In questi giorni passati a letto a smaltire la febbre, ho letto molto.
Forse avrei fatto meglio ad accendere la TV
La mia lettura si e’ infatti concentrata su un libro che e’ immediatamente assurto al ruolo di Bibbia o altro testo sacro: Guida al consumo critico.
In questo libro sono contenute, debitamente controllate e con fonti certificate, tutte le malefatte orribili che la grandi multinazionali del terrore commettono sui consumatori, sui loro impiegati, nei paesi del terzo mondo e all’ambiente.
Dato che sono una persona sensibile e di coscienza, non comprero’ piu’ nulla prodotto da questi signori.
Il problema, pero’, e’ che questi signori producono, inscatolano, importano esportano e commercializzano TUTTO.
In pratica, per non dargli soddisfazione, dovro’ cambiare radicalmente il mio modo di vivere, di mangiare e di lavarmi.
Mi tocchera’ comprare dei grossi pezzi di sapone in cash&carry alternativi, dove punkabestia con le treccine mi spiegheranno come spezzettarlo in minuscole scaglie e tentare di farci comunque la lavatrice; non comprero’ piu’ nulla che abbia le bollcine e per quanto riguarda l’alimentazione… beh…secondo la mia nuova bibbia posso mangiare:
bacche e radici ma solo se l’ecosistema locale le produce spontaneamente,se devo convincerlo con un po’ di concime la cosa si complica;
frutta d’importazione non ne parliamo proprio perche’ non vi potete nemmeno lontanamente immaginare quanto e come vengono sfruttati i contadini del terzo mondo;
Carne si ma soltanto se allevata da me personalmente o da un contadino di fiducia che ha fatto scorazzare suini e ovini nei prati, facendogli brucare l’erbetta buona e contribuendo a renderli felici e convinti che il mondo sia un posto meraviglioso fino a quando non e’ ora di sgozzarli e metterli in pentola
latticini si ma solo se conosco personalmente la mucca e lei fornisce il consenso all’utilizzo del suo latte per scopi commerciali.
Pesce ok ma solo se viene pescato con metodi umani, ovvero con un amo conficcato in gola, non con le reti che acchiappano pure i delfini (poveri)
Io devo dirvi questa cosa, in tutta sincerita’: ormai il libro l’ho letto e proprio non ce la faccio a rendermi partecipe di queste empieta’, per cui non comprero’ piu’ certi prodotti..ma non credo totalmente nella politca del boicottaggio: se nessuno compra piu’ dalle multinazionali del terrore, che fine fanno i poveri dipendenti (impiegati/operai?) di queste aziende? Visto che non c’e responsabilita’ etica in queste multinazionali, temo che ogni minima flessione delle vendite si ripercuoterebbe sui dipendenti, quelli piu’ poveri e meno raccomandati..per cui, vi invito a non seguire il mio esempio ma di scegliere autonomamente cosa mangiare e come vestirvi e lavarvi, secondo la vostra sensibilita’.
Vi prego, salvatevi almeno voi
14 commenti:
Non sapevo dell'esistenza di questo libro e non voglio leggerlo anche se la mia coscienza dice il contrario. Già so quello che fa la N. (industria di cioccolateria svizzera, mi sembra, di cui non faccio nemmeno il nome) e mi basta e mi avanza. In questo caso sono realista e so che un boicottaggio vero e proprio non esisterà mai (discorso dipendenti a parte), in quanto per poter esistere davvero dovremmo farlo tutti, ma proprio tutti tutti.
Comunque ognuno è libero di fare le proprie scelte, ma se tutti ci pensassimo un po' quando andiamo a fare la spesa, sarebbe già una cosa grandissima!
Sono d'accordo; gia una spesa consapevole e fatta secondo necessita'e' un passo avanti nel rispetto dell'amabiente e del terzo mondo. E brava, non leggere il libro, se hai una coscienza, altrimenti ci ritroviamo nei mercatini alternativi in mezzo ai vecchi frikketttoni che ci vendono miele con ancora le api ronzanti dentro (bleah). Come ti riconoscero'?? metterai una rosa tra i capelli? :)
punzy, mi spieghi la differenza tra un delfino e una spigola?
Carissimo o carissima tu sai chi, la differenza e' nella mancata partecipazione ai film della Disney da parte delle spigole ragion per cui i loro occhioni dolenti mai commessero intere platee di bambini...
me delusa.
per il mancato riconoscimento, intendo.
Vebbe' dai...facciamo cosi': scrivero' un racconto con protagonista una spigola orfana che cerca la mamma e ha come alleti una nave di pirati fantasma o un gruppo di sirene ubriache o simili...ok?
vabbè...
tu sai chi = GHEBBA!!!!
prrrrrrr
e io che volevo andare alla fiera del consumo critico a milano....:)
Noooooooooooo Pat non andare NON ANDARE...ti dico solo una cosa...io non potrò mai più mangiare Nutella per tutta la vita....
hem punzy, no la nutella no.
to leggi:
http://www.senato.it/composizione/21593/132051/genpagina.htm
http://www.camera.it/deputatism/4385/documentotesto.asp
guarda caso anche io ho letto quel libro...e anche io sono una boicottatrice light, nel senso che alcune cose non le compro più...altre si.
Il problema è che molti prodotti che provengono dal mercato equo e solidale costicchiano un po' di più di quelli della grande distribuzione. Non sarà facile per noi co.co.co(dè) l'opposizione!
poi, se ci pensi, manco il mercato si salva più: vi siete accorti chi sono i raccoglitori di pomodori di ultima generazione? immigrati, lavoratori in nero, sfruttati e sottopagati...quasi quasi mi faccio un orticello al posto del salottino della tv, sono anni che non lo uso..quasi quasi!
al primo raccolto tutti a cena da me! ;)
Cara punzy
questo e' il link per te http://www.altromercato.it/it
purtroppo il negozio piu' vicino a roma e' Sull'appia ( via gino capponi) ma ti giuro che la loro cioccolata spalmabile e' piu' buona della nutella
Grazie per i link; in effetti, anche io sono una boicottatrice ligh ma un giro ad altromercato lo farò, se la spesa non mi salassa eccessivamente potrei anche decidere di diventare una consumatrice abituale.
Iaia Nie, scusa per l'università ma che ci vuoi fare? ero giovane. E comunque è stato bello...Pat se la cioccolata spalmabile di altromercato è buona, quando vieni a Roma te la regalo così boicotti la nutella per un pò :)
Vedi però quanti consigli utili ti hanno dato? Ci hai guadagnato no?? :-)
Ok per la rosa anzi se vuoi mi ritingo i capelli color rosso peperone...così mi vedi da un miglio di distanza!
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