giovedì 29 gennaio 2009

Autisti urbani

Dunque, qua nell’Urbe dovete sapere che gli autisti dell’autobus sono tutti pazzi, il che chiarisco subito che non si tratta di insulto ma di constatazione.
Gli autobus urbani, dovendo servire un gran numero di utenti, sono grossi e pluriarticolati, cioe’ sono due autobus attaccati da un giunto flessibile in mezzo; l’impressione che si ha e’ di un mastodonte con coda svolazzante.
Beh, quando non sono imbottigliati nel traffico questi pachidermi sfrecciano sulle scassate strade urbane ad una velocita’ pazzesca, cercando di infrangere il muro del suono o in alternativa il gard rail e agitano quella codona, sciaff sciaff, un po’ a destra e un po’ a sinistra, per eliminare tutte le macchine e i motorini che tentano di sorpassarli. Peccato che dentro quella coda, in genere, ci siano delle persone. Degli utenti, insomma. Le buche e l'alta velocita' fanno sobbalzare il mastodonte e la gente dentro va su e giu e di lato e per terra, quando frena all'improvviso
Niente paura pero’: chi entra nella coda dell’autobus in genere e’ gente urbana scafata, ex campioni di Takada’ che non tengono certo paura di un po’ di scossoni e svolazzi, nemmeno si reggono agli appositi sostegni. Addirittura ci sono cittadini temerari (me compresa) che si piazzano apposta nel giunto flessibile per essere strapazzati un po’ o utilizzarlo come tapirulan pre-ufficio.
Ovviamente il problema e’ per i cittadini anziani, le donne incinte, i disabili o semplicemente per chi e’ lento di riflessi; l’autobus si ferma dai 10 ai 15 secodi alla femata, apre le porte e devi essere lestissimo a scendere; non di rado ho notato vecchietti tremanti che si fanno per ore da capolinea a capolinea. L’autobus corre e corre e se non chiami la fermata con l’apposito pulsante ti tocca scendere al volo dal finestrino; oppure si ferma, la gente sta scendendo ma l’autista vede dallo specchietto che sta arrivando un motorino che furbamente non vuole aspettare e tenta di superarlo; l’autista allora semplicemente parte, con la gente ancora mezza appesa al predellino, chiudendo le porte in corsa e chi c’e’ c’e’ e in genere chi c’e’ e’ rimasto scamazzato.
Insomma, io capisco che fare l’autista dell’autobus in una citta’ sull’orlo di una crisi di nervi sia un lavoro veramente di cacca.
Voglio dire, per quanto tempo puoi guardare sull’orlo dell’abisso senza caderci dentro?

32 commenti:

Bruno ha detto...

mi fai sempre ridere un sacco nelle tue descrizioni...... leggendo, pero', mi è venuta in mente una canzone straordinaria di luca carboni dal titolo "Gli autobus di notte" dove la visione di questi mezzi diventa anche romantica.......

Anonimo ha detto...

Gli autusti dell'autobus non sono pazzi. Solo solo romani. Romani che guidano mezzi molto grandi, ecco.

Anonimo ha detto...

Volevo scrivere [...] Sono solo [...]

Pellescura ha detto...

A me il tagadà faceva vomitare solo a guardarlo, altro che campione....

Anonimo ha detto...

Solo una volta mi hanno fregato col tagadà... Poi basta!!! C'è da dire che qs poveretti o finiscono pazzi o nella migliore delle ipotesi, con un ulcera.
Buona giornata ;)

Andrea De Luca ha detto...

il tagadà! :) come sempre mi diverto nel leggerti!

Anonimo ha detto...

Io mi sono consumato sugli autobus. quando andavo alle superiori molte volte da quanto era gremito il convoglio urbano, lo zaino rimaneva fuori e io dentro, o in alternativo, lo zaino e metà del mio corpo rimaneva dentro, e la controparte fuori.

figure di merda e applausi a profusione.

Anonimo ha detto...

Oh, Punzy: hai lo stesso hobby che avevo io quando viaggiavo in autobus ... il giunto "massaggiatore" ^__^

Anonimo ha detto...

e gli autisti a cui chiedi informazioni sulle coicidenze e percorsi mentre guidano? Distratti come sono, ti spediscono dall'altra parte rispetto a dove devi andare. Poi gli chiedi conto e loro: "ma non è mica il mio lavoro dare indicazioni.." Ok, ma te l'ha prescritto il dottore di darmele sbagliate?

BC. Bruno Carioli ha detto...

Da noi solo minibus o quasi.

Prefe ha detto...

Punzy, quando dici
"non di rado ho notato vecchietti tremanti che si fanno per ore da capolinea a capolinea. "

Intendi che si drogano o hai dimenticato un paio di parole?

Comunque bella descrizione. Non ti preoccupare sono inquietanti tutti gli autisti di autobus. A Padova con mio sommo sbigottimento ho visto autisti di autobus non fermarsi a fare salire gente perchè erano in ritardo. Con l'autobus vuoto.

Punzy ha detto...

"non di rado ho notato vecchietti tremanti che si fanno per ore da capolinea a capolinea"

intendevo dire che non riescono a scendere dall'autobus finche' non si ferma definitivamente al capolinea.
Sei una suocera, prefe, SUOCERA

Arcureo ha detto...

"non di rado ho notato vecchietti tremanti che si fanno per ore da capolinea a capolinea"
Eh però ammetterai che la frase si prestava a dipingere un quadretto apocalittico post-industrial-nichilista mica da poco... non so da film di David Cronemberg o cose così.
Città popolate da vecchi tossici perennemente a rrota... spettacolare...! ^__^

Punzy ha detto...

anche Pennac l'aveva accennato, questo tema (la fata carabina, credo)..e prefe rimane una suocera

loffa ha detto...

qui a castel volturno invece la frase è ok solo che sostituiamo "negretti" con vecchietti......!e qui gli autisti pure corrono e non si fermano per non farne salire altri.....

Pierprandi ha detto...

Presto dovrò tornare nell'urbe, ricordami di non prendere autobus... A presto

il monticiano ha detto...

Ciao cara, sono uno di quei "vecchietti" che, anche se ha ottenuto la tessera gratis per via dell'età e del reddito, non si sogna di prendere autobus o metro, magari un tram, no, se ne va a piedi sognando una canna.(Meglio una sigaretta dato che sono più di dieci anni che ho smesso di fumare).

Confinidiversi ha detto...

Io gli autobus a Roma li ho presi.
Non fa una piega.
Qui a Bologna ne hanno arrestato uno lo scorso mese.
Era in stato di ebbrezza. Andiamo bene...

Minu ha detto...

L'ufficio del turismo dell'urbe dovrebbe pagarti. Fai venire a voglia di visitare Roma già solo per un giro in autobus, con tanto di caschetto, ginocchiere e quant'altro, sei uno spasso e prefe una suocera hihihi

Arcureo ha detto...

E se trasformassero il viaggio in autobus in uno sport estremo? Con competizioni, incontri, sponsor, programmi tivvù dedicati...
No perché il livello di rischio pare quello eh...

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

Pensavo di trasferirmi a Madrid ma dopo il tuo racconto Roma mi affascina troppo, sai?

Un bacio Punzy, sei la meglio.

Blogger

Anonimo ha detto...

Quando incontrerò qualcuno sui mezzi vestito come un roller professionista, saprò chi ce li ha mandati. E dovrai renderne conto, mia cara...

Anonimo ha detto...

non hai capito, quello è il mostro finale di schiaccia-punzy, come super mario bros.

Punzy ha detto...

he he he mi sa che il saggio ci ha preso..dev'essere proprio l'ultimo quadro..se lo supero sono salva

per tutti: non osate dare la colpa a me per tutti i matti che vanno in giro per strada vestiti da roller..

comunque Ale mi ha fatto venire un'idea, mi sa che trasformo la mia vita in un video game..vuoi vedere che svolto??

Giuseppe Bovino di Borbone ha detto...

Punzy voglio tornare a Roma!

Damiano Aliprandi ha detto...

Quanto non sopporto prendere gli autobus in pieno giorno, quando nonostante sono strapieni la gente si infila lo stesso! Ce l'hai presente Punzy, si?

lella ha detto...

siamo tutti succubi di queste disavventure........
ne approfitto x proporti una iniziativa interessante:mi daresti il tuo parere ?vieni a leggere il post del31 gennaio
Buon w.e.
Lella

il Russo ha detto...

No, indubbiamente è un lavoro che non farei mai in una grande città: a Roma e Milano rischi l'incidente ogni 2x3, a Trieste e Genova spesso passi in viuzze imbriccate che farei fatica a passarci con una Panda, a Torino quando fa buio su certe linee sembra di essere nel bronx....

Franca ha detto...

"...cercando di infrangere il muro del suono o in alternativa il gard rail..."

Non so perchè, ma la seconda ipotesi mi sembra più probabile...

ladyoscar ha detto...

E brava Punzy il quadretto è perfettamente aderente alla realtà!
L'unica cosa che lo rende divertente è il tuo modo di raccontarlo!! Sei grandiosa!
P.S. In questi autobus si viaggia meglio quando sono pieni come uovi, che non cadi proprio, anzi non ti puoi grattare nemmeno il naso!

bradipa ribelle ha detto...

a questo punto metterei l'atac nella prossima lista dell'odio...

La Regina ha detto...

La mia mitica sorella viaggia da più di 20 anni sui mezzi pubblici romani e devo dire che gli effetti speciali di Matrix le fanno un baffo! Si piega, corre, si divincola, si fissa per aria meglio di Trinity e gli autisti degli autobus/metro non riescono mai a fregarla!
E' tutto un grande game.