mercoledì 19 marzo 2008

Il treno dei desideri

Avete mai visto un Eurostar?
Il fiore all’occhiello di Trenitalia è un teno moderno, veloce e molto trendy: magro, slanciato, a forma di missile con il nasino a punta.
A volte i vagoni sono anche tutti colorati, una vera delizia per lo sguardo nel grigiore delle stazioni ferroviarie.
Eppure mi è sempre sembrato un treno piuttosto triste, quasi malinconico direi.
Dopo un’attenta osservazione del mezzo ho capito il perché:
L’Eurostar ha un complesso di inferiorità nei confronti dell’aereoplano.
Sarà per la forma a missile, che lo faceva aspirare all’alto della Ionosfera.
Creato per viaggiare lungo tutto lo stivale, i passeggeri ingrati continuano a prendere l’aereo per arrivare da Milano a Palermo. Noi italiani siamo troppo comodini, preferiamo pagare di più e stare seduti aereo con la certezza di arrivare a destinazione, piuttosto che viaggiare un giorno e mezzo stipati nel treno. L’eurostar si sente perplesso. In fondo anche lui ha un vano apposito per portare i bagagli, come gli arei. Ma noi ingrati passeggeri chissà perché non ci fidiamo di lasciarli lì incustoditi e preferiamo ammucchiarli vicino ai sedili. Poi si sa che stiamo scomodi. Soltanto perché a volte qualche malintenzionato si frega le valigie o ci fruga dentro non vuol dire che il vano bagagli non sia sicuro. E poi com’è possibile che la gente rinunci a veder scorrere dal finestrino il panorama che va dalle Alpi e che poi digrada dolcemente verso il mare? E l’emozione di vedere la neve sugli appennini alta alta alta tre metri sopra al cielo e pure di più e non si può passare con il treno e allora si sta lì, tutti insieme a raccontarci aneddoti di un tempo passato quando si viaggiava in carrozza e si veniva assaltati dai briganti? E il brivido dell’imprevisto quando sali sul treno a Lecce, il 15 di agosto e scopri che l’aria condizionata non funziona?
Forse non siamo pronti per questo. Ci piace troppo la vita metodica e preordinata.
Non si può giocare nemmeno la carta della velocità, dato che ormai nell’Urbe i cittadini vanno in media a 100 all’ora
Allora l’Eurostar si è trovato un adeguamento tutto suo: arriva in ritardo, dai quindici minuti alla mezz’ora.
Per darci il tempo di fare il check in

4 commenti:

Iaia Nie ha detto...

sento che si sta avvicinando il momento della lista dell'odio. lo sento nell aria...

Punzy ha detto...

he he he Iaia Nie, mi sa che sei sensitiva...

articolo21 ha detto...

Eh... i bei tempi della diligenza veloce... quelli sì...

Anonimo ha detto...

Io ogni tanto qualche ES lo prendo. E quando porta 20 minuti di ritardo lo maledico, perchè ne basterebbero 5 in più per avere il rimborso del 50 %. :D