Questa e’ una nuova rubrica che ho deciso di pubblicare sul mio blog. La storia e’ ricca di episodi che dovrebbero fungere da insegnamento e monito per le generazioni future ma noi ce ne sbattiamo altamente di studiarli e ricavarne una morale. Abbiamo una memoria storica che fa pena. Per non dimenticare e fare tesoro di cio’ che e’ accaduto, periodicamente raccontero’ un episodio esemplare del passato e rapportero’ quella situazione al giorno d’oggi, per dimostrare che nulla cambia, specialmente quando le classi dominanti sono arroganti, boriose, assetate di potere ed incompetenti. E i dominati degli zerbini privi di coscienza sociale
Dunque, iniziamo
Kubilai Khan e la conquista del Giappone
Agli inizi del 1200 l'Impero Mongolo aveva raggiunto un'estensione impressionante, inglobando quasi tutta l'Asia continentale fino ai confini dell'attuale Ungheria. Ovviamente tale espansione era frutto di sanguinose guerre di conquista, per quella famosa mania dei grandi condottieri di fare la storia ridisegnando i confini della geografia. Comunque, nel 1215, l’impero mongolo conquista Pechino e nell’arco di due generazioni a riusci’ ad annettere sotto il suo dominio tutta la Cina. La riunificazione fu completata nel 1271, con la fondazione della dinastia Yuan.
Dunque, i mongoli se ne stanno in Cina, no dico, in Cina non in 3 metri quadri di spazio dico la Cina, capito? Un paese sterminato che se si vogliono misurare i km ti perdi, roba che se i Mongoli soffrivano d’insonnia invece di contare le pecore potevano contare i km fino al confine e non gli bastava una notte intera; insomma se ne stavano in Cina.
Kubilai Khan, imperatore solleticato dall’ambizione, pure se la notte contava i km non riusciva a dormire, non trovava pace. Il suo impero era troppo piccolo, smaniava di allargarlo un po’. Guardo’ la cartina geografica e decise che in Giappone pure tenevano gli occhi a mandorla e che tanto bastava per rendere i giapponesi annessi e servi all’impero mongolo. Ma come arrivare in Giappone? Dati i mezzi dell’epoca, per forza via nave. Kubilai Khan aveva stabilito la capitale dell’impero a Pechino e da li’ invio’ una cortese richiesta di sottomissione e resa al Giappone. Il quale, altrettanto cortesemente, rifiuto’. Roba che a Kubilai Khan a momenti gli veniva un travaso di bile. Io credo sia stata la rabbia a fargli perdere la lucidita’ necessaria a preparare l’attacco al giappone, dovette interpretare quel rifiuto all’annessione e allo zerbinaggio come un atto di lesa maesta’; fatto sta che non volle capire piu’ niente e 1274 venne quindi organizzata un'invasione con una flotta di mille navi e 40 mila uomini. Gli invasori cercarono di sbarcare nel nord dell'isola di Kyūshū, ma un uragano distrusse l'intera flotta e l'esercito decimato dovette ritornare in Cina.Ma i Mongoli non si arresero.
Dopo una nuova ambasceria respinta dai Giapponesi (fonti non confermate narrano di un suddito giapponese kamikaze che personalmente si reco’ da Kubilai Khan per fargli una pernacchia in faccia a mo’ di risposta dell’imperatore del giappone), prepararono un nuovo colossale attacco: nel 1281 una spedizione di 140 mila soldati con 4000 navi raggiunse il Giappone.
E qui casca l’asino.
L'esercito giapponese messo a dura prova dalle forze di occupazione venne salvato ancora una volta dalle forze della natura, un nuovo uragano infatti annientò definitivamente la flotta mongola. Solo la morte di Kubilai Khan, nel 1294, fece desistere l'Impero Mongolo dalla terza spedizione, già in progetto.
Di recente, alcuni ricercatori hanno esaminato i resti delle navi della seconda spedizione ed e’ emerso che esse fossero di pessima qualita’.
Chi costrui’ quelle navi?
Sento che a questo punto qualcuno di voi gia lo ha capito che quelle navi furono costruite …dai cinesi!! I cinesi, anch’essi governati dai mongoli, furono costretti, con la forza, ad ottemperare all’ordine di costruire 4000 navi in meno di un anno. E l’ordine poteva essere eseguito solo..come dire…risparmiando un po’ sui materiali e sulla precisione della costruzione.
Morale della favola:
- le commesse e i sub appalti verso i cinesi esistevano gia nel medioevo
- I prodotti cinesi subappaltati non erano un granche’ nemmeno nel medioevo
- I padroni frettolosi, schiavisti e assetati di potere sono all’origine di morti bianche gia nel medioevo.
Riflettete
E non dimenticate
12 commenti:
.............RIPETO TU SEI IL MIO DIO................
Eddai su non esageriamo!! :)
Ma perchè alle medie non avevo professoresse così?
Comunque è vero. Le morti bianche c'erano già nel medioevo. Non avevano però i sindacalisti che s'indignano.
Pensa Sbeps da ragazzina volevo fare, appunto, la maestra :)
e' vero non avevano i sindacati, che rimangono un fondamentale soggetto istituzionale per la salvaguardia e la difesa delle categorie lavorative piu' deboli.
In altri contesti sociali, ovviamente, non nel nostro :(
Se mi imponi la riflessione non va bene! Sei diventata aggressiva! Stai diventando come Grillo! Però bel post. Interessante. :)
bellissima la riflessione...
evviva punzyyyyyyyy
per A21: io aggressiva?? nooooooo :)
e non sono nemmeno in sindrome premestruale!!
e non barare l'ho letto il tuo blog, tu rifletti gia, senza che io ti inciti...
e si... hai ragione :)
punzy, mi daresti ripetizioni di storia se ti do degli argomenti che non riesco ad assimilare?
ho sempre avuto dei libri delle palle.
anzi no scrivilo te un libro di storia.
secondo me gli studenti studierebbero più volentieri e imparerebbero subito.
Ma visto che Kubilai Khan è morto stecchito e dell'invasione allo sbaraglio non si è fatto più niente...se auguriamo a politici, sindacati e grandi imprese di schiattare noi, poveri comuni mortali e lavoratori, ci salveremmo le chiappe?!
Se la risposta sarà si inizierò subito la mia personalissima macumba! :)
Peccato che gli uragani non siano così frequenti in Italia. pensa a quanti gazebo rigorosamente cinesi sarebbero volati in aria nei mesi scorsi.
Brava Punzy maestra di storia!
Oddio e' vero!!! e quanti impermeabili cinesi si sarebbero disintegrati sotto la pioggia ecc ecc
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