mercoledì 25 luglio 2007

DOMICILIARI URBANI

Le calde serate d’estate (e anche i pomeriggi per la verita’) sono allietate dai canti dei miei vicini, che accompagnano con la chitarra canzoni popolari e melodie appena composte che esprimono il disappunto per la barbarie degli arresti domiciliari d’estate. Hanno passato l’inverno in cella a farsi nuovi tatuaggi e manco possono andare in spiaggia a farli vedere a tutti, la giustizia italiana non funziona, c’e’ poco da dire. Cosi’ il sabato pomeriggio attaccano con i soliti due accordi e le repliche registrate delle partite della roma..la domenica mattina da ogni finestra sul cortile le telecronache dei rigori e la musica della chitarra accompagnano il profumo del ragu’ che lentamente si cuoce..probabilmente sono deviata mentalmente, trovo quasi romantica questa atmosfera da urbe estiva, mi piace persono l’acciottolare dei piatti e delle forchette..mi sa che da ragazzina ho ascoltato troppe canzoni di Guccini..

1 commento:

Perfido ha detto...

Pure io ascoltavo Guccini, ma poi sono guarito!!! :-)