Oggi, in autobus, ho ascoltato un'interessante conversazione tra due giovanissmi esemplari di maschi urbani, età massima quindici anni.Definisco interessante la conversazione per due motivi:
Primo: nonostante la giovane età i due ragazzi mostravano una rara capacità di analisi del contesto sociale in cui si muovevano, traendo concusioni sulle azioni da compiere con estrema lucidità e precisione
Secondo: mostravano una rara capacità di analisi e una lucida scelta delle azioni da compiere nonostante il loro vocabolario constasse appena di una trentina di termini e il loro liguaggio fosse una sequenza di suoni inarticolati intervallati da imprecazioni senza senso
Chiameremo i due maschi urbani Bingo e Bongo (prego le scimmie antropomorfe di non offendersi, mi rendo perfettamente conto che i gorilla si pongono su un grado evolutvo più alto dei due quindicenni)Bingo e Bogno sono seduti di fronte a me, che leggo un libro e manco alzo la testa quando si siedono. Hanno degli zaini enormi,i jeans col culo di fuori, i foruncoli e parlano di scuola. Bingo è sovraeccitato: capito no, io laboratorio recupero facile, basta che gli faccio capì al vecchio che me voglio impegnà che se me boccia mì padre me sdruma, quello è un rincoglionito che quando sente stè storie promuove sempre, dice vabbè dai però l'anno prossimo mettiti a studiare, capito no, è 'n cretino, uno che gli dici che t'impegni e quello te crede, è 'n deficente del cazzo, fa tutto il padre paterno dice voi giovani non capite che è importante studiare ma io vi voglio dare n'altra possibilità e ti promuove, stronzo che è; poi tecnica è più difficile, quella è nà stronza mica se smuove colle promesse, quella vuole vedè che studi, però mì madre ha detto che ce pensa lei, dice che ce và a parlà e le fà 'n regaletto, nà cosa 'nsomma, in cambio che lei mi promuove, poi vediamo, però le fa capì che se me promuove a lei gli arriva nà cosetta oppure nà cosa grossa mò vede mì madre a seconda se quella fa la stronza oppure subito accetta, capito no? ma te? te che fai cò la scola?
Bongo sembra abbastanza indifferente, guarda fuori dal finestrino e poi nella mia scollatura, mi prende l'istinto di chiudermi in un sacco e mi chiedo se in borsa ho qualcosa da tiragli in testa se poco poco mi si avvicina, poi alza le spalle con l'aria distratta, a me non me ne frega 'n cazzo della scola, facessero quello che vogliono tanto mì padre la settimana scorza è andato dal preside e gli ha detto che st'anno o mi promuovono o lui va a scola cò nà tanica de benzina e gli dà fuoco a tutti stì stronzidemmerda, capito no, che lui sè rotto li coglioni che ogni anno fanno stè storie del cazzo, st'anno gli fa cagà sangue a tutti stì stronzi, vedrai te se non lo fa'
Mmazza, ò, grande tù padre,ò, tù padre è 'ngrande, davero ò, je dà fuoco je dà, sò meritano proprio guardaSò meritano si, sè rotto di stà scolademmerda, rotto proprioaho, grande tù padre, grande
Non è la mia fermata ma scendo lo stesso, provo una sensazione di disgusto per Bingo&Bongo, per la madre di Bingo e sacro terrore verso il padre di Bongo.
Ovviamente nè a Bingo nè a Bongo è mai venuto in mente che per essere promossi dovessero studiare.Il prof di laboratorio, un insegnante forse molto permissivo e buonista, viene definito un cazzone panato. L'insegnante di tecnica, che pretende lo studio, una stronza (a proposito, signora, la prego, non si lasci corrompere!!)
Il padre di Bongo, comunque, porrà fine a tutto questo incendiando la scuola. Il suo gesto viene ammirato dai due oranghi come conclusione epica e liberatoria da una tortura che costa loro la fatica di inventarsi giri vari di corruzione e stress da convincimento prof cazzone
I giovani del paese delle libertà vengono su veramente bene.
complimenti
Questo è un blog che parla della città e della gente che vive, lavora, fa la fila alla posta, al supermercato, si imbuta negli autobus, nelle metro e nel traffico e che comunque, in qualche modo, sopravvive nella città
giovedì 30 aprile 2009
martedì 28 aprile 2009
E' un mio diritto
Si, me la sono cercata.
A volte ti tuffi in una cosa senza riflettere, così, quasi per gioco, non soppesando le conseguenze e poi ti trovi in un pantano maledetto fognoso dal quale non riesci ad uscire, tipo le sabbie mobili che più ti muovi e più affondi.
Comunque, lo ammetto, per carità, mea culpa.
L'affrontare le conseguenze delle proprie azioni è sintomo di maturità e responsabilità.
Ma quanto la devo pagare ancora?
Quanto deve durare st'agonia??
IO VOGLIO SAPERE COME VA A FINIRE LOST
Non solo se lui e lei alla fine si mettono insieme perchè poi in fondo a me della storia d'amore me ne frega poco, anzi quasi per niente, io voglio sapere cosa sta succedendo VERAMENTE su quella maledetta isola: Su sky siamo alla quinta serie e ogni episodio non spiega niente di tutto quello che è successo nelle 300 puntate precedenti, anzi: ti lascia dei nuovi ed inquietanti interrogativi del tipo: com'è possibile che paghino qualcuno per far scrivere questa sceneggiatura che non c'entra un cazzo con quella della puntata prima? ma come si fa a girare una puntata di 60 minuti che esula dalla trama dei precedenti 30 episodi ma che riprende il filo di una cosa successa 45 puntate prima che tu vattelo a ricordare?
Io credo semplicemente questo: che gli sceneggiatori di LOST cambino ad ogni puntata oppure che inseriscano degli argomenti da trattare in un bussolotto e poi mettano tutto in un cesto, peschino e girino: è uscito il bussolotto della cinese che scopa con il vecchio! ma non possiamo: il vecchio e la cinese non stanno nemmeno nella stessa isola, allora facciamo che scopano nel futuro ma poi tornano nel passato e non se lo ricordano
E io cogliona che me lo guardo e mi appassiono e poi diciamocelo: un arabo bello e seminudo come SAHID non è che lo trovi sugli altri canali, quello ti sbaraglia la concorrenza, se lo ingaggia Maria De Filippi alle altre reti conviene chiudere i battenti, chi vuoi che le guardi più?
Si vabbè però non è che io posso magari morire nel frattempo e non sapere come va a finire, o SE FINIRA' oppure se tutta la vita devo subire questa tortura psicologica del lunedi con la puntata di LOST che non si capisce niente, Secondo me quel telefilm viola i diritti civili dello spettatore, chiamiamo Amnesty: AIUTO AMNESTY, stanno calpestando il mio diritto di sapere come va a finire stà storia, sono cinque serie o sei non me lo ricordo più, vedete come mi hanno ridotto?
Guantanamo l'hanno chiuso
Adesso, vi prego, chiudete LOST
Scrivo ad Obama, ho deciso, la questione è certamente di suo interesse.
Una cosa del tipo, dear mr. Obama, innanzitutto complimenti per la sua abbronzatura.
MI chiedevo, Lei per caso ha gia visto l'ultima e definitiva serie di LOST? se non esiste l'ultima e definitiva serie, potrebbe cortesemente legiferare in materia?
grazie mille, buon lavoro, continuicosìmiraccomando
cordiali saluti
Punzy
A volte ti tuffi in una cosa senza riflettere, così, quasi per gioco, non soppesando le conseguenze e poi ti trovi in un pantano maledetto fognoso dal quale non riesci ad uscire, tipo le sabbie mobili che più ti muovi e più affondi.
Comunque, lo ammetto, per carità, mea culpa.
L'affrontare le conseguenze delle proprie azioni è sintomo di maturità e responsabilità.
Ma quanto la devo pagare ancora?
Quanto deve durare st'agonia??
IO VOGLIO SAPERE COME VA A FINIRE LOST
Non solo se lui e lei alla fine si mettono insieme perchè poi in fondo a me della storia d'amore me ne frega poco, anzi quasi per niente, io voglio sapere cosa sta succedendo VERAMENTE su quella maledetta isola: Su sky siamo alla quinta serie e ogni episodio non spiega niente di tutto quello che è successo nelle 300 puntate precedenti, anzi: ti lascia dei nuovi ed inquietanti interrogativi del tipo: com'è possibile che paghino qualcuno per far scrivere questa sceneggiatura che non c'entra un cazzo con quella della puntata prima? ma come si fa a girare una puntata di 60 minuti che esula dalla trama dei precedenti 30 episodi ma che riprende il filo di una cosa successa 45 puntate prima che tu vattelo a ricordare?
Io credo semplicemente questo: che gli sceneggiatori di LOST cambino ad ogni puntata oppure che inseriscano degli argomenti da trattare in un bussolotto e poi mettano tutto in un cesto, peschino e girino: è uscito il bussolotto della cinese che scopa con il vecchio! ma non possiamo: il vecchio e la cinese non stanno nemmeno nella stessa isola, allora facciamo che scopano nel futuro ma poi tornano nel passato e non se lo ricordano
E io cogliona che me lo guardo e mi appassiono e poi diciamocelo: un arabo bello e seminudo come SAHID non è che lo trovi sugli altri canali, quello ti sbaraglia la concorrenza, se lo ingaggia Maria De Filippi alle altre reti conviene chiudere i battenti, chi vuoi che le guardi più?
Si vabbè però non è che io posso magari morire nel frattempo e non sapere come va a finire, o SE FINIRA' oppure se tutta la vita devo subire questa tortura psicologica del lunedi con la puntata di LOST che non si capisce niente, Secondo me quel telefilm viola i diritti civili dello spettatore, chiamiamo Amnesty: AIUTO AMNESTY, stanno calpestando il mio diritto di sapere come va a finire stà storia, sono cinque serie o sei non me lo ricordo più, vedete come mi hanno ridotto?
Guantanamo l'hanno chiuso
Adesso, vi prego, chiudete LOST
Scrivo ad Obama, ho deciso, la questione è certamente di suo interesse.
Una cosa del tipo, dear mr. Obama, innanzitutto complimenti per la sua abbronzatura.
MI chiedevo, Lei per caso ha gia visto l'ultima e definitiva serie di LOST? se non esiste l'ultima e definitiva serie, potrebbe cortesemente legiferare in materia?
grazie mille, buon lavoro, continuicosìmiraccomando
cordiali saluti
Punzy
lunedì 27 aprile 2009
Scaricabile num 14
Buon lunedi a tutti, fratelli di rete; vi ricordo che oggi esce lo Scaricabile num 14, il PDF on line che non distrugge l’ambiente e nemmeno i vostri neuroni:
http://scaricabile.blogspot.com/
Piu’ irritante dell’ortica
Piu’ tosto del grissino del tonno Nostromo
Piu’ graffiante della psicogatta bridget Jones
ScaricaBile*
E sai cosa leggi
Vi ricordo che potete trovare ScaricaBile anche su faccia libro, con l’opzione di diventarne Fun.
Questo, ovviamente, non portera’ alcun beneficio alla vostra vita sociale e sessuale
Scaricatavello
*La lettura di questo PDF on line puo’ creare effetti collaterali anche gravi, quali la distruzione della redazione del 90% delle testate giornalistiche e dell’intero panorama radiotelevisivo italiano, leggere attentamente le avvertenze e le modalita’ d’uso
http://scaricabile.blogspot.com/
Piu’ irritante dell’ortica
Piu’ tosto del grissino del tonno Nostromo
Piu’ graffiante della psicogatta bridget Jones
ScaricaBile*
E sai cosa leggi
Vi ricordo che potete trovare ScaricaBile anche su faccia libro, con l’opzione di diventarne Fun.
Questo, ovviamente, non portera’ alcun beneficio alla vostra vita sociale e sessuale
Scaricatavello
*La lettura di questo PDF on line puo’ creare effetti collaterali anche gravi, quali la distruzione della redazione del 90% delle testate giornalistiche e dell’intero panorama radiotelevisivo italiano, leggere attentamente le avvertenze e le modalita’ d’uso
venerdì 24 aprile 2009
Lista dell’odio num 28
Eccovi le mie priorita' odiative
- La psicogatta bridget Jones, i cui istinti suicidi mi costringono a tenere la porta-finestra del terrazzo chiusa perche’ senno’ lei si butta di sotto. Si lo so, tenerla in vita mentre manifesta una cosi’ chiara volonta’ di precipitare per otto piani invece di stare con me e’ accanimento terapeutico ma non ce la faccio, evidentemente non sono la tipa che riesce a staccare la spina.
- La mia collega bionda e stupida, che sostiene di non poter lavorare perche’ non riesce ad utilizzare il pc; pare abbia una versione di windows che lei non capisce (forse Barbie 2.0?) e quindi devo lavorare io al posto suo
- Sto tempodimmerda che non si capisce niente, esco di casa che piove bardata come toto’ e Peppino per andare a Milano e arrivo in ufficio che e’ uscito il sole e ci sono 25 gradi e io sudo schifosamente; esco con 25 gradi, non mi bardo e per strada arriva il temporale e la temperatura si abbassa a 10 gradi e quando arrivo a casa sono una specie di stalattite gocciolante che batte i denti dal freddo.
Lo so che le stalattiti non hanno i denti. Ma se li avessero, li batterebbero dal freddo - Il mio capo dei capi, che abusa della parola “sano”. Facciamo un sano lavoro, prendiamo un sano stipendio, facciamo dei sani doppi turni, io forse so’ polemica ma cosa c’e’ di sano nel lavorare per otto/dieci ore in uno stanzone con l’aria condizionata rotta e uno stipendio che in realta’ e’ una paghetta mensile? Al prossimo “sano” parto con una capocciate nelle gengive. Una sana capocciata sulle gengive
- Trenitalia, che ha alzato le tariffe della prima classe sulla tratta dell’alta velocita’ Non che mi freghi di quanto pagano i ricconi che viaggiano in prima classe sull’alta velocita’, ma insomma e’ il principio. L’unica cosa che non si alza e’ la qualità’ del servizio
E sono solo le otto del mattino
mercoledì 22 aprile 2009
Il codice della giungla-2
Se per caso decidete di venire in questa Urbe caput mundi e addirittura, presi da un’incontenibile follia, decidete di venirci in macchina, ci sono cose che dovete assolutamente sapere per non farvi cogliere impreparati.
Qui il codice della strada e’ roba vecchia, ha fatto il suo tempo.
Noi cittadini siamo gente avanti, che non ci facciamo prendere dai formalismi o da qualche regoletta scritta chissa’ dove.
Dunque, se guidate nell’Urbe tenete presente che:
- Il sorpasso a destra e’ consentito, addirittura auspicato se chi vi sorpassa stronzamente e’ una smart
- Il semaforo e’ di consiglio
- Lo stop si riferisce, evidentemente, a qualcuno che non e’ il tizio che vi ha appena tagliato la strada
- Le strisce pedonali sono un delizioso ornamento posto sull’asfalto che senno’ sarebbe monotono
- Anche se non ti sei diplomato al conservatorio, puoi suonare il clacson quanto ti pare
- Il parcheggio e’ creativita’, e’ espressione del pensiero laterale, non accontentatevi di semplici strisce bianche a spina!!
- Le frecce le usano gli indiani, voi siete indiani? E allora non c’e’ bisogno di metterle!!
- Il posto degli handicappati e’ sacro e non ci si puo’ parcheggiare tranne che per casi urgenti tipo: dovete fare la messa in piega dal parrucchiere e siete in ritardo
- Il passo carrabile e’ un’opinione
- Potete mettere le quattro frecce quando vi pare e tenerle accese per km, tanto nessuno le nota.
Al momento e' tutto.
Che il Dio degli schiacciaPunzy vi assista
domenica 19 aprile 2009
Ogni maledetta domenica
Qui nell'Urbe,lo sapete, esiste la rivalità tra laziali e romanisti.
Io, da non autoctona, ho sempre provato simpatia per entrambe le squadre, per campanilismo, perchè io tifo per tutte le squadre del sud a prescindere, anzi; tifo per tutte le squadre tranne che per il milan.
Poi la vita mi ha costretta a scegliere ma questa è un'altra storia.
La rivalità tra le tifoserie è antichissima, le origini si perdono nella notte dei tempi; alcuni la fanno discendere, per esempio, alla fodazione dell'urbe; secondo qusta ipotesi, Romolo e Remo si sono scannati in quanto uno era della Roma e l'altro della Lazio.
Una guerra fratricida, insomma.
Attualmente, la rivalità calcistica si è estesa a tutti gli ambiti della vita quotidiana, coinvolgendo anche civili inermi.L'essere laziale o romanista non è un epiteto calcistico, è un modo di essere, di vivere, di sentire, di parlare, di insultare.
Il figlioletto di un mio caro amico romanista, una volta, in spiaggia, arrabbiato con l'onda che gli aveva buttato giu' il castello di sabbia ha guardato il mare in cagnesco e con tutto l'odio che riusciva a provare gi ha detto:
laziale
Cioè
Ormai gli uni fanno discendere i mali del mondo dagli altri: piove lazio merda, ho bucato romanisti del cazzo eccetera eccetera eccetera..
E poi, hanno delle teorie.
Si delle teorie, delle elaborazioni concettuali di definizione del romanista e del laziale, concetti base imprescindibili e assolutamente campati in aria che ciascuno di loro ti snocciolerà con aria ispirata, come se ti stesse rivelando i misteri di fatima.
Per il laziale, i romanisti sono dei pecoroni ammassati nel pensiero unico del loro dio, Tottigol.
Per i romanisti, i laziali sono dei signorini spocchiosi che credono di essere chi sa chi e soprattutto si credono meglio del dio Tottigol.
Ma la definizione di laziale o romanista non si ferma qui: in realtà, oltre al concetto base appena definito, per il laziale il romanista è chiunque sia: stupido, cattivo, ottuso, pecorone, sborrone, vanitoso, pirata della strada, testa di cazzo, quelli che parcheggiano al posto degli handicappati, quelli che mettono la macchina in doppia fila, quelli che usano il clacson a sproposito, quelli che tengono la radio troppo alta la mattina, quelli che fanno la lavatrice alle dieci di sera, quelli che ti tagliano la strada, quelli che sono lenti al bancomat e fanno fare la
fila, quelli che si vestono da coatti, quelli che sono volgari pure senza aprire bocca, quelli che fanno chiasso in generale, quelli che hanno più di due figli, ecc.
Per il romanista il laziale è: chiunque non vuole bene a Tottigol che è tanto 'na brava pessona.
Si scrutano, si tengono d'occhio per vedere se qualcuno ha una briciola in più nel piatto, pronti a urlare come ossessi se ritengono che una squadra riceva più favori arbitrali dell'altra.
Fratelli rivali allattati dalla stessa lupa psicopatica
Io spero sempre che la Roma giochi di sabato sera, perchè in giro non c'è un'anima, puoi scorazzare nell'Urbe in pieno centro scegliendo il parcheggio che ti pare, nessuna fila da nessuna parte.In giro si sente silenzio con sottofondo di telecronaca ma fondamentalmente si sta divinamente.
Devo dire che pure quando gioca la lazio stiamo tranquilli parecchio ma i laziali sostengono che quando giocano loro si sentono le mosche che ronzano e disturbano il silenzio, invece si vede che i romanisti le mosche se le sono
comprate, perchè quando gioca la roma non si sente volare appunto neppure una mosca.
Io sto al gioco, è un pò di tempo che insinuo che invece secondo me invece le mosche sono romaniste
Perfido ha gia pronto un futuro piano/pupo di indottrinamento laziale
Io dico che se faccio bene il mio lavoro, quel futuro pupo tiferà per il Napoli.
Io, da non autoctona, ho sempre provato simpatia per entrambe le squadre, per campanilismo, perchè io tifo per tutte le squadre del sud a prescindere, anzi; tifo per tutte le squadre tranne che per il milan.
Poi la vita mi ha costretta a scegliere ma questa è un'altra storia.
La rivalità tra le tifoserie è antichissima, le origini si perdono nella notte dei tempi; alcuni la fanno discendere, per esempio, alla fodazione dell'urbe; secondo qusta ipotesi, Romolo e Remo si sono scannati in quanto uno era della Roma e l'altro della Lazio.
Una guerra fratricida, insomma.
Attualmente, la rivalità calcistica si è estesa a tutti gli ambiti della vita quotidiana, coinvolgendo anche civili inermi.L'essere laziale o romanista non è un epiteto calcistico, è un modo di essere, di vivere, di sentire, di parlare, di insultare.
Il figlioletto di un mio caro amico romanista, una volta, in spiaggia, arrabbiato con l'onda che gli aveva buttato giu' il castello di sabbia ha guardato il mare in cagnesco e con tutto l'odio che riusciva a provare gi ha detto:
laziale
Cioè
Ormai gli uni fanno discendere i mali del mondo dagli altri: piove lazio merda, ho bucato romanisti del cazzo eccetera eccetera eccetera..
E poi, hanno delle teorie.
Si delle teorie, delle elaborazioni concettuali di definizione del romanista e del laziale, concetti base imprescindibili e assolutamente campati in aria che ciascuno di loro ti snocciolerà con aria ispirata, come se ti stesse rivelando i misteri di fatima.
Per il laziale, i romanisti sono dei pecoroni ammassati nel pensiero unico del loro dio, Tottigol.
Per i romanisti, i laziali sono dei signorini spocchiosi che credono di essere chi sa chi e soprattutto si credono meglio del dio Tottigol.
Ma la definizione di laziale o romanista non si ferma qui: in realtà, oltre al concetto base appena definito, per il laziale il romanista è chiunque sia: stupido, cattivo, ottuso, pecorone, sborrone, vanitoso, pirata della strada, testa di cazzo, quelli che parcheggiano al posto degli handicappati, quelli che mettono la macchina in doppia fila, quelli che usano il clacson a sproposito, quelli che tengono la radio troppo alta la mattina, quelli che fanno la lavatrice alle dieci di sera, quelli che ti tagliano la strada, quelli che sono lenti al bancomat e fanno fare la
fila, quelli che si vestono da coatti, quelli che sono volgari pure senza aprire bocca, quelli che fanno chiasso in generale, quelli che hanno più di due figli, ecc.
Per il romanista il laziale è: chiunque non vuole bene a Tottigol che è tanto 'na brava pessona.
Si scrutano, si tengono d'occhio per vedere se qualcuno ha una briciola in più nel piatto, pronti a urlare come ossessi se ritengono che una squadra riceva più favori arbitrali dell'altra.
Fratelli rivali allattati dalla stessa lupa psicopatica
Io spero sempre che la Roma giochi di sabato sera, perchè in giro non c'è un'anima, puoi scorazzare nell'Urbe in pieno centro scegliendo il parcheggio che ti pare, nessuna fila da nessuna parte.In giro si sente silenzio con sottofondo di telecronaca ma fondamentalmente si sta divinamente.
Devo dire che pure quando gioca la lazio stiamo tranquilli parecchio ma i laziali sostengono che quando giocano loro si sentono le mosche che ronzano e disturbano il silenzio, invece si vede che i romanisti le mosche se le sono
comprate, perchè quando gioca la roma non si sente volare appunto neppure una mosca.
Io sto al gioco, è un pò di tempo che insinuo che invece secondo me invece le mosche sono romaniste
Perfido ha gia pronto un futuro piano/pupo di indottrinamento laziale
Io dico che se faccio bene il mio lavoro, quel futuro pupo tiferà per il Napoli.
giovedì 16 aprile 2009
Tutte le strade portano a Punzy-3
Eccomi pronta con la rubrica mensile delle chiavi di ricerca.
A parte la gettonatissima
Punzy nuda
(lo fate apposta, giusto?)
Abbiamo una serie di chiavi “scottanti” ed alla page, indovinate un po’ l’argomento…
Terremoto
(ma no..)
Quando dura un terremotto
(piu’ breve di un ripasso di grammatica)
Cigolano terremoto
(cosa? Cosa cigolano? Le case di cartone, forse?)
Cosa crolla prima durante un terremoto
(in genere, la dignita’)
Cosa fare durante il terremoto
(pregare che la tua casa sia stata costruita col cemento e non con i gessetti colorati)
Durante terremoto portante
(bella la rima, tipo rosso di sera bel tempo si spera)
E’ bene fare le scale durante il terremoto
(certo, come no, fa bene al cuore)
In mutande durante il terremoto
(anche questo pare sia di moda)
Perche’ durante terremoto si sente boato
(perche’ ti sta cadendo il tetto in testa, credo)
Quando c’e’ il terremoto ci si sente male perche’?
(e’ difficile rimanere ottimisti mentre precipiti dai vicini dal piano di sotto insieme ai calcinacci. Si sa, poi, quando l’umore e’ basso il corpo lo segue)
Tecniche di sopravvivenza durante il terremoto
(hai un kit da brevettare?)
Terremota Napoli 1980
(si scrive con la o)
Terramota Abruzzo
(stessa mano, stessa razza, stessa faccia)
Terremoto Abruzzo gas
(gas?)
Terremoto cosa non va bene
(che ci facciano vivere nella casetta di paglia di timmy e tommy, credo)
Tutto sul terremoto
(dalla a di “attenzione” alla zeta di ziamo spacciati)
Vento caldo e terremoto
(interessante collegamento. Anche perche’ invece pare che terremoti solo d’inverno)
Parole in liberta’
Aridalle
(sarebbe aridagli, dagli ancora. A chi o a cosa, boh)
Comprare elefante
(delizioso da tenere in terrazzo)
Carta d’identita’ di un elefante
(giuro, e’ vera. D’altronde, se prendi un animale, devi fargli i vaccini e certificarlo. O li sai tenere, oppure non te li prendi)
Canzone napoletana nun t’arrenni
(non la conosco)
canzone napoletana nun t'arrenni nun te voglio
(nemmeno quest’ulteriore indizio mi dice nulla)
uno s'accosta al ragazzetto
( e non va bene se sei uno zozzone pedofilo)
Come si mette la carta crespa intorno alla pianta
(e’ difficilissimo, hai dovuto cercare istruzioni in internet per farlo)
Elenco rumori fastidiosi condominio
(scorregge, rutti, bambini che urlano, aspirapolvere alle tre del mattino, radio con la voce di gigi d’alessio che filtra tra i muri, quante ne vuoi?)
Filastrocca pagliuzza
(pagliuzza storna, svolazzi la’ dove muore il giorno)
Famme fa’ du’ risate
(ci provo)
I panettoni possono uccidere un orso
( anche te, se ne mangi troppi)
La bottiglia d’acqua Santoro vauro
(immagino cercassi una vignetta. Se no ci rinuncio, e’ difficile)
Incidente parcheggiando torto o ragione
(dipende, stavi entrando o uscendo dal parcheggio? E, soprattutto, dove stavi guardando?)
La notte ho tremori su tutto il corpo cosa sono
(brutte notizie senz’altro)
Le bugie hanno le gambe corte racconta una volta che sei stato scoperto
(ho costruito una casa di cartone, il terremoto l’ha buttata giu e adesso io vado in galera)
Napoli smart gialla rosa
(si pure a Napoli di cose strane se ne vedono)
Nemici naturali vespe
(esistono? Io sono amica dei nemici naturali delle vespe, dimmi che la tua ricerca ha avuto successo!!)
Non funziona piu’ la chiave smart cosa fare?
(ahem..non so cosa sia una chiave smart)
Nun m’sveglia
(no, no sono contraria a svegliare persone)
Piscio carta igienica
(in che senso? Invece di urina ti esce la carta? Oppure sulla carta igienica? E poi con cosa ti asciughi?)
Segna taglie per grucce
(le grucce hanno le taglie? Ma perche’ trovo sempre chiavi di ricerca che hanno a che fare con le grucce?)
Signorine depilate
(signorine sistemate)
Sonora sculacciata
(ti piace, eh?)
videogioco di una machcina che salta le buche
(lo schiacciaPunzy!!)
video autisti pazzi
(esistono le prove)
Liste dell’odio
Risorse umane odio
(anche tu sei una risorsa, lo sai?)
Sesso odio
(stai inguaiato)
Italiani odio
(a volte anche io)
Le solite note
Come non farsi riconoscere in una rissa
(incappucciati di nero)
Mio nonno e’ accusato di rissa
(TUO NONNO??? Beh, complimenti)
Se la rissa provochi tu
(sei stronzo)
Dentro la rissa
(tipo dentro la notizia..)
Quelli che sono amici di..
Cronache sataniste
(basta, non e’ questo il sito)
Autobus 666
(ecco, prendilo e vattene)
Rave satanico
(speriamo che non l’hai trovato)
Quindi, dopo tre mesi che curo questa rubrica emerge quanto segue:
la gente che segue il mio blog vuole vedermi nuda (ve ne pentireste, credetemi)
Il mio blog attira psicopatici satanisti affamati di rissa
That’s all folks!
A parte la gettonatissima
Punzy nuda
(lo fate apposta, giusto?)
Abbiamo una serie di chiavi “scottanti” ed alla page, indovinate un po’ l’argomento…
Terremoto
(ma no..)
Quando dura un terremotto
(piu’ breve di un ripasso di grammatica)
Cigolano terremoto
(cosa? Cosa cigolano? Le case di cartone, forse?)
Cosa crolla prima durante un terremoto
(in genere, la dignita’)
Cosa fare durante il terremoto
(pregare che la tua casa sia stata costruita col cemento e non con i gessetti colorati)
Durante terremoto portante
(bella la rima, tipo rosso di sera bel tempo si spera)
E’ bene fare le scale durante il terremoto
(certo, come no, fa bene al cuore)
In mutande durante il terremoto
(anche questo pare sia di moda)
Perche’ durante terremoto si sente boato
(perche’ ti sta cadendo il tetto in testa, credo)
Quando c’e’ il terremoto ci si sente male perche’?
(e’ difficile rimanere ottimisti mentre precipiti dai vicini dal piano di sotto insieme ai calcinacci. Si sa, poi, quando l’umore e’ basso il corpo lo segue)
Tecniche di sopravvivenza durante il terremoto
(hai un kit da brevettare?)
Terremota Napoli 1980
(si scrive con la o)
Terramota Abruzzo
(stessa mano, stessa razza, stessa faccia)
Terremoto Abruzzo gas
(gas?)
Terremoto cosa non va bene
(che ci facciano vivere nella casetta di paglia di timmy e tommy, credo)
Tutto sul terremoto
(dalla a di “attenzione” alla zeta di ziamo spacciati)
Vento caldo e terremoto
(interessante collegamento. Anche perche’ invece pare che terremoti solo d’inverno)
Parole in liberta’
Aridalle
(sarebbe aridagli, dagli ancora. A chi o a cosa, boh)
Comprare elefante
(delizioso da tenere in terrazzo)
Carta d’identita’ di un elefante
(giuro, e’ vera. D’altronde, se prendi un animale, devi fargli i vaccini e certificarlo. O li sai tenere, oppure non te li prendi)
Canzone napoletana nun t’arrenni
(non la conosco)
canzone napoletana nun t'arrenni nun te voglio
(nemmeno quest’ulteriore indizio mi dice nulla)
uno s'accosta al ragazzetto
( e non va bene se sei uno zozzone pedofilo)
Come si mette la carta crespa intorno alla pianta
(e’ difficilissimo, hai dovuto cercare istruzioni in internet per farlo)
Elenco rumori fastidiosi condominio
(scorregge, rutti, bambini che urlano, aspirapolvere alle tre del mattino, radio con la voce di gigi d’alessio che filtra tra i muri, quante ne vuoi?)
Filastrocca pagliuzza
(pagliuzza storna, svolazzi la’ dove muore il giorno)
Famme fa’ du’ risate
(ci provo)
I panettoni possono uccidere un orso
( anche te, se ne mangi troppi)
La bottiglia d’acqua Santoro vauro
(immagino cercassi una vignetta. Se no ci rinuncio, e’ difficile)
Incidente parcheggiando torto o ragione
(dipende, stavi entrando o uscendo dal parcheggio? E, soprattutto, dove stavi guardando?)
La notte ho tremori su tutto il corpo cosa sono
(brutte notizie senz’altro)
Le bugie hanno le gambe corte racconta una volta che sei stato scoperto
(ho costruito una casa di cartone, il terremoto l’ha buttata giu e adesso io vado in galera)
Napoli smart gialla rosa
(si pure a Napoli di cose strane se ne vedono)
Nemici naturali vespe
(esistono? Io sono amica dei nemici naturali delle vespe, dimmi che la tua ricerca ha avuto successo!!)
Non funziona piu’ la chiave smart cosa fare?
(ahem..non so cosa sia una chiave smart)
Nun m’sveglia
(no, no sono contraria a svegliare persone)
Piscio carta igienica
(in che senso? Invece di urina ti esce la carta? Oppure sulla carta igienica? E poi con cosa ti asciughi?)
Segna taglie per grucce
(le grucce hanno le taglie? Ma perche’ trovo sempre chiavi di ricerca che hanno a che fare con le grucce?)
Signorine depilate
(signorine sistemate)
Sonora sculacciata
(ti piace, eh?)
videogioco di una machcina che salta le buche
(lo schiacciaPunzy!!)
video autisti pazzi
(esistono le prove)
Liste dell’odio
Risorse umane odio
(anche tu sei una risorsa, lo sai?)
Sesso odio
(stai inguaiato)
Italiani odio
(a volte anche io)
Le solite note
Come non farsi riconoscere in una rissa
(incappucciati di nero)
Mio nonno e’ accusato di rissa
(TUO NONNO??? Beh, complimenti)
Se la rissa provochi tu
(sei stronzo)
Dentro la rissa
(tipo dentro la notizia..)
Quelli che sono amici di..
Cronache sataniste
(basta, non e’ questo il sito)
Autobus 666
(ecco, prendilo e vattene)
Rave satanico
(speriamo che non l’hai trovato)
Quindi, dopo tre mesi che curo questa rubrica emerge quanto segue:
la gente che segue il mio blog vuole vedermi nuda (ve ne pentireste, credetemi)
Il mio blog attira psicopatici satanisti affamati di rissa
That’s all folks!
martedì 14 aprile 2009
Cittadini coraggiosi 4
Rieccomi, miei carissimi lettori
Riapro le comunicazioni con la mia rubrica cittadini coraggiosi, che premia gli atti di coraggio (o di incoscienza) perpetrati dai miei concittadini sotto gli occhi indifferenti della moltitudine urbana
Mi sembra giusto aggiornare il blog con un atto di coraggio che merita un applauso a scena aperta o una camicia di forza e due infermieri con il siringone, vedete voi.
Dunque.
Incrocio pericolosissimo che unisce una comunale a scorrimento veloce a una provinciale a scorrimento velocissimo.
Un incrocio da preghiera, insomma
Bambino zingaro piccolo butta una mela sull’asfalto e bambino zingaro ancora piu’ piccolo fa lo slalom tra le macchine sfreccianti per prenderla.
Io penso che il bambino zingaro piu’ grande sta facendo una cattiveria, un atto di bullismo etnico nei confronti del piccolino che avra’ come conseguenza che il tenerello finira’ a fare la striscia pedonale colorata sull’asfalto perche’ (tristemente non ne sono sorpresa) nessuno si ferma o rallenta. Le macchine si limitano a scansare in corsa il bambinello, il quale, recuperata la mela, risale felice sul marciapiede e la rilancia e stavolta va a prenderla il piu’ grande, che con maggiore maestria schiva le macchine (che vanno sempre di corsa) e risale sul marciapiede e sta per rilanciare la mela quando io mi fermo (rischiando la vita), salgo sul marciapiede e cazzio gli zingarelli alluccando: ma siete scemi? Ma vi sembra un gioco da fare? Potete finire schiacciati o causare un incidente ma cosa avete nel cervello?
Quelli mi guardano e ridono e il piu’ grande lancia la mela e il piccolo si tuffa tra le macchine per prenderla.
Stridio di freni, non oso guardare.
Due secondi e mezzo dopo il piccolino (ma non avra’ nemmeno 5 anni) e’ di nuovo sul marciapiede trionfante, con la mela in mano. Resisto all’impulso fortissimo di sculacciarli, cerco con gli occhi la madre ma non si vede altra anima zingara nei dintorni. Dov’e’ vostra mamma? Boh, non lo so, al campo, per strada, non lo sappiamo
Questo gioco e’ pericoloso, basta, vi sequestro la mela
Il piccolino mi prende a pugni le ginocchia ma io sono irremovibile e dico basta ho detto, siete pazzi e poi pensando che magari la mela poi se la mangiavano, prendo la mia merenda e gliela regalo, questa pero’ si mangia, ok? Non tiratela in mezzo alla strada. Quei poverini fanno la faccia di chi ha appena ricevuto un pranzo di sette portate, grazie grazie bella signora, grazie, si vabbe’ ma vedete di non uccidervi eh?
Me ne vado e dallo specchietto vedo la mia merenda sfrecciare nell’aire e cadere sull’asfalto; una testina bruna la insegue e la cattura facendo lo slalom tra le macchine
Causa persa
Riapro le comunicazioni con la mia rubrica cittadini coraggiosi, che premia gli atti di coraggio (o di incoscienza) perpetrati dai miei concittadini sotto gli occhi indifferenti della moltitudine urbana
Mi sembra giusto aggiornare il blog con un atto di coraggio che merita un applauso a scena aperta o una camicia di forza e due infermieri con il siringone, vedete voi.
Dunque.
Incrocio pericolosissimo che unisce una comunale a scorrimento veloce a una provinciale a scorrimento velocissimo.
Un incrocio da preghiera, insomma
Bambino zingaro piccolo butta una mela sull’asfalto e bambino zingaro ancora piu’ piccolo fa lo slalom tra le macchine sfreccianti per prenderla.
Io penso che il bambino zingaro piu’ grande sta facendo una cattiveria, un atto di bullismo etnico nei confronti del piccolino che avra’ come conseguenza che il tenerello finira’ a fare la striscia pedonale colorata sull’asfalto perche’ (tristemente non ne sono sorpresa) nessuno si ferma o rallenta. Le macchine si limitano a scansare in corsa il bambinello, il quale, recuperata la mela, risale felice sul marciapiede e la rilancia e stavolta va a prenderla il piu’ grande, che con maggiore maestria schiva le macchine (che vanno sempre di corsa) e risale sul marciapiede e sta per rilanciare la mela quando io mi fermo (rischiando la vita), salgo sul marciapiede e cazzio gli zingarelli alluccando: ma siete scemi? Ma vi sembra un gioco da fare? Potete finire schiacciati o causare un incidente ma cosa avete nel cervello?
Quelli mi guardano e ridono e il piu’ grande lancia la mela e il piccolo si tuffa tra le macchine per prenderla.
Stridio di freni, non oso guardare.
Due secondi e mezzo dopo il piccolino (ma non avra’ nemmeno 5 anni) e’ di nuovo sul marciapiede trionfante, con la mela in mano. Resisto all’impulso fortissimo di sculacciarli, cerco con gli occhi la madre ma non si vede altra anima zingara nei dintorni. Dov’e’ vostra mamma? Boh, non lo so, al campo, per strada, non lo sappiamo
Questo gioco e’ pericoloso, basta, vi sequestro la mela
Il piccolino mi prende a pugni le ginocchia ma io sono irremovibile e dico basta ho detto, siete pazzi e poi pensando che magari la mela poi se la mangiavano, prendo la mia merenda e gliela regalo, questa pero’ si mangia, ok? Non tiratela in mezzo alla strada. Quei poverini fanno la faccia di chi ha appena ricevuto un pranzo di sette portate, grazie grazie bella signora, grazie, si vabbe’ ma vedete di non uccidervi eh?
Me ne vado e dallo specchietto vedo la mia merenda sfrecciare nell’aire e cadere sull’asfalto; una testina bruna la insegue e la cattura facendo lo slalom tra le macchine
Causa persa
sabato 11 aprile 2009
Sono momentaneamente assente
lasciate un commento, se vi sentite troppo soli senza di me
consiglio: http://pneidene.blogspot.com/2009/04/gerardino.html
dedicato a tutti i bambini che sono saliti in cielo domenica scorsa
consiglio: http://pneidene.blogspot.com/2009/04/gerardino.html
dedicato a tutti i bambini che sono saliti in cielo domenica scorsa
mercoledì 8 aprile 2009
Ballando sotto le stelle
Insomma gente, qui nell'urbe ancora si balla.
Uno spasso che non vi dico.
Immagino cosa debba essere in abruzzo.
Ma torniamo a noi, perchè in questo momento triste voglio raccontarvi un ricordo divertente della mia prima fanciullezza, funestata dal bradissmo di Pozzuoli.
Il bradisismo è un fenomeno di assestamento tellurico che infesta le zone sismiche come napoli, ad esempio, che sorge ai piedi di un vulcano attivo e si estende su una pianura ricca di crateri e altri vulcani, i campi flegrei (ma cosa avevano in mente i greci quando hanno fondato una città dentro un vulcano? boh). Fatto sta che, dopo il terremoto dell'Irpinia, case crollate, notti in macchina, terrore agghiacciante ecc, il bradisismo fu una ciliegina sulla torta del follia di mia madre, che appena sentiva una scossa urlava a pazza; in quel periodo, mi ricordo, se ne andava in giro con la bava alla bocca e parlando in sanscrito; quando si ballava, poi, iniziava anche a ruotare la testa sul collo di 360 gradi.
Con gli altri bambini facevamo la gara a chi teneva la madre che sclerava di più durante il terremoto e difficilmente perdevamo, tranne quando con noi gareggiava Ciccio, la cui madre ormai dormiva in macchina dal 1980 e non era mai più salita se non per lavarsi velocissimamente.
Il bradisismo, dunque.
Le autorità ci aiutarono: fu approntata una cartina, recapitata per posta a tutti gli abitanti dei campi fegrei, dove si spiegava quali erano le zone a rischio e che cosa dovevi fare in caso di terremoto. La cartina era così composta: una zona rossa (che erano quelli che morivano di subito), una zona gialla, dove eravamo noi (che era quella che forse ti salvavi o morivi per secondo) e una zona verde, dove la scossa l'avresti sentita ma non saresti morto. Per l'iniqua distibuzione della fortuna, la zona verde coincideva con i quartieri ricchi della città e che cazzo, sei ricco e manco crepi. A scuola confrontavamo le cartine e creavamo schieramenti: quelli della zona gialla schifavano quelli della zona rossa perchè sfigati che morivano subito e se tenevi un parente nela zona rossa lo rinnegavi e un pò te ne vergognavi. Inoltre, quelli della zona verde schifavano queli delle zone rosse e gialle ma io credo che questo schifo fosse antecedente alla cartina. Tuttavia, se andavi alla villa comunale e trovavi un gruppo di bambini della zona verde e si organizzava una sassaiola e loro perdevano, tu avevi diritto a schifarli, in quanto sfigati e perdenti comunque. Mio fratello era bravissimo nelle sassaiole: saliva come una scimmia sulle palme, staccava grappoli di ghiande e colpiva tipo raffiche di mitra. Grazie a lui, la banda dela zona gialla si era fatta rispettare.
Poi c'era il piano di evaquazione che consisteva in questo: arriva la scossa e tu ti ripari sotto un tavolo oppure accanto al muro portante; poi finisce, esci di casa e vai ad un punto di raccolta dove ci sono dei pullman che ti prelevano e ti portano a fare un giro turistico della città distrutta. Solo che il napoletano è anarchico, tu non gli puoi dire cosa fare e aspettarti che obbedisca perfettamente. Durante l'esercitazione, chi arrivava con la radio attaccata all'orecchio perchè stava giocando il napoli, chi era arrivato per primo e si era messo al bar a bere il caffè aspettando gli altri; chi prima di andare al punto di raccolta si era lavato e truccato perchè sennò che figura di merda; insomma le esercitazioni duravano un'intera giornata con il capo dei pompieri che ci cazziava: ma se era venuto ò terramoto overamente ma che perdevi tempo a fare la doccia alle creature? e mia madre: e se poi dobbiamo andare in ospedale e vedono che tengono le mutande sporche io che figura ci faccio?
Mai capito come si fa a tenersi le mutande pulite durante il terremoto.
Ma la vera pacchia era a scuola.
Non ricordo nulla dei programmi di quegli anni scolastici; ero alle medie e non facevamo altro che: prova! sotto il tavolo!! adesso alzatevi, ordinati in fila per due, andate alla palestra all'aperto e aspettate che vi vengono a prendere i genitori. Per far vedere quanto eravamo bravi, a volte l'esercitazione si faceva di domenica, i genitori da fuori ai cancelli controllavano quanto tempo ci mettevamo ad evaquare. Alcune mamme entravano perfette nella parte e appena vedevano il figlio urlavano: Ciro!! Antonio!! hai tenuto paura? hai sentito la scossa???
La mia scuola, poi, era una meraviglia, il vanto della zona gialla: era un prefabbricato antisisimico.
Tra l'altro, completamente fatta di amianto.
Un gioiellino
E poi venne. Voglio dire, ogni giorno un paio di scosse piccole, ok, ci potevi anche convivere e ormai erano tre anni che si ballava mattina mezzogiorno e sera ma poi, ovviamente, venne quella grossa, quella che tutti stavamo aspettando.Ero a scuola, ora di educazione tecnica
La terra trema.
Il prof guarda in alto e decide che questa è quella grossa: guagliò, ò terremoto, tutti sotto i banchetti, forza. Su Ciccio, pure tu, bravi guaglioni, ci siete tutti? bene mò mi accuccio pure io sotto alla cattedra, eh? state calmi, mò passa, state buon..e mentre ci rassicura un calcinaccio cade sulla cattedra, siamo a cielo aperto..e allora, dal mio posto sotto al banco sento il prof che urla: ANTISISMICO RO' CAZZ, FUJIMMENCENNE GUAGLIO'(POFFARBACCO, QUEST'EDIFICIO NON E' PER NULLA ANTISISMICO, RAGAZZI FUGGIAMO!!)
E cosi fuggiamo, in fila disordinta per cinque e non ce ne andiamo in palestra ma fuggiamo così, a cazzo, e anche in strada fuggono tutti a cazzo ed è un gran via vai, ce ne fosse stato uno che è andato al punto di raccolta.
Io, personalmente, me ne sono tornata a casa.
Ci siamo comportati come principianti, dilettanti della scossa, abbiamo fatto fallire il piano studiato dalla protezione civile. Dopo quella scossa, altre ne seguirono ma le cartine andarono in disuso e poi i pullman al punto di raccolta fuorono portati via. Come dire, la teoria la sapevamo ma siamo saliti sul palco e ci siamo scordati la parte.
Del resto, la forza dei napoletani è sempre stata l'improvvisazione.
Ieri sera, volevo consolare mia madre che da tre giorni stà ficcata sotto il letto e non vuole vedere nè capire niente. Le dico ma dai mamma, stai su, ti ricordi quando c'era il bradismo a napoli? che risate
Ho riattacato il telefono mentre ancora bestemmiava in sanscrito.
Soltanto ieri mi sono resa conto che per tre anni gli adulti avevano vissuto in una specie di incubo mente per noi bambini era stata la più grande e divertente avventura mai vissuta.
Questione di punti di vista, suppongo.
Uno spasso che non vi dico.
Immagino cosa debba essere in abruzzo.
Ma torniamo a noi, perchè in questo momento triste voglio raccontarvi un ricordo divertente della mia prima fanciullezza, funestata dal bradissmo di Pozzuoli.
Il bradisismo è un fenomeno di assestamento tellurico che infesta le zone sismiche come napoli, ad esempio, che sorge ai piedi di un vulcano attivo e si estende su una pianura ricca di crateri e altri vulcani, i campi flegrei (ma cosa avevano in mente i greci quando hanno fondato una città dentro un vulcano? boh). Fatto sta che, dopo il terremoto dell'Irpinia, case crollate, notti in macchina, terrore agghiacciante ecc, il bradisismo fu una ciliegina sulla torta del follia di mia madre, che appena sentiva una scossa urlava a pazza; in quel periodo, mi ricordo, se ne andava in giro con la bava alla bocca e parlando in sanscrito; quando si ballava, poi, iniziava anche a ruotare la testa sul collo di 360 gradi.
Con gli altri bambini facevamo la gara a chi teneva la madre che sclerava di più durante il terremoto e difficilmente perdevamo, tranne quando con noi gareggiava Ciccio, la cui madre ormai dormiva in macchina dal 1980 e non era mai più salita se non per lavarsi velocissimamente.
Il bradisismo, dunque.
Le autorità ci aiutarono: fu approntata una cartina, recapitata per posta a tutti gli abitanti dei campi fegrei, dove si spiegava quali erano le zone a rischio e che cosa dovevi fare in caso di terremoto. La cartina era così composta: una zona rossa (che erano quelli che morivano di subito), una zona gialla, dove eravamo noi (che era quella che forse ti salvavi o morivi per secondo) e una zona verde, dove la scossa l'avresti sentita ma non saresti morto. Per l'iniqua distibuzione della fortuna, la zona verde coincideva con i quartieri ricchi della città e che cazzo, sei ricco e manco crepi. A scuola confrontavamo le cartine e creavamo schieramenti: quelli della zona gialla schifavano quelli della zona rossa perchè sfigati che morivano subito e se tenevi un parente nela zona rossa lo rinnegavi e un pò te ne vergognavi. Inoltre, quelli della zona verde schifavano queli delle zone rosse e gialle ma io credo che questo schifo fosse antecedente alla cartina. Tuttavia, se andavi alla villa comunale e trovavi un gruppo di bambini della zona verde e si organizzava una sassaiola e loro perdevano, tu avevi diritto a schifarli, in quanto sfigati e perdenti comunque. Mio fratello era bravissimo nelle sassaiole: saliva come una scimmia sulle palme, staccava grappoli di ghiande e colpiva tipo raffiche di mitra. Grazie a lui, la banda dela zona gialla si era fatta rispettare.
Poi c'era il piano di evaquazione che consisteva in questo: arriva la scossa e tu ti ripari sotto un tavolo oppure accanto al muro portante; poi finisce, esci di casa e vai ad un punto di raccolta dove ci sono dei pullman che ti prelevano e ti portano a fare un giro turistico della città distrutta. Solo che il napoletano è anarchico, tu non gli puoi dire cosa fare e aspettarti che obbedisca perfettamente. Durante l'esercitazione, chi arrivava con la radio attaccata all'orecchio perchè stava giocando il napoli, chi era arrivato per primo e si era messo al bar a bere il caffè aspettando gli altri; chi prima di andare al punto di raccolta si era lavato e truccato perchè sennò che figura di merda; insomma le esercitazioni duravano un'intera giornata con il capo dei pompieri che ci cazziava: ma se era venuto ò terramoto overamente ma che perdevi tempo a fare la doccia alle creature? e mia madre: e se poi dobbiamo andare in ospedale e vedono che tengono le mutande sporche io che figura ci faccio?
Mai capito come si fa a tenersi le mutande pulite durante il terremoto.
Ma la vera pacchia era a scuola.
Non ricordo nulla dei programmi di quegli anni scolastici; ero alle medie e non facevamo altro che: prova! sotto il tavolo!! adesso alzatevi, ordinati in fila per due, andate alla palestra all'aperto e aspettate che vi vengono a prendere i genitori. Per far vedere quanto eravamo bravi, a volte l'esercitazione si faceva di domenica, i genitori da fuori ai cancelli controllavano quanto tempo ci mettevamo ad evaquare. Alcune mamme entravano perfette nella parte e appena vedevano il figlio urlavano: Ciro!! Antonio!! hai tenuto paura? hai sentito la scossa???
La mia scuola, poi, era una meraviglia, il vanto della zona gialla: era un prefabbricato antisisimico.
Tra l'altro, completamente fatta di amianto.
Un gioiellino
E poi venne. Voglio dire, ogni giorno un paio di scosse piccole, ok, ci potevi anche convivere e ormai erano tre anni che si ballava mattina mezzogiorno e sera ma poi, ovviamente, venne quella grossa, quella che tutti stavamo aspettando.Ero a scuola, ora di educazione tecnica
La terra trema.
Il prof guarda in alto e decide che questa è quella grossa: guagliò, ò terremoto, tutti sotto i banchetti, forza. Su Ciccio, pure tu, bravi guaglioni, ci siete tutti? bene mò mi accuccio pure io sotto alla cattedra, eh? state calmi, mò passa, state buon..e mentre ci rassicura un calcinaccio cade sulla cattedra, siamo a cielo aperto..e allora, dal mio posto sotto al banco sento il prof che urla: ANTISISMICO RO' CAZZ, FUJIMMENCENNE GUAGLIO'(POFFARBACCO, QUEST'EDIFICIO NON E' PER NULLA ANTISISMICO, RAGAZZI FUGGIAMO!!)
E cosi fuggiamo, in fila disordinta per cinque e non ce ne andiamo in palestra ma fuggiamo così, a cazzo, e anche in strada fuggono tutti a cazzo ed è un gran via vai, ce ne fosse stato uno che è andato al punto di raccolta.
Io, personalmente, me ne sono tornata a casa.
Ci siamo comportati come principianti, dilettanti della scossa, abbiamo fatto fallire il piano studiato dalla protezione civile. Dopo quella scossa, altre ne seguirono ma le cartine andarono in disuso e poi i pullman al punto di raccolta fuorono portati via. Come dire, la teoria la sapevamo ma siamo saliti sul palco e ci siamo scordati la parte.
Del resto, la forza dei napoletani è sempre stata l'improvvisazione.
Ieri sera, volevo consolare mia madre che da tre giorni stà ficcata sotto il letto e non vuole vedere nè capire niente. Le dico ma dai mamma, stai su, ti ricordi quando c'era il bradismo a napoli? che risate
Ho riattacato il telefono mentre ancora bestemmiava in sanscrito.
Soltanto ieri mi sono resa conto che per tre anni gli adulti avevano vissuto in una specie di incubo mente per noi bambini era stata la più grande e divertente avventura mai vissuta.
Questione di punti di vista, suppongo.
lunedì 6 aprile 2009
Sono le 03.30 e tutto va bene
Almeno nell’Urbe.
In abruzzo e’ il delirio, purtroppo
Ma torniamo a noi
Essendo nata e cresciuta a Napoli, di terremoti me ne intendo: da quello del 1980 al bradisismo di Pozzuoli, nella mia esistenza ho ballato parecchio.
So esattamente cosa fare in caso di terremoto. Quando entro in una casa, automaticamente cerco il muro portante dell’appartamento a cui attaccarmi appena inizia la festa. A casa mia, ho una colonna portante perfetta per aggrapparsi mentre il resto del mondo ti crolla intorno.
Alle tre e mezza mi sveglio; balla il letto, cigolano le porte, trema tutto.Luci che si accendono, persiane che si alzano, antifurti che suonano, bambini che piangono. Gli animali domestici, come sappiamo, sono sensibili e sanno quando sta per arrivare il terremoto o il diluvio o lo Tzunami; la mia gatta, sensibile evidentemente quanto o mago do’ nascimento, non ha fatto un fiato, ne’ prima, ne’ dopo ne’ durante. Sembrava solo un po’ seccata del fatto che il divano le si muovesse da sotto il culo.
Insomma mi sveglio.
Terremoto.
Forte
Si capiva che l’epicentro non era nell’urbe ma il rumore e il tremore erano sufficientemente forti da creare un certo scagazzo.
Perfido dorme beato, la cosa non mi sembra corretta.
Amore il terremoto! Ah? Uh! Cazzo
Mamma mia quanto dura.
Ma io so esattamente cosa fare, durante un terremoto:
prega
non scendere per le scale, sono la prima cosa che crolla
prega
attaccati al muro portante del palazzo, e’ l’ultima cosa che viene giu’ (io pero’ questa cosa del muro non l’ho mai capita bene; voglio dire, il muro non crolla ma tu ti ci aggrappi e poi i piedini? Penzolano nel vuoto? Boh)
NON AFFACCIARTI ALLE FINESTRE
Non uscire sui balconi
Prega
Quindi sono informatissima
Solo che tengo la pressione bassa, sono un bradipo; quando viene quello bello grosso, quello ultimo finale, per intenderci, se viene di notte sono spacciata, ve lo dico io; il mio cervello si e’ alzato, ha preso la gatta, il fidanzato e si e’ messo aggrappato alla colonna insieme ai suoi cari. Il mio corpo, invece, a stento capisce che c’e’ il terremoto. Perfido pure si vede che ha la tentazione fortissima di richiudere gli occhi; in fondo il sussultorio ti culla e poi, se devi morire, non e’ meglio che avvenga dormendo?
E quindi rimaniamo a letto tenendoci per mano, 30 secondi che sembrano dieci minuti.
Intorno a noi, sento i vicini che fanno le cose piu’ pericolose, quelle che nei depliant sul terremoto c’e’ la figurina con la croce rossa sopra, per intenderci: si affacciano alla finestra (ma siete pazzi? Durante un terremoto? Cazzo devi vedere?), fuggono per le scale in mutande eccetera.
MI rendo conto che questi cittadini sono completamente impreparati all’evento terra-che trema. Alla fine finisce, ci alziamo ,accendiamo la tivvu’, guardiamo dalla finestra i vicini che si passano i bambini da un piano all’altro, porte che si chiudono, gente che rientra in casa.
Meno male, e’ finita
Almeno qui nell’Urbe
In abruzzo e’ il delirio, purtroppo
Ma torniamo a noi
Essendo nata e cresciuta a Napoli, di terremoti me ne intendo: da quello del 1980 al bradisismo di Pozzuoli, nella mia esistenza ho ballato parecchio.
So esattamente cosa fare in caso di terremoto. Quando entro in una casa, automaticamente cerco il muro portante dell’appartamento a cui attaccarmi appena inizia la festa. A casa mia, ho una colonna portante perfetta per aggrapparsi mentre il resto del mondo ti crolla intorno.
Alle tre e mezza mi sveglio; balla il letto, cigolano le porte, trema tutto.Luci che si accendono, persiane che si alzano, antifurti che suonano, bambini che piangono. Gli animali domestici, come sappiamo, sono sensibili e sanno quando sta per arrivare il terremoto o il diluvio o lo Tzunami; la mia gatta, sensibile evidentemente quanto o mago do’ nascimento, non ha fatto un fiato, ne’ prima, ne’ dopo ne’ durante. Sembrava solo un po’ seccata del fatto che il divano le si muovesse da sotto il culo.
Insomma mi sveglio.
Terremoto.
Forte
Si capiva che l’epicentro non era nell’urbe ma il rumore e il tremore erano sufficientemente forti da creare un certo scagazzo.
Perfido dorme beato, la cosa non mi sembra corretta.
Amore il terremoto! Ah? Uh! Cazzo
Mamma mia quanto dura.
Ma io so esattamente cosa fare, durante un terremoto:
prega
non scendere per le scale, sono la prima cosa che crolla
prega
attaccati al muro portante del palazzo, e’ l’ultima cosa che viene giu’ (io pero’ questa cosa del muro non l’ho mai capita bene; voglio dire, il muro non crolla ma tu ti ci aggrappi e poi i piedini? Penzolano nel vuoto? Boh)
NON AFFACCIARTI ALLE FINESTRE
Non uscire sui balconi
Prega
Quindi sono informatissima
Solo che tengo la pressione bassa, sono un bradipo; quando viene quello bello grosso, quello ultimo finale, per intenderci, se viene di notte sono spacciata, ve lo dico io; il mio cervello si e’ alzato, ha preso la gatta, il fidanzato e si e’ messo aggrappato alla colonna insieme ai suoi cari. Il mio corpo, invece, a stento capisce che c’e’ il terremoto. Perfido pure si vede che ha la tentazione fortissima di richiudere gli occhi; in fondo il sussultorio ti culla e poi, se devi morire, non e’ meglio che avvenga dormendo?
E quindi rimaniamo a letto tenendoci per mano, 30 secondi che sembrano dieci minuti.
Intorno a noi, sento i vicini che fanno le cose piu’ pericolose, quelle che nei depliant sul terremoto c’e’ la figurina con la croce rossa sopra, per intenderci: si affacciano alla finestra (ma siete pazzi? Durante un terremoto? Cazzo devi vedere?), fuggono per le scale in mutande eccetera.
MI rendo conto che questi cittadini sono completamente impreparati all’evento terra-che trema. Alla fine finisce, ci alziamo ,accendiamo la tivvu’, guardiamo dalla finestra i vicini che si passano i bambini da un piano all’altro, porte che si chiudono, gente che rientra in casa.
Meno male, e’ finita
Almeno qui nell’Urbe
mercoledì 1 aprile 2009
Dialogo semiserio tra la Punzy e un Tecnico di passaggio
Ieri ho avuto un’interessantissima conversazione con un IT (per intenderci,un tecnico interno che dovrebbe occuparsi di riparare i guasti ai nostri applicativi); la riporto in quanto particolare, mi ha ricordato un dialogo nonsense di Beckett
Punzy: ciao, IT, sono Punzy; non riesco ad accedere alla mail, clicco sull’icona ma mi appare un pop up in inglese che io non capisco niente comunque dice unable e poi mi si inchioda in clessidra per 106 anni
IT (professionalissimo): Punzy, credo che la tua mail possa aver contratto un virus; hai notato per caso se ti e’ arrivata una mail infettosa?
Punzy: non saprei, non riesco ad accedere alla mail; fino a ieri sera no
IT: no, il virus sembra stia attaccando i nostri sitemi informatici da questa mattina; quando hai aperto outlook appena entrata hai visto una mail strana?
Punzy: no,caro IT, in quanto non riesco ad accedere alla mail, per cui, non avendola aperta, non so se dentro ci sia un virus
IT sembra proprio un bel problema il tuo, su che server sei appoggiata?
Punzy: il server? Server sta per sedere? Sulla sedia sta appoggiato
IT: ha ha ha PunzY, sei simpaticissima; un mio collega che ti conosce dice che sei uno spasso, quando chiami ridiamo tutti
Punzy: ha ha ha che divertenti che siete, mi risovi il problema?
IT: dice che sei fenomenale, che non capisci niente di computer e quando chiami ci mettiamo tre ore solo a capire che vuoi..
Punzy:……chi e’ sto’ collega tuo?
IT: ma e’ vero che una volta ti ci sono voluti due giorni per capire dove leggere
il nome macchina?
Punzy: come hai detto che ti chiami? No perche’ ti devo mettere nella lista dell’odio
IT: Il mio collega dice che una volta..
Punzy: SENTI, ma ti pare bello prendermi in giro cosi’? che se tutti capivamo qualche cosa di computer tu non lavoravi, sai?TU CI CAPISCI QUALCOSA DEL LAVORO MIO??
IT: azzo Punzy, calma, dai. MI aveva detto il collega che sei permalosa
Punzy: IO NON SONO PERMALOSA. IO SONO LA DONNA PIU’ SPIRITOSA E AUTOiRONICA CHE TI CAPITERA’ DI INCONTRARE NELLA TUA MISERABILE VITA DA TECNICO, CHIARO?? HO SOLTANTO UN PROBLEMA ALLA MAIL
IT: ok, dai adesso ci penso io, ti faccio una bella magia da remoto e ti mando via mail le istruzioni per il worflow che dovrai seguire per il restart
….
Punzy: ammesso che io sappia cos’e’ un workflow (lo so cos’e’ ma faceva fico dirlo, a quel punto) la MAIL NON MI SI APRE per cui come faccio a leggere le istruzioni?
IT:……………….
Punzy……………
IT: ah beh, mi sa che vengo li’ allora
PUnzy: bravo.
vieni, vieni
Punzy: ciao, IT, sono Punzy; non riesco ad accedere alla mail, clicco sull’icona ma mi appare un pop up in inglese che io non capisco niente comunque dice unable e poi mi si inchioda in clessidra per 106 anni
IT (professionalissimo): Punzy, credo che la tua mail possa aver contratto un virus; hai notato per caso se ti e’ arrivata una mail infettosa?
Punzy: non saprei, non riesco ad accedere alla mail; fino a ieri sera no
IT: no, il virus sembra stia attaccando i nostri sitemi informatici da questa mattina; quando hai aperto outlook appena entrata hai visto una mail strana?
Punzy: no,caro IT, in quanto non riesco ad accedere alla mail, per cui, non avendola aperta, non so se dentro ci sia un virus
IT sembra proprio un bel problema il tuo, su che server sei appoggiata?
Punzy: il server? Server sta per sedere? Sulla sedia sta appoggiato
IT: ha ha ha PunzY, sei simpaticissima; un mio collega che ti conosce dice che sei uno spasso, quando chiami ridiamo tutti
Punzy: ha ha ha che divertenti che siete, mi risovi il problema?
IT: dice che sei fenomenale, che non capisci niente di computer e quando chiami ci mettiamo tre ore solo a capire che vuoi..
Punzy:……chi e’ sto’ collega tuo?
IT: ma e’ vero che una volta ti ci sono voluti due giorni per capire dove leggere
il nome macchina?
Punzy: come hai detto che ti chiami? No perche’ ti devo mettere nella lista dell’odio
IT: Il mio collega dice che una volta..
Punzy: SENTI, ma ti pare bello prendermi in giro cosi’? che se tutti capivamo qualche cosa di computer tu non lavoravi, sai?TU CI CAPISCI QUALCOSA DEL LAVORO MIO??
IT: azzo Punzy, calma, dai. MI aveva detto il collega che sei permalosa
Punzy: IO NON SONO PERMALOSA. IO SONO LA DONNA PIU’ SPIRITOSA E AUTOiRONICA CHE TI CAPITERA’ DI INCONTRARE NELLA TUA MISERABILE VITA DA TECNICO, CHIARO?? HO SOLTANTO UN PROBLEMA ALLA MAIL
IT: ok, dai adesso ci penso io, ti faccio una bella magia da remoto e ti mando via mail le istruzioni per il worflow che dovrai seguire per il restart
….
Punzy: ammesso che io sappia cos’e’ un workflow (lo so cos’e’ ma faceva fico dirlo, a quel punto) la MAIL NON MI SI APRE per cui come faccio a leggere le istruzioni?
IT:……………….
Punzy……………
IT: ah beh, mi sa che vengo li’ allora
PUnzy: bravo.
vieni, vieni
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