Questo è un blog che parla della città e della gente che vive, lavora, fa la fila alla posta, al supermercato, si imbuta negli autobus, nelle metro e nel traffico e che comunque, in qualche modo, sopravvive nella città
venerdì 30 novembre 2007
COSE PAZZE DALL’URBE
Ieri, in metro, un distintissimo signore con tanto di 24 ore al seguito ha instaurato un’animata quanto intensa discussione con la sua scarpa destra. La teneva in mano, a volte la portava al viso, abbassando il tono di voce ad un sussurro.
Forse gli era particolarmente affezionato.
Considerando che non c’era traccia della scarpa sinistra, ne’ al suo piede, ne’ nei dintorni di esso, forse posso comprenderlo
mercoledì 28 novembre 2007
Alcuni semplici consigli per una corretta guida urbana 2
Non si rotea a stella con la propria autovettura sull’asse viario.
(Per rotazione a stella intendo il disegnare, con le gomme della macchina, una stella a cinque punte andando avanti e poi indietro, a destra e poi a sinistra).
Roteare a stella sull’asse viario e’ proibito dal codice della strada
Roteare a stella sull’asse viario e’ vietato dal comune buon senso
Roteare a stella sull’asse viario e’ da idioti
Roteare a stella sull’asse viario con la testa fuori dal finestrino gridando Tottigooooolll piangendo fino alle lacrime e’ da criminali.
Vi potreste salvare da eventuali incriminazioni invocando l’infermita’ mentale o il deficit neurologico (ovviamente non siete riusciti ad usufruire dell’evoluzione celebrale raggiunta alcune centinaia di migliaia di anni fa dall’Homo sapiens).
A proposito, come riuscite a guidare senza pollice opponibile?
(Per rotazione a stella intendo il disegnare, con le gomme della macchina, una stella a cinque punte andando avanti e poi indietro, a destra e poi a sinistra).
Roteare a stella sull’asse viario e’ proibito dal codice della strada
Roteare a stella sull’asse viario e’ vietato dal comune buon senso
Roteare a stella sull’asse viario e’ da idioti
Roteare a stella sull’asse viario con la testa fuori dal finestrino gridando Tottigooooolll piangendo fino alle lacrime e’ da criminali.
Vi potreste salvare da eventuali incriminazioni invocando l’infermita’ mentale o il deficit neurologico (ovviamente non siete riusciti ad usufruire dell’evoluzione celebrale raggiunta alcune centinaia di migliaia di anni fa dall’Homo sapiens).
A proposito, come riuscite a guidare senza pollice opponibile?
martedì 27 novembre 2007
Evviva, siamo armati!! Godzilla e’ spacciato
Lo sapevate che, nel totale (e non mi stupisce) silenzio dei media nell’attuale finanziaria, il giorno 12 novembre e’ stata votata una mozione per finanziare i Centri di permanenza temporanea (Cpt), le missioni militari e il riarmo del nostro paese?
Si, avete capito bene, il riarmo.
Sulla carta (quella costituzionale, non carta igienica qualsiasi, insomma), c’e’ scritto che “L’Italia ripudia la guerra”. Evidentemente, pero’, non ripudiamo le armi.
Vi riassumo brevissimamente l’accaduto, alleghero’ poi in fondo al post i link dove approfondire la questione.
Dunque, la nostra INTERA CLASSE POLITICA (dalla estrema destra all’estrema sinistra), vota il 12 novembre la mozione per il riarmo.Potrei mettermi a fare una serie di sarcastiche considerazioni sul fatto che questi signori in genere non riescono ad accordarsi NEMMENO su come devono sputarsi in faccia (apertamente, di nascosto nel piatto, davanti alle telecamere,con molta saliva, senza saliva ma con fare sprezzante ecc) ma non lo faro’.
Troppo facile, come sparare sulla croce rossa.
Preferisco ricordare a tutti voi che le nostre tasse serviranno a pagare armi pesanti come gli F35, nuovi aerei da combattimento che costano circa 110 milioni di euro ciascuno.
Si avete capito bene, da combattimento
E si, 110 milioni di euro
Da combattimento?
Contro chi?
Siamo in guerra con qualcuno?
Credevo fossimo impegnati soltanto in missioni di pace
Cercando di ragionare sull’argomento, mi sono venute in mente diverse ipotesi per le quali ci dotiamo di un si’ vasto contingente da combattimento
Prima ipotesi
Il mostro di Loch Ness (Nessie) esiste ed ha sposato lo Yeti, dando origine ad una progenie mostruosa che e’ pronta ad attaccare la moderna societa’ occidentale superiore a tutte le altre, puntando ad obiettivi strategici: gli istituti di bellezza di Los Angeles e i centri dimagranti Sorbino.
Non possiamo ovviamente permettergli di distruggere i pilastri della nostra cultura.
Non so perche’ ma questa ipotesi mi convince poco
Seconda ipotesi
Stanno arrivando gli alieni
Una decina d’anni fa, il solito gruppo di scienziati nerds chiusi in un osservatorio astronomico,ha scoperto che si sta avvicinando alla terra un’astronave proveniente da qualche punto lontanissimo nell’universo. A breve arriveranno sulla terra. E’ impossibile stabilire se siano buoni o cattivi per cui, nel dubbio, appena arrivano nella ionosfera gli mandiamo contro una simpatica bomba di benvenuto (sparagli Piero, sparagli ora).
Cosi’, tanto per tagliare la testa al toro.
Non so perche’ ma questa ipotesi mi convince ancora meno della prima.
E poi non mi sembra granche’ educato bombardare gli alieni a livello preventivo..e’ anche vero che chi mena per primo mena due volte..(e dopo un colpo sparagli ancora)
Terza ipotesi
Esiste un paese, in medio oriente, comodamente seduto su un oceano di petrolio (ovvero su un fracco di soldi) che non abbiamo ancora devastato: L’Iran. A differenza dell’Afganistan e dell’Iraq, pero’, l’Iran le armi di distruzioni di massa ce l’ha eccome.
Lascio a voi le conclusioni
(Finche' non lo vedrai esangue
cadere a terra a coprire il suo sangue)
Per cui:
se vi rode che ancora una volta i soldi delle nostre tasse non vengano utilizzati per costruire scuole, strade, ospedali;
se siete terrorizzati come me dalla terza ipotesi
se ve ne viene in mente una quarta ancora piu’ terrificante (vi prego,per favore non me la dite!!)
diffondete questa info a chiunque conosciate
vi allego i link per approfondire la questione, c’e’ un appello in internet del promotore dell’iniziativa: Alex Zanotelli
http://www.megablog.it/viceversa/item/alex-zanotelli-finanziaria-armi-politica-che-vergogna
http://unimondo.oneworld.net/article/view/155370/1/
Qualsiasi novita’ in materia sara’ da me prontamente pubblicata su questo blog.
Cadesti a terra, senza un lamento
E ti accorgesti in un solo momento
Che il mondo per te finiva quel giorno
E non ci sarebbe stato ritorno
(La guerra di Piero, F. De andre’)
Si, avete capito bene, il riarmo.
Sulla carta (quella costituzionale, non carta igienica qualsiasi, insomma), c’e’ scritto che “L’Italia ripudia la guerra”. Evidentemente, pero’, non ripudiamo le armi.
Vi riassumo brevissimamente l’accaduto, alleghero’ poi in fondo al post i link dove approfondire la questione.
Dunque, la nostra INTERA CLASSE POLITICA (dalla estrema destra all’estrema sinistra), vota il 12 novembre la mozione per il riarmo.Potrei mettermi a fare una serie di sarcastiche considerazioni sul fatto che questi signori in genere non riescono ad accordarsi NEMMENO su come devono sputarsi in faccia (apertamente, di nascosto nel piatto, davanti alle telecamere,con molta saliva, senza saliva ma con fare sprezzante ecc) ma non lo faro’.
Troppo facile, come sparare sulla croce rossa.
Preferisco ricordare a tutti voi che le nostre tasse serviranno a pagare armi pesanti come gli F35, nuovi aerei da combattimento che costano circa 110 milioni di euro ciascuno.
Si avete capito bene, da combattimento
E si, 110 milioni di euro
Da combattimento?
Contro chi?
Siamo in guerra con qualcuno?
Credevo fossimo impegnati soltanto in missioni di pace
Cercando di ragionare sull’argomento, mi sono venute in mente diverse ipotesi per le quali ci dotiamo di un si’ vasto contingente da combattimento
Prima ipotesi
Il mostro di Loch Ness (Nessie) esiste ed ha sposato lo Yeti, dando origine ad una progenie mostruosa che e’ pronta ad attaccare la moderna societa’ occidentale superiore a tutte le altre, puntando ad obiettivi strategici: gli istituti di bellezza di Los Angeles e i centri dimagranti Sorbino.
Non possiamo ovviamente permettergli di distruggere i pilastri della nostra cultura.
Non so perche’ ma questa ipotesi mi convince poco
Seconda ipotesi
Stanno arrivando gli alieni
Una decina d’anni fa, il solito gruppo di scienziati nerds chiusi in un osservatorio astronomico,ha scoperto che si sta avvicinando alla terra un’astronave proveniente da qualche punto lontanissimo nell’universo. A breve arriveranno sulla terra. E’ impossibile stabilire se siano buoni o cattivi per cui, nel dubbio, appena arrivano nella ionosfera gli mandiamo contro una simpatica bomba di benvenuto (sparagli Piero, sparagli ora).
Cosi’, tanto per tagliare la testa al toro.
Non so perche’ ma questa ipotesi mi convince ancora meno della prima.
E poi non mi sembra granche’ educato bombardare gli alieni a livello preventivo..e’ anche vero che chi mena per primo mena due volte..(e dopo un colpo sparagli ancora)
Terza ipotesi
Esiste un paese, in medio oriente, comodamente seduto su un oceano di petrolio (ovvero su un fracco di soldi) che non abbiamo ancora devastato: L’Iran. A differenza dell’Afganistan e dell’Iraq, pero’, l’Iran le armi di distruzioni di massa ce l’ha eccome.
Lascio a voi le conclusioni
(Finche' non lo vedrai esangue
cadere a terra a coprire il suo sangue)
Per cui:
se vi rode che ancora una volta i soldi delle nostre tasse non vengano utilizzati per costruire scuole, strade, ospedali;
se siete terrorizzati come me dalla terza ipotesi
se ve ne viene in mente una quarta ancora piu’ terrificante (vi prego,per favore non me la dite!!)
diffondete questa info a chiunque conosciate
vi allego i link per approfondire la questione, c’e’ un appello in internet del promotore dell’iniziativa: Alex Zanotelli
http://www.megablog.it/viceversa/item/alex-zanotelli-finanziaria-armi-politica-che-vergogna
http://unimondo.oneworld.net/article/view/155370/1/
Qualsiasi novita’ in materia sara’ da me prontamente pubblicata su questo blog.
Cadesti a terra, senza un lamento
E ti accorgesti in un solo momento
Che il mondo per te finiva quel giorno
E non ci sarebbe stato ritorno
(La guerra di Piero, F. De andre’)
Risultati del sondaggio di Punzy numero 4
Ricordo la domanda: Sondaggio a scopo conoscitivo: cos'e' la sindome premestruale?
Il 59% dei miei blogger ha risposto:
e' una cosa che fa piangere le donne se gli fai un complimento, s'incazzano se non glielo fai e ridono istericamente a barzellette sul calcio che non capiscono. Io ho paura della sindrome premestruale."
Bravi, molto bravi. Fate bene ad averne paura.
Il 10% ha risposto: “La sindrome premestruale e' un'altalenante scarica di ormoni che rende le donne piu' irritabili proprio quando hanno le tette piu' grosse”
Anche questo e’ vero
Una sola persona (maschietto?) ha risposto che la sindrome premestruale e' la versione new age del vecchio e borghese mal di testa (una scusa per non scopare)
Ti faccio i complimenti ,anonimo blogger, per l’originalita’ ed il coraggio della risposta. Sul serio eh? non sono ironica.
Giuro
Mi piace chi non segue la corrente
Il 59% dei miei blogger ha risposto:
e' una cosa che fa piangere le donne se gli fai un complimento, s'incazzano se non glielo fai e ridono istericamente a barzellette sul calcio che non capiscono. Io ho paura della sindrome premestruale."
Bravi, molto bravi. Fate bene ad averne paura.
Il 10% ha risposto: “La sindrome premestruale e' un'altalenante scarica di ormoni che rende le donne piu' irritabili proprio quando hanno le tette piu' grosse”
Anche questo e’ vero
Una sola persona (maschietto?) ha risposto che la sindrome premestruale e' la versione new age del vecchio e borghese mal di testa (una scusa per non scopare)
Ti faccio i complimenti ,anonimo blogger, per l’originalita’ ed il coraggio della risposta. Sul serio eh? non sono ironica.
Giuro
Mi piace chi non segue la corrente
sabato 24 novembre 2007
PUBBLICITA' INGANNEVOLI: A BOCCE FERME
La pubblicità è questa:
delle enormi, rotonde e granitiche tette camminano per un corridoio.
Credo che sotto ci sia una modella.
Comunque
Si aprono e chiudono porte,le tette vengono invitate da più parti ma rifiutano sdegnose ogni tipo di approccio. Alla fine, da una delle porte vengono fuori un paio di bottiglie; alle tette si illuminano gli occhi ed entrano felici.
Non ho afferrato cosa pubblicizzi esattamente lo spot: forse un olio che ti fa venire le bocce granitiche (l'invidia mi suggerisce che tette così grosse dovrebbero muoversi quando camminano) oppure è una pubblicità progresso sul riciclaggio del vetro: le tette sono coscienziose ed ecologiche e vanno solo da chi separa il vetro (le due bottiglie) dal resto della munnezza.
Indipendentemente da cosa pubblicizzi lo spot, io lo trovo geniale: finalmente ad un attributo femminile viene data la giusta considerazione: le tette non solo camminano ma mostrano anche discernimento (scelgono la stanza in cui entrare).
In questa pubblicità viene finalmente superato il concetto di tetta oggetto, mero strumento di piacere, in favore di una tetta consapevole, che sa quello che vuole e se lo prende.
Dato che non voglio che le mie tette siano da meno, questa mattina le ho iscritte ad un corso di fisica quantistica.
E mo so' cazzi per tutti
delle enormi, rotonde e granitiche tette camminano per un corridoio.
Credo che sotto ci sia una modella.
Comunque
Si aprono e chiudono porte,le tette vengono invitate da più parti ma rifiutano sdegnose ogni tipo di approccio. Alla fine, da una delle porte vengono fuori un paio di bottiglie; alle tette si illuminano gli occhi ed entrano felici.
Non ho afferrato cosa pubblicizzi esattamente lo spot: forse un olio che ti fa venire le bocce granitiche (l'invidia mi suggerisce che tette così grosse dovrebbero muoversi quando camminano) oppure è una pubblicità progresso sul riciclaggio del vetro: le tette sono coscienziose ed ecologiche e vanno solo da chi separa il vetro (le due bottiglie) dal resto della munnezza.
Indipendentemente da cosa pubblicizzi lo spot, io lo trovo geniale: finalmente ad un attributo femminile viene data la giusta considerazione: le tette non solo camminano ma mostrano anche discernimento (scelgono la stanza in cui entrare).
In questa pubblicità viene finalmente superato il concetto di tetta oggetto, mero strumento di piacere, in favore di una tetta consapevole, che sa quello che vuole e se lo prende.
Dato che non voglio che le mie tette siano da meno, questa mattina le ho iscritte ad un corso di fisica quantistica.
E mo so' cazzi per tutti
LA PUNZY FURIOSA, POEMA EPICO IN ENDECASILLABI SCIOLTI. QUALSIASI COSA SIANO GLI ENDECASILLABI.
Questo poema narra la storia
Di una Punzy qualsiasi
affinchè la memoria
delle sue gesta
non vada perduta ma sia sempre desta…
Vivea, la Punzy, nella capitale,
eroina bohemien un poco asociale,
le sue armi taglienti: penna e parola
recava con sé sin dalla prima scuola
La giustizia sociale la nostra inseguiva
Un mondo più retto a suo modo costruiva
E tutto ciò che di storto vedea
Con graffiante ironia sbeffeggiando ne scrivea
La Punzy avea
(ahimè mortale!)
Un nemico feroce, figlio del Male:
Trenitalia il suo nome
I binari il suo regno,
inefficienza la sua arma
godea del pubblico sdegno
La Punzy sul tren dovea viaggiare
Per tornar di tanto in tanto
Nella sua città natale
Ma che sporcizia quei luridi vagoni!
E i sedili strappati con l’imbottitura a penzoloni
I bagni puzzolenti oltre ogni immaginazione
I ritardi che si cumulano di stazione in stazione
La Punzy furiosa lo scempio guardava
e con aria bellicosa i passeggeri sobillava:
“Gentili signori che con me viaggiate,
per questo treno non si è forse pagato?
Non mi sovviene che alla stazione
Ci abbiano fatto la vaccinazione
Eppure vedete, essa è necessaria:
se entreremo in quel bagno ci verrà la malaria!!!
Per non parlare dei pavimenti: manca l’igiene, mi sembra evidente..
E che dire poi dei sedili strappati e del riscaldamento
che si è appena guastato?”
I passeggeri annuivano con approvazione:
”La punzy dice il vero!!!
La Punzy ha ragione!!”
E mentre la folla inferocita arringava,
La Punzy notò il controllore che tosto arrivava.
“Buon uomo, ascolti. I disagi sono molti.
Il biglietto del treno caro si è pagato
Il cesso è sporco ed il riscaldamento inceppato.
Al freddo e nella puzza dobbiamo viaggiare
Converrà con noi che ci son le ragioni
Per una protesta con i controcoglioni…”
“Egregia signora”
Rispose il controllore
“la protesta è vibrante
E forse avete ragione
Ma io, da impiegato zelante
Le chiedo il suo biglietto, alle lamentele non sono l’addetto
E, se posso farle una confidenza,
in questa azienda non esiste decenza:
forti del solido monopolio
tiran su soldi come il demonio
dei passeggeri gliene frega altamente
non le dico dei lor dipendenti!
la sua protesta per loro è carta straccia:
ai passeggeri che si lamentano
viene solo riso in faccia…”
La Punzy allor sente che l’abbandona
l’ultimo lume della ragione
“Giammai il nemico di me riderà!!
Se le proteste son parole al vento,
lo scritto arriverà, colmo di mordente
e graffierà con l’ironia
ogni disservizio di questa compagnia
Nella mia lista dell’odio entrerete
Dalle maglie della mia penna mai più uscirete
E tutti sapranno che terribile esperienza
Sia viaggiare in questa indecenza!!”
La Punzy estrasse allor la biro
e tra applausi e considerazione
della sua prima lista dell’odio
iniziò la compilazione…
(continua)
Di una Punzy qualsiasi
affinchè la memoria
delle sue gesta
non vada perduta ma sia sempre desta…
Vivea, la Punzy, nella capitale,
eroina bohemien un poco asociale,
le sue armi taglienti: penna e parola
recava con sé sin dalla prima scuola
La giustizia sociale la nostra inseguiva
Un mondo più retto a suo modo costruiva
E tutto ciò che di storto vedea
Con graffiante ironia sbeffeggiando ne scrivea
La Punzy avea
(ahimè mortale!)
Un nemico feroce, figlio del Male:
Trenitalia il suo nome
I binari il suo regno,
inefficienza la sua arma
godea del pubblico sdegno
La Punzy sul tren dovea viaggiare
Per tornar di tanto in tanto
Nella sua città natale
Ma che sporcizia quei luridi vagoni!
E i sedili strappati con l’imbottitura a penzoloni
I bagni puzzolenti oltre ogni immaginazione
I ritardi che si cumulano di stazione in stazione
La Punzy furiosa lo scempio guardava
e con aria bellicosa i passeggeri sobillava:
“Gentili signori che con me viaggiate,
per questo treno non si è forse pagato?
Non mi sovviene che alla stazione
Ci abbiano fatto la vaccinazione
Eppure vedete, essa è necessaria:
se entreremo in quel bagno ci verrà la malaria!!!
Per non parlare dei pavimenti: manca l’igiene, mi sembra evidente..
E che dire poi dei sedili strappati e del riscaldamento
che si è appena guastato?”
I passeggeri annuivano con approvazione:
”La punzy dice il vero!!!
La Punzy ha ragione!!”
E mentre la folla inferocita arringava,
La Punzy notò il controllore che tosto arrivava.
“Buon uomo, ascolti. I disagi sono molti.
Il biglietto del treno caro si è pagato
Il cesso è sporco ed il riscaldamento inceppato.
Al freddo e nella puzza dobbiamo viaggiare
Converrà con noi che ci son le ragioni
Per una protesta con i controcoglioni…”
“Egregia signora”
Rispose il controllore
“la protesta è vibrante
E forse avete ragione
Ma io, da impiegato zelante
Le chiedo il suo biglietto, alle lamentele non sono l’addetto
E, se posso farle una confidenza,
in questa azienda non esiste decenza:
forti del solido monopolio
tiran su soldi come il demonio
dei passeggeri gliene frega altamente
non le dico dei lor dipendenti!
la sua protesta per loro è carta straccia:
ai passeggeri che si lamentano
viene solo riso in faccia…”
La Punzy allor sente che l’abbandona
l’ultimo lume della ragione
“Giammai il nemico di me riderà!!
Se le proteste son parole al vento,
lo scritto arriverà, colmo di mordente
e graffierà con l’ironia
ogni disservizio di questa compagnia
Nella mia lista dell’odio entrerete
Dalle maglie della mia penna mai più uscirete
E tutti sapranno che terribile esperienza
Sia viaggiare in questa indecenza!!”
La Punzy estrasse allor la biro
e tra applausi e considerazione
della sua prima lista dell’odio
iniziò la compilazione…
(continua)
martedì 20 novembre 2007
MESTIERI URBANI: NUOVI ORIZZONTI
Nel caso ci fossero dubbi sul degrado in cui versa la nostra moderna societa’ occidentale superiore a tutte le altre, la presenza dei tronisti dovrebbe toglierveli tutti.
Sfogliando delle insignificanti riviste di gossip trovate dal parrucchiere,ho notato sti’ bellocci impomatati fotografati un po’ dappertutto, sempre accompagnati da porcografiche varie. Sotto le foto la seguente didascalia: XXXXXX, tronista.
Cosi’, come una volta si scriveva: “Ernest Hemingway, scrittore”.
Oppure , “Woody Allen, attore e regista”.
Come se il tronista fosse un mestiere, un lavoro che definisce in qualche modo la persona.
Mario Rossi, impiegato, definisce una categoria.
Tronista definisce solo il nulla cosmico fatto televisione
IL tronista non e’ un lavoro. Non e’ nemmeno una categoria professionale. A voler essere precisi, non e’ nemmeno una parola italiana, e’ un neologismo inventato per definire persone la cui inutilita’ e’ ineffabile.
La cosa piu’ assurda e’ che, se si digita la parola tronista in internet viene fuori: (da Libero news): ”Questa nuova professione sta dilagando in tutte le menti di ragazzi”
Ci risiamo.
Quale professione, scusate?
Il tronista non e’ una professione.
Esiste forse un albo professionale dei tronisti?
Una scuola per tronisti? Un corso all’universita’? un master di specializzazione?
Qualcuno ha mai sentito parlare di contratto collettivo nazionale dei tronisti?
Oppure di un sindacato dei tronisti?
Chiarito una volta per tutte il concetto che il tronista NON E’ UN MESTIERE, NE’ UNA PROFESSIONE , NE’ UNA CATEGORIA PROFESSIONALE impariamo a tradurre i modelli che la stampa ci propone, per cui, quando leggiamo:”XXXXX tronista”, decodifichiamo in: “XXXXXXXX perdigiorno a pagamento”
Sfogliando delle insignificanti riviste di gossip trovate dal parrucchiere,ho notato sti’ bellocci impomatati fotografati un po’ dappertutto, sempre accompagnati da porcografiche varie. Sotto le foto la seguente didascalia: XXXXXX, tronista.
Cosi’, come una volta si scriveva: “Ernest Hemingway, scrittore”.
Oppure , “Woody Allen, attore e regista”.
Come se il tronista fosse un mestiere, un lavoro che definisce in qualche modo la persona.
Mario Rossi, impiegato, definisce una categoria.
Tronista definisce solo il nulla cosmico fatto televisione
IL tronista non e’ un lavoro. Non e’ nemmeno una categoria professionale. A voler essere precisi, non e’ nemmeno una parola italiana, e’ un neologismo inventato per definire persone la cui inutilita’ e’ ineffabile.
La cosa piu’ assurda e’ che, se si digita la parola tronista in internet viene fuori: (da Libero news): ”Questa nuova professione sta dilagando in tutte le menti di ragazzi”
Ci risiamo.
Quale professione, scusate?
Il tronista non e’ una professione.
Esiste forse un albo professionale dei tronisti?
Una scuola per tronisti? Un corso all’universita’? un master di specializzazione?
Qualcuno ha mai sentito parlare di contratto collettivo nazionale dei tronisti?
Oppure di un sindacato dei tronisti?
Chiarito una volta per tutte il concetto che il tronista NON E’ UN MESTIERE, NE’ UNA PROFESSIONE , NE’ UNA CATEGORIA PROFESSIONALE impariamo a tradurre i modelli che la stampa ci propone, per cui, quando leggiamo:”XXXXX tronista”, decodifichiamo in: “XXXXXXXX perdigiorno a pagamento”
MISTERI URBANI: BUCO NELL’ACQUA
Vicino casa mia c’e’ un marciapiede, abbastanza sconnesso e in leggera pendenza. Da ieri, su detto marciapiede, proprio di fronte al baretto del quartiere,si e’ aperto un foro circolare di circa tre cm di diametro,perfettamente circolare, dal quale zampilla acqua. Non acqua nera e putrida: acqua fresca, gorgogliante, chiara. Il buco nell’acqua mi ha affascinata, mi sono subito unita al capannello di gente che lo osservava e tutti facevamo: ooohh e anche: aaah.
Cosa puo’ aver prodotto quel buco? Cosi piccolo, perfetto e profondo tanto da perforare una conduttura dell’acqua? Sembra fatto dalla punta di un ombrello, salvo che un ombrello non riesce a bucare l’asfalto ne’ tanto meno i tubi dell’acqua. Un anziano urbano ha sentenziato che era stato certamente fatto dal cavalletto di una moto; una donnina con un enorme carrello della spesa ha sostenuto con la stessa fermezza che era opera di rumeni. Il barista, conciliante, ha ammesso che poteva essere stato fatto dal cavalletto di una grossa moto guidata da rumeni.
Io sono ipnotizzata dal buco nell’acqua..ieri sono scesa tre volte a guardarlo e oggi prima di andare al lavoro sono rimasta li altri dieci minuti.
Ovviamente, nel frattempo l’acqua ha invaso il marciapiede in pendenza, allagando tutta la strada circostante.
I pompieri non possono intervenire: loro possono risucchiare l’acqua ma non tappare il buco. L’acquedotto puo’ tappare il buco ma solo se non si tratta di acque nere, altrimenti deve intervenire la ASL..a me non importa, spero che non lo tappino mai…adoro quel buco..e mentre lo guardavo rapita, ho capito perche’ lo trovo cosi’ affascinante: perche’ l’acqua che scorre da li’ e’ felice. Non c’e’ dubbio: gorgoglia, zampilla e fiotta garrula. Libera, finalmente, di poter andare dove le pare, senza essere costretta a passare in quei brutti e zozzi tubi che la imbrigliano e la portano fino alle nostre case.
Libera, finalmente.
Da oggi, se abbiamo bisogno di farci il bidet, dovremmo essere noi ad andare da lei.
Cosa puo’ aver prodotto quel buco? Cosi piccolo, perfetto e profondo tanto da perforare una conduttura dell’acqua? Sembra fatto dalla punta di un ombrello, salvo che un ombrello non riesce a bucare l’asfalto ne’ tanto meno i tubi dell’acqua. Un anziano urbano ha sentenziato che era stato certamente fatto dal cavalletto di una moto; una donnina con un enorme carrello della spesa ha sostenuto con la stessa fermezza che era opera di rumeni. Il barista, conciliante, ha ammesso che poteva essere stato fatto dal cavalletto di una grossa moto guidata da rumeni.
Io sono ipnotizzata dal buco nell’acqua..ieri sono scesa tre volte a guardarlo e oggi prima di andare al lavoro sono rimasta li altri dieci minuti.
Ovviamente, nel frattempo l’acqua ha invaso il marciapiede in pendenza, allagando tutta la strada circostante.
I pompieri non possono intervenire: loro possono risucchiare l’acqua ma non tappare il buco. L’acquedotto puo’ tappare il buco ma solo se non si tratta di acque nere, altrimenti deve intervenire la ASL..a me non importa, spero che non lo tappino mai…adoro quel buco..e mentre lo guardavo rapita, ho capito perche’ lo trovo cosi’ affascinante: perche’ l’acqua che scorre da li’ e’ felice. Non c’e’ dubbio: gorgoglia, zampilla e fiotta garrula. Libera, finalmente, di poter andare dove le pare, senza essere costretta a passare in quei brutti e zozzi tubi che la imbrigliano e la portano fino alle nostre case.
Libera, finalmente.
Da oggi, se abbiamo bisogno di farci il bidet, dovremmo essere noi ad andare da lei.
venerdì 16 novembre 2007
SENTI COME VIENE GIU
La camionetta dei vigili del fuoco e’ messa di traverso in mezzo alla strada, i pompieri risucchiano con l’idrovora i mille litri di acqua dalla buca profondissima che la pioggia ha creato e nella quale sono rimaste impantanate due automobili; la pioggia continua a cadere, decine di persone si riversano nel viale uscendo di corsa dalla metro, che non funziona per un improvviso black out. Tuoni e fulmini crepitano sulle macchine ferme in un ingorgo mostruoso che attraversa tutta la citta’ mentre i clacson e le bestemmie accompagnano il ticchettio del diluvio. L’acqua viene giu a secchiate, inutili gli ombrelli.
Indovinate dove si svolge la scena sopra decritta:
In una citta’ affacciata sul pacifico durante un uragano
a New York durante un’alluvione
nell’Urbe e non avevo fatto nemmeno cinquecento metri da casa, figuratevi il resto del percorso
Si bravi, avete indovinato
mercoledì 14 novembre 2007
LA FENOMENA
E’ la mia capa.
Il mio diretto superiore, insomma.
Il soprannome che le ho affibbiato e’, ovviamente, del tutto ironico.
E’ priva di qualsivoglia sense of humor e le sue capacita’ direttive la rendono inabile persino alla guida di un gruppo di formiche alla conquista di una mollica. Sono due anni che lavoro in questo reparto e ancora non si ricorda come mi chiamo, e’ una cosa che mi fa saltare i nervi….ieri, giornata in cui i miei nervi erano purtroppo gia saltati, me ne stavo in saletta caffe’ a fumare una sigaretta quando sento dietro di me la sua vocina gracchiante che dice:” Tu, tu, com’e’ che ti chiami? Che mi faresti accendere?”
Mi sono girata, freddissima, le ho porto l’accendino e le ho risposto:”Fantocci. MI chiamo Uga Fantocci”
Penserete che mi sia messa nei guai e che il mio futuro lavorativo sia irrimediabilmente compromesso.
Non temete.
Questa mattina, appena mi ha visto mi ha detto: ”senti, senti tu com’e’ che ti chiami? Ieri mi hai lasciato l’accendino, te lo volevo ridare”
DIZIONARIO IMMOBILIARESE-ITALIANO-VOLUME 2
Appartamento recentemente ristrutturato =il vecchio inquilino cambio’ lo scaldabagno nel 1974
Bivani in buone condizioni = una volta era nuovo
Abitazione in zona tranquilla, ben collegata = ci passa una corriera ogni anno bisestile
Appartamento in buone condizioni = una volta era nuovo
Adiacenze tangenziale, centralissimo = proprio al centro della rampa
Loft deliziosamente ristrutturato = abbiamo dipinto gli infissi di rosa
Particolare mansarda in palazzina d’epoca= casa priva di latrina, il particolare che manca e’ il cesso
Palazzina d'epoca recente costruzione = Vi stiamo prendendo MOLTO per il culo
Seminterrato luminosissimo = ...e ci prendiamo anche gusto.
Grazie a tutti peri numerosi suggerimenti inviati, come vedete…ne ho tenuto conto!!!
Trovare casa nell’urbe e’ una battaglia che non puoi vincere. Non puoi nemmeno pareggiare. Puoi soltanto ARRENDERTI
martedì 13 novembre 2007
RISULTATI DEL TERZO SONDAGGIO DI PUNZY
Ricordo la domanda:
"Voi cittadini urbani e perbene dove buttate la vostra immondizia?"
sono lieta di comunicarvi che il 70% di voi la butta civilmente negli appositi secchioni, ditinguendo tra secco, umido, carta e vetro.
A quei 4 stronzi che hanno risposto :"La buttiamo nel cortile condominiale del palazzo di Punzy", giuro eterna vendetta ed ira
ma come siete spiritosi.
;-)
"Voi cittadini urbani e perbene dove buttate la vostra immondizia?"
sono lieta di comunicarvi che il 70% di voi la butta civilmente negli appositi secchioni, ditinguendo tra secco, umido, carta e vetro.
A quei 4 stronzi che hanno risposto :"La buttiamo nel cortile condominiale del palazzo di Punzy", giuro eterna vendetta ed ira
ma come siete spiritosi.
;-)
lunedì 12 novembre 2007
racconto del primo giorno si scuola di un'esternalizzata
Come ormai tutti sapranno, la mia azienda ha "venduto" 914 colleghi ad una ditta esterna, allo scopo di passare dalla fascia dei ricchi a quella dei ricchissimi. Per questa cosa, noi colleghi siamo tutti incazzati neri come le biscie, tranne qualche leccaculo cronico che ovviamente anche in questa situazione tesse le lodi dell'azienda, dei capi, dei nuovi uffici ecc ec. Oggi e' il primo giorno di lavoro per questi colleghi nella nuova ditta, vi lascio immaginare l'umore plumbeo di tutti. Tuttavia, una collega mi ha scitto una mail su questo primo giorno di scuola, la considero un messaggio di positivita' e speranza, per cui la pubblico integralmente:
Ciao,
sono una collega di ****, esternalizzata
Non mi vergogno a dirti che oggi mi sento felice ed entusiasta per il nuovo lavoro.
L’azienda si e’ sempre dimostrata onesta nei miei confronti, perche’ dovrei pensare che voglia liberarsi di me? Oggi e’ un giorno di festa: l’azienda, per darmi un’opportunita’ di crescita, mi ha venduta al mercato ad un semi sconosciuto...ormai la situazione lavorativa era cristallizzata: impossibile fare carriera, molto meglio iniziare tutto daccapo in un'altra ditta!!! Cosi' mi ha detto il mio capo...Non sono stati dunque carini a pensare a me?
In conformita’ al clima di festa che sento dentro, mi sono vestita di rosa con sbuffi e merletti pero’ i colleghi antipatici e comunisti mi hanno presa e messa sul tetto dell’edificio per fare da parafulmine, dicendo che pure le scariche elettriche si sarebbero rifiutate di colpirmi. Non riesco veramente a capire come possano essere cosi’ pieni di rabbia e rancore per un’azienda che per tanti anni gli ha dato da mangiare e, quando si e’ accorta che mettevamo su troppo peso, ha fatto in modo che non avessimo piu’ uno stipendio sicuro per evitare l’ingozzo quotidiano!!!
Mi chiedo: un’azienda puo’ essere piu’ attenta di cosi?
Non importa, comunque..sono qui sul tetto sotto la pioggia con in mano il mio glorioso, nuovo badge sul quale finalmente non c’e’ piu’ la mia foto, cosi’ i colleghi comunisti e cattivi non possono piu’ prendermi in giro dicendo che sembro una babbuina… ancora un gesto accorto, tenero, per evitarci gli scherni e la vergogna…fortunatamente, da dicembre non avremo piu’ internet, cosi’ i colleghi zozzoni e comunisti non verranno piu’ sulla mia position per collegarsi ai siti porno e poi dare la colpa a me.
Per quanto riguarda il cell aziendale, poi chi se ne frega? Non mi ha mai chiamata nessun collega e nemmeno il mio capo o il mio manager, fatturo sempre a 0..una volta sono stata assente per malattia un mese, mi sono rotta una gamba perche’ nell’atrio stavano facendo dei lavori e sono inciampata nei cavi…e in un mese intero l’azienda, comprensiva, NON MI HA MAI CHIAMATA NEMMENO UNA VOLTA per non disturbarmi…cosa?? Fare causa all’azienda per chiedere un risarcimento per la caduta?? Scherziamo?? Sono stata semplicemente disattenta.
E basta.
Comunque, cara Punzy, sono qui sul tetto sotto la pioggia e guardo il mio nuovo badge senza la foto e il mio cellulare che dopo 5 anni non squillera’ piu’
E mi sto facendo la quindicesima birra della giornata
Baci
Ciao,
sono una collega di ****, esternalizzata
Non mi vergogno a dirti che oggi mi sento felice ed entusiasta per il nuovo lavoro.
L’azienda si e’ sempre dimostrata onesta nei miei confronti, perche’ dovrei pensare che voglia liberarsi di me? Oggi e’ un giorno di festa: l’azienda, per darmi un’opportunita’ di crescita, mi ha venduta al mercato ad un semi sconosciuto...ormai la situazione lavorativa era cristallizzata: impossibile fare carriera, molto meglio iniziare tutto daccapo in un'altra ditta!!! Cosi' mi ha detto il mio capo...Non sono stati dunque carini a pensare a me?
In conformita’ al clima di festa che sento dentro, mi sono vestita di rosa con sbuffi e merletti pero’ i colleghi antipatici e comunisti mi hanno presa e messa sul tetto dell’edificio per fare da parafulmine, dicendo che pure le scariche elettriche si sarebbero rifiutate di colpirmi. Non riesco veramente a capire come possano essere cosi’ pieni di rabbia e rancore per un’azienda che per tanti anni gli ha dato da mangiare e, quando si e’ accorta che mettevamo su troppo peso, ha fatto in modo che non avessimo piu’ uno stipendio sicuro per evitare l’ingozzo quotidiano!!!
Mi chiedo: un’azienda puo’ essere piu’ attenta di cosi?
Non importa, comunque..sono qui sul tetto sotto la pioggia con in mano il mio glorioso, nuovo badge sul quale finalmente non c’e’ piu’ la mia foto, cosi’ i colleghi comunisti e cattivi non possono piu’ prendermi in giro dicendo che sembro una babbuina… ancora un gesto accorto, tenero, per evitarci gli scherni e la vergogna…fortunatamente, da dicembre non avremo piu’ internet, cosi’ i colleghi zozzoni e comunisti non verranno piu’ sulla mia position per collegarsi ai siti porno e poi dare la colpa a me.
Per quanto riguarda il cell aziendale, poi chi se ne frega? Non mi ha mai chiamata nessun collega e nemmeno il mio capo o il mio manager, fatturo sempre a 0..una volta sono stata assente per malattia un mese, mi sono rotta una gamba perche’ nell’atrio stavano facendo dei lavori e sono inciampata nei cavi…e in un mese intero l’azienda, comprensiva, NON MI HA MAI CHIAMATA NEMMENO UNA VOLTA per non disturbarmi…cosa?? Fare causa all’azienda per chiedere un risarcimento per la caduta?? Scherziamo?? Sono stata semplicemente disattenta.
E basta.
Comunque, cara Punzy, sono qui sul tetto sotto la pioggia e guardo il mio nuovo badge senza la foto e il mio cellulare che dopo 5 anni non squillera’ piu’
E mi sto facendo la quindicesima birra della giornata
Baci
venerdì 9 novembre 2007
Lista dell’odio numero 8
Balza di nuovo al primo posto, senza mai essere uscita dalla classifica…TRENITALIA, I cui treni a lunga percorrenza hanno maturato, tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre, circa due ere geologiche di ritardo. I passeggeri, arrivando in stazione, hanno ricevuto a titolo di rimborso due manuali di storia contemporanea e un dvd di history channel per aggiornarsi sugli ultimi avvenimenti mondiali.- l’insignificante, insulsa e manipolata informazione italiana.
la mia dirimpettaia, che dopo aver lavato i pavimenti butta l’acqua sporca dal balcone, gettando il suo luridume nel gia putrido cortile condominiale. Ieri, in seguito al ripetersi per l’ennesima volta dell’incivile gesto, l’ho invitata a non farlo mai piu’ con un discorso che iniziava cosi’: “A luridaaaa!! Affacciate un po’ che ti devo di’ du’ cosette”- Chi non riesce a respirare normalmente per cui per prendere fiato deve aprire la bocca e parlare
- L’attuale legislazione italiana sul lavoro, e i parassiti istituzionali che non provvedono a correggerla
giovedì 8 novembre 2007
NOTTI URBANE
Ieri notte alle ore 00.20,nel perbenissimo e residenziale quartiere di san Giovanni in laterano, attraversava regolarmente sulle strisce pedonali una distinta ed ingioiellata signora della buona borghesia romana, recando in mano una tazza del cesso.
Nell’Urbe se ne vedono di cose strane.
Il suo gioiello di ceramica luccicava nella notte e faceva correre la mia fantasia: chi era la signora? Dove andava con la tazza? Cosa rappresentava quel cesso per lei?
Forse un regalo che stava portando al suo ex amante, a cui aveva intenzione di dire:”tutto quello che mi hai dato puo’ essere messo qui dentro” oppure era una maniaca del fai-da-te e stava approntando un urgente intervento idraulico nel bagno della servitu’…o forse, era un’opera d’arte contemporanea, che la perbenissima signora aveva acquistato per 152.000 euro…in tal caso, mi chiedo: quando la terra sara’ distrutta ed arriveranno gli extra terrestri a frugare e a sciacallare tra le macerie, vedendo i resti della lussuosa casa della signora penseranno di aver trovato un’antica opera d’arte o un cesso rovinato?
Ai posteri l’ardua sentenza
mercoledì 7 novembre 2007
C’ERA UNA VOLTA
Un giornalista.
Me lo ricordo da quando ero piccola, non capivo nemmeno la meta’ di quello che diceva ma rimanevo in religioso silenzio perche’, a casa mia, quando parlava lui si ascoltava e BASTA.
Questo giornalista aveva una malattia, ormai completamente debellata: la diffusione dell’informazione. Quella vera, non filtrata,pura. Scomodo da sempre, trovarono il modo di farlo tacere. O meglio, di rendere la sua voce poco udibile, confinandola in spazi dove “la massa” (che siamo noi) non l’avrebbe sentita. Oggi, tutti piangono la sua scomparsa. Bisognerebbe fare un vaffaday lungo almeno tre giorni per declinare i nomi degli ipocriti che gli voltarono le spalle e adesso lo santificano. Loro sono ancora in TV, loro scrivono sui giornali, loro dirigono trasmissioni di approfondimento giornalistico. Loro, oggi,forniscono l’informazione.
Perche’?
Perche’ Biagi e’ scomparso ancora prima di morire? Forse perche’ l’attuale panorama giornalistico e televisivo non e’ scomodo quanto lui?
Recentemente un senatore della repubblica ha rilasciato questa intervista al Corriere della sera:
Al posto di un normale bipolarismo in Italia c'è stata una bipolarizzazione impazzita per cui quando l’ex presidente del consiglio ha cacciato alcuni giornalisti dalla Rai, noi non potevamo fare altro che schierarci. Un meccanismo perverso che non salva chi è indipendente, chi non ha un referente politico.
Non si poteva fare altro che schierarsi?
Scherziamo?
trovo raccapricciante che un senatore della repubblica dichiari con tanta tranquillita’ che, al giorno d’oggi, chi non ha un referente politico venga schiacciato. Senatore, ma non vi abbiamo eletto per combattere questo sistema? Se voi siete i primi ad adeguarvi, noi, “la massa” ma che speranze abbiamo??
E non ho altro modo di protestare contro questa pseudo informazione che ci e’ rimasta diventandone una non-fruitrice: se “la massa” (che siamo noi) non comprasse piu’ giornali, non vedesse piu’ nessun programma televisivo fintamente impegnato, forse, per vendere e sopravvivere l’informazione sarebbe costretta a “sganciarsi” dal potere costituito e ad “agganciarsi”alle richieste della “massa” (che siamo noi).
Per cui, da oggi in poi, chiamatemi pure la sera, la tv rimane spenta
Me lo ricordo da quando ero piccola, non capivo nemmeno la meta’ di quello che diceva ma rimanevo in religioso silenzio perche’, a casa mia, quando parlava lui si ascoltava e BASTA.
Questo giornalista aveva una malattia, ormai completamente debellata: la diffusione dell’informazione. Quella vera, non filtrata,pura. Scomodo da sempre, trovarono il modo di farlo tacere. O meglio, di rendere la sua voce poco udibile, confinandola in spazi dove “la massa” (che siamo noi) non l’avrebbe sentita. Oggi, tutti piangono la sua scomparsa. Bisognerebbe fare un vaffaday lungo almeno tre giorni per declinare i nomi degli ipocriti che gli voltarono le spalle e adesso lo santificano. Loro sono ancora in TV, loro scrivono sui giornali, loro dirigono trasmissioni di approfondimento giornalistico. Loro, oggi,forniscono l’informazione.
Perche’?
Perche’ Biagi e’ scomparso ancora prima di morire? Forse perche’ l’attuale panorama giornalistico e televisivo non e’ scomodo quanto lui?
Recentemente un senatore della repubblica ha rilasciato questa intervista al Corriere della sera:
Al posto di un normale bipolarismo in Italia c'è stata una bipolarizzazione impazzita per cui quando l’ex presidente del consiglio ha cacciato alcuni giornalisti dalla Rai, noi non potevamo fare altro che schierarci. Un meccanismo perverso che non salva chi è indipendente, chi non ha un referente politico.
Non si poteva fare altro che schierarsi?
Scherziamo?
trovo raccapricciante che un senatore della repubblica dichiari con tanta tranquillita’ che, al giorno d’oggi, chi non ha un referente politico venga schiacciato. Senatore, ma non vi abbiamo eletto per combattere questo sistema? Se voi siete i primi ad adeguarvi, noi, “la massa” ma che speranze abbiamo??
E non ho altro modo di protestare contro questa pseudo informazione che ci e’ rimasta diventandone una non-fruitrice: se “la massa” (che siamo noi) non comprasse piu’ giornali, non vedesse piu’ nessun programma televisivo fintamente impegnato, forse, per vendere e sopravvivere l’informazione sarebbe costretta a “sganciarsi” dal potere costituito e ad “agganciarsi”alle richieste della “massa” (che siamo noi).
Per cui, da oggi in poi, chiamatemi pure la sera, la tv rimane spenta
lunedì 5 novembre 2007
Pubblicita’ ingannevoli
Insomma c’e’ questo tipo..
Descrizione: maschio, razza bianca,vive da solo, etero e single ( e gia qua la prima bufala,queste caratteristiche nella realta’ non coesistono).
Vede una tipa caruccia, inizia seguirla e perde un po’ di tempo, quando torna a casa e’ tardi per fare la spesa ed ha il frigo vuoto. Per cui va da mammina a scroccare la cena (questa e’ la parte vera). Suona alla porta della natia famiglia; apre il papa’ che fa la scena che gli dispiace che il figlio debosciato torna tutte le sere a cena ma si vede che sotto sotto e’ contento. La mamma alla vista del figliol prodigo scodinzola e mette in tavola nientepocodimenoche IL FILADELFIA…questa e’ veramente ridicola, vai a casa di mammina e che ti mangi? Il Filadelfia?
NESSUNA MAMMA ITALIANA SE VIENE IL FIGLIO A CENA serve il Filadelfia..minimo scatta il pasto di sette o piu’ portate..del resto, anche io quando vado a mangiare da mia mamma pretendo MINIMO la lasagna..
Bah…
Descrizione: maschio, razza bianca,vive da solo, etero e single ( e gia qua la prima bufala,queste caratteristiche nella realta’ non coesistono).
Vede una tipa caruccia, inizia seguirla e perde un po’ di tempo, quando torna a casa e’ tardi per fare la spesa ed ha il frigo vuoto. Per cui va da mammina a scroccare la cena (questa e’ la parte vera). Suona alla porta della natia famiglia; apre il papa’ che fa la scena che gli dispiace che il figlio debosciato torna tutte le sere a cena ma si vede che sotto sotto e’ contento. La mamma alla vista del figliol prodigo scodinzola e mette in tavola nientepocodimenoche IL FILADELFIA…questa e’ veramente ridicola, vai a casa di mammina e che ti mangi? Il Filadelfia?
NESSUNA MAMMA ITALIANA SE VIENE IL FIGLIO A CENA serve il Filadelfia..minimo scatta il pasto di sette o piu’ portate..del resto, anche io quando vado a mangiare da mia mamma pretendo MINIMO la lasagna..
Bah…
UN MESSAGGIO PER
Quelli che sorpassano a destra...
non siete a Londra.
Non siete in un video game.
Non siete invisibili ed immateriali.
Se sorpassate a destra, siete solo stronzi
non siete a Londra.
Non siete in un video game.
Non siete invisibili ed immateriali.
Se sorpassate a destra, siete solo stronzi
sabato 3 novembre 2007
Traversie urbane
Insomma piove
Giovedi di pioggia nell’Urbe. Esco dal lavoro, piove fitto, la tuta antipioggia funziona, l’iluminazione stradale no. Faccio tipo 10 km alla cieca, fortuna che il motorino conosce la strada.
In qualche modo arrivo a casa, tiro fuori le chiavi dalla borsa, quella del portone e’pericolosamente piegata. Tento comunque di aprire. Ovviamente si spezza.
Sconforto e bestemmie
Provo a citofonare ai vicini, nessuno risponde.
Nel mio palazzo noi abbiamo questa simpatica abitudine di non rispondere al citofono, tanto sono sempre gli ufficiali giudiziari o l’amministratore che vuole i soldi del condominio, per cui fingiamo di non essere in casa. In genere il postino, dopo aver citofonato per ore, s’incazza e ci lascia la posta sparsa per strada. Quando capiamo che la via e’ libera scendiamo e cerchiamo le nostre lettere in giro per il marciapiede.
Comunque.
Palazzo disabitato, alla fine una vocina giovanile risponde:”Pronto?”
“Salve, sono la tua vicina del terzo piano, mi si e’ rotta la chiave del portone, mi apriresti per favore?”
“No. Non posso aprire a nessuno, mamma non vuole cha apriamo agli estranei”
“Giustissimo. Pero’ io non sono un’estranea, sono la tua vicina del terzo piano, se ti affacci mi vedi”
“No, non mi posso affacciare, mamma non vuole. Quando lei non c’e’ non apriamo e non ci affacciamo. Comunque mamma torna presto”, precisa. Nel caso io fossi un maniaco che intende seviziarla a morte, sono stata informata che la casa e’ priva di adulti ma non per molto.
Brava bambina, non insisto.
Suono ancora a casaccio a tutti.
Risponde la filippina del secondo piano, anzi non risponde e si affaccia;“Chi e’?”
Io guardo in alto, pioggia sul viso, negli occhi, dietro il collo. Sorrido e dico:“Mi apre per favore’?
La signora sorride e mi saluta
Io sorrido, saluto ed indico il portone
La signora mi saluta di nuovo
Io disperata:”Signora il portone, per favore mi apre??”
Niente, mi sorride e saluta
ma io dico per favore, una cazzo di parola in italiano ce la facciamo ad impararla??
Passano venti minuti, la pioggia ormai fa parte anche delle mie mutande, spunta da dietro l’angolo un vicino. Lo saluto festosa come un eroe, mi accodo per entrare dietro di lui nel portone. Ma mi lui si ferma e mi guarda severo.
“Chi sei tu?”
E poi, prima che possa rispondere:
“sei la figlia di Frontoni?”
Comprendo che la mia ipotetica parentela con Frontoni mi consentira’ l’accesso al portone per cui sorrido e dico di si, sono proprio io.
Allora il vicino stabilisce che siamo amici, chiacchieriamo in ascensore e mi manda tanti saluti per papa’.
Presentero’
The day after, ancora piove.
Appena esco dal palazzo, mi rendo conto di aver lasciato l’ombrello a casa. Il portone e’ gia chiuso alle mie spalle. Inutile rifare la trafila del giorno prima, l’amico di frontoni non e’ in vista.
Mi avvio sconsolata al lavoro, saltellando e bestemmiando sotto la pioggia…
Giovedi di pioggia nell’Urbe. Esco dal lavoro, piove fitto, la tuta antipioggia funziona, l’iluminazione stradale no. Faccio tipo 10 km alla cieca, fortuna che il motorino conosce la strada.
In qualche modo arrivo a casa, tiro fuori le chiavi dalla borsa, quella del portone e’pericolosamente piegata. Tento comunque di aprire. Ovviamente si spezza.
Sconforto e bestemmie
Provo a citofonare ai vicini, nessuno risponde.
Nel mio palazzo noi abbiamo questa simpatica abitudine di non rispondere al citofono, tanto sono sempre gli ufficiali giudiziari o l’amministratore che vuole i soldi del condominio, per cui fingiamo di non essere in casa. In genere il postino, dopo aver citofonato per ore, s’incazza e ci lascia la posta sparsa per strada. Quando capiamo che la via e’ libera scendiamo e cerchiamo le nostre lettere in giro per il marciapiede.
Comunque.
Palazzo disabitato, alla fine una vocina giovanile risponde:”Pronto?”
“Salve, sono la tua vicina del terzo piano, mi si e’ rotta la chiave del portone, mi apriresti per favore?”
“No. Non posso aprire a nessuno, mamma non vuole cha apriamo agli estranei”
“Giustissimo. Pero’ io non sono un’estranea, sono la tua vicina del terzo piano, se ti affacci mi vedi”
“No, non mi posso affacciare, mamma non vuole. Quando lei non c’e’ non apriamo e non ci affacciamo. Comunque mamma torna presto”, precisa. Nel caso io fossi un maniaco che intende seviziarla a morte, sono stata informata che la casa e’ priva di adulti ma non per molto.
Brava bambina, non insisto.
Suono ancora a casaccio a tutti.
Risponde la filippina del secondo piano, anzi non risponde e si affaccia;“Chi e’?”
Io guardo in alto, pioggia sul viso, negli occhi, dietro il collo. Sorrido e dico:“Mi apre per favore’?
La signora sorride e mi saluta
Io sorrido, saluto ed indico il portone
La signora mi saluta di nuovo
Io disperata:”Signora il portone, per favore mi apre??”
Niente, mi sorride e saluta
ma io dico per favore, una cazzo di parola in italiano ce la facciamo ad impararla??
Passano venti minuti, la pioggia ormai fa parte anche delle mie mutande, spunta da dietro l’angolo un vicino. Lo saluto festosa come un eroe, mi accodo per entrare dietro di lui nel portone. Ma mi lui si ferma e mi guarda severo.
“Chi sei tu?”
E poi, prima che possa rispondere:
“sei la figlia di Frontoni?”
Comprendo che la mia ipotetica parentela con Frontoni mi consentira’ l’accesso al portone per cui sorrido e dico di si, sono proprio io.
Allora il vicino stabilisce che siamo amici, chiacchieriamo in ascensore e mi manda tanti saluti per papa’.
Presentero’
The day after, ancora piove.
Appena esco dal palazzo, mi rendo conto di aver lasciato l’ombrello a casa. Il portone e’ gia chiuso alle mie spalle. Inutile rifare la trafila del giorno prima, l’amico di frontoni non e’ in vista.
Mi avvio sconsolata al lavoro, saltellando e bestemmiando sotto la pioggia…
RISULTATI AL SONDAGGIO DI PUNZY N.3
Ricordo la domanda:
"Trovi soddisfacente il servizio di trasporto pubblico urbano?"
il 43% dei votanti ha risposto:
"si potrebbe fare di piu'. Per esempio, gli autobus potrebbero passare"
A testimonianza che i cittadini hanno voglia di partecipare ai processi istituzionali, fornendo opinioni critiche e pratiche per migliorare la qualita' del trasporto urbano
Da notare anche che, il 34% dei miei blogger crede che il servizio di trasporto pubblico urbano sia un'invenzione giornalistica. Questa opinione rispecchia anche quella della sottoscritta.
"Trovi soddisfacente il servizio di trasporto pubblico urbano?"
il 43% dei votanti ha risposto:
"si potrebbe fare di piu'. Per esempio, gli autobus potrebbero passare"
A testimonianza che i cittadini hanno voglia di partecipare ai processi istituzionali, fornendo opinioni critiche e pratiche per migliorare la qualita' del trasporto urbano
Da notare anche che, il 34% dei miei blogger crede che il servizio di trasporto pubblico urbano sia un'invenzione giornalistica. Questa opinione rispecchia anche quella della sottoscritta.
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