mercoledì 7 gennaio 2009

Strani negozi urbani

Beh, ormai mi sono mappata il quartiere, sono pronta a darvi la descrizione di ogni singolo negozio che serve le 200.000 anime presenti tra questi enormi palazzoni di cemento. Ma non perdero’ cosi’ tanto tempo, voglio raccontarvi di tre negozi in particolare che hanno aguzzato la mia fantasia

Il negozio di tatuaggi

Questo negozio e’ speciale. Non mi ero accorta della sua esistenza, per mesi ho pensato che in quel punto del marciapiede ci fosse una straordinaria concentrazione di coatti tendenti alla delinquenza, non avevo capito che facevano la fila fuori dal negozio. Il proprietario e’ un tipo che ha la storia della sua vita tatuata sul corpo, che culmina con un:”Rebibbia non ti temo” esposto sul possente avambraccio, che tiene in vista scoperto pure con zero gradi urbani. La sua clientela, ovviamente, si attesta su quel genere.
In quel negozio non si tatuano farfalline, fiorellini, cuoricini, figurine orientali ecc ma solo teschi, mitra, cuori sanguinanti con dentro scritto “mamma sei l’unica”, serpenti fallici, pezzi di motori, autobus che riportano sul fronte il numero 666.
Un ambientino delizioso


Safara’
Se siete lettori di Dylan Dog avete gia capito; se non seguite il fumetto beh, mi tocca spiegarvelo. Dunque, questo negozio a volte c’e’ e a volte no. Si tratta di una merceria, sapete, di quelle un po’ all’antica che hanno tutti i tipi di bottoni che l’uomo possa mai immaginare, gomitoli, rocchetti di cotone, aghi, tessuti, scampoli, gommapiuma ecc.
A volte tu passi di li e lo vedi, dieci minuti dopo ripassi ed e’ sparito. Per sparito intendo volatilizzato, scomparso, inghiottito dall’iperspazio o dalla quinta dimensione. Sparisce anche il numero civico corrispondente. Ho fatto vedere questo fenomeno ad un sacco di gente, una volta ci sono entrata costringendo il mio fidanzato a rimanere vicino alla porta tendola aperta, per essere certa di uscire dalla stessa parte o dimensione da dove ero entrata

Pigiameria
E si chiama cosi’ non ci posso fare niente.

Vende, ovviamente, pigiami.
Pigiami, vestaglie e pantofole, tutti in stile anzianissimo, roba che ti immagini soltanto addosso ad un vecchio morente, una tristezza assoluta. Nulla sotto gli 80 euro. Mi chiedo chi spenda 80 euro per un pigiama che ti fa pensare immediatamente ad un malato terminale. E poi, chi usa la vestaglia? Non ce ne andiamo tutti in giro con un maglione sbrindellato che casca da tutte le parti sopra una vecchia tuta che usiamo per andare a dormire?

No eh?
Solo io, giusto?


Vabbe’ comunque: le vestaglie della pigiameria sono anzianissime, la clientela della pigiameria anche e, tra l’altro, anche abbastanza rara: in quattro mesi ci avro’ visto dentro due persone..come faranno a campare i titolari? Avranno un’attivita’ illegale parallela, tipo la vendita di babbucce di lana sotto banco?

32 commenti:

Anonimo ha detto...

Ancora avete le mercerie a Roma?
Da me son scomparse da un pezzo ...

Punzy ha detto...

pure safara' scompare, ogni tanto :)

magari qualche volta non riapre piu'..

silvio di giorgio ha detto...

voglio abitare nel tuo quartiere!!!!

Anonimo ha detto...

ho deciso che sul mio nuovo blog linkerò solo blog che mi fanno ridere o sorridere di cuore. Non avrei però mai pensato che il primo blog linkato sarebbe stato quello di una "femmina..."

Franca ha detto...

Ma in che quartieri vivi?
Dev'essere proprio caratteristico...

articolo21 ha detto...

Ma che quartiere è?

Punzy ha detto...

Ho solleticato la vostra curiosita' eh? beh, la lascio inappagata :)

Per paperoga: grazie, sono lusingata ed onorata, sul serio.
Ma cosa mai ti hanno fatto "le femmine"? :)

Anonimo ha detto...

nulla, anzi. anzi di tutto. diciamo però che raramente mi hanno fatto ridere..

Anonimo ha detto...

I signor padroni della pigiameria, per arrotondare e sopperire al deficit clientelare, ogni tanto aprono una merceria. Ma solo in momenti di particolare bisogno, poi la fanno sparire.

Pierprandi ha detto...

Voglio un pigiama da reparto geriatrico... Grande Punzy! Un saluto

Punzy ha detto...

Artemisio la tua spiegazione e' SPLENDIDA e veramente esplicativa!!

Pieprandi: speravo che almeno tu non usassi il pigiama..

Damiano Aliprandi ha detto...

Ma questi posti li conosci solo tu! Io rifarei la stessa domanda di articolo21....ma non rispondi!

Punzy ha detto...

he he he incarcerato, fa parte del mio mistero!!
e poi non dipende dal posto, sono io che riesco a ricamare su ogni cosa..

Alessandro Tauro ha detto...

Se c'è un negozio chiamato Safara', non può che trattarsi di Londra!! Negozio gestito da un tizio calvo ed inquietante (ecco qui uno degli storici lettori di DD)

Il negozio di tatuaggi, non so come mai, mi ha fatto venire in mente il prossimo, futuro, primo congresso del PDL. Potrebbe essere un luogo perfetto dove ambientarlo. Sempre che sia possibile farsi tatuare su una chiappa l'intero Lodo Alfano, comma dopo comma.

Per quanto riguarda il negozio di pigiami, potrebbe essere una buona idea per fare un funerale controtendenza, molto trendy, vestendo il morto con un bel pigiamone a quadri marroni e bordeaux! No?

Punzy ha detto...

Ale Tauro: il negozio di tatuaggi forse e' gia una sede del pdl..stasera controllo meglio

w DD!!

amatamari© ha detto...

E dai, almeno un indizio...escludo Torpignattara, Appia e Tuscolana. Forse Centocelle, no Prenestina...

Camu ha detto...

Che ridere praticamente sono negozi take away...prendi subìto e porta via se no spariscono.

SunOfYork ha detto...

nel mio quartiere, a bologna, i negozi che mi inquietano di più sono quelli dei pakistani, quelli che hanno quelle specie di cabine telefoniche all'interno, per fare telefonate intercontinentali.
ce ne sono almeno 3 per ogni isolato, sempre vuoti, sempre con le luci al neon. secondo me sono dei buchi neri che risucchiano chiunque vi si avvicini, nessuno è mai tornato vivo da lì.
mi mettono un'ansia pazzesca :) sun

Pellescura ha detto...

la pigiameria ha pochi clienti perchè, visto il tipo di pigiami funebri, chi ci entra lo fa per la prima e ultima volta...

Punzy ha detto...

he he he a volte i vostri commenti sono più belli dei miei post!!

il monticiano ha detto...

Punto 1°) Il negozio dei tatuaggi:
ho deciso di andarci e farmi tatuare la seguente scritta in lettere maiuscole, grassetto e sottolineata: "CHI LEGGE E' UN GRANDE STR...".
Punto 2°)Il safarà: ne ho soltanto uno a due passi, fino a poco tempo fa ce n'erano quattro poi sono arrivati occhi a mandorla e tre hanno chiuso. Quello che ancora resiste è provvisto di tutto, cose anche di non so quanti anni fa, oltre a roba aggiornata.
Punto 3°) Pigiamanerìa: avrei molto da dire su questo punto perchè mio figlio durante il mio soggiorno ad "H" me ne ha voluto comprare due: uno che sembra una tovaglia da cucina d'una volta con quadratini bianco-azzurri, l'altro da carcerato a strisce orizzontali verdoline e bianche tanto che ho deciso di incollare sul taschino della giacchetta dalla parte sinistra il numero e la lettera del mio posto-letto in "H". Così il personale perdeva meno tempo ad individuarmi. Tutto fa brodo.

Andrea De Luca ha detto...

che fantasia che c'è nel tuo quartiere! :)

Bruno ha detto...

caspita, punzy.....ma tu non hai la vestaglia comprata alla pigiameria???????? :-D)))

Anonimo ha detto...

safara a napoli esiste,ed è allucinante,non scompare anzi e lì da che mi ricordo,è un negozio piccolissimo all'interno c'è posto per due o tre persone compreso il proprietario,lo spazio è occupato da scatoli e scatoloni legati con lo spago.le cose allucinanti sono due ambedue riferite al proprietario 1)qualsiasi cosa gli chiedi anche la più strana lui parte spedito prende uno scatolone che non porta scritta nessuna indicazione lo apre e magia dentro cìè quello che vuoi2)a volte entri e non c'è nessuno perche il proprietario è uno scatolone anche lui che si anima solo in presenza di noi esseri umani qualsiasi.lo scatolone si chiama GIGINO.IL GRANDE ORSO

Anonimo ha detto...

Mi sembra che solo io dorma tranquillamente in mutande e maglietta a maniche lunghe. Che triste, mi sento solo in questo mondo.

Nel mio paese però c'è pure il negozio che impaglia sedie. Si chiama:

S'impalla sedie.

Molto utile....

Damiano Aliprandi ha detto...

Punzetta cara! Grazie per il tuo contributo!

ps ma lo sai che pensavo di averti avvisato??

Anonimo ha detto...

Punzy, se vuoi ho una rara è preziosissima foto del tuo Safarà...

Anonimo ha detto...

Ovviamente "e" e non "è". :-(

Luz ha detto...

Leggo Dylan Dog e Safarà mi attira moltissimo, penso proprio che dovrò farci un giro, se poi non dovessi tornare, pazienza, una nuova dimensione mi offrirà una vita inattesa.
I negozi dove non entra nessuno e che continuano ad esistere. Boh?! Me lo chiedo anch'io. Per esempio al centro, a via del Boschetto, ci sono bottegucce varie, improponibili, impossibili. Una per esempio confeziona pochi capi di abbigliamento, tipo un cappotto taglia 44 e un vestito taglia 42, una giacca 46 e una gonna 48. E poi? Mistero!!
Roma magica e assurda.

Punzy ha detto...

Perfido, infatti stavo pensando di postarla..

LUz Urbe assurda davvero..

Donna Cannone ha detto...

manca un antico negozio di parrucche e quello di mutande e pancere!
comunque, anch'io dormo col garnde maglione largo e avvolgente
ciao

Punzy ha detto...

Per donna cannone: Brava!!! facciamo estinguere i pigiami!!