Avete mai visto un Eurostar?
Il fiore all’occhiello di Trenitalia è un teno moderno, veloce e molto trendy: magro, slanciato, a forma di missile con il nasino a punta.
A volte i vagoni sono anche tutti colorati, una vera delizia per lo sguardo nel grigiore delle stazioni ferroviarie.
Eppure mi è sempre sembrato un treno piuttosto triste, quasi malinconico direi.
Dopo un’attenta osservazione del mezzo ho capito il perché:
L’Eurostar ha un complesso di inferiorità nei confronti dell’aereoplano.
Sarà per la forma a missile, che lo faceva aspirare all’alto della Ionosfera.
Creato per viaggiare lungo tutto lo stivale, i passeggeri ingrati continuano a prendere l’aereo per arrivare da Milano a Palermo. Noi italiani siamo troppo comodini, preferiamo pagare di più e stare seduti aereo con la certezza di arrivare a destinazione, piuttosto che viaggiare un giorno e mezzo stipati nel treno. L’eurostar si sente perplesso. In fondo anche lui ha un vano apposito per portare i bagagli, come gli arei. Ma noi ingrati passeggeri chissà perché non ci fidiamo di lasciarli lì incustoditi e preferiamo ammucchiarli vicino ai sedili. Poi si sa che stiamo scomodi. Soltanto perché a volte qualche malintenzionato si frega le valigie o ci fruga dentro non vuol dire che il vano bagagli non sia sicuro. E poi com’è possibile che la gente rinunci a veder scorrere dal finestrino il panorama che va dalle Alpi e che poi digrada dolcemente verso il mare? E l’emozione di vedere la neve sugli appennini alta alta alta tre metri sopra al cielo e pure di più e non si può passare con il treno e allora si sta lì, tutti insieme a raccontarci aneddoti di un tempo passato quando si viaggiava in carrozza e si veniva assaltati dai briganti? E il brivido dell’imprevisto quando sali sul treno a Lecce, il 15 di agosto e scopri che l’aria condizionata non funziona?
Forse non siamo pronti per questo. Ci piace troppo la vita metodica e preordinata.
Non si può giocare nemmeno la carta della velocità, dato che ormai nell’Urbe i cittadini vanno in media a 100 all’ora
Allora l’Eurostar si è trovato un adeguamento tutto suo: arriva in ritardo, dai quindici minuti alla mezz’ora.
Per darci il tempo di fare il check in
4 commenti:
sento che si sta avvicinando il momento della lista dell'odio. lo sento nell aria...
he he he Iaia Nie, mi sa che sei sensitiva...
Eh... i bei tempi della diligenza veloce... quelli sì...
Io ogni tanto qualche ES lo prendo. E quando porta 20 minuti di ritardo lo maledico, perchè ne basterebbero 5 in più per avere il rimborso del 50 %. :D
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