venerdì 19 settembre 2008

Chiuso per trasloco


Mio, non del blog. Per un paio di settimane, almeno, staro’ lontana dal pc.
Anche perche’ non mi ricordo in quale scatola l’ho imballato.
Cerchero’ almeno di leggervi, anche se non avro’ modo di postare
Mi mancherete
Ormai mi sono affezionata, vi voglio quasi bene


P.S. se nel frattempo organizzate la rivoluzione, non azzardate ad escludermi!
Voglio esserci
Contattemi all’indirizzo e mail
punzilla@gmail.com (forse dal cellulare riesco a leggere almeno la mail) oppure mandate un piccione viaggiatore nell’Urbe sud-tanto il mio motorino lo trova subito e lo battezza-o anche un pizzino tramite emissari misteriosi che io devo decifrare, e’ difficile ma alla fine ci riesco pero’ nel frattempo gia e’ successo tutto

baci

giovedì 18 settembre 2008

10 semplici regole

Per capire che non esistono 10 regole semplici per fare qualcosa di complesso

Esempio: devo fare il trasloco.
Io sono un’artista, io scrivo, per cui: ho poca pazienza, mi annoio facilmente e ho l’attitudine pratica di una farfalla effimera. Ho provato a inscatolare le mie cose seguendo un criterio, poi sono passata al piano B cambiando criterio e adesso sono al piano x, butto le cose nelle scatole dividendole nelle seguenti categorie :
vestiti
oggetti
libri
cose
Adesso che ci penso, la differenza fra la categoria oggetti e la categoria cose non mi e’ chiara del tutto ma quando l’ho fatta mi sembrava una genialata.
Allora cerco un po’ in giro e trovo queste 10 regole d’oro per fare il trasloco, scemenze del tipo: “non mettete subito via lo spazzolino: potrebbe esservi utile fino all’ultimo momento”..ma no…pensa, e’ per lo stesso motivo che non ho messo via il Lycia intimo per il bidet..oppure: "ricordatevi di incartare con spessi fogli di giornale gli oggetti piu’ fragili” ah ecco vedi, mi sono appena ricordata la differenza fra la categoria oggetti e quella cose: le cose non si rompono e gli oggetti si, per cui gli oggetti sono incartati e fragili. MI devo ricordare di scriverlo da qualche parte.. e ancora :” se avete animali domestici, ricordate di portare nel nuovo appartamento i loro giocattoli e le loro cucce, per non fargli risentire troppo del cambiamento (come se un trasloco fosse l’occasione per temprarli e farli dormire per terra) e teneteli lontani nel giorno del trasloco: potrebbero innervosirsi per il rumore e la confusione che ci sara’. Io lo so per certo che la mia gatta, nota psicopatica da mesi sull’orlo dell’abisso, rischia di impazzire del tutto, quel giorno, per cui la terro’ al sicuro dalla nonna (mia suocera). Inoltre,ho la sensazione che nessuno degli operai della ditta che eseguira' il trasloco gradirebbe tra i piedi e nei capelli una gatta nera isterica.

Per cui anche questa gia fatta.
Lasciare fuori un cambio di vestiti (ci avevo pensato), imballate bene tutto, informatevi sulle ditte di traslochi almeno un paio di mesi prima..insomma: acqua calda e aria fritta

Non esistono 10 regole facili per fare cose complesse, le equazioni di secondo grado ce lo insegnano.
E i cinque motivi per cui non esitono regole facili per fare cose difficili sono:

  • Se fosse stato facile, lo avresti saputo fare
  • Se fosse stato facile, non ti avrebbe destato preoccupazione alcuna
  • Se fosse stato facile, non ci sarebbe stato bisogno di aiuto
  • Se fosse stato facile, avresti potuto rifilarlo a qualcun altro
  • Se fosse stato facile, gente cretina non si sarebbe arricchita scrivendo manuali di self help pieni di stronzate

Il fragile equilibrio del traffico urbano

Dovete sapere che il traffico dell’Urbe, frenetico, imbutante ed incuboso, in realta’ segue degli schemi ben precisi.

Sono equilibri fragili e impalpabili, algoritmi effimeri dal risultato incerto, matematica improbabile;tuttavia lo schema c’e’ ma non si vede.
Quello che si vede, invece, e’ il risultato caotico della rottura dell’equilibrio, come i fogli excel quando salta la formula e non si capisce piu’ niente: ti fa la somma degli elementi della lista della spesa, invoca il demonio e ti mette in ordine i documenti word del pc di un collega.
Insomma, nell’urbe sud e’ salata una formula e non si capisce piu’ niente.
A causa di un pericoloso cedimento strutturale del manto stradale (ovvero una buca profondissima che dentro ci hanno trovato 20 cinesi ma non li hanno potuti arrestare per clandestinita’ perche’ stavano proprio in Cina, nel loro paese, e’ la buca che arriva fino li’) hanno chiuso una delle strade principali che porta dal centro verso il quartiere degli uffici.
Io non voglio essere polemica ma andatevi a leggere tutti i post sulle buche che ho scritto su questo blog e quante volte ho detto che si stavano creando dei varchi dimensionali nell’asfalto ma a me non mi sta a sentire nessuno mai.
Cosi’, strada chiusa e lavori in corso per circa un mese e mezzo (per cui arriveremo a Natale). Questo ha comportato:

  • una personale rottura di coglioni perche’ per arrivare in ufficio ci metto un’ora
  • L’imbutamento dell’unica corsia percorribile della strada chiusa
  • L’imbutamento di tutte le altre strade che portano al quartiere degli uffici
  • L’imbutamento di quartieri che non c’entrano niente e stanno da tutt’altra parte
  • L’imbutamento del traffico aereo di Ciampino
  • L’imbutamento del traffico marittimo da e verso la Sicilia
  • L’occlusione di sette crateri lunari
  • Il collasso di un anello di Saturno e lo sciopero di due satelliti di Giove.

L’inferno in terra, sotto forma di malabolgia, si trova a venti metri da casa mia.
Il momento in cui la carreggiata si restringe e le altre corsie inevitabilmente scompaiono credo sia, in questo momento storico, il punto piu’ probabile in cui puo’ scoppiare una guerra fratricida.
Altro che israeliani e palestinesi: gli automobilisti sono fetenti e incarogniti, i motociclisti pure, i ciclisti si infizzano lo stesso nell’incrocio per il principio che loro al lavoro ci devono andare in bicicletta, i pedoni vogliono passare e guadano l’incrocio passeggiando sui cofani delle macchine e infine gli autobus, che non passano mai ma sto periodo invece si e rimangono tutti incastrati nella transenna e devono scendere gli autisti e i passeggeri e pure i vigili per scastrarlo e nel frattempo i clacson si sono rotti dal troppo suonare, le bestemmie volano in alto fino al tetto dei SUV che da soli occupano tutta la strettoia e se passano loro e’ finita per tutti e allora cerchiamo di tagliargli la strada e passare prima noi ma quelli sono prepotenti e non ci stanno e insomma o arriva il ciclone e ci porta via a tutti quanti o qua finisce male
All’incrocio sono presenti, in pianta stabile:

  • sette vigili
  • un numero imprecisato di sbandieratori. Detti sbandieratori hanno il compito di agitare delle bandiere giallo limone dalla mattina alla sera
  • Un fioraio,che stava nel pezzo di strada crollato per cui hanno dovuto spostargli il banchetto e gliel’hano piazzato al centro dell’incrocio. Quel pover’uomo sta tutto il giorno in mezzo al gorgo con la faccia spaventata e la mascherina anti smog. Secondo me vorrebbe pure chiudere il banco per un paio di mesi, ma probabilmente non riesce a uscire dall’incrocio
  • Una donna di circa cinquant’anni, vestita come una mignotta e truccata anche come una mignotta che credo che in effetti faccia proprio la mignotta e adeschi i clienti in mezzo al traffico. Tanto, una volta arrivati alla strettoia prima di un’ora non se ne esce. C’e’ tutto il tempo di distrarsi un po’.

Devo dire che e’ stata furba ad individuare una nuova opportunita’ del mercato.
Io questo lo chiamo: Spirito Imprenditoriale.
Perlomeno qualcuno ci guadagna

martedì 16 settembre 2008

Il sottotesto delle frasi fatte

Io questa cosa non ve l’avevo ancora detta di me: sono anche un’attrice.
Io recito in gruppi teatrali amatoriali da un sacco di tempo. Quindi, sono bravissimissima a capire i sotto testi delle frasi, a dire qualcosa facendo intendere altro ecc
Per questo, io ho capito che gli operatori del call center del mobilificio che si e’ perso la mia cucina sono dei mentitori infami che non mi stanno aiutando ma stanno cercando di farmi perdere la pazienza in modo che io costruisca una bomba e li faccia esplodere tutti, liberandoli cosi’ da un lavoro alienante e salvando il mondo intero da un tumore maligno che rischia di mangiarsi tutto il globo.
Essi, dopo quattro giorni che io gli urlo nel telefono pagando un sacco di soldi perche’ il servizio clienti non ha un numero gratuito, continuano a ripetere le seguenti frasi:

la richiameremo entro 48 ore (sottotesto: non so cosa fare, mi servono 48 ore di tempo per licenziarmi e fuggire lontanissimo da te)

Inoltreremo subito la sua segnalazione a chi di competenza (buttiamo il foglio del tuo ordine nel cestino della carta straccia, cosi’ non potrai mai dimostrare di averlo fatto)

Ci rendiamo conto del suo disagio (madonna che cazzo gli abbiamo combinato a questa, porca miseria infame)

Gli operatori con cui ho parlato sono di due tipi: i comprensivi e gli stupiti.

I comprensivi capiscono la tua situazione e si adoperano subito per inoltrare le tua situazione a chi di competenza.

Gli stupiti sono esterefatti dalla faccia di culo mostrata dai comprensivi, visto che non c’e’ nessuno di competenza a cui girare la situazione.

Potete fare la prova: 5 chiamate di seguito, tutte costosissime, 5 persone diverse che vi dicono 5 cose diverse, aprono 7 pratiche a tuo nome ma se richiami per la sesta volta l’operatore di turno non ne trovera’ nemmeno una e dovra’ aprire una nuova segnalazione e dicono sempre che ti richiameranno entro 48 ore ma non si capisce 48 ore da quando, visto che non c’e’ mai alcuna segnalazione aperta a tuo nome, per cui queste 48 ore forse partono dallo scoppio della bomba che sto per fargli esplodere nel culo, non lo so.
Per non parlare dei ricontatti che mi fanno: mi chiama un tipo che sostiene di chiamarsi, mettiamo, Francesco; Francesco dice che ha trovato la soluzione a tutto e devo solo fargli sapere come e quando mi devono consegnare i mobili; li richiamo per fissare un appuntamento per il come e per il quando e mi dicono che non mi ha chiamata nessuno, sono una pazza che s’inventa le cose perche’ Francesco non esiste, li’ non lavora nessun Francesco e anzi, a ben guardare, nessun Francesco ha mai lavorato li con loro da quando il mobilificio e’ stato creato

Questo e’ uno di quei momenti in cui vorrei avere uno stuolo di avvocati privati che la mattina si alzano dal letto con il preciso e unico scopo di querelare tutti quelli che poco poco mi danno fastidio, che aprano la strada delle istituzioni deviandola a mio favore e con la sola imposizione del loro titolo di studio mi facciano ottenere risarcimenti danni milionari.
Io per natale ho deciso, voglio gli avvocati privati.

sabato 13 settembre 2008

Le bugie hanno le gambe corte

Infatti ce le racconta un nano

Piu’ o meno la favola fa cosi’: “c’era una volta un paese inguaiato, troppo bello bellissimo, con il mare, le colline, la pizza, la mozzarella di bufala, le cozze fresche ecc, che pero’ era pieno di munnezza dappertutto perche’ era governato da gente incapace, cattiva e ingorda di soldi pubblici.
Poi e’ arrivato superman, vestito solo del suo parrucchino e, con superpoteri che non abbiamo capito nemmeno quali sono, ha fatto sparire tutta la munnezza.
O forse non era superman, forse era il mago Silvan: abracadabra, abracadabru’ la munnezza non c’e’ piu’
E dove sta?
Non c’e’ piu’,e’ sparita
Ma non puo’ essere: la scienza ce lo insegna, la roba non sparisce, tutto si trasforma…Se l’hai tolta di li’, l’hai messa da qualche altra parte oppure l'hai trasformata in qualche altra cosa, forse un’ecoballa?
No no e’ sparita, vedi? Non c’e’ piu’
Si in effetti non la vedo. Ma sono sicura che e’ impossibile che un oggetto sparisce,forse se la sono presa i folletti?
Ma quali folletti?? Ma che cianci? Io l’ho fatta sparire!!
Allora, se non l’hanno presa i folletti, d qualche parte deve stare, solo i folletti fanno sparire le cose e tu non le ritrovi mai piu’. Voglio scoprire il trucco
Ue’ come ti permetti io sono il mago e ho fatto la sparizione. E poi, un bravo mago non rivela i suoi trucchi..

Ma io l’ho scoperto il mago imbroglione..se volete anche voi scoprire il suo trucco ciccate sul banner che ho messo sulla destra del blog..sapete? non e’ sparita..sono sparite le telecamere che l’inquadravano. Un antichissimo e popolare indovinello zen chiede :”Se un grande albero cade al centro della foresta e nessuno è lì per ascoltarlo, fa rumore lo stesso?”

Abbiamo una risposta: se una telecamera lo inquadra, si.
Sparite le telecamere, sparita la munnezza
Ci sono alcuni valorosi, pero’, che le telecamere le tengono accese sul problema; certo non sono quelle del TG1, figurati, quelli sono boccaloni, se lo sono creduto veramente che la munnezza non c’era piu’..ma qualcuno c’e’ e continua ad inquadrare…Napoli e’ la mia terra, la camorra me l’ha distrutta e il nano ci sputa sopra, non la posso reggere questa cosa..per cui, per la prima volta in questo blog, che parla di tutt’altro, promuovo l’iniziativa suggerita da Teo..la terra dei fuochi..dategli un’occhiata

E finisce qui, stop alle pubblicita’

Lista dell’odio num 17

Oggi dovrei fare la top mille ma rischio di esaurire lo spazio di tutta la blogosfera per cui…

Primo: Il mobilificio che si e’ perso meta’ della mia cucina nuova..attenzione signori, non tutta ma solo una parte (e questa e’ una chicca, eh?) per cui me ne hanno consegnata meta’ questa mattina ad un’orario improponibile (manco i piccioni erano svegli) e poi lasciata in mezzo alla casa perche’ non montabile senza gli altri pezzi che..udite udite che qui viene il bello…NON SI SA CHE FINE HANNO FATTO!!!! Allertato chi l’ha visto e le forze dell’ordine; se trovate un’anta faggio e un piano di lavoro in alluminio che vagano per l’aire, catturatele e portatemele per favore

Secondo: il portiere del palazzo dove si trova la mia nuova casa che non vuole far portare su i mobili con l’ascensore; trattandosi di ottavo piano mi e’ toccato distrarlo mentre i tizi salivano con la meta’ dei mobili della cucina. Quando (e se) mi porteranno il resto, mi tocchera’ distrarlo di nuovo. E’ un problema, con la nuova legge sulla prostituzione

Terzo: la pioggia che si e’ abbattuta sull’Urbe questa notte e poi quella che stamattina si e’ abbattuta, nello specifico, sulla mia testa

Quarto: la buca profonda profondissima che si e’ aperta sulla strada che porta al mio ufficio e che crea un imbuto di traffico che nessuno si puo’ immaginare se non l’ha visto da vicino..la cosa che non mi spiego e’ che la buca profondissima ha pero’ 40 cm di diametro e l’hanno circondata con una transenna di due metri e mezzo. E’ quella transenna che blocca la strada, non la buca. Non avevano una transenna piu’piccola? Avevano finito le transenne mini?e’ solo il solito esempio del principio di imbecillita’ in base al quale ormai agiscono le istituzioni pubbliche?

Quinto
: trenitalia, perche’ non e’ che puo’ saltare una lista dell’odio




venerdì 12 settembre 2008

Misteri urbani

Avete notato che all’interno di un ingorgo mostruoso, senza ne’ capo ne’ coda e soprattutto senza via d’uscita c’e sempre un vigile nel mezzo che fischia?
Come mai i vigili e l’ingorgo stanno sempre insieme?
E’ l’ingorgo che richiama il vigile o e’ la presenza del vigile a creare l’ingorgo?
E’ nato prima il vigile o l’ingorgo?
Questa domanda arrovella i cittadini sin dall’alba dell’Urbe.
Eminenti osservatori sociali si sono dibattuti per secoli sull’angoscioso dilemma.
Attualmente, le terie piu’ accreditate sono tre.

La teoria creazionista che in sostanza dice che la domanda che noi cittadini ci poniamo non ha senso, perche’ sia il vigile sia l’ingorgo sono stati creati da Dio contemporaneamente (chissa’ se a sua immagine e somiglianza)

La teoria popolare che afferma con certezza che il vigile, con la sua sola presenza, crea l’ingorgo anche dove prima non c’era

Esiste infine la teria filosofica, che asserisce che non e’ importante la risposta a questa domanda ma importa la domanda stessa , il fatto che l’uomo si interroghi sulle dinamiche sociali e investighi su di esse. E conclude che e’ meglio cercare la risposta piuttosto che trovarla.

Tuttavia, per dare infine certezza su quello che per noi cittadini e’ un dubbio insostenibile, un gruppo di scienziati del CRU (Centro Ricerche Urbane) ha ottenuto il via libera per effettuare il seguente esperimento: chiusi dentro sigillati nello scantinato del prof. Er Cicogna, inseriranno un vigile dentro un acceleratore di particelle e un ingorgo dentro un altro acceleratore. Un arbitro imparziale dara’ il via e si lanceranno i due acceleratori: si vedra’ cosi’ se arriva prima il vigile o l’ingorgo. Alcuni cittadini paranoici credono che questo esperimento sia pericoloso per l’Urbe: potrebbe sfuggire al controllo degli scienziati e avremmo cosi’ un vigile ed un ingorgo che girerebbero incontrollati nell’Urbe.

Personalmente, sono del tutto favorevole all’esperimento, il metodo scientifico rimane sempre il miglior modo per fornire risposte certe a domande che assillano l’umanita’.
Il prossimo esperimento riguardera’ l’esistenza o meno dei folletti domestici

mercoledì 10 settembre 2008

Burocrati Urbani

Noi cittadini teniamo una croce: gli uffici pubblici.
Negli uffici pubblici il cittadino puo’ entrare e non uscire mai piu’, deve prendersi un mese di ferie per ottenere un certificato di residenza. Inoltre, tocca svegliarsi alle cinque del mattino, perche’ gli uffici pubblici sono aperti dalle 8 alle 13 ma, per convenzione sociale, gli impiegati verso le 11 iniziano ad andare via o a fare la spesa o comunque non lo so ma non ci stanno dietro lo sportello; dopo le 11 rimangono solo dei simulacri di impiegati, delle sottospecie di immagini olografiche proiettate sul muro sporco che premono dei pulsanti a caso e mettono dei timbri random; se per caso la cosa che stanno facendo e’ quella che serve a te, bene; senno’ torni il giorno dopo.

Alcuni uffici sono aperti anche di pomeriggio, nel senso che trovi la porta aperta ed entri; poi dentro non c’e’ nessuno pero’ l’ufficio e’ aperto. Appena entrato il cittadino cerca disperato un ufficio informazioni per capire cosa deve fare e dove deve andare; in genere, non esiste nessun ufficio informazioni, oppure c’e’ una tipa seduta sull’uscio della porta a guardare quello che succede per strada su una sedia che risale agli anni 70, che ti risponde in malo modo primo piano, secondo piano,non e’ qua l’ufficio, non so dov’e’, devi andare a via dei cerchi ecc. mai capito se sono impiegati o semplici passanti che non hanno nulla da fare e si siedono sull’uscio per farsi passare il tempo.

Per quanto mi riguarda, sono rimaste storiche (le cito per facilitare il futuro lavoro dei miei biografi):

  • Le Quattro Giornate del cambio di residenza
  • Il Lungo inverno alla motorizzazione Civile
  • I Tre Giorni della scelta del medico
  • Nove settimane e mezzo nell’ufficio elettorale (allo scopo di ricevere la tessera per poter votare inutilmente)

    Ovviamente, essendomi volontariamente sequestrata negli uffici pubblici, ho potuto osservare gli impiegati che ci lavorano e tracciarne un profilo

    Burocrate femmina

    Mezza eta’, capelli rosso menopausa o biondo paglierino. Truccatissima, ingioellata di paccottiglia. In genere sta dietro lo sportello e parla dei suoi problemi familiari o della menopausa, mentre l’utente attende disperato che si fermi il flusso di parole per potergli porgere il modulo per mettere il timbro, la frima ecc ecc

    Burocrate maschio
    Mezz’eta’, pancia e pelata. Sguardo lascivo. Complesso del potere maximo. In genere sta dietro lo sportello che l’aria di chi detiene la Somma verita’ rivelata e tratta gli utenti una schifezza

    Persone informate dei fatti

    Mezz’eta’, sia che siano maschi, sia che siano femmine. Non sono vincolati ad uno sportello, circolano per i corridoi con dei fogli in mano e il loro incarico sembra essere quello di far prendere aria a detti fogli. Li puoi arpionare mentre passeggiano e chiedergli delle cose; in genere sanno esattamente dove mandarti. Anche per loro vale la domanda: sono impiegati? Funzionari? Semplici passanti? Cittadini che da anni frequentano gli uffici pubblici e quindi sono informati dei fatti? Boh
    Fatto sta che adesso devo di nuovo cambiare residenza

    Che dite, ce la faccio con due settimane di ferie?


domenica 7 settembre 2008

Signorine urbane

Nell’Urbe, devo dire, circolano tante graziose signorine di eta’ variabile, vestite e truccate perfettamente anche se stanno andando dal giornalaio.

Io ho sempre guardato con ammirazione le signorine urbane, perche’ secondo me sono la quinta essenza della femminilita’..la donna sicura di se’ tra il cemento e i palazzoni mi da l’idea della perfezione: girano con i tacchi sui marciapiedi, evitando le cacche di cane con eleganti slalom; attraversano composte, anche se sono piene di pacchi e buste hanno sempre un’aria aggraziata; nemmeno i piccioni gli cagano addosso.
Le signorine urbane sono sempre perfettamente depilate, trovano sempre il tempo per farsi “una cerettina” (mai fatto cerettine io, sempre deforestazioni o roba del genere) e procedono sempre per diminutivi: la cerettina, la rinfrescatina, la macchinina, una sedutina dal parrucchiere, una gonnellina ecc ecc.
Chissa’ se nascono cosi’ tipo mutazione genetica oppure esiste qualche posto segreto dove le trasformano
Non sudano mai.
Come fanno?
Nell’Urbe si muore dal porco caldo e loro non sono mai nemmeno un poco rosse in faccia e ovviamente i capelli non gli si appiccicano alla fronte. Hanno sempre un’aria distante, come se fossero cadute nell’Urbe dritte dritte dall’astronave madre di una flotta aliena. Loro sono molto padrone della citta’, quando entrano nei negozi trovano sempre la loro taglia, le commesse gli scondizolano dietro. Quando entrano nell’autobus le vecchiette si alzano e cedono loro il posto. E’ il riconoscimento dell’Essere Urbano Supremo, colui che nell’Urbe trova la piena realizzazione ed il perfetto adattamento.
Hanno sempre l’abbigliamento giusto ed e’ evidente che non soffrono il freddo, specialmente le piu’ giovani che hanno sempre la panza di fuori con un bellissimo piercing fatto con lo svaronsky. Una volta ne ho pizzicata una sulla coscia per vedere se era vera; lo era e mi ha schifata

A volte me le immagino, in giro per l’Urbe dopo che un meteorite avra’ distrutto la terra (o gli Usa avranno sbagliato qualcosa nei test nucleari) mentre camminano perfette con i capelli tutti a posto e un grazioso filo di fumo che gli esce dai vestiti deliziosamente bruciacchiati, guardandosi intorno con la loro espressione distante, arrampicandosi tra le macerie con grazia, mentre si chiedono ma cosa cavolino e’ successo

No, non pensate che io sia invidiosa, io le adoro, voglio diventare come loro!!
Ho un piano
Innanzitutto, parlero’ anche io per diminutivi: domani faccio la deforestazioncina alle gambe. Poi mettero’ la benzinuccia nel motorino e staro’ attenta a non pistare quella merdina di cane.
Ecco.
Ci sono quasi, giusto?

Giusto?

giovedì 4 settembre 2008

Importuni urbani

Io penso che e’ assurdo che in questa metropoli dove siamo tutti presi e affaccendati e corriamo e abbiamo fretta ci siano degli individui che ciondolano indolentemente tutto il giorno e abbiano come occupazione quella di importunare cittadini onesti e laboriosi come me trattenendoli con domande stupide e anche a trabocchetto. Ti prendono sull’educazione: signorina scusi..tu ti fermi, pensi che vogliano un’informazione e da brava cittadina ti prepari a fornirgliela e loro, invece, come minimo ti vogliono vendere una batteria di pentole. Dopo un’attenta analisi della situazione ho rilevato quattro particolari categorie di importuni:

I religiosi
I venditori
I pazzi
I perditempo

I religiosi
Tipo di importuno molesto e particolarmente insistente, in quanto invaso dalla Sacra missione di salvarti l’anima. In genere ti fermano con un sorriso angelico e una luce buona negli occhi e tu ti fermi, incantata e incredula che in questa metropoli d’inferno qualcuno possa avere una simile espressione..una volta che hanno catturato la tua attenzione, ti danno un pacco di volantini inquinanti in cui c’e’ scritto in dettaglio il modo in cui puoi essere salvato (in genere sempre in modi barbosi che contemplano l’astinenza dal sesso, dal cibo,dal fumo,dalla TV, dalla pornografia,dalla droga ecc ecc) e ti chiedono di andare con loro in un posto dove si prega e si canta. Io sono molto rispettosa delle opinioni degli altri, per quanto assurde e poco pratiche mi sembrino, percio’ rispondo sempre educatamente che non posso portare con me il signore perche’ tengo la casa piccola e non so dove metterlo e saluto

I venditori
Ti si avvicinano chiedendoti se ti possono fare qualche domanda. Non importa cosa tu rispondi, loro ti seguono e ti fanno le domande. Io gia schifo i sondaggi e tutti quelli che si fanno condizionare dai sondaggi, figurati quando capisco che sono finti e che dietro c’e’ la batteria di pentole. In queste situazioni do’ proprio il meglio di me: insulto libero. Si lo so, loro stanno soltanto facendo il proprio lavoro ma se mi segui imperterrito dopo che ti ho detto di non farlo meriti il mio odio e i miei insulti

I pazzi
Io li attiro come le mosche. Se vedi uno per la strada che parla da solo, e’ vestito male, puzza e tiene in mano un sasso che chiama mamma stai sicuro che mi viene vicino. Queste sono le situazioni che piu’ mi spaventano, non so mai come comportarmi: l’umana caritas mi vieta di insultarli, la tenerezza mi vieta di essere sgarbata, la comprensione di non fermarmi a scambiare quattro chiacchiere con loro..per cui, mi fermo e aspetto che tentino di sfondarmi il cranio con la pietra chiamata mamma per scappare via senza sentirmi in colpa

I perditempo
Questi sono difficili. Ci sono alcuni perditempo estremamente educati, che si avvicinano mentre aspetti il verde al semaforo e iniziano a parlarti dicendoti che e’ una bella giornata; tu sorridi e loro passano a mostrarti la foto dei figli. E allora tu attraversi con il rosso, sfidando la morte urbana per schiacciamento da SUv e loro, eccitati, ti corrono dietro tutti contenti che stanno facendo amicizia con te. In genere faccio finta di essere arrivata e mi ficco in qualche palazzo oppure aspetto che dicano qualcosa di offensivo sugli extra comunitari o i gay, cosi’ posso freddarmi e dimostrargli il disprezzo allontanandomi. Altri invece non lo capisci subito che sono perditempo e te ne accorgi soltanto quando e’ troppo tardi: ovvero quando stai alla cassa del negozio a pagare e il cassiere perditempo ti da’ corda. Ti tiene in pugno, non puoi andartene se non ti rida’ il bancomat…affranta, inizio a cercare i contanti per vedere se posso scambiare il mio bancomat con essi, una specie di riscatto ma quando mai cho soldi appresso io, supplico con lo sguardo gli altri clienti per pregarli di avvicinarsi ma figurati, quelli vedono il cassiere perditempo e se ne scappano..

Certo, potrei prendermela con piu’ calma e rassegnarmi a perdere un po’ del mio prezioso tempo scambiando quattro chiacchiere con qualcuno..ma sono una cittadina della moderna societa’ occidentale, io, il tempo non mi basta mai, il tempo e’ denaro

Ridotta malissssssimo sto

lunedì 1 settembre 2008

Il corrierino della Punzy

Ultime notizie: treno sequestrato da tifosi del Napoli, importante testimonianza

Ieri, prima domenica del campionato, un nutrito gruppo di tifosi napoletani, appena usciti delle fogne, si sono impadroniti di un treno (l’Intercity Napolti/Torino), sono saliti a bordo senza pagare il biglietto, hanno minacciato gli altri passeggeri che sono scesi impauriti e si sono fatti comodamente portare a Roma a vedere la partita. Durante il corso del viaggio hanno passato il tempo a devastare il treno. Per motivi che nessuno riesce a spiegare (nonostante a Napoli sia stato recentemente fornito un bel gruppo di soldatini, in aggiunta alle normali forze dell’ordine), il treno non e’ stato sigillato e poi portato al punto di stoccaggio ecoballe piu’ vicino, in modo che la teppaglia trovasse finalmente la collocazione sociale che merita, ma li hanno scortati fino allo stadio.
La vostra Punzy, giornalista d’assalto, ha per voi un’intervista che rappresenta un’importante testimonianza sui fatti di ieri. Di seguito quanto riferito da Concettina Scapece, cimice di razza, infestatrice di professione, che da molti anni esercita sullo sfortunato Intercity Napoli/Torino.

Punzy: “Signora Scapece, la vedo molto provata dagli eventi. La prego, il pubblico vuole sapere, ci racconti quanto accaduto
Concettina:”E’ successo che ieri sono uscita pazza per mezzo di quei teppisti, ecco che e’ successo…gesu’ gesu’ che paura!! Mi ero appena accomodata sotto la gonna di una bella piccerella inglese che quella si e’ alzata urlando e mi ha scaraventata a terra..alzo gli occhi e chi ti vedo?? Nu’ brutto essere, sporco e puzzolente che non parlava italiano, non si capiva quello che diceva, emetteva solo suoni gutturali…allora ho pensato che un gorilla era scappato dallo zoo poi ho visto che teneva la maglietta del Napoli e allora ho capito: e’ un tifoso
Punzy:” e in quel momento ha avuto paura?”
Concettina:” eh si che ho avuto paura!! Ho visto che stavano dappertutto, saltavano, rompevano i vetri, tenevano i coltelli,mamma mia ho pensato, povera me!! Poi ho visto che veniva il controllore e ho pensato: meno male, mo’ li fara’ scendere, non tengono il biglietto!”
Punzy:”e invece?”
Concettina:” E invece no!!! Hanno fatto scendere gli altri, quelli che il biglietto lo tenevano!! Cose da pazzi!!! Io sono anni che infesto questo treno e i controllori appena vedono un poveraccio extra comunitario che magari sta andando a lavorare subito gli chiedono il biglietto e se non lo tengono li sbattono fuori, aprono le porte del treno in mezzo al nulla e li fanno scendere e a questi se li sono tenuti tutti e mille, dentro al treno, senza biglietto!!! Io quando ho visto la mala parata me ne volevo scappare ma le porte si sono chiuse e il treno e’ partito.
Punzy:” Come si e’ sentita in quel momento, Concettina? Ha pensato di essere stata lasciata sola dalle autorita’, dalle istituzioni?"
Concettina:” L’autorita’?? ma quale autorita’?? signori’ qua non ci sta nessuna autorita’, a Napoli la polizia piglia a chi vuole pigliare, senno’ come ve lo spiegate che fiori e fiori di delinquenti che lo sanno tutti che sono delinquenti, stanno fuori a rubare e a uccidere eh? Ma quale istituzioni? Qua ci sta una sola istituzione: la camorra. La camorra comanda e la polizia ubbidisce e lo stato piega la testa, perche’ tengono paura della camorra e i politici che non tengono paura della camorra e’ perche’ nelle cosche tengono amicizie e parentele
Punzy: Ahem signora Concettina, queste sono parole forti, non so se posso pubblicare quello che dice”
Concettina:” e che me ne fotte a me di quello che scrivi o non scrivi? Ma che vuoi cu’ sto’ taqquino e stu’ microfono? Prima mi fai le domande e poi non vuoi sentire le risposte? E allora che me le fai a fare?
Punzy:” si in effetti…allora continuo: quindi Napoli e’ il far west?
Concettina:” Brava, il far west e Trenitalia e’ il Little Bighorn, dove hanno squartato a Custer. Una compagnia di merda. Diciamocelo: io come facevo a infestare indisturbata per tutti questi anni se trenitalia faceva le pulizie sui treni??
Punzy:” non fa una piega’.. ma proseguiamo con il racconto della giornata di ieri..”
Concettina:” allora, quando si e’ mosso il treno io ho pensato che mo’ lo deviavano su un binario morto e poi gli davano fuoco con tutti i tifosi teppisti dentro oppure che il treno fermava proprio davanti alla questura, entrava la polizia e se li portava tutti al gabbio. E invece no, trenitalia li ha portati fino a Roma, cose e’ pazz!!
Punzy:’ ha assistito alla devastazione del treno?”
Concettina:” quale devastazione?”
Punzy:” i vetri rotti, il freno d’emergenza tirato piu’ volte, i bagni distrutti..”
Concettina:’ I vetri tanto sani non erano. I bagni, non saprei dirle, a me fa schifo andare in bagno sui treni di trenitalia, sono anni che non ci entro.
Punzy:” Bene, Abbiamo finito. La ringrazio per la preziosa testimonianza. Vuol dire ancora qualcosa alle persone che ieri erano sul treno e che l’hanno tanto spaventata?’
Concettina:” No a loro no, ma al presidente Napoletano si:” preside’ levategli il diritto di voto, perche’ nun po’ essere che persone del genere danno un indirizzo politico ad un paese di cui non sanno manco l’alfabeto! Vendiamoceli alla Libia che mo’ siamo compagni, Gheddafi sapra’ che farne”