Questo è un blog che parla della città e della gente che vive, lavora, fa la fila alla posta, al supermercato, si imbuta negli autobus, nelle metro e nel traffico e che comunque, in qualche modo, sopravvive nella città
giovedì 8 novembre 2007
NOTTI URBANE
Ieri notte alle ore 00.20,nel perbenissimo e residenziale quartiere di san Giovanni in laterano, attraversava regolarmente sulle strisce pedonali una distinta ed ingioiellata signora della buona borghesia romana, recando in mano una tazza del cesso.
Nell’Urbe se ne vedono di cose strane.
Il suo gioiello di ceramica luccicava nella notte e faceva correre la mia fantasia: chi era la signora? Dove andava con la tazza? Cosa rappresentava quel cesso per lei?
Forse un regalo che stava portando al suo ex amante, a cui aveva intenzione di dire:”tutto quello che mi hai dato puo’ essere messo qui dentro” oppure era una maniaca del fai-da-te e stava approntando un urgente intervento idraulico nel bagno della servitu’…o forse, era un’opera d’arte contemporanea, che la perbenissima signora aveva acquistato per 152.000 euro…in tal caso, mi chiedo: quando la terra sara’ distrutta ed arriveranno gli extra terrestri a frugare e a sciacallare tra le macerie, vedendo i resti della lussuosa casa della signora penseranno di aver trovato un’antica opera d’arte o un cesso rovinato?
Ai posteri l’ardua sentenza
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4 commenti:
ipotesi
1) era stata legata al cesso, e l'aveva dovuto divellere per scappare.
2) non ama usare i gabinetti pubblici
3) ne era molto affezionata
ma, non pesava un po?
era il suo nuovo fidanzato. anche se un pò cesso, poverina. Però è simpatico.
Allora non era un legame fisico, ma sentimentale.
ragazzi, piu' ci ripenso e piu' ritengo che...la tazza fosse, in realta' una borsetta alla moda...io non me ne intendo di moda ma secondo me po' esse'
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