sudamericano con la chitarra e un microfono che si è messo fuori al mercato e canta una roba del tipo: ce piasce il vinno de li casteliiiiii e anche daji de taco dagli de ppuntaaaaaaaa e insomma canta gli stornelli cò st'accento sudamericano che il contrasto ci fa ridere a tutti, è divertente e poi è simpatico, fa le canzoni a richiesta e succede che mentre tutti corrono avanti e indietro a fare le cose loro che a stento tengono il tempo di guardarsi in faccia, una signora si ferma, mette una moneta nella custodia della chitarra e  e fa: aò cantame er rugantino, la sai? roma non fa la stupida staseraaaaaaaaaaaaa, ah si signora, io conoscio e va di chitarra, dammi una manno a fami di de sciiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e com'è e come non è mi metto a cantare pure io e pure l'animalaro e anche il fruttivendolo, prendi tutte le stelleeeee più brillarelle che chaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ed esce pure il tipo del negozio cinese di cianfrusaglie  e un pissico de luna tutto pel noiiiiiiiiiiiiiiiii e il pizzettaro all'angolo che tiene una voce splendida da baritono fa che domani è quaaaasi primaveraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, manna li meglio glilli a ffa cli cliiiiiiiiiiiiiiiiii e insomma, cantava tutta la piazza e pure i tizi che stavano dentro le macchine col finestrino abbassato camminavano piano e cantavano e nessuno suonava il clacson: cantavamo tutti e sono arrivati i vigili che stranamente non tenevano voglia di fare gli stronzi e si guardavano solo in giro e uno di loro si è messo a cantare proprio vicino al ragazzo sudamericano, solo piano piano lo ha fatto spostare più vicino al marciapiede per non ingombrare la strada ma non c'era problema, non voleva passare nessuno: stamattina volevamo cantare e anche se andavamo di fretta che avevamo tante cose da fare che manco il tempo di guardarsi in faccia e dentro e nelle tasche e nel conto in banca, ci siamo fermati tutti a cantare, e chi si era mai visto nè conosciuto, manco mai buongiorno e buonasera ci eravamo detti, solo che stiamo tutti sotto il cielo di questa città, camminiamo tutti sugli stessi marciapiedi sconnessi, andiamo tutti al mercato per risparmiare e siamo preoccupati e forse anche terrorizzati e fermarsi a pensare magari non è bene però una cantatina, uno sfogo, un momento, per dirci che qua stiamo e altro non possiamo fare se non cantare, e viviamoci un istante che mai come oggi siamo in una barca che sta affondando e ci sentiamo l'orchestra del Titanic, va bene così, la nottata deve passare
Roma.... rescimi er mocolo....... stassssseraaa
clap clap clap
bravo, te dò n'artro euro nun è che se capisce bene come canti er romanesco però chai nà bella voce, bravo

6 commenti:

flaggello ha detto...

io so napulitan e se nun cant mor! ho detto tutto

Minerva ha detto...

racconto meraviglioso!
e così odio sostenibile, oggi - ovvero girato in positivo. figo!

Chumani ha detto...

Se lo legge Brignano 'sto pezzo, ce fa' no spettacolo de 2 ore al Sistina.
Grandeee!!!

Unknown ha detto...

Niente di più aggregante come una bella cantata, tutti assieme appassionatamente.
Cristiana

il monticiano ha detto...

'Sto tuo post piacevolissimo me offre l'occasione de riccontà che ieri sera alle sette c'è stata 'na manifestazione qui a Roma ne li giardini de Piazza Vittorio intitolata "se nun semo romani...lo saremo" indove se so' esibbiti nove giovani de nove etnie diverse.

Anonimo ha detto...

ma non è che era il sindaco vestito da cileno? Sai con quella voce un pò così....