venerdì 22 febbraio 2008

Sulla cresta dell’urbe

Urbe, metro B ore 15.02.
Nonostante il sole inviti ad una sana pennichella pomeridiana, l’urbe non si ferma un secondo e nella metro c’e’ folla.
Fermata San Paolo Basilica; entra una signora anziana, ben vestita, truccata, occhiali spessi, postura rigida e una cartellina sotto il braccio…prof di matematica, sicuro, mi ci gioco il blog.
Entra e si piazza davanti alla porta.
Ora, anche gli inurbati più inesperti sanno che piazzarsi davanti alla porta della metropolitana è una provocazione bella e buona: quello spazio va lasciato libero per la corrente di corpi che sale e che scende dal vagone e mai esso va occupato indebitamente. Gia mi aveva fatto girare le scatole, gli zotici che ignorano le regole dell’Urbe mi urtano.
Fermata successiva. Qualcuno chiede alla prof se deve scendere, non ottiene risposta. Si aprono le porte, la prof viene spinta fuori dall’onda uscente con piccoli urletti di protesta; rientra nel vagone dopo qualche secondo, spinta dall’onda entrante. Non paga, lesta si fa spazio tra la folla e riguadagna la porta; fermata successiva: espulsione, rientro, ritorno alla porta e..nuova fermata, espulsione, rientro e ritorno alla porta. E’ andata avanti così per sette fermate, senza che le venisse mai in mente di togliersi dalle palle; fuori e dentro e dentro e fuori, seguendo l’onda, come una moderna surfista metropolitana. Maldestra ma sulla cresta dell’urbe
Vai così, nonna

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh almeno ti ha fatto passare il tempo più velocemente, vero?
Te lo dice una che deve prendere la metro tutte le mattine per arrivare in quel posto che non ho nemmeno voglia di menzionare ma che mi dà da mangiare...

Punzy ha detto...

si farfallina, devo dire che mi ha fato ridere parecchio..la metro a volte riserva momenti inaspettati di ilarità...ti va se chiamiamo quel posto "l'ufficio che non c'è?"

Anonimo ha detto...

Ciao punzy,

Anonimo ha detto...

ahem, ricominciamo, non sono molto pratico di blog...comunque complimenti,ci sono arrivato per caso ed è un'ora che sto ridendo da solo come uno scemo davanti al pc...una richiesta: hai la possibilità di chiedere a google di tradurre in italiano il sito della cultura indiana che publicizzi in fondo alla pagina? sembra interessante ma...è un inglese troppo difficle per me...o forse è americano?
beh tanto è uguale sò gnurant con le lingue
ciao bella!

p.s. so gnurant pure di internet...come si fa a scrivere un commento con il nome?

Punzy ha detto...

Salve anonimo, benvenuto! e grazie per i complimenti, questa mattina mi ero alzata con l'autostima ai minimi storici..
per quanto riguarda le tue domande: non ho la minima idea di come si faccia a postare sul blog con il nome: pure io sono parecchio ignorante in materia, ha fatto tutto il mio web master, io devo solo scrivere :)

per il sito, purtroppo non credo di avere margini di intervento, cmq vediamo..ma poi forse la pubblicità la tolgo, ci sto riflettendo..

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

Punzy io non ti conosco (sicuramente ci saremo viste al "vecchio" lavoro) ma ti adoro!!
"L'ufficio che non c'è" va benissimo anche perchè io sono una Peter pan al femminile....:-)

X anonimo. Io potrei venire in tuo soccorso per l'inglese però la vedo un pò difficile...potresti provare ad inserire l'indirizzo del sito sulla pagina di Google tra gli elenchi di solito c'è "traduci questa pagina" anche se il risultato spesse volte è pessimo ti avverto! Ma puoi tentare....