mercoledì 17 febbraio 2010

Rifiuti Urbani: un segno dei tempi



Dei tempi dell’urbe, intendo
Sotto l’ormai fisso cielo plumbeo di questa citta’, noi cittadini stiamo imparando a distinguere il tempo che passa dalla tipologia di rifiuti in strada. Non e’ che non puliscano le strade ma evidentemente gli spazzini non bastano o magari hanno tagliato/licenziato/non rinnovato il contratto a un sacco di gente (cosa che puo’ accadere in un paese dove i soldi dei contribuenti vanno letteralmente a puttane) per cui la risorsa di spazzini risulta costantemente inferiore alla popolazione di rifiuti per strada, complice anche la schifosita’ della gente che ce li getta.
Io, che sono un perfetto essere urbano socialmente isolato dal contesto e totalmente alienato dal tempo presente, mi sono accorta che e’ carnevale dalla moltitudine di coriandoli e stelle filanti che giacciono sui marciapiedi e sulle strade. Meno male che non li hanno puliti, senno’ passava febbraio e io non mi ero accorta che arrivava Carnevale. I cadaveri dei coriandoli e delle stelle filanti hanno sommerso gli aghi di pino natalizi rimasti in giro e saranno poi sommersi dalle decorazioni pasquali e dagli involucri delle uova di cioccolato, che a loro volta saranno soffocati dalle scorze di cocomero ferragostano e poi halloween, che con le sue zucche coprira’ il cocomero’ e poi di nuovo natale sommergera’ le zucche e la vita dei rifiuti, insomma, continua.
Fino a quando ci saranno 20.000 strati di rifiuti urbani e allora il governo dichiarera’ lo stato di emergenza e faranno il G8 nell’Urbe sulle scorze di cocomero e ci sara’ un numero a cui inviare sms solidali e c/c destinati ad offerte per pulire la citta’: una catena di solidarieta’ tutta italiana s’inneschera’ per salvare i cittadini rimasti sotto mille strati di zucche ridens, ne parleranno i tiggi’ e i principali organi di informazione nostrana ed estera e le immagini dei romani che fanno il trakking sui cumuli di rifiuti faranno vincere il pulitzer a qualcuno e io non voglio nemmeno pensare al traffico enorme che questa attenzione mediatica suscitera’, non si riuscira’ mai piu’ ad andare in giro, nessun cittadino potra’ muoversi di casa, nemmeno a piedi per andarsi a comprare le sigarette e diventeremo ancora piu’ nervosi ed intrattabili e hai voglia a tafferugli: tutti che menano tutti dappertutto fino a che non sopravviveremo in pochi, soltanto i furbi che si sono fatti le scorte di stecche di Camellights e tutta questa apocalisse perche’ le gente non ha ben chiara la differenza tra la propria pattumiera e il marciapiede

Io speriamo che me la cavo

5 commenti:

la Volpe ha detto...

^^

Punzy ha detto...

azz Gio!! mica ci avevo pensato!!

Bastian Cuntrari ha detto...

"...tutti che menano tutti dappertutto fino a che non sopravviveremo in pochi...": ma allora è la rivoluzione!
Mo' scendo e butto la monnezza sul marciapiede: voglio anch'io dare il mio contributo ed accelerare i tempi...

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

Punzy, cazzo, sei una scrittrice!

Vivi in Italia, non farti illusioni e togliti il sorriso dalla faccia.

Con pessimismo e misantropia
tuo
Blogger

Punzy ha detto...

blogger
in fondo sono una sognatrice..