sabato 14 marzo 2009

La rottura infinita

In questo periodo la mia vita è costellata di rotture varie: il ponte sul fiume urbano, la strada bucata che porta al lavoro e, ovviamente, il mio terrazzo, che giace bucherellato come una gruviera da circa due mesi.
Per chi non avesse seguito i post precedenti (peste vi incolga, per questo)riassumo brevemente la situazione: due mesi fa il maledetto monsone causò un'infiltrazione d'acqua nell'appartamento sotto al mio; la proprietaria ha quindi inviato dei muratori a scassare il mio terrazzo, trovare e riparare la perdita e poi riaggiustare il terrazzo. Gli operai sono venuti, hanno scassato il mio terrazzo ma la perdita non l'hanno trovata e dato che l'inquilina del piano di sotto stava affogando, invece di aggiustarmi la situazione sono andati di corsa a scassare i terrazzi di tutta la verticale per cercere la perdita dove stava. Conseguenza: tutto il pianerottolo ha i terrazzi scassati. La perdita adesso non c'e'più e quando chiediamo agli operai dov'era e se l'hanno trovata loro guardano in alto con lo sguardo vacuo e rispondono bofonchiando in maniera evasiva, per cui io mi sono fatta l'idea che non abbiano trovato nulla, che semplicemente l'inquilina del piano di sotto abbia traslocato e che adesso al posto del suo appartamento ci sia un'enorme piscina.Comunque, dopo la distruzione, ora siamo in piena ricostruzione. La ricostruzione si articola in diverse fasi:
Prima fase: il ritorno dell'operaio sul tuo terrazzo. Dato che hanno combinato un macello, non sanno da chi andare prima a ricostruire e qui nel palazzo è scoppiata una guerra tra poveri e ogni volta che vediamo un operaio che sta sul terrazzo di qualcun altro ci affacciamo e gridiamo ooooh dovevi venire prima da me, io tengo il terrazzo scassato da gennaio, cazzo!
SEconda fase: riesci ad ottenere un appuntamento dell'operaio. L'operaio viene a csa tua. Guarda la devstazione. Si gratta la testa e dice scendo a prendere gli attrezzi e poi non torna più
Terza fase: tu urli come un'ossessa con l'amministratore, lui si premura di far tornare l'operaio, in genere di sabato mattina quando tu vorresti dormire ma ok, pur di finire accetti. L'operaio arriva e si mette a lavorare, mentre lavora rompe delle cose per cui succede che questa ricostruzione non finisce mai perchè metà giornata lui la passa a riparare le cose che ha scassato durante il lavoro.
QUarta fase: capisci che ti devi appiccicare al culo degli operai per assicurarti che non rompano niente, così almeno si avrà un'idea di ciò che c'e' da fare per il terrazzo; poi al muro, alla serranda e al parquet che ti hanno rotto in precedenza ci penserai domani, domani è un altro giorno.
Quinta fase: l'asciugazione. Tutto quello che l'operaio fa per aggiustare il terrazzo necessita di due giorni di asciugatura, per cui vengono il sabato, lavorano e poi dicono ci vediamo quando si è asciugato e quando si asciuga? boh, se non piove tra due giorni possiamo tornare. Ovviamente piove per una setimana.

Ma oggi, oggi me lo sentivo che era il giorno buono.
Oggi è stato il giorno della svolta.
Oggi l'operaio ha finito tutte le cose che dovevano asciugarsi ed ho una data di fine lavori.
Questa data è: entro la fine di questa esistenza terrena.

la mia o la sua, non so dirvelo

9 commenti:

silvio di giorgio ha detto...

la tua..perchè eventualmente lui sarà sostituito da un collega e l'attesa continuerà e continuerà e continuerà...

il monticiano ha detto...

Letto il post attuale e tutti i precedenti, dopo aver riflettuto a lungo, scommetto 10 a 1 con chiunque che sarà la sua ed anche abbastanza presto.

Anonimo ha detto...

ciao Punzy, la tua situazione ha delle strane similitudini con i terremotati del Belice... non é per caso che in un'altra vita, hai picchiato qualcuno?!

Pierprandi ha detto...

Io tifo per te quindi a soccombere sarà l'operaio..A presto

Bruno ha detto...

non mi resta che auguraati una bellissima domenica e speriamo non piova .-)

Franca ha detto...

Siccome mi sa che la fine di un'esistenza sarà a per una causa violenta, meglio la sua...

Pellescura ha detto...

soffrire tempra, sii ottimista :-)

Unknown ha detto...

Quantomeno io e te viviamo in una città dove non ti manca mai l' arrotino.
Certo, non tutti hanno ombrelli e cucine a gasse da riparare, ma vuoi mettere il senso di sicurezza?
Una arrotino che ti viene a cercare. In genere a Roma risultano arrotate solo le persone.

ladyoscar ha detto...

io tifo per te punzy! :-)