mercoledì 7 novembre 2007

C’ERA UNA VOLTA

Un giornalista.

Me lo ricordo da quando ero piccola, non capivo nemmeno la meta’ di quello che diceva ma rimanevo in religioso silenzio perche’, a casa mia, quando parlava lui si ascoltava e BASTA.
Questo giornalista aveva una malattia, ormai completamente debellata: la diffusione dell’informazione. Quella vera, non filtrata,pura. Scomodo da sempre, trovarono il modo di farlo tacere. O meglio, di rendere la sua voce poco udibile, confinandola in spazi dove “la massa” (che siamo noi) non l’avrebbe sentita. Oggi, tutti piangono la sua scomparsa. Bisognerebbe fare un vaffaday lungo almeno tre giorni per declinare i nomi degli ipocriti che gli voltarono le spalle e adesso lo santificano. Loro sono ancora in TV, loro scrivono sui giornali, loro dirigono trasmissioni di approfondimento giornalistico. Loro, oggi,forniscono l’informazione.
Perche’?
Perche’ Biagi e’ scomparso ancora prima di morire? Forse perche’ l’attuale panorama giornalistico e televisivo non e’ scomodo quanto lui?
Recentemente un senatore della repubblica ha rilasciato questa intervista al Corriere della sera:

Al posto di un normale bipolarismo in Italia c'è stata una bipolarizzazione impazzita per cui quando l’ex presidente del consiglio ha cacciato alcuni giornalisti dalla Rai, noi non potevamo fare altro che schierarci. Un meccanismo perverso che non salva chi è indipendente, chi non ha un referente politico.

Non si poteva fare altro che schierarsi?
Scherziamo?
trovo raccapricciante che un senatore della repubblica dichiari con tanta tranquillita’ che, al giorno d’oggi, chi non ha un referente politico venga schiacciato. Senatore, ma non vi abbiamo eletto per combattere questo sistema? Se voi siete i primi ad adeguarvi, noi, “la massa” ma che speranze abbiamo??
E non ho altro modo di protestare contro questa pseudo informazione che ci e’ rimasta diventandone una non-fruitrice: se “la massa” (che siamo noi) non comprasse piu’ giornali, non vedesse piu’ nessun programma televisivo fintamente impegnato, forse, per vendere e sopravvivere l’informazione sarebbe costretta a “sganciarsi” dal potere costituito e ad “agganciarsi”alle richieste della “massa” (che siamo noi).
Per cui, da oggi in poi, chiamatemi pure la sera, la tv rimane spenta

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Chi detiene il potere manipola tutti e tutto, sia che ci si trovi in una repubblica, che in una monarchia, che in una dittatura.
Alziamoli 'sti sederi dalle sedie, compiamole le azioni che servono a far capire a questa gente che il vero potere lo deteniamo noi, che oggi li eleggiamo e domani li schiacciamo.
Le ns coscienze stanno facendo concorrenza a quelle delle pecore, impegnate tutto il dì solo a brucare l'erba del proprio praticello!
Punzy, se stasera non ti chiamerò non sarà perchè starò guardando la TV, ma perchè sarò impegnata a colorare un super album delle Fate, sgraffignato a quel cerbero di mia nipote! ;)

Sulpo ha detto...

Oggi abbiamo un senatore che finge un malore per arrivare in una trasmissione televisiva, e candidamente lo dice in pubblico.
Abbiamo parlamentari che non nascondo di gestire un potere per proprio conto, non per conto nostro.
Non che ieri le cose fossero meglio
Oggi è palese l'arroganza del potere.
Forse hanno meno ritegno, meno vergogna di stare MOLTO meglio di chi sta male.
Non si rendono conto che è la prima fase per arrivare ad un rigetto totale della politica e per fare una simpatica rivoluzione che ci porterebbe ad una inevitabile dittatura.
Ciò non accadrà se mediamente diventeremo più poveri, ma non troppo.
Finché avremo mezza pagnotta da difendere, non faremo nessuna rivoluzione.

the muffin woman pat ha detto...

pensavo di essere l'unica malata a non voler più vedere la tv. ogni volta che sento una notizia alla tv mi dispiace non capire cosa sia vero e cosa falso. oramai sembrano solo pettegolezzi da novella 2000. niente di reale. abbasso la tv