lunedì 8 dicembre 2008

Pazzi urbani

Ok, ok, nella definizione di “pazzo” rientra un gran numero di persone strane, eccentriche e devianti dalla norma’
Il post si concentra, dunque, su individui che hanno difficolta’ di adattamento alla realtà, cioe’ non la vedono come è realmente ma soffrono di problemi emotivi o mentali che ne portano ad una visione distorta
Ci siamo?
Bene.
Dunque, nei miei giri quotidiani ne vedo parecchi: chiunque prenda l’autobus, la metro o semplicemente passeggia per le strade dell’Urbe ha modo di osservare persone che parlano da sole, persone che in piedi sulle panchine gridano che stanno arrivando gli alieni (magari fosse vero), distinti signori in giacca e cravatta che pero’ non hanno i pantaloni e ops! nemmeno le mutande ecc
Noi cittadini ci siamo abituati: c’e’ chi li scansa, chi si aggrega al grido di arrivano i marziani, chi gli da’ 5 minuti di attenzione e chi, come me, ci deve interagire perche’ viene scelto da loro come interlocutore privilegiato
Situazione tipo:
Tizio in vestaglia di flanella verde che sta seduto sul tettuccio di una Jeep guardando in alto e dice: Signore, Signore, siamo qui ,guardaci, fulminaci tutti per i nostri peccati. Io passo di là,
lui mi vede e dice: signore la vedi quella? Adesso te la mando, scende dal tetto della macchina e mi insegue con un oggetto contundente a caso
Quindi spesso mi potete trovare che corro per le strade mentre tizi in vestaglia mi inseguono.
Potete stare sicuri che, ovunque io mi trovi, il pazzo del luogo mi viene vicino per parlarmi, per uccidermi o semplicemente per osservarmi da vicino. Mi sembra evidente che questo accade perche’ i pazzi sanno che il mio cervello sta per mollare gli ormeggi e raggiungere gli abissi felici e soffusi della non realta’.
Nessuno stupore, quindi, quando il pazzo del quartiere dove lavoro mi ha puntata.
Il pazzo del quartiere si chiama Maurizio, ha tutti i vestiti addosso e va in giro con un enorme pietra che lui chiama mamma.
Lui va al bar e dice al barista: due cappuccini, uno per me e uno per mamma. Poi fa: mamma non lo vuoi il cappuccino? Allora me lo bevo io.

Oppure, mentre cammina per strada ti vede e ti chiama: punzyyy ciao Punzyyy, mamma hai visto chi c’e’? c’e’ Punzyyyy… che dici? Vuoi andare da lei? Va bene mamma vaiiiiii e la pietra chiamata mamma ti viene lanciata addosso e tu, da persona educata, mentre ti medichi il cranio gli fai: buongiorno signora, come sta?
Mannaggia me e al giorno che gli ho dato a parlare.

Perche’ ovviamente, non sia mai detto che io non rispondo ad un tizio che cicaleggia a vuoto con una pietra e che mi chiede un parere sul fatto se possa lasciare la pietra-madre cinque minuti sul muretto mentre lui va a fare non so bene cosa dietro alla siepe.
Maurizio e sua madre sanno che a breve sara’ natale, per cui da un paio di giorni vanno in giro con un festone argentato in testa, lui e attorno alla circonferenza, lei

Mamma quest’anno a natale andiamo a mangiare a casa di Punzy? Punzyyyyyyyyyyyy

Prima che vi facciate venire l’idea di commentare questo post con frasi del tipo ma povero Maurizio oppure Punzy sei politicamente scorretta preciso che per scrivere questo post non e’ stato ucciso nessun disabile mentale, nessuna pietra chiamata mamma e’ stata lesa e nessuna vestaglia di flanella verde e’ stata gettata nel secchione dei rifiuti organici

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Oddio; di pazzi urbani ne ho incontrati alcuni anch'io. Molto meno pericolosi del tizio che va in giro con la mamma in braccio.
Mi rendo conto che per una signorina come te sia piuttosto pericoloso essere puntati da questi pazzi.
Prova a presentagli la moglie del portiere: forse ti lascia perdere ...

Pino Amoruso ha detto...

...io, invece, gli presenterei il portiere!!!
;)

silvio di giorgio ha detto...

io ho lavorato 8 anni con la malattia mentale, sono discretamente "scafato" sull'argomento...

il Russo ha detto...

Io ogni mattina incontro il Giovanni (un'istituzione nel mio quartiere) che immancabilmente girando su stesso mi fa: "Vinciamoooooooo?".
Lui si riferisce alla sua squadra del cuore, la giuventus (fosse normale col cazzo che potrebbe tenerla), dopo anni spesi a spiegargli che tenevo il Toro e che non me ne fregava nulla ci ho rinunciato, oramai rispondo seriamente ogni mattina con frasi tipo: "Può darsi", "Dipende", "Speriamo" ecc.ecc....

Damiano Aliprandi ha detto...

Esplorerò tutta roma pur di vedere un uomo con la pietra che crede che sia sua madre, dialogare una certa Punzy!!

Ahahah ti giuro ma questo post mi ha fatto troppo ridere!

Arcureo ha detto...

...qui a Padova c'è un personaggio che gira all'università, direi da manuale. Me lo ricordo dai miei tempi, lontani e ormai nebbiosi, ma ancora lo vedo circolare per le zone più densamente popolate di studenti.
Soggetto maschile di una certa età (forse più verso i 50 che non i 40) con un look che pare uscito dai kollettivi degli anni 70, sempre con una fascina di libri/giornali/fogli sottobraccio e una dialettica vivissima nonché delle agomentazioni apparentemente aderenti alla realtà (almeno inizialmente) si imbarca in discorsi -o meglio monologhi- concitati e dal sapore vagamente complottistico/anarcoinsurrezionalista. Ovviamente le sue vittime preferite sono le matricole, visto che i più anziani fra gli studenti lo conoscono e lo evitano accuratamente.
Dopo un po' che e lì che concitatamente espone le sue teorie (e che queste teorie, di pari passo, si dimostrano sempre meno appartenenti a questo pianeta... e forse nemmeno a questa galassia) vedi che fra il gruppetto di novellini cominciano a dardeggiare occhiate dubbiose, alla ricerca di una conferma, gli uni con gli altri. No perché all'inizio la sua loquela è coinvolgente e perfino convincente... è dopo un po' che inesorabilmente lo si perde...
Gli iniziali sguardi del tipo "ma sono solo io o 'sto tizio è davvero svalvolato?" lasciano poi il posto a risatine, presto smorzate magari da un acceso crescendo oratorio del tipo in questione che già non è particolarmente rassicurante a vedersi, se poi lo vedi che si inalbera con una foga alla Carmelo Bene su questioni sconnesse da qualsivoglia argomentazione logica, beh non è che sia esattamente tranquillizzante.
Alla fine con scuse raffazzonate ("devo andare a lezione..." "perdo il treno" "ho la tarapia tapioca che mi prematura il corso...") gli studenti si dileguano rapidamente e lui deve cercarsi delle altre vittime ignare.
E il meraviglioso ciclo della natura continua...

Anonimo ha detto...

evidentemente è un segno del destino,ti ricordi di un certo umberto di napoletana memoria? è ancora tra di noi e sente la tua mancanza,e, per ovviare ha puntato me.che gioia le tradizioni familiari.IL GRANDE ORSO

Franca ha detto...

Chi può stabilire cosa sia la normalità?

Punzy ha detto...

BUongiorno a tutti!!

vedo che tutti noi abbiamo avuto le nostre belle esperienze con i fuori di testata

per Grande Orso: ma dai! Umbertino...ancora vivo e felice..beh, qualcuno doveva pur prendere il mio posto

per Silvio: anche un mio amico lavorava in un istituto di igiene mentale..lavoro duro

Per Franca: io dico che la normalita' e' un'opinione e la pietra-madre e' un'altra opinione. Sbagliata

articolo21 ha detto...

Onestamente se dovessi elencarti i pazzi del mio paese starei fresco... e quindi ti dico solo che me sa che nun te sei guardata dentro perchè la prima pazza urbana sei tu ahahah :)

the muffin woman pat ha detto...

punzy mandalo da me:)

Punzy ha detto...

Articolo: sono dispostissima a dichiararmi la prima pazza Urbana della storia. MI manca solo la pietra

Patty hai cambiato look?

BC. Bruno Carioli ha detto...

Mi hanno detto di un p.u. che sta dalle parti di palazzo Grazioli.
Basso, con i tacchi, donnaiolo....

Anonimo ha detto...

punzy, hai scritto un post politico!: "Il post si concentra, dunque, su individui che hanno difficolta’ di adattamento alla realtà, cioe’ non la vedono come è realmente ma soffrono di problemi emotivi o mentali che ne portano ad una visione distorta"
ecco!!

Punzy ha detto...

x vento:?

Luz ha detto...

Sai perché ti puntano? Perché sicuramente hai negli occhi quella tenerezza per la vita che la gente normale non sa cogliere, e al di sopra dello spazio e del tempo, il pazzo di turno ti guarda e ti riconosce e dentro il cuore gli balla di gioia.
Cara Punzy, rassegnati, sei una vera e propria fatina!
Luz

P.S.
Se hai voglia di incontrare anche la pazza sottoscritta per un caffè, sarebbe una bel gesto in questi giorni di "volemose bene".

Punzy ha detto...

luz, no. ti sbagli, al limite posso fare la strega cattiva dell'ovest.. x il caffé molto volentieri, il prossimo giro di turni dovrebbe essere più umano e potrei avere più tempo a disposizione

Pellescura ha detto...

sono individui affascinanti, pietre madri volanti permettendo...:-)

Prefe ha detto...

secondo me te li cerchi!

Gap ha detto...

http://vengodalontanomasodoveandare.blogspot.com/search/label/razzismo

Dato che sono palloso per natura ho trattato l'argomento in maniera seriosa.
Per fortuna che ancora parliamo con i "pazzi".
Ciao

Punzy ha detto...

se volessimo parlarne seriamente, caro gap, nn ci sarebbe abbastanza spazio nella blogosfera...

Anonimo ha detto...

'..mi innamoro di un sasso, c'è una bolla verde che mi insegue..'

Giuseppe Bovino di Borbone ha detto...

Concordo con il commento di Franca.