Dunque, c'è stato il G8. L'ho scioccamente sottovalutato, voglio dire, mica si faceva nell'Urbe. Tuttavia, le first lady hano deciso di farsi una capatina qui, sia mai che vieni in Italia per un incontro istituzionale e salti lo shopping a via del corso. Risultato: un sacco di strade chiuse. Tante ma proprio tante e nessuno sapeva quali erano, nè i vigili, nè il sito del comune di Roma, nessuno; l'unico modo per capire se potevi andare dove dovevi andare era provarci e vedere se
un cecchino ti sparava. Ovviamente, questa situazione ha creato un groviglio di traffico che solo chi l'ha visto ci può credere: uscendo dall'ufficio, con il motorino, ci ho messo un'ora per fare trenta metri. Arrivata ad un incrocio particolarmente imbutato, sorvolato da un elicottero della polizia che forse faceva il censimento degli automobilisti bestemmianti, decido che non ne posso più, monto sul marciapiede e mi metto ad aspettare lì che tutto finisca. Con calma mi guardo la situazione, il semaforo scatta: verde, giallo, rosso e niente si muove, tutto fermo, qui facciamo notte. Un punkabestia sta seduto per terra sotto il semaforo, fa roteare in aria tre
palle, un giocoliere abilissimo, un randagio e un bimbo zingaro lo guardano incantati. Sul lato destro della strada una macchina dei vigili ha tamponato una vecchia Panda guidata da un ragioniere stitico, che compila pedantemente un modulo CID. Su quello snistro, invece, ci sono due Smart aggrovigliate pazzescamente,non riesco proprio a capire la dinamica dell'incidente, a meno che una delle due non sia sbucata fuori da un tombino. Zingari lavavetri si buttano sui cofani delle macchine, gli automobilisti non hanno come scappare e li devono subire per forza, abbassano il finestrino e bestemmano i vivi e i morti.
Io mi sa che me la faccio a piedi.
E proprio mentre lo penso, vedo sbucare tra le macchine ferme una sposa: avanza leggiadra tra le automobili ridendo, tenendosi il vestito con una mano per non calpestarlo e il bouqet con l'altra. A qualche metro, segue lo sposo, anche lui fa lo slalom e salta su qualche cofano. I due se la ridono, meno male, se ero io che me la dovevo fare a piedi vestita a meringa per tutta l'urbe impazzivo. Si vede che si sono gia sposati, sennò lei col cavolo che rideva. Seguono gli invitati o perlomeno quelli più intimi, è diventata un'avventura: un tizio con la telecamera, gia ubriaco ancora prima di cenare, fa una spiritosissima telecronaca e dice cose del tipo: stasera gli sposì se fanno la prima notte sul raccordo, me raccomanno in corsia d'emergenza, non bloccate er traffico. Arranca in coda la madre della sposa, con un sandalo agento in mano e un piede nudo, indossando qualcosa che nelle sue intenzioni è un bellissimo vestito da sera, una specie di caramella mou fatta di stoffa. Strilla cercando di coprire i clacson e i mortacci, Lilià fermate! fermate che t'aggiusto er velo.
Verde, giallo rosso, non si muove niente, qui facciamo notte.
L'elicottero vola più basso, forse vogliono fare gli auguri alla sposa. Adocchio un bar, mi sa che mi vado a prendere un caffè. Metto la catena al motorello e mi avvio verso il bar, una suora mi attraversa la strada, vestita ovviamente da suora tranne che non ha il velo ma tutti i capelli da fuori, me lo chiedevo io, le suore avranno i capelli? ce li hanno, questa li teneva lunghi lunghi; spinge un passeggino con dentro due bambini, di cui uno di colore e l'altro tiene il velo della suora addosso tipo coperta. Guardo il cielo, l'elicottero si avvicina, forse atterrerà qui e allora saremo al completo.
Quasi quasi mi cerco su google maps per vedere se sono ancora su questa terra o in una dimensione parallela
11 commenti:
Chiama Tim Burton, c'è abbastanza materiale per farci girare un suo film. Lo sposo sarà sostituito col signor Johnny Depp :)
Ah, che cosa utile la visita di una first lady al papa.......
ti sei fermata perchè ti sentivi a casa non perchè non potevi passare, ti sei ricordata il mito incrocio a croce uncinata..........
la domanda sorge spontanea ma im mariti delle first lady shoppinghiere non parlavano di ridurre il debito dell'africa?
Punzy, hai descritto la gente di Roma come non hai fatto mai! E non puoi non affezionarti.
ps immaginarti con il velo a fare shopping mi fa troppo ridere. Chissà cosa ne pensa il tuo compagno ahahah
... manco una telefonata al Perfido per sapere se anche lui era bloccato da qualche parte? Magari stava vicino a qualche prete vestito da prete con un pacco di Pampers in mano: va a vede' che è il padre dei bambini della suora vestita da suora con i capelli lunghi!
Che bello vivere a Ostia, Punzy!!
bastian, il perfido non esce dall'ufficio prima delle otto e mezza..e poi se vivevo a ostia stò blog non sarebbe mai esistito!!
Incarcerato: non ho nulla in contrario ai veli. Sono i vestiti a meringa che mi inquietano..
Bella l'immagine della meringa che scappa e della caramella mou con un sandalo solo che le corre dietro!!
Buon fine settimana!
Sempre simpatica Punzy!:)
Ti abbraccio e a presto.
Non è che l'elicottero c'entrava qualcosa col matrimonio? Come quei deficienti che si sono scamazzati con l'ultraleggero, durante il lancio del bouquet!
ah, un bevenuto a Daniela!!
punzy ti devo regalare un megafono.
io non ne posso più fare a meno.
non risolvi un cazzo ma almeno ridi un sacco.
e puoi insultare chi vuoi che non ti dice niente nessuno eprchè sono troppo impegnati a ridere.
è terapeutico:)
Posta un commento